ITUA20163867A1 - Pressa compatta e veloce per processi di stiro-soffiaggio - Google Patents

Description

PRESSA COMPATTA E VELOCE PER PROCESSI DI STIRO-SOFFIAGGIO

Le presse o porta-stampi utilizzate per la formazione di oggetti ottenuti per soffiaggio (tipicamente corpi cavi) hanno l'esigenza di eseguire i movimenti di apertura e chiusura in modo simmetrico e nel più breve tempo possibile data la diretta ripercussione sulla produttività.

Un altro vincolo è quello di contrastare le considerevoli spinte che il processo di formazione del contenitore genera, dovuto all'utilizzo di aria ad altra pressione (fino a 40 bar).

Per contrastare la spinta che tende ad aprire la pressa lo stato dell'arte comprende la soluzione a ginocchiera (che sfrutta il blocco articolare delle leve), la contrapposizione di un grosso cilindro (tipicamente idraulico), o l'aggrappaggio delle piastre sulle colonne (Fig.5) che a loro volta guidano il movimento e/o formano la struttura (parte statica).

Generalmente il sistema pressa è costituito da due piastre mobili e una struttura statica che contrasta la spinta di processo (Fig.6), oppure da tre grandi piastre mobili (che vanno in blocco articolare) e una struttura che vincola a terra il movimento (Fig.7).

Il trovato applica il moto di un sistema biella-manovella, a doppia biella (Fig.1 – A), direttamente alle piastre mobili (Fig.2-F e Fig.2-G), generando un movimento armonizzato sfruttano le caratteristiche di accelerazione e decelerazione naturale del punto morto superiore e inferiore.

Per contrastare il momento ribaltante dovuto all'applicazione delle bielle in posizione più bassa rispetto al baricentro della piastre mobili vengono aggiunte delle staffe di guida ausiliarie (Fig.1-M e Fig.2-M)

Il centro di rotazione della biella-manovella (Fig.1-N) è fisso rispetto alla struttura (Fig.1-C e Fig.2-C) generando il movimento simmetrico delle piastre mobili.

Il blocco delle piastre mobili (Fig.2-F e Fig.2-G) e il conseguente contrasto della spinta generata dal soffiaggio del contenitore viene ottenuto facendo fuoriuscire due o più piatti che fungono da chiavistelli (Fig.1 –B e Fig.2–B), scaricando lo sforzo sulla struttura fissa (Fig.1–C e Fig.2–C).

Il movimento dei chiavistelli può essere fatto in modo indipendente con uno o più attuatori per chiavistello (Fig.1–H e Fig.2–H) o centralizzato con un unico comando.

La struttura fissa (Fig.1 – C e Fig.2 – C), essendo a stretta vicinanza con le piastre mobili ne risulta minimizzata in termini dimensionali.

L'assenza di colonne di guida o di giunzione e il sistema di contrasto della spinta, che lavora in prossimità dei bordi delle piastre mobili, permettono di minimizzare anche le dimensioni di queste ultime rispetto al contenitore da produrre, con benefici in termini di costi e tempi di movimentazione.

Il movimento biella-manovella applicato direttamente alle piastre mobili permette ulteriore riduzione dimensionale del sistema e grazie alle caratteristiche del punto morto superiore e inferiore del manovellismo la potenza installata viene ridotta.

Un altra particolarità della soluzione è quella di lasciare libere le zone a destra, sinistra, alto e basso del porta-stampo (Fig.1-Z1, Fig.1-Z2, Fig.2-Z3 e Fig.2-Z4) per i meccanismi funzionali al processo quali il trasferimento del prodotto stampato, il terzo movimento dello stampo (per i contenitori con sotto-squadro sul fondo), il dispositivo di stiro e soffiaggio e altri meccanismi eventualmente necessari alla formazione del contenitore. Il movimento di apertura e chiusura avviene ruotando di 180°, prima in un senso e poi nell'altro, la manovella applicando un momento torcente all'albero (Fig.2-E).

Il trovato può essere realizzato in diverse configurazione, sia per capacità volumetrica che per numero di contenitori prodotti per ciclo.

Nelle versioni particolarmente grandi, ad esempio 7/8 cavità 2lt o 2cavità 30lt, la flessione delle piastre mobili è contrastata mediante l'aggiunta di coste di rinforzo il lega leggera, collegate attraverso bulloneria e incollaggio direttamente alle piastre mobili (Fig.5-L).

L'applicazione del sistema ibrido colla/bulloneria per fissare le coste di rinforzo ha il vantaggio di non introdurre tensioni residue nel materiale come avverrebbe per le saldature, ed evita di indebolire le piastre mobili sui punti più sollecitati applicando la bulloneria lontano da questi ultimi.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI : <1.>Applicazione del meccanismo biella-manovella (Fig.1-A), con doppia biella, direttamente alle piastre mobili (Fig.1-F e Fig.1-G) del sistema porta-stampo con asse di rotazione fisso (Fig.1-N) rispetto alla struttura (Fig.1-C). <2.>Contrasto della forza generata dal processo con due o più chiavistelli (Fig.2-B) agenti sui lati di ogni piastra mobile. 3.Aumento della resistenza a flessione delle piastre mobili, nelle versioni a più grandi dimensioni, con nervature in lega leggera incollate ed avvitate con bulloneria alle sopracitate (Fig.5-L).