ITUA20163802A1 - Dispositivo di accoppiamento e protezione di tipo perfezionato - Google Patents

Dispositivo di accoppiamento e protezione di tipo perfezionato Download PDF

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ITUA20163802A1
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coupling
seat
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elastic
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ITUA2016A003802A
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Alessandro Condini
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Mpr S R L
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    • E21BEARTH OR ROCK DRILLING; OBTAINING OIL, GAS, WATER, SOLUBLE OR MELTABLE MATERIALS OR A SLURRY OF MINERALS FROM WELLS
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    • E21B17/02Couplings; joints
    • E21B17/023Arrangements for connecting cables or wirelines to downhole devices
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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Description

DISPOSITIVO DI ACCOPPIAMENTO E PROTEZIONE DI TIPO PERFEZIONATO.
DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne un dispositivo per l’accoppiamento di un cavo, preferibilmente di tipo elettrico, esternamente a un condotto per idrocarburi e per la protezione dello stesso cavo dall’ambiente circostante.
E’ noto che gli idrocarburi allo stato fluido, come il petrolio e il gas naturale, sono ottenibili da formazioni geologiche sotterranee, perforando un pozzo che penetra il sottosuolo sino a raggiungere tali formazioni. Una volta perforato tale pozzo, vengono inseriti in esso vari componenti che consentono di facilitare l’estrazione degli idrocarburi dal sottosuolo. Chiaramente viene inserito all’interno del pozzo un condotto in modo da definire un percorso obbligato degli idrocarburi. Inoltre, solitamente in tali pozzi sono inserite una o più pompe sommerse di tipo elettrico al fine di pompare gli idrocarburi allo stato fluido presenti nel sottosuolo in superficie, dove poi verranno stoccati. E’ altrettanto noto che tali pompe sommerse, come altri apparati, per poter funzionare correttamente, necessitano di un collegamento elettrico con la superficie al fine di controllare la loro funzionalità e chiaramente in modo da fornirgli la potenza elettrica di alimentazione. Di conseguenza, è previsto l’inserimento nei suddetti pozzi, oltre che delle pompe sommerse e dei tubi per la definizione del condotto per il passaggio dell’idrocarburo, anche di un cavo elettrico al fine di portare alle stesse pompe i segnali elettrici di controllo e la potenza di alimentazione.
Ulteriormente, non è escluso che vi sia la necessità di inserire, in aggiunta o in alternativa a tale cavo elettrico, anche altre tipologie di condotti o linee di controllo, per esempio di tipo idraulico, da affiancare al vero e proprio condotto di trasposto in superficie degli idrocarburi.
E’ altrettanto noto che l'integrità strutturale del cavo elettrico o di altro tipi di linee può essere conservata utilizzando appositi dispositivi di accoppiamento e protezione disposti lungo il condotto. In particolare, tali dispositivi di accoppiamento e protezione sono utilizzati per la protezione del cavo da danneggiamenti che possono avvenire durante l’inserimento dello stesso nel pozzo e per impedire il movimento relativo tra il cavo e il condotto durante l’estrazione degli idrocarburi. Solitamente i dispositivi di accoppiamento e protezione del tipo noto sono configurati e sagomati in modo da impegnare le dimensioni specifiche del cavo e trattenerlo esternamente al condotto al fine di impedirne il movimento assiale rispetto a quest’ultimo. In particolare, tali dispositivi di accoppiamento e protezione sono configurati per essere disposti in corrispondenza dei tratti di giunzione tra ciascuna coppia di tubi adiacenti che contribuiscono a definire tale condotto per idrocarburi.
Strutturalmente, i dispositivi di accoppiamento e protezione dell’arte nota comprendono un involucro di protezione a sviluppo sostanzialmente longitudinale in corrispondenza delle estremità longitudinali del quale sono presenti mezzi di accoppiamento al condotto per idrocarburi.
Tali dispositivi di accoppiamento e protezione dell’arte nota presentano, tuttavia, alcuni riconosciuti inconvenienti.
Un primo inconveniente sussiste nel fatto che i mezzi di accoppiamento dei dispositivi di accoppiamento e protezione di tipo noto sono caratterizzati da una limitata e difficoltosa manovrabilità. Più precisamente, essi richiedono uno sforzo non trascurabile per portali da una posizione di apertura, cioè quando essi risultano svincolati dal condotto per idrocarburi, a una posizione di chiusura che consente l’accoppiamento stabile del cavo e del dispositivo di accoppiamento allo stesso condotto. Ancora più specificatamente, tali mezzi di accoppiamento difficilmente possono essere manovrati da una singola persona e talvolta richiedono l’ausilio di appositi strumenti per attuare tale operazione di chiusura.
Inoltre, un ulteriore inconveniente che affligge tali tipologie di mezzi di accoppiamento dei dispositivi di accoppiamento del tipo noto consiste nel fatto che si verifica talvolta una loro apertura accidentale, determinando di conseguenza un disaccoppiamento indesiderato tra il cavo elettrico e il condotto per idrocarburi.
La presente invenzione intende superare tutti gli inconvenienti citati. In particolare, è scopo dell’invenzione realizzare un dispositivo di accoppiamento e protezione che consenta di facilitare l’operazione di accoppiamento tra un cavo, preferibilmente di tipo elettrico, e il condotto per idrocarburi.
Ulteriore scopo dell’invenzione è la realizzazione di un dispositivo di accoppiamento e protezione che eviti il disaccoppiamento accidentale tra il suddetto cavo elettrico e il condotto per idrocarburi.
Gli scopi detti sono raggiunti con la realizzazione di un dispositivo di accoppiamento e protezione in accordo con la rivendicazione principale.
In particolare, il dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione si caratterizza per il fatto che i mezzi di accoppiamento ad esso appartenenti comprendono un sistema di chiusura a leva.
Vantaggiosamente quindi tale sistema di chiusura a leva consente di moltiplicare la forza manuale applicata all’impugnatura in una elevata forza di bloccaggio e accoppiamento del cavo sul condotto.
Inoltre, ancora vantaggiosamente, il sistema di chiusura a leva consente di assicurare una posizione di chiusura oltre il punto morto, in modo da eliminare il rischio di apertura accidentale al di fuori del controllo dell’operatore.
Infine, tale sistema di chiusura a leva garantisce la rapida apertura volontaria del dispositivo di accoppiamento e di protezione.
Ulteriori caratteristiche del dispositivo di accoppiamento dell’invenzione vengono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
I suddetti scopi, assieme ai vantaggi che verranno menzionati in seguito, saranno evidenziati durante la descrizione di una preferita forma esecutiva dell'invenzione che viene data, a titolo indicativo ma non limitativo, con riferimento alle tavole di disegno allegate, dove: - in fig. 1 si osserva una vista assonometrica di trequarti del dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione;
- in fig. 2 si osserva una vista assonometrica frontale del dispositivo di accoppiamento e protezione;
- in fig. 3 si osserva una prima vista assonometrica del dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione utilizzato per l’accoppiamento di un cavo elettrico a un condotto;
- in fig. 4 si osserva una seconda vista assonometrica del dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione utilizzato per l’accoppiamento di un cavo elettrico a un condotto;
- in fig. 5 si osserva schematicamente l’applicazione del dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione lungo un condotto per idrocarburi inserito in un pozzo;
- in fig. 6 si osserva il particolare di fig. 5 relativo al dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione;
- in fig. 7 si osserva in vista assonometrica l’involucro di protezione del dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione;
- in fig. 8 si osserva in vista laterale l’involucro di protezione del dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione;
- in fig. 9 si osserva una vista sezionata dell’involucro di protezione del dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione secondo un piano di sezione longitudinale;
- in fig. 10 si osserva una vista sezionata dell’involucro di protezione del dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione secondo un piano di sezione trasversale;
- in fig. 11 si osservano in vista assonometrica i mezzi di accoppiamento in una configurazione chiusa appartenenti al dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione;
- in fig. 12 si osserva una vista assonometrica di un primo elemento elastico appartenente ai mezzi di accoppiamento di fig. 11;
- in fig. 13 si osserva in vista fontale il primo elemento elastico di fig.
12;
- in fig. 14 si osserva secondo una vista laterale il primo elemento elastico di fig. 12;
- in fig. 15 si osserva una vista assonometrica di un secondo elemento elastico appartenente ai mezzi di accoppiamento di fig. 11; - in fig. 16 si osserva in vista fontale il secondo elemento elastico di fig. 15;
- in fig. 17 si osserva secondo una vista laterale il secondo elemento elastico di fig. 15;
- in fig. 18 si osserva una vista assonometrica di un elemento di manovra intermedio appartenente ai mezzi di accoppiamento di fig.
11;
- in fig. 19 si osserva in vista frontale l’elemento di manovra intermedio di fig. 18;
- in fig. 20 si osserva la vista sezionata dell’elemento di manovra intermedio secondo la linea di sezione XX-XX indicata in fig. 19;
- in fig. 21 si osserva la vista sezionata dell’elemento di manovra intermedio secondo la linea di sezione XXI-XXI indicata in fig. 19; - nelle figg. da 22 a 24 si osservano i mezzi di accoppiamento di fig.
11 applicati intorno al condotto per idrocarburi in posizione aperta; - nelle figg. da 25 a 27 si osservano i mezzi di accoppiamento di fig.
11 applicati intorno al condotto per idrocarburi con l’elemento di manovra intermedio disposto in corrispondenza del proprio punto morto;
- nelle figg. da 28 a 30 si osservano i mezzi di accoppiamento di fig.
11 applicati intorno al condotto per idrocarburi in posizione di chiusura prima del ritorno elastico del primo elemento elastico;
- nelle figg. da 31 a 33 si osservano i mezzi di accoppiamento di fig.
11 applicati intorno al condotto per idrocarburi nella posizione di chiusura definitiva successivamente al ritorno elastico del primo elemento elastico.
Il dispositivo di accoppiamento e protezione dell’invenzione di un cavo c, preferibilmente di tipo elettrico, disposto esternamente a un condotto C per idrocarburi, è rappresentato in modo isolato nelle figg.
1 e 2 e applicato a tale condotto C e al cavo c nelle figg. da 3 a 6, ove è indicato complessivamente con 1.
Come si osserva in fig. 1 e nelle figg. 3 e 4, tale dispositivo 1 comprende un involucro di protezione 2 per proteggere il cavo c nei confronti dell’ambiente circostante. In particolare, come si osserva in fig. 1 e in fig. 7, tale involucro di protezione 2 presenta uno sviluppo sostanzialmente longitudinale lungo la direzione L.
Ulteriormente secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, come si osserva in fig. 9, tale involucro di protezione 2, secondo un piano di sezione longitudinale, presenta uno sviluppo sostanzialmente piastriforme.
Inoltre, lo stesso involucro di protezione 2, secondo un piano di sezione trasversale rispetto al proprio asse di sviluppo longitudinale L prevede che a partire da una superficie appunto sostanzialmente piastriforme 26 risultino aggettanti, in direzione ortogonale rispetto a tale superficie piastriforme 26 e parallelamente tra loro, due tratti laterali 21 e 22 in modo da conferire complessivamente allo stesso involucro di protezione 2 una forma sostanzialmente a ”U”.
Come già descritto per i dispositivi di protezione di tipo noto, preferibilmente ma non necessariamente, il dispositivo di accoppiamento e protezione 1 è configurato e opportunamente sagomato per essere applicato sul suddetto condotto C in corrispondenza degli elementi di giunzione G, detti anche manicotti, tra due tubi T adiacenti che contribuiscono a definire lo stesso condotto C, come rappresentato in fig. 5 e nel dettaglio di fig. 6.
A tal fine, poiché ciascun elemento di giunzione G utilizzato per congiungere tra loro due tubi T adiacenti presenta un diametro maggiore rispetto al diametro di quest’ultimi, l’involucro di protezione 2 viene sagomato lateralmente in modo che per ogni suo tratto laterale 21 e 22 sia definita una zona di sottosquadro 23 e 24 atta ad accoppiarsi con l’elemento di giunzione G e a impedire il movimento dello stesso involucro di protezione 2, lungo la direzione principale del condotto C.
Come si osserva sempre in fig. 1 e in fig. 11, il dispositivo di accoppiamento e protezione 1 dell’invenzione comprende, inoltre, mezzi di accoppiamento 3 associati e operativamente connessi a entrambe le estremità longitudinali 2a e 2b dell’involucro di protezione 2 in modo da permettere l’accoppiamento dello stesso dispositivo 1 al condotto C.
Secondo l’invenzione, tali mezzi di accoppiamento 3 comprendono un sistema di chiusura a leva 4, rappresentato in modo isolato sempre in fig. 11.
In particolare, preferibilmente ma non necessariamente, ciascuno di tali mezzi di accoppiamento 3 è un sistema di chiusura a leva 4 con movimento a ginocchiera.
Vantaggiosamente, tale tipologia di sistema di chiusura a leva 4 consente di facilitare la chiusura degli stessi mezzi di accoppiamento 3 e, al contempo, di evitare la loro apertura accidentale.
A titolo esemplificativo ma non limitativo, tale sistema di chiusura a leva 4, secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, comprende un primo elemento elastico 5, rappresentato in modo isolato nelle figg. da 12 a 14, e un secondo elemento elastico 6, come si osserva singolarmente nelle figg. da 15 a 17, entrambi girevolmente connessi con una loro prima estremità 51 e 61 ai suddetti due tratti laterali opposti 21 e 22 dell’involucro di protezione 2, come si osserva in fig. 2. Più precisamente, il primo elemento 5 e il secondo elemento elastico 6 sono accoppiati sui suddetti tratti laterali 21 e 22, in corrispondenza di una delle due estremità longitudinali 2a e 2b dell’involucro di protezione 2, quindi lateralmente rispetto alle zone di sottosquadro 23 e 24. Tale accoppiamento girevole consente pertanto di definire un primo e un secondo asse di rotazione X1e X2sostanzialmente paralleli alla direzione di sviluppo longitudinale L dell’involucro di protezione 2, come rappresentato in fig. 1.
In particolare, come visibile in fig. 2 e nelle figg. 7 e 10, secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, sui suddetti tratti laterali opposti 21 e 22 dell’involucro 2, in corrispondenza di entrambe le due estremità longitudinali 2a e 2b, sono previste terze sedi 25 configurate appunto per accogliere le prime estremità 51 e 61 rispettivamente del primo e del secondo elemento elastico 5 e 6 di due distinti mezzi di accoppiamento 3.
E’ previsto che le terze sedi 25 siano inizialmente aperte in modo da inserire al loro interno le suddette prime estremità 51 e 61 del primo e del secondo elemento elastico 5 e 6, e una volta conclusa tale operazione è previsto che le terze sedi 25 vengano chiuse in modo da impedire la fuoriuscita delle stesse prime estremità 51 e 61.
Per quanto riguarda il primo e il secondo elemento elastico 5 e 6, ciascuno di essi, come si osserva rispettivamente nelle figg. 14 e 17, risulta sagomato in modo da aderire al condotto C quando i mezzi di accoppiamento 3 sono disposti in posizione di chiusura, come rappresentato nelle figg. 3 e 4.
Ancora più in dettaglio, sempre come rappresentato nelle figg. 14 e 17, tale sagomatura consiste in una forma curva dei suddetti due elementi elastici 5 e 6 con un raggio di curvatura sostanzialmente coincidente con il raggio di curvatura delle porzioni di tubo T che definiscono il condotto C.
Come si osserva in fig. 11, i mezzi di accoppiamento 3 del dispositivo 1 dell’invenzione, secondo la preferita forma esecutive dell’invenzione, comprendono inoltre un elemento di manovra intermedio 7 girevolmente connesso in corrispondenza di una propria prima estremità 71 alle seconde estremità 52 e 62 del primo e del secondo elemento elastico 5 e 6.
L’elemento di manovra intermedio 7 è rappresentato in modo isolato nelle figg. da 18 a 21.
Tale connessione girevole consente di definire, ulteriormente, un terzo e un quarto asse di rotazione X3e X4, entrambi sostanzialmente paralleli al primo e al secondo asse di rotazione X1e X2. La suddetta connessione consente pertanto all’elemento di manovra intermedio 7 di fungere da leva e da impugnatura del sistema di chiusura a leva 4. Inoltre, preferibilmente, anche l’elemento di manovra intermedio 7 risulta sagomato in modo da aderire al condotto C in corrispondenza della suddetta posizione di chiusura dei mezzi di accoppiamento 3, rappresentata sempre in fig. 11.
In particolare, anche in questo caso la sagomatura dell’elemento di manovra intermedio 7 consiste, come si osserva nelle figg. 20 e 21, in una forma curva dello stesso elemento con un raggio di curvatura sostanzialmente coincidente con il raggio di curvatura del condotto C. Secondo la preferita forma esecutive del dispositivo di accoppiamento e protezione 1 dell’invenzione, l’elemento di manovra intermedio 7 presenta in corrispondenza della prima estremità 71 una prima sede 8 configurata per accogliere girevolmente primi mezzi a perno 9 definiti sulla seconda estremità 52 del primo elemento elastico 5. In particolare, come si vedrà a breve, tali primi mezzi a perno 9 coincidono con la seconda estremità 52 del primo elemento elastico 5.
Preferibilmente, la prima sede 8 presenta un’apertura di accesso 81 in modo da consentire di svincolare la seconda estremità 52 del primo elemento elastico 5 dallo stesso elemento di manovra intermedio 7. Inoltre, come si osserva nelle figg. da 18 a 21, l’elemento di manovra intermedio 7 comprende, secondo la preferita forma esecutiva, ulteriori due seconde sedi 10, più precisamente indicate nella figura rispettivamente con 101 e 102, disposte sostanzialmente ai lati della prima sede 8. Tali due seconde sedi 101 e 102 sono configurate per accogliere girevolmente secondi mezzi a perno 11 definiti sulla seconda estremità 62 del secondo elemento elastico 6. Anche in questo caso, come si descriverà a breve, la preferita forma esecutiva dell’invenzione prevede che i secondi mezzi a perno 11 coincidano con la seconda estremità 62 del secondo elemento elastico 6.
Non è escluso, tuttavia, che secondo differenti forme esecutive dell’invenzione, le seconde sedi 10 siano in numero diverso da due. Ritornando alla preferita forma esecutive dell’invenzione, come si osserva in fig. 21, tali seconde sedi 10 comprendono una feritoia chiusa 12 di forma allungata, in particolare con una lunghezza superiore rispetto al diametro dei secondi mezzi a perno 11, in modo da consentire la traslazione congiuntamente alla rotazione del secondo elemento elastico 6 rispetto all’elemento di manovra intermedio 7 durante le operazioni di apertura e di chiusura dei mezzi di accoppiamento 3.
Come verrà chiarito di seguito, quest’ultima caratteristica dei mezzi di accoppiamento 3 consente di ridurre drasticamente la possibilità di una loro apertura accidentale.
Ulteriormente, secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, l’elemento di manovra intermedio 7 prevede che la prima sede 8 e le seconde sedi 101 e 102 siano realizzate in modo che il terzo asse di rotazione X3risulti definito in corrispondenza dell’elemento di manovra intermedio 7 in posizione più centrale rispetto al quarto asse di rotazione X4, come si osserva in fig. 11.
Ciò favorisce ulteriormente e vantaggiosamente l’operazione di chiusura dei mezzi di accoppiamento 3 e allo stesso tempo contribuisce ad evitare una loro apertura accidentale.
Per quanto riguarda ancora il primo elemento elastico 5, come si osserva nelle figg. 12 e 13, esso presenta una struttura filiforme chiusa che definisce, secondo la preferita forma esecutiva dell’invenzione, una figura concava in cui si individuano un primo tratto 12 e un secondo tratto 13 tra loro sostanzialmente paralleli e corrispondenti rispettivamente alla prima estremità 51 e alla seconda estremità 52.
Nella suddetta configurazione della preferita forma esecutive del dispositivo 1 dell’invenzione, i suddetti primi mezzi a perno 9 corrispondono pertanto al secondo tratto 13.
Inoltre, come si osserva sempre nelle figg. 12 e 13, il primo tratto 12 e il secondo tratto 13 risultano tra loro congiunti in corrispondenza di rispettivi primi punti terminali 12a e 13a e secondi punti terminali 12b e 13b mediante un terzo e un quarto tratto 14 e 15. In particolare, entrambi tale terzo tratto 14 e tale quarto tratto 15 prevedono una zona curva 141 e 151 con concavità rivolta, preferibilmente ma non necessariamente, verso l’esterno in modo da definire una porzione elastica atta a deformarsi quando il primo elemento elastico 5 è sottoposto ad una forza di trazione lungo la direzione Y ortogonale al primo e al secondo tratto 12 e 13.
Tale elasticità, e quindi la capacità di deformazione del primo elemento elastico 5 consentono di facilitare l’operazione di chiusura dei mezzi di accoppiamento 3 e allo stesso tempo di impedirne l’apertura accidentale.
Non è escluso che, secondo una forma esecutiva alternativa dell’invenzione, tali zone curve 141 e 151 presentino la propria concavità rivolta verso l’interno, purché sia definita una porzione elastica atta a deformarsi.
Per quanto riguarda il secondo elemento elastico 6, anch’esso come si osserva nelle figg. 15 e 16, presenta una struttura filiforme sagomata in modo da definire una forma sostanzialmente a "C”. In particolare, come si può osservare in fig. 15, la seconda estremità 62 del secondo elemento elastico 6 comprende due tratti di estremità 62a e 62b, che corrispondono quindi ai secondi mezzi a perno 11, accoppiati alle suddette due seconde sedi 101 e 102 dell’elemento di manovra intermedio 7.
Operativamente, come accennato in precedenza, successivamente alla realizzazione di un pozzo P per l’estrazione di idrocarburi, è previsto di inserire in esso almeno una pompa sommersa SP di tipo elettrico e, uno a uno, tubi T che andranno a costituire l’intero condotto C. I tubi T adiacenti, come detto in precedenza, vengono connessi tra loro mediante appositi elementi di giunzione G, come si osserva schematicamente in fig. 5 e nel particolare di fig. 6.
Contestualmente, è previsto l’inserimento nel pozzo P, esternamente al condotto C, del suddetto cavo elettrico c collegato alla pompa sommersa SP. In corrispondenza di ogni elemento di giunzione G, al fine di accoppiare fissamente il cavo elettrico c al condotto C, viene applicato il dispositivo di accoppiamento e protezione 1 dell’invenzione.
In particolare, l’accoppiamento del cavo elettrico c al condotto C per idrocarburi mediante il suddetto dispositivo di accoppiamento e protezione 1 dell’invenzione, prevede di disporre l’involucro 2 superiormente al cavo elettrico c. Successivamente, come si osserva in fig. 21, all’involucro 2 vengono accoppiati i mezzi di accoppiamento 3 disposti in una configurazione apertura.
Ancora più in dettaglio, l’accoppiamento dei mezzi di accoppiamento 3 all’involucro 2 consiste nel fatto di inserire le prime estremità 51 e 61 di entrambi i due elementi elastici 5 e 6 nelle terze sedi 25 definite nello stesso involucro 2.
In tale configurazione aperta, l’accoppiamento tra il primo elemento elastico 5 e l’elemento di manovra intermedio 7 e tra il secondo elemento elastico 6 e lo stesso elemento di manovra intermedio 7, è rappresentato rispettivamente in fig. 24 e in fig. 23.
Quindi, agendo sull’elemento di manovra intermedio 7, l’operatore esercita una spinta nel verso di chiusura, indicato in fig. 25 con la freccia A.
Durante tale rotazione dell’elemento di manovra intermedio 7, la forza di trazione applicata al primo elemento elastico 5 determina, come visto in precedenza, una sua deformazione, più precisamente un suo allungamento lungo l’asse Y, facilitando pertanto, vantaggiosamente, l’operazione di chiusura.
Una volta superata la posizione di punto morto dell’elemento di manovra intermedio 7, rappresentata in fig. 25, il raggiungimento della posizione di chiusura, presentata in fig. 28, è ottenuta con facilità. Nel dettaglio, quando l’elemento di manovra intermedio 7 raggiunge tale posizione di chiusura le seconde sedi 10, essendo realizzate come feritoie 12, assieme al ritorno elastico del primo elemento elastico 5, non più sottoposto alla suddetta forza di trazione, determinano, vantaggiosamente la traslazione dello stesso elemento di manovra intermedio 7 verso il primo elemento elastico 5. In questo modo, vantaggiosamente, l’estremità libera 72 dello stesso elemento di manovra intermedio 7 aderisce alla superficie esterna del condotto C risultando pertanto difficilmente accessibile.
Quanto fin qui descritto è rappresentato in fig. 28 e in dettaglio nelle figg. 29 e 30 per quanto riguarda la fase pre-traslazione, mentre è rappresentato in fig. 31 e nel dettaglio di fig. 32 per quanto riguarda la fase post-traslazione.
In fig. 33 è rappresentata invece l’adesione dell’estremità libera 72 dell’elemento di manovra intermedio 7 alla superficie esterna del condotto C.
Tale caratteristica, evita quindi che l’estremità libera 72 venga agganciata in modo accidentale da qualcuno o da qualcosa evitando un’apertura indesiderata dei mezzi di accoppiamento 3.
Per quanto riguarda l’eventuale operazione di apertura dei mezzi di accoppiamento 3 del dispositivo di accoppiamento e protezione 1 dell’invenzione, essa prevede di agganciare volontariamente l’estremità libera 72 del suddetto elemento di manovra intermedio 7 e successivamente di esercitare su di esso una spinta nel verso indicato con la freccia B in fig. 31.
In base a quanto detto quindi il dispositivo di accoppiamento e protezione perfezionato dell’invenzione raggiunge tutti gli scopi prefissati.
In particolare è raggiunto lo scopo di realizzare un dispositivo di accoppiamento e protezione che consenta di facilitare l’operazione di accoppiamento tra un cavo, preferibilmente di tipo elettrico, e un condotto per idrocarburi.
E’ altresì raggiunto lo scopo di realizzare un dispositivo di accoppiamento e protezione che eviti il disaccoppiamento accidentale tra il suddetto cavo elettrico e il condotto per idrocarburi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (1) di accoppiamento e protezione per un cavo (c), preferibilmente elettrico, disposto esternamente a un condotto (C) per idrocarburi, detto dispositivo (1) comprendendo: - un involucro di protezione (2) di detto cavo (c) verso l’ambiente circostante, detto involucro di protezione (2) presentando uno sviluppo sostanzialmente longitudinale; - mezzi di accoppiamento (3) associati e operativamente connessi a entrambe le estremità longitudinali (2a, 2b) di detto involucro di protezione (2) per consentire l’accoppiamento di detto dispositivo (1) a detto condotto (C); caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti mezzi di accoppiamento (3) comprende un sistema di chiusura a leva (4).
  2. 2) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti sistemi di chiusura a leva (4) è un sistema di chiusura a leva con movimento a ginocchiera.
  3. 3) Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti sistemi di chiusura a leva (4) comprende: - un primo elemento elastico (5) e un secondo elemento elastico (6) girevolmente connessi con una prima estremità (51, 61) a tratti laterali opposti (21, 22) di detto involucro di protezione (2) in corrispondenza di una di dette estremità longitudinali (2a, 2b) in modo da definire un primo e un secondo asse di rotazione (X1, X2) sostanzialmente paralleli all’asse di sviluppo longitudinale (L) di detto involucro di protezione (2), ciascuno di detti elementi elastici (5, 6) essendo sagomato in modo da aderire a detto condotto (C) quando detti mezzi di accoppiamento (3) sono disposti in posizione di chiusura; - un elemento di manovra intermedio (7) girevolmente connesso in corrispondenza di una propria prima estremità (71) alle seconde estremità (52, 62) di detti primo e secondo elemento elastico (5, 6) in modo da definire un terzo e un quarto asse di rotazione (X3, X4) sostanzialmente paralleli a detto primo e detto secondo asse di rotazione (X1, X2), detto elemento di manovra intermedio (7) fungendo da leva ed essendo sagomato in modo da aderire a detto condotto (C) in detta posizione di chiusura di detti mezzi di accoppiamento (3).
  4. 4) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto elemento di manovra intermedio (7) presenta in corrispondenza di detta prima estremità (71): - almeno una prima sede (8) configurata per accogliere girevolmente primi mezzi a perno (9) definiti su detta seconda estremità (52) di detto primo elemento elastico (5); - almeno una seconda sede (10) configurata per accogliere girevolmente secondi mezzi a perno (11) definiti su detta seconda estremità (62) di detto secondo elemento elastico (6).
  5. 5) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta almeno una seconda sede (10) comprende una feritoia chiusa (12) di forma allungata in modo da consentire la traslazione congiuntamente alla rotazione di detto secondo elemento elastico (6) rispetto a detto elemento di manovra intermedio (7) durante le operazioni di apertura e di chiusura di detti mezzi di accoppiamento (3).
  6. 6) Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detta almeno una seconda sede (10) comprende due seconde sedi (101, 102) atte ad accogliere detti secondi mezzi a perno (11) di detto secondo elemento elastico (6).
  7. 7) Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizzato dal fatto che detta prima sede (8) e detta seconda sede (10) sono realizzate in detto elemento di manovra intermedio (7) in modo che detto terzo asse di rotazione (X3) risulti definito in posizione più centrale in detto elemento di manovra intermedio (7) rispetto a detto quarto asse di rotazione (X4).
  8. 8) Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 7, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento elastico (5) presenta una struttura filiforme chiusa che definisce una figura concava in cui si individuano un primo tratto (12) e un secondo tratto (13) tra loro sostanzialmente paralleli e corrispondenti rispettivamente a detta prima estremità (51) e detta seconda estremità (52) di detto primo elemento elastico (5), detto primo tratto (12) e detto secondo tratto (13) essendo congiunti tra loro in corrispondenza di rispettivi primi punti terminali (12a, 13a) e secondo punti terminali (12b, 13b) mediante un terzo e un quarto tratto (14, 15), ciascuno di detto terzo e quarto tratto (14, 15) presentando una zona curva (141, 151) con concavità rivolta verso l’esterno in modo da definire una porzione elastica atta a deformarsi quando detto primo elemento elastico (5) è sottoposto ad una forza di trazione lungo una direzione (Y) ortogonale a detto primo e a detto secondo tratto (12, 13).
  9. 9) Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzato dal fatto che detta prima sede (8) presenta una apertura di accesso (81) in modo da svincolare detta seconda estremità (52) di detto primo elemento elastico (5) da detto elemento di manovra intermedio (7).
  10. 10) Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 9, caratterizzato dal fatto che detto involucro (2) presenta in corrispondenza di detti tratti laterali opposti (21, 22) in corrispondenza di ciascuna di dette estremità longitudinali (2a, 2b) terze sedi (25) configurate per accogliere dette prime estremità (51, 61) di detto primo e detto secondo elemento elastico (5, 6) e definire detto primo e detto secondo asse di rotazione (X1, X2). Per incarico.
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