ITTV960144A1 - Dispositivo di regolazione dell'altezza di un bracciolo di una sedia o poltroncina - Google Patents

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Gino Beccegato
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L I M A Snc Di Beccegato & C
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Description

''DISPOSITIVO DI REGOLAZIONE DELL'ALTEZZA DI UN BRACCIOLO DI UNA SEDIA 0 POLTRONCINA"
D E S C R I Z IO N E
La presente domanda ha per oggetto un dispositivo di regolazione della altezza di un bracciolo di una sedia o di una poltroncina .
Oggigiorno sono note sedie poltroncine dalla cui seduta sporge lateralmente una lama, la quale risulta ripiegata verso l'alto ed alla sua estremità libera risulta infilata l'appendice, forata, sporgente da un bracciolo.
Questi ultimi risultano del tipo fissi oppuré regolabili in altezza mediante dispositivi noti costituiti essenzialmente da una manopola, esterna alla appendice sporgente dal bracciolo, il cui gambo interagisce con dei ruotismi interagenti con una cremagliera fissa associata all'estremità libera della lama: la rotazione della manopola impone il sollevamento dell'appendice e quindi del bracciolo, tale soluzione risultando però scomoda per 1'utilizzatore, rumorosa per l'interazione dei ruòtismi e di non facile attuazione, dato che l'utilizzatore deve compiere un notevole sforzo per vincere gli attriti ed il peso del bracciolo stesso.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di eliminare i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata, e quindi escogitare un dispositivo che permetta di conseguire in modo rapido, agevole e silenzioso la regolazione della altezza di un bracciolo di una sedia o di una poltroincina.
Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che permetta di conseguire una regolazione assai fine della altezza del bracciolo rispetto alla lama rispetto al quale può scorrere.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che permetta di conseguire la regolazione dell’altezza del bracciolo nella direzione voluta a prescindere dalla posizione in altezza a partire dalla quale si vuole conseguire la regolazione.
Un altro scopo è quello di realizzare un dispositivo che risulti strutturalmente semplice e che non richieda manutenzione.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un dispositivo che alle caratteristiche precedenti accomuni quella dijessere affidabile e sicuro nell’uso, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi sopra accennati,nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di regolazione della altezza di un bracciolo di una sedia o poltroncina presentante una lama associata e sporgente dalla seduta, che si caratterizza per il fatto di essere alloggiato in un supporto per detto bracciolo, e di essere costituito da un meccanismo biella-manovella interagente con un inserto dentato mobile trasversalmente ad una cremagliera fissa a detta lama, mezzi elasticamente deformabili essendo interposti tra detta lama e supporto. Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliataci una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista laterale parzialmente sezionata, il dispositivo nella condizione di bracciolo posto nella condizione più bassa rispetto alla lama associata alla seduta; la fig. 2 illustra, in una vista analoga alla precedente, la condizione di attivazione del dispositivo;
la fig. 3 illustra, in una vista analoga alla precedente, la condizione di bracciolo posto nella condizione maggiormente rialzata rispetto alla lama associata alla seduta;
la fig. 4 illustra, in una vista frontale, il supporto con il dispositivo montato;
la fig.5 è una vista operata secondo il piano'di sezione V-V di fig. 3;
la fig. 6 illustra un semiguscio costituente il supporto in una vista in pianta;
la fig. 7 illustra il semiguscio di cui alle figure precedenti in una vista laterale;
la fig. 8 illustra, in una vista analoga a quella di fig. 6, l'altro semiguscio costituente il supporto;
la fig. 9 illustra, in una vista analoga a quella di fig. 7, il semiguscio di cui alla fig. 8;
la fig.10 illustra, in una vista analoga a quella di fig.l, una diversa disposizione per alcuni componenti;
Ìk fig.11 illustra, in una vista analoga a quella di fig.2, la soluzione di cui alla figura precedente.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 un dispositivo per la regolazione in altezza di un bracciolo 2 di una sedia o poltronciina, non illustrata nelle figure, del tipo presentanti una lama 3 associata e sporgente lateralmente ad una seduta e ripiegata verso l'alto a definire una estremità 4 disposta circa perpendicolarmente al piano della seduta.
A costituire il dispositivo 1 concorre un supporto, genericaraente indicato con il numero 5, composto da un primo semiguscio 6 e da un secondo semiguscio 7, i quali risultano tra loro accoppiabili a costituire un corpo di contenimento per i componenti il dispositivo, nonché essendo ricavato superiormente ad esso una base 8 di aggancio per il bracciolo 2. Il primo ed il secondo semiguscio presentano una conformazione scatolare, internamente agli stessi essendo ottenute una prima semisede 9 ed una seconda semisede 10 in corrispondenza della quale risulta scorrevolmente associata l'estremità 4 della lama 3.
L’accoppiamento tra il primo ed il secondo semiguscio avviene mediante predisposte spine 11 sporgenti dal primo semiguscio 6 lateralmente alla prima semisede 9, e da controsagomate terze sedi 12 ricavate sul secondo semiguscio 7, nonché jda una coppia di risalti 13a, 13b conformati a coda di rondine sporgenti inferiormente alla base 8 ottenuta in corrispondenza del primo semiguscio’ 6 e con i quali interagiscono controsagomate quarte sedi 14a, 14b ricavate all’estremità superiore 15 del sécondo semiguscio 7, tale estremità superiore 15 andando a disporre quindi al di sotto della base 8 sporgente dal primo semiguscio 6.
L'interconnessione tra il primo e il secondo] semiguscio è assicurata da due predisposte coppie di denti 16a, 16b, 16c e 16d sporgenti dal primo semiguscio 6 e con i quali interagiscono controsagomate quinte sedi 17a, 17b, 17c e 17d ricavate sul secondo semiguscio 7.
Il dispositivo risulta essere costituito da un meccanismo del tipo biella-manovella, il medesimo comprendendo quindi una leva 18, la quale presenta lateralmente una coppia di primi perni 19, i quali consentono alla stessa di essere girevolmente associata in corrispondenza di predisposte seste sedi 20a, 20b ricavate rispettivamente sul primo semiguscio 6 e sul secondo semiguscio 7.
La leva 18 presenta quindi una estremità fuoriuscente dal primo e dal secondo semiguscio, da parte opposta presentando una coppia di bracci 21 la cui estremità terminale 22 è conformata a forcella, tra le stesse essendo associabili a scatto una coppia di secondi perni 23 sporgenti da una coppia di astei24 scorrevoli in predisposte settime sedi 25a, 25b ricavate rispettivamente assialmente al primo semiguscio 6 e al secondo semiguscio 7.
Tra la coppia di aste 24 risulta poter scorrere l'estremità 4 della lama 3.
Quest'ultima presenta, in prossimità dell'estremità 4, uno scarico 26, ricavato essenzialmente secondo un asse'longitudinale alla lama stessa, lateralmente al quale è ricavata almeno una sede 27 per una cremagliera 28 presentante dentatura rivolta in direzione dello scarico 26, detta cremagliera presentando un a parallelo a quello della coppia di aste 24.
La cremagliera 28 presenta quindi una pluralità di denti con i quali risulta selettivamente interagire un controdentato inserto 29 mobile trasversalmente allo scarico 26 in contrapposizione a primi mezzi elasticamente deformabili, quali una coppia di prime molle 30a, 30b facenti battuta in corrispondenza di una predisposta basetta 31 scorrevolmente addossata in corrispondenza della parete laterale 32 definita dallo scarico;26 opposta a quella presentante la cremagliera 28.
Lo spostamento dell'inserto 29 è comandato dalla estremità libera 33 di ciascuna coppia di aste 24 non interagenti con i bracci 21, tale estremità libera 33 presentando, da parte opposta a detta cremagliera 28, una superficie inclinata 24 interagente con un controsagomato piano inclinato 35 ottenuto in corrispondenza di una coppia di spalle 36 sporgenti da detto inserto 29 in corrispondenza dell'estremità interagente con la coppia di prime molle 30aT 30b.
Come illustrato nelle figure 1 e 2 si ha che ad un sollevamento della leva 18 corrisponde un abbassamento della coppia di aste 24, la cui estremità libera 33 sospinge, grazie alla presenza della superficie inclinata 34 interagente con il piano inclinato 35, l’inserto 29 sino a disimpegnare i denti del medesimo dai corrispondenti della cremagliera 28.
lina volta rilasciata la leva 18 le prime molle 30a, 30b sospingono l'inserto 29 in modo da accoppiare i suoi denti con i corrispettivi della cremagliera.
A costituire il dispositivo concorre inoltre un secondo mezzo elasticamente deformabile, quale una seconda molla 37, la quale lavora per elongazione e presenta le estremità rispettivamente vincolate in corrispondenza di un terzo perno 38 solidale al primo semiguscio 6 e da esso sporgente in prossimità della base 8 ed un quarto perno 39 reso solidale in corrispondenza della lama 3.
Tale seconda molla 37 è disposta secondo un asse parallelo a quello di detta cremagliera e di detta coppia di ast ie ed alloggia in corrispondenza di una predisposta nona sede 40 ricavata in corrispondenza del primo semiguscio 6.
Alternativamente, come illustrato nelle figure 10 ed 11, la seconda molla 37 potrà essere interposta tra un quarto perno 39, solidale e sporgente dalla piastra 3 in prossimità della sua estremità libera 4, ed un ulteriore terzo perno 38, associato in corrispondenza del primo semiguscio 6 in una zona attigua l'estremità opposta a quella presentante la base 8.
Nel primo caso la molla tira verso il basso il bracciolo, nel secondo caso lo sospinge verso l'alto quando l'inserto 29 non interagisce con la cremagliera 28.
Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati essendosi escogitato un dispositivo che permette di conseguire in modo rapido, agevole e silenzioso la regolazione della altezza di un braccioloidi una sedia o di una poltroncina semplicemente azionando la leva; la presenza della seconda molla permette di agevolare lo spostamento del bracciolo ad esempio forzando il medesimo verso l'alto cosi consentire all'utilizzatore di contrastare la forza della molla con il peso del braccio.
Il dispositivo, strutturalmente semplice, inoltre permette di conseguire una regolazione assai fine della altezza del bracciolo rispetto alla seduta, tale regolazione potendosi conseguire a prescindere dalla posizione iniziale del bracciolo stesso.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo. Naturalmente anche i materiali nonché,le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere i più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (4)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I I) Dispositivo di regolazione della altezza di un bracciolo di una sedia o poltroncina presentante una lama associata e sporgente dalla seduta, che si caratterizza per il fatto di essere alloggiato in un supporto per detto bracciolo, e di {essere costituito da un meccanismo biella-manovella interagente con un inserto dentato mobile trasversalmente ad una cremagliera fissa a detta lama, mezzi elasticamente deformabili essendo interposti tra detta lama e supporto.
  2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto supporto è composto da un primo e da un secondo semiguscio i quali risultano tra loro accoppiabili a costituire un corpo di contenimento per i compónenti detto dispositivo stesso, detto primo semiguscio presentando una base di aggancio per detto bracciolo.
  3. 3) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo semiguscio presentano;;unà>conformazione scatolare, internamente agli stessi essendo ottenute una prima ed una seconda semisede in corrispondenza della quale risulta scorrevolmente associata detta lama.
  4. 4) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che l'accoppiamento tra detti primo e secondo semiguscio avviene mediante predisposte spine sporgenti da detto primo semiguscio lateralmente a detta prima semisede e da controsagomate terze sedi ricavate su detto secondo semiguscio nonché da una coppia di risalti, conformati a coda di rondine, .sporgenti inferiormente a detta base e con i quali interagiscono controsagomate quarte sedi ricavate all 'estremità superiore di detto secondo semiguscio, detta estremità superiore andando a disporsi inferiormente a detta base sporgente da detto primo semi guscio 5) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che l'interconnessione tra detti primo e secondo semiguscio è assicurata da due predisposte coppie di denti sporgenti da detto primo semiguscio e jcon i qual i interagiscono controsagomate quinte sedi ricavante su detto secondo semi guscio, o viceversa. 6) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un meccanismo del tipo biella-manovel la , 'il medesimo comprendendo una leva presentante lateralmente una coppia di primi perni* i quali consentono a detta leva stessa di essere girevolmente associata in corrispondenza di predisposte seste sedi ricavate rispettivamente su detti primo e secondo semiguscio. 7) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che detta leva presenta una estremità fuoriuscente da detti primo e secondo semiguscio, da parte opposta presentando una coppia di bracci la cui estremità terminale è conformata a forcella. 8) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che a dette estremità terminali conformate a forcella sono associabili, preferibilmente a scattò, una coppia di secondi perni sporgenti da una coppia di aste Iscorrevoli in predisposte settime sedi ricavate rispettivamente assialmente a detti primo e secondo semiguscio, tra detta coppia di aste scorrendo detta estremità di detta lama. 9) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che detta lama presenta, in prossimità della estremità superiore, uno scarico, ricavato essenzialmente secondo un asse longitudinale a detta lama stessa, lateralmente al quale è ricavata almeno una sede per una cremagliera presentante dentatura rivolta in direzione di detto scarico stesso,*detta cremagliera presentando un asse parallelo a quello di detta coppia di aste. 10) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 9 che si caratterizza per il fatto che detta cremagliera presenta'una pluralità di denti con i quali risulta selettivamente interagire almeno un, controdentato, inserto mobile trasversalmente a detto scarico in contrapposizione a primi mezzi elasticamente deformabili, quali una coppia di prime molle facenti battuta in corr'ispondenza di una predisposta basetta scorrevolmente addossata in corrispondenza della parete laterale, definita da detto scarico, opposta a quella presentante detta cremagliera. 11) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che lo spostamento di detto inserto è comandato dalla estremità libera di ciascuna di detta jcoppia di aste non interagenti con detti bracci, detta estremità libera presentando, da parte opposta a detta cremagliera, una superficie inclinata interagente con un controsagomato piano inclinato ottenuto in corrispondenza di una coppia di spalle sporgenti da detto inserto in corrispondenza dell'estremità interagente con detta coppia di prime molle. 12) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 11 che si caratterizza per il fatto che ad un sollevamento di detta leva corrisponde un abbassamento di detta coppia di aste la cui estremità libera sospinge, per la interazione di detta superficie inclinata interagente con detto piano inclinato,jdetto inserto sino a disimpegnare i denti del medesimo dai corrispondenti di detta cremagliera, una volta rilasciata detta leva dette prime molle sospingendo detto inserto in modo da accoppiare i suoi denti con i corrispettivi di detta cremagliera. 13) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di comprendere almeno un secondo mezzo elasticamente deformabile, quale una seconda molla, la quale presenta le estremità rispettivamente vincolate in corrispondenza di un terzo perno solidale a detto primo semiguscio e da esso sporgente in prossimità di detta base e di un quarto perno reso solidale in corrispondenza di detta lama. 14) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di comprendere almeno un secondo mezzo elasticamente deformabile, quale una seconda molla, la quale presenta le estremità rispettivamente 'vincolate in corrispondenza di un quarto perno sporgente da detta piastra in prossimità della sua estremità libera ed un terzo p|erno associato in corrispondenza di detto primo semiguscio in una zona attigua l'estremità opposta a quella presentante detta base). 15) Dispositivo come alle rivendicazioni 1, 13 e 14 che si caratterizza per il fatto che detta seconda molla è disposta secondo un asse parallelo a quello di detta cremagliera e di detta coppia di aste ed alloggia in corrispondenza di una predisposta nona sede ricavata in corrispondenza di detto primo semiguscio. 16) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.
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