ITTV950062U1 - Struttura di fissaggio, particolarmente di componenti da incasso su ripiani - Google Patents

Abstract

La presente domanda ha per oggetto una struttura di fissaggio di componenti da incasso, quali piani di cottura, a mobili da cucina.Tale struttura risulta costituita da almeno un primo elemento, elasticamente deformabile, inseribile in almeno una prima sede ricavata nel componente da incasso; il primo elemento presenta una seconda sede, per l'alloggiamento di un secondo elemento di fissaggio del componente al ripiano sottostante, ed una terza sede per il posizionamento amovibile di un terzo elemento associabile temporaneamente a detto componente.La struttura consente un fissaggio rapido e sicuro del componente da cucina al ripiano, sottostante.

Description

"STRUTTURA DI FISSAGGIO, PARTICOLARMENTE DI COMPONENTI DA INCASSO SU RIPIANI"

D E S C R I Z I O N E

La presente domanda ha per oggetto una struttura di fissaggio di componenti da incasso su ripiani.

Oggi giorno è noto fissare, per mezzo di viti, i componenti da incasso, particolarmente i piani di cottura, a sottostanti ripiani, principalmente in legno o materiali similari, costituenti i mobili da cucina.

Per operare il fissaggio agendo sulla parte superiore in vista del componente si inseriscono opportune viti da legno in predisposti fori ricavati sul componente e si avvitano le medesime in predisposte sedi ricavate sul ripiano.

Tale sistema di fissaggio presenta tuttavia degli inconvenienti: infatti, ciascuna vite rimane inesteticamente in vista, appoggiando con la testa direttamente sul componente, il quale presenta, generalmente, una finitura smaltata; essendo quest'ultima estremamente delicata e fragile vi è il rischio di possibili rotture dello smalto durante il fissaggio della vite stessa.

Inoltre, la vite è soggetta a tutte le sollecitazioni trasmesse dal mobile al piano di cottura, soprattutto per componenti incassati su mezzi mobili quali campers ed imbarcazioni; tali vibrazioni, cosi trasmesse, facilitano lo svitamento della vite stessa provocando l'instabilità del piano di cottura, con possibilità di danneggiamento dello stesso.

Un ulteriore sistema di fissaggio, realizzato però dalla parte inferiore del piano di cottura, prevede l'utilizzo di morsetti, variamente conformati.

Tale morsetto risulta generalmente costituito da un elemento conformato essenzialmente a C, tra le cui ali laterali vengono inseriti il bordo del ripiano e la parte perimetrale inferiore del piano di cottura, conformata ad L; questi ultimi serrati a pressione mediante il fissaggio di una vite inseribile in corrispondenza di un foro ricavato su una delle due ali laterali.

Anche tale sistema di tipo noto presenta tuttavia degli inconvenienti: durante il fissaggio del morsetto il piano cottura può essere intaccato danneggiando cosi la finitura smaltata; inoltre, tale sistema di fissaggio risulta essere disagevole e scomodo dovendo l'operatore abbassarsi al di sotto del ripiano ed operare in spazi di dimensioni limitate.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata escogitando un trovato il quale garantisca un ottimale fissaggio del componente da cucina al ripiano sottostante evitando un possibile danneggiamento alla eventuale finitura smaltata del piano da cucina stesso.

Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che consenta di ammortizzare eventuali sollecitazioni che potrebbero essere trasmesse dal mobile al piano cottura se tali componenti sono montati su mezzi mobili, quali campers ed imbarcazioni.

Un ulteriore scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di ottenere un sicuro e duraturo fissaggio del piano da cucina al ripiano, il medesimo essendo ottenibile in modo rapido ed agevole da parte dell'operatore e senza l'impiego di particolari attrezzature.

Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che possa essere ottenuto a costi contenuti il medesimo essendo realizzabile con gli usuali e noti macchinari ed impianti.

Il compito e gli scopi sopra accennati nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da una struttura di fissaggio di componenti da incasso su ripiani che si caratterizza per il fatto di presentare almeno un primo elemento, elasticamente deformabile, inseribile in almeno una prima sede ricavata in detto componente, detto primo elemento presentando una seconda sede per l'alloggiamento di un secondo elemento di fissaggio di detto componente a detto ripiano sottostante ed una terza sede per il posizionamento amovibile di un terzo elemento associabile temporaneamente a detto componente.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni in cui:

la fig. 1 illustra, in una vista di tre quarti, un componente da cucina fissato ad un ripiano;

la fig. 2 illustra, in una particolare la figura 1 con la struttura in esploso;

la fig. 3 è una sezione trasversale alla figura 1;

la fig. 4 illustra, in una vista di tre quarti, la struttura;

la fig. 5 illustra, in una vista frontale, parzialmente sezionata, la struttura in fase di connessione;

la fig. 6 illustra, in una vista analoga alla figura 5, la struttura in fase di fissaggio;

la fig. 7 illustra, in una vista analoga alla figura 6, una diversa soluzione.

Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicato con il numero 1 un componente da incasso costituito da un piano cottura 2 e comprendente una griglia 3 associabile superiormente al piano cottura 2 stesso.

Tale grigia risulta costituita da una pluralità di fili 3a, metallici, intersecantisi perpendicolarmente tra loro di cui alcuni presentano l'estremità terminale 16 conformata ad L.

Il piano cottura 2 risulta fissato ad un sottostante ripiano 4, ad esempio di un mobile da cucina realizzato principalmente in legno, mediante l'interposizione di più strutture di fissaggio, indicate in figura 3 con il numero 5.

Tale struttura di fissaggio 5 risulta costituita da un primo elemento 6, elasticamente deformabile, inseribile in corrispondenza di una prima sede, quale un primo foro 7, ricavato lungo i bordi perimetrali del piano di cottura 2 in corrispondenza delle estremità terminali della griglia 3.

Il primo elemento 6 risulta costituito da una boccola 8, realizzata in materiale elasticamente deformabile e resistente al calore, la quale presenta una conformazione essenzialmente a tronco di cono con l'estremità superiore di diametro maggiore rispetto a quello del diametro del primo foro 7 ricavato sul piano di cottura 2.

Nella boccola 8, in prossimità della estremità superiore, è ricavata, perimetralmente ed esternamente, una gola anulare 9, la quale presenta una altezza circa pari allo spessore della lamiera con cui è realizzato il piano cottura 2 ed un diametro circa pari a quello del primo foro 7 così da consentire un reciproco accoppiamento temporaneo.

La boccola 8 presenta una cavità assiale 10 la quale, in prossimità della estremità inferiore della boccola 8 stessa, presenta una prima riduzione di diametro atta a definire una seconda sede 11 per un secondo elemento 12 di fissaggio della boccola stessa e quindi del piano di cottura 2 al ripiano 4.

Tale seconda sede 11 risulta definire una superficie Ila di appoggio ed un secondo foro llb, passante.

Il secondo elemento 12 di· fissaggio risulta costituito, nella particolare forma realizzativa da una vite la quale presenta una testa 13a dalla quale sporge un gambo 13b, filettato. inseribile in corrispondenza di detto secondo foro llb ed in un terzo foro 14, controfilettato, ricavato secondo il medesimo asse del secondo foro llb stesso in detto ripiano 4.

La parte superiore della cavità assiale 10, aperta, della boccola 8, definisce una terza sede per il posizionamento amovibile di un terzo elemento 15 associabile temporaneamente a detto componente 1, tale terzo elemento 15 essendo costituito dall'estremità terminale 16 della griglia 3.

La disposizione del trovato prevede l'utilizzo di una struttura di fissaggio 5 per ogni prima sede ricavata sul piano cottura 2; si inserisce quindi la boccola 8 nel primo foro 7 bloccando la medesima in corrispondenza della gola anulare 9; si fissa la vite, costituente il secondo elemento 12 avvitando il gambo 13b al ripiano 4, eventualmente posizionandolo nel terzo foro 14, qualora la vite non sia autofilettante, e facendo appoggiare la testa 13a alla superficie Ila della seconda sede 11; si posiziona quindi la griglia 3 inserendo le estremità terminali 16 dei fili 3a in corrispondenza della terza sede costituita dalla parte superiore della cavità assiale 10.

Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati essendosi escogitata una struttura la quale garantisce un ottimale fissaggio del componente da cucina, nella particolare forma realizzativa un piano cottura, al ripiano sottostante, evitando qualunque danneggiamento alla finitura smaltata del piano da cucina stesso; infatti l'interposizione della boccola, realizzata in materiale elasticamente deformabile, tra piano cottura e la vite costituente il secondo elemento di fissaggio, consente di operare la connessione di quest'ultima senza intaccare lo smalto.

La boccola, inoltre, consente di ammortizzare eventuali vibrazioni trasmesse dal ripiano al piano cottura, qualora la cucina risulta montata su mezzi mobili, quali campers ed imbarcazioni, ammortizzando anche le eventuali sollecitazioni al piano smaltato dovute all'appoggio di pentole alla griglia.

Il montaggio di tale struttura avviene dalla parte superiore del piano cottura e questo consente un agevole e veloce fissaggio della medesima e del piano di cottura stesso al ripiano sottostante, il medesimo operato mediante semplici attrezzi.

Naturalmente la conformazione della cavità 10 potrà essere. oltre che cilindrica, anche conica per consentire il posizionamento della estremità terminale 16, del terzo elemento 15, al suo interno senza che tocchi la testa 13a della vite 12.

Alternativamente la testa 13a della vite 12 potrà risultare, a seconda delle esigenze, plastificata, oppure, l'estremità terminale 16 potrà essere schiacciata a definire un aumento del diametro per un suo incastro nella cavità 10 senza toccare la testa 13a della vite 12.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.

In figura 7 è illustrata una diversa soluzione per una boccola 108, preventivamente accoppiata ad un piano cottura 102, atta a consentire il fissaggio di quest'ultimo ad un ripiano 104.

La boccola 108 presenta una cavità assiale 110 la quale, in prossimità della estremità inferiore della boccola 108, presenta una prima riduzione di diametro atta a definire una seconda sede 111 per un secondo elemento 112 di fissaggio costituito, nella forma realizzativa illustrata, da una vite del tipo autofiIettante o meno.

La cavità assiale 110 presenta, superiormente alla seconda sede 111, una seconda riduzione di diametro atta a definire un gradino 120 di appoggio per l'estremità terminale 116 di un terzo elemento 115 inseribile in detta cavità assiale 110 da parte opposta al ripiano 104.

Anche tale soluzione consente di raggiungere il compito e gli scopi prefissati.

In pratica i materiali impiegati nonché le dimensioni dei singoli componenti potranno essere i più consoni a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (10)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Struttura di fissaggio di componenti da incasso su ripiani che si caratterizza per il fatto di presentare almeno un primo elemento, elasticamente deformabile, inseribile in almeno una prima sede ricavata in detto componente, detto primo elemento presentando una seconda sede per l'alloggiamento di un secondo elemento di fissaggio di detto componente a detto ripiano sottostante ed una terza sede per il posizionamento amovibile di un terzo elemento associabile temporaneamente a detto componente.
2. 2) Struttura come alla rivendicazione 1 con detto componente costituito da un piano cottura e comprendente una griglia associabile superiormente a detto piano cottura, che si caratterizza per il fatto che detta almeno una prima sede è costituita da un primo foro, ricavato lungo i bordi perimetrali di detto piano di cottura in corrispondenza delle estremità terminali di detta griglia, detto primo elemento, inseribile in detto primo for essendo costituito da una boccola, realizzata in materiale eticamente deformabile e resistente al calore, detta bocco presentando una conformazione essenzialmente a tronco di cono con l'estremità superiore di diametro esterno maggiore rispetto a quella del diametro di detto primo foro.
3. 3) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detta boccola presenta, in prossimità della estremità superiore, una gola anulare, ricavata perimetralmente ed esternamente, detta gola anulare presentando una altezza circa pari allo spessore della lamiera con cui viene realizzato detto piano cottura ed un diametro circa pari a quello di detto primo foro così da consentire un reciproco accoppiamento temporaneo.
4. 4) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che detta boccola presenta una cavità assiale, la quale, in prossimità della estremità inferiore, presenta una prima riduzione di diametro atta a definire detta seconda sede per detto secondo elemento di fissaggio.
5. 5) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detta seconda sede risulta definire una superficie di appoggio ed un secondo foro, passante, e che detto secondo elemento di fissaggio risulta costituito da una vite la quale presenta una testa, eventualmente plastificata, dalla quale sporge un gambo, filettato, inseribile in corrispondenza di detto secondo foro ed in un terzo foro ricavato secondo il medesimo asse di detto secondo foro, su detto ripiano.
6. 6) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detta parte superiore di detta cavità assiale, aperta, di detta boccola, definisce detta terza sede per il posizionamento amovibile dell'estremità terminale di detta griglia costituente detto terzo elemento associabile temporaneamente a detto componente.
7. 7) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta cavità assiale di detta boccola presenta, superiormente a detta seconda sede, una seconda riduzione di diametro atta a definire un gradino di appoggio per detta estremità terminale di- detto terzo elemento inseribile in detta cavità assiale da parte opposta a detto ripiano.
8. 8) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta cavità assiale presenta una conformazione conica.
9. 9) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta estremità terminale di detto terzo elemento è schiacciata a definire un aumento del diametro per un suo incastro in detta cavità assiale.
10. 10) Struttura come ad una o più delle rive denti che si caratterizza per quanto descrìtto e illustrato nelle allegate tavole di disegni.