ITTV20120068A1 - Dispositivo per sollevare una rete letto - Google Patents

Description

“Dispositivo per sollevare una rete letto”

DESCRIZIONE

L’invenzione si riferisce ad un dispositivo per sollevare per una rete letto, come ad es. una rete di un letto, divano-letto o branda o simili. Per rete letto si intende (anche) ogni elemento simile per struttura e/o funzione a una rete ordinaria di letto che porta il materasso.

Sono noti da WO2008/ 108638 e FR2798053 dispositivi per sollevare un letto. Tramite delle leve incernierate azionate da pistone a gas o molle si fa salire una piattaforma di supporto che solleva il letto o la rete letto.

Sebbene il sollevamento del letto consente il suo rifacimento o la pulizia del pavimento, resta lo svantaggio di non sfruttare per nulla come ripostiglio lo spazio sotto la rete letto. Non solo i suddetti dispositivi sono ingombranti e occupano gran parte di tale spazio, ma non agevolano chi là volesse riporre o prendere oggetti.

E’ desiderabile allora risolvere almeno uno dei problemi suddetti, o in genere avere un’alternativa a questo stato dell’arte, e la soluzione proposta è definita nelle rivendicazioni allegate. In particolare si rivendica un

dispositivo indipendente collocabile sotto una rete da letto, o un piano per materasso, onde sollevarla, comprendente

una base di appoggio a terra (ad es. una piastra, un telaio, o in genere un elemento che impegna il pavimento);

una piattaforma di supporto per la rete o piano (ad es. una piastra, un telaio, o in genere un elemento che impegna la piastra), sopra cui appoggiare e supportare la rete o piano;

la rete, o piano, può

mezzi montati tra la base e la piattaforma per spostare la piattaforma rispetto alla base da una posizione abbassata ad una sollevata,

comprendente inoltre mezzi per inclinare la piattaforma rispetto alla base nella posizione sollevata.

Nel seguito si citerà solo la rete intendendo compreso anche un equivalente piano o piattaforma qualsiasi per supportare un materasso.

Per "indipendente" si intende che il dispositivo è autonomo e capace di funzionare da solo, ovvero non è montato su e non fa parte di un mobile, come ad es. il cassone poligonale cui di solito sono montati o fissati i meccanismi di sollevamento rete, né è vincolato alla rete (da cui è inizialmente staccato ed eventualmente collegabile solo per l'uso, ad es. tramite mezzi di fissaggio permanente o non permanente). Il dispositivo è staccato dalla rete e da ogni altro componente che forma il letto o mobile; ed è atto ad essere collocato sotto la rete, preferibilmente al centro della rete o del cassone, perché possa sollevare la rete. Quindi ad es. si può dotare di sollevamento assistito un letto qualsiasi con rete non fissa.

Poiché col dispositivo la rete non solo si solleva ma si può anche inclinare, lo spazio sotto la rete e attorno al dispositivo diviene maggiormente fruibile, e con maggiore comodità per l'utente (che ad es. non deve chinarsi troppo).

Detti mezzi per spostare possono avere molte varianti. Preferibilmente detti mezzi comprendono due bracci come alla rivendicazione 2. La soluzione è semplice, garantisce ottima stabilità ed è poco costosa.

I mezzi per spostare possono implementare un'ulteriore vantaggiosa funzione, qualora siano atti a guidare la rete lungo anche uno spostamento orizzontale. Tale spostamento è utile per migliorare l'accessibilità allo spazio sotto la rete e per favorire ad es. il rifacimento del letto.

Preferibilmente vi sono mezzi per sollevare, temporaneamente e aH’inizio del movimento per passare dalla posizione abbassata a quella sollevata, l’estremità della rete o della piattaforma di supporto rivolta verso la direzione di spostamento orizzontale durante il sollevamento. In questo modo si evita che un'estremità della rete possa urtare, quando presente, un cassone o mobile di contenimento per la rete quando abbassata.

Tra le varianti possibili di mezzi per sollevare, si può usare un elemento sollevatore montato su e mobile rispetto alla base.

L’elemento sollevatore può essere ad es. incernierato alla base e avere un’estremità libera atta a sollevare la rete o la piattaforma. L'asse di rotazione per l'elemento sollevatore può essere in uso orizzontale (per semplicità) e lo si può dotare di un elemento rotolante (ad es. una rotella) sull'estremità libera, per favorire un contatto senza attrito con la rete o la piattaforma di supporto.

L’elemento sollevatore può essere azionato indipendentemente dai mezzi per spostare, ad es. tramite un meccanismo o controllo separato, oppure vi può essere un meccanismo per sincronizzare il movimento dei mezzi per spostare e dell’elemento sollevatore. Il vantaggio è un movimento coordinato e automatico tra le parti del dispositivo, senza che l'utente intervenga.

Per ottenere il sincronismo il meccanismo si possono usare una o più leve o aste rigide tra loro incernierate atte a trasferire moto dai mezzi per spostare all’elemento sollevatore. Si sfrutta così il moto delle parti principali del dispositivo, che può essere azionato manualmente o tramite uno o più attuatori, ad es. lineari e montati tra un punto della base e un punto di accoppiamento con un braccio. Altri tipi di attuatori (rotativi ad es.) e/o accoppiamenti alla struttura del dispositivo sono comunque possibili.

Detto punto di accoppiamento è preferibilmente posto su un'asta rigida solidale all’asse di incernieramento alla base di un braccio. Questo per creare una leva vantaggiosa e nel contempo ridurre le dimensioni del dispositivo.

In particolare il punto di accoppiamento può essere posto su un’estremità dell’asta rigida (per massimizzare l'effetto leva).

Inoltre l’altra estremità dell'asta rigida, anch'essa distanziata dall'asse di incernieramento, può essere incernierata con un segmento rigido a sua volta incernierato con l’elemento sollevatore. La catena di aste incernierate determina in modo semplice il sincronismo tra bracci ed elemento sollevatore.

Il dispositivo per massima stabilità comprende due coppie di bracci come sopra definiti, preferibilmente montati per sollevare lati opposti della piattaforma, ad es. essendo mobili in due piani tra loro paralleli.

La base del dispositivo può comprendere mezzi per agganciarla ad un telaio circostante, al fine di ancorare il dispositivo al letto o mobile circostante e renderlo più stabile. I mezzi per agganciare possono essere ad es. elementi rigidi retrattili, telescopicamente accoppiati alla base.

VI possono essere mezzi per bloccare in posizione allungata un o ciascun braccio allungabile, allo scopo di bloccare in posizione sollevata la rete. Se vi sono mezzi per bloccare su più di un braccio, è preferibile prevedere mezzi per sincronizzare i mezzi per bloccare di ciascun braccio allungabile, in modo da semplificare e accorciare l'operazione di bloccaggio o sbloccaggio. Ad es. si può usare un elemento rigido o un meccanismo per accoppiare rigidamente tra loro i mezzi per bloccare di ciascun braccio.

Un o ciascun braccio può essere dotato di una molla a gas per assistire il sollevamento.

La seguente descrizione riguarda una preferita forma realizzativa di un dispositivo, ove si fa riferimento all’allegato disegno in cui

Fig. 1 mostra in vista assonometria del dispositivo in configurazione compatta;

Fig. 2 mostra in vista assonometria del dispositivo come in uso in configurazione estesa;

Fig. 3 mostra in vista laterale il dispositivo di fig. 2;

Fig. 4 mostra in vista frontale il dispositivo di fig. 2.

Il dispositivo D comprende una base 10, una piattaforma di supporto 18 per una rete letto (non mostrata) e mezzi 90 montati tra la base 10 e la piattaforma 18 per spostarla, rispetto alla base 10, da una posizione abbassata (Fig. 1) ad una sollevata (Figg. 2, 3 e 4). La piattaforma 18 è formata ad es. da due sbarre parallele distanziate 18b e una piastra 18a posta a cavallo di esse.

La base 10 è formata da varie aste tra loro fissate perpendicolarmente. Due aste o barre laterali rigide 12a, di lunghezza maggiore, sono unite da aste o barre rigide trasversali 12b per formare un telaio piano per l’appoggio a terra.

Il dispositivo D ha struttura speculare rispetto ad un piano verticale passante tra e parallelo alle aste 12a, per cui per semplicità a volte se ne descrive nel seguito solo una metà.

Venendo ai mezzi 90, su ogni asta 12a sono presenti due distanziatori verticali 14 alla cui estremità libera superiore è imperniato girevolmente un canotto 20, che costituisce l’asse di rotazione orizzontale di due bracci di sollevamento 22 (preferibilmente nella forma di una sbarra rigida), cui il canotto 20 è solidale. Su ogni asta 12a sono presenti altri due distanziatori verticali 14b alla cui estremità libera superiore è incernierato, attorno ad un altro asse di rotazione orizzontale, un braccio di sollevamento 30.

I bracci 22, 30 sono incernierati superiormente anche alla piattaforma 18. Un braccio 22, un braccio 30 e la sbarra 18b, insieme anche all’asta 12a sottostante, formano un parallelogramma articolato che consente alla piattaforma 18 di sollevarsi e di spostarsi orizzontalmente (v. freccia G) rispetto alla base 10. Il dispositivo D preferibilmente ha due uguali parallelogrammi articolati per migliorare la stabilità della piattaforma 18.

II braccio 30 è allungabile, preferibilmente in modo telescopico: comprende ad es. un pistone 34 mobile scorrevolmente dentro un cilindro 32. La struttura allungabile dei due bracci 30 implementa dei mezzi per inclinare la piattaforma 18 rispetto alla base 10 nella posizione sollevata (v. freccia F). Preferibilmente dentro il cilindro 32 vi è un mezzo elastico in spinta, ad es. una molla a gas (non mostrata), che assiste e/o consente l’inclinazione della piattaforma 18 rispetto ad un piano orizzontale (parallelo alla base 10 e al piano di appoggio a terra). Vi è preferibilmente una leva uncinata 36, incernierata sul pistone 34 e bloccabile su un perno 38 fisso sul cilindro 32, che può bloccare il pistone 34 nella posizione estesa, e quindi la piattaforma 18 in posizione inclinata (e sollevata). Le leve 36 dei due bracci 30 possono essere sincronizzabili nel loro movimento da un elemento rigido trasversale ad esse collegato (non mostrato).

Si noti che il dispositivo D è svincolato dalla rete e/o dal mobile letto, e funziona in piena autonomia e indipendentemente dal tipo di rete o letto.

Il dispositivo D è preferibilmente azionato da un attuatore lineare elettrico M, ad es. montato circa al centro della base 10 tra una sbarra 12b e, tramite un suo pistone MP, in un punto di accoppiamento al braccio 22 o 30. In particolare tale punto sta su un’asta rigida 60 solidale al canotto 20. L’asta 60 ha due segmenti 62, 64 che si estendono dal canotto 20 in direzione opposta; al segmento 62 è incernierato il pistone MP. Si noti che il piano verticale di simmetria del dispositivo D passa sostanzialmente per il pistone MP.

Si comprende che la distensione del pistone MP spinge il segmento 62, il quale fa ruotare il canotto 20 e di conseguenza i bracci 22, che si solleva dalla base 10. La piattaforma 18, guidata dai bracci 22, 30, si allontana quindi dalla base 10 restando sempre orizzontale al piano di terra/ appoggio.

Al secondo segmento 64 dell’asta 60 è incernierata un’asta rigida 50 a sua volta incernierata con una prima gamba 42 di una piastra 40 a V. La piastra 40 ha una seconda gamba 44, che monta all’estremità una rotella folle 46, e ha un vertice incernierato ad un terzo distanziatore verticale 14c posto su un’asta 12b. Il distanziatore 14c sta nello spazio o piano delimitato dai distanziatori 14a, 14b.

La catena cinematica formata dal segmento 64, l’asta 50 e la piastra 40 realizzano un efficace e semplice esempio di mezzi per sollevare, temporaneamente e all’inizio del movimento di sollevamento, l’estremità della rete e/o l’estremità E della piattaforma 18. Nel primo caso la rotella 46 spinge e scorre sotto la rete; nel secondo si configura il dispositivo D affinché la rotella 46 spinga il lato inferiore della piattaforma 18 (che deve essere libera di inclinarsi). Bastano poche modifiche, in pratica geometriche, per ottenere uno dei due effetti o entrambi. Allo scopo si possono usare più rotelle e/o più elementi sollevatori, ad es. come la piastra 40, agenti sulla e per alzare la rete o la piattaforma 18.

Si noti che l’effetto di sollevamento temporaneo della rete, nell’esempio quando la/ una rotella 46 impegna da sotto la rete e quest’ultima viene inclinata, può essere indipendente dalla struttura di sollevamento della piattaforma 18. In particolare indipendente dalla capacità di allungamento di uno dei due bracci 22, 30 (i bracci di sollevamento 22, 30 potrebbero avere lunghezza fissa.) o in genere dalla capacità meccanica della piattaforma 18 di inclinarsi.

Quando la piattaforma 18 è abbassata (fig. 1) la rotella 46 sta sotto la rete ad una piccola distanza o a contatto diretto. Per alzarla, si attiva l’attuatore M. Il pistone MP spinge il segmento 62 e sposta all’indietro il segmento 64 che tira la gamba 42 tramite l’asta 50 e fa ruotare la piastra 40 verso l’attuatore M. La rotella 46 descrive quindi un arco convesso: prima salendo si allontana dalla base 10, poi spinge ad un certo punto la rete (o la piattaforma 18) facendola inclinare, e continua a tenerla sollevata finché arriva al punto di massima altezza. Poi la rotella 46 comincia a scendere verso la base 10 dalla parte opposta, e la rete di conseguenza si abbassa di nuovo. Nel frattempo anche la rete o la piattaforma 18 si sono alzate rispetto alla base 10, ma di poco o meno. Si dimensiona il meccanismo affinché l’effetto della rotella 46 sia preponderante, cioè l’altezza massima raggiunta dalla rotella 46 è maggiore dell’altezza raggiunta dalla rete in quell’istante. Quando la rete è ad es. a metà corsa in salita la rotella 46 non la può più toccare, ma interessa inclinare la rete solo all’inizio del suo spostamento verso l’alto. Questo perché si vuole evitare che la rete alzandosi ma anche avanzando orizzontalmente sbatta su un eventuale telaio o cornice di contenimento del letto o del mobile che circonda la rete. L’iniziale e transitoria inclinazione della rete (e/o della piattaforma 18) consente aH’estremità della rete, che viene inclinata localmente più in alto del mobile circostante, di scavalcare senza urti il bordo del telaio tornando però orizzontale nella posizione sollevata.

Preferibilmente la piattaforma 18 viene riportata in basso (Fig. 1) tramite spinta manuale, agendo sulla rete. Per evitare il ribaltamento o l’oscillazione del dispositivo D quando si spinge in basso la piattaforma 18, opzionalmente la base 10 può comprendere dei piedino o espansioni di pianta 80.

Il dispositivo D si può fissare dentro un telaio o cassone poligonale che contiene la rete e vi lascia sotto dello spazio per ripostiglio (come ad ad es. lo spazio VN in EP2 160961). Opzionalmente la base 10 può essere allo scopo dotata di ancoraggi allungabili parallelamente al piano di appoggio, come ad es. delle barre 99 (Fig. 1) che fuoriescono telescopicamente dalla base 10 (ad. es. ortogonalmente alla direzione G). Per migliorare l'equilibrio e la stabilità del dispositivo D, esso può comprendere degli elementi anti-ribaltamento montati sulla o estraibili dalla base 10 che poggiano a terra e aumentano all'occorrenza o permanentemente la superficie di contatto. Tali elementi antiribaltamento possono essere ad es. elementi o barre 80 (fig. 3) allungabili parallelamente al piano di appoggio in direzione G, ad es. fuoriuscendo telescopicamente dalla base 10.

Claims (10)

1. “Dispositivo per sollevare una rete letto” RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo indipendente (D) collocabile sotto una rete da letto, o un piano per materasso, onde sollevarla, comprendente una base (10) di appoggio a terra; una piattaforma di supporto (18) sopra cui appoggiare e supportare la rete o piano; mezzi (90) montati tra la base e la piattaforma per spostare la piattaforma rispetto alla base da una posizione abbassata ad una sollevata, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (30) per inclinare la piattaforma, rispetto alla base, nella posizione sollevata.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi comprendono due bracci (22, 30) montati tra la base e la piattaforma in modo da formare con esse un parallelogramma articolato in grado di spostare la piattaforma rispetto alla base da una posizione abbassata ad una sollevata, uno di detti bracci (30) essendo allungabile.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i mezzi per spostare sono atti a guidare la rete lungo anche uno spostamento orizzontale (G); il dispositivo comprendendo mezzi per sollevare (40), temporaneamente e aH’inizio del movimento per passare dalla posizione abbassata a quella sollevata, l’estremità della rete o della piattaforma di supporto rivolta verso la direzione di spostamento orizzontale durante il sollevamento.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui i mezzi per sollevare comprendono un elemento sollevatore (40) montato su e mobile rispetto alla base.
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui l’elemento sollevatore è incernierato alla base con un’estremità libera (46) atta a sollevare la rete o la piattaforma.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, comprendente un meccanismo (64, 50, 42) per sincronizzare il movimento dei mezzi per spostare e dei mezzi per sollevare.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui il meccanismo comprende una o più leve o aste rigide (62, 64, 50, 42) tra loro incernierate atte a trasferire moto dai mezzi per spostare ai mezzi per sollevare.
8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la base comprende mezzi atti ad agganciarla ad un telaio circostante di letto o mobile.
9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente un attuatore lineare montato tra un punto della base e un punto di accoppiamento con un braccio.
10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, in cui il punto di accoppiamento è posto su una asta rigida solidale all’asse di incernieramento alla base del braccio,