ITTV20110111A1 - Dispositivo elettronico di innesco per lampada - Google Patents

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ITTV20110111A1
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IT
Italy
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electronic
power supply
lamp
voltage
ignition
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Application number
IT000111A
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English (en)
Inventor
Danilo Battistin
Nicola Zanforlin
Original Assignee
Elettrolab S R L
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    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B41/00Circuit arrangements or apparatus for igniting or operating discharge lamps
    • H05B41/02Details
    • H05B41/04Starting switches
    • H05B41/042Starting switches using semiconductor devices

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  • Fastening Of Light Sources Or Lamp Holders (AREA)

Description

DISPOSITIVO ELETTRONICO DI INNESCO PER LAMPADA
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo elettronico di innesco per lampada.
E’ noto come molte tipologie di lampade, ad esempio le lampade a scarica o le lampade alogene, siano alimentate da uno stadio elettronico di alimentazione, tipicamente di tipo ballast.
La corrente e la tensione di uscita dallo stadio di alimentazione presentano tipicamente una forma d’onda del tipo ad onda quadra simmetrica, con frequenza che si aggira intorno ai 150Hz. L’ampiezza della tensione fornita ai morsetti di ingresso della lampada si aggira solitamente intorno a /- 100V nel funzionamento a regime.
E’ noto come alcune tipologie di lampade, ad esempio le lampade a scarica, necessitino di tensioni in ingresso relativamente elevate per innescare il processo di emissione di radiazione luminosa.
In genere, alle lampade di questo tipo sono inviati in ingresso impulsi di innesco dell’ampiezza di qualche kV, ripetuti con frequenze intorno ai 100Hz per il tempo necessario all’accensione della lampada.
E’ noto utilizzare un dispositivo elettronico di innesco per generare tali impulsi di tensione ed inviarli alla lampada, in sovrapposizione alla tensione di alimentazione fornita dallo stadio di alimentazione.
Tradizionalmente, un dispositivo di innesco comprende un trasformatore ad impulso, provvisto di un primario costituito da una singola spira, elettricamente connesso ad un generatore di tensione, e di un secondario, costituito da una pluralità di spire, elettricamente connesso con la linea di alimentazione della lampada.
L’ampiezza degli impulsi generati al secondario dipende dal rapporto tra il numero di spire al secondario ed al primario del trasformatore.
Al fine di contenere i valori di potenza dissipata, il numero di spire al secondario deve essere necessariamente limitato, tipicamente inferiore a 30. Nel funzionamento a regime della lampada, infatti, il secondario à ̈ elettricamente equivalente ad una resistenza in serie ai morsetti della lampada ed à ̈ pertanto causa di una non trascurabile dissipazione di potenza. Per ottenere le tensioni di innesco desiderate, pertanto, à ̈ necessario che il generatore di tensione, elettricamente connesso al primario del trasformatore, fornisca una tensione di ampiezza sufficientemente elevata
Tipicamente, tale generatore di tensione comprende:
- uno stadio di derivazione, elettricamente connesso allo stadio di alimentazione, in parallelo alla linea di alimentazione della lampada, ed in grado di rettificare e filtrare la tensione fornita dallo stadio di alimentazione;
- un condensatore di carica, elettricamente connesso allo stadio di derivazione in modo da essere caricato dalla tensione fornita da quest’ultimo;
- uno scaricatore a gas i cui terminali sono elettricamente connessi ad un morsetto del primario del trasformatore ed ad un morsetto del condensatore di carica.
Quando la tensione del condensatore di carica supera la tensione di breakdown dello scaricatore a gas, la carica elettrica accumulata nel condensatore di carica del condensatore viene iniettata nel primario del trasformatore.
Al secondario del trasformatore, si genera così un impulso di tensione, teoricamente pari al valore iniziale di tensione del condensatore (ovvero della tensione di breakdown predefinita dello scaricatore a gas) di carica moltiplicato per il rapporto spire del trasformatore.
In genere, i dispositivi di innesco, aventi la configurazione di tipo noto appena descritta, sono in grado di generare impulsi di innesco con ampiezze di pochi kV.
Per incrementare l’ampiezza della tensione fornita al primario del trasformatore, e quindi degli impulsi di innesco generati al secondario, à ̈ noto utilizzare uno stadio di alimentazione a commutazione (“switching†), elettricamente connesso tra lo stadio di derivazione ed il condensatore di carica.
I dispositivi di innesco tradizionali presentano alcuni inconvenienti, soprattutto per quanto riguarda la loro flessibilità di utilizzo.
Uno scaricatore a gas presenta una tensione di breakdown predefinita, la quale, come si à ̈ visto, determina in sostanza l’ampiezza degli impulsi di innesco generati.
Un dispositivo di innesco che utilizzi un certo scaricatore a gas à ̈ in grado di fornire solo impulsi di innesco di ampiezza prefissata.
Purtroppo, le lampade a scarica disponibili in commercio sono caratterizzate da valori di tensione di innesco che possono essere molto diversi tra loro, anche nell’ambito di una gamma di prodotti offerta da uno stesso fornitore.
Altre tipologie di lampade, come le lampade alogene, non richiedono tensioni di innesco per la loro accensione.
Pertanto, allo stato attuale, ciascuna tipologia di lampada necessita generalmente di un apparato di alimentazione dedicato.
Ovviamente, ciò determina un aumento dei costi industriali di produzione e di magazzino.
Nel caso in cui s’intenda sostituire una lampada a scarica con una lampada a scarica di tipo diverso oppure con una lampada alogena, sussiste attualmente la necessità di sostituire o rimuovere il dispositivo di innesco.
Tale operazione risulta relativamente complicata da effettuare per un utente non esperto e richiederebbe l’intervento di personale specializzato.
In alternativa, sarebbe possibile sostituire l’intero apparato di alimentazione della lampada. E’ evidente come entrambe le opzioni appena descritte risultino disagevoli e determino un incremento dei costi a carico dell’utente.
Compito precipuo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo elettronico di innesco per lampada che consenta di superare gli inconvenienti descritti.
Nell’ambito di questo compito, uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo elettronico di innesco che sia di facile e flessibile utilizzo.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo elettronico di innesco che sia utilizzabile con lampade che presentano tensioni di innesco diverse tra loro. Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo elettronico di innesco che facilmente disattivabile nel caso in cui la lampada da alimentare non richieda una tensione di innesco.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo elettronico di innesco che sia di facilmente realizzabile a livello industriale, a costi competitivi.
Questo compito e questi scopi, nonché altri scopi che appariranno evidenti dalla successiva descrizione e dai disegni allegati, sono realizzati, secondo l’invenzione, da un dispositivo elettronico di innesco, secondo la rivendicazione 1 proposta nel seguito.
In una sua definizione generale, il dispositivo elettronico d’innesco secondo la presente invenzione comprende:
- un primo circuito elettronico comprendente almeno un dispositivo accumulatore in grado di immagazzinare carica elettrica. Il primo circuito elettronico à ̈ in grado di fornire in uscita una corrente di scarica;
- un secondo circuito elettronico atto a fornire in uscita una tensione di alimentazione regolabile per caricare il dispositivo accumulatore;
- un terzo circuito elettronico atto a pilotare la generazione della scorrente di scarica da parte del primo circuito elettronico;
- un trasformatore ad impulso comprendente un avvolgimento primario ed un avvolgimento secondario. L’avvolgimento primario à ̈ elettricamente connesso al primo e terzo circuito elettronico in modo da ricevere in ingresso la corrente di scarica. L’avvolgimento secondario del trasformatore genera una tensione di innesco quando la corrente di scarica circola nell’avvolgimento primario. L’avvolgimento secondario à ̈ elettricamente connesso ad una linea elettrica di alimentazione che collega la lampada ed uno stadio di alimentazione, in modo che la lampada riceva in ingresso la tensione di innesco sovrapposta ad una tensione di alimentazione fornita dallo stadio di alimentazione.
Il dispositivo di innesco, secondo l’invenzione, si caratterizza per il fatto di comprendere un’unità di controllo atta a fornire in uscita segnali di comando per controllare il funzionamento del secondo e terzo circuito elettronico in base a prime informazioni ricevute in ingresso, dette prime informazioni essendo indicative di una tensione di innesco da generare.
Secondo una forma realizzativa preferita della presente invenzione, l’unità di controllo riceve dette prime informazioni dallo stadio di alimentazione tramite primi mezzi sensori atti a rilevare la frequenza della tensione di alimentazione fornita dallo stadio di alimentazione. Preferibilmente, lo stadio di alimentazione à ̈ atto a fornire, per un periodo di tempo predefinito, durante la fase di accensione della lampada, una tensione di alimentazione avente una frequenza variabile secondo valori di segnalazione predefiniti, ciascuno dei quali à ̈ indicativo di una tensione di innesco da generare.
Ulteriori forme realizzative della presente invenzione prevedono che l’unità di controllo possa ricevere dette prime informazioni anche da un’interfaccia utente e/o da un dispositivo elettronico remoto e/o dallo stesso stadio di alimentazione, tramite linee di comunicazione dedicate.
Preferibilmente, l’unità di controllo riceve da secondi mezzi sensori seconde informazioni indicative della tensione di alimentazione fornita al primo circuito elettronico da parte del secondo circuito elettronico.
Preferibilmente, inoltre, la suddetta unità di controllo riceve da terzi mezzi sensori terze informazioni indicative della tensione di alimentazione ricevuta in ingresso da detta lampada. Preferibilmente, il secondo circuito elettronico à ̈ predisposto per alimentare anche l’unità di controllo del dispositivo di innesco.
Preferibilmente, lo stadio di alimentazione della lampada à ̈ uno stadio di alimentazione di tipo ballast.
In suo ulteriore aspetto, la presente invenzione si riferisce anche ad un apparato di alimentazione per lampade che comprende il suddetto dispositivo elettronico di innesco.
In altro suo aspetto, la presente invenzione si riferisce anche ad una lampada che comprende il suddetto dispositivo elettronico di innesco.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione, potranno essere meglio percepiti facendo riferimento alla descrizione data di seguito ed alle allegate figure, fornite a scopo puramente illustrativo e non limitativo, in cui:
- la figura 1 illustra uno schema a blocchi di una forma realizzativa del dispositivo elettronico di innesco, secondo la presente invenzione;
- la figura 2 illustra uno schema a blocchi di un dettaglio del dispositivo elettronico di innesco illustrato in figura 1;
- la figura 3 illustra uno schema a blocchi di un ulteriore dettaglio del dispositivo elettronico di innesco illustrato in figura 1.
Con riferimento alle citate figure, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo elettronico di innesco 1 per una lampada 100.
La lampada 100 può essere una lampada di qualunque tipo, ad esempio una lampada a scarica o una lampada alogena
Una linea elettrica di alimentazione 7 collega la lampada 100 con uno stadio di alimentazione 200, preferibilmente di tipo ballast.
Il dispositivo di innesco 1 comprende un primo circuito elettronico 11 atto a fornire in uscita una corrente di scarica IIGN.
Il circuito elettronico 11 comprende almeno un dispositivo accumulatore 110 in grado di immagazzinare carica elettrica, preferibilmente un condensatore di potenza.
Il dispositivo di innesco 1 comprende un secondo circuito elettronico 12 atto a fornire in uscita una tensione di alimentazione regolabile VCHper caricare il dispositivo accumulatore 110.
Vantaggiosamente, il circuito elettronico 12 presenta vantaggiosamente una coppia di morsetti d’uscita elettricamente connessi in parallelo al condensatore 110. Esso à ̈ in grado di generare una corrente di carica ICHper caricare il condensatore 110.
In linea di principio, il circuito elettronico 12 potrebbe un qualunque tipo di alimentatore in grado di fornire una tensione VCHdi alimentazione regolabile.
Preferibilmente, però, il circuito elettronico 12 comprende un alimentatore a commutazione (“switching†) 121 di tipo flyback.
Preferibilmente, l’alimentatore flyback 121 à ̈ di potenza relativamente ridotta (qualche W) ed à ̈ in grado di fornire una tensione d’uscita VCHmaggiore di 1kV.
Il circuito elettronico 12 riceve vantaggiosamente in ingresso segnali di comando C1atti a regolarne il funzionamento, in particolare lo stato di commutazione dell’alimentatore flyback 121 in modo che la tensione VCHfornita in uscita assuma il valore desiderato.
Preferibilmente, opportuni circuiti di filtraggio 17 sono predisposti a monte dei morsetti di ingresso del circuito elettronico 12. Ulteriori circuiti di filtraggio (non illustrati) possono essere predisposti in uscita al circuito elettronico 12.
Il dispositivo di innesco 1 comprende un terzo circuito elettronico 13 atto a pilotare la generazione della corrente di scarica IIGNda parte del circuito elettronico 11, in particolare da parte del condensatore 110.
Preferibilmente, il circuito elettronico 13 comprende un tiristore 131, il cui stato di funzionamento à ̈ regolato da un circuito di pilotaggio 132.
Il circuito di pilotaggio 132 riceve vantaggiosamente in ingresso segnali di comando C2ed, in base a tali segnali di comando, regola il funzionamento del tiristore 131 tra uno stato di conduzione ed uno stato di blocco.
Il dispositivo di innesco 1 comprende un trasformatore ad impulso 14, comprendente un avvolgimento primario 141 ed almeno un avvolgimento secondario 142.
Il trasformatore di tensione 14 potrebbe essere provvisto di più avvolgimenti secondari per migliorare l’isolamento elettrico del trasformatore.
L’avvolgimento primario 141 à ̈ elettricamente connesso al circuito elettronico 11 ed al circuito elettronico 13 in modo da ricevere in ingresso la corrente di scarica IIGN, proveniente dal circuito elettronico 11.
Preferibilmente, l’avvolgimento primario 141 à ̈ elettricamente connesso in serie al tiristore 131. A sua volta, il circuito formato dall’avvolgimento primario 141 e dal tiristore 131 à ̈ elettricamente connesso in parallelo al condensatore 110.
Dalla figura 2, à ̈ evidente come l’avvolgimento primario 141, il tiristore 131 ed il condensatore 110 formino vantaggiosamente una maglia 150 chiusa verso massa.
Quando il tiristore 131 si trova nello stato di conduzione, la corrente IIGNpuò circolare lungo la maglia 150 e pertanto nell’avvolgimento primario 141.
Quando il tiristore 131 si trova nello stato di blocco, la maglia 150 à ̈ un circuito aperto e la corrente IIGNnon potrà circolare.
L’avvolgimento secondario 142 del trasformatore 14 genera una tensione di innesco VIGNquando la corrente di scarica IGNcircola nell’avvolgimento primario 141.
L’avvolgimento secondario 142 à ̈ elettricamente connesso alla linea elettrica di alimentazione 7 in modo da inviare la tensione di innesco VGNalla lampada 100, in sovrapposizione alla tensione di alimentazione VBfornita dallo stadio di alimentazione 200.
Preferibilmente, un quarto circuito elettronico di derivazione 16 à ̈ vantaggiosamente predisposto per fornire una tensione di ingresso, preferibilmente in corrente continua, al circuito elettronico 12. Il circuito elettronico 16 può vantaggiosamente comprendere un ponte a diodi di rettificazione AC/DC.
Preferibilmente, il circuito elettronico 12 à ̈ alimentato dallo stadio di alimentazione 200. In questo caso, come illustrato in figura 1, il circuito elettronico 16 à ̈ elettricamente connesso ai morsetti d’uscita dello stadio di alimentazione 200, in parallelo alla linea di alimentazione 7. In alternativa, il circuito elettronico 12 può essere alimentato in modo indipendente. In questo caso (non illustrato), il circuito elettronico 16 può essere elettricamente connesso ad una linea di alimentazione dedicata.
Secondo l’invenzione, il dispositivo di innesco 1 comprende un’unità di controllo 15.
In linea di principio, l’unità di controllo 15 potrebbe comprendere un qualunque dispositivo d’elaborazione digitale od essere di tipo analogico.
Preferibilmente, l’unità di controllo 15 à ̈ alimentata da uno stadio di uscita del secondo circuito elettronico 12.
Preferibilmente, però, l’unità di controllo 15 comprende un microcontrollore.
L’unità di controllo 15 à ̈ atta a ricevere in ingresso prime informazioni S1, indicative di una tensione di innesco VIGNda generare.
In base alle prime informazioni S1, l’unità di controllo 15 à ̈ atta generare segnali di comando C1, C2atti a regolare il funzionamento dei circuiti elettronici 12 e 13, in particolare lo stato di commutazione dell’alimentatore flyback 121 e lo stato di conduzione del tiristore 131, in modo da ottenere il valore di tensione di innesco VIGNdesiderato ai capi dell’avvolgimento secondario 142.
Secondo una forma realizzativa preferita della presente invenzione, l’unità di controllo 15 à ̈ in grado di acquisire le prime informazioni S1dallo stadio di alimentazione 200 tramite primi mezzi sensori 201 della frequenza della tensione di alimentazione VB,fornita dallo stadio di alimentazione stesso.
Preferibilmente, lo stadio di alimentazione 200 fornisce durante la fase di accensione della lampada 100, una tensione di alimentazione VBavente una frequenza variabile secondo valori di segnalazione predefiniti, ciascuno dei quali à ̈ vantaggiosamente indicativo di una tensione di innesco VIGNda generare.
La frequenza assunta dalla tensione di alimentazione VBviene rilevata dai primi mezzi sensori 201, comprendenti ad esempio un partitore resistivo, che inviano all’unità di controllo 15 segnali indicativi della frequenza di segnalazione rilevata per la tensione di alimentazione VB. La frequenza di segnalazione rilevata viene riconosciuta dall’unità di controllo 15, mediante opportune tabelle di riconoscimento conservate in memoria.
Tale processo di decodifica permette all’unità di controllo 15 di acquisire le informazioni S1relative alla tensione di innesco da generare.
In base alle informazioni S1così acquisite, l’unità di controllo 15 può regolare il funzionamento dei circuiti elettronici 12 e 13 in modo che il dispositivo di innesco 1 generi una tensione di innesco VIGNcorrispondente a quella indicata dallo stadio di alimentazione 200.
Il funzionamento del dispositivo di innesco 1, nella forma realizzativa preferita sopra indicata, viene ora descritto in maggior dettaglio.
Si supponga che sia necessario alimentare una lampada 100 che necessita di una tensione di innesco di 5kV. A tale tensione di innesco e/o alla corrispondente tipologia di lampada à ̈ assegnata una frequenza di segnalazione di fS=100Hz.
Si noti come la frequenza di segnalazione fSsuddetta costituisca una codifica delle prime informazioni S1indicative della tensione di innesco da generare.
All’unità di controllo (non illustrata) dello stadio di alimentazione 200 le caratteristiche della lampada 100 sono note, essendo stata in precedenza programmata (ad esempio mediante l’impostazione di alcuni parametri quali corrente, potenza, etc.) per alimentare la lampada suddetta.
Pertanto, immediatamente dopo il comando di accensione della lampada, lo stadio di alimentazione 200 fornisce una tensione di alimentazione VBalla frequenza di segnalazione fS=100Hz, per un periodo di tempo predefinito, ad esempio 0.1ms (10 cicli alla frequenza di 100Hz).
La frequenza della tensione di alimentazione VBviene rilevata dai mezzi sensori 201 che inviano all’unità di controllo 15 dati indicativi del valore di frequenza fSrilevato.
L’unità di controllo 15 riconosce la frequenza di segnalazione fSed acquisisce così le informazioni S1relative alla tensione di innesco da generare.
In base a tali informazioni S1, l’unità di controllo 15 genera il segnale di comando C1per regolare lo stato di commutazione dell’alimentatore flyblack 121 in modo da caricare il condensatore 110 ad una tensione VCHsufficiente elevata per ottenere la tensione di innesco VIGNindicata dallo stadio di alimentazione 200.
Una volta ottenuta la tensione VCHvoluta ai capi del condensatore 110, l’unità di controllo 15 abilita lo stato di conduzione del tiristore 131 permettendo la circolazione di una corrente di scarica IIGNlungo la maglia 150.
La circolazione della corrente di scarica IIGN, in corrispondenza dell’avvolgimento primario 141, determina la generazione di una tensione di innesco VIGNai capi dell’avvolgimento secondario 142. Tale impulso di tensione giungerà quindi in ingresso alla lampada 100.
Il ciclo operativo, sopra descritto, può essere ripetuto fino alla completa accensione della lampada 100.
Una successione di impulsi di innesco VIGNpuò così essere inviata in ingresso alla lampada 100 per un tempo predefinito o fino alla completa accensione della stessa.
La forma realizzativa dell’invenzione appena descritta presenta molteplici vantaggi.
La trasmissione delle informazioni S1dallo stadio di alimentazione 200 all’unità di controllo 15 viene eseguita in modo estremamente semplice ed efficace e non necessita di linee di comunicazione dedicate.
Peraltro, la trasmissione delle informazioni S1all’unità di controllo avviene con un’elevata immunità ai disturbi essendo effettuata durante la fase di accensione della lampada.
Essa non influenza la durata della fase di accensione della lampada 100, dato che la durata (intorno ai 0.1ms) di ciascun ciclo operativo può essere vantaggiosamente mantenuta trascurabile rispetto al tempo di accensione della lampada 100 (in genere della durata di qualche s).
Il rilevamento della frequenza della tensione di alimentazione VBpuò vantaggiosamente essere effettuato ad ogni ciclo operativo, rendendo la procedura descritta ancora più robusta. In alternativa, le informazioni S1, una volta acquisite dall’unità di controllo 15, possono essere memorizzate da quest’ultima, fino alla completa accensione della lampada 100.
Il dispositivo di innesco 1 può essere vantaggiosamente utilizzato anche nel caso in cui la lampada 100 da alimentare non richieda alcuna tensione di innesco, come nel caso di una lampada alogena.
In tal caso, la tensione di alimentazione VBpotrà assumere una frequenza di segnalazione corrispondente ad una tensione di innesco VIGN=0V. Una volta acquisite le informazioni S1, l’unità di controllo 15 genererà opportuni segnali di comando C1e C2per mantenere disattivato l’alimentatore flyback 121 ed il tiristore 131 nello stato di blocco, inibendo l’intervento del dispositivo di innesco 1.
Come illustrato in figura 3, l’unità di controllo 15 potrebbe ricevere le prime informazioni S1anche da un’interfaccia utente 400, programmabile manualmente dall’utente, ad esempio mediante una serie di microinterruttori del tipo “dip-switch†401.
Tale soluzione risulta particolarmente vantaggiosa, nel caso in cui il dispositivo di innesco 1 debba essere installato in associazione a stadi di alimentazione 200 che non sono in grado di variare la frequenza della tensione di alimentazione VB, secondo valori di segnalazione predefiniti.
L’unità di controllo 15 potrebbe ricevere le prime informazioni S1anche da un dispositivo remoto 300 mediante una prima linea di comunicazione 91 dedicata del tipo con fili, senza fili oppure mediante trasmissione ad onde convogliate.
L’unità di controllo 15 potrebbe ricevere le prime informazioni S1anche direttamente da un’unità di controllo (non illustrata) dello stadio di alimentazione 200, utilizzando una seconda linea di comunicazione dedicata 92 del tipo con fili, senza fili oppure mediante trasmissione ad onde convogliate.
Preferibilmente, l’unità di controllo 15 riceve in ingresso seconde informazioni S2indicative dell’ampiezza della tensione di alimentazione VCHfornita dal secondo circuito elettronico 12. Le informazioni S2sono preferibilmente inviate da secondi mezzi sensori (non illustrati), ad esempio un partitore resistivo, predisposti in corrispondenza dei morsetti di uscita del circuito elettronico 12.
Preferibilmente, inoltre, l’unità di controllo 15 riceve in ingresso terze informazioni S3, indicative dell’ampiezza della tensione VINeffettivamente ricevuta in ingresso dalla lampada 100.
L’unità di controllo 15 può così acquisire informazioni sull’eventuale presenza di guasti o sull’effettivo stato di accensione della lampada 100.
Le informazioni S3possono essere vantaggiosamente utilizzate dall’unità di controllo 15 per interrompere la generazione di impulsi di innesco o per disattivare rapidamente il dispositivo di innesco 1, in caso di necessità.
Le informazioni S3sono preferibilmente inviate da terzi mezzi sensori (non illustrati), ad esempio un partitore resistivo, predisposti in corrispondenza dei morsetti di ingresso della lampada 100.
Si à ̈ visto nella pratica che il dispositivo elettronico 100, secondo la presente invenzione permette di raggiungere gli scopi prefissati.
Grazie alle informazioni S1ricevute in ingresso, l’unità di controllo 15 può facilmente adattare le condizioni di funzionamento del dispositivo di innesco 1 alla tipologia di lampada da alimentare.
Il dispositivo elettronico di innesco 1 à ̈ così facilmente utilizzabile per lampade che presentino tensioni di innesco diverse tra loro o per lampade che non richiedano una tensione di innesco.
Il dispositivo elettronico di innesco 1 risulta di facile e flessibile utilizzo e può essere facilmente integrato nell’apparato di alimentazione di una qualunque tipologia di lampada, anche già installata. In particolare, esso può essere facilmente associato/integrato operativamente allo/nello stadio di alimentazione (ballast) della lampada.
Il dispositivo elettronico di innesco 1 permette di ridurre in modo significativo i costi di fabbricazione e di gestione del magazzino nella produzione di lampade, dato che un medesimo apparato di alimentazione può essere utilizzato con lampade di tipo diverso.
Il dispositivo elettronico di innesco 1 permette di sostituire con facilità una certa lampada, ad esempio una lampada a scarica, con un’altra di tipo diverso, ad esempio una lampada alogena, senza dover intervenire sull’apparato di alimentazione e con conseguenti notevoli benefici per l’utente.
Il dispositivo elettronico di innesco 1 presenta una struttura relativamente semplice ed à ̈ facile ed economico da realizzare a livello industriale.
Sulla base della descrizione data, altre caratteristiche, modifiche o miglioramenti sono possibili ed evidenti al tecnico medio. Tali caratteristiche, modifiche e miglioramenti sono perciò da considerarsi parte della presente invenzione.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo elettronico (1) di innesco per una lampada (100) comprendente: - un primo circuito elettronico (11) comprendente un dispositivo accumulatore (110) in grado di immagazzinare carica elettrica, detto primo circuito elettronico essendo atto a fornire in uscita una corrente di scarica (IIGN); - un secondo circuito elettronico (12) atto a fornire in uscita una tensione di alimentazione regolabile (VCH) per caricare detto dispositivo accumulatore (110); - un terzo circuito elettronico (13) atto a pilotare la generazione di detta corrente di scarica (IIGN) da parte di detto primo circuito elettronico (11); - un trasformatore ad impulso (14) comprendente un avvolgimento primario (141) ed un avvolgimento secondario (142), detto avvolgimento primario essendo elettricamente connesso a detto primo circuito elettronico (11) ed a detto terzo circuito elettronico (13) in modo da ricevere in ingresso detta corrente di scarica (IIGN), detto avvolgimento secondario generando una tensione di innesco (VIGN) quando detta corrente di scarica (IGN) circola in detto avvolgimento primario, detto avvolgimento secondario essendo elettricamente connesso ad una linea elettrica di alimentazione (7) che collega detta lampada ed uno stadio di alimentazione (200) di detta lampada, in modo che detta lampada riceva in ingresso detta tensione di innesco (VGN) in sovrapposizione ad una tensione di alimentazione (VB) fornita da detto stadio di alimentazione (200); caratterizzato dal fatto di comprendere un’unità di controllo (15) atta a fornire segnali di comando (C1, C2) per controllare il funzionamento di detti secondo e terzo circuito elettronico (12, 13) in base a prime informazioni (S1) ricevute in ingresso, dette prime informazioni essendo indicative di una tensione di innesco (VIGN) da generare per detta lampada.
  2. 2. Dispositivo elettronico di innesco, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo (15) riceve dette prime informazioni (S1) da detto stadio di alimentazione per mezzo di primi mezzi sensori (201) atti a rilevare la frequenza di detta tensione di alimentazione (VB).
  3. 3. Dispositivo elettronico di innesco, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto stadio di alimentazione (200) Ã ̈ atto a fornire, durante la fase di accensione di detta lampada, una tensione di alimentazione (VB) avente una frequenza variabile secondo valori di segnalazione predefiniti, ciascuno di detti valori di segnalazione essendo indicativo di una tensione di innesco (VIGN) da generare per detta lampada.
  4. 4. Dispositivo elettronico di innesco, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo (15) riceve dette prime informazioni (S1) da un’interfaccia utente (400).
  5. 5. Dispositivo elettronico di innesco, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo (15) riceve dette prime informazioni (S1) da un dispositivo elettronico remoto (500) per mezzo di una prima linea di comunicazione dedicata (91).
  6. 6. Dispositivo elettronico di innesco, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo (15) riceve dette prime informazioni (S1) da detto stadio di alimentazione (200) per mezzo di una seconda linea di comunicazione dedicata (92).
  7. 7. Dispositivo elettronico di innesco, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto detta unità di controllo (15) riceve in ingresso seconde informazioni (S2), indicative della tensione di alimentazione (VCH) fornita da parte di detto secondo circuito elettronico (12).
  8. 8. Dispositivo elettronico di innesco, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo (15) riceve in ingresso terze informazioni (S3), indicative della tensione di ingresso (VIN) ricevuta da detta lampada.
  9. 9. Dispositivo elettronico di innesco, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo circuito elettronico (12) comprende un alimentatore a commutazione (121) di tipo flyback.
  10. 10. Dispositivo elettronico di innesco, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto detta unità di controllo (15) à ̈ alimentata da detto secondo circuito elettronico (12).
  11. 11. Dispositivo elettronico di innesco, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto stadio di alimentazione (200) à ̈ di tipo ballast.
  12. 12. Un apparato di alimentazione per lampade caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo elettronico di innesco (1), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
  13. 13. Una lampada caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo elettronico di innesco, secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 11.
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