ITTV20080164A1 - Apparato, per la climatizzazione di uno spazio abitativo e la relativa fornitura di acqua sanitaria, e procedimento di controllo relativo - Google Patents

Apparato, per la climatizzazione di uno spazio abitativo e la relativa fornitura di acqua sanitaria, e procedimento di controllo relativo Download PDF

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ITTV20080164A1
ITTV20080164A1 IT000164A ITTV20080164A ITTV20080164A1 IT TV20080164 A1 ITTV20080164 A1 IT TV20080164A1 IT 000164 A IT000164 A IT 000164A IT TV20080164 A ITTV20080164 A IT TV20080164A IT TV20080164 A1 ITTV20080164 A1 IT TV20080164A1
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    • F25BREFRIGERATION MACHINES, PLANTS OR SYSTEMS; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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Description

“APPARATO, PER LA CLIMATIZZAZIONE DI UNO SPAZIO ABITATIVO E LA RELATIVA FORNITURA DI ACQUA SANITARIA, E PROCEDIMENTO DI CONTROLLO RELATIVO”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce al campo degli impianti termotecnici atti ad effettuare la climatizzazione ambientale di uno spazio abitativo e la relativa fornitura di acqua sanitaria. Più in particolare, la presente invenzione riguarda un apparato in grado di soddisfare, in modo migliorato, le esigenze di climatizzazione e fornitura di acqua sanitaria di un qualunque spazio abitativo, di tipo residenziale o commerciale.
In un suo ulteriore aspetto, la presente invenzione riguarda un procedimento di controllo per regolare la circolazione ed il riscaldamento di acqua sanitaria in detto apparato.
Nei sistemi termoidraulici e di climatizzazione più tradizionali, si utilizza un impianto a caldaia per fornire acqua per il riscaldamento d’ambiente e acqua sanitaria mentre il raffrescamento dello spazio abitativo è invece devoluto ad un impianto di condizionamento. Altre soluzioni di tipo noto prevedono una parziale integrazione delle funzionalità di raffrescamento/riscaldamento ambientale, ad esempio mediante l’utilizzo di pompe di calore. E’ noto come sia particolarmente sentita, ai giorni nostri, l’esigenza di sfruttare al meglio le sorgenti rinnovabili di energia, in particolare di energia termica derivante dal sole.
Le turbolenze dei mercati dei combustibili fossili e le più recenti normative in materia di sfruttamento di energie rinnovabili hanno notevolmente incentivato l’installazione di sistemi di riscaldamento a pannelli solari, la cui funzione più comune è quella di fornire energia termica per il riscaldamento dell’acqua sanitaria di uno spazio abitativo.
L’esperienza ha dimostrato come gli impianti termoidraulici tradizionali sopra descritti, seppure molto diffusi, risultino integrabili con una certa difficoltà con impianti di riscaldamento a pannelli solari.
L’integrazione strutturale e funzionale tra questi diversi tipi di impianto richiede, molto spesso, non trascurabili interventi di messa in opera, con notevole aggravi per l’utente che intende installare un impianto a pannelli solari.
Nel corso degli anni, il mercato ha proposto soluzioni tecniche più evolute, le quali prevedono di gestire in modo integrato sia il riscaldamento/raffrescamento ambientale di uno spazio abitativo che la relativa fornitura di acqua sanitaria.
Sono disponibili sistemi centralizzati che comprendono una pluralità di apparati per la generazione di caldo e freddo, il cui funzionamento è regolato da un’unità di controllo atta a coordinarne le funzioni operative, in modo da soddisfare le esigenze dell’utente ed, al contempo, migliorare l’efficienza termodinamica complessiva.
In genere, tali sistemi centralizzati risultano fisicamente integrabili con facilità con sistemi di riscaldamento a pannelli solari. A tal fine, una soluzione tecnica comunemente adottata è quella di utilizzare uno scambiatore di calore operativamente connesso tra l’impianto a pannelli solari ed il gruppo idronico adibito a far circolare l’acqua sanitaria nell’impianto di distribuzione di acqua sanitaria dello spazio abitativo.
Anche tali soluzioni note si caratterizzano, però, per alcuni inconvenienti.
In genere, sussiste un difficoltoso coordinamento delle funzionalità di riscaldamento dell’acqua sanitaria mediante le diverse sorgenti di calore disponibili, ad esempio mediante pompa di calore e pannelli solari, in relazione all’energia effettivamente disponibile ed alle esigenze dell’utente.
Ciò può portare a situazioni operative che portano ad un abbassamento dell’efficienza termodinamica complessiva e che si traducono in maggiori costi d’esercizio per l’utente.
Può accadere che l’impianto di riscaldamento a pannelli solari sia sfruttato in modo non efficiente, ad esempio nel caso in cui il salto termico tra il fluido termovettore circolante nell’impianto a pannelli solari e l’acqua sanitaria risulti troppo ridotto, come può avvenire quando si ricircoli con continuità l’acqua sanitaria entro il serbatoio di accumulo, in modo da evitarne la stratificazione.
Di converso, può accadere che quantità elevate di acqua sanitaria, alla temperatura prescelta dall’utente, siano disponibili in fasce orarie di scarso interesse oppure che il sistema di riscaldamento a pannelli solari non sia in grado di soddisfare compiutamente le esigenze dell’utente nell’intero corso della giornata.
La presente invenzione si propone di fornire un apparato per la climatizzazione di uno spazio abitativo e la relativa fornitura di acqua sanitaria, ed un procedimento di controllo relativo, che consentano di superare i problemi dell’arte nota sopra descritti.
In tale ambito, la presente invenzione si propone di fornire un apparato, ed un procedimento di controllo relativo, che consentano di sfruttare in modo migliorato l’energia termica solare fornita da un impianto di riscaldamento a pannelli solari.
La presente invenzione si propone inoltre di fornire un apparato, ed un procedimento di controllo relativo, che consentano di variare le modalità di riscaldamento dell’acqua sanitaria, in relazione all’energia termica solare effettivamente disponibile ed alle esigenze dell’utente.
La presente invenzione si propone inoltre di fornire un apparato, ed un procedimento di controllo relativo, che consentano di sfruttare al meglio la distribuzione di temperatura dell’acqua sanitaria entro il relativo serbatoio di accumulo, in relazione all’energia termica solare effettivamente disponibile ed alle esigenze dell’utente.
La presente invenzione si propone infine di fornire un apparato che presenti una notevole versatilità di funzionamento e costi d’esercizio relativamente ridotti, che sia di elevata affidabilità e di facile ed economica installazione e realizzazione industriale.
Questo compito e questi scopi, nonché altri scopi che appariranno evidenti dalla successiva descrizione e dai disegni allegati, sono realizzati, secondo la presente invenzione, da un apparato per la climatizzazione di uno spazio abitativo e la relativa fornitura di acqua sanitaria, secondo la rivendicazione 1 nel seguito allegata.
In un suo ulteriore aspetto, la presente invenzione si riferisce anche ad un procedimento di controllo per regolare la circolazione ed il riscaldamento di acqua sanitaria in un apparato per la climatizzazione di uno spazio abitativo e la relativa fornitura di acqua sanitaria, secondo la rivendicazione 11 nel seguito allegata.
L’apparato ed il procedimento di controllo relativo, secondo la presente invenzione, consentono di valutare il grado di disponibilità di energia termica solare, in funzione delle esigenze e della tipologia di comfort richiesta dall’utente.
Sulla base di tale valutazione, è così possibile di assegnare o meno priorità all’impianto di riscaldamento a pannelli solari, sfruttando, eventualmente, la naturale stratificazione dell’acqua sanitaria nel serbatoio di accumulo, in modo da migliorare lo scambio termico con l’impianto di riscaldamento a pannelli solari.
Grazie al ricircolo dell’acqua sanitaria nel serbatoio di accumulo, durante il riscaldamento, è possibile assicurare una notevole quantità d’acqua sanitaria alla temperatura desiderata dall’utente.
E’ pertanto possibile coordinare al meglio il contributo apportato da ciascuna delle sorgenti di energia termica disponibili per il riscaldamento dell’acqua sanitaria, con conseguente rilevante diminuzione dei consumi energetici complessivi, pur soddisfacendo a pieno le esigenze giornaliere dell’utente.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme realizzative preferite, ma non esclusive dell’apparato, secondo la presente invenzione, illustrate a titolo esemplificativo negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra schematicamente la struttura dell’apparato, secondo la presente invenzione; e
- la figura 2 illustra schematicamente la struttura di un gruppo idronico nell’apparato, secondo la presente invenzione; e
- le figure 3-6 illustrano schematicamente un procedimento di controllo implementato nell’apparato, secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle figure allegate, la presente invenzione, si riferisce ad un apparato 100 per la climatizzazione di uno spazio abitativo e per la relativa fornitura di acqua sanitaria.
Con il termine “spazio abitativo” s’intende qualunque tipo di spazio residenziale o commerciale. Tale termine si riferisce quindi ad abitazioni residenziali, centri commerciali, uffici, negozi, e così via.
L’apparato 100, secondo la presente invenzione, è provvisto di un primo gruppo idronico 30 atto ad assicurare la circolazione di acqua in un impianto di climatizzazione 112 dello spazio abitativo.
Per ragioni di chiarezza espositiva, l’acqua circolante nell’impianto di climatizzazione 112 è qui definita con il termine “acqua d’impianto” (riferimento H1).
L’impianto di climatizzazione 112 è vantaggiosamente adibito al riscaldamento e/o al raffrescamento dello spazio abitativo e può così comprendere uno o più terminali d’ambiente (non indicati) atti a trasferire energia termica da/a l’acqua d’impianto (la quale funge così da fluido termovettore) a/da l’aria presente nello spazio abitativo o a/da la struttura muraria dello spazio abitativo stesso, ad esempio il pavimento.
Tali terminali d’ambiente possono così essere costituiti da radiatori, pannelli radianti, unità di termo-convezione ed altri dispositivi di riscaldamento/raffrescamento di tipo noto.
Il primo gruppo idronico 30 comprende vantaggiosamente una o più pompe idrauliche ed altri componenti idraulici di tipo noto per regolare la circolazione dell’acqua d’impianto.
L’apparato 100, secondo la presente invenzione, comprende inoltre un secondo gruppo idronico 40, atto ad assicurare la circolazione di acqua sanitaria (riferimento H2) in un impianto 111 di distribuzione di acqua sanitaria dello spazio abitativo.
Il secondo gruppo idronico 40 è operativamente connesso al primo gruppo idronico 30 mediante un primo scambiatore di calore 50, la cui funzione è quella di trasferire energia termica tra i due fluidi termovettori circolanti rispettivamente negli impianti 112 e 111. Esso è dunque atto a trasferire (riferimento 51) energia termica dall’acqua d’impianto circolante nel primo gruppo idronico 30 all’acqua sanitaria circolante nel secondo gruppo idronico 40. Ciò consente evidentemente di utilizzare il calore dell’acqua d’impianto per scaldare l’acqua sanitaria dello spazio abitativo, la temperatura della quale potrà così essere modulata senza l’utilizzo di dispositivi ausiliari dedicati al riscaldamento/refrigerazione dell’acqua sanitaria, migliorando così l’efficienza termodinamica complessiva dell’apparato 100.
Nell’apparato 100, secondo la presente invenzione, è presente anche un secondo scambiatore di calore 60, operativamente connesso al secondo gruppo idronico 40 ed ad un impianto di riscaldamento a pannelli solari 102 che può essere di tipo noto.
Il terzo scambiatore di calore 60 è vantaggiosamente atto a trasferire (riferimento 61) energia termica da un primo fluido termovettore F1, circolante nell’impianto 102, all’acqua sanitaria circolante nel secondo gruppo idronico 40.
Il secondo gruppo idronico 40 comprende un serbatoio 41 per l’accumulo di acqua sanitaria e secondi mezzi di regolazione 43-47, vantaggiosamente predisposti per regolare la circolazione dell’acqua sanitaria nel secondo gruppo idronico 40.
I suddetti mezzi di regolazione comprendono, vantaggiosamente, almeno una pompa di circolazione 44 ed una prima valvola di regolazione 47, posizionata in serie alla pompa 44, in modo da regolare il flusso dell’acqua sanitaria in direzione della pompa di circolazione ed escludere gli scambiatori di calore 50 e 60, se necessario.
E’ inoltre prevista una seconda valvola di regolazione 46 atta ad abilitare/impedire la circolazione di acqua sanitaria nel secondo scambiatore di calore 60.
In una forma realizzativa preferita, inoltre, i suddetti mezzi di regolazione comprendono anche un dispositivo di ricircolo-impianto 43, collegato direttamente all’impianto 111, mediante una terza valvola di regolazione 45.
Il dispositivo 43 è atto a permettere il ricambio dell’acqua sanitaria presente nelle tubazioni, utilizzando la pompa di circolazione 44. Ciò consente di mantenere in temperatura l’acqua sanitaria presente nelle tubazioni di adduzione alle utenze e quindi di effettuare una pronta erogazione di di acqua calda, in caso di necessità.
Preferibilmente, il ricircolo dell’acqua sanitaria delle tubazione è effettuato su base ciclica, secondo modalità predefinibili dall’utente.
Se l’abilitazione del ricircolo è attiva il ricircolo stesso deve essere effettuato, allora si procede semplicemente ad aprire la terza valvola di regolazione 45, nel caso in cui la pompa di circolazione 44 sia già attiva.
Se, invece, la pompa di circolazione 44 non è già attiva, si chiude la prima valvola di regolazione 47, si apre la terza valvola di regolazione 45 e si procede con l’attivazione della pompa di circolazione 44.
In una forma realizzativa preferita, l’apparato 100 comprende un’unità di scambio termico 10 atta a trasferire (riferimento 12) energia termica da/a una sorgente di calore 101 a/da un secondo fluido termovettore, circolante nella suddetta unità di scambio termico 10.
La sorgente di calore 101 può essere rappresentata da una qualunque sorgente di calore ambientale, disponibile esternamente allo spazio abitativo, ad esempio l’atmosfera, il terreno oppure una falda acquifera sotterranea.
Per facilitare lo scambio termico con la sorgente di calore 101, all’unità di scambio termico 10 può essere associato un terminale remoto di scambio termico 11, il quale, ad esempio, può essere costituito, da un’unità di condensazione/evaporazione remota, oppure da una sonda geotermica, di tipo verticale od orizzontale, oppure da un circuito geotermico per falde acquifere.
L’unità di scambio termico 10 comprende, preferibilmente, una pompa di calore reversibile, in grado cioè di assumere una prima configurazione operativa, secondo la quale il secondo fluido termovettore, ivi circolante, cede calore alla sorgente di calore 101, ed una seconda configurazione operativa, secondo la quale il suddetto secondo fluido termovettore può assorbire calore dalla sorgente di calore 101.
La suddetta pompa di calore può essere realizzata secondo tecniche di tipo noto. Essa può comprendere un compressore, pilotato da inverter, una valvola a quattro vie ed altri componenti tipicamente utilizzati nei circuiti di scambio termico reversibili.
L’apparato 100, secondo la presente invenzione, comprende anche un terzo scambiatore di calore 20, operativamente connesso tra l’unità di scambio termico 10 ed il primo gruppo idronico 30.
Lo scambiatore di calore 20 è vantaggiosamente atto a trasferire energia termica da/a il primo secondo termovettore, circolante nell’unità di scambio termico 10, a/da l’acqua d’impianto circolante nel primo gruppo idronico 30, assicurando così uno scambio termico (riferimento 21) che può svolgersi in direzioni opposte, secondo le esigenze.
L’apparato 100, secondo la presente invenzione, comprende vantaggiosamente un’unità di controllo 70, provvista di un’interfaccia utente 71, mediante la quale essa può ricevere dall’utente segnali di comando o informazioni utili per la regolazione del funzionamento dell’apparato 100.
Secondo una forma realizzativa preferita, l’unità di controllo 70 comprende una prima unità di elaborazione digitale 73, la quale genera segnali di controllo 730 per una seconda unità di elaborazione digitale 74.
A sua volta, l’unità 74 genera, in base ai segnali ricevuti in ingresso, segnali di comando/dati 740 per regolare il funzionamento dell’apparato 100, in particolare dell’unità di scambio termico 10 e dei mezzi di regolazione 43-47.
Di converso, la seconda unità di elaborazione 74 può ricevere in ingresso segnali di comando e/o segnali dati 760, provenienti, ad esempio, da sensori dell’apparato 100 e/o dall’interfaccia utente 71, ed invia alla prima unità di elaborazione 73, segnali di controllo 750, indicativi dei dati/comandi ricevuti in ingresso.
La prima e seconda unità di elaborazione 73-74 comprendono vantaggiosamente uno o più microprocessori.
Preferibilmente, l’apparato 100, secondo la presente invenzione, comprende primi e secondi mezzi sensori 91 e 92 atti a generare segnali indicativi della temperatura dell’acqua sanitaria nel serbatoio 41, in corrispondenza rispettivamente di una porzione inferiore e superiore dello stesso.
Preferibilmente, i primi e secondi mezzi sensori 91 e 92 comprendono sensori di temperatura posizionati in prossimità della parete di fondo 410 e della parete superiore 411 del serbatoio 41.
Vantaggiosamente, l’apparato 100 comprende anche terzi mezzi sensori 93 atti ad inviare segnali indicativi della temperatura del primo fluido termovettore, circolante nell’impianto di riscaldamento a pannelli solari 102.
Preferibilmente, i terzi mezzi sensori comprendono un sensore di temperatura posizionato in corrispondenza dell’ingresso del secondo scambiatore di calore 60, in modo da rilevare l’effettiva temperatura di scambio termico del primo fluido termovettore F1.
Preferibilmente, i mezzi sensori 91-93 inviano i loro segnali di rilevazione 760 alla seconda unità di elaborazione 74, la quale, a sua volta, invia alla prima unità di elaborazione 73, segnali 750 indicativi dei dati ricevuti in ingresso.
Secondo la presente invenzione, l’assieme costituito da almeno l’unità di scambio termico 10, dagli scambiatori di calore 20 e 50 e 60 e dai gruppi idronici 30 e 40 è alloggiato all’interno di un unico involucro di contenimento, il quale comprende vantaggiosamente una pluralità di pannelli isolanti atti ad isolare termicamente ed elettricamente lo spazio interno dell’apparato 100.
Vantaggiosamente l’interfaccia utente 71 dell’unità di controllo 70 è accessibile esternamente al suddetto involucro.
La soluzione appena descritta consente di ridurre in modo di drastico l’ingombro dell’apparato 100, con notevoli vantaggi in termini di facilità di installazione.
Come sopra indicato, la presente invenzione si riferisce anche ad un procedimento di controllo 5 per regolare la circolazione ed il riscaldamento dell’acqua sanitaria H2 nel secondo gruppo idronico 40.
Grazie al procedimento di controllo 5, la circolazione dell’acqua sanitaria è controllata in base alla disponibilità di energia termica solare, proveniente dall’impianto a pannelli solari 102, ed in base alle modalità operative di riscaldamento dell’acqua sanitaria, selezionate dall’utente. Tali modalità possono riferirsi, ad esempio, alla temperatura massima selezionata per l’acqua sanitaria, al tipo di configurazione impostata dall’utente (ad esempio, una configurazione di riscaldamento del tipo “comfort”, “risparmio”, o simili), alla programmazione oraria impostata dall’utente e così via.
I passi operativi del procedimento di controllo 5 saranno descritti nel seguito, con particolare riferimento ad una sua implementazione da parte dell’unità di controllo 70, in particolare dalla prima unità di elaborazione 73.
Per l’esecuzione del procedimento di controllo 5, la prima unità di elaborazione digitale 73 può comprendere uno o più programmi o routines in un linguaggio di programmazione compilabile ed eseguibile dai microprocessori ivi residenti.
Il procedimento di controllo 5 comprende un passo di eseguire una prima procedura di controllo 51 per elaborare informazioni indicative della disponibilità di energia termica solare proveniente dall’impianto di riscaldamento a pannelli solari 102.
La procedura di controllo 51 prevede preferibilmente una serie di passi operativi finalizzati all’acquisizione di dati utili per stabilire se vi sia o meno disponibilità di energia termica solare.
Così, preferibilmente, la procedura 51 comprende un passo 510 di acquisire primi dati indicativi della temperatura dell’acqua sanitaria in corrispondenza di più porzioni del serbatoio 41, in particolare della porzione inferiore e superiore dello stesso.
Vantaggiosamente, il passo 510 prevede di acquisire, mediante i mezzi sensori 91 e 92, dati indicativi della temperatura dell’acqua sanitaria entro il serbatoio 41, rispettivamente in corrispondenza della parete di fondo 410 e della parete superiore 411 del serbatoio 41. In altre parole, al passo 510 sono vantaggiosamente acquisiti dati indicativi della temperatura in corrispondenza degli strati di acqua sanitaria nel serbatoio 41 più distanti fra loro, i quali presentano necessariamente la massima differenza di temperatura possibile.
La procedura 51 prevede anche un passo 511 di acquisire secondi dati indicativi della temperatura del primo fluido termovettore F1, circolante nell’impianto di riscaldamento a pannelli solari 102. Tali dati sono resi disponibili dai terzi mezzi sensori 93, i quali, come sopra indicato, misurano la temperatura del fluido termovettore F1, in corrispondenza dell’ingresso dello scambiatore di calore 60.
La procedura 51 prevede inoltre anche i passi operativi 512-514 che prevedono di acquisire ulteriori dati utili per verificare la disponibilità di energia termica solare.
Così, al passo 512, sono vantaggiosamente acquisiti terzi dati relativi al calendario giornaliero, in particolare data ed ora corrente, mentre al passo 513 sono acquisiti quarti dati relativi alla schedulazione oraria di riscaldamento, impostata dall’utente.
Al passo 514, infine, sono vantaggiosamente acquisiti quinti dati indicativi di uno o più parametri operativi stabiliti dall’utente, come ad esempio la temperatura prescelta per l’acqua sanitaria oppure le modalità di erogazione della stessa, e così via.
Vantaggiosamente, i dati da acquisire ai passi 512-514 possono essere già disponibili all’unità di controllo 70, ad esempio memorizzati almeno in una delle unità di elaborazione digitale 73-74.
La procedura di controllo 51 prevede un passo 515 di calcolare una temperatura di riferimento Tset per l’acqua sanitaria accumulata nel serbatoio 41. La temperatura Tset può essere vantaggiosamente definita come la temperatura, al di sotto della quale è necessario riscaldare l’acqua sanitaria mediante l’acqua d’impianto circolante nel primo gruppo idronico 30, in modo da soddisfare le esigenze dell’utente.
La procedura di controllo 51 prevede infine un passo 516 di elaborare informazioni indicative della disponibilità di energia termica solare in base ai dati acquisiti nei passi operativi precedenti.
Le informazioni così elaborate stabiliscono, ad esempio, se l’energia termica solare disponibile può/potrà soddisfare i bisogni immediati/futuri dell’utente, in base al tipo di schedulazione temporale o di parametri operativi inviati in ingresso dall’utente stesso.
Tali informazioni possono comprendere, ad esempio, una o più variabili logiche SOL, indicative della disponibilità/non disponibilità di energia termica solare.
Una volta completata la procedura 51 di controllo, il procedimento di controllo 5 prevede di eseguire due procedure di controllo alternative 52 e 53 per gestire la circolazione dell’acqua sanitaria e la distribuzione di temperatura dell’acqua sanitaria entro il serbatoio 41, in funzione della disponibilità di energia termica solare.
Se le informazioni elaborate durante la procedura 51 stabiliscono che vi è disponibilità di energia termica solare, il procedimento di controllo prevede di eseguire una seconda procedura di controllo 52, la quale prevede, salvo casi particolari, che l’acqua sanitaria sia riscaldata dall’impianto di riscaldamento a pannelli solari 102.
La procedura di controllo 52 inoltre comprende uno o più passi operativi mirati a sfruttare la naturale stratificazione dell’acqua sanitaria accumulata nel serbatoio 41 per migliorare lo scambio termico nello scambiatore di calore 60, cioè tra il secondo gruppo idronico 40 e l’impianto di riscaldamento a pannelli solari 102.
Il pescaggio dell’acqua sanitaria in direzione dello scambiatore di calore 60 avviene infatti in corrispondenza della parete di fondo del serbatoio 41, come si può osservare da figura 2. Pertanto, in caso di stratificazione del serbatoio 41, lo scambio termico coinvolge lo strato di acqua sanitaria a temperatura più bassa, quindi con un maggiore salto termico nei confronti del fluido termovettore F1 dell’impianto di riscaldamento a pannelli solari.
Una sequenza di passi operativi preferita per la procedura di controllo 52 è ora descritta in maggior dettaglio.
La procedura di controllo 52 prevede un primo passo 521 di calcolare una prima temperatura di accumulo TA1 dell’acqua sanitaria entro il serbatoio 41.
La temperatura di accumulo TA1 è indicativa della temperatura dell’acqua sanitaria entro il serbatoio 41 ed è vantaggiosamente calcolata come una media pesata tra le temperature T1 e T2 rilevate dai mezzi sensori 91 e 92.
Dato che non si vuole attivare l’unità di scambio termico 10, essendo disponibile energia termica solare, la temperatura di accumulo TA1 è calcolata in modo da avvicinarsi il più possibile alla temperatura T2 della parte alta del serbatoio 41, come rilevata dai mezzi sensori 92.
Se la prima temperatura di accumulo TA1 è comunque inferiore alla temperatura di riferimento Tset, significa che tutta l’acqua sanitaria nel serbatoio 41 è fredda, cioè al di sotto della temperatura minima di attivazione dell’unità di scambio termico 10.
La procedura di controllo 52 prevede, in tal caso, un passo 522 di impedire la circolazione di acqua sanitaria nello scambiatore di calore 60 e di riscaldare l’acqua sanitaria circolante nel gruppo idronico 40. Il passo 522 prevede, pertanto, di chiudere la seconda valvola di regolazione 46 e di attivare l’unità di scambio termico 10 per riscaldare l’acqua sanitaria circolante nel secondo gruppo idronico 40.
Durante il riscaldamento, l’acqua sanitaria del serbatoio 41 viene ricircolata in modo da avere la maggior quantità d’acqua possibile ad una temperatura superiore a Tset.
Se la temperatura di accumulo TA1 è invece superiore alla prima temperatura di riferimento Tset, la logica di controllo della procedura 52 prevede che l’acqua sanitaria sia riscaldata dall’impianto di riscaldamento a pannelli solari 102, a patto che sussista una sufficiente differenza di temperatura tra il fluido termovettore F1, circolante nell’impianto 102, e la temperatura dell’acqua sanitaria rilevata nella parte inferiore del serbatoio 41.
In altre parole, si vuole sfruttare la naturale stratificazione dell’acqua sanitaria nel serbatoio 41 per avere uno scambio termico efficiente con l’impianto di riscaldamento a pannelli solari La procedura 52 prevede quindi un passo 523 di calcolare un valore di comparazione ∆T indicativo della differenza tra la temperatura T3 del primo fluido termovettore e la temperatura T1 dell’acqua sanitaria rilevata dai mezzi sensori 91, in corrispondenza della porzione inferiore del serbatoio 41.
Se il valore di comparazione di soglia ∆T è inferiore ad un valore di soglia predefinito, la procedura di controllo 52 prevede il passo 524 di impedire la circolazione dell’acqua sanitaria nel secondo scambiatore di calore 60.
In questo caso, infatti, non è ancora possibile riscaldare l’acqua sanitaria con l’energia solare termica disponibile, essendo l’eventuale scambio termico inefficiente dal punto di vista termodinamico, dato che non vi è sufficiente salto termico tra la temperatura del primo fluido termovettore F1 e la temperatura dell’acqua sanitaria T1, nella zona di pescaggio dal serbatoio 41.
Conviene aspettare che l’acqua del serbatoio 41 stratifichi ulteriormente, e quindi il passo 524 prevede di chiudere la seconda valvola di regolazione 46, vantaggiosamente fino al raggiungimento di un salto termico sufficientemente elevato.
Se il valore di comparazione di soglia ∆T è invece superiore ad un valore di soglia predefinito, l’acqua sanitaria può essere riscaldata in modo efficiente con l’energia solare termica disponibile, essendovi un sufficiente salto termico.
La procedura di controllo 52 prevede quindi il passo 525 di abilitare la circolazione di acqua sanitaria nello scambiatore di calore 60, finché il valore di comparazione di soglia ∆T è superiore al suddetto valore di soglia predefinito.
Il passo 525 prevede, pertanto, di aprire la seconda valvola di regolazione 46, finché il valore di comparazione di soglia ∆T è superiore al suddetto valore di soglia predefinito.
L’acqua sanitaria sarà così riscaldata dall’energia termica solare, finché vi è disponibilità di quest’ultima ed un sufficiente salto termico.
L’acqua sanitaria riscaldata viene avviata al serbatoio 41, in modo da ricircolare l’acqua ivi accumulata ed avere a disposizione una maggior quantità di acqua temperature superiori alla temperatura di riferimento Tset.
Se le informazioni elaborate durante la procedura 51 stabiliscono che non vi è disponibilità di energia termica, il procedimento di controllo prevede di eseguire una terza procedura di controllo 53, secondo la quale l’acqua sanitaria viene riscaldata solo dall’acqua d’impianto circolante nel gruppo idronico 30, cioè dall’unità di scambio termico 10
In questo caso, l’acqua sanitaria accumulata entro il serbatoio 41 viene ricircolata, in modo da impedirne la stratificazione ed avere disponibile una maggiore quantità di acqua sanitaria a temperature superiori alla temperatura desiderata dall’utente.
La procedura di controllo 53 prevede un primo passo 531 di calcolare una seconda temperatura di accumulo TA2 dell’acqua sanitaria entro il serbatoio 41.
La temperatura di accumulo TA2 è anch’essa preferibilmente calcolata come una media pesata tra le temperature T1 e T2 rilevate dai mezzi sensori 91 e 92.
Dato che si vuole riscaldare l’acqua sanitaria solo attraverso l’unità di scambio termico 10, la temperatura di accumulo TA2 sarà calcolata in modo da avvicinarsi il più possibile alla temperatura T1 della parte bassa del serbatoio 41, così come rilevata dai mezzi sensori 91. Se la temperatura di accumulo TA2 è inferiore alla temperatura di riferimento Tset, vi è la necessità di escludere l’impianto solare 102, non essendo disponibile energia termica solare, e di riscaldare l’acqua sanitaria circolante nel gruppo idronico 40, dato che l’acqua sanitaria è troppo fredda.
La procedura 53 prevede quindi il passo 532 di impedire la circolazione di acqua sanitaria nello scambiatore di calore 60 e riscaldare l’acqua sanitaria circolante nel gruppo idronico 40. Il passo 532 prevede quindi di chiudere la seconda valvola di regolazione 46 e di attivare l’unità di scambio termico 10 per riscaldare l’acqua sanitaria circolante nel gruppo idronico 40.
Se la temperatura di accumulo TA2 è superiore alla temperatura di riferimento Tset, vi è comunque la necessità di escludere l’impianto solare 102 ma non quella di riscaldare l’acqua sanitaria circolante nel gruppo idronico 40.
La procedura 53 prevede quindi semplicemente il passo 533 di impedire la circolazione di acqua sanitaria nello scambiatore di calore 60 e, pertanto, di chiudere la seconda valvola di regolazione 46, escludendo lo scambiatore di calore 60.
In una forma realizzativa preferita, sempre nel caso in cui le informazioni elaborate durante la procedura 51 stabiliscano che non vi è disponibilità di energia termica solare, il procedimento di controllo 5 prevede di eseguire una quarta procedura di controllo 54, la quale può venire eseguita contestualmente e/o in parallelo e/o sequenzialmente alla procedura di controllo 53. La procedura di controllo 54 consente, solo nel caso in cui l’unità di scambio termico 10 sia già attiva per il riscaldamento dell’acqua di impianto, di ottimizzare i cicli di lavoro del compressore dell’unità di scambio termico 10, in condizioni di bassa richiesta di energia da parte dell’impianto di climatizzazione 112.
Lo scopo è quello di ridurre, se possibile, l’esecuzione di cicli brevi e ravvicinati da parte del compressore, con ripetuti spunti di corrente da parte dell’inverter di pilotaggio.
La procedura di controllo 54 comprende un passo 541 di acquisire informazioni relative allo stato di disponibilità dell’unità di scambio termico 10 ad effettuare un prolungamento di un ciclo di riscaldamento già in corso, detto ciclo di riscaldamento essendo stato iniziato per riscaldare l’acqua d’impianto.
Tali informazioni sono vantaggiosamente inviate dall’unità di controllo 70, ad esempio dalla seconda unità di elaborazione digitale 74, la quale, comunicando con l’elettronica a bordo dell’unità di scambio termico 10, verifica se la richiesta di energia da parte dell’impianto di climatizzazione 112 è sul punto di esser soddisfatta e che non siano in corso o non siano previsti a breve termine (ad esempio entro 20 min) cicli di sbrinamento dell’unità remota di scambio termico 11.
Nel caso in cui le informazioni acquisite al passo 541 indichino che vi è disponibilità al prolungamento del ciclo di riscaldamento già in corso, la procedura di controllo 54 prevede un passo 542 di calcolare una terza temperatura di accumulo TA3 dell’acqua sanitaria nel serbatoio 41.
Anche in questo caso, la temperatura di accumulo TA3 è preferibilmente calcolata come una media pesata tra le temperature T1 e T2 rilevate dai mezzi sensori 91 e 92.
Dato che si vuole riscaldare l’acqua sanitaria attraverso l’unità di scambio termico 10, la temperatura di accumulo TA2 sarà preferibilmente calcolata in modo da risultare leggermente spostata verso la temperatura T1 della parte bassa del serbatoio 41, così come rilevata dai mezzi sensori 91.
Se la temperatura di accumulo TA3 è inferiore ad una temperatura di riferimento, per esempio la temperatura di riferimento Tset calcolata nella procedura di controllo 51, la procedura di controllo 54 prevede un passo 543 di impedire la circolazione di acqua sanitaria nel secondo scambiatore di calore 60 e riscaldare l’acqua sanitaria finché la temperatura di accumulo TA3 non sia superiore alla suddetta temperatura di riferimento.
Al tal fine, il passo 543 prevede, pertanto, di chiudere la seconda valvola di regolazione 46 e di prolungare lo stato di attivazione dell’unità di scambio termico 10, per riscaldare ora l’acqua sanitaria, almeno finché la temperatura di accumulo TA3 dell’acqua sanitaria non sia superiore alla suddetta temperatura di riferimento.
Quando tale condizione è soddisfatta, l’unità di scambio termico 10 viene riutilizzata per il riscaldamento dell’acqua di impianto, se necessario. Altrimenti, essa sarà disattivata dall’unità di controllo 70.
Il procedimento di controllo 5 può essere vantaggiosamente ripetuto ad intervalli regolari, dato che le condizioni di disponibilità di energia termica possono variare nel corso della giornata, ad esempio in base alla situazione del tempo, alla schedulazione oraria stabilita dall’utente e/o ogni qualvolta l’utente invii nuovi parametri operativi in ingresso all’unità di controllo 70.
Si è verificato nella pratica come l’apparato, ed il relativo procedimento di controllo, secondo la presente invenzione, consentano di raggiungere gli scopi prefissati.
L’apparato, secondo la presente invenzione, ed il relativo procedimento di controllo, consentono di ottenere una notevole integrazione e coordinamento delle funzionalità di riscaldamento dell’unità di scambio termico e dell’impianto a pannelli solari, in modo da sfruttare al meglio l’energia termica disponibile, riducendo gli sprechi e, al contempo, soddisfacendo pienamente le esigenze dell’utente.
Tutto questo comporta, inoltre, una rilevante diminuzione dei complessivi consumi energetici da riscaldamento.
L’apparato, secondo la presente invenzione, presenta una notevole versatilità ed affidabilità di funzionamento e può essere facilmente programmato dall’utente secondo le esigenze.
L’apparato, secondo la presente invenzione, risulta inoltre essere di elevata affidabilità, di facile installazione e realizzazione industriale, a costi molto competitivi.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (100) per la climatizzazione di uno spazio abitativo e la relativa fornitura di acqua sanitaria caratterizzato dal fatto di comprendere: - un primo gruppo idronico (30), atto ad assicurare la circolazione di acqua d’impianto in un impianto di climatizzazione (112) di detto spazio abitativo; e - un secondo gruppo idronico (40), atto ad assicurare la circolazione di acqua sanitaria in un impianto di distribuzione di acqua sanitaria (111) di detto spazio abitativo, detto secondo gruppo idronico comprendendo almeno un serbatoio (41) per l’accumulo di acqua sanitaria; e - un primo scambiatore di calore (50), operativamente connesso tra detto primo gruppo idronico e detto secondo gruppo idronico, detto primo scambiatore di calore essendo atto a trasferire energia termica dall’acqua d’impianto (H1) circolante in detto primo gruppo idronico all’acqua sanitaria (H2) circolante in detto secondo gruppo idronico; e - un secondo scambiatore di calore (60), operativamente connesso tra detto secondo gruppo idronico ed un impianto di riscaldamento a pannelli solari (102), detto secondo scambiatore di calore essendo atto a trasferire energia termica da un primo fluido termovettore (F1), circolante in detto impianto di riscaldamento a pannelli solari, all’acqua sanitaria circolante in detto secondo gruppo idronico; e - un’unità di controllo (70) provvista di almeno un’unità di elaborazione digitale (73) atta ad eseguire un procedimento di controllo (5) per regolare la circolazione ed il riscaldamento di acqua sanitaria in detto secondo gruppo idronico, in funzione della disponibilità di energia termica solare, proveniente da detto impianto di riscaldamento a pannelli solari.
  2. 2. Apparato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno: - un’unità di scambio termico (10) atta a trasferire energia termica da/a una sorgente di calore (101) a/da un secondo fluido termovettore circolante in detta unità di scambio termico; e - un terzo scambiatore di calore (20), operativamente connesso tra detta unità di scambio termico e detto primo gruppo idronico, detto primo scambiatore di calore essendo atto a trasferire energia termica da/a detto secondo fluido termovettore a/da l’acqua d’impianto circolante in detto primo gruppo idronico.
  3. 3. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere: - primi mezzi sensori (91), atti ad inviare a detta unità di controllo segnali indicativi della temperatura dell’acqua sanitaria in corrispondenza di una porzione inferiore di detto serbatoio; e - secondi mezzi sensori, atti ad inviare a detta unità di controllo segnali indicativi della temperatura dell’acqua sanitaria in corrispondenza di una porzione superiore di detto serbatoio; e - terzi mezzi sensori, atti ad inviare a detta unità di controllo segnali indicativi della temperatura di detto primo fluido termovettore, in corrispondenza dell’ingresso in detto secondo scambiatore di calore.
  4. 4. Apparato, secondo uno o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo gruppo idronico comprende mezzi di regolazione della circolazione dell’acqua sanitaria, detti mezzi di regolazione comprendendo almeno una pompa di circolazione (44), una prima valvola di regolazione (47) posizionata in serie a detta pompa di circolazione ed una seconda valvola di regolazione (46) atta ad abilitare/impedire la circolazione di acqua sanitaria in detto secondo scambiatore di calore.
  5. 5. Apparato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto procedimento di controllo comprende i seguenti passi operativi: a) eseguire una prima procedura di controllo (51) per elaborare informazioni indicative della disponibilità di energia termica solare; e b) se vi è disponibilità di energia termica solare, eseguire una seconda procedura di controllo (52) per regolare la circolazione ed il riscaldamento dell’acqua sanitaria in detto secondo gruppo idronico, detta seconda procedura di controllo comprendendo uno o più passi operativi atti a sfruttare la naturale stratificazione dell’acqua sanitaria accumulata in detto serbatoio per migliorare lo scambio termico in detto secondo scambiatore di calore; oppure c) se non vi è disponibilità di energia termica solare, eseguire una terza procedura di controllo (53) per regolare la circolazione ed il riscaldamento dell’acqua sanitaria in detto secondo gruppo idronico.
  6. 6. Apparato, secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta prima procedura di controllo comprende i seguenti passi operativi: - acquisire (510) primi dati indicativi della temperatura dell’acqua sanitaria in corrispondenza di più porzioni di detto serbatoio; e - acquisire (511) secondi dati indicativi della temperatura di detto primo fluido termovettore, in corrispondenza dell’ingresso in detto terzo scambiatore di calore; - acquisire (512) terzi dati relativi al calendario giornaliero; e/o - acquisire (513) quarti dati indicativi della schedulazione oraria stabilita dall’utente; e/o - acquisire (514) quinti dati indicativi di parametri operativi stabiliti dall’utente; - calcolare (515) una temperatura di riferimento (Tset) per l’acqua sanitaria accumulata in detto serbatoio; e - elaborare (516) informazioni (SOL) indicative della disponibilità di energia termica solare, in base ai dati acquisiti nei passi operativi precedenti.
  7. 7. Apparato, secondo una o più la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta seconda procedura di controllo comprende i seguenti passi operativi: - calcolare (521) una prima temperatura di accumulo (TA1) dell’acqua sanitaria in detto serbatoio; e - se detta prima temperatura di accumulo è inferiore a detta temperatura di riferimento, chiudere detta seconda valvola di regolazione ed attivare detta unità di scambio termico per riscaldare l’acqua sanitaria circolante in detto secondo gruppo idronico (522); oppure - se detta prima temperatura di accumulo è superiore a detta prima temperatura di riferimento, eseguire i seguenti passi operativi: - calcolare (523) un valore di comparazione (∆T) indicativo della differenza tra la temperatura (T3) di detto primo fluido termovettore e la temperatura (T1) dell’acqua sanitaria in corrispondenza di una porzione inferiore di detto serbatoio; e - se detto valore di comparazione è inferiore ad un valore di soglia predefinito, chiudere detta seconda valvola di regolazione (524); oppure - se detto valore di comparazione è superiore ad un valore di soglia predefinito, aprire detta seconda valvola di regolazione (525).
  8. 8. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni da 6 a 7, caratterizzato dal fatto che detta terza procedura di controllo comprende i seguenti passi operativi: - calcolare (531) una seconda temperatura di accumulo (TA2) dell’acqua sanitaria in detto serbatoio; e - se detta seconda temperatura di accumulo è inferiore a detta temperatura di riferimento, chiudere detta seconda valvola di regolazione ed attivare detta unità di scambio termico per riscaldare l’acqua sanitaria circolante in detto secondo gruppo idronico (532); oppure - se detta seconda temperatura di accumulo è superiore a detta prima temperatura di riferimento, chiudere detta seconda valvola di regolazione (533).
  9. 9. Procedimento di controllo, secondo una o più delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto di comprendere un passo operativo di eseguire, se non vi è disponibilità di energia termica solare, una quarta procedura di controllo (54), detta quarta procedura di controllo comprendendo i seguenti passi operativi: - acquisire (541) informazioni relative allo stato di disponibilità di detta unità di scambio termico ad effettuare un prolungamento di un ciclo di riscaldamento già in corso, detto ciclo di riscaldamento essendo stato iniziato da detta unità di scambio termico per riscaldare l’acqua d’impianto circolante in detto gruppo idronico; e - calcolare (542) una terza temperatura di accumulo (TA3) dell’acqua sanitaria in detto serbatoio; e - se detta temperatura di accumulo è inferiore ad una temperatura di riferimento, chiudere detta seconda valvola di regolazione e prolungare lo stato di attivazione di detta unità di scambio termico per riscaldare l’acqua sanitaria circolante in detto secondo gruppo idronico, finché detta temperatura di accumulo non sia superiore a detta temperatura di riferimento (543).
  10. 10. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni da 2 a 9, caratterizzato dal fatto che detta unità di scambio termico, detta unità di controllo, detto primo gruppo idronico, detto secondo gruppo idronico, detto primo scambiatore di calore, detto secondo scambiatore di calore e detto terzo scambiatore di calore sono alloggiati in un involucro di contenimento, un’interfaccia utente (71) di detta unità di controllo essendo accessibile esternamente a detto involucro di contenimento.
  11. 11. Procedimento di controllo per regolare la circolazione ed il riscaldamento di acqua sanitaria in un apparato (100) per la climatizzazione di uno spazio abitativo e la relativa fornitura di acqua sanitaria, detto apparato comprendendo: - un primo gruppo idronico (30) atto ad assicurare la circolazione di acqua d’impianto (H1) in un impianto di climatizzazione (112) di detto spazio abitativo; e - un secondo gruppo idronico (40) atto ad assicurare la circolazione di acqua sanitaria (H2) in un impianto di distribuzione di acqua sanitaria (111) di detto spazio abitativo, detto secondo gruppo idronico comprendendo almeno un serbatoio (41) per l’accumulo di acqua sanitaria; e - un primo scambiatore di calore (50), operativamente connesso tra detto primo gruppo idronico e detto secondo gruppo idronico, detto primo scambiatore di calore essendo atto a trasferire energia termica dall’acqua d’impianto circolante in detto primo gruppo idronico all’acqua sanitaria circolante in detto secondo gruppo idronico; e - un secondo scambiatore di calore (60), operativamente connesso tra detto secondo gruppo idronico ed un impianto di riscaldamento a pannelli solari (102), detto secondo scambiatore di calore essendo atto a trasferire energia termica da un primo fluido termovettore (F1), circolante in detto impianto di riscaldamento a pannelli solari, all’acqua sanitaria circolante in detto secondo gruppo idronico; caratterizzato dal fatto di comprendere i seguenti passi operativi: a) eseguire una prima procedura di controllo (51) per elaborare informazioni indicative della disponibilità di energia termica solare proveniente da detto impianto di riscaldamento a pannelli solari; e b) se vi è disponibilità di energia termica solare, eseguire una seconda procedura di controllo (52) per regolare la circolazione ed il riscaldamento dell’acqua sanitaria in detto secondo gruppo idronico, detta seconda procedura di controllo comprendendo uno o più passi operativi atti a sfruttare la naturale stratificazione dell’acqua sanitaria accumulata in detto serbatoio per migliorare lo scambio termico in detto secondo scambiatore di calore; oppure c) se non vi è disponibilità di energia termica solare, eseguire una terza procedura di controllo (53) per regolare la circolazione dell’acqua sanitaria in detto secondo gruppo idronico.
  12. 12. Procedimento di controllo, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta prima procedura di controllo comprende i seguenti passi operativi: - acquisire (510) primi dati indicativi della temperatura dell’acqua sanitaria in corrispondenza di più porzioni di detto serbatoio; e - acquisire (511) secondi dati indicativi della temperatura di detto primo fluido termovettore, circolante in detto impianto di riscaldamento a pannelli solari; - acquisire (512) terzi dati relativi al calendario giornaliero; e/o - acquisire (513) eventuali quarti dati indicativi della schedulazione oraria stabilita dall’utente; e/o - acquisire (514) eventuali quinti dati indicativi di parametri operativi stabiliti dall’utente; e - calcolare (515) una temperatura di riferimento (Tset) per l’acqua sanitaria accumulata in detto serbatoio; e - elaborare (516) informazioni (SOL) indicative della disponibilità di energia termica solare in base ai dati acquisiti nei passi operativi precedenti.
  13. 13. Procedimento di controllo, secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detta seconda procedura di controllo comprende i seguenti passi operativi: - calcolare (521) una prima temperatura di accumulo (TA1) dell’acqua sanitaria in detto serbatoio; e - se detta prima temperatura di accumulo è inferiore a detta temperatura di riferimento, riscaldare l’acqua sanitaria circolante in detto secondo gruppo idronico, mediante detta unità di scambio termico (522); oppure - se detta prima temperatura di accumulo è superiore a detta prima temperatura di riferimento, eseguire i seguenti passi operativi: - calcolare (523) un valore di comparazione (∆T) indicativo della differenza tra la temperatura (T3) di detto primo fluido termovettore e la temperatura (T1) dell’acqua sanitaria in corrispondenza di una porzione inferiore di detto serbatoio; e - se detto valore di comparazione è inferiore ad un valore di soglia predefinito, impedire la circolazione di acqua sanitaria in detto secondo scambiatore di calore (524); oppure - se detto valore di comparazione è superiore ad un valore di soglia predefinito, abilitare la circolazione di acqua sanitaria in detto secondo scambiatore di calore (525).
  14. 14. Procedimento di controllo, secondo una o più delle rivendicazioni da 12 a 13, caratterizzato dal fatto che detta terza procedura di controllo comprende i seguenti passi operativi: - calcolare (531) una seconda temperatura di accumulo (TA2) dell’acqua sanitaria in detto serbatoio; e - se detta seconda temperatura di accumulo è inferiore a detta temperatura di riferimento, impedire la circolazione di acqua sanitaria in detto secondo scambiatore di calore e riscaldare l’acqua sanitaria circolante in detto secondo gruppo idronico, mediante detta unità di scambio termico (532); oppure - se detta seconda temperatura di accumulo è superiore a detta prima temperatura di riferimento, impedire la circolazione di acqua sanitaria in detto secondo scambiatore di calore (533).
  15. 15. Procedimento di controllo, secondo una o più delle rivendicazioni da 12 a 14, caratterizzato dal fatto di comprendere un ulteriore passo di eseguire, se non vi è disponibilità di energia termica solare, una quarta procedura di controllo (54), detta quarta procedura di controllo comprendendo i seguenti passi operativi: - acquisire (541) informazioni relative allo stato di disponibilità di detta unità di scambio termico ad effettuare un prolungamento di un ciclo di riscaldamento già in corso, detto ciclo di riscaldamento essendo stato iniziato da detta unità di scambio termico per riscaldare l’acqua d’impianto circolante in detto gruppo idronico; e - calcolare (542) una terza temperatura di accumulo (TA3) dell’acqua sanitaria in detto serbatoio; e - se detta temperatura di accumulo è inferiore ad una temperatura di riferimento, impedire la circolazione di acqua sanitaria in detto secondo scambiatore di calore e riscaldare l’acqua sanitaria circolante in detto secondo gruppo idronico, mediante detta unità di scambio termico, finché detta temperatura di accumulo non sia superiore a detta temperatura di riferimento (543).
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