ITTV20000118A1 - Guida di scorrimento rettilinea per portoni sezionali - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE DI INVENZIONE INDUSTRIALE Avente per titolo: guida di scorrimento rettilinea per porte sezionali.
La presente invenzione ha per oggetto una guida di scorrimento di nuova concezione per i portoni sezionali. Questi portoni sono creati per chiudere le aperture degli stabilimenti industriali, caratterizzati da grandi luci, ma stanno rapidamente diffondendosi anche nel settore dell’edilizia civile, impiegati come porta per garage.
I pannelli (o sezioni) con cui si realizzano i portoni sezionali sono della più svariata natura: pur essendo di gran lunga il più diffuso quello costituito dal pannello di lamiera d’acciaio e poliuretano, esistono realizzazioni in legno, in alluminio con o senza vetratura e tutte le combinazioni dei suddetti materiali, solo per citarne alcuni a titolo indicativo e non esaustivo. Il pannello può avere altezze variabili, pur essendo normalmente alto da 500 a 620 millimetri; la sezione dispone alle estremità di opportune concavità e convessità, del tipo maschio-femmina, per realizzare una giunzione a tenuta quando i pannelli vengono sovrapposti.
Però, pur potendo esistere con aspetti diversi, la meccanica del. portone sezionale è la stessa per tutti. Il portone sezionale è costituito da un numero di pannelli (o sezioni) sufficiente per tamponare il vano che si intende chiudere, disposti orizzontalmente e incernierati fra loro lungo il lato di contatto. L’anta così costituita scorre su delle guide poste ai lati del portone ed ancorate agli stipiti ed al soffitto, per l’eventuale corsa orizzontale; il portone passa dalla posizione di completa apertura (che può essere con l’anta disposta tutta o in parte parallela al soffitto, a seconda della distanza fra questo e l’intradosso dell’ architrave del vano) a quella di chiusura, dove tutta l’anta copre il foro, per mezzo delle rotelle poste alle estremità dei pannelli che scorrono dentro le suddette guide. Per poter permettere ravvicinamento della parte mobile contro quella fissa, sede delle guarnizioni di tenuta- agli agenti atmosferici, le guide verticali sono inclinate rispetto agli stipiti della pendenza necessaria a produrre un avvicinamento in proporzione all’abbassamento. I problemi relativi a questa inclinazione sono vari:
1. La pendenza non può essere eccessiva perché altrimenti nei vani alti la parte superiore della guida sarebbe troppo discosta dal muro di appoggio costituendo ingombro e difficoltà di realizzazione.
2. La pendenza non può neppure essere troppo ridotta, perché non ci sarebbe abbastanza pressione sulle guarnizioni e quindi tenuta agli agenti atmosferici. Inoltre le sezioni striscerebbero troppo sulle guarnizioni, creando attrito, che impedirebbe la salita verticale dell’anta, ed usura delle medesime.
3. In base ai punti 1) e 2) le guide di ogni portone richiedono una progettazione personalizzata per ogni vano e, sulla base di questo progetto, sono assemblate, tramite due profili elementari, uno per costituire la sede dove scorre la rotella e l’altro per appoggiarsi allo stipite e fare da sede alla guarnizione; i due profili sono uniti con l’inclinazione di cui ai punti 1) e 2) con opportuni collegamenti.
4. Da quanto sopra deriva l’impossibilità di usare profili estrusi o profilati con sezione costante (prismatici) e quindi, di fatto, l’impiego esclusivo di profili d’acciaio zincato, per la sua saldabilità; la saldatura è il metodo di giunzione più comune in questo manufatto.
5. La presenza di numerosi interstizi nelle linee di giunzione dei profili, negli elementi di collegamento e nelle saldature, che si trasformano in antigienici depositi di polvere e di sporcizia, difficilmente rimovibili.
6. L’esigenza di officine specializzate per la realizzazione di tali guide e una specifica conoscenza delle tecniche di assemblaggio, fatto che esclude i piccoli e medi artigiani dalla produzione autonoma di questi portoni, dovendo essi, di conseguenza, ricorrere alle poche industrie operanti nel settore.
7. L’assemblaggio, che avviene per saldatura o più raramente, per chiodatura, deteriora il materiale di costituzione delle guide, che nella quasi totalità dei casi è acciaio zincato, che quindi perde la sua protezione nei punti di lavorazione.
8. L’ingombro verticale variabile é antiestetico, al pari delle staffe che sostengono le rotelle. Sarebbe molto apprezzato, in particolare nel settore civile, una guida posizionata a filo col pannello e con la rotella inserita nello spazio intermedio ai medesimi.
9. L’ingombro verticale variabile rende difficoltoso l’affiancamento dei materiali per l’imballaggio e la spedizione.
10. La regolazione delle rotelle, che scorrono dentro le guide, richiede diversi tipi di staffe, a seconda dell’altezza a cui si colloca la rotella oppure di un’unica staffa però di dimensioni maggiorate per coprire tutti i casi possibili, anche se non ce n’è l’esigenza. Ne consegue una componentistica frazionata e numerosa o degli elementi sproporzionati nei portoni più bassi.
11. La congiunzione fra la guida verticale inclinata e il tratto orizzontale avviene con una curva ottenuta per piegamento della guida orizzontale (che ha la stessa sezione di quella verticale). Il punto dove avviene questa congiunzione però ha una distanza dal muro variabile, sempre a causa dell’inclinazióne, fatto che ostacola la costruzione di un elemento prefabbricato per realizzare la curva e l’impiego di sole guide rettilinee. L’obiettivo della presente invenzione è quindi una soluzione tecnica che permetta di realizzare una guida rettilinea senza perdere la tenuta agli agenti atmosferici. Questo risultato può essere ottenuto con la soluzione che di seguito si descrive.
Nel prospetto “A” è indicata la sezione del profilo guida di nuova invenzione. Con il numero 1 è indicata la sede di scorrimento delle rotelle, che assolve la stessa funzione dei profili cosiddetti a “J”, attualmente in uso. In questo caso tale profilo è inglobato nella guida, dove è ricavata la scanalatura 2, che è la sede delle guarnizioni. Queste possono essere di vario tipo, fisse o mobili, e tute caraterizzate dal poter essere applicate tramite opportuni fissaggi, in seguito definiti cerniere, dentro la suddetta scanalatura 2. L’aletta di protezione 3, in materiale plastico, serve a nascondere le cerniere ed evitare il ponte termico, come apparirà più chiaro nei disegni successivi. Si descrivono di seguito alcune possibili guarnizioni mobili, idonee all’impiego sulla guida in esame.
In tavola 1 è rappresentato una cerniera a bielle, dove è:
1. una guarnizione
2. eventuale profilo di irrigidimento porta guarnizione
3. biella.
4. Piastrina per aggancio alla guida.
5. labbro di protezione
In tavola 2 è rappresentato il funzionamento della guida in questo caso: in figura è rappresentata una vista di un tratto di guida con il pannello 1 e la guarnizione 3 in posizione di apertura, ovvero staccata dal pannello. Quando il pannello di base scende nella manovra di chiusura, esso incontra, in prossimità dell’ultimo tratto della discesa, il riscontro 4, solidale col profilo 2, e provoca la rotazione delle bielle, disposte lungo la guida in nùmero sufficiente, ed il conseguente movimento di avvicinamento della guarnizione al pannello. II profilo 2 trasmette il moto a tutte le bielle che sostengono la guarnizione. Le bielle 3 di tavola 1 sono dotate di ritomo elastico, applicato o singolarmente su ogni cerniera o con uriunica molla che trattiene tutta la guarnizione verso l’alto; per cui il distacco dal pannello non appena questo inizia l’apertura è assicurato sia dal suo stesso movimento verso l’alto, sia dal suddetto richiamo elastico. L’aletta 3 del prospetto “A”, assieme al labbro 5 di tav.1 garantiscono la copertura delle cerniere sia in fase di apertura che di chiusura; inoltre la bassa conducibilità termica del loro materiale impedisce il ponte termico. Nei disegni è rappresentata una guarnizione con un unico labbro per semplicità descrittiva, ma è possibile realizzare un doppio accoppiamento labbro-aletta, in modo da ottenere una camera d’aria ed una maggiore tenuta. -In tav.3 è rappresentata una cerniera a piani inclinati, dove è:
1.una guarnizione
2. eventuale profilo di irrigidimento porta guarnizione.
3. cerniera a piani inclinati.
4. scanalatura per aggancio alla guida.
5. labbro di protezione
Il funzionamento in questo caso è del tutto .analogo al precedente ed intercambiabile con esso.
In tav. 4 è. rappresentata una cerniera rotante, dove è:
1 : una guarnizione di larghezza opportuna.
2. Un cilindro cavo con perno coassiale, dotato di opportuni agganci per fissare la parte mobile alla guarnizione e quella fissa alla guida. Il cilindro cavo è provvisto di scanalatura elicoidale, atta a produrre una rotazione in seguito all’abbassamento dello stesso.
3. Perno coassiale di fissaggio alla scanalatura.
In tav. 5 sono rappresentate le due posizioni della guarnizione:
tav. 5 A) posizione aperta.
Tav. 5 B) posizione chiusa.
II movimento è anche in questo caso azionato dall 'ultimo tratto di corsa del pannello di base, che interagisce con un opportuno riscontro.
Con questa cerniera non è necessario utilizzare Paletta di protezione.
La guida oggetto dell’invenzione può inoltre essere utilizzata con guarnizioni fisse, inserendo nella scanalatura 2 guarnizioni a basso coefficiente d’attrito, comunemente note col fermine “spazzolino” e largamente usate nei serramenti scorrevoli, in tav. 6 è rappresentata la vista assonometrica della guida con inserita una guarnizione di questo tipo.
Il profilo guida raffigurato, nel prospetto “A” è puramente indicativo e non esaustivo delle soluzioni ottenibili tramite estrusione. In particolare è possibile ottenere nel profilo una o più camere per irrigidire il profilo guarnizione ed adibirlo ad impieghi in luce, con ciò intendendosi quella particolare applicazione del portone internamente alla luce del vano anziché internamente agli stipiti, quando questi non esistono. Ciò evita la posa in opera di carpenteria di sostegno come attualmente in uso..
La guida in esame permette inoltre la realizzazione di scanalature per l’accoppiamento con altri elementi costitutivi del protone sezionale. Nel disegno del prospetto A è indicato con il n° 4 una possibile scanalatura per l’innesto della curva di raccordo fra la guida orizzontale e quella verticale, rappresentata nelle tavole allegate.
Claims (1)
- Rivendicazioni Guida che permette la chiusura della porta sezionale senza Γ impiego di guide inclinate rispetto alla verticale. Guida che, secondo la rivendicazione 1), può essere ottenuta sia per assemblaggio di profili elementari, come attualmente in uso, sia per disegno di profili dedicati allo scopo, da realizzarsi per profilatura o estrusione. Guida che per quanto alle rivendicazioni 1) e 2) permette l’impiego per la di qualsiasi materiale usato per profili a sezione costante, venendo meno Tobbligo di saldatura. Per quanto alle rivendicazioni prcccdenli, la guida permeile la realizzazione di profili lisci, senza scanalature, quindi maggiormente igienici. Guida che, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, elimina qualsiasi lavorazione per l’assemblaggio, riducendo quest’operazione ad un taglio a misura. Guida che, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, permette la prefabbricazione della componentistica (guide verticali, guide orizzontali e curve di raccordo), essendo predeterminata la loro posizione relativa, senza riguardo alle dimensioni del vano. Guida che permette di contenere i carrelli nello spessore del pannello, cosi da conseguire un minore ingombro. Guida che, conte ad una o più delle rivendicazioni precedenti; permette anche un miglioramento estetico. 9 Guida che permette la realizzazione di profili idonei ad essere applicati internamente alla luce di passaggio, senza la preventiva posa in opera di carpenteria di sostegno. 10 Guida che permette di conseguire un imballaggio di minor ingombro, con risparmio di spazio nelle spedizioni. 11 Guida che permette la sua esecuzione in materiali leggeri, con risparmio di peso nelle spedizioni e nel maneggio durante la posa in opera. 12 Guida che permette l’adozione di diverse tipologie di guarnizione, anche dopo l’installazione presso l’utente, nonché una particolare semplicità di sostituzione delle medesime. 13 Guida che, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.
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