ITTO950723A1 - Dispositivo per suddividere file di articoli in movimento, ad esempio per impianti automatici di confezionamento. - Google Patents

Dispositivo per suddividere file di articoli in movimento, ad esempio per impianti automatici di confezionamento. Download PDF

Info

Publication number
ITTO950723A1
ITTO950723A1 IT95TO000723A ITTO950723A ITTO950723A1 IT TO950723 A1 ITTO950723 A1 IT TO950723A1 IT 95TO000723 A IT95TO000723 A IT 95TO000723A IT TO950723 A ITTO950723 A IT TO950723A IT TO950723 A1 ITTO950723 A1 IT TO950723A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
articles
conveyor
main conveyor
pneumatic source
main
Prior art date
Application number
IT95TO000723A
Other languages
English (en)
Inventor
Renzo Francioni
Original Assignee
Cavanna Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Cavanna Spa filed Critical Cavanna Spa
Priority to IT95TO000723A priority Critical patent/IT1280460B1/it
Publication of ITTO950723A0 publication Critical patent/ITTO950723A0/it
Priority to EP96113610A priority patent/EP0761545A3/en
Publication of ITTO950723A1 publication Critical patent/ITTO950723A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1280460B1 publication Critical patent/IT1280460B1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G47/00Article or material-handling devices associated with conveyors; Methods employing such devices
    • B65G47/52Devices for transferring articles or materials between conveyors i.e. discharging or feeding devices
    • B65G47/525Devices for transferring articles or materials between conveyors i.e. discharging or feeding devices using fluid jets
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
    • B65B35/00Supplying, feeding, arranging or orientating articles to be packaged
    • B65B35/10Feeding, e.g. conveying, single articles
    • B65B35/24Feeding, e.g. conveying, single articles by endless belts or chains
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
    • B65B57/00Automatic control, checking, warning, or safety devices
    • B65B57/10Automatic control, checking, warning, or safety devices responsive to absence, presence, abnormal feed, or misplacement of articles or materials to be packaged
    • B65B57/14Automatic control, checking, warning, or safety devices responsive to absence, presence, abnormal feed, or misplacement of articles or materials to be packaged and operating to control, or stop, the feed of articles or material to be packaged

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Branching, Merging, And Special Transfer Between Conveyors (AREA)

Abstract

La fila di articoli (P) da suddividere avanza su un convogliatore principale (12) al quale è affiancato un ulteriore convogliatore (14) destinato a ricevere una fila di articoli (A) in derivazione. Gli articoli destinati a formare la fila in derivazione vengono selettivamente deviati verso il convogliatore in derivazione (14) da una unità di deviazione pneumatica (16) comprendente una o più teste soffianti (18) che generano un flusso d'aria tale da investire lateralmente gli articoli (P). Detto flusso d'aria può essere prodotto in modo intermittente, così da investire solo gli articoli (P) destinati a costituire la fila in derivazione, oppure in modo continuo, investendo così tutti gli articoli (P). In quest'ultimo caso, gli articoli (P) non destinati ad essere deviati vengono sottoposti ad un'azione di ritegno sul convogliatore principale (12), attuata ad esempio creando una zona (46) di pressione subatmosferica che agisce sugli articoli sottoposti all'azione di ritegno attraverso aree forellate (34) previste nel rispettivo convogliatore, così da rendere tali articoli insensibili all'azione del suddetto flusso d'aria di deviazione.(Figura 1).

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Dispositivo per suddividere file di articoli in movimento, ad esempio per impianti automatici di confezionamento"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ai dispositivi per suddividere file di articoli in movimento, in particolare secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Dispositivi del tipo sopra specificato sono utilizzati, ad esempio, negli impianti automatici di confezionamento quali gli impianti di confezionamento automatico di articoli dolciari. La tipica funzione espletata dal dispositivo è quella di suddividere una fila di articoli provenienti da una stazione di trattamento (ad esempio una macchina incartatrice in cui singoli articoli o gruppi di articoli vengono inseriti in involucri quali gli involucri correntemente denominati "flow-pack") in due o, eventualmente, più file derivate ciascuna destinata ad avanzare verso una rispettiva ulteriore stazione di manipolazione situata a valle {ad esempio una macchina per la formazione di involucri multipli del tipo denominato "multi-pack", una macchina inscatolatrice, ecc.).
Sono conosciuti nella tecnica dispositivi che realizzano funzioni di suddivisione delle file per effetto di un'azione di manipolazione diretta degli articoli. Ad esempio, in una soluzione già adottata in passato dalla Richiedente, al disopra del convogliatore (tipicamente un convogliatore a nastro) sul quale avanza la fila di articoli destinata ad essere suddivisa, è montato in posizione sovrastante un convogliatore a palette disposto con il suo asse di trascinamento leggermente obliquo rispetto alla direzione di avanzamento degli articoli della fila di partenza. Le palette del suddetto convogliatore collocato in posizione sovrastante intervengono dall'alto i.n modo selettivo sugli articoli della fila di partenza (ad esempio su un articolo su due) così da spingerli su un ulteriore convogliatore in derivazione disposto parallelamente al convogliatore di ingresso. All'uscita del dispositivo sono quindi disponibili due file di articoli che avanzano affiancate fra loro. La stessa operazione può essere ripetuta più volte per derivare da una fila iniziale di partenza un numero virtualmente qualsiasi di file di articoli in uscita. Una soluzione del tipo sopra descritto si dimostra critica sotto diversi aspetti, soprattutto quando insorgono, da una parte, l'esigenza di intervenire su una fila di articoli in movimento con cadenza, dunque velocità, elevata e, dall'altra parte, l'esigenza di adattare facilmente il dispositivo alla manipolazione di articoli diversi per dimensioni,peso, ecc.
La presente invenzione si prefigge lo scopo di fornire una soluzione che, pur conservando i vantaggi del dispositivo noto descritto in precedenza, superi i suddetti inconvenienti.
Secondo la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto grazie ad un dispositivo avente le ulteriori caratteristiche richiamate nella rivendicazione 1.
In sintesi, nel dispositivo secondo l'invenzione, l'azione di deviazione o deflessione esercitata sugli articoli della fila di ingresso (azione che è selettiva in quanto attuata soltanto su alcuni degli articoli, secondo una sequenza qualsiasi, ad esempio coinvolgendo un articolo ogni due, un articolo ogni tre, due articoli ogni tre, due articoli ogni quattro, ecc. secondo una qualsiasi combinazione) viene realizzata tramite un flusso di aeriforme (solitamente aria) proiettato lateralmente sugli articoli così da spingerli verso il convogliatore in derivazione disposto affiancato al convogliatore su cui avanza la fila di partenza.
La soluzione secondo l'invenzione si presta ad essere resa adattativa sotto diversi aspetti.
In primo luogo, è possibile dosare l'intensità dell'intervento (in pratica l'intensità del getto o soffio d'aria) in funzione delle dimensioni, e soprattutto del peso, degli articoli trattati e/o in funzione della velocità di avanzamento degli stessi. E’ infatti evidente che, a parità di massa, articoli che si muovono più velocemente presentano una quantità di moto più elevata e richiedono pertanto una forza di deviazione, dunque una pressione del soffio, corrispondentemente più elevata.
Oltre a ciò la Richiedente ha avuto modo di verificare che, mentre per velocità di movimento relativamente basse il carattere di selettività dell'azione di deviazione può essere ottenuto semplicemente pilotando in modo intermittente il soffio, facendo in modo che esso venga generato soltanto in corrispondenza degli articoli che si intendono deviare, all'aumentare della velocità degli articoli, dunque della cadenza di funzionamento del dispositivo, il pilotaggio intermittente del soffio dà origine ad azioni perturbative (verosimilmente dovute ad onde di pressione) tali da influenzare non solo l'articolo che si intende di volta in volta deviare, ma anche quelli ad esso adiacenti nella fila di partenza. In tali condizioni l'invenzione prevede la possibilità che il flusso d'aria di deflessione o deviazione venga generato in modo continuo e che il carattere selettivo dell'azione di deviazione venga conseguito facendo in modo che gli articoli che non devono essere deviati vengano trattenuti sul convogliatore di partenza, ad esempio creando localmente una depressione (pressione subatmosferica) che agisce sugli articoli stessi attraverso una forellatura provvista nel convogliatore in corrispondenza delle posizioni occupate da tali articoli non destinati ad essere deviati. Soluzioni alternative ed equivalenti (ad esempio basate su un'azione di ritegno meccanico o eventualmente magnetico degli articoli che non devono essere deviati) sono naturalmente possibili.
La Richiedente ha anche verificato che la soluzione testé descritta (soffiaggio continuo con azione di ritegno selettiva degli articoli che non devono essere deviati), se particolarmente vantaggiosa a cadenze elevate di funzionamento, non lo è alle cadenze più basse, in quanto suscettibile di dare origine, ad esempio, ad indesiderati fenomeni di rotazione degli articoli che vengono deviati. Nella sua forma di attuazione al momento preferita, l'invenzione prevede quindi anche la possibilità di alternare i due modi di funzionamento descritti (soffiaggio intermittente e soffiaggio continuo) adottando quindi il soffiaggio intermittente per le cadenze di funzionamento più basse ed il soffiaggio continuo per le cadenze e di funzionamento più alte, passando dall'uno all'altro modo di funzionamento in corrispondenza di una fascia di valori medi della cadenza di funzionamento.
L'invenzione verrà ora descritta, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, nei quali:
- la figura 1 è una generale vista in prospettiva di un dispositivo secondo l'invenzione, e
- la figura 2 è una vista parziale, riprodotta in scala magnificata, circa corrispondente ad una sezione secondo la linea II-II della figura 1.
Il dispositivo secondo l'invenzione, indicato nel complesso con 10, è destinato ad operare a valle di una stazione di manipolazione indicata nel complesso con A.
Volendo far riferimento, a titolo di esempio, ad un impianto per il confezionamento automatico di prodotti dolciari, la stazione A può essere costituita, ad esempio, da una macchina incartatrice del tipo correntemente denominato "flow-pack" o "form-fillseal" o, brevemente, "ffs".
Macchine confezionatrici di questo tipo sono ampiamente note nella tecnica così come è dimostrato, ad esempio,dai brevetti statunitensi US-A-4761 937, US-A-4 862 673, US-A-4 914 889, US-A-5 067 307, US-A-5 272 853 e US-A-5351 464, tutti assegnati in titolarità alla stessa società assegnataria della presente domanda.
Macchine di questo tipo generano alla loro uscita, su un convogliatore di uscita di solito costituito da un convogliatore a nastro motorizzato L, un flusso ordinato di articoli P confezionati. Ai fini della presente invenzione, tale flusso può essere in generale visto come una fila (di partenza) di articoli in movimento.
Nella stessa figura 1 è indicata schematicamente con B un'unità di soffiaggio, di tipo complessivamente noto, destinata ad essere selettivamente pilotata (secondo criteri noti) così da espellere dal flusso degli articoli P prodotti difettosi quali, tipicamente, confezioni che, per un difetto manifestatosi nella macchina A o ancora a monte della stessa, sono costituite in realtà da involucri vuoti o da confezioni incomplete, ad esempio per la mancanza di uno o più prodotti al loro interno.
La funzione del dispositivo 10 è essenzialmente quella di ricevere la fila di articoli P provenienti dalla stazione a monte A e di suddividerla in due file di articoli P (file che possono essere definite file "derivate") che avanzano parallele fra loro all'uscita del dispositivo 10.
A questo fine, il dispositivo 10 comprende due convogliatori affiancati indicati rispettivamente con 12 e 14, costituiti anch'essi di preferenza da normali convogliatori a nastro per il trattamento di articoli, quali ad esempio articoli dolciari, mossi sostanzialmente o esattamente alla stessa velocità da un motore comune e da rispettivi motori accoppiati fra loro (non illustrati).
Si apprezzerà che all'estremità di uscita del dispositivo 10 (parte destra in basso della figura 1) i due convogliatori 12 e 14, nel seguito indicati anche come convogliatore principale (12) e convogliatore in derivazione (14), sono illustrati come aventi lunghezza indefinita.
Ai fini della comprensione e dell'attuazione dell'invenzione non risulta infatti di per sé rilevante conoscere quale sia, per così dire, la sorte delle due file derivate di articoli P prodotte all'uscita del dispositivo 10 stesso. Tali file derivate possono infatti avanzare ulteriormente l'una parallela all'altra verso ulteriori stazioni di manipolazione (ad esempio macchine inscatolatrici o ulteriori incartatrici destinate a formare incarti del tipo "multi-pack", ecc.), se del caso dopo essere state sottoposte ad ulteriori operazioni di suddivisione quale quella che verrà illustrata nel seguito con specifico riferimento al dispositivo 10 della figura 1.Come possibile alternativa (si sottolinea che questa è una sola fra tante possibili) i due convogliatori 12 e 14 possono interrompersi immediatamente a valle del dispositivo 10, ad esempio a distanze diverse così da poter essere sottoposte all'azione di un ulteriore dispositivo deviatore che trasferisce i rispettivi flussi di articoli su altri convogliatori agenti secondo traiettorie angolate o ortogonali rispetto alle traiettorie di avanzamento degli articoli sui convogliatori 12 e 14. Ancora, anche se nel seguito della presente descrizione si farà riferimento, a titolo di esempio non limitativo, ad un'azione di suddivisione che prevede di formare, a partire dalla fila di articoli P provenienti dalla stazione A, due file derivate in uscita ottenute con un'azione di deviazione attuata inviando un articolo su due in sequenza, questa soluzione è una sola fra le tante possibili. Ad esempio, invece di deviare un articolo su due, è possibile pensare di deviare un articolo su tre, due articoli su tre, due articoli su quattro, ecc. secondo le specifiche esigenze. Da ciò si comprende, ad esempio, che le due file derivate non devono comprendere necessariamente lo stesso numero di articoli per unità di lunghezza, per cui il dispositivo 10 secondo l'invenzione può essere utilizzato, ad esempio, anche per attuare azioni di modulazione dei flussi di articoli P nelle file di uscita, ad esempio arricchendo una delle due file mentre l’altra viene, per così dire, impoverita così da poter fare fronte a particolari esigenze (compresi rallentamenti momentanei in una o più delle stazioni a valle, ecc.). Anzi, in particolari condizioni di funzionamento, il dispositivo 10 secondo l'invenzione può essere utilizzato per smistare il flusso di articoli P in ingresso tutto sul convogliatore 14 o, in modo complementare, prevedendo che tutto il flusso in ingresso continui ad avanzare sul convogliatore principale 12, senza che alcun articolo venga deviato sul convogliatore 14.
il nucleo del dispositivo 10 è costituito da una stazione di deviazione pneumatica, indicata complessivamente con 16 e comprendente una o più teste soffianti 18 destinate ad indirizzare sugli articoli P che avanzano sul convogliatore principale 12 di traverso rispetto alla direzione di movimento degli articoli P, un getto o soffio di aeriforme (di solito costituito da aria). Il getto o soffio in questione è destinato a far sì che l'articolo P da esso investito possa (si apprezzerà nel seguito che questa non è una necessità assoluta) essere sospinto in allontanamento dalla stazione di deviazione, passando o, meglio, ricadendo dal convogliatore principale 12 sul convogliatore 14. Il termine "ricadendo" non è stato usato in modo casuale in quanto, di preferenza, è previsto che il ramo superiore di trasporto del convogliatore in deviazione 14 venga mantenuto ad un'altezza almeno leggermente inferiore rispetto al ramo superiore di trasporto del convogliatore principale 12 così come rappresentato, in maniera volutamente enfatizzata, nella vista laterale della figura 2.
Le teste soffianti 18 sono di tipo complessivamente noto e possono essere costituite da teste soffianti quali quelle schematicamente indicate con B, impiegate all'uscita della stazione monte A per espellere gli articoli P difettosi.
In una forma di attuazione preferita, le teste soffianti 18 presentano una conformazione complessivamente appiattita, con bocche di uscita (si veda in particolare la vista laterale della figura 2) ad ugelli multipli ordinati secondo una generale conformazione a pettine. La scelta del numero e delle dimensioni delle teste soffianti 18 viene preferibilmente correlata alle dimensioni attese degli articoli p in modo tale per cui il fronte del getto d'aria prodotto dalle teste soffianti 18 si estenda longitudinalmente (rispetto al verso di avanzamento degli articoli P sul convogliatore 12) per una lunghezza circa corrispondente alla lunghezza complessiva degli articoli P stessi.Questa scelta, seppur preferenziale, non è peraltro da ritenersi imperativa.
Al riguardo, va notato che nella tecnica degli impianti di confezionamento è noto impiegare anche teste soffianti di tipo diverso, ad esempio del tipo della testa soffiante indicata con 20, situata immediatamente a monte della stazione di deviazione pneumatica 16 e costituita in pratica da un ugello tubolare collegato ad una sorgente pompante (non illustrata) per generare anch'esso selettivamente un soffio o getto d'aria laterale. Il tutto per espellere dal dispositivo 10, a monte della stazione di deviazione 16, eventuali "corone", ossia blocchi di due o virtualmente più articoli P che, per un difettoso funzionamento della stazione A dovessero risultare attaccati gli uni agli altri.
A questo fine, nella zona di passaggio fra l'estremità a valle del convogliatore L di uscita della stazione A e l'estremità a monte del convogliatore principale 12 del dispositivo 10 agisce una cosiddetta porta ottica. Quest'ultima può essere costituita ad esempio da un gruppo fotoelettrico 22a comprendente un generatore quale un LED o equivalente con associato un rivelatore fotoelettrico.Gruppi a porta ottica del tipo sopra descritto sono ben noti nella tecnica e disponibili, ad esempio, nella produzione commerciale della società Erwin Sick (Germania). Il generatore produce una radiazione ottica, tipicamente all'infrarosso, che a partire dal lato superiore della zona di raccordo fra i due convogliatori L e 12 viene inviata verso uno specchio 22b situato al disotto dei due convogliatori ed orientato in modo tale da rinviare la radazione verso il fotorivelatore del gruppo 22a. La propagazione della radiazione ottica da e verso il gruppo generatore/rivelatore 22a viene così selettivamente intercettato dagli articoli P. La presenza di una cosiddetta corona viene rilevata per effetto del protrarsi della condizione di intercettazione della radiazione ottica da e verso il gruppo 22a con la conseguente attivazione, qualora venga rilevata la presenza di una corona, della testa soffiante 20 che provvede a espellere la suddetta corona dall'impianto di confezionamento.
Tornando alla stazione di deviazione 16, nell'esempio di attuazione illustrato, essa è stata realizzata impiegando due unità soffianti a pettine 18 collegate ad una sorgente di aeriforme in pressione (tipicamente aria) indicata schematicamente con 24 nei disegni annessi.
Fra la sorgente 24, che genera una pressione d'aria dell'ordine di 3,5-4 atmosfere e le teste soffianti 18 è interposta un'elettrovalvola 26 asservita ad un'unità di comando 28 costituita, di solito, da una parte o da una funzione dell'unità elettronica di controllo (quale un minielaboratore, un personal computer o un cosiddetto PLC) che sovrintende in generale al funzionamento del dispositivo 10 e, il più delle volte, al funzionamento del complesso dell'impianto in cui il dispositivo 10 stesso è inserito.
L'elettrovalvola 26 ha la funzione di controllare selettivamente la trasmissione dell'aria in pressione verso le teste soffianti 18.
Nella forma di attuazione dell'invenzione al momento preferita, l'elettrovalvola 26 è in grado di svolgere una duplice funzione di controllo, quindi di pilotaggio delle teste soffianti 18:
- una prima funzione, che può definirsi semplicemente di apertura e chiusura, è diretta a far sì che le teste soffianti 18 emettano soffi o getti d'aria in intervalli di tempo selettivamente predeterminati comandando in apertura l'elettrovalvola 26; e
- la seconda funzione di regolazione consente di far variare l'intensità del soffio o getto d'aria prodotto dalle teste soffianti 18 quando l'elettrovalvola è portata in posizione di apertura.
Elettrovalvole di questo tipo sono disponibili nella produzione della ditta (Torino) . Si tratta in generale di elettrovalvole a più canali (ad esempio otto canali), in cui è possibile impostare selettivamente il numero di canali dell'elettrovalvola 26 resi pervi quando l'elettrovalvola 26 stessa viene comandata in apertura, così da poter variare selettivamente l'intensità del getto o soffio d'aria prodotto.
Un'elettrovalvola di questo tipo consente anche, se lo si desidera, di fare in modo che, in condizione nominale di chiusura (dunque di mancata generazione del soffio o getto d'aria che realizza la deviazione degli articoli P) un canale dell'elettrovalvola sia mantenuto comunque aperto per generare una contenuta ventilazione nella zona di intervento della stazione 16 (ad esempio per evitare l'accumulo di frammenti, ecc .).
Con 30 è indicato un sensore, tipicamente di tipo ottico e costituito ad esempio da una porta ottica, quale la porta ottica 22a, 22b descritta in precedenza o di un dispositivo similare. Il sensore 30 è destinato a fornire all'unità di comando 28 un segnale tachimetrico o di sincronizzazione che identifica la velocità e la cosiddetta "fase" di movimento del nastro principale 12 facendo in modo che l'unità 28 possa intervenire sulla stazione di deviazione pneumatica 16 in istanti di tempo predeterminati, vale a dire quando un articolo P si trova a passare di fronte alle bocche soffianti 18.
Almeno in linea di principio, un segnale tachimetrico o di sincronizzazione relativo al movimento degli articoli P sul convogliatore 12 potrebbe essere ottenuto anche in modo diverso, ad esempio rilevando direttamente il passaggio degli articoli P in corrispondenza della stazione di deviazione 16 secondo modalità affini a quelle descritte in precedenza riguardo al funzionamento della porta ottica 22a, 22b, oppure per effetto di un asservimento (meccanico o elettronico) di motorizzazione rispetto al movimento del convogliatore di uscita L della stazione A situato a monte.
Nella forma di attuazione preferita dell'invenzione si preferisce ottenere il suddetto segnale facendo sì che il sensore 30 rilevi tacche di marcatura (o, in generale, discontinuità dell'aspetto superficiale) provviste a distanze determinate sul convogliatore 12 e costituite in modo ancora più preferito da fori 32 ricavati a distanze predeterminate lungo uno od entrambi i bordi del nastro 12. Va da sé che, naturalmente, tale marcatura potrebbe essere costituita anche da tacche, intagli o semplicemente segni grafici provvisti sul nastro del convogliatore 12.
Tuttavia, per motivi che risulteranno più chiari nel seguito, lo stesso nastro è preferibilmente provvisto, a distanze predeterminate (e più precisamente in corrispondenza delle posizioni che, nel funzionamento del dispositivo 10 sono destinate ad essere occupate da articoli P che non devono essere deviati verso il convogliatore in derivazione 14) di schiere di fori 34 costituiti, ad esempio, da matrici di fori di dimensioni generalmente ridotte rispetto a quelle dei fori marcatori 32.
Con 36 è indicato nel complesso un ulteriore gruppo motorizzato (di tipo di per sé noto) comprendente un nastro o cinghia 38 che si avvolge intorno a rispettivi rulli o pulegge di estremità 40 ad asse verticale. Il nastro 38 presenta così un ramo attivo 38a che si estende verticalmente in corrispondenza della stazione di deviazione 16 sul lato opposto alla stessa sia rispetto al convogliatore principale 12, sia rispetto al convogliatore in derivazione 14.Detto altrimenti, l'ordine degli elementi in un ideale piano verticale e trasversale rispetto alla direzione di avanzamento degli articoli P è il seguente: stazione di deviazione 16, ramo attivo del convogliatore principale 12, ramo attivo del convogliatore in derivazione 14 (situato leggermente più in basso rispetto al ramo attivo del convogliatore principale 12) e ramo attivo verticale 38a del convogliatore 38.
Il convogliatore o nastro 38 è mosso da rispettivi organi motori complessivamente indicati con 42 ed anch'essi di tipo noto: si può trattare, ad esempio di un semplice gruppo di rinvio meccanico trascinato dallo stesso motore non illustrato che trascina i convogliatori 12 e 14.
Gli articoli P che, in corrispondenza della stazione di deviazione 16,vengono trasferiti dal convogliatore principale 12 al convogliatore in derivazione 14, ricadendo su di esso, potrebbero infatti eventualmente proseguire la loro traiettoria.Grazie alla presenza del gruppo 36, essi vanno invece ad urtare contro il ramo 38a senza essere sottoposti ad azioni particolari di frenatura o di attrito, che potrebbero produrre un orientamento indesiderato di tali articoli. In pratica, gli articoli in questione vengono sospinti a partire dal convogliatore 12 sul convogliatore 14 che si muove alla stessa velocità, quindi con velocità di avanzamento relativa nulla e possono eventualmente andare ad urtare contro il ramo attivo 38a che, muovendosi anch'esso alla stessa velocità dei convogliatori 12 e 14, è visto anch'esso come idealmente fermo dagli articoli P.
La Richiedente ha avuto modo di notare che, seppur preferenziale, l'adozione dell'ulteriore nastro 38 non è del tutto imperativa in quanto, almeno in talune condizioni, lo stesso convogliatore può essere semplicemente sostituito con un elemento di riscontro fisso, quale una parete verticale (ad esempio metallica, così da non opporre un'apprezzabile resistenza allo scorrimento relativo degli articoli P) collocata nella stessa posizione in cui, nella figura 1 è illustrato il ramo attivo 38a.
Con 44 è invece indicato un elemento deflettore fisso, tipicamente costituito da una piastra orizzontale avente in pianta un profilo a cuneo piuttosto acuto e la cui funzione è quella di insinuarsi (si parla evidentemente di un movimento relativo, dal momento che il deflettore 44 è fisso sull'incastellatura del dispositivo 10 mentre gli articoli P si muovono) fra le due file di articoli P creati dalla stazione di deviazione 16 così da regolare l'ulteriore avanzamento degli articoli P sul convogliatore 14. In pratica, dopo essere stati trasferiti su quest'ultimo" convogliatore, ed essere andati eventualmente ad urtare il ramo attivo 38a del nastro 38, per effetto del movimento del convogliatore 14, gli articoli P vanno ad appoggiarsi contro un rispettivo fianco dell'elemento deflettore 44, leggermente inclinato rispetto alla direzione di avanzamento del convogliatore 14, così da essere allineati secondo una generale azione di messa a registro.
Con 46 (si veda soprattutto la figura 2) è indicata una sorta di cappa localizzata in corrispondenza della stazione di deviazione 16 al disotto del ramo superiore del convogliatore 14 su cui avanzano gli articoli P. La cappa 46, la cui bocca è evidentemente rivolta verso l'alto così come visibile nella figura 2, è posta in comunicazione (con l'eventuale interposizione di valvole di regolazione) con una sorgente di pressione subatmosferica quale ad esempio una pompa a vuoto schematicamente indicata con 48 nella sola figura 2.
Il dispositivo secondo l'invenzione prevede essenzialmente due modi di funzionamento.
Un primo modo di funzionamento prescinde completamente dalla presenza della cappa 46 e dalla depressione in esso formata dalla pompa 48, nonché dalla presenza dei fori 34 nel nastro del convogliatore 12.
In base a tale primo modo di funzionamento, ogni volta che un articolo P destinato ad essere deviato sul convogliatore in deviazione 14 passa in corrispondenza della stazione pneumatica 16 (la relativa informazione viene ottenuta dall'unità di comando 28, come si è visto, in funzione del segnale generato dal sensore 30) l'elettrovalvola 26 viene comandata in apertura, per cui le teste 18 producono un getto o soffio d'aria tale da spingere l'articolo P in questione sul convogliatore 14 (eventualmente mandandolo ad urtare contro la cinghia 36, che assorbe l'azione di lancio così esercitata).
Questa azione può essere esercitata, ad esempio, così da deviare verso il convogliatore in derivazione 14 un articolo su due fra quelli compresi nella fila di ingresso proveniente dalla stazione a monte A sul convogliatore principale 12. Questa è appunto la soluzione schematicamente illustrata nella figura 1. Naturalmente, come già si è detto più volte in precedenza, la sequenza che prevede la deviazione di un articolo su due è una fra le tante possibili e non deve essere vista come avente carattere limitativo riguardo all'invenzione.
Il secondo modo di funzionamento è invece fondato sulla presenza della cappa 46 e della corrispondente pressione subatmosferica che si produce all'interno della stessa, per effetto dell'azione della pompa 48. Quando le porzioni di nastro del convogliatore 12 di cui sono provvisti i fori 34 transitano al disopra della cappa 46 (si osservi la figura 2), la depressione presente nella cappa è tale da indurre un flusso netto di aspirazione d'aria dall'ambiente esterno verso l'interno della cappa stessa. Gli articoli P che si trovano ad appoggiare sulle schiere di fori 34 tendono però ad ostruire tale flusso di aspirazione, fungendo in pratica da tappo che ottura sostanzialmente tutti i fori 34, ostacolando il flusso di aria verso l'interno della cappa 46. Da tutto ciò deriva che gli articoli in questione sono, almeno in corrispondenza della cappa 46, dunque in corrispondenza della stazione di deviazione 16, trattenuti saldamente sul nastro del convogliatore 12.
Ne consegue quindi che il getto o soffio d'aria trasversale prodotto dalle teste soffianti 18 non è tale da scalzare i prodotti in questione, che rimangono quindi sul convogliatore principale 12 senza essere deviati sul convogliatore in derivazione 14.
Va da sé che il risultato testé descritto comporta un coordinamento di diversi fattori quali il livello della pressione subatmosferica creata all'interno della cappa 46, il numero e le dimensioni dei fori 34, l'intensità del getto o soffio d'aria prodotto dalle teste 18. E' del tutto evidente che se il livello di depressione nella cappa 46 è insufficiente ad assicurare una buona azione di ritegno degli articoli P situati in corrispondenza delle parti forellate 34 del convogliatore 12, gli stessi articoli P potrebbero essere eventualmente sospinti in modo non desiderato sul convogliatore in derivazione 14. Analogamente, se il getto o soffio d'aria prodotto dalle teste 18 è estremamente intenso e violento, gli articoli in questione corrono comunque il rischio di essere scalzati dal convogliatore 12. L'esatto coordinamento dei parametri sopra descritti costituisce comunque l'esplicazione di un normale compito progettativo e, il più delle volte, semplicemente di una corretta azione di regolazione del dispositivo 10 in funzione delle specifiche esigenze di impiego. L'illustrazione di ulteriori dettagli in proposito è quindi superflua in questa sede.
Si può parimenti comprendere che, anche se considerata largamente preferenziale per conseguire la desiderata azione di ritegno degli articoli P che non devono essere deviati, la soluzione descritta non è l'unica possibile.Sono infatti ipotizzabili soluzioni alternative, ad esempio di natura meccanica, quale il ricorso a pale portate dalla periferia di una ruota o giostra ad asse orizzontale disposta superiormente alla stazione di deviazione 16 e che premono selettivamente contro il ramo di trasporto del convogliatore 12 gli articoli P che non devono essere deviati rendendo quindi ininfluente l'azione del getto o soffio d'aria proveniente dalle teste 18.
Quale che sia la soluzione adottata per esplicare la suddetta azione di ritegno, si può agevolmente comprendere che, in presenza della suddetta azione di ritegno, il getto o soffio d'aria prodotto dalle teste 18 non necessita più di essere modulato in modo impulsivo, ma può essere mantenuto in modo continuo o sostanzialmente continuo per deviare verso il convogliatore in derivazione 14 tutti e solo gli articoli P che non sono trattenuti sul convogliatore 12, risultando invece ininfluente sugli articoli P sottoposti alla suddetta azione di ritegno.
Nel caso in cui si ricorra al suddetto secondo modo di funzionamento (getto o soffio d'aria di deviazione continuo o sostanzialmente continuo con azione di ritegno selettiva degli articoli P sul convogliatore 12), il criterio di smistamento degli articoli P fra le due file risulta di fatto dettato dalla disposizione dei mezzi di ritegno, dunque delle schiere di fori 34 sul nastro del convogliatore 12. Nell'esempio di attuazione della figura 1 (azione di deviazione che comporta la deviazione di un articolo su due) le schiere di fori 34 sono ordinate sul nastro 12 secondo una sequenza corrispondentemente di sezioni consecutive di nastro,ciascuna corrispondente circa all'area occupata da un articolo P, alternativamente forellate e cieche.
La struttura del dispositivo 10 consente tuttavia di procedere in modo rapido alla sostituzione del nastro 12 con un nastro avente una diversa distribuzione delle sezioni forellate 34 così da poter far variare in modo corrispondente la logica che regola l'azione di smistamento degli articoli P sulle due file derivate.
Nella forma di attuazione al momento preferita, il dispositivo secondo l’invenzione viene predisposto in modo da poter operare selettivamente in entrambi i due modi di funzionamento sopra descritti.
Il primo modo di funzionamento (getto o soffio d'aria alternativamente attivato od inibito così da essere attivo solo sugli articoli P che devono essere deviati sul convogliatore in derivazione 14) si dimostra preferenziale per cadenze di funzionamento medio/basse (orientativamente sino a 120-180, tipicamente 150 articoli/minuto in avanzamento nella fila in ingresso al dispositivo).
Nel suddetto campo di transizione (120-180 articoli/minuto) i due modi di funzionamento si dimostrano pressoché equivalenti fra loro.
Al disopra di tale campo di transizione, e soprattutto per cadenze assai elevate (400 articoli/minuto e più) insorgono fenomeni perturbativi (verosimilmente indotti da onde di pressione pneumatica generate dalle teste 18 funzionanti in modo intermittente) che impongono di passare al secondo modo di funzionamento, con attivazione continua o sostanzialmente continua delle teste soffianti 18 ed attivazione della cappa 46 e dei relativi organi associati (va peraltro notato che la cappa 46 può essere mantenuta attivata anche quando si opera nel primo modo di funzionamento) .
In modo complementare, si riscontra che, operando nel secondo modo di funzionamento al disotto del campo di transizione sopra definito, possono insorgere fenomeni negativi, quali ad esempio indesiderate rotazioni degli articoli P non sottoposti ad azione di ritegno sul convogliatore 12: si può infatti comprendere che, in tali condizioni, e soprattutto per cadenze molto basse, gli articoli P entrano gradualmente nel campo di azione del getto o soffio (che è sempre attivo), per cui con la loro estremità anteriore (nel verso di azionamento) viene sottoposta all'azione del getto o soffio un certo intervallo di tempo prima che lo stesso getto o soffio agisca sull'estremità posteriore.
Di conseguenza, quando il dispositivo 10 viene predisposto per operare a cadenze basse (al disotto o al massimo all'interno del campo di transizione su indicato), l'unità 28 controlla il dispositivo 10 cosi da farlo funzionare sempre nel primo modo di funzionamento (getto o soffio d'aria intermittente). Ciò anche durante le fasi di avviamento e di rallentamento del funzionamento dell'impianto, ad esempio in funzione dell'arresto dello stesso.
Al contrario, nel caso di impianti destinati ad operare a cadenze elevate (ad esempio 350 articoli/ minuto), l'unità 28 interviene sul dispositivo 10 in modo tale da farlo funzionare, in fase di avviamento dell'impianto e dunque fino a quando la cadenza di passaggio degli articoli P rimane al disotto del suddetto campo di transizione, nel primo modo di funzionamento (getto o soffio d'aria intermittente). Quando, per effetto della graduale accelerazione, il dispositivo 10 si trova ad operare nel suddetto campo di transizione, l'unità 28 interviene facendolo passare al secondo modo di funzionamento (getto o soffio d'aria continuo, attivazione della cappa 48, se non già attivata in precedenza). Tale condizione viene mantenuta durante il normale funzionamento a regime dell'impianto.
In presenza di un rallentamento momentaneo o in vista dell'arresto dell'impianto, o comunque di qualunque evento tale da portare la cadenza di avanzamento degli articoli P al disotto del suddetto campo di transizione, l'unità 28 interviene nuovamente sul dispositivo 10 facendolo ritornare nel primo modo di funzionamento, ossia comandando le teste soffianti 18 in modo che esse emettano nuovamente il getto o soffio d'aria in modo intermittente.
Quale che sia il modo di funzionamento al momento adottato, l'elettrovalvola 26 può essere pilotata (secondo i criteri descritti in precedenza, ossia modulando il numero di canali resi pervi in sede di attivazione) così da regolare l'intensità del getto o soffio d'aria (sia esso intermittente o continuo) in funzione di almeno due parametri:
- dimensioni, ed in particolare massa, degli articoli P con un aumento dell'intensità in presenza di articoli di maggiori dimensioni e massa, e
- cadenza di avanzamento, dunque velocità degli stessi, con un aumento/decremento dell'intensità a seconda che la velocità aumenti o diminuisca.
In linea di massima la regolazione in funzione del tipo di articolo costituisce una funzione di preselezione fra diversi valori possibili predisposti dal produttore del dispositivo 10, preselezione che viene attuata in sede di regolazione dell'impianto ad operare su articoli di un certo tipo. La seconda azione di regolazione viene invece svolta in modo automatico dall'unità 28 in funzione del valore di velocità degli articoli (valore desunto ad esempio dal segnale prodotto dal sensore 30) secondo scale di incremento e decremento dell'intensità del getto o soffio anch'esse almeno parzialmente correlate al tipo di articolo e suscettibili di essere definite, ad esempio, a livello di determinazione sperimentale e di regolazione, dal produttore e/o dall'utilizzatore dell'impianto .
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (10) per formare, a partire da una fila di articoli (P) in movimento, almeno due file derivate di detti articoli (P) in movimento, detto dispositivo comprendendo: - un convogliatore principale (12) per ricevere in ingresso detta fila di articoli (P) in movimento, - un convogliatore (14) in derivazione affiancato a detto convogliatore principale (12) e -mezzi deviatori (16) per trasferire selettivamente articoli (P) da detto convogliatore principale (12) a detto convogliatore in derivazione (14), gli articoli rimasti su detto convogliatore principale (12) e gli articoli (P) trasferiti da detti mezzi deviatori (16) su detto convogliatore in derivazione (14) costituendo dette file derivate, rispettivamente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi deviatori (16) comprendono una sorgente pneumatica (18) per generare un flusso di aeriforme di deviazione suscettibile di agire sugli articoli (A) che si trovano su detto convogliatore principale (12) per trasferirli selettivamente su detto convogliatore in derivazione (14).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che a detta sorgente pneumatica (18) sono associati mezzi di regolazione (26) per variare selettivamente l'intensità di detto flusso di aeriforme .
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che a detta sorgente pneumatica (18) sono associati mezzi di regolazione (26) per attivare detta sorgente pneumatica (18) in modo intermittente per cui, in un modo di funzionamento intermittente,detto flusso di aeriforme di deviazione viene generato quando quelli di detti articoli (P) destinati ad essere trasferiti su detto convogliatore in derivazione (14) transitano in corrispondenza di detta sorgente pneumatica (18).
  4. 4. Disposi tivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che a detta sorgente pneumatica (18) sono associati mezzi di regolazione (26) per attivare detta sorgente pneumatica (18) in modo sostanzialmente continuo, per cui, in un modo di funzionamento continuo, detto flusso di aeriforme di deviazione investe tutti detti articoli (P) e dal fatto che a detto convogliatore principale (12) sono associati mezzi di ritegno (34, 46, 48) per trattenere su detto convogliatore principale (12) quelli fra detti articoli (P) diversi da detti articoli (P) trasferiti su detto convogliatore in derivazione (14).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto convogliatore principale (12) è un convogliatore a nastro comprendente un ramo attivo estendentesi in corrispondenza di detta sorgente pneumatica (18) e dal fatto che detti mezzi di ritegno comprendono: - aree forellate (34) provviste in detto convogliatore principale a nastro (12) in corrispondenza delle posizioni occupate, nell'impiego, da quelli di detti articoli (P) destinati ad essere sottoposti a detta azione di ritegno, e - una sorgente di pressione subatmosferica (46, 48) agente su detto ramo attivo del convogliatore principale (12) in corrispondenza di detta sorgente pneumatica (18) per indurre, in corrispondenza di dette aree forellate (34), un'azione di aspirazione che trattiene su detto convogliatore principale (12) detti articoli (P) destinati ad essere sottoposti all'azione di ritegno.
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta sorgente pneumatica (18) è situata, rispetto a detto convogliatore principale (12), sul lato opposto rispetto a detto convogliatore in derivazione (14); detto convogliatore in derivazione portando associato un elemento di riscontro (38) suscettibile di arrestare il movimento degli articoli (P) trasferiti da detta sorgente pneumatica (16) da detto convogliatore principale (12) verso detto convogliatore in derivazione (14).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto elemento di riscontro (38) è situato, rispetto a detto convogliatore principale (12) e a detto convogliatore in derivazione (14) affiancati fra loro, sul lato opposto rispetto a detta sorgente pneumatica (18).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto elemento di riscontro (38) è anch'esso costituito da un elemento a nastro presentante un ramo attivo (38a), mobile di moto concorde e sincronizzato con detto convogliatore principale (12) e detto convogliatore in derivazione (14) ed estendentesi verticalmente al disopra di detto convogliatore in derivazione (4) sul lato opposto rispetto a detto convogliatore principale (12).
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che fra detto convogliatore principale (12) e detto convogliatore in derivazione (14) è interposto, in posizione genericamente a valle rispetto a detta sorgente pneumatica (18) nel verso di avanzamento di detti articoli (P), un elemento deflettore (44) suscettibile di agire sugli articoli (P) trasferiti su detto convogliatore in derivazione (14) per allinearli secondo una generale azione a registro.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 e la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che comprende un'unità di comando (28) sensibile (30) alla velocità di movimento (P) di detti articoli in vista di comandare selettivamente il funzionamento del dispositivo (10) in detto modo di funzionamento intermittente ed in detto modo di funzionamento sostanzialmente continuo in funzione dèlia velocità di movimento di detti articoli (P).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10,caratterizzato dal fatto che detta unità di comando (28) rileva il raggiungimento, da parte della velocità di movimento di detti articoli (A), di un campo di valori intermedi di velocità di movimento per comandare il passaggio del dispositivo da detto modo di funzionamento intermittente a detto modo di funzionamento sostanzialmente continuo e, viceversa, da detto modo di funzionamento sostanzialmente continuo a detto modo di funzionamento intermittente quando detta velocità di movimento raggiunge detto campo di valori intermedoi di velocità rispettivamente per effetto di un aumento o di un decremento di detta velocità di movimento . 13. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un sensore (30) per generare un segnale indicativo del movimento di detto convogliatore principale (12) detto almeno un elemento sensore (30) essendo sensibile a variazioni dell'aspetto superficiale di detto convogliatore principale a nastro (12) situate in posizione determinata su detto convogliatore principale (12). 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 e la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che comprende fori (32) di detto convogliatore principale a nastro (12) definenti dette variazioni dell'aspetto superficiale. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 14,caratterizzato dal fatto che detti fori (32) sono localizzati in adiacenza di dette aree forellate (34). Il tutto sostanzialmente come descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.
IT95TO000723A 1995-09-08 1995-09-08 Dispositivo per suddividere file di articoli in movimento, ad esempio per impianti automatici di confezionamento. IT1280460B1 (it)

Priority Applications (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT95TO000723A IT1280460B1 (it) 1995-09-08 1995-09-08 Dispositivo per suddividere file di articoli in movimento, ad esempio per impianti automatici di confezionamento.
EP96113610A EP0761545A3 (en) 1995-09-08 1996-08-26 Device for dividing rows of moving articles, for example for automatic packaging systems

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT95TO000723A IT1280460B1 (it) 1995-09-08 1995-09-08 Dispositivo per suddividere file di articoli in movimento, ad esempio per impianti automatici di confezionamento.

Publications (3)

Publication Number Publication Date
ITTO950723A0 ITTO950723A0 (it) 1995-09-08
ITTO950723A1 true ITTO950723A1 (it) 1997-03-08
IT1280460B1 IT1280460B1 (it) 1998-01-20

Family

ID=11413808

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT95TO000723A IT1280460B1 (it) 1995-09-08 1995-09-08 Dispositivo per suddividere file di articoli in movimento, ad esempio per impianti automatici di confezionamento.

Country Status (2)

Country Link
EP (1) EP0761545A3 (it)
IT (1) IT1280460B1 (it)

Families Citing this family (8)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US6152289A (en) * 1998-08-24 2000-11-28 General Motors Corporation Line balance and jam prevention apparatus for parts conveyed between serially coupled manufacturing stations
EP1116673A1 (en) 2000-01-10 2001-07-18 CAVANNA S.p.A. A process for conveying articles, for instance for automated packaging installations, and device therefor
DE20115478U1 (de) 2001-09-19 2002-03-21 Heuft Systemtechnik Gmbh Vorrichtung zum Ausleiten von Objekten unterschiedlicher Masse
DE10343984B3 (de) * 2003-09-19 2004-12-09 KONSTRUKTA Ingenieurgesellschaft für Sondermaschinenbau mbH Vorrichtung und Verfahren zum Erkennen und Ausschleusen von Fehlverpackungen
US7080962B1 (en) 2005-05-31 2006-07-25 Kimberly-Clark Worldwide, Inc. Air conveyance apparatus
CA2639653A1 (en) * 2007-10-02 2009-04-02 Ferag Ag Device and method for packaging flat articles conveyed in a conveying stream
WO2012074417A1 (en) * 2010-12-03 2012-06-07 Compac Technologies Limited Article diverter
DE102018009974B3 (de) 2018-12-21 2020-04-23 Hansueli Christen Querfördersorter mit Abräumvorrichtung und Verfahren zum Entfernen von auf einem Querfördersorter deplatziertem Stückgut

Family Cites Families (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
CH607967A5 (it) * 1976-05-14 1978-12-15 Sig Schweiz Industrieges
DE2801387A1 (de) * 1978-01-13 1979-07-19 Bernhard Heuft Sortiergeraet
DE3307757A1 (de) * 1983-03-04 1984-09-06 Bernhard 5475 Burgbrohl Heuft Vorrichtung zum verteilen von gegenstaenden auf zwei oder mehrere abfuhrfoerderer
GB8606022D0 (en) * 1986-03-12 1986-04-16 Cadbury Ltd Transfer arrangement
US5348136A (en) * 1992-04-07 1994-09-20 Magnetic Separation Systems, Inc. Singulation system for recyclable material

Also Published As

Publication number Publication date
EP0761545A2 (en) 1997-03-12
EP0761545A3 (en) 1997-06-04
IT1280460B1 (it) 1998-01-20
ITTO950723A0 (it) 1995-09-08

Similar Documents

Publication Publication Date Title
CA2397470C (en) Thermoshrinking tunnel oven for making thermoshrinking plastic material film packages and the packaging method performed thereby
JP6172911B2 (ja) 合成フィラメントを案内及び載置してフリースを形成する装置並びに方法
US7269929B2 (en) Heat tunnel for film shrinking
ITTO950723A1 (it) Dispositivo per suddividere file di articoli in movimento, ad esempio per impianti automatici di confezionamento.
US20060280666A1 (en) Oil shale derived pollutant control materials and methods and apparatuses for producing and utilizing the same
US11549753B2 (en) Laminar flow shrink oven
JP2009545495A (ja) 包装用品に収縮フィルムを収縮装着する方法並びにこの方法を実施する装置
ITTO20110809A1 (it) Procedimento per confezionare automaticamente articoli igienico-sanitari e relativo sistema
AU648815B2 (en) Stabilization and positoning of printed products during conveying
ITBO980350A1 (it) Convogliatore di stabilizzazione di pacchetti di sigarette in uscita d a una macchina impacchettatrice .
JP7229325B2 (ja) 仕分け機
RU2470850C2 (ru) Устройство для уменьшения смещения среди транспортируемых изделий и соответствующий способ
JP6915153B2 (ja) コアンダ安定化装置付き分流機
US3430358A (en) Shrink tunnel with conveyer and air directing means
CN106043806B (zh) 一种异形烟与常规烟混合包装机
EP2763917A1 (en) Method and device for feeding products to a processing station
CH682478A5 (it) Unità di alimentazione pneumatica di prodotti ad una macchina operatrice.
ITBO940419A1 (it) Dispositivo selezionatore di gruppi di prodotti alimentabili in conti- nuo.
CA2976683C (en) A device for the labelling of individual products
US20190375532A1 (en) Heat shrinking apparatus in shrink packaging machine
CH692036A5 (it) Dispositivo per formare gruppi di articoli in sistemi di convogliamento, ad esempio per impianti automatici di confezionamento.
ITTO20110810A1 (it) Dispositivo deflettore per la manipolazione di articoli igienico-sanitari
AU683162B2 (en) Method and device for drying perforated bricks and similar articles
DE60004631D1 (de) Vorrichtung zum stapeln von signaturen in form von stangen
TWM569262U (zh) 連續捲筒紙雷射處理模組

Legal Events

Date Code Title Description
0001 Granted