ITTO950281A1 - Occhiali di prova per lenti progressive o multifocali. - Google Patents

Abstract

Occhiali di prova per lenti oftalmiche progressive o multifocali, in cui le lenti sono supportate rispettivamente per i due occhi, mediante elementi appositamente modellati atti a contenere anche due lenti sovrapposte e collegati al frontalino costituito sostanzialmente da due barre parallele, in guisa che, ogni elemento porta lenti, possa traslare indipendentemente rispetto al frontalino, posizionando oppunalmente il centro ottico di dette lenti con l'asse ottico del corrispondente occhio del paziente, mentre il posizionamento rispetto alla verticale di detti centri ottici è dato dal nasello regolatile in tale senso, infatti l'aggiustamento o l'accorciamento del cosidetto nasello consente di alzare o abassare l'occhiale di prova rispetto all'asse verticale degli occhi del paziente. Il diametro delle lenti è tale da consentire l'utilizzo delle caratteristiche ottiche di dette lenti.

Description

TESTO DELLA DESCRIZIONE

DELL 'INVENZIONE INDUSTRIALE

DAL TITOLO OCCHIALI DI PROVA PER LENTI PROGRESSIVE O MULTIFOCALI

La presente invenzione concerne degli occhiali di prova per lenti progressive o 'multifocali, in particolare del tipo con montatura le cui lenti, tramite rispettivi portalenti a guisa di cerchi inserite poi, in elementi, appositamente modellati, sono supportate e/o' collegate mediante due elementi astiforme, sostanzialmente orizzontali e parallele, cosiddetto frontalino, disimpegnato rispetto alla verticale in modo da variare l'angolo rispetto alle stanghette collegate a detto frontalino con snodo.

Scopo principale della presente invenzione è quello di provvedere degli occhiali di prova per lenti progressive o multifocali, che consentano ad esempio l'utilizzo delle caratteristiche ottiche di dette lenti, la regolazione dei centri ottici delle lenti in relazione alla distanza interpupillare del paziente, e il giusto posizionamento di detto sistema in senso verticale con la regolazione dell'inclinazione delle orbite rispetto alle stanghette.

In vista di tale scopo la presente,invenzione provvede di un occhiale di prova essenzialmente caratterizzato da:

a) il diametro delle lenti è tale da consentire l'utilizzo delle caratteristiche ottiche di dette lenti.

b) Il centro ottico per lontano di dette lenti è facilmente reperibile e quindi posizionatile opportunamente sui corrispondenti assi ottici del paziente.

E' previsto un set di lenti di prova premontate in cerchi portalenti, tale da realizzare .qualunque prescrizione di occhiali con lenti progressive o multifocali.

Il vantaggio della presente invenzione è di consentire al paziente di provare l'uso di un occhiale multifocale o progressivo o altro, per esempio bifocale e verificare la tollerabilità nei. tempo in ogni circostanza.

Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenziati dalla descrizione dettagliata che segue con riferimento ai disegni annessi, forniti a solo titolo di esempio in cui:

la fig. 1 è una vista frontale. Il cosiddetto "frontalino", secondo la presente invenzione è costituito da due barre cilindriche e parallele, fig. 1(1) le cui estremità sono inserite rispettivamente in un elemento di congiunzione fig.

1 2 con le astine o stanghette (3 e 3A) fig. 2.

La fig. (2) rappresenta una Vista laterale, secondo la presente invenzione, dove le astine o stanghette (3 e 3a) sono regolabili in lunghezza con scorrimento telescopico. collegate con l'elemento di congiunzione (2) mediante uno snodo (4) che consente al frontalino e di conseguenza al porta orbite una regolazione angolare secondo l'asse verticale.

Sul frontalino ed esattamente al centro di esso, è inserito un elemento che funge da nasello' (12) fig. 1 oscillante in senso anteriore-posteriore e viceversa, regolabile in senso verticale, ed a regolazione avvenuta bloccabile a mezzo di una vite con ghiera (5b), detto nasello, nella sua estremità inferiore presenta un elemento' di appoggio al naso del paziente (12a) fig. 1 oscillante!e anatomico, onde ottenere un corrispondente appoggio per sostenere l'occhiale nella giusta posizione.

Sulla struttura del frontalino, il movimento di traslazione di ciascun elemento porta cerchi è regolato da una scala millimetrata (10a) fig. 1 che consente una regolazione precisa dei centri ottici delle lenti in senso orizzontale sulla corrispondente distanza interpupillare del paziente, mentre il nasello, nella sua escursione verticale consente il giusto posizonamento verticale di detti centri ottici, ottenendo così un perfetto posizionamento di detti occhiali, di prova, sulle rispettive pupille del paziente.

Il giunto snodato (4) fig. 2, solidale al frontalino consente al sistema una inclinazione, rispetto alla verticale , necessaria per una migliore adattabilità delle lenti, le astine o stanghette sono regolabili anche in lunghezza con movimento telescopico, mentre l'autobloccaggio avviene mediante una frizione a strisciamento.

Le lenti oftalmiche, progressive o multifocali, sono inserite nei rispettivi cerchi metallici o di altro materiale, in guisa che il centro ottico (co) fig. 1 risulti posizionato più alto rispetto al centro geometrico di dette lenti. Il centro ottico è identificato mediante punti di riferimento, es. fig· 1 (6d-6e) (lla-llb) e corrispondenti rispettivamente ad altrettanti punti di coordinamento incisi sugli elementi portalenti traslanti (6c-6f). La zona tempiale delle lenti è segnalata da una serie di puntini, fig. 1 (ile), opportunamente colorati, ad esempio verdi per il gruppo di lenti destre e rossi per il gruppo di lenti sinistre. Mentre la zona alta delle lenti è segnalata da un puntino (ile) fig- 1, opportunamente colorato rispetto al punto (1lb) .

Si deduce che il centro ottico (co) di ciascuna lente sia sempre identificabile. Il suo posizionamento (più alto rispetto al centro geometrico delle lenti) è necessariamente voluto, al fine di utilizzare le caratteristiche ottiche di dette lenti.

Esempio di posizionamento dell'occhiale di prova: si inserisce la lente nella scanalatura (6bc) fig. 2 in guisa che i punti di riferimento della stessa (6d) e (ila) fig. 1 coincidano rispettivamente con i punti di riferimento incisi sull'elemento porta lenti (6c) e (6f). II centro ottico (co) fig. 1, così identificato, si faicoincidere con la pupilla del paziente mediante l'asse (6c-6f-6g) dove il punto di riferimento (6g) indica la distanza interpupillare espressa in millimetri.

L'inserimento dei cerchi portalenti (11) fig· 1 nella struttura (6b) fig- 1, è possibile mediante scanalature (6bc) fig. 2 ricavate nella struttura, trattenuti poi da appendici elastiche (6a) fig. 2 che esercitano una pressione sui cerchi porta lenti sufficiente a trattenerli in sede.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1. Occhiali di prova per lenti multif ocali o progressive caratterizzati dal fatto che le lenti di prova hanno un diametro tale da consentire l'utilizzo delle caratteristiche ottiche di dette lenti.
2. 2. Occhiali di prova per lenti ,multifocali o progressive secondo la rivendicazione 1, i cui centri ottici di dette lenti sono identificabili a mezzo punti di riferimento incisi sui cerchi portalenti e corrispondenti alle coordinate di detti centri òttici, mentre altrettanti corrispondenti punti di riferimento sono incisi sui rispettivi supporti appositamente modellati (6b).