ITTO20131075A1 - Strumento odontoiatrico a leva per l¿estrazione dentale - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo:

“STRUMENTO ODONTOIATRICO A LEVA PER L’ESTRAZIONE DENTALE”,

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad uno strumento odontoiatrico a leva per l’estrazione dentale.

Più in particolare, l’oggetto della presente invenzione concerne uno strumento odontoiatrico a leva da utilizzarsi in via preferita durante le operazioni di estrazione del terzo dente molare destro, rispettivamente sinistro, di ciascuna arcata (più comunemente noti come “denti del giudizio”), in modo da agevolare il chirurgo durante le summenzionate operazioni di estrazione, nonché per rendere l’intervento stesso meno traumatico per il paziente.

Sono attualmente noti, allo stato della tecnica, differenti tipologie di strumenti odontoiatrici, presentanti preferibilmente una conformazione a leva, finalizzati all’utilizzo nelle operazioni di estrazione del terzo dente molare destro, rispettivamente sinistro, di ciascuna arcata, i quali tuttavia non vanno esenti dal presentare una pluralità di inconvenienti, i quali contribuiscono a rendere maggiormente complesse le operazioni da eseguirsi da parte del chirurgo, nonché a rendere l’intervento complessivamente più traumatico per il paziente.

In questa direzione sono noti, a titolo d’esempio, strumenti odontoiatrici come il sindesmotomo di Bernard n. 28 (Figura 1), oppure la Leva Friedman n. 31 (Figura 2).

Detti strumenti odontoiatrici noti, finalizzati ad operare a livello della faccia mesiale del dente, presentano una parte di impugnatura ed uno stelo operatore comprendente almeno una curvatura, finalizzata alla realizzazione dell’effetto leva necessario ai fini dell’esecuzione dell’estrazione dentale, nonché una parte di estremità libera operativa a conformazione sostanzialmente triangolare.

Altri esempi di strumenti odontoiatrici a leva per l’elevazione dentale noti allo stato della tecnica sono costituiti dalla leva Miller 72 Apexo Elevator (Figura 3), e la leva Dental Root Elevator (Figure 4 e 5).

D’altra parte, dal documento n. GB2410902 A è noto un elevatore dentale comprendente una impugnatura ed una parte attiva a leva, un elemento rigido di collegamento che realizza il collegamento fra detta impugnatura e detta parte a leva, con una piegatura comprendente una parte curva interna ed una parte curva esterna, realizzata in detta leva nel punto in cui l’impugnatura e l’elemento di collegamento sono raccordati; l’estremità posteriore della leva, la piegatura, l’elemento di collegamento e l’impugnatura giacciono sul medesimo piano, l’asse longitudinale della leva è differente rispetto all’asse longitudinale dell’insieme di connessione con l’impugnatura, e il piano delle superfici attive di elevazione dentale comprende un angolo rispetto al piano in cui giace l’insieme realizzato dalla piegatura - elemento di connessione -impugnatura, in via preferita di 90°.

D’altra parte, dal documento n. CN202537683 U è noto uno strumento di elevazione dentale il quale comprende una parte di impugnatura, un’asta di elevazione ed una parte a lama di elevazione, in cui detta asta è realizzata in modo da formare due angoli rispetto al piano geometrico; un primo angolo ed un secondo angolo sono ordinatamente disposti rispetto all’impugnatura; il primo angolo è compreso tra 145 e 155 gradi, ed in via preferita è pari a 150 gradi; il secondo angolo è compreso tra 115 e 125 gradi, ed in via preferita è pari a 120 gradi. Una superficie concava della lama di elevazione è rivolta verso la parte anteriore del tratto intermedio dello stelo dello strumento di elevazione dentale. Il chirurgo convenientemente inserisce detta parte a lama nella superficie mesiale della radice residua ovvero del dente rotto del terzo dente molare al fine di operare l’estrazione del dente stesso, mentre la superficie concava di detta parte a lama è rivolta verso una superficie distale.

Tuttavia, i summenzionati strumenti odontoiatrici a leva noti allo stato della tecnica presentano anzitutto l’inconveniente di non riuscire, per limite strutturale intrinseco, a penetrare sufficientemente in profondità nell’osso in prossimità della zona del terzo dente molare da curare, in particolar modo in tutti quei casi in cui lo spazio compreso tra le arcate dentarie si rivela particolarmente ristretto, con quanto ne consegue in termini di difficoltà operative per il chirurgo.

Parimenti, detti strumenti odontoiatrici a leva noti presentano l’ulteriore inconveniente di non potere essere universalmente utilizzati per operare tanto su un terzo dente molare, superiore ovvero inferiore, destro che sul medesimo dente sinistro, richiedendo dunque l’uso di due differenti strumenti, debitamente conformati.

In aggiunta, l'impiego di leve di lunghezza relativamente ridotta, come quelle attualmente note allo stato della tecnica, richiede necessariamente al chirurgo di esercitare una maggiore forza ai fini dell’estrazione dentale, rendendo così l’operazione maggiormente invasiva e traumatica per il paziente che la subisce.

D’altra parte, per i medesimi limiti di carattere strutturale, detti strumenti odontoiatrici a leva noti non consentono di operare altresì a livello mesio-vestibolare.

La presente invenzione, partendo dalla nozione di tali inconvenienti, intende porvi rimedio.

Uno scopo della presente invenzione è di provvedere uno strumento odontoiatrico a leva per l’estrazione dentale il quale presenti una struttura che permetta al chirurgo di penetrare in modo agevole sufficientemente in profondità nell’osso in prossimità della zona del terzo dente molare da curare, anche in quei casi particolari in cui lo spazio compreso tra le arcate dentarie si rivela particolarmente ristretto.

E’ altresì scopo della presente invenzione provvedere uno strumento odontoiatrico a leva come detto, il quale presenti caratteristiche strutturali tali da essere indistintamente utilizzato, da parte del chirurgo, per operare su un terzo dente molare destro, rispettivamente sinistro.

Un altro scopo ancora della presente invenzione è di provvedere uno strumento odontoiatrico a leva come specificato, il quale permetta al chirurgo di realizzare l’estrazione del terzo dente molare esercitando una forza relativamente contenuta.

D’altra parte, costituisce scopo della presente invenzione provvedere uno strumento odontoiatrico a leva come indicato, il quale consenta del pari di operare efficientemente anche a livello mesio-vestibolare.

In vista di tali scopi, la presente invenzione provvede uno strumento odontoiatrico a leva per l’estrazione dentale, la cui caratteristica essenziale forma oggetto della rivendicazione principale, mentre ulteriori caratteristiche vantaggiose dell’invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.

Le rivendicazioni suddette si intendono qui integralmente riportate.

Più in particolare, detto strumento odontoiatrico a leva per l’estrazione dentale comprendente:

- una impugnatura;

- una parte operativa a stelo, connessa stabilmente con una sua estremità a detta impugnatura, e presentante almeno due rami contigui, di cui uno principale adiacente a detta impugnatura, e formanti tra loro un angolo, è caratterizzato dal fatto che detta parte operativa a stelo presenta, rispetto al piano mediano verticale longitudinale dello strumento, tre rami contigui i cui assi formano tra loro rispettivi angoli, e dal fatto che, a partire dall'estremità libera:

- il primo di detti angoli è ottuso ed è compreso tra 150 e 175 gradi;

- il secondo di detti angoli ed è compreso tra 80 e 100 gradi;

- il terzo di detti angoli è ottuso ed è compreso tra 150 e 170 gradi.

La presente invenzione risulterà con maggiore evidenza dalla descrizione dettagliata che segue, con riferimento al disegno alla presente allegato, avente carattere meramente esemplificativo e dunque non limitativo, in cui:

- le Figure da 1 a 5 sono riproduzioni fotografiche di differenti strumenti odontoiatrici a leva per l’estrazione dentale, secondo tecnica nota;

- la Figura 6 è una vista schematica in elevazione laterale, in spaccato parziale, di uno strumento odontoiatrico a leva per l’estrazione dentale secondo una forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione;

- la Figura 7 è una vista schematica in pianta dall’alto dello strumento odontoiatrico a leva per l’estrazione dentale di Figura 6;

- la Figura 8 è una vista in sezione ed in scala maggiore secondo la linea VIII-VIII di Figura 6;

- la Figura 9 è una vista in scala maggiore

in direzione della freccia IX di Figura 6;

- la Figura 10 è una vista schematica prospettica ed in scala maggiore del particolare dell’estremità libera dello strumento odontoiatrico a leva per l’estrazione dentale di Figura 6.

Nelle summenzionate Figure di disegno, con 10 è indicato lo strumento odontoiatrico a leva per l’estrazione dentale secondo la presente forma di realizzazione esemplificativa dell’invenzione.

Detto strumento odontoiatrico a leva 10 per l’estrazione dentale, comprende:

- una impugnatura 11;

- una parte operativa a stelo 12, connessa stabilmente con una sua estremità a detta impugnatura 11, e presentante tre rami contigui 12.1, 12.2, 12.3, di cui uno principale 12.3 adiacente a detta impugnatura 11, e formanti tra loro un rispettivo angolo.

Più in particolare, secondo la presente forma di realizzazione, detta parte operativa a stelo 12 presenta, rispetto al piano mediano verticale longitudinale dello strumento 10 (ossia un piano parallelo al piano di disegno della Figura 6), tre rami contigui 12.1, 12.2, 12.3, i cui assi formano, a partire dall'estremità libera 13 del ramo 12.1, tra loro rispettivi angoli α, β, γ e dove (Figura 6):

- il primo α di detti angoli è ottuso ed è compreso tra 150 e 175 gradi;

- il secondo β di detti angoli ed è compreso tra 80 e 100 gradi;

- il terzo γ di detti angoli è ottuso ed è compreso tra 150 e 170 gradi.

In questo modo è reso possibile al chirurgo arrivare agevolmente in profondità nell’osso nella fase di estrazione del terzo dente molare destro, rispettivamente sinistro, dell'arcata superiore, rispettivamente inferiore, esercitando una forza relativamente contenuta.

Conseguentemente, l’intervento complessivo risulta del pari meno invasivo e traumatico per il paziente che lo subisce. Vantaggiosamente, detta parte operativa a stelo 12 comprende i detti tre rami contigui 12.1, 12.2, 12.3 di cui il primo 12.1 essenzialmente curvilineo, mentre gli altri due 12.2, 12.3 sono essenzialmente rettilinei.

Il ramo principale 12.3 è adiacente e sostanzialmente coassiale a detta impugnatura 11, mentre detto primo ramo 12.1 comprende detta estremità libera 13 operativa.

Secondo la presente forma esemplificativa di realizzazione dell’invenzione (Figura 6):

- il primo (α) di detti angoli è ottuso e presenta un’ampiezza complessiva di 163 gradi;

- il secondo (β) di detti angoli è essenzialmente retto;

- il terzo (γ) di detti angoli è ottuso e presenta un’ampiezza complessiva di 158 gradi.

Detta struttura consente il più efficace conseguimento del summenzionato effetto tecnico di agevole penetrazione in profondità nell’osso del dente sul quale il chirurgo opera, a prescindere dalle condizioni di spazio effettivo presente fra le arcate dentarie.

Ai fini di ulteriore implemento della relativa efficienza operativa, l’estremità libera 13 di detta parte operativa a di detto primo ramo 12.1 dello stelo 12 presenta una conformazione specularmente simmetrica rispetto al piano mediano verticale longitudinale dello strumento 10 medesimo.

Più in particolare, secondo la presente forma esemplificativa di realizzazione dell’invenzione, l’estremità libera 13 di detta parte operativa a stelo 12 presenta vantaggiosamente conformazione essenzialmente a paletta a contorno sostanzialmente rettangolare (Figure 8-10).

In aggiunta, per i medesimi scopi, detta estremità libera 13 di detta parte operativa a stelo 12 è concava con concavità speculare rispetto al piano mediano verticale longitudinale dello strumento 10, rivolta verso l'esterno dello strumento 10 medesimo (Figura 8).

Al fine di permettere al chirurgo di eseguire l’estrazione del dente esercitando una forza relativamente contenuta, detta parte operativa a stelo 12 presenta una lunghezza complessiva sensibilmente maggiore rispetto a quella propria degli strumenti odontoiatrici di estrazione noti allo stato della tecnica; più in particolare, detta parte operativa a stelo 12 presenta una lunghezza complessiva di almeno 7 cm. In via preferita, detta parte operativa a stelo 12 presenta una lunghezza complessiva sostanzialmente pari a 8,5 cm. Parimenti, per lo stesso fine, detta estremità libera 13 presenta altezza, misurata come proiezione su un piano ortogonale all'asse del ramo principale 12.3 della parte operativa a stelo 12 corrispondente sostanzialmente a 21 mm.

Detta struttura permette infatti a chi opera di arrivare in profondità nell’osso in modo agevole ed ivi operare con la successiva estrazione del terzo dente molare, ovvero parte residua di esso, esercitando una forza relativamente contenuta, essendo l’effetto leva favorito dalla lunghezza ottimale di detta parte operativa a stelo 12, nonché dall’altezza di detta estremità libera 13, misurata come proiezione su un piano ortogonale all'asse del ramo principale 12.3 della parte operativa a stelo 12.

Come evidente da quanto sin qui descritto, detto strumento odontoiatrico a leva 10 per l’estrazione dentale presenta una struttura la quale permette al chirurgo di penetrare in modo agevole sufficientemente in profondità nell’osso in prossimità della zona del terzo dente molare da curare, anche in quei casi particolari in cui lo spazio compreso tra le arcate dentarie si rivela particolarmente ristretto.

Parimenti, le caratteristiche strutturali di detto strumento odontoiatrico a leva 10 come detto, consentono al chirurgo di utilizzare indistintamente un unico strumento per operare su un terzo dente molare destro, rispettivamente sinistro, di ciascuna arcata dentaria.

In aggiunta, la struttura di detto strumento odontoiatrico a leva 10 come specificato, presentante come descritto una struttura complessiva relativamente lunga, in particolare della relativa parte a stelo 12, consente al chirurgo di realizzare l’estrazione del terzo dente molare esercitando una forza relativamente contenuta.

D’altra parte, per le medesime caratteristiche strutturali menzionate, detto strumento odontoiatrico a leva 10 come indicato permette del pari di operare efficientemente anche a livello mesio-vestibolare.

Come risulta da quanto precede, la presente invenzione permette di conseguire in modo semplice e vantaggioso gli scopi esposti nell’introduzione.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Strumento odontoiatrico a leva (10) per l’estrazione dentale, comprendente: - una impugnatura (11); - una parte operativa a stelo (12), connessa stabilmente con una sua estremità a detta impugnatura (11), e presentante almeno due rami contigui (12.1, 12.2, 12.3), di cui uno principale (12.3) adiacente a detta impugnatura (11), e formanti tra loro un angolo, caratterizzato dal fatto che detta parte operativa a stelo (12) presenta, rispetto al piano mediano verticale longitudinale dello strumento (10), tre rami contigui (12.1, 12.2, 12.3), i cui assi formano tra loro rispettivi angoli (α, β, γ), e dal fatto che, a partire dall'estremità libera (13): - il primo (α) di detti angoli è ottuso ed è compreso tra 150 e 175 gradi; - il secondo (β) di detti angoli ed è compreso tra 80 e 100 gradi; - il terzo (γ) di detti angoli è ottuso ed è compreso tra 150 e 170 gradi, in modo da consentire al chirurgo di arrivare in profondità nell’osso nella fase di estrazione del terzo dente molare destro, rispettivamente sinistro, dell'arcata superiore, rispettivamente inferiore, esercitando una forza relativamente contenuta.
2. 2. Strumento odontoiatrico a leva (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che: - il primo (α) di detti angoli è ottuso e presenta un’ampiezza complessiva di 163 gradi; - il secondo (β) di detti angoli è essenzialmente retto; - il terzo (γ) di detti angoli è ottuso e presenta un’ampiezza complessiva di 158 gradi.
3. 3. Strumento odontoiatrico a leva (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l’estremità libera (13) di detta parte operativa a stelo (12) presenta una conformazione specularmente simmetrica rispetto al piano mediano verticale longitudinale dello strumento (10) medesimo.
4. 4. Strumento odontoiatrico a leva (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’estremità libera (13) di detta parte operativa a stelo (12) presenta conformazione essenzialmente a paletta a contorno sostanzialmente rettangolare.
5. 5. Strumento odontoiatrico a leva (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta estremità libera (13) di detta parte operativa a stelo (12) è concava con concavità speculare rispetto al piano mediano verticale longitudinale dello strumento (10), rivolta verso l'esterno dello strumento (10) medesimo.
6. 6. Strumento odontoiatrico a leva (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta parte operativa a stelo (12) presenta una lunghezza complessiva di almeno 7 cm ed è sostanzialmente pari a 8,5 cm.
7. 7. Strumento odontoiatrico a leva (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta estremità libera (13) presenta altezza, misurata come proiezione su un piano ortogonale all'asse del ramo principale (12.3) della parte operativa a stelo (12) corrispondente sostanzialmente a 21 mm.