ITTO20130119A1 - Apparecchio multifunzione modulare per lavorazioni alimentari. - Google Patents

Apparecchio multifunzione modulare per lavorazioni alimentari.

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ITTO20130119A1
ITTO20130119A1 IT000119A ITTO20130119A ITTO20130119A1 IT TO20130119 A1 ITTO20130119 A1 IT TO20130119A1 IT 000119 A IT000119 A IT 000119A IT TO20130119 A ITTO20130119 A IT TO20130119A IT TO20130119 A1 ITTO20130119 A1 IT TO20130119A1
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IT
Italy
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power take
module
motor
microswitch
grater
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IT000119A
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Davide Adriano
Gabriele Adriano
Davide Demartini
Marco Ferlito
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Facem S P A
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    • A22BUTCHERING; MEAT TREATMENT; PROCESSING POULTRY OR FISH
    • A22CPROCESSING MEAT, POULTRY, OR FISH
    • A22C17/00Other devices for processing meat or bones
    • A22C17/0006Cutting or shaping meat
    • A22C17/0026Mincing and grinding meat

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  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Wood Science & Technology (AREA)
  • Zoology (AREA)
  • Food Science & Technology (AREA)
  • Beans For Foods Or Fodder (AREA)

Description

“APPARECCHIO MULTIFUNZIONE MODULARE PER LAVORAZIONI ALIMENTARIâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un apparecchio multifunzione modulare per lavorazioni alimentari, destinato in particolare ad applicazioni professionali nel settore della piccola e grande ristorazione.
Sono noti nella tecnica i classici apparecchi per lavorazioni alimentari ad uso professionale, solitamente utilizzati in laboratori o negozi di macelleria o nel settore della piccola e grande ristorazione, in particolare destinati alla tritatura della carne: tali apparecchi sono classicamente composti da un corpo macchina comprendente al suo interno un motore elettrico destinato a portare in rotazione un albero dotato di elica atto a spingere le porzioni di carne proveniente da una apposita tramoggia di alimentazione verso i coltelli di tritatura ed una piastra forata posti nella bocca di testa. Talvolta, tali apparecchi tritacarne sono accoppiati ad un distinto apparecchio grattugiare elettrico, atto per esempio a grattugiare formaggio, pane, ecc….
Tali apparecchi noti soffrono però ancora di alcuni inconvenienti, tra i quali i seguenti:
- l’apparecchio tritacarne e l’apparecchio grattugia sono disposti, al fine di semplificare al massimo le specifiche costruttive nell’ottica di un contenimento dei costi, con le prese di potenza opposte le une alle altre, costringendo di conseguenza l’addetto che deve utilizzare alternativamente entrambi tali apparecchi ad assumere una posizione di lavoro necessariamente univoca;
- essendo che le velocità di rotazione dell’albero del tritacarne e di quello della grattugia devono essere necessariamente differenti, l’apparecchio tritacarne e quello grattugia sono solitamente azionati da un motore elettrico con un riduttore ed una presa diretta disposti in modo tale da rendere tali alberi coassiali ad un comune asse di rotazione: in alternativa, sono noti apparecchi multifunzione dotati di due prese di potenza distinte caratterizzate da velocità di rotazione differenti grazie all’interposizione di variatori di velocità elettronici che però, in ambito professionale e in considerazione delle potenza richieste, non sono utilizzati a causa dei loro costi eccessivi;
- per ragioni di sicurezza, i componenti tritacarne e grattugia dei suddetti apparecchi devono avere dimensioni tali da impedire al loro interno l’inserimento delle mani ma che, nel contempo, rendono difficoltoso lo svolgimento di efficaci operazioni di lavaggio e di pulizia interna. Inoltre, gli apparecchi noti hanno dimensioni tali, ed in particolare la loro altezza dal piano di lavoro su cui poggiano, da rendere disagevole, se non impossibile, il posizionamento adeguato di vaschette di raccolta del prodotto tritato o grattugiato fuoriuscente dalla bocca in testa degli apparecchi stessi, soprattutto se tali vaschette sono di tipo Gastronorm con dimensioni normalizzate.
Inoltre, i componenti grattugia degli apparecchi noti comprendono solitamente elementi elettrici di sicurezza antinfortunistica integrati, per esempio per inibire il funzionamento del motore nel caso in cui la leva premente del prodotto da grattugiare sia aperta, tali da rendere impossibile il lavaggio in acqua dei componenti stessi.
Scopo quindi della presente invenzione à ̈ quello di risolvere i suddetti problemi della tecnica anteriore fornendo un apparecchio multifunzione modulare per lavorazioni alimentari, destinato in particolare per applicazioni professionali, composto da un unico corpo motore contenente preferibilmente un unico motore azionante due distinte prese di potenza alle quali possono essere connessi operativamente diversi componenti modulari quali, per esempio, un modulo tritacarne ed un modulo grattugia, rendendo versatile e pratico l’utilizzo dello stesso apparecchio per più funzioni.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un apparecchio multifunzione modulare per lavorazioni alimentari, destinato in particolare per applicazioni professionali, nel quale le prese di potenza sono disposte su uno stesso fronte dell’apparecchio stesso, consentendo all’addetto l’utilizzo indifferente dei moduli connessi alle prese stesse senza la necessità di spostarsi e permettendogli di assumere la posizione di lavoro più pratica, per esempio in posizione frontale o laterale rispetto all’apparecchio stesso, in funzione delle sue preferenze o dello spazio a disposizione.
Inoltre, uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un apparecchio multifunzione modulare per lavorazioni alimentari, destinato in particolare per applicazioni professionali, nel quale le prese di potenza forniscono velocità di rotazione differenti, tali velocità differenti essendo realizzate mediante un singolo motore elettrico connesso alle prese di potenza mediante l’interposizione di mezzi di variazione del rapporto di trasmissione meccanici, tali mezzi di variazione del rapporto di trasmissione meccanici consentendo di disporre gli assi di rotazione in modo tale che tali prese di potenza risultino affiancate.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un apparecchio multifunzione modulare per lavorazioni alimentari, destinato in particolare per applicazioni professionali, dotato di opportuni supporti di appoggio al piano di lavoro tali da porre le bocche in testa dei prodotti lavorati dai vari moduli connessi alle prese di potenza ad una altezza minima dal piano stesso tale da consentire l’agevole inserimento al di sotto di tali bocche in testa di almeno una vaschetta di tipo Gastronorm.
Inoltre, uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un apparecchio multifunzione modulare per lavorazioni alimentari, destinato in particolare per applicazioni professionali, comprendente almeno un modulo tritacarne che possa essere operativamente connesso ad una delle sue prese di potenza, tale modulo tritacarne essendo facilmente smontabile e dotato di aperture opportunamente dimensionate per consentirne il completo ed efficace lavaggio.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un apparecchio multifunzione modulare per lavorazioni alimentari, destinato in particolare per applicazioni professionali, un modulo grattugia che possa essere operativamente connesso ad una delle sue prese di potenza, tale modulo grattugia essendo facilmente smontabile per consentirne il completo ed efficace lavaggio anche in acqua, tale modulo essendo privo di qualsiasi componente elettrico integrato.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi dell’invenzione, quali risulteranno dal seguito della descrizione, vengono raggiunti con un apparecchio multifunzione modulare per lavorazioni alimentari come quello descritto nella rivendicazione 1. Forme di realizzazione preferite e varianti non banali della presente invenzione formano l’oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Resta inteso che tutte le rivendicazioni allegate formano parte integrante della presente descrizione.
Risulterà immediatamente ovvio che si potranno apportare a quanto descritto innumerevoli varianti e modifiche (per esempio relative a forma, dimensioni, disposizioni e parti con funzionalità equivalenti) senza discostarsi dal campo di protezione dell'invenzione come appare dalle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verrà meglio descritta da alcune forme preferite di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la FIG. 1 mostra una vista in prospettiva frontale di una realizzazione preferita dell’apparecchio secondo la presente invenzione; - la FIG. 2 mostra una vista in prospettiva posteriore dell’apparecchio della FIG. 1 privo della calotta di copertura;
- la FIG. 3 mostra una vista dall’alto dell’apparecchio della FIG. 2;
- la FIG. 4 mostra una vista in prospettiva frontale dell’apparecchio della FIG. 1 dotato di un modulo tritacarne e di un modulo grattugia;
- la FIG. 5 mostra una vista in prospettiva frontale esplosa di una realizzazione preferita di un modulo tritacarne dell’apparecchio secondo la presente invenzione;
- la FIG. 6 mostra una vista in prospettiva posteriore esplosa del modulo tritacarne della FIG.
5; e
- la FIG. 7 mostra una vista in prospettiva frontale esplosa di una realizzazione preferita di un modulo grattugia dell’apparecchio secondo la presente invenzione.
Per brevità di trattazione verranno nel prosieguo tralasciate ovviamente le descrizioni relative ai componenti comuni con gli apparecchi per lavorazioni alimentari della tecnica nota e necessari al funzionamento basilare dell’apparecchio stesso, che si ritengono comunque ampiamente noti nella tecnica, per soffermarsi in particolare sugli aspetti ed i componenti caratterizzanti l’apparecchio secondo la presente invenzione.
Facendo riferimento alle Figure à ̈ quindi possibile notare che l’apparecchio 1 multifunzione modulare per lavorazioni alimentari, destinato in particolare ad applicazioni professionali, à ̈ composto da almeno un corpo motore 3 comprendente almeno un motore 5, preferibilmente di tipo elettrico asincrono monofase e trifase, ed almeno due prese di potenza 7’, 7’’ azionate da tale motore 5, ciascuna di tali prese di potenza 7’, 7’’ essendo atta ad essere operativamente connessa ad un elemento di lavorazione rotante, quale per esempio l’albero ad elica o il rullo grattugia di un corrispondente modulo di lavorazione alimentare, quale per esempio un modulo tritacarne 30 o un modulo grattugia 50 di cui in seguito.
In particolare, tale motore 5 à ̈ atto a portare in rotazione una tale prima presa di potenza 7’ ad una prima velocità di rotazione ω1e tale seconda presa di potenza 7’’ ad una seconda velocità di rotazione ω2, essendo preferibilmente ω1≠ ω2, ed ancora più preferibilmente ω1> ω2, doveω1≈ 1400 giri/minuto e ω2≈ 200 giri/minuto.
Vantaggiosamente, al fine di differenziare le velocità di rotazione ω1, ω2impresse alle rispettive prese di potenza 7’, 7’’, il motore 5 à ̈ collegato ad almeno una di tali prese di potenza 7’ o 7’’ mediante l’interposizione di mezzi di variazione del rapporto di trasmissione meccanici 9, tali mezzi 9 essendo preferibilmente composti da una serie di ingranaggi posti in cascata. In particolare, nella realizzazione preferita dell’apparecchio 1 come quella illustrata nelle Figure, il motore 5 à ̈ collegato in presa diretta alla prima presa di potenza 7’, essendo quindi la velocità di rotazione ωMdell’albero motore del motore 5 sostanzialmente uguale a tale prima velocità di rotazione ω1, mentre à ̈ collegato cinematicamente alla seconda presa di potenza 7’’ mediante l’interposizione di tali mezzi di variazione del rapporto di trasmissione meccanici 9, tali mezzi di variazione del rapporto di trasmissione meccanici 9 aventi quindi rapporto di trasmissione i riducente in quanto i = ω1/ ω2> 1.
Ovviamente, gli ingranaggi in cascata costituenti i mezzi di variazione del rapporto di trasmissione meccanici 9 possono essere ospitati all’interno di un rispettivo carter 11 in bagno d’olio per garantirne la corretta e costante lubrificazione durante il funzionamento.
Preferibilmente, l’asse di rotazione R1-R1di tale prima di presa di potenza 7’ e l’asse di rotazione R2-R2di tale seconda presa di potenza 7’’ sono mutuamente e sostanzialmente paralleli. Inoltre, vantaggiosamente, così come si può notare in particolare nella FIG. 3, entrambe le prese di potenza 7’, 7’’ sono disposte su uno stesso fronte A del corpo motore 3 dell’apparecchio 1, consentendo all’addetto l’utilizzo indifferente dei moduli 30, 50 connessi alle prese 7’, 7’’ stesse senza la necessità di spostarsi.
Preferibilmente, l’apparecchio 1 secondo la presente invenzione comprende inoltre almeno una struttura di supporto 13 atta a sollevare tale corpo motore 3 ad una altezza H dal piano di lavoro su cui tale struttura poggia, tale altezza H essendo preferibilmente uguale o superiore a 120 mm, in modo tale da consentire il posizionamento agevole di almeno una vaschetta di raccolta 15 almeno parzialmente al disotto del corpo motore 3 stesso, ed in particolare completamente al disotto di almeno una delle bocche di testa 31, 51 rispettivamente di uno di tali moduli 30, 50: inoltre, le vaschetta di raccolta 15 ha a disposizione uno spazio libero di posizionamento longitudinale così che può essere fatta scorrere durante la lavorazione al di sotto del corpo motore 3 stesso, ed in particolare completamente al disotto di almeno una delle bocche di testa 31, 51, per essere progressivamente e completamente riempita.
Preferibilmente inoltre, almeno una di tali prese di potenza 7’, 7’’, preferibilmente tale prima presa di potenza 7’, à ̈ dotata di almeno un microinterruttore di sicurezza 17 atto a cooperare con almeno un elemento mobile di uno di tali moduli 30, 50, come per esempio l’elemento pressore 55 a leva del modulo grattugia 50, in modo tale che tale elemento mobile possa passare da una posizione di interferenza con tale microinterruttore 17 nella quale il microinterruttore 17 stesso fornisce il consenso all’azionamento del motore 5 ad una posizione di non interferenza con tale microinterruttore 17 nella quale il microinterruttore 17 non consente l’azionamento del motore 5, e viceversa.
Inoltre, per ragioni di sicurezza ed igiene, almeno una di tali prese di potenze 7’, 7’’ può essere dotata di almeno un coperchio protettivo rimovibile 18 atto a ricoprire la sede di connessione a tale presa 7’, 7’’.
Come detto, a ciascuna delle suddette prese di potenza 7’, 7’’ può essere operativamente connesso un elemento di lavorazione rotante di un rispettivo modulo di lavorazione alimentare appartenente ad una pluralità di moduli, ciascuno dei quali essendo atto a svolgere una funzione di lavorazione alimentare specifica. Da come à ̈ stato sopra descritto l’apparecchio 1 secondo la presente invenzione, si rileva inoltre che la sostituzione di un modulo con un altro à ̈, tra l’altro, una operazione veloce e semplice, che non richiede l’utilizzo di alcun utensile. Preferibilmente, ciascuna di tali prese di potenza 7’, 7’’ à ̈ dotata di almeno un mezzo di fissaggio 19 di un tale modulo, per esempio composto da una leva a vite, tale mezzo di fissaggio 19 essendo mobile tra una posizione di fissaggio nella quale impedisce la disconnessione del modulo dalla rispettiva presa di potenza ad una posizione di rilascio nella quale consente la disconnessione del modulo stesso da tale presa, e viceversa.
In particolare, così come à ̈ possibile notare esemplificativamente dalle Figure, tali moduli possono comprendere:
- almeno un modulo tritacarne 30, in cui tale elemento di lavorazione rotante à ̈ costituito dal relativo albero ad elica 33;
- almeno un modulo grattugia 50, in cui tale elemento di lavorazione rotante à ̈ costituito dal relativo rullo grattugia 53.
Ovviamente, i suddetti moduli sono del tutto esemplificativi in quanto à ̈ ben chiaro all’esperto della tecnica che a tali prese di potenza 7’, 7’’ potrebbe essere connesso un qualsiasi altro modulo aventi funzioni differenti come, per esempio, un modulo tagliaverdure e/o un modulo inteneritore (non mostrati).
In particolare, così come à ̈ possibile notare per esempio nelle FIGG. 5 e 6, tale modulo tritacarne 30 comprende almeno una camera di tritatura 35 entro cui à ̈ inserito assialmente almeno un albero ad elica 33 dotato di almeno una prima estremità 33’ di connessione ad una tale presa di potenza 7’, 7’’ (preferibilmente a tale seconda presa di potenza 7’’) per essere portato in rotazione, tale camera di tritatura 35 avente:
- almeno una apertura frontale 35’ alla quale à ̈ connessa in modo noto in sé almeno una piastra forata 36 mediante una ghiera 37, definenti la bocca di testa 31, tale piastra 36 essendo preceduta da uno o più coltelli di tritatura 39; - almeno una apertura di alimentazione 35’’, tipicamente collegata ad una tramoggia di alimentazione 41 nota in sé, attraverso la quale il prodotto da tritare entra all’interno della camera di tritatura 35; ed
- almeno una apertura posteriore 35’’’ attraverso la quale tale prima estremità 33’ dell’albero ad elica 33 può essere connesso alla relativa presa di potenza 7’, 7’’.
Vantaggiosamente, tale modulo tritacarne 30 comprende inoltre almeno una boccola rimovibile 43 dotata di almeno un foro passante entro il quale può ruotare almeno tale prima estremità 33’ dell’albero ad elica 33, tale boccola rimovibile 43 essendo interposta tra tale prima estremità 33’ ed il bordo perimetrale P di tale apertura posteriore 35’’’ per colmare lo spazio tra la prima estremità 33’ ed il bordo P stesso. Ancora più vantaggiosamente, al momento del lavaggio interno del modulo tritacarne 30 à ̈ possibile, come noto, procedere all’estrazione assiale dell’albero ad elica 33, della piastra forata 36 e dei coltelli di tritatura 39 dalla camera di tritatura 35 rimuovendo la ghiera 37, ed inoltre all’estrazione della boccola rimovibile 43 dalla apertura posteriore 35’’’ al fine di portare tale apertura 35’’’ al diametro interno D delimitato dal suo bordo perimetrale P, tale diametro interno D avente lunghezza preferibilmente compresa tra 40 mm e 70 mm tale da consentire l’inserimento di una mano da parte di un addetto per realizzare una accurata pulizia interna della camera di tritatura 35.
Facendo invece in particolare riferimento alla FIG. 7, à ̈ possibile notare che tale modulo grattugia 50 comprende almeno una camera di grattugiatura 55, all’interno di tale camera di grattugiatura 55 essendo inserito assialmente almeno un rullo grattugia 53, tale rullo grattugia 53 essendo dotato di almeno una prima estremità 53’ di connessione ad una tale presa di potenza 7’, 7’’ (preferibilmente a tale prima presa di potenza 7’) per essere portato in rotazione.
Vantaggiosamente, tale rullo grattugia 53 à ̈ completamente estraibile assialmente da tale camera di grattugiatura 55 per consentirne una completa operazione di pulitura e/o di lavaggio: in particolare, tale rullo grattugia 53 à ̈ dotato di almeno un coperchio o ghiera di chiusura 60 atto ad essere connesso o disconnesso da un colletto perimetrale esterno 64 di tale camera di grattugiatura 55 rispettivamente per mantenere il rullo grattugia 53 all’interno della camera di grattugiatura 55 stessa e da consentirne la completa estrazione.
Preferibilmente, tale coperchio o ghiera di chiusura 60 à ̈ dotato radialmente di una o più asole 61 corrispondenti a rispettive sedi filettate 63 disposte lungo tale colletto perimetrale esterno 64, ciascuna di tali asole 61 essendo atta consentire il passaggio di una rispettiva vite di fissaggio 62 avvitabile all’interno di una tale rispettiva sede 63: avvitando quindi tali viti 62 a tali sedi 63 attraverso tali asole 61, il coperchio o la ghiera di chiusura 60 mantiene il rullo grattugia 53 correttamente all’interno della camera di grattugiatura 55; al momento di procedere alla pulitura di tale rullo, 53, à ̈ sufficiente svitare completamente tali viti 62 per rimuovere tale coperchio o ghiera di chiusura 60 da tale colletto perimetrale esterno 64 e consentire, di conseguenza, lo sfilamento completo del rullo 53 stesso dalla camera di grattugiatura 55.
Come noto, il modulo grattugia 50 comprende almeno una tramoggia di alimentazione 57 comunicante con tale camera di grattugiatura 55 per l’inserimento del prodotto da grattugiare, tale tramoggia di alimentazione 57 potendo essere inoltre dotata di un elemento pressore 58, preferibilmente del tipo ad azionamento a leva 59, atto a comprimere tale prodotto contro il rullo grattugia 53. Preferibilmente, tale leva 59 à ̈ dotata di una porzione di presa dotata di una manopola rotante folle 65 atta a consentire di impugnare ergonomicamente tale leva 59 e non dover far ruotare il polso all’addetto durante l’abbassamento o il sollevamento dell’elemento pressore 58 stesso.
Vantaggiosamente, il modulo grattugia 50 comprende inoltre un sistema antinfortunistica di sicurezza meccanico nel quale tale elemento pressore 58 coopera con un elemento mobile (non mostrato) integrato nella camera di grattugiatura 55, tale elemento mobile (preferibilmente del tipo a cinematismo a camma) potendo essere portato da una posizione di interferenza con il microinterruttore 17 del corpo macchina 3 quando almeno l’elemento pressore 58 entra all’interno della tramoggia di alimentazione 57, posizione nella quale tale microinterruttore 17 fornisce di conseguenza il consenso all’azionamento del motore 5, ad una posizione di non interferenza con tale microinterruttore 17 quando almeno l’elemento pressore 58 fuoriesce da tale tramoggia di alimentazione 57, posizione nella quale il microinterruttore 17 non consente di conseguenza l’azionamento del motore 5, e viceversa. Si noti come la presenza del microinterruttore 17 disposto sull’apparecchio 1 secondo la presente invenzione o non sul modulo grattugia come negli apparecchi della tecnica nota, consente di poter separare il modulo grattugia 50 dal corpo motore 3 e di poterlo lavare sotto acqua corrente perché su di esso non risiedono parti elettriche sensibili.
Si sono descritte alcune forme preferite di attuazione dell’invenzione, ma naturalmente esse sono suscettibili di ulteriori modifiche e varianti nell’ambito della medesima idea inventiva. In particolare, agli esperti nel ramo risulteranno immediatamente evidenti numerose varianti e modifiche, funzionalmente equivalenti alle precedenti, che ricadono nel campo di protezione dell'invenzione come evidenziato nelle rivendicazioni allegate.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio (1) multifunzione modulare per lavorazioni alimentari, destinato in particolare ad applicazioni professionali, composto da almeno un corpo motore (3) comprendente almeno un motore (5), caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due prese di potenza (7’, 7’’) azionate da detto motore (5), ciascuna di dette prese di potenza (7’, 7’’) essendo atta ad essere operativamente connessa ad un elemento di lavorazione rotante (33; 53) di un modulo (30; 50) di lavorazione alimentare, detto motore (5) essendo collegato ad almeno una di dette prese di potenza (7’, 7’’) mediante l’interposizione di mezzi di variazione del rapporto di trasmissione meccanici (9) per portare in rotazione detta prima presa di potenza (7’) ad una prima velocità di rotazione ω1e detta seconda presa di potenza (7’’) ad una seconda velocità di rotazione (ω2), essendo ω1≠ ω2, entrambe dette prese di potenza (7’, 7’’) essendo disposte su uno stesso fronte (A) di detto corpo motore (3).
  2. 2. Apparecchio (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che ω1> ω2ed ancora più preferibilmente ω1≈ 1400 giri/minuto e ω2≈ 200 giri/minuto.
  3. 3. Apparecchio (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di variazione del rapporto di trasmissione meccanici (9) sono composti da una serie di ingranaggi posti in cascata.
  4. 4. Apparecchio (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti ingranaggi in cascata sono ospitati all’interno di un carter (11) in bagno d’olio.
  5. 5. Apparecchio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto motore (5) à ̈ collegato in presa diretta a detta prima presa di potenza (7’) ed à ̈ collegato cinematicamente a detta seconda presa di potenza (7’’) mediante l’interposizione di detti mezzi di variazione del rapporto di trasmissione meccanici (9).
  6. 6. Apparecchio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una di dette prese di potenza (7’, 7’’) à ̈ dotata di almeno un microinterruttore di sicurezza (17) atto a cooperare con almeno un elemento mobile di uno di detti moduli (30, 50), detto elemento mobile potendo passare da una posizione di interferenza con detto microinterruttore (17) nella quale detto microinterruttore (17) fornisce un consenso ad un azionamento di detto motore (5) ad una posizione di non interferenza con detto microinterruttore (17) nella quale detto microinterruttore (17) non consente detto azionamento di detto motore (5), e viceversa.
  7. 7. Apparecchio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto modulo à ̈ un modulo tritacarne (30) e detto elemento di lavorazione rotante à ̈ un relativo albero ad elica (33) dotato di almeno una prima estremità (33’) di connessione ad una detta presa di potenza (7’, 7’’) per essere portato in rotazione, detto modulo tritacarne (30) essendo composto da almeno una camera di tritatura (35) entro cui à ̈ inserito assialmente detto albero ad elica (33), detta camera di tritatura (35) avente almeno una apertura frontale (35’) alla quale à ̈ connessa almeno una piastra forata (36) mediante una ghiera (37), detta piastra (36) essendo preceduta da uno o più coltelli di tritatura (39), almeno una apertura di alimentazione (35’’) ed almeno una apertura posteriore (35’’’) attraverso la quale detta prima estremità (33’) di detto albero ad elica (33) à ̈ connesso a detta presa di potenza (7’, 7’’), e dal fatto di comprendere almeno una boccola rimovibile (43) dotata di almeno un foro passante entro il quale può ruotare almeno detta prima estremità (33’) di detto albero ad elica (33), detta boccola rimovibile (43) essendo interposta tra detta prima estremità (33’) ed un bordo perimetrale (P) di detta apertura posteriore (35’’).
  8. 8. Apparecchio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto modulo à ̈ un modulo grattugia (50) e detto elemento di lavorazione rotante à ̈ un relativo rullo grattugia (53) dotato di almeno una prima estremità (53’) di connessione ad una detta presa di potenza (7’, 7’’) per essere portato in rotazione, detto modulo grattugia essendo composto da almeno una camera di grattugiatura (55), detto rullo grattugia (53) essendo completamente estraibile assialmente da detta camera di grattugiatura (55) ed essendo dotato di almeno un coperchio o ghiera di chiusura (60) atto ad essere connesso o disconnesso da un colletto perimetrale esterno (64) di detta camera di grattugiatura (55).
  9. 9. Apparecchio (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto modulo grattugia (50) comprende almeno una tramoggia di alimentazione (57) comunicante con detta camera di grattugiatura (55), detta tramoggia di alimentazione (57) essendo dotata di un elemento pressore (58) cooperante con detto elemento mobile integrato in detta camera di grattugiatura (55), detto elemento mobile potendo essere portato da detta posizione di interferenza con detto microinterruttore (17) quando almeno detto elemento pressore (58) entra all’interno di detta tramoggia di alimentazione (57) a detta posizione di non interferenza con detto microinterruttore (17) quando almeno detto elemento pressore (58) fuoriesce da detta tramoggia di alimentazione (57).
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