ITTO20120930A1 - Dispositivo di additivazione per bevande e metodo associato. - Google Patents

Description

TITOLO: DISPOSITIVO DI ADDITIVAZIONE PER BEVANDE E METODO ASSOCIATO.

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di additivazione per bevande, quali ad esempio acqua, e metodo di additivazione associato.

Detto dispositivo di additivazione à ̈ atto a mineralizzare detta bevanda, aggiungendo sali minerali e/o aggiungendo aromi.

Il metodo di additivazione, implementato tramite detto dispositivo, Ã ̈ in grado di aggiungere almeno una sostanza richiesta alla bevanda e discioglierla nella bevanda stessa contemporaneamente in un'unica fase.

Il dispositivo di additivazione à ̈ in grado di addizionare Sali minerali, al fine di mineralizzare la bevanda, ad esempio acqua, sia aromi al fine di aromatizzare la stessa bevanda.

Le bevande quali le acque da tavola, minerali in bottiglia, di fonte o di acquedotto non sempre possiedono caratteristiche organolettiche soddisfacenti e/o mineralizzazione adatta ad esempio ai gusti di ogni consumatore. Infatti, per ogni fonte, acquedotto o ditta produttrice, l’acqua avrà particolari caratteristiche di mineralizzazione che la contraddistingue dalle altre acque.

Sono noti depuratori di vario genere atti a ridurre determinati elementi e/o inquinanti. Tali depuratori non sono in grado di addizionare/aggiungere sostanze eventualmente carenti, quali ad esempio sali minerali. Sono noti invece sistemi di mineralizzazione dell’acqua, proprio atti ad integrare i Sali minerali ridotti o addirittura eliminati dallo stesso depuratore sopracitato. Tali mineralizzatori sono molto complessi e voluminosi, poiché adatti a mescolare in grandi recipienti l’acqua prima che la stessa possa essere dosata.

Tali mineralizzatori non possono essere realizzati e implementati in modo tale da divenire un elettrodomestico presente in ogni nucleo famigliare. Infatti, le dimensioni di tali dispositivi sono tali da essere utilizzati normalmente dalle ditte produttrici di bevande, atte a trattare grandi quantità di acqua la quale à ̈ normalmente depurata.

È inoltre noto che le acque minerali in bottiglia non essendo per legge modificabili, contengono gli elementi tipici della sorgente di provenienza, senza possibilità di scelta o di modifica.

La presente invenzione si propone di risolvere i suddetti problemi tecnici realizzando un dispositivo di additivazione, atto a produrre una bevanda, ad esempio acqua potabile utilizzabile nei nuclei famigliari, normalmente denominata acqua da tavola, contenente elementi chimici personalizzabili.

Un primo aspetto della presente invenzione riguarda un dispositivo di additivazione di un additivo ad una bevanda con le caratteristiche dell’allegata rivendicazione indipendente 1.

Un ulteriore aspetto della presente invenzione riguarda un sistema di mineralizzazione dell’acqua con le caratteristiche dell’allegata rivendicazione 9.

Un ulteriore aspetto della presente invenzione riguarda un procedimento di additivazione di un additivo ad una bevanda con le caratteristiche dell’allegata rivendicazione indipendente 11.

Le caratteristiche ed i vantaggi del dispositivo di additivazione e del procedimento associato saranno chiari ed evidenti dalla seguente descrizione di diverse forme di realizzazione e dalle figure allegate le quali illustrano rispettivamente:

• la figura 1 mostra lo schema a blocchi di una prima forma di realizzazione del dispositivo additivazione di almeno un additivo ad almeno una bevanda;

• la figura 2 illustra lo schema a blocchi di una forma di realizzazione preferita di detto dispositivo secondo la presente invenzione;

• la figura 3 mostra uno schema a blocchi di una forma di realizzazione del sistema di mineralizzazione in cui à ̈ compreso il dispositivo di additivazione secondo la presente invenzione;

Con riferimento alle citate figure, il dispositivo di additivazione 2 per bevande “B†à ̈ atto ad addizionare ad almeno una bevanda “B†almeno un additivo “A†.

Il dispositivo 2 comprende almeno un primo condotto d’ingresso 30 tramite cui viene inserito all’interno del dispositivo 2 almeno una bevanda “B†proveniente da una fonte.

Ai fini della presente invenzione con il termine fonte s’intende un punto di approvvigionamento della bevanda, quale ad esempio una fonte naturale o una rete di distribuzione oppure un contenitore contenente detta bevanda “B†, quale ad esempio un silos o una tanica o una bottiglia.

Il dispositivo secondo la presente invenzione comprende inoltre almeno un secondo condotto d’ingresso 40 tramite cui viene inserito all’interno del dispositivo 2 almeno un additivo “A†.

Ogni additivo “A†à ̈ contenuto in almeno un contenitore 21. Detto contenitore 21 à ̈ atto a preservare l’additivo “A†in esso contenuto dagli agenti esterni, ad esempio umidità, contaminanti ecc.

Preferibilmente, detto additivo “A†à ̈ almeno un sale minerale o una combinazione di sali e/o un aroma, sia naturale sia sintetizzato chimicamente.

Detto additivo può comprendere gli elementi più confacenti al consumatore.

Detto additivo “A†à ̈ preferibilmente un fluido, ad esempio un liquido, in cui sono disciolti e/o in sospensione, detto almeno un sale e/o un aroma.

Il dispositivo 2 comprende almeno un condotto d’uscita 39 tramite cui detta almeno una bevanda “B†, a cui à ̈ stata addizionato detto almeno un additivo “A†, fuoriesce dal dispositivo 2, come illustrato in figura 1.

Preferibilmente il dispositivo 2 secondo la presente invenzione, comprende un condotto dell’aria 22 atto ad immettere aria nelle fasi di additivazione dell’additivo “A†alla bevanda “B†. Detto condotto dell’aria 22 comprende almeno un filtro antipolvere.

Preferibilmente il dispositivo 2 comprende un elemento frangi flusso 24, posto lungo detto condotto d’uscita 39, atto a integrare aria nella bevanda finale prima del dosaggio della bevanda finale stessa in un recipiente “C†.

Ai fini della presente invenzione con il termine bevanda finale s’intende una bevanda “B†, proveniente da detta fonte, a cui à ̈ stato miscelato almeno un additivo “A†.

Detto recipiente “C†può essere ad esempio una bottiglia o una caraffa.

Il dispositivo 2 comprende un dispositivo additivatore 5 atto a prelevare una quantità nota di detto almeno un additivo “A†e miscelare lo stesso additivo “A†a detta almeno una bevanda “B†. Detto dispositivo additivatore 5 à ̈ monolitico, cioà ̈ non à ̈ costituito dalla combinazione di un dosatore e di un miscelatore.

Detto dispositivo additivatore 5 à ̈ atto ad immettere detto additivo “A†nella bevanda “B†e miscelare detto almeno un additivo “A†alla bevanda “B†. Le operazioni d’immissione e miscelazione, sopracitate, sono svolte contemporaneamente. Dette operazioni d’immissione e miscelazione sono svolte mentre la stessa bevanda “B†scorre fra detto almeno un primo condotto d’ingresso 30 e detto almeno un condotto d’uscita 39.

Nella forma di realizzazione preferita, illustrata in figura 2 dette operazioni sono svolte tramite effetto Venturi.

Ancor più preferibilmente, detto dispositivo additivatore 5 à ̈ un tubo di Venturi.

In una forma di realizzazione alternativa, detto dispositivo additivatore 5 comprende almeno un condotto, tramite cui la bevanda “B†scorre verso il condotto d’uscita 39, ed almeno una pompa, atta ad aspirare ed immettere in detto almeno condotto l’additivo “A†, il quale si miscela con detta bevanda “B†. Detto almeno un condotto à ̈ conformato in modo tale da agevolare la miscelazione dell’additivo alla bevanda.

Nella forma di realizzazione preferita, detto almeno un contenitore 21, à ̈ atto a contenente un quantitativo noto di additivo “A†. Preferibilmente il contenitore 21 à ̈ un contenitore monodose, ad esempio una capsula. Ancor più preferibilmente, detta capsula à ̈ preconfezionata.

In una forma di realizzazione alternativa, detto contenitore 21 monodose à ̈ una bustina, ad esempio realizzata in materiale termosaldabile.

Detto contenitore 21 monodose comprende un involucro esterno 210, atto a contenere ed isolare detto additivo “A†dal mondo esterno. Detto contenitore 21 monodose comprende almeno una porzione perforabile 211, ad esempio una membrana di chiusura.

Detto almeno un secondo condotto d’ingresso 40 à ̈ una cannula. Detta cannula, preferibilmente, comprende una porzione appuntita. Detta cannula o secondo condotto d’ingresso 40 à ̈ atto a perforare detta porzione perforabile 211 del contenitore 21.

Detto involucro esterno 210, preferibilmente, ha dimensioni note, preferibilmente standardizzate, di forma ad esempio cilindrica o sostanzialmente a parallelepipedo, ed à ̈ realizzato in materiali, preferibilmente plastici e/o termosaldabili, atti a non contaminare e a preservare detto almeno un additivo “A†in essa contenuto.

Nella forma di realizzazione preferita detta capsula 21, ed in particolare l’involucro esterno 210 ha una forma sostanzialmente cilindrica con una base superiore, in cui à ̈ compresa detta porzione perforabile, ed una base inferiore.

Nella forma di realizzazione preferita detto dispositivo 2 comprende un alloggiamento 23, atto a ospitare detto contenitore 21 monodose. Detto alloggiamento 23 ha dimensioni tali da poter posizionare in modo corretto ed univoco detto contenitore 21 monodose, preferibilmente una capsula.

Preferibilmente, detto alloggiamento 23 ha una forma complementare a detta capsula 21.

Nella forma di realizzazione preferita, detto alloggiamento 23 à ̈ atto ad ospitare in modo univoco detta capsula 21 la quale in corrispondenza della base superiore ha una sporgenza radiale tale da evitare che la stessa capsula possa essere posizionata sottosopra nell’alloggiamento 23. Preferibilmente, la stessa capsula 21 comprende, preferibilmente in corrispondenza della base inferiore, una sporgenza tale da inserirsi in un’apposita scanalatura compresa nell’alloggiamento 23.

Tale soluzione consente il posizionamento univoco della capsula 21 nel’alloggiamento 23.

Il dispositivo secondo la presente invenzione comprende, inoltre, un attuatore 25 atto a movimentare detto alloggiamento 23 da una prima posizione di carica, in cui può essere posta almeno un contenitore 21 monodose all’interno dello stesso alloggiamento 23, ad una seconda posizione di utilizzo in cui il dispositivo additivatore 5 à ̈ in grado di prelevare detto additivo “A†da detto contenitore 21 monodose.

Detto dispositivo attuatore 25 Ã ̈ preferibilmente automatico, ad esempio un motore lineare, o manuale, ad esempio un meccanismo a camme.

Nella forma di realizzazione preferita, detto secondo condotto d’ingresso 40 o cannula ha una lunghezza tale per cui, quando l’alloggiamento 23 à ̈ posto nella posizione di utilizzo, tramite detto attuatore 25, detta cannula 40 à ̈ posta in prossimità del fondo di detto contenitore 21, ad esempio una capsula, preferibilmente in modo tale da sfiorarlo e poter così prelevare tutto il contenuto dell’additivo “A†contenuto nello stesso contenitore o capsula. Infatti, nel passaggio dalla prima posizione di carica alla posizione di utilizzo, la cannula perfora la porzione perforabile 211 del contenitore 21 monodose.

Detto condotto dell’aria 22 à ̈, inoltre, atto a immettere aria all’interno del contenitore 21 monodose al fine di rimpiazzare il volume di additivo “A†sottratto, ad esempio tramite aspirazione, dal dispositivo additivatore 5. L’immissione dell’aria all’interno del contenitore 21 monodose evita il collasso dello stesso contenitore, ad esempio una capsula, a causa del prelievo dell’additivo “A†.

Detto condotto d’aria 22 comprende, preferibilmente, una seconda cannula 221 atta a perforare detta porzione perforabile 211 di detto contenitore 21 monodose.

Detta seconda cannula 221 à ̈ sostanzialmente simile al secondo condotto d’immissione 40.

Il procedimento di additivazione di almeno un additivo “A†ad almeno una bevanda “B†comprendente i seguenti passi:

• prelevare almeno una bevanda “B†da una fonte; • prelevare almeno un additivo “A†, contenuto in un contenitore 21, da addizionare alla bevanda “B†;

• miscelare detto almeno un additivo “A†a detta almeno una bevanda “B†;

• dosare la bevanda finale preferibilmente in un recipiente “C†.

I passi del procedimento di prelevare almeno un additivo “A†e di miscelare l’additivo “A†alla bevanda “B†sono svolti in modo automatico e contemporaneamente fra loro, tramite un unico dispositivo additivatore 5.

Il procedimento consiste nel miscelare una determinata quantità, ad esempio 30 ml, di un additivo “A†, ad una prestabilita quantità, ad esempio un litro, di una bevanda “B†, quale ad esempio acqua, preferibilmente distillata e/ depurata, ed ottenere così un prodotto con caratteristiche chimiche specifiche e personalizzate.

Il sistema di mineralizzazione dell’acqua 1 comprende un dispositivo di additivazione 2 secondo la presente invenzione.

Nella forma di realizzazione preferita, non limitativa, illustrata in figura 3, detto sistema 1 comprende almeno un distillatore 12.

Entrando nel dettaglio realizzativo, il sistema 1 comprende almeno un condotto 10 atto ad essere collegato ad almeno una fonte di una bevanda “B†, preferibilmente acqua.

Detta fonte à ̈ preferibilmente la rete idrica domestica.

Il sistema 1 comprende inoltre almeno un primo serbatoio 11 con capacità nota, atto a contenere l’acqua condotta tramite detto condotto 10. Preferibilmente, ogni primo serbatoio 11 comprende una valvola 110 a galleggiante 111, atti a consentire il riempimento selettivo del serbatoio 11 in funzione della quantità di acqua già contenuta nel serbatoio 11 stesso.

L’acqua contenuta in detto serbatoio 11 viene distillata tramite detto almeno un distillatore 12.

Ogni distillatore 12, ad esempio di tipo noto, comprende un bollitore 121 e da un condensatore 122.

Il sistema 1 comprende, inoltre, almeno una prima elettrovalvola 13a preferibilmente a tre vie, ed almeno una seconda elettrovalvola 13b preferibilmente a tre vie. Entrambe le elettrovalvole (13a, 13b) sono atte ad incanalare i flussi di acqua, distillata e non, e i rifiuti ottenuti dal processo di distillazione. Inoltre, il sistema 1 comprende almeno una vasca di raccolta 14, opportunamente perneata; almeno un primo filtro 16, preferibilmente a carboni attivi atto a depurare l’acqua, ed almeno una pompa 18.

Il sistema 1 comprende inoltre un contenitore deformabile 15 atto a contenere dell’acqua distillata, tramite detto distillatore 12, e/o depurata, depurata ad esempio tramite almeno un filtro 16. Detta vasca di raccolta 14 à ̈ atta a scaricare gli scarti in un raccoglitore 141. Detto raccoglitore 141 à ̈ atto a contenere gli scarti del processo di distillazione.

In una forma di realizzazione preferita, detto raccoglitore 141 comprende una pompa di scarico 142 atta allo scarico degli scarti contenuti nel raccoglitore 141 senza che questo debba essere estratto.

In una forma di realizzazione alternativa, detto raccoglitore 141 Ã ̈ estraibile per poter essere svuotato una volta riempito, senza la presenza di una pompa di scarico.

Detto sistema 1 comprende una pluralità di sensori di livello (19a, 19b) atti a controllare i livelli di liquido nei vari dispositivi compresi nei vari stadi del sistema 1, secondo la presente invenzione.

Preferibilmente, il sistema comprende sensori di livello minimo 19a e sensori di livello massimo 19b.

Entrando nel dettaglio del funzionamento dei dispositivi compresi nel sistema 1, secondo la presente invenzione, il primo serbatoio 11 à ̈ mantenuto automaticamente pieno di acqua. Detta acqua à ̈ preferibilmente proveniente ad esempio dalla rete idrica, condotta tramite il condotto 10. La valvola 110 e il galleggiante 111, sono atti ad interrompere o consentire il riempimento di detto primo serbatoio 11.

Preferibilmente detto primo serbatoio 11 comprende un sensore di livello minimo 19b.

In una forma di realizzazione alternativa detto primo serbatoio 11 può essere riempito manualmente, ad esempio mediante apposito recipiente, non illustrato.

Il distillatore 12 à ̈ atto a distillare l’acqua contenuta in detto primo serbatoio 11. L’acqua distillata à ̈ condotta a sua volta sino a detto contenitore deformabile 15. In particolare, detto distillatore 12 à ̈ attivato quando il livello di acqua distillata nel serbatoio deformabile 15 à ̈ inferiore ad una soglia predeterminata, ad esempio ad una soglia minima misurata tramite da un sensore di livello minimo 19a. Detto distillatore 12 à ̈ attivabile solo in presenza di acqua nel primo serbatoio 11 in quantità almeno pari alla capacità del bollitore 121 . Preferibilmente la presenza di acqua nel serbatoio 11 à ̈ rilevata tramite un sensore di livello minimo 19a.

Detta prima elettrovalvola 13a, in una prima posizione A-B, consente il transito per caduta di una determinata quantità di acqua dal serbatoio 11 al bollitore 121. Detto bollitore 121 comprende un sensore di livello massimo 19b. Quest’ultimo sensore di livello massimo 19b manda un segnale di chiusura della prima elettrovalvola 13a e l’attivazione di almeno un elemento riscaldante 123, compreso in detto bollitore 121. L’attivazione di detto almeno un riscaldatore e la chiusura della valvola à ̈ subordinata al raggiungimento del livello massimo di acqua all’interno del bollitore 121.

Una prima frazione del distillato uscente dal condensatore 122 raggiunge la vasca di raccolta 14, ad esempio un pluviometro, attraverso la seconda elettrovalvola 13b, posta in una prima posizione A-B.

Al raggiungimento di una quantità di scarti di distillazione prevista, detta vasca di raccolta 14 ruota attorno al punto di fulcro, ribaltandosi. Il ribaltamento della vasca 14 fa si che il contenuto della stessa vasca 14 sia raccolto dal raccoglitore 141. Scaricato il proprio contenuto, la vasca 14 torna nella sua posizione iniziale. Nel suo movimento di rotazione attorno al punto di fulcro, la vasca 14 invia un segnale di commutazione alla seconda elettrovalvola 13b. Detta seconda elettrovalvola 13b nella commutazione passa in una seconda posizione A-C. Tale commutazione della seconda elettrovalvola 13b fa si che il distillato proveniente dal condensatore 122 giunga al contenitore deformabile 15, attraversando il filtro 16.

Nella forma di realizzazione preferita, detto filtro 16 à ̈ atto a catturare e trattenere eventuali sporadiche molecole trascinate dalle correnti di vapore provenienti dal distillatore 12. Detto filtro 16, operando su acqua distillata e sterile à ̈ esente da una sostituzione ravvicinata nel tempo, come invece avviene per i depuratori e/o mineralizzatori dell’arte nota.

Detto contenitore deformabile 15 svolge una funzione di vescica, accumulando il distillato, dilatandosi all’aumentare del quantitativo di distillato. Detto contenitore 15 ha le pareti interne sempre a contatto del distillato, isolando così il liquido dall’ambiente esterno. Tale soluzione impedisce ogni possibile contaminazione del distillato stesso.

Quando il livello dell’acqua nel bollitore 121 scende sotto il livello percepibile da un sensore di minimo 19a compreso nel bollitore 121, il riscaldamento dell’acqua, tramite l’elemento riscaldante 123, viene interrotto. Lo stesso sensore di minimo 19a, oltre ad interrompere il riscaldamento, fa commutare detta prima l’elettrovalvola 13a in una seconda posizione B-C. Tale commutazione fa si che il residuo di acqua contenuta nel bollitore 121 sia condotta verso il raccoglitore 141, ad esempio per caduta. Tale residuo di scarto si miscela alla prima porzione di scarti, denominata testa del distillato, già presente nel raccoglitore 141, riducendo la temperatura della seconda porzione di scarti, essendo detta prima porzione a temperatura ambiente.

Contemporaneamente alla commutazione di detta prima elettrovalvola 13a, à ̈ commutata anche la seconda elettrovalvola 13b nella prima posizione A-B, permettendo l’ingresso dell’aria nella parte superiore del bollitore 121, facilitando lo svuotamento dello stesso bollitore 121.

Tale configurazione operativa à ̈ mantenuta sino a che il bollitore 121 à ̈ completamente svuotato. Per determinare quando il bollitore 121 à ̈ completamente vuoto, in una prima forma di realizzazione il sistema 1 comprende un dispositivo temporizzatore che, trascorso un periodo di tempo predeterminato dalla commutazione delle elettrovalvole (13a, 13b), ad esempio un tempo compreso ad esempio tra 10 secondi e 1 minuto, commuta nuovamente le elettrovalvole (13a, 13b), permettendo così di riempire nuovamente il bollitore 121, come descritto in precedenza. Una volta svuotato detto bollitore 121 le elettrovalvole sono nuovamente commutate in modo tale da consentire il riempimento di detto bollitore 121 come descritto in precedenza.

In una forma di realizzazione à ̈ compreso un sensore atto a rilevare la presenza di liquido, ad esempio nell’ultimo tratto di condotto verso il raccoglitore 141. La condizione operativa di svuotamento del bollitore 121 à ̈ mantenuta sino a che à ̈ rilevata la presenza di liquido, ad esempio un flusso di liquido, verso il raccoglitore 141.

La distillazione dell’acqua continua, in modo automatico, fino a quando l’acqua distillata all’interno del contenitore deformabile 15 ha raggiunto il livello massimo, rilevato tramite un sensore di livello massimo 19b, compreso nel contenitore 15 stesso. Raggiunto tale livello massimo di acqua distillata, il distillatore 12 completa il ciclo in corso fino allo scarico degli scarti di coda e si disattiva. Il sensore di livello massimo 19b à ̈ posizionato in modo che il contenitore 15 possa ricevere l’eventuale restante distillato del ciclo in corso.

Detto contenitore deformabile 15 comprende inoltre un sensore di livello minimo 19a atto a rilevare la presenza di acqua distillata all’interno del contenitore 15 stesso. La presenza di acqua distillata nel contenitore 15 ad un livello pari o superiore a quello rilevabile dal sensore d livello minimo 19a, permette di eseguire la fase di additivazione o mineralizzazione.

La mineralizzazione dell’acqua avviene secondo il procedimento di additivazione, secondo la presente invenzione, illustrato in precedenza.

Nel dettaglio, come illustrato in figura 3, si introduce nell’apposito alloggiamento 23, del dispositivo di additivazione 2 almeno un contenitore 21 monodose, ad esempio una capsula o una bustina.

Successivamente, à ̈ attivato detto attuatore 25, il quale, come sopracitato, può essere automatico o manuale. L’attivazione di detto attuatore 25 fa movimentare detto alloggiamento 23 fra la posizione di carica, in cui viene posizionato il contenitore 21 monodose, alla posizione di utilizzo. Detto movimento dell’alloggiamento 23 spinge detto contenitore 21 contro il secondo condotto d’ingresso o cannula 40, atto a perforare la porzione perforabile 211 del contenitore 21.

In aggiunta a detto secondo condotto d’ingresso 40, la porzione perforabile 211 viene perforata da una seconda cannula 221. Detta seconda cannula 221 à ̈ atta ad immettere aria all’interno del contenitore 21 monodose, ad esempio una capsula 21, mentre il dispositivo additivatore 5 esporta, ad esempio tramite aspirazione per effetto venturi, l’additivo “A†contenuto nel contenitore 21 stesso.

Subordinatamente al raggiungimento della posizione di utilizzo dell’alloggiamento 23 e alla perforazione del contenitore o capsula 21, viene azionata la pompa 18, la quale consente lo scorrimento dell’acqua dal contenitore deformabile 15 al dispositivo di additivazione 2, tramite detto almeno un primo condotto d’ingresso 30. Lo scorrimento dell’acqua, attraverso detto primo condotto d’ingresso 30 nel dispositivo additivatore 5, tramite l’effetto venturi, consente il prelievo del contenuto del contenitore 21, immettendolo nel flusso dell’acqua corrente. L’aspirazione e l’immissione nell’acqua corrente, consente il miscelamento fra l’acqua e l’additivo “A†. All’uscita del dispositivo additivatore 5 la miscela di acqua distillata e additivi “A†fuoriesce dal dispositivo 2, tramite detto almeno un condotto d’uscita 39. La stessa miscela attraversa detto frangi flusso 24, di tipo noto, atto a reintegrare l’aria sottratta all’acqua durante la distillazione.

Il recipiente “C†, ad esempio una bottiglia, ha preferibilmente una capacità adeguata a contenere il previsto rapporto volumetrico tra acqua distillata à ̈ additivo.

Le caratteristiche strutturali del dispositivo additivatore 5, ed in particolare del tubo di Venturi, sono tali da operare il prelievo degli additivi “A†all’interno di uno o più contenitori 21 monodose, preferibilmente entro la prima metà della capacità del recipiente “C†. Tale soluzione evita il deposito di residui di detti additivi “A†nel condotto d’uscita 39; facilitando, inoltre, la miscelazione degli additivi “A†alla bevanda “B†. I prodotti di scarto contenuti nel raccoglitore 141 sono evacuati, preferibilmente in modo automatico tramite detta pompa di scarico 142. Detta pompa di scarico 142 à ̈ attivata in funzione dei segnali ricevuti dai sensori di livello di massimo e di minimo (19b, 19a) compresi al raccoglitore 141.

Il sistema 1, secondo la presente invenzione, consente di ottenere un prodotto assolutamente sterile rispondente a necessità personali quali tipo e quantità di determinati elementi come: sodio, potassio, calcio, magnesio ecc.

Gli additivi “A†che possono essere immessi e miscelati nella bevanda possono essere elementi utili all’organismo umano, ma generalmente assenti nelle normali acque in bottiglia o nella rete idrica.

Detti additivi “A†possono, inoltre, essere elementi atti a conferire alle bevande aromi quali: limone, arancio, ecc.

Detti additivi possono essere inoltre elementi adatti ad esaltare il sapore di tà ̈, caffà ̈ e tisane varie.

L’utilizzo di contenitori 21 monodose, quali capsule e/o bustine, permette di rendere la bevanda finale personalizzabile in funzione delle esigenze e/o dei gusti dell’utilizzatore. Infatti, due utilizzatori consecutivi possono ottenere una bevanda finale molto diversa, senza dover modificare strutturalmente il dispositivo o il sistema. Infatti, basterà scegliere capsule e/o bustine con un additivo “A†in essa contenuto differente, senza che queste lascino residui per le additivazioni successive.

Tale dispositivo, e tale sistema, sono di semplice utilizzo da parte dell’utilizzatore finale.

Detto dispositivo o sistema può essere facilmente applicabile alla rete di distribuzione dell’acqua presente nelle abitazioni.

RIFERIMENTI NUMERICI

Sistema di mineralizzazione 1 Condotto 10 Primo serbatoio 11 Valvola 110 Galleggiante 111 Distillatore 12 Bollitore 121 Condensatore 122 Elemento riscaldante 123 Prima elettrovalvola 13a Seconda elettrovalvola 13b Vasca di raccolta 14 Raccoglitore 141 Pompa di scarico 142 Contenitore deformabile 15 Primo filtro 16 Pompa 18 Sensore di livello minimo 19a Sensore di livello massimo 19b Dispositivo di additivazione 2 Contenitore 21 Involucro esterno 210 Porzione perforabile 211 Condotto dell’aria 22 Seconda cannula 221 Alloggiamento 23 Frangi flusso 24 Attuatore 25 Primo condotto d’ingresso 30 Condotto d’uscita 39 Secondo condotto d’ingresso 40 Dispositivo additivatore 5 Additivo A Bevanda B Recipiente C

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI: 1. Dispositivo di additivazione (2) per bevande (B), atto ad addizionare ad almeno una bevanda (B) almeno un additivo (A); il dispositivo (2) comprende: • almeno un primo condotto d’ingresso (30) tramite cui viene inserito all’interno del dispositivo (2) almeno una bevanda (B) proveniente da una fonte; • almeno un secondo condotto d’ingresso (40) tramite cui viene inserito all’interno del dispositivo (2) almeno un additivo (A); detto additivo (A) à ̈ contenuto in almeno un contenitore (21); • almeno un condotto d’uscita (39) tramite cui la bevanda (B), a cui à ̈ stata addizionato detto almeno un additivo (A), fuoriesce dal dispositivo (2); detto dispositivo (2) à ̈ caratterizzato dal fatto che: • detto almeno un additivo (A) à ̈ un fluido e; • il dispositivo 2 comprende un dispositivo additivatore (5) atto a prelevare una quantità nota di detto almeno un additivo (A) e miscelare lo stesso additivo (A) a detta almeno una bevanda (B), immettendo e miscelando detto almeno un additivo (A) alla bevanda (B) mentre la stessa bevanda (B) scorre fra detto almeno un primo condotto d’ingresso (30) e detto condotto d’uscita (39).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un contenitore (21) Ã ̈ monodose contenente un quantitativo noto di additivo (A).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detto contenitore 21 monodose à ̈ una capsula preconfezionata.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui: • detto contenitore (21) monodose comprende almeno una porzione perforabile (211) e • detto almeno un secondo condotto d’ingresso (40) à ̈ una cannula atta a perforare detta porzione perforabile (211).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 e/o 4, in cui detto dispositivo additivatore (5) Ã ̈ un tubo di venturi.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui à ̈ compreso un condotto dell’aria (23) atto ad immettere aria nelle fasi di additivazione dell’additivo (A) alla bevanda (B).
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 6, in cui à ̈ compreso un elemento frangi flusso (24), posto lungo detto condotto d’uscita (39), atto a integrare aria nella bevanda (B) prima del dosaggio.
8. 8. Dispositivo secondo le rivendicazioni 6 e 2, in cui detto condotto dell’aria (23) à ̈ atto a immettere aria all’interno del contenitore (21) al fine di rimpiazzare il volume di additivo (A) sottratto dal dispositivo additivatore (5).
9. 9. Sistema di mineralizzazione dell’acqua (1), caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di additivazione (2) secondo la rivendicazione 1.
10. 10. Sistema secondo la rivendicazione 8, in cui à ̈ compreso • ; • almeno un contenitore deformabile (15), atto a contenere dell’acqua distillata, distillata tramite almeno un distillatore (12),o dell’acqua depurata.
11. 11. Procedimento di additivazione di almeno un additivo (A) ad una bevanda (B) comprendente i seguenti passi: • prelevare almeno una bevanda (B) da una fonte; • prelevare almeno un additivo (A), contenuto in un contenitore (21), da addizionare alla bevanda (B); • miscelare detto almeno un additivo (A) a detta almeno una bevanda (B); • dosare detta bevanda (B) a cui à ̈ stata addizionato almeno un additivo (A); caratterizzato dal fatto che i passi di prelevare almeno un additivo (A) e di miscelare l’additivo (A) alla bevanda (B) sono svolti in modo automatico e contemporaneamente fra loro, tramite un unico dispositivo additivatore (5).