ITTO20120546A1 - Unita' di trasferimento per trasferire contenitori destinati a essere riempiti con un prodotto versabile e metodo di iniezione di un fluido inerte all'interno di tali contenitori - Google Patents

Unita' di trasferimento per trasferire contenitori destinati a essere riempiti con un prodotto versabile e metodo di iniezione di un fluido inerte all'interno di tali contenitori Download PDF

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ITTO20120546A1
ITTO20120546A1 IT000546A ITTO20120546A ITTO20120546A1 IT TO20120546 A1 ITTO20120546 A1 IT TO20120546A1 IT 000546 A IT000546 A IT 000546A IT TO20120546 A ITTO20120546 A IT TO20120546A IT TO20120546 A1 ITTO20120546 A1 IT TO20120546A1
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IT
Italy
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containers
duct
axis
nozzles
station
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IT000546A
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Michele Bacchi-Palazzi
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Sidel Spa Con Socio Unico
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    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
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Description

DESCRIZIONE
“UNITA' DI TRASFERIMENTO PER TRASFERIRE CONTENITORI DESTINATI A ESSERE RIEMPITI CON UN PRODOTTO VERSABILE E METODO DI INIEZIONE DI UN FLUIDO INERTE ALL'INTERNO DI TALI CONTENITORIâ€
La presente invenzione à ̈ relativa a un’unità di trasferimento per trasferire contenitori destinati a essere riempiti con un prodotto versabile e a un metodo di iniezione di un fluido inerte all’interno di tali contenitori.
In particolare, i suddetti contenitori sono destinati a essere riempiti, preferibilmente secondo modalità il più possibile asettiche, con un prodotto versabile di tipo alimentare particolarmente sensibile ossia particolarmente suscettibile di dare origine a perdita di caratteristiche organolettiche una volta imbottigliato, quale ad esempio un succo di frutta.
Sono noti impianti di realizzazione di contenitori riempiti con un prodotto versabile comprendenti essenzialmente:
- una stazione di soffiatura, in cui un flusso di aria calda viene soffiato all’interno di una pluralità di preforme in modo da formare corrispondenti contenitori vuoti;
- una stazione di riempimento, in cui i suddetti contenitori vuoti vengono riempiti con il prodotto versabile; e
- una stazione di tappatura, in cui un dispositivo di chiusura à ̈ applicato su ciascun suddetto contenitore.
In particolare, ciascuna delle suddette stazioni di soffiatura, riempimento e tappatura comprende una giostra girevole intorno a un primo asse.
La giostra di ciascuna delle suddette stazioni comprende essenzialmente:
- una pluralità di elementi di trasferimento atti a convogliare i contenitori (o le pre-forme) lungo un percorso ad arco di circonferenza, il quale si estende intorno a tale primo asse tra una stazione di ingresso e una stazione di uscita; e
- una pluralità di unità operative associate a rispettivi elementi di trasferimento e atte a eseguire un’operazione di soffiatura, riempimento e tappatura su rispettivi contenitori (o pre-forme) in avanzamento lungo il percorso ad arco di circonferenza.
Gli impianti di riempimento di tipo noto comprendono, inoltre, una pluralità di convogliatori di trasferimento, ad esempio ruote a stella, girevoli intorno a rispettivi secondi assi e atti a trasferire i contenitori (o le preforme) tra le stazioni di soffiatura, riempimento e tappatura.
Più precisamente, i convogliatori di trasferimento convogliano i contenitori secondi percorsi ad arco di circonferenza, ad esempio di 180 gradi, tangenti tra loro.
Pertanto, gli elementi di trasferimento cooperano con rispettivi contenitori lungo un primo arco definente il suddetto percorso e sono liberi dai rispettivi contenitori lungo un secondo arco esplementare al primo arco.
Quando il contenitore à ̈ riempito con un prodotto versabile di tipo alimentare particolarmente sensibile, à ̈ necessario espellere l’ossigeno presente nello spazio di testa dei contenitori al termine della fase di riempimento, in modo da prolungare il più possibile nel tempo l’asetticità e le caratteristiche organolettiche del prodotto versabile una volta che i dispositivi di apertura sono stati applicati sui contenitori.
Con il termine spazio di testa, si intende la porzione del collo del contenitore disposta al di sopra del livello raggiunto dal prodotto versabile all’interno del contenitore stesso, al termine dell’operazione di riempimento.
Allo scopo di espellere l’ossigeno, à ̈ noto iniettare all’interno di contenitori già riempiti un flusso di un gas inerte, ad esempio azoto, in modo da sostituire l’ossigeno presente nello spazio di testa dei contenitori con l’azoto stesso.
Al fine di prolungare il più possibile nel tempo l’asetticità e le caratteristiche organolettiche del prodotto versabile, à ̈ altresì noto iniettare l’azoto all’interno dei contenitori prima della fase di riempimento degli stessi, in modo da ridurre il più possibile la presenza di ossigeno all’interno dello spazio di testa a riempimento eseguito.
Secondo una soluzione nota, la giostra della stazione di riempimento à ̈ provvista di una pluralità di valvole portate da rispettive unità operative e atte a controllare l’iniezione di azoto all’interno dei contenitori, prima del riempimento degli stessi.
In altre parole, ciascun contenitore, mentre à ̈ avanzato dalla giostra della stazione di riempimento, dapprima riceve un flusso di azoto e, di seguito, viene riempito con il prodotto versabile.
Secondo un’ulteriore soluzione nota, l’iniezione di azoto avviene prima che i contenitori raggiungano la stazione di riempimento.
In maggiore dettaglio, uno dei convogliatori di trasferimento interposti tra la stazione di soffiatura e la stazione di riempimento comprende:
- un primo elemento fisso intorno al secondo asse e definente un condotto collegato con una sorgente di gas inerte non rotante;
- un secondo elemento girevole intorno al secondo asse solidalmente con i contenitori e comprendente una pluralità di ugelli di iniezione del gas inerte; e
- un distributore rotante interposto fluidicamente tra il condotto fisso del primo elemento e gli ugelli girevoli del secondo elemento.
In particolare, gli ugelli sono disposti al di sopra di rispettivi elementi di trasferimento della giostra e, pertanto, iniettano l’azoto all’interno dei contenitori portati dai rispettivi elementi di trasferimento.
Il distributore deve assicurare il collegamento fluidico tra il condotto del primo elemento fisso e gli ugelli girevoli e comprende, pertanto, una pluralità di tubazioni, cuscinetti e organi di tenuta.
E’ avvertita nel settore l’esigenza di iniettare l’azoto all’interno dei contenitori ancora vuoti, riducendo il più possibile il numero di componenti necessari, al fine di contenere i costi di produzione e/o manutenzione.
Inoltre, il distributore della soluzione di tipo noto prima descritta pone in collegamento fluidico gli ugelli e la sorgente di azoto, per ciascuna posizione angolare della giostra e, quindi, degli ugelli intorno al secondo asse.
Tuttavia, gli elementi di trasferimento convogliano i contenitori solo per il primo arco di circonferenza, il quale à ̈ inferiore a 360 gradi.
Pertanto, alcuni degli elementi di trasferimento non portano alcun contenitore al di sotto dei rispettivi ugelli, quando si muovono lungo il secondo arco di circonferenza.
Ne segue che l’azoto fuoriuscente dagli ugelli in movimento lungo il secondo arco viene disperso nell’ambiente, creando sia un problema di inquinamento dell’ambiente stesso e di spreco di azoto.
E’ avvertita, pertanto, nel settore l’esigenza di iniettare l’azoto all’interno dei contenitori ancora vuoti, senza generare perdite di azoto.
Scopo della presente invenzione à ̈ la realizzazione di un’unità di trasferimento di contenitori destinati a essere riempiti con un prodotto versabile, la quale consenta di soddisfare in modo semplice ed economico almeno una tra le suddette esigenze.
Il suddetto scopo à ̈ raggiunto dalla presente invenzione, in quanto essa à ̈ relativa a un’unità di trasferimento di contenitori destinati a essere riempiti con un prodotto versabile, come definito dalla rivendicazione 1.
La presente invenzione à ̈ altresì relativa a un metodo di iniezione di un fluido inerte all’interno di un contenitore destinato a essere riempito con un prodotto versabile, come definito dalla rivendicazione 11.
Per una migliore comprensione della presente invenzione, viene descritta nel seguito una preferita di attuazione, a titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 à ̈ una vista dall’alto di un’unità di trasferimento di contenitori destinati a essere riempiti con un prodotto versabile realizzata secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 2 à ̈ una vista prospettica dell’unità di trasferimento di figura 1;
- la figura 3 à ̈ una sezione lungo la linea III-III di figura 1 dell’unità di trasferimento delle figure 1 e 2;
- la figura 4 à ̈ una sezione ulteriormente ingrandita dell’unità di trasferimento delle figura 1 ottenuta lungo la linea IV-IV di figura 1, con parti asportate per chiarezza;
- le figure 5 e 6 sono viste prospettiche secondo angoli visuali differenti tra loro di un primo componente dell’unità di trasferimento delle figure da 1 a 4;
- le figure 7 e 8 sono viste prospettiche secondo rispettivi angoli visuali differenti tra loro di un secondo componente dell’unità di trasferimento delle figure da 1 a 4;
- la figura 9 Ã ̈ una vista in sezione del primo e del secondo componente delle figure da 5 a 8, con parti asportate per chiarezza; e
- la figura 10 illustra schematicamente un impianto di realizzazione di contenitori comprendente l’unità di trasferimento delle figure da 1 a 4.
Con riferimento alle figure da 1 a 4, à ̈ indicata con 1 un’unità di trasferimento per trasferire contenitori 2 lungo un percorso P ad arco di circonferenza.
In dettaglio, il percorso P si estende a partire da una stazione I di ingresso dei contenitori 2 sino a una stazione O di uscita dei contenitori.
Il percorso P si estende, inoltre, intorno a un asse A disposto in uso verticalmente per un arco inferiore a 360 gradi, e pari a circa centoottanta gradi nella fattispecie illustrata.
In particolare, l’unità 1 à ̈ incorporata all’interno di un impianto 3 (solo schematicamente illustrato in Figura 10) di realizzazione di contenitori 2 riempimenti con un prodotto versabile. In particolare, il prodotto versabile à ̈ di tipo alimentare e particolarmente sensibile in quanto privo di conservanti, ad esempio à ̈ un succo di frutta.
L’impianto 3 comprende essenzialmente (Figura 10):
- una stazione di soffiatura 4 comprendente, a propria volta, una pluralità di teste di soffiatura (non illustrate) atte a soffiare aria calda all’interno di rispettive preforme (non illustrate) in modo da formare corrispondenti contenitori 2;
- una stazione di riempimento 5 comprendente, a propria volta, una giostra 6 (solo schematicamente illustrata in figura 10) atta a convogliare i contenitori 2 lungo un percorso Q ad arco di circonferenza intorno a un asse B, in uso, verticale e una pluralità di valvole di riempimento (non illustrate) atte a riempire i contenitori 2 con il prodotto versabile; e
- una stazione di tappatura 7 comprendente, a propria volta, una giostra 8 (solo schematicamente illustrata in figura 9) atta a convogliare i contenitori 2 lungo un percorso R ad arco di circonferenza intorno a un asse D, in uso, verticale e una pluralità di teste di tappatura (non illustrate) atte ad applicare rispettivi dispositivi di chiusura su corrispondenti contenitori 2.
L’impianto 3 comprende, inoltre, procedendo dalla stazione di soffiatura 4 verso la stazione di riempimento 5,:
- un convogliatore 9 alimentato dalla stazione di soffiatura 4 con i contenitori 2 e alimentante la stazione I dell’unità 1;
- l’unità 1; e
- un convogliatore 10 alimentato dall’unità 1 in corrispondenza della stazione O e alimentante, a propria volta, la stazione di riempimento 5.
In particolare, i convogliatori 9, 10 avanzano i contenitori 2 secondo rispettivi percorsi S, T ad arco di circonferenza tangenti al percorso P in corrispondenza delle stazioni I, O rispettivamente.
L’impianto 3 comprende, inoltre,:
- un convogliatore 11 interposto tra la stazione di riempimento 5 e la stazione di tappatura 7; e
- un convogliatore 12 disposto a valle della stazione di tappatura 7.
In dettaglio, il convogliatore 11 convoglia i contenitori 2 lungo un percorso U ad arco di circonferenza tangente ai percorsi Q, R.
L’impianto 3 à ̈ atto, inoltre, a iniettare un fluido inerte, azoto gassoso nella fattispecie illustrata, all’interno dei contenitori 2 in modo da ridurre il più possibile la concentrazione di ossigeno nello spazio di testa dei contenitori 2. Con il termine spazio di testa si intende nella presente descrizione lo spazio delimitato all’interno di una porzione di collo 19 (visibile in Figura 2) del contenitore 2 tra la superficie del prodotto versabile e i relativi dispositivi di chiusura, una volta che questi ultimi sono stati applicati sui contenitori 2.
Infatti, in particolar modo per prodotti versabili sensibili e, quindi, privi di conservanti, la presenza di ossigeno potrebbe creare il rischio di perdita delle caratteristiche organolettiche e quindi ridurre la durata del prodotto versabile in condizione asettica.
L’impianto 3 comprende, inoltre, (Figura 10):
- un tunnel 14 fisso rispetto al convogliatore 10, sovrapposto almeno in parte al percorso T e atto a iniettare azoto all’interno dei contenitori 2 in avanzamento lungo il percorso T; e
- un tunnel 15 fisso rispetto al convogliatore 11, sovrapposto almeno in parte al percorso U e atto a iniettare azoto all’interno dei contenitori 2 in avanzamento lungo il percorso U.
L’unità 1 comprende (Figure 2 e 3):
- uno statore 20 fisso rispetto all’asse A;
- una giostra 21 girevole rispetto allo statore 20 intorno a un asse A e comprendente, in corrispondenza di un proprio bordo periferico una pluralità di elementi di trasferimento 30 angolarmente equi-spaziati intorno all’asse A;
- un collettore 22 fisso rispetto all’asse A e definente un condotto 23 fluidicamente collegato con una sorgente 24 (illustrata schematicamente in Figura 4) di azoto gassoso disposta esternamente all’unità 1 tramite un raccordo 18.
- una ruota 25 collegata alla giostra 21 in modo da risultare girevole solidalmente alla giostra 21 intorno all’asse A.
Ciascun elemento di trasferimento 30 Ã ̈ atto a prelevare il relativo contenitore 2 in corrispondenza della stazione I e convogliarlo lungo il percorso P e a rilasciarlo in corrispondenza della stazione O.
Nella fattispecie illustrata, ciascun elemento di trasferimento 30 comprende una coppia di ganasce 17 (Figura 2) elasticamente caricate verso una prima posizione e divaricabili in una seconda posizione a seguito dell’azione della porzione di collo 19 del rispettivo contenitore 2.
La ruota 25 Ã ̈ interposta assialmente tra il collettore 22 e la giostra 21.
La ruota 25 comprende, in particolare,:
- un corpo centrale 32 (Figura 5); e
- una pluralità di ugelli 26a, 26b di iniezione di azoto fluidicamente collegati con il condotto 23 e atti a iniettare azoto all’interno di rispettivi contenitori 2.
Gli ugelli 26a, 26b sono angolarmente spaziati intorno all’asse A e sono associati a rispettivi elementi di trasferimento 30.
In particolare, ciascun ugello 26a, 26b comprende essenzialmente:
- un condotto 27 di adduzione dell’azoto disposto radialmente all’asse A e sporgente dal corpo centrale 32; e - una porzione terminale 28 sporgente da ciascun condotto 27 verso il basso.
Ciascuna porzione terminale 28 definisce, inoltre, una bocca 29 di iniezione disposta al di sopra di un relativo elemento di trasferimento 30.
Vantaggiosamente, il collettore 22 e la ruota 25 cooperano a strisciamento l’uno con l’altro in modo da creare un collegamento fluidico a tenuta tra il condotto 23 e gli ugelli 26a.
Con riferimento alle figure 7 e 8, il collettore 22 comprende:
- una faccia 51 superiore presentante una coppia di scanalature 52 assialmente cieche e radialmente aperte dalla parte opposta dell’asse A;
- una faccia 53 inferiore assialmente opposta alla faccia 51;
- una superficie 49 laterale estendentesi tra le facce 51, 53; e
- una scanalatura 54 assiale, passante ed estendentesi radialmente a partire dall’asse A in modo da interrompere la superficie 49.
Le scanalature 52 sono radialmente interrotte a distanza dall’asse A.
La scanalatura 54 à ̈ aperta radialmente da parte opposta all’asse A.
Il condotto 23 comprende un’apertura 55 definita dalla faccia 51 e un’apertura 56, opposta all’apertura 55, definita dalla faccia 53.
Il condotto 23 si estende lungo un asse C e comprende, procedendo dall’apertura 55 all’apertura 56 (Figura 9),:
- un tratto 57 cilindrico fluidicamente collegato con la sorgente 24;
- un tratto 58 troncoconico e rastremato verso la faccia 53;
- un tratto 59 cilindrico; e
- un tratto 60 cilindrico di diametro maggiore del diametro del tratto 59 e inferiore del diametro del tratto 57.
L’asse C à ̈ parallelo e sfalsato rispetto all’asse A. La faccia 53 del collettore 22 definisce una scanalatura 61 conformata come un arco di circonferenza intorno all’asse A e all’interno della quale à ̈ affacciata l’apertura 56.
La scanalatura 61 à ̈ radialmente distanziata dall’asse A e dalla superficie 49 del collettore 22 ed à ̈ attraversata dall’asse C.
La scanalatura 61 Ã ̈ aperta assialmente dalla parte opposta della faccia 51.
La scanalatura 61 si estende per un arco sostanzialmente uguale all’estensione angolare del percorso P intorno all’asse A stesso e, nella fattispecie illustrata, pari a circa 180 gradi.
La scanalatura 61 à ̈ atta a raccogliere l’azoto dal condotto 23 e a renderlo disponibile agli ugelli 26a in avanzamento lungo il percorso P.
Con riferimento alle figure 5 e 6, la ruota 25 comprende essenzialmente,:
- una superficie 70 di testa, atta a strisciare sulla faccia 53 del collettore 22;
- una flangia 71 assialmente opposta alla superficie 70 e fissata alla giostra 21; e
- un ringrosso 72 assialmente interposto tra la superficie 70 e la flangia 71, e radialmente sporgente da parte opposta dell’asse A rispetto alla flangia 71 e la superficie 70.
La ruota 25 definisce una pluralità di condotti 75 angolarmente equispaziati rispetto all’asse A e comprendenti, ciascuno,:
- un’apertura 76 assiale definita dalla superficie 70; - un’apertura 77 radiale, opposta all’apertura 76, fluidicamente collegata a un relativo condotto 27.
Ciascun condotto 75 comprende, inoltre, procedendo dall’apertura 76 all’apertura 77 (Figura 6):
- un tratto 78 assiale; e
- un tratto 79 radiale accoppiato con il condotto 27 di un relativo ugello 26a, 26b.
Le aperture 76 e la scanalatura 61 si trovano alle medesima distanza dall’asse A.
L’apertura 76 di ciascun condotto 75 si trova in corrispondenza della scanalatura 61, quando il relativo ugello 26a descrive il percorso P, ossia avanza tra le stazioni I, O.
In tale condizione, il relativo ugello 26a si trova al di sopra del contenitore 2 trasferito dal relativo elemento di trasferimento 30 e inietta l’azoto all’interno del contenitore 2 stesso.
Diversamente, l’apertura 76 di ciascun condotto 75 si trova angolarmente sfalsata dalla scanalatura 61, quando il relativo ugello 26b si muove dalla stazione O alla stazione I, ossia quando il corrispondente elemento di trasferimento 30 ha rilasciato il contenitore 2.
In tale condizione, il relativo ugello 26b non viene alimentato con azoto e si evita che l’azoto venga disperso nell’ambiente.
L’unità 1 comprende, inoltre, mezzi pressori 80 atti a premere il collettore 22 contro la ruota 25 e ad assicurare che l’azoto rimanga intrappolato tra la scanalatura 61 e i condotti 75 affacciati alla scanalatura 61 stessa.
In maggiore dettaglio, i mezzi pressori 80 comprendono una molla 81 interposta tra un elemento di contrasto 82 fisso e la faccia 51 del collettore 22.
La molla 81 Ã ̈, nella fattispecie illustrata, una molla ad elica di asse A.
L’unità 1 comprende, infine, una struttura 90 antirotazione fissata al suolo ed alla quale sono fissati l’elemento di contrasto 82 e le parti dell’unità 1 stazionare rispetto all’asse A.
In particolare, la struttura 90 à ̈ vincolata alle scanalature 52 del collettore 22 (Figura 4), in modo da rendere il collettore 22 stesso fisso rispetto all’asse A.
Il funzionamento dell’unità 1 à ̈ illustrato con riferimento a un unico contenitore 2, e al corrispondente ugello 26a ed elemento di trasferimento 30.
In maggiore dettaglio, una testa di soffiatura della stazione di soffiatura 4 forma il contenitore 2 a partire da una pre-forma.
Di seguito, il contenitore 2 viene avanzato dal convogliatore 9 lungo il percorso S, viene avanzato dall’unità 1 lungo il percorso P tangente al percorso S e viene avanzato dal convogliatore 10 lungo il percorso T tangente al percorso P sino alla stazione di riempimento 5.
Le ganasce 17 dell’elemento di trasferimento 30 sono disposte nella prima posizione in corrispondenza della stazione I del percorso P in modo da prelevare il contenitore 2 dal convogliatore 9, sono spostate dalla porzione di collo 19 nella seconda posizione in cui convogliano il contenitore 2 lungo il percorso P stesso. e si spostano nuovamente nella prima posizione in corrispondenza della stazione O del percorso P in modo da rendere disponibile il contenitore 2 al convogliatore 10.
L’azoto fluisce dalla sorgente 24 al condotto 23 e, da quest’ultimo, alla scanalatura 61.
La scanalatura 61 Ã ̈ affacciata ai tratti 78 dei condotti 75 che alimentano gli ugelli 26a in avanzamento lungo il percorso P tra le stazioni I, O.
In tal modo, gli ugelli 26a in avanzamento lungo il percorso P sono alimentati con l’azoto.
Il contenitore 2, mentre avanza lungo il percorso P, à ̈ mantenuto dall’elemento di trasferimento 30 al di sotto del corrispondente 26a e, riceve, quindi, un flusso di azoto che determina l’espulsione dell’ossigeno dal volume interno del contenitore 2 stesso.
Diversamente, la scanalatura 61 à ̈ sfalsata angolarmente rispetto all’asse A dai tratti 78 dei condotti 75 in comunicazione con gli ugelli 26b in avanzamento tra le stazioni O, I.
In tal modo, gli ugelli 26b in avanzamento tra la stazione O e la stazione I non sono alimentati con azoto. L’azione della molla 81 sulla faccia 51 preme il collettore 22 contro la ruota 25 e rende a tenuta di fluido il collegamento tra scanalatura 61 e condotti 75 associati agli ugelli 26a.
Una volta che ha raggiunto la stazione O, il contenitore 2 viene prelevato dal convogliatore 10 ed avanzato lungo il percorso T e al di sotto del tunnel 14.
Il tunnel 14 esegue un’ulteriore operazione di iniezione di azoto all’interno del contenitore 2 ancora da riempire.
Di seguito, il convogliatore 10 trasferisce il contenitore 2 alla stazione di riempimento 5. La giostra 6 della stazione di riempimento 5 convoglia il contenitore 2 lungo il percorso Q. Una delle valvole di riempimento riempie il contenitore 2 in avanzamento lungo il percorso Q con il prodotto versabile.
Il convogliatore 11 preleva il contenitore 2 riempito con il prodotto versabile e lo convoglia lungo il percorso U al di sotto del tunnel 15.
Il tunnel 15 inietta azoto all’interno dello spazio di testa definito dalla porzione di collo 19 del contenitore 2 stesso. L’ossigeno presente all’interno dello spazio di testa viene così sostituito con l’azoto.
Di seguito, la giostra 8 della stazione di tappatura 7 preleva il contenitore 2 dal convogliatore 11 e lo avanza lungo il percorso R. Una delle teste di tappatura della stazione di tappatura 7 applica il dispositivo di chiusura sul contenitore 2.
Infine, il contenitore 2 viene trasferito al convogliatore 12 e, di seguito, si allontana dall’impianto 3.
Da un esame delle caratteristiche dell’unità 1 e del metodo di iniezione realizzato secondo la presente invenzione sono evidenti i vantaggi che essa consente di ottenere.
In particolare, il collettore 22 fisso rispetto all’asse A e la ruota 25 girevole intorno all’asse A strisciano uno contro l’altro, così da creare un collegamento fluidico a tenuta tra la scanalatura 61 collegata alla sorgente 24 e i condotti 75 di alimentazione degli ugelli 26a.
Pertanto, il collettore 22 distribuisce, tramite la scanalatura 61, l’azoto ai condotti 75 collegati agli ugelli 26a.
Ne segue che, a differenza delle soluzioni note e descritte nella parte introduttiva della presente descrizione, l’unità 1 consente di iniettare azoto all’interno dei contenitori 2 ancora da riempire senza richiedere la presenza di un ulteriore distributore rotante interposto tra il collettore 22 fisso e la ruota 25.
Conseguentemente, l’unità 1 non richiede la presenza di tubazioni, cuscinetti e organi di tenuta associati a tale ulteriore distributore rotante, risultando così più economica e semplice sia da produrre che da manutenere.
Inoltre, la scanalatura 61 Ã ̈ in collegamento fluidico solo con i condotti 75 che alimentano gli ugelli 26a in avanzamento lungo il percorso P.
Pertanto, l’azoto viene addotto ai soli ugelli 26a e iniettato da questi ultimi all’interno dei contenitori 2 in avanzamento lungo il percorso P.
Diversamente, gli ugelli 26b in avanzamento tra la stazione O e la stazione I, ossia lungo un arco esplementare al percorso P, non sono alimentati con l’azoto.
In tal modo, l’unità 1 alimenta con azoto solo gli ugelli 26a disposti al di sopra dei rispettivi contenitori 2 in avanzamento lungo il percorso P.
Si evita così che gli ugelli 26b, sotto i quali non à ̈ presente alcun contenitore 2, disperdano azoto nell’ambiente.
Risulta infine chiaro che all’unità 1 e al metodo di iniezione qui descritti possono essere apportate modifiche e varianti che non escono dall’ambito di tutela delle rivendicazioni.
In particolare, l’elemento 22 potrebbe avere forme diverse da quelle illustrate nella presente domanda.
Ad esempio, l’elemento 22 potrebbe non presentare la scanalatura 54 e presentare una pluralità di condotti 23.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.- Unità (1) di trasferimento per trasferire contenitori (2) destinati a essere riempiti con un prodotto versabile lungo un percorso (P) estendentesi intorno a un asse (A); il detto percorso (P) estendendosi tra una stazione di ingresso (I) e una stazione di uscita (O) dei detti contenitori (2); la detta unità (1) comprendendo: - un primo elemento (22) fisso rispetto al detto asse (A) e definente un primo condotto (23, 61) collegabile fluidicamente con una sorgente di un fluido (24) inerte; e - un secondo elemento (25) girevole intorno al detto asse (A), e comprendente una pluralità di primi e secondi ugelli (26a, 26b) collegati fluidicamente con il detto primo condotto (23, 61) e atti a iniettare il detto fluido inerte all’interno di detti rispettivi contenitori (2); caratterizzata dal fatto che il detto primo elemento (22) e il detto secondo elemento (25) cooperano a strisciamento l’uno contro l’altro, in modo da creare un collegamento fluidico a tenuta tra almeno i detti primi ugelli (26a) e il detto primo condotto (23, 61). 2.- Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: - il detto primo condotto (23, 61) comprende una prima porzione (61) anulare estendentesi per un arco intorno al detto asse (A) e atta raccogliere il detto fluido inerte; e - il detto secondo elemento (25) comprende almeno un secondo condotto (75) fluidicamente collegato con i detti primi ugelli (26a) e con la detta prima porzione (61) del detto primo condotto (22). 3.- Unità secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il detto primo condotto (23, 61) comprende una seconda porzione (23) assiale collegabile fluidicamente, ad una propria prima estremità, alla detta sorgente (24) e collegata fluidicamente, ad una propria seconda estremità opposta alla detta prima estremità, con la detta prima porzione (61). 4.- Unità secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che il detto secondo elemento (25) comprende una pluralità di detti secondi condotti (75) fluidicamente collegati con rispettivi detti primi e secondi ugelli (26a, 26b) e angolarmente spaziati intorno al detto asse (A); la detta prima porzione (61) del detto primo condotto (23, 61) essendo fluidicamente collegata solo con i detti secondi condotti (75) associati a relativi detti primi ugelli (26a) in avanzamento lungo il detto percorso (P) dalla detta stazione di ingresso (I) alla detta stazione di uscita (O); la detta prima porzione (61) del detto primo condotto (23, 61) essendo fluidicamente isolata dai detti secondi condotti (75) associati a relativi detti secondi ugelli (26b) in avanzamento lungo il detto dalla detta stazione di uscita (O) alla detta stazione di ingresso (I). 5.- Unità secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che ciascun detto secondo condotto (75) comprende: - una terza porzione (78) parallela al detto asse (A); e - una quarta porzione (79) radiale al detto asse (A); la detta terza porzione (78) di ciascun detto secondo condotto (75) essendo interposta tra la detta prima porzione (61) e la detta quarta porzione (79) solo quando ciascun detto condotto (75) avanza tra le dette stazioni di ingresso (I) e di uscita (O). 6.- Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi pressori (80) atti a pressare almeno uno (22) dei detti primo e secondo elemento (22, 25) contro l’altro (25) dei detti primo e secondo elemento (22, 25) 7.- Unità secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi pressori (80) comprendono mezzi elastici (81) atti a caricare elasticamente uno (22) dei detti primo e secondo elemento (22, 25) contro l’altro (25) dei detti primo e secondo elemento (22, 25). 8.- Unità secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi elastici (81) sono interposti tra il detto primo elemento (22) e una struttura fissa (90) della detta unità (1). 9.- Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una giostra (21) girevole intorno al detto asse (A) solidalmente al detto secondo elemento (25) e comprendente una pluralità di elementi di trasferimento (30) atti a trasferire rispettivi contenitori (2) lungo il detto percorso (P) tra la detta stazione di ingresso (I) e la detta stazione di uscita (O); i detti elementi di trasferimento (30) essendo disposti, in uso, al di sotto di rispettivi detti primi e secondi ugelli (26a, 26b). 10.- Impianto di realizzazione (3) di detti contenitori (2), comprendente: - una stazione di riempimento (5) atta a riempire i detti contenitori (2) con il detto prodotto versabile; e - un’unità (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, disposta a monte della detta stazione di riempimento (5) e atta a trasferire detti contenitori (2) ancora vuoti. 11.- Metodo di iniezione di un fluido inerte all’interno di un contenitore (2) destinato a essere riempito con un prodotto versabile, comprendente le fasi di: a) trasferire i detti contenitori (2) lungo un percorso (P) estendentesi intorno ad un asse (A); b) collegare fluidicamente una sorgente (24) di detto fluido inerte con un primo condotto (23, 61) definito da un primo elemento (22) fisso rispetto al detto asse (A); c) collegare fluidicamente una pluralità di secondi condotti (75) portati da un secondo elemento (25) girevole intorno al detto asse (A) con il detto primo condotto (23, 61) e con rispettivi primi ugelli (26a); e d) iniettare il detto fluido inerte all’interno di rispettivi contenitori (2) tramite i detti primi ugelli (26a); caratterizzato dal fatto di comprendere la fase e) di far strisciare l’uno contro l’altro i detti primo e secondo elemento (22, 25) in modo da creare un collegamento fluidico a tenuta tra i detti primo e secondi condotti (23, 61; 75). 12.- Metodo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la detta fase e) comprende le fasi di g) collegare fluidicamente il detto primo condotto (23, 61) e i soli detti secondi condotti (75) associati a detti primi ugelli (26a) avanzanti lungo il detto percorso (P); e h) impedire il collegamento fluidico tra il detto primo condotto (23, 61) e gli ulteriori detti secondi condotti (75) associati a secondi ugelli (26b) avanzanti tra la detta stazione di uscita (O) e la detta stazione di ingresso (I). 13.- Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che la detta fase g) comprende le fasi di: i) raccogliere il detto fluido inerte all’interno di una camera (61) definita dal detto primo condotto (23, 61) ed estendentesi ad arco intorno al detto asse (A); e j) collegare fluidicamente la detta camera (61) i soli detti secondi condotti (75) associati a primi detti ugelli (26a). 14.- Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da a 11 a 13, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase k) di pressare tra i loro i detti primo e secondo elemento (22, 25).
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