ITTO20120073A1 - Struttura di sostegno indossabile, in particolare per portare una protezione balistica - Google Patents

Struttura di sostegno indossabile, in particolare per portare una protezione balistica Download PDF

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ITTO20120073A1
ITTO20120073A1 IT000073A ITTO20120073A ITTO20120073A1 IT TO20120073 A1 ITTO20120073 A1 IT TO20120073A1 IT 000073 A IT000073 A IT 000073A IT TO20120073 A ITTO20120073 A IT TO20120073A IT TO20120073 A1 ITTO20120073 A1 IT TO20120073A1
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Maurizio Castrati
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Mech Lab S R L
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F41WEAPONS
    • F41HARMOUR; ARMOURED TURRETS; ARMOURED OR ARMED VEHICLES; MEANS OF ATTACK OR DEFENCE, e.g. CAMOUFLAGE, IN GENERAL
    • F41H1/00Personal protection gear
    • F41H1/02Armoured or projectile- or missile-resistant garments; Composite protection fabrics
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A45HAND OR TRAVELLING ARTICLES
    • A45FTRAVELLING OR CAMP EQUIPMENT: SACKS OR PACKS CARRIED ON THE BODY
    • A45F3/00Travelling or camp articles; Sacks or packs carried on the body
    • A45F3/04Sacks or packs carried on the body by means of two straps passing over the two shoulders
    • A45F3/08Carrying-frames; Frames combined with sacks

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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo: “STRUTTURA DI SOSTEGNO INDOSSABILE, IN PARTICOLARE PER PORTARE UNA PROTEZIONE BALISTICA”
La presente invenzione è relativa ad una struttura di sostegno indossabile, in particolare per portare una protezione balistica e/o eventuali carichi ed equipaggiamento militari.
Sia nel settore militare che in quello civile, è sentita l’esigenza di portare dei carichi sulla schiena o sulle spalle, senza però sovraccaricare la colonna vertebrale dell’utente. A tale scopo, sono note strutture aventi due spallacci che supportano il carico e sono collegati ad una fascia lombare o ad una cintura, che è avvolta attorno alla vita o ai fianchi dell’utente, in modo da scaricare almeno parte del peso dalle spalle e caricarlo sulla zona lombare dell’utente tramite tale fascia.
In particolare, la domanda di brevetto statunitense pubblicata come US20110/0076359A1 mostra una struttura di sostegno indossabile, in cui gli spallacci sono collegati ad una fascia tramite una barra dorsale, la quale si estende dietro alla schiena dell’utente ed è definita da una bandella sostanzialmente verticale. La barra dorsale, all’estremità inferiore, è accoppiata alla fascia tramite un giunto e, all’estremità superiore, è accoppiata ai due spallacci tramite una piastra. La piastra è configurata in modo da accoppiarsi a corrispondenti sedi realizzate nella barra dorsale.
Sono previste numerose sedi allineate tra loro in direzione verticale, in modo da rendere regolabile in altezza la posizione degli spallacci rispetto alla barra dorsale e poter adattare la struttura di sostegno a persone aventi diverse corporature e/o altezze. La posizione in altezza impostata per gli spallacci viene poi bloccata tramite una vite, che passa attraverso la suddetta piastra e può essere avvitata in fori filettati, realizzati in posizioni distanziate tra loro lungo la barra dorsale.
È sentita l’esigenza di agevolare la regolazione in altezza degli spallacci rispetto alla fascia, senza dover smontare e rimontare componenti della struttura di sostegno. In particolare, è sentita l’esigenza di poter regolare in altezza gli spallacci anche quando la struttura di sostegno è già stata indossata.
Scopo della presente invenzione è quello di fornire una struttura di sostegno indossabile, in particolare per portare una protezione balistica, la quale consenta di assolvere in maniera semplice ed economica alle esigenze sopra esposte.
Secondo la presente invenzione viene fornita una struttura di sostegno indossabile, in particolare per portare una protezione balistica, come definita nella rivendicazione 1.
L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica posteriore che mostra parzialmente una preferita forma di attuazione della struttura di sostegno indossabile, in particolare per portare una protezione balistica, secondo la presente invenzione; e
- le figure 2 e 3 illustrano, in scala ingrandita, alcuni componenti della struttura di sostegno della figura 1.
In figura 1, con 1 è indicata, nel suo complesso, una struttura di sostegno, la quale è indossabile da un utente (non illustrato) ed è atta a portare una protezione balistica, equipaggiamenti, zaini o altri tipi di carichi (non illustrati), sia di carattere civile che militare.
La struttura di sostegno 1 comprende una fascia 3 (parzialmente illustrata), avvolta, in uso, attorno alla vita o ai fianchi dell’utente e comprendente una porzione 4 posteriore intermedia e due porzioni 5 laterali, che sono unite tra loro dalla porzione 4 e si agganciano tra loro in modo rilasciabile davanti al bacino dell’utente (in modo non illustrato) La struttura di sostegno 1 comprende, inoltre, una barra dorsale 6, la quale si estende in direzione sostanzialmente verticale e ha una estremità inferiore 7 accoppiata alla porzione 4, preferibilmente in modo rilasciabile. Preferibilmente, la barra dorsale 6 ha un asse longitudinale che è curvo, con concavità rivolta in avanti e supporta un corpo 8 comprendente una piastra dorsale 10 e due spallacci 11, i quali si estendono dal bordo superiore della piastra dorsale 10 in modo da estendersi, in uso, al di sopra delle spalle dell’utente.
Preferibilmente, la piastra dorsale 10 e gli spallacci 11 fanno parte di una unica piastra, realizzata con spessore e materiale tali da fornire una rigidezza sufficiente a portare protezioni, equipaggiamenti e/o carichi, con deformazioni limitate. Preferibilmente, il corpo 8, la barra dorsale 6 e la fascia 3 sono rivestiti da tessuti imbottiti (non illustrati).
Con riferimento alla figura 2, la piastra dorsale 10 è accoppiata alla barra dorsale 6 tramite un gruppo di collegamento 12, il quale impedisce al corpo 8 di scendere, ma consente anche di regolare in altezza la sua posizione, rispetto alla barra dorsale 6. Il gruppo di collegamento 12 comprende almeno una guida 13, portata in posizione fissa dalla piastra dorsale 10 ed impegnata in maniera scorrevole dalla barra dorsale 6. Il gruppo di collegamento 12 comprende, una dentatura o cremagliera 15, definente la superficie posteriore della barra dorsale 6, ed un dente di arresto (non visibile nelle figure), il quale è portato dalla piastra dorsale 10, è affacciato alla cremagliera 15, ed impegna la cremagliera 15 in modo rilasciabile per trattenere in posizione verticale fissa il corpo 8, almeno nella direzione verso il basso, e scaricare il peso dalla piastra dorsale 10 sulla barra dorsale 6. Preferibilmente, i denti orizzontali della cremagliera 15 sono conformati a cuneo, in modo da supportare il peso trasmesso dal dente di arresto sul lato superiore, e da consentire uno scorrimento verso l’alto del dente di arresto e quindi del corpo 8, sul lato inferiore.
Preferibilmente, la cremagliera 15 è definita da un pezzo riportato e fissato ad una anima metallica della barra dorsale 6.
Il dente di arresto è mobile tra una posizione avanzata, in cui impegna uno qualsiasi degli spazi tra i denti della cremagliera 15 e quindi accoppia il corpo 8 alla barra dorsale 6, ed una posizione arretrata, in cui è sganciato dalla cremagliera 15 per consentire al corpo 8 di scendere verso il basso. Nell’esempio mostrato, il dente di arresto è definito da una sporgenza frontale di una leva 16 girevole attorno ad un asse 17 orizzontale rispetto alla piastra dorsale 10. In particolare, l’asse 17 è disposto al di sotto del dente di arresto, in corrispondenza dell’estremità inferiore della leva 16. La leva 16 è incernierata a due piastre 18, le quali sono verticali e disposte da parti laterali opposte della barra dorsale 6.
In particolare, come visibile in figura 3, le piastre 18 hanno rispettive asole 19, le quali sono sostanzialmente arcuate attorno all’asse 17, sono impegnate in modo scorrevole da perni 20 orizzontali e definiscono i fine corsa per le suddette posizioni avanzata ed arretrata. I perni 20 sono solidali alla leva 16 e si estendono lungo un asse 21, che è parallelo all’asse 17 ed è disposto sopra al dente di arresto. Una prima molla di posizionamento (non illustrata) esercita una spinta in modo da mantenere il dente di arresto nella posizione avanzata. Preferibilmente, la prima molla di posizionamento è una molla di torsione, avente una parte avvolta attorno ai perni 20, e le sue estremità sono accoppiate in fori 23 delle piastre 18.
Un dispositivo di sgancio 24 è previsto per tirare il dente di arresto verso la posizione arretrata contro l’azione della prima molla di posizionamento. Il dispositivo di sgancio 24 comprende un organo di comando 25 (figura 1) disposto di fronte all’utente, preferibilmente accoppiato ad una porzione 26 anteriore di uno degli spallacci 11, ed azionabile manualmente dall’utente per sganciare il dente di arresto e quindi lasciare appoggiare gli spallacci 11 sulle spalle dell’utente.
Il dispositivo di sgancio 24 comprende, inoltre, un dispositivo 27 di trasmissione a cavo, comprendente un cavo 28 che si estende a partire dall’organo di comando 25 lungo gli spallacci 11 e la piastra dorsale 10 fino all’estremità inferiore della piastra dorsale 10. Il dispositivo 24 comprende, inoltre, un organo di inversione 29 che inverte la direzione di trazione del cavo 28 di circa 180°, in modo da esercitare sulla leva 16 una trazione verso il basso e provocare lo spostamento del dente di arresto verso la posizione arretrata. L’organo di inversione 29 è portato dalla piastra dorsale 10, è disposto al di sotto del gruppo di collegamento 12 e, in particolare, comprende una leva a bilanciere 30, girevole attorno ad un asse sostanzialmente orizzontale ed ortogonale alla piastra dorsale 10. Una delle estremità della leva a bilanciere 30 è accoppiata direttamente al cavo 28. L’altra estremità è accoppiata in modo indiretto alla leva 16. In particolare, la leva 16 comprende un braccio 31 che sporge all’indietro rispetto all’asse 21 ed è accoppiato ad una staffa 32 tramite due perni 33 coassiali e paralleli all’asse 21. A sua volta, la staffa 32 è collegata all’estremità della leva a bilanciere 30 tramite un cavo 34.
Secondo una alternativa non illustrata, l’organo di inversione 29 comprende una o più rotelle di rinvio, girevoli folli: il cavo 28 passa attorno a tali rotelle, per fare una deviazione di circa 180°, e poi si accoppia direttamente alla staffa 32.
La struttura di sostegno 1 comprende, inoltre, un gruppo di sollevamento 40 comprendente un organo di comando 41 (figura 1), il quale è disposto di fronte all’utente, preferibilmente è accoppiato alla porzione 26, ed è azionabile manualmente dall’utente per spostare verso l’alto la piastra dorsale 10 lungo la cremagliera 15.
In particolare, il gruppo 40 comprende un dispositivo a cricchetto 42 agente sulla cremagliera 15 ed azionato dall’organo di comando 41 tramite un cavo 44 (figure 1 e 2), il quale si estende a partire dall’organo di comando 41 lungo gli spallacci 11 e la piastra dorsale 10 fino al dispositivo 42. Preferibilmente, il dispositivo 42 comprende un arpione 45 girevole rispetto alla piastra dorsale 10 attorno ad un asse 46 parallelo all’asse 21 ed è integrato con il gruppo 12, in quanto l’arpione 45 è incernierato alle piastre 18 tramite due perni 47 coassiali. I perni 47 sono mobili lungo rispettive asole 48 delle piastre 18, per cui l’arpione 45 è mobile da e verso la cremagliera 15 per impegnare/disimpegnare la cremagliera 15 stessa. Una seconda molla di posizionamento (non illustrata nelle figure allegate) esercita una spinta in modo da mantenere l’arpione 45 ruotato in una posizione di riposo, nella quale l’arpione 45 è anche disimpegnato dalla cremagliera 15. Preferibilmente, la seconda molla di posizionamento è una molla di torsione, avente una parte avvolta attorno ai perni 47, e le sue estremità sono accoppiate in fori 49 delle piastre 18. Preferibilmente, l’arpione 45 è definito da un settore dentato, solidale ad un braccio 50 che è radiale rispetto all’asse 46 e diametralmente opposto rispetto ad una estremità del settore dentato. Il cavo 44 è accoppiato all’estremità 51 del braccio 50 tramite un perno 52 parallelo ai perni 47 e girevole rispetto al braccio 50. La trazione esercitata dal cavo 44 fa ruotare il braccio 50 e quindi sposta l’arpione 46 con una traslazione lungo le asole 48 per ingranare con la cremagliera 15, e con una rotazione (in senso orario in figura 3). Tale rotazione provoca sui denti della cremagliera 15 una spinta verso il basso e quindi solleva la piastra dorsale 10 rispetto alla barra dorsale 6. Durante questo sollevamento, il dente di arresto scatta lungo i denti della cremagliera 15 contro l’azione della prima molla di posizionamento, grazie alla forma a cuneo dei denti, e va ad occupare una nuova posizione di arresto lungo la cremagliera 15. Una volta terminata la rotazione dell’arpione 46, quest’ultimo torna in posizione di riposo per effetto della spinta della seconda molla di posizionamento, mentre il dente di arresto si impunta contro il lato superiore di un dente della cremagliera 15 e blocca l’abbassamento della piastra dorsale 10.
Ancora con riferimento alla figura 3, preferibilmente, i lati dell’estremità 51 del braccio 50 sono scavati in modo da definire due ganci 60, i quali sono atti ad essere impegnati, rispettivamente, da estremità 61 dei perni 33. Le estremità 61 sono rivolte l’una verso l’altra e sporgono in un alloggiamento 62 del braccio 31, in modo da impegnare i ganci 60 quando il dente di arresto viene tirato verso la sua posizione arretrata, mentre il dispositivo 42 non viene azionato. In questo modo, azionando il dispositivo 24, le estremità 61 dei perni 33 trattengono l’arpione 46 nella posizione di riposo come sicurezza, in aggiunta alla seconda molla di posizionamento, per garantire che l’arpione 46 non ostacoli la discesa della piastra dorsale 19 e non sfreghi sulla cremagliera 15.
Con riferimento alla figura 1, preferibilmente gli organi di comando 25 e 41 sono definiti da rispettive leve, incernierate ad una piastra 63 che è fissata alla porzione 26. La leva di comando 41 deve essere premuta verso la piastra 63 per tirare il cavo 44, mentre la leva di comando 25 deve essere ruotata verso il basso per tirare il cavo 28. Normalmente, la leva di comando 41 copre la leva di comando 25, la quale diventa accessibile solo dopo aver sollevato la leva di comando 41.
Secondo una preferita forma di attuazione non illustrata, la struttura di sostegno 1 comprende un occhiello o un gancio, per poter accoppiare una fune o un sistema di aggancio che consenta di sollevare e trasportare l’utente in situazioni di emergenza, in particolare tramite elicottero. Preferibilmente, il suddetto occhiello o gancio è portato dall’estremità superiore della barra dorsale 6.
Da quanto precede appare evidente come il gruppo 12 consenta di regolare in altezza la piastra dorsale 10 e quindi gli spallacci 11 rispetto alla fascia 3 con una regolazione di tipo discreto, a scatti, grazie alla cremagliera 15 ed al dente di arresto, in modo da cercare in maniera semplice, veloce e precisa la posizione ottimale degli spallacci 11 in funzione della corporatura e dell’altezza dell’utente.
I dispositivi 24 e 42 sono relativamente semplici e richiedono uno sforzo relativamente basso per essere azionati. In particolare, sia lo sgancio del dente di arresto che il sollevamento del corpo 8 possono essere comandati dall’utente anche quando la struttura di sostegno 1 è già stata indossata, grazie agli organi di comando 25,41 ed ai cavi 28 e 44, che terminano davanti ad una parte anteriore della struttura di sostegno 1.
Da quanto precede appare, infine, evidente che alla struttura di sostegno 1 descritta possono essere apportate modifiche e varianti che non esulano dal campo di protezione della presente invenzione, come definito nelle rivendicazioni allegate.
In particolare, la piastra dorsale 10 potrebbe avere forma e dimensioni diverse da quelle illustrate; e/o il gruppo 40 potrebbe essere assente, oppure potrebbe comprendere un sistema diverso dal dispositivo 42 (ad esempio un sistema a carrucole) per sollevare il corpo 8; oppure il dispositivo 42 potrebbe essere diverso da quello descritto (ad esempio, l’arpione potrebbe essere definito da una o più ruote dentate). Inoltre, la cremagliera 15 potrebbe essere disposta su una zona diversa della barra dorsale 6; e/o il dente di arresto potrebbe essere portato da una slitta scorrevole, invece che da una leva; e/o gli organi di comando 41,25 potrebbero essere portati da una pettorina del corpo 8 o da un’altra parte anteriore della struttura di sostegno 1, invece che dagli spallacci 11.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1.- Struttura di sostegno indossabile (1), in particolare per portare una protezione balistica, la struttura di sostegno comprendendo: - una fascia (3) atta ad essere avvolta attorno alla vita o ai fianchi di un utente; - una barra dorsale (6) avente una estremità inferiore accoppiata alla detta fascia (3); - un corpo (8) comprendente una piastra dorsale (10) e due spallacci (11); - mezzi di collegamento (12) che collegano detta piastra dorsale (10) a detta barra dorsale (6) in posizione regolabile in altezza; caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento (12) comprendono: - mezzi di guida (13) portati da detta piastra dorsale (10) ed impegnati in maniera scorrevole da detta barra dorsale (6); - una cremagliera (15) portata in posizione fissa da detta barra dorsale (6); - un dente di arresto portato da detta piastra dorsale (10) ed impegnante detta cremagliera (15) in modo rilasciabile per impedire la discesa della detta piastra dorsale (10); - mezzi di sgancio (24) azionabili manualmente dall’utente per rilasciare detto dente di arresto. 2.- Struttura di sostegno indossabile secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sgancio (24) comprendono un primo organo di comando (25) azionabile manualmente e portato da una porzione anteriore (26) di detta struttura di sostegno (1). 3.- Struttura di sostegno indossabile secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sgancio (24) comprendono una trasmissione a cavo (27) per trasmettere l’azionamento da detto primo organo di comando (25) a detto dente di arresto. 4.- Struttura di sostegno indossabile, secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detta trasmissione a cavo (27) comprende un primo cavo (28) accoppiato a detto primo organo di comando (25) e mezzi di inversione (29) che invertono la direzione di trazione del detto primo cavo (28) di circa 180°. 5.- Struttura di sostegno indossabile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un gruppo di sollevamento (40) per spostare verso l’alto detto corpo (8) lungo detta cremagliera (15); detto gruppo di sollevamento (40) comprendendo un secondo organo di comando (41) azionabile manualmente e portato da una porzione anteriore (26) di detta struttura di sostegno (1). 6.- Struttura di sostegno indossabile secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di sollevamento (40) comprende un dispositivo a cricchetto (42) atto ad agire sulla detta cremagliera (15). 7.- Struttura di sostegno indossabile secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo a cricchetto (42) comprende un arpione (46) ed un braccio di azionamento (50) accoppiato a detto arpione (46); detto gruppo di sollevamento (40) comprendendo un secondo cavo (44) per trasmettere l’azionamento da detto secondo organo di comando (41) a detto braccio di azionamento (50). WEARABLE SUPPORT STRUCTURE, IN PARTICULAR FOR SUPPORTING A BALLISTIC PROTECTION 1. A wearable support structure (1), in particular for supporting a ballistic protection, the support structure comprising: - a band (3) adapted to be wound around the waist or hips of a user; - a dorsal bar (6) having a lower end coupled to said band (3); - a body (8) comprising a dorsal plate (10) and two shoulder straps (11); - connection means (12) which connect said dorsal plate (10) to said dorsal bar (6) in a height- adjustable position; characterised in that said connection means (12) comprise: - guide means (13) borne by said dorsal plate (10) and slidingly engaged by said dorsal bar (6); - a rack (15) borne in a fixed position by said dorsal bar (6); - a pawl borne by said dorsal plate (10) and releasably engaging said rack (15) to prevent the lowering of said dorsal plate (10); - release means (24) manually operable by the user to release said pawl.
  2. 2. The wearable support structure according to claim 1, characterised in that said release means (24) comprise a first control member (25) which is manually operable and is borne by a front portion (26) of said support structure (1).
  3. 3. The wearable support structure according to claim 2, characterised in that said release means (24) comprise a cable transmission (27) to transmit operation from said first control member (25) to said pawl.
  4. 4. The wearable support structure according to claim 3, characterised in that said cable transmission (27) comprises a first cable (28) coupled to said first control member (25) and reverting means (29) which revert the traction direction of said first cable (28) by about 180°.
  5. 5. The wearable support structure according to any of the preceding claims, characterised by comprising a lifting assembly (40) to lift said body (8) along said rack (15); said lifting assembly (40) comprising a second control member (41) which is manually operable and borne by a front portion (26) of said support structure (1).
  6. 6. The wearable support structure according to claim 5, characterised in that said lifting assembly (40) comprises a ratchet device (42) adapted to act on said rack (15).
  7. 7. The wearable support structure according to claim 6, characterised in that said ratchet device (42) comprises a ratchet dog (46) and an actuating arm (50) coupled to said ratchet dog (46); said lifting assembly (40) comprising a second cable (44) for transmitting operation from said control member (41) to said actuating arm (50).
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