ITTO20120067U1 - Vite per il fissaggio di un elemento di legno ad una struttura sottostante - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del modello di utilità dal titolo:

"VITE PER IL FISSAGGIO DI UN ELEMENTO DI LEGNO AD UNA STRUTTURA SOTTOSTANTE"

L'innovazione si riferisce a una vite per il fissaggio di un elemento di legno ad una struttura sottostante. La vite secondo l'innovazione è in particolare adatta a fissare mediante avvitamento tavolati per terrazze o elementi di facciata a una costruzione sottostante.

US933865 A presenta già nel 1909 una vite per collegamenti nel legno con una testa svasata, che sul lato frontale è formata da un tronco di cono piatto e il suo diametro verso il perno della vite più stretto diminuisce in più gradini sotto forma di cilindri circolari piatti.

Teste della vite confrontabili vengono presentate anche nei documenti FR2669062 Al e US2199809 A.

DE 10 2008 057 678 Al descrive una vite di per sé adatta al fissaggio di un elemento di legno ad una struttura sottostante, la quale vite è costituita da un perno e una testa della vite incassabile. Il perno presenta una punta filettata autoperforante con zona filettata successiva, una zona di brocciatura successiva ad essa e un gambo liscio successivo che passa nella testa della vite. La zona di brocciatura è formata da nervature sporgenti, disposte 1'una accanto all'altra, che si sviluppano similmente a passi di filettatura molto ripidi nello stesso senso di rotazione della filettatura che serve all'avvitamento per un breve tratto lungo il perno della vite. Sulla zona di brocciatura il foro precedentemente ricavato attraverso la filettatura viene allargato ad asportazione di trucioli e/o attraverso deformazione plastica. Il diametro del gambo liscio, successivo alla zona di brocciatura sul lato della testa della vite è inferiore rispetto al diametro della zona di brocciatura. In questo modo l'attrito del gambo liscio sulle pareti del legno perforato durante il processo di avvitamento viene evitato e l'avvitamento può così avvenire più rapidamente e con coppie motrici uguali fino a forze di trazione della vite maggiori. In aggiunta alla zona di brocciatura menzionata la vite nella zona della lunghezza della filettatura che serve all'avvitamento presenta un secondo passo di filettatura più ripido, con direzione di avvolgimento opposta e diametro esterno minore. Questo passo della filettatura determina una raschiatura del foro filettato nella parte di dado, riduce il momento di avvitamento necessario in misura maggiore rispetto a quanto riduce la forza di estrazione e riduce anche il rischio della spaccatura del legno se la testa svasata della vite nel serraggio viene premuta all'interno del foro filettato. La testa della vite è realizzata come testa svasata a forma di tronco di cono con gradino cilindro successivo ad essa sul lato del gambo. Anche attraverso questa forma, rispetto a una realizzazione puramente a forma di tronco di cono della testa della vite, si riduce il rischio che il legno si spacchi se la testa della vite viene incassata al di sotto della superficie del legno. Viti confrontabili, tuttavia con testa svasata puramente a forma di tronco di cono, vengono mostrate nei documenti DE29811536 Ul, DE202006000479 Ul, EP1903224 A2 e W02010034390 Al.

Il compito che sta alla base dell'innovazione consiste nel migliorare ampiamente la vite nota da DE 10 2008 057 678 Al, in modo tale che con momento di avvitamento uguale e uguale velocità di montaggio sia conseguita una forza di estrazione migliore (- in modo tale che la vite pertanto resista fino a forze di trazione superiori tra le parti collegate attraverso la vite -) e che tuttavia la testa della vita possa essere incassata meglio nel foro ricavato attraverso la vite sull'elemento di legno, cioè senza che vi sia il rischio che l'elemento di legno si rompa a causa della testa della vite, oppure che la filettatura giri a vuoto prima che sia incassata la testa della vite o che la testa della vite sia incassata troppo in profondità nell'elemento di legno.

Per la risoluzione del compito si parte da una forma di realizzazione di una vite che è costituita da perno e testa della vite incassabile, il perno presentando una punta di perforazione con zona filettata successiva ad essa, alla quale segue una zona di brocciatura che passa in un gambo liscio successivo, il quale termina nella testa della vite, la testa della vite incassabile essendo realizzata come tronco di cono con gradino a forma di cilindro circolare sul lato del perno. Come miglioramento secondo l'innovazione viene proposto di realizzare il gradino sul lato del perno della testa della vite sotto forma di due cilindri circolari, successivi l'uno all'altro nell'asse longitudinale, di diametro diverso, il cilindro circolare con il diametro più piccolo essendo disposto sul lato del perno e il diametro del cilindro circolare più grande essendo uguale al diametro della superficie frontale più piccolo del tronco di cono.

Questa realizzazione della testa della vite fa sì che la testa della vite, da un lato, all'inserimento della vite, possa essere incassata nel foro della vite con una deformazione dell'elemento di legno perforato, senza che vi sia il rischio che l'elemento di legno si rompa o che la forza di trazione che può essere esercitata dalla filettatura non sia sufficiente, dall'altro tuttavia non possa essere inserita troppo in profondità nell'elemento di legno perforato o addirittura non possa essere tirata attraverso di esso. Per questa introduzione della testa della vite non è necessario che debba essere alesato in misura particolarmente elevata il foro per la vite. È pertanto possibile fare a meno di un passo di filettatura che si sviluppa in senso opposto, come menzionato sulla base di DE 102008 057 678 Al menzionato inizialmente, per cui non si ottiene soltanto una struttura più semplice della vite, bensì in condizioni secondarie altrimenti uguali si ottiene soprattutto anche un aumento della forza di estrazione.

L'innovazione viene illustrata sulla base di un disegno:

la figura 1 mostra una vite secondo l'innovazione esemplificativa in una vista laterale.

La vite secondo la figura 1 è costituita da un perno 2 lungo e stretto e una testa della vite 2 corta e più larga.

Il perno 2 presenta una punta di perforazione 2.1. Nell'esempio rappresentato questa punta di perforazione 2.1, come di per sé noto, è realizzata come filettatura della vite che termina appuntita con passo di filettatura ribaltato, pertanto con passo della filettatura nel quale l'altezza del fianco oscilla lungo il profilo della filettatura, cosicché viene generato spazio per trucioli asportati e in questo modo nell'avvitamento si riduce la resistenza mediante attrito. Questa forma della punta è molto adatta a penetrare o ad effettuare un avvitamento in legno o materiali simili al legno.

Per legno o materiali simili a legno è una buona possibilità anche la realizzazione della punta di perforazione come punta di perforazione a intaglio di per sé nota. In questo caso lungo la punta del perno della filettatura si sviluppa un intaglio. Questo forma una spazio cavo tra legno e perno in cui si raccoglie materiale asportato, cosicché nell'avvitamento si riduce una resistenza ad attrito di disturbo.

Se l'applicazione della vite secondo l'innovazione è prevista per il fissaggio di elementi di legno su una struttura sottostante in metallo o plastica, la punta di perforazione deve essere realizzata similmente a una punta di perforazione di per sé nota di un trapano per metallo, pertanto con diametro costante sulla lunghezza, con lato frontale a tronco di cono e due intagli che si sviluppano dal lato frontale lungo il perno, rispettivamente una linea di confine di un intaglio con il lato frontale formando un bordo di taglio.

Successivamente alla punta di perforazione 2.1 della vite segue la zona filettata 2.2, con l'ausilio della quale la vite in modo regolare può giungere in impegno filettato con il materiale della costruzione sottostante. Con passo della filettatura piatto possono essere trasmesse forze di trazione molto elevate attraverso la vite, il montaggio può così tuttavia essere rallentato e può avvenire che la testa della vite 1 sia serrata troppo marcatamente nell'elemento di legno perforato, da fissare. In caso di passo della filettatura troppo elevato vi è il rischio inverso che la forza di trazione trasmissibile sia troppo ridotta e che la vite nell'avvitamento "giri a vuoto" prima che la testa della vite sia sufficientemente incassata. Attraverso la realizzazione secondo l'innovazione della testa della vite è applicabile un passo relativamente elevato senza gli svantaggi altrimenti correlati a ciò.

Sul lato della testa della vite segue alla zona filettata 2.2 la zona di brocciatura 2.3. Normalmente la zona di brocciatura nel fissaggio di un elemento di legno a una costruzione sottostante non giunge o giunge soltanto in misura molto limitata nella struttura sottostante. Lo scopo della zona di brocciatura 2.3 è allargare quella parte longitudinale del foro passante per la vite ricavato autonomamente dalla vite in cui essa giunge in un impegno di filettatura con la filettatura della vite, affinché su questa parte longitudinale nell'inserimento della vite non si presenti un inutile attrito. Nella forma di realizzazione vantaggiosa rappresentata la zona di brocciatura 2.3 è formata da nervature sporgenti, che si trovano 1'una accanto all'altra attorno alla superficie laterale del perno 2, le quali si sviluppano a guisa di passi di filettatura molto ripidi nello stesso senso di rotazione della filettatura che serve all'avvitamento nella zona di filettatura 2.2 per un breve tratto lungo il perno della vite.

Sul lato della testa della vite alla zona di brocciatura 2.3 segue un gambo liscio 2.4 della vite che normalmente deve svilupparsi attraverso l'elemento di legno da fissare alla costruzione sottostante e deve essere mobile rispetto ad esso il più possibile senza attrito. Il gambo liscio ha la forma di un cilindro circolare lungo. Esso deve essere realizzato sufficientemente forte per poter trasmettere un momento di avvitamento della vite e forze di trazione tra le due parti da collegare. Il diametro del gambo 2.4 deve essere minore del diametro esterno della zona di brocciatura 2.3.

Sul lato rivolto altrove rispetto alla zona di brocciatura 2.3 il gambo liscio 2.4 della vite normalmente è collegato alla testa della vite 1 incassabile nell'elemento di legno da fissare.

La testa della vite 1 presenta nella direzione longitudinale della vite tre porzioni successive 1'una all'altra, cioè un tronco di cono piatto 1.1 e due cilindri circolari piatti 1.2, 2.3, questi corpi trovandosi in modo coassiale rispetto all'asse della vite e poggiando l'uno accanto all'altro con i loro lati frontali, sul lato frontale libero della vite trovandosi il tronco di cono 1.1, il diametro del suo lato frontale più piccolo essendo uguale al diametro del cilindro circolare adiacente 1.2 e il diametro dell'ulteriore cilindro circolare 1.3 essendo inferiore al diametro del cilindro circolare 1.2 ma maggiore del diametro del gambo liscio 2.4 del perno 2.

In una forma di realizzazione preferita la differenza tra il diametro del cilindro circolare più grande 1.2 e quello del gambo liscio 2.4 è all'incirca (+/- 10%) uguale alla differenza tra il diametro della superficie frontale più grande e quello più piccolo del tronco di cono 1.1.

In un'ulteriore forma di realizzazione preferita la differenza tra il diametro del cilindro circolare più grande 1.2 e quello del cilindro circolare più piccolo 1.3 è all'incirca (+/- 10%) uguale alla differenza tra il diametro del cilindro circolare più piccolo 1.3 e il diametro del gambo liscio 2.4.

In un'ulteriore forma di realizzazione preferita le lunghezze misurate nella direzione assiale della vite di tutte e tre le single parti 1.1, 1.2, 1.3 della testa della vite tra loro sono all'incirca (+/-10%) della stessa dimensione.

Questi rapporti geometrici determinano proprietà ponderate in modo ottimale della testa della vite per quanto riguarda la possibilità di incasso controllata, la possibilità di trasmissione di forze di trazione elevate, la possibilità di evitare il rischio della rottura dell'elemento da fissare.

Come noto da viti tradizionali, il lato frontale scoperto della testa della vite è equipaggiato con una cavità per l'impegno di un utensile che serve alla rotazione della vite. Geometrie note tipiche di tali cavità sono una semplice fessura, una fessura a croce, un foro cieco con superficie di sezione trasversale Torx o un foro cieco con superficie di sezione trasversale esagonale.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Vite per il fissaggio di un elemento di legno ad una struttura sottostante, la vite essendo costituita da un perno (2) e una testa della vite (1) incassabile, il perno (2) presentando una punta di perforazione (2.1) con zona filettata (2.2) successiva, alla quale segue una zona di brocciatura (2.3) che passa in un gambo (2.4) a forma di cilindro circolare, liscio, successivo, il quale termina nella testa della vite (1) incassabile, la testa della vite (1) incassabile essendo realizzata come tronco di cono (1.1) che si rastrema dall'estremità libera, con gradino a forma di cilindro circolare sul lato del perno, caratterizzata dal fatto che il gradino sul lato del perno della testa della vite (1) è formato da due cilindri circolari (1.2, 1.3) di diametro diverso, che sono disposti l'uno in successione all'altro nella direzione assiale della vite, il cilindro circolare (1.3) con il diametro più piccolo essendo disposto sul lato del perno e il diametro del cilindro circolare più grande (1.2) essendo uguale al diametro della superficie frontale più piccola del tronco di cono (1.1).
2. 2. Vite secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che tronco di cono (1.1) e cilindri circolari (1.2, 1.3) poggiano l'uno accanto all'altro rispettivamente con le loro superfici frontali.
3. 3. Vite secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la differenza tra il diametro circolare più grande (1.2) e quello del gambo liscio (2.4) è all'incirca uguale alla differenza tra il diametro della superficie frontale più grande e più piccolo del tronco di cono (1.1).
4. 4. Vite secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che la differenza tra il diametro del cilindro circolare più grande (1.2) e quello del cilindro circolare più piccolo (1.3) è all'incirca uguale alla differenza tra il diametro del cilindro circolare più piccolo (1.3) e il diametro del gambo liscio (2.4).
5. 5. Vite secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che le singole lunghezze misurate nella direzione assiale della vite delle tre singole parti (1.1, 1.2, 1.3) della testa della vite (1) hanno le stesse dimensioni.
6. 6. Vite secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che essa serve a fissare mediante avvitamento tavolati per terrazze o elementi di facciata ad una costruzione sottostante.