ITTO20110730A1 - Sistema di protezione ed alloggiamento, in particolare per un dispositivo per la somministrazione di terapie ad un paziente . - Google Patents

Sistema di protezione ed alloggiamento, in particolare per un dispositivo per la somministrazione di terapie ad un paziente . Download PDF

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ITTO20110730A1 IT000730A ITTO20110730A ITTO20110730A1 IT TO20110730 A1 ITTO20110730 A1 IT TO20110730A1 IT 000730 A IT000730 A IT 000730A IT TO20110730 A ITTO20110730 A IT TO20110730A IT TO20110730 A1 ITTO20110730 A1 IT TO20110730A1
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Description

“Sistema di protezione ed alloggiamento, in particolare per un dispositivo per la somministrazione di terapie ad un paziente â€
DESCRIZIONE
Settore tecnico
La presente invenzione si riferisce ad un sistema di protezione ed alloggiamento, in particolare per un dispositivo per la somministrazione di terapie ad un paziente Ancor più particolarmente, l’invenzione si riferisce ad un sistema di protezione ed alloggiamento, suscettibile di essere utilizzato ad esempio nel campo della somministrazione di terapie di tipo meccanico, ad esempio mediante contropulsatori, elettrico, ad esempio mediante elettrodi, o farmacologico, ad esempio mediante catetere, per via endovenosa, endoarteriosa, sottocutanea, intramuscolare.
Nel seguito si farà riferimento a titolo esemplificativo in modo specifico al campo della somministrazione di farmaci per via endovenosa. Tale campo di applicazione non à ̈ da ritenersi limitativo, essendo possibile l’utilizzo del sistema per le altre tipologie di terapia riferite sopra e per altre ancora.
Tecnica nota
E’noto nel settore impiegare sistemi di protezione e/o alloggiamento per dispositivi di somministrazione per farmaci ad un paziente in via endovenosa, ad esempio cateteri. Tuttavia i sistemi di tipo noto soffrono di numerosi inconvenienti.
Sintesi dell’invenzione
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un sistema del tipo sopra specificato che sia di tipo perfezionato e che nel contempo possa essere prodotto in modo semplice ed economico.
Secondo la presente invenzione, questo ed altri scopi vengono raggiunti mediante un sistema del tipo sopra specificato e realizzato secondo l’annessa rivendicazione 1.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione dettagliata che segue, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
- le Figure da 1 a 4 sono vista in pianta di una prima forma di realizzazione esemplificativa di un sistema secondo la presente invenzione;
- le Figure 5 e 6 sono viste in pianta analoghe alla Figure 3 e 4, ma che illustrano una seconda forma di realizzazione esemplificativa di un sistema secondo la presente invenzione;
- le Figure 7 e 8 sono viste prospettiche di dettagli di realizzazione preferiti della seconda forma di realizzazione del sistema;
- la Figura 9 Ã ̈ una vista prospettica di una terza forma di realizzazione esemplificativa di un sistema secondo la presente invenzione;
- la Figura 10 Ã ̈ una vista prospettica di una quarta forma di realizzazione esemplificativa di un sistema secondo la presente invenzione;
- la Figura 11 Ã ̈ una vista prospettica di una quinta forma di realizazione di un sistema secondo la presente invenzione.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Con riferimento alle Figure da 1 a 4, à ̈ indicata con 10 una prima forma di realizzazione di un sistema di protezione ed alloggiamento secondo la presente invenzione. Il sistema 10 à ̈ particolarmente adatto all’utilizzo di un dispositivo di somministrazione C (si veda la Figura 4) per farmaci ad un paziente in via endovenosa. Ad esempio, il dispositivo di somministrazione à ̈ un catetere C. Come visibile nella Figura 4, il catetere presenta una disposizione di tipo per sé noto comprendente preferibilmente una coppia di cannule di ingresso I, una cannula di uscita O ed un gruppo alette intermedio W interposto fra le cannule di ingresso e di uscita I ed O. Come noto ad un tecnico del settore, il gruppo alette intermedio W à ̈ destinato a facilitare la presa e la movimentazione del catetere C.
Con riferimento alle Figure 1, 3 e 4, il sistema 10 à ̈ illustrato secondo il punto di vista di un osservatore che osservi il sistema 10 dall’esterno quando esso à ̈ applicato sul corpo del paziente. Invece la Figura 2 rappresenta il sistema 10 come sarebbe visibile da un osservatore che fosse in grado di osservare il sistema 10 dall’interno verso l’esterno quando esso à ̈ applicato sul corpo del paziente. In vista di quanto sopra, nella presente descrizione e nelle annesse rivendicazioni l’aggettivo “interno†e i termini da esso derivati sono da intendersi, nell’uso del sistema 10, come riferiti ad una direzione rivolta verso il - od un posizionamento relativamente più vicino al - corpo del paziente. Invece, per quanto attiene all’attributo “esterno†e i termini da esso derivati sono da intendersi, nell’uso del sistema 10, come riferiti ad una direzione rivolta in allontanamento dal - od un posizionamento relativamente più lontano dal – corpo del paziente.
Il sistema 10 comprende una struttura di supporto 12 predisposta per essere fissata in modo rimovibile sul corpo di un paziente (ad esempio, mediante allacciatura, fasciatura oppure mezzi autoadesivi) ed una struttura di ritegno 14 (meglio visibile nella Figura 3) associata alla struttura di supporto 12 e predisposta per essere accoppiata con almeno una porzione di fissaggio di un dispositivo di somministrazione C. Come sopra descritto, nelle forme di realizzazione della presente invenzione, il dispositivo di somministrazione à ̈ preferibilmente un catetere C, in cui la porzione di fissaggio à ̈ formata, esemplificativamente ma non necessariamente, dal gruppo alette intermedio W.
Nella prima forma di realizzazione, la struttura di supporto 12 definisce al suo interno una cavità 16 (si vedano le Figure da 2 a 4) predisposta per accogliere almeno una porzione del catetere C, ad esempio le cannule di ingresso I e/o la cannula di uscita O. Opzionalmente, la struttura di supporto 12 nell’uso à ̈ predisposta per assumere una disposizione di copertura (illustrata Figure 1 e 2) in cui essa à ̈ sovrapposta e copre la struttura di ritegno 14 ed una disposizione di liberazione (illustrata nelle Figure 3 e 4) in cui essa consente l’accesso alla struttura di ritegno 14.
Sempre in questa forma di realizzazione, nell’uso la struttura di supporto 12 comprende una tasca che realizza la cavità 16. Preferibilmente la struttura di supporto 12 à ̈ di tipo multistrato. Ad esempio essa comprende un primo foglio interno 18 ed un secondo foglio esterno 20 fra di loro sovrapposti e collegati in modo tale da formare la porzione a tasca in corrispondenza dello spazio individuato fra di essi. Vantaggiosamente il foglio interno 18 ed il foglio esterno 20 sono realizzati in un materiale flessibile, ad esempio basato su fibre di polietilene, poliestere, poliammide, nylon preferibilmente caricato con nitrati d’argento per le loro proprietà anti batteriche e anti infiammatorie.. Esemplificativamente, il foglio interno 18 ed il foglio esterno 20 possono essere fra di loro collegati per un tratto 21 (indicato a linea tratto-punto nella Figura 2) delle loro rispettive porzioni perimetrali sovrapposte mediante cucitura, incollatura, saldatura od altri processi noti ad un tecnico del settore.
Preferibilmente la struttura di supporto 12 comprende un lembo di copertura 22 oscillabile in modo tale da coprire la struttura di ritegno 14 quando la struttura di supporto 12 à ̈ nella disposizione di copertura. Il lembo di copertura 22 à ̈ inoltre oscillabile in modo tale da consentire l’accesso alla struttura di ritegno 14 quando la struttura di supporto multistrato à ̈ nella disposizione di liberazione.
5. Con riferimento alla Figure 1 si nota come il lembo di copertura 22 à ̈ sovrapposto ad una parte del corpo del paziente da proteggere. Invece con riferimento alle Figure 3 e 4 si può apprezzare che, rispetto a quanto mostrato nella Figura 1, il lembo di copertura 22 à ̈ risvoltato contro il resto della struttura di supporto 12 (ad esempio, contro la faccia esterna del foglio esterno 20), scoprendo contemporaneamente la parte precedente coperta del corpo del paziente e la struttura di ritegno 14.
Più preferibilmente il lembo di copertura 22 à ̈ fissabile in modo rimovibile al corpo del paziente quando la struttura di supporto multistrato 12 à ̈ nella disposizione di copertura, ad esempio, il lembo di copertura 22 à ̈ munito di una porzione autoadesiva 24 sulla sua faccia interna. In questa forma di realizzazione, il lembo di copertura 22 à ̈ definito da una parte del foglio esterno 20 che sporge lateralmente oltre il foglio interno 18 in modo tale da essere in grado di coprire la struttura di sostegno 14. Ad esempio, la porzione autoadesiva 24 à ̈ situata in corrispondenza del perimetro della faccia interna del foglio esterno 20.
Preferibilmente la struttura di supporto multistrato 12 comprende inoltre un lembo di sostegno 26 su cui à ̈ portata la struttura di ritegno 14 e predisposto per essere coperto dal lembo di copertura 22 quando la struttura di supporto multistrato 12 à ̈ nella disposizione di copertura. Più preferibilmente la struttura di ritegno 14 à ̈ portata dalla faccia esterna del lembo di sostegno 26. In questa forma di realizzazione, il lembo di sostegno 26 à ̈ ubicato in prossimità dell’imboccatura della cavità 16, ad esempio definita dalla tasca formata dal foglio interno 18 e dal foglio esterno 20. Opzionalmente il lembo di sostegno 26 à ̈ definito da una parte del foglio interno 18 sporgente lateralmente oltre la suddetta cavità 16. In modo preferito il lembo di sostegno 26 include un’appendice o linguetta di presa 27 destinata ad essere afferrata da un operatore per facilitare la presa di quest’ultimo durante le operazioni di accoppiamento del dispositivo di somministrazione C con la struttura di ritegno 14.
Più preferibilmente, la faccia interna della linguetta di presa 27, che à ̈ ubicata da parte opposta rispetto alla struttura di ritegno 14, comprende una porzione prossimale 27a, relativamente più vicina al resto del lembo di sostegno 26 e dotata di un adesivo, ed una porzione distale 27b, relativamente più lontana dal resto del lembo di sostegno 26 e priva di adesivo. La porzione prossimale 27a à ̈ convenientemente dotata di un film di copertura (non illustrato).
Nella forma di realizzazione illustrata, la struttura di ritegno 14 giace sostanzialmente sulla linguetta di presa 27 in corrispondenza della sua faccia esterna.
Preferibilmente la struttura di ritegno comprende mezzi di accoppiamento rapido rilasciabile 14 predisposti per bloccare la porzione di fissaggio W. Più preferibilmente, i mezzi di accoppiamento rapido rilasciabile 14 sono del tipo a micro-ganci e micro-occhielli (denominato anche “hook and loop fastener†in lingua inglese), ad esempio un dispositivo comunemente noto con il nome commerciale di Velcro®, e sono predisposti per cingere la porzione di fissaggio W. Ancor più preferibilmente il dispositivo del tipo a micro-ganci e micro-occhielli 14 comprende una superficie di ritegno 28 fissata alla struttura di supporto 12, ed una o più bretelle di blocco 30 (nell’esempio di realizzazione ne sono illustrate tre) accoppiabili in modo rilasciabile con la superficie di ritegno 28 in modo tale da abbracciare e bloccare in posizione la porzione di fissaggio W. Ad esempio, la superficie di ritegno 28 comprende una pluralità di micro-occhielli, mentre la bretella di blocco (o ciascuna delle bretelle di blocco) 30 comprende una pluralità di micro-ganci accoppiabili ai microocchielli portati dalla superficie di ritegno 28. Eventualmente per un tecnico del settore à ̈ anche concepibile invertire la reciproca disposizione dei micro-occhielli e dei micro-ganci fra la superficie di ritegno 28 e le bretelle di blocco 30. In questa forma di realizzazione, le bretelle di blocco 30 hanno la forma di bande o strisce, tuttavia esse possono essere sostituite da elementi con forma diversa, ad esempio con configurazioni aventi una pluralità di bracci (esemplificativamente, con una pianta a croce) destinati a sormontare in posizioni differenti la porzione di fissaggio W per assicurare un blocco stabile del dispositivo di somministrazione, ad esempio il catetere C. Vantaggiosamente ma non necessariamente, le bretelle di blocco 30 presentano i micro-ganci (od eventualmente micro-occhielli) lungo tutta la loro faccia destinata ad essere accoppiata alla superficie di ritegno 28. In alternativa le bretelle di blocco 30 possono essere dotate dei micro-ganci (od eventuale micro-occhielli) soltanto in corrispondenza delle loro estremità distali.
Nella forma di realizzazione illustrata le bretelle di blocco 30 comprendono una coppia di bretelle di ritegno 30’ che sono destinate a sormontare la porzione di fissaggio W formando una croce quando osservate in pianta. Inoltre le bretelle di blocco 30 comprendono preferibilmente una bretella di sicurezza 30†, destinata a sormontare la porzione di fissaggio W e le bretelle di ritegno 30’ in corrispondenza delle estremità di queste ultime.
Preferibilmente la struttura di ritegno 14 può includere dei mezzi di riscontro 32 predisposti per andare in battuta contro la porzione di fissaggio W. Nell’esempio di realizzazione illustrato nella Figura 4, i mezzi di riscontro comprendono una coppia sporgenze di appoggio 32 preferibilmente realizzate di materiale morbido e su cui à ̈ destinata ad andare in battuta la porzione di fissaggio, ad esempio il gruppo alette intermedio W. Vantaggiosamente le sporgenze di appoggio 32 sono predisposte per ricevere in sostegno una coppia di alette laterali LW (meglio visibili nella Figura 6) del gruppo alette intermedio W e definiscono fra di loro un interstizio (non numerato) in cui à ̈ inseribile un’appendice terminale A (meglio visibile nella Figura 6) del gruppo alette intermedio W.
Preferibilmente i mezzi di riscontro 32 sono ubicati sulla superficie di ritegno 28 dei mezzi di accoppiamento rapido rilasciabile 14.
Preferibilmente il gruppo alette intermedio W à ̈ destinato ad essere collocato sulla struttura di ritegno 14 in modo tale che i mezzi di riscontro 32 impediscano uno spostamento del gruppo alette intermedio W in allontanamento dal corpo del paziente. Più preferibilmente il gruppo alette intermedio W à ̈ destinato ad essere posizionato in modo tale per cui i mezzi di riscontro 32 siano affacciati alla porzione delle alette laterali LW rivolta verso la/e cannula/e di ingresso I. In questo modo le alette laterali LW sono destinate ad appoggiarsi in bloccaggio contro i mezzi di riscontro 32 quando il gruppo alette intermedio viene sollecitato, in maniera indesiderata, in trazione secondo una direzione di allontanamento dal corpo del paziente.
Sarà ora brevemente descritto un procedimento di installazione od applicazione della prima forma di realizzazione del sistema 10 secondo la presente invenzione.
Il procedimento di applicazione inizia con una fase di inserimento del dispositivo per la somministrazione di terapie sul corpo del paziente. In questa fase un operatore introduce il catetere C (o il generico dispositivo per la somministrazione di terapie) in un’idonea regione di somministrazione della terapia situata sul corpo del paziente. Nella forma di realizzazione illustrata l’operatore inserisce l’ago (non illustrato) del catetere C in una vena del paziente.
Successivamente il procedimento di applicazione continua con una fase di posizionamento del sistema 10 rispetto al corpo del paziente. In questa fase, per comodità, l’operatore appoggia semplicemente la porzione di fissaggio W sostenendola sulla struttura di ritegno 14, senza ancora accoppiare o vincolare stabilmente la porzione di fissaggio W sul sistema 10. In questa fase la struttura di supporto 12 si trova nella posizione di liberazione, consentendo all’operatore il libero accesso alla struttura di ritegno 14.
Preferibilmente, in questa fase, l’operatore appoggia inizialmente la porzione di fissaggio W sui mezzi di riscontro 32. Ad esempio, l’operatore appoggia il gruppo alette intermedio W del catetere C fra la coppia di sporgenze di appoggio 32, eventualmente con una leggera interferenza fra di esse e lasciando in appoggio la coppia di alette laterali LW contro le suddette sporgenze 32. Al termine del procedimento di applicazione, le sporgenze di appoggio 32 evitano l’arretramento del catetere ed il rischio connesso di sfilamento dell’ago inserito nel corpo del paziente.
In seguito, sempre durante questa fase, l’operatore porta il sistema 10, su cui appoggia la porzione di fissaggio W, in allontanamento dalla – od in avvicinamento alla – regione di somministrazione della terapia, cercandone un distanziamento ottimale. Preferibilmente, in questa fase, l’operatore rimuove il film di copertura portato dalla porzione prossimale 27a, liberando l’adesivo, e fa scorrere la linguetta di presa 27 contro il corpo del paziente durante le manovre di posizionamento. In modo ulteriormente preferito, la linguetta di presa 27 scorre contro il corpo del paziente in corrispondenza della porzione distale 27b.
Questo spostamento del sistema 10 rispetto alla regione di somministrazione della terapia à ̈ finalizzato a trovare un distanziamento ottimale della porzione di fissaggio W del catetere C rispetto alla regione di somministrazione della terapia, ad esempio per evitare che la cannula di uscita O formi delle pieghe o dei gomiti che potrebbero compromettere il corretto utilizzo e funzionamento del catetere C.
Successivamente il procedimento di applicazione continua con una fase di accoppiamento, in cui la porzione di fissaggio W viene connessa stabilmente con sistema 10. In questa fase, l’operatore accoppia la porzione di fissaggio W con i mezzi di accoppiamento rapido rilasciabile 14 dopo aver trovato il posizionamento ottimale di tale porzione di fissaggio W rispetto alla regione di somministrazione della terapia.
Preferibilmente, in questa fase, l’operatore cinge la porzione di fissaggio W appoggiata mediante il dispositivo del tipo a micro-ganci e micro-occhielli 14. Ad esempio, l’operatore accoppia le bretelle di blocco 30 alla superficie di ritegno 28 in modo tale da abbracciare e bloccare in posizione la porzione di fissaggio W. Si noti che mediante l’uso opzionale del lembo di sostegno 26 l’operatore à ̈ in grado di esercitare una pressione sulla struttura di ritegno, in questo caso i mezzi di accoppiamento rapido rilasciabile 14, senza effettuare alcuno schiacciamento diretto sul corpo del paziente. Più in dettaglio, l’operatore à ̈ in grado di esercitare una pressione rispettivamente attraverso la faccia interna e la faccia esterna del lembo di sostegno 26 per provocare la connessione dei mezzi di accoppiamento rapido rilasciabile 14 e la porzione di fissaggio, evitando di toccare il corpo del paziente durante la sua azione.
In seguito il procedimento di utilizzo continua con una fase di vincolo, in cui il sistema 10 viene fissato sul corpo del paziente. In questa fase il sistema 10 à ̈ già accoppiato con la pozione di fissaggio W mediante il blocco della struttura di supporto 12, e l’operatore accoppia il sistema 10 sul corpo del paziente mediante autoadesivo. In modo vantaggioso il fissaggio della struttura di supporto 12 avviene mediante un autoadesivo che consente in modo rimovibile l’aderenza della struttura di supporto 12 sul corpo del paziente. Ad esempio, in questa fase, l’operatore spinge la faccia della porzione prossimale 27a dotata di adesivo contro il corpo del paziente.
Dopodichà ̈, il procedimento di applicazione continua con una fase di contenimento. In questa fase, dopo aver vincolato sul corpo del paziente il sistema 10 accoppiato con la porzione di fissaggio W, l’operatore introduce una parte del dispositivo di somministrazione C, ad esempio le cannule di ingresso I, all’interno della cavità 16. In questo modo si ottiene un alloggiamento ottimale del dispositivo di somministrazione C nel sistema 10.
Infine il procedimento di applicazione termina con una fase di copertura, in cui la struttura di supporto 12 viene portata dall’operatore dalla posizione di liberazione alla posizione di copertura, in modo tale da proteggere il dispositivo di somministrazione C. Preferibilmente il lembo di copertura 22 viene portato a coprire la struttura di ritegno 14 e, vantaggiosamente, viene fissato sul corpo del paziente, ad esempio mediante autoadesivo. Nella forma di realizzazione illustrata, la protezione del dispositivo di somministrazione C può avvenire mediane la porzione autoadesiva indicata con 24 ubicata perifericamente sul lembo di copertura 22.
Chiaramente, nell’uso del sistema 10, ogni volta che si desideri procedere alla somministrazione della terapia, sarà possibile per un operatore portare la struttura di supporto 12 dalla posizione di copertura alla posizione di liberazione ed estrarre le cannule di ingresso I dalla cavità 16, in modo tale da far fluire attraverso di esse i farmaci da erogare al paziente, dato che la cannula di uscita O à ̈ già correttamente inserita nel corpo del paziente attraverso il proprio ago.
Al termine della somministrazione della terapia, la struttura di supporto 12 può essere riportata nella posizione di copertura dopo aver nuovamente introdotto le cannule di uscita O nella cavità 16.
Con riferimento alle Figure da 5 a 8 sarà ora descritta una seconda forma di realizzazione del sistema secondo la presente invenzione. La suddetta seconda forma di realizzazione del sistema à ̈ indicata nel suo complesso dal riferimento 110.
A particolari ed elementi simili - o aventi una funzione analoga - a quelli della prima forma di realizzazione illustrata, sono associati i medesimi riferimenti alfanumerici. Per ragioni di concisione, la descrizione di tali particolari ed elementi non sarà nuovamente ripetuta qui di seguito, ma si farà riferimento a quanto precedentemente esposto nella descrizione della prima forma di realizzazione. Per ciò che concerne particolari ed elementi che presentano differenze sostanziali dal punto di vista strutturale e/o funzionale rispetto alla prima forma di realizzazione, ad essi sono associati i medesimi riferimenti alfanumerici a cui à ̈ stato sommato il valore 100. Infine, a riguardo di particolari ed elementi nuovi rispetto alla prima forma di realizzazione, i numeri di riferimento ad essi associati corrispondono alla continuazione della numerazione utilizzata per la prima forma di realizzazione a cui à ̈ stato sommato il valore 100
Come si può apprezzare in particolare dalle Figure 5 e 6, il sistema 110 presenta una struttura di ritegno 114 differente rispetto alla prima forma di realizzazione.
Una delle differenze à ̈ data dal fatto che la struttura di ritegno 114 comprende un materiale deformabile, preferibilmente elastomerico 133, predisposto per essere deformato mediante una compressione compiuta da parte di un operatore che spinge la porzione di fissaggio W contro il materiale elastomerico 133, e per inglobare e trattenere la porzione di fissaggio W mediante un parziale ritorno elastico esibito dal materiale elastomerico 133 dopo la compressione compiuta dall’utente. Preferibilmente il materiale elastomerico à ̈ un polimero 133. Più preferibilmente il polimero 133 à ̈ un polimero compreso nell’elenco costituito da silicone, poliuretano allo stato inerte; altri materiali deformabili idonei sono i materiali a basa argillosa, le cere, materiali con memoria di forma, o a base di poliestere. Ad esempio, il materiale elastomerico 133 presenta anche proprietà adesive, oltre a quelle di ritorno elastico, che facilitano l’accoppiamento con la porzione di fissaggio W.
Un’altra delle differenze à ̈ data dal fatto che la struttura di ritegno 114 comprende un involucro 134 che accoglie il materiale elastomerico 133. Un esempio dell’involucro 134, rappresentato privo del materiale elastomerico 133 al suo interno, à ̈ illustrato in maggior dettaglio nelle Figure 7 ed 8.
Con riferimento in particolare alla Figure 7 e 8, l’involucro 134 comprende preferibilmente una vaschetta 136 che accoglie il materiale elastomerico 133 al suo interno. In modo più preferito l’involucro 134 include un coperchio richiudibile 138 accoppiabile a detta vaschetta. In modo ancor più preferito coperchio richiudibile 138 à ̈ incernierato alla vaschetta 136. Vantaggiosamente ma non necessariamente, l’involucro 134 definisce una forma sostanzialmente parallelepipeda.
Preferibilmente l’involucro 134 presenta un (primo) passaggio 140 predisposto per essere attraversato da una parte (ad esempio, le cannule di ingresso I) del dispositivo di somministrazione C. Nella seconda forma di realizzazione il (primo) passaggio, ad esempio realizzato come un (primo) intaglio 140, à ̈ ricavato sulla vaschetta 136 e/o sul coperchio 138, convenientemente sulla superficie laterale di quest’ultima e/o di quest’ultimo. In modo più preferito l’involucro 134 presenta altresì un secondo passaggio 142 predisposto per essere attraversato da una parte (ad esempio, la cannula di uscita O) del dispositivo di somministrazione C. In questa forma di realizzazione il secondo passaggio, ad esempio realizzato come un secondo intaglio 142, à ̈ ricavato sulla vaschetta 136 e/o sul coperchio 138, convenientemente sulla superficie laterale di quest’ultima e/o di quest’ultimo. Vantaggiosamente ma non necessariamente, il primo passaggio 140 ed il secondo passaggio 142 sono realizzati da parti lateralmente opposte dell’involucro 134, ad esempio della vaschetta 136 e/o del coperchio 138. Tali passaggio potranno essere in numero qualunque per il passaggio di una pluralità di cateteri, se necessario, e/o di dispositivi ad ingressi e/o uscite multiple.
Preferibilmente il materiale elastomerico 133 – e quindi l’eventuale involucro 134 (ad esempio, includente la vaschetta 136) che lo contiene – à ̈ portato dal lembo di sostegno 26, vantaggiosamente in corrispondenza della sua faccia esterna. Come à ̈ chiaro ad un tecnico del settore alla luce della presente descrizione, il materiale elastomerico può essere anche direttamente applicato sulla struttura di supporto 12, ad esempio sul lembo di sostegno 26, anche senza l’uso dell’involucro 134.
Le differenze sopra discusse non incidono in maniera sostanziale sul funzionamento della seconda forma di realizzazione del sistema 110. In estrema sintesi, invece di utilizzare il dispositivo di accoppiamento rapido rilasciabile 14, la struttura di supporto 114 prevede l’uso del materiale elastomerico 133, eventualmente ma non necessariamente in combinazione dell’involucro 134, per trattenere la porzione di accoppiamento W.
Con riferimento alla Figura 9, sarà ora descritta una terza forma di realizzazione del sistema secondo la presente invenzione. La suddetta terza forma di realizzazione del sistema à ̈ indicata nel suo complesso dal riferimento 210.
A particolari ed elementi simili - o aventi una funzione analoga - a quelli della seconda forma di realizzazione illustrata, sono associati i medesimi riferimenti alfanumerici. Per ragioni di concisione, la descrizione di tali particolari ed elementi non sarà nuovamente ripetuta qui di seguito, ma si farà riferimento a quanto precedentemente esposto nella descrizione della prima e seconda forma di realizzazione. Per ciò che concerne particolari ed elementi che presentano differenze sostanziali dal punto di vista strutturale e/o sostanziale rispetto alla seconda forma di realizzazione, ad essi sono associati i medesimi riferimenti alfanumerici a cui à ̈ stato sommato il valore 200. Infine, a riguardo di particolari ed elementi nuovi rispetto alla seconda forma di realizzazione, i numeri di riferimento ad essi associati corrispondono alla continuazione della numerazione utilizzata per la seconda forma di realizzazione a cui à ̈ stato sommato il valore 100
Come si può apprezzare, il sistema 210 presenta una struttura di supporto 212 differente rispetto alla prima forma e seconda di realizzazione.
Una delle differenze à ̈ data dal fatto che la struttura di supporto 212 comprende una fascia 244 indossabile dal – od applicabile sul – corpo del paziente. Ad esempio, la fascia à ̈ un bracciale o cinturino 244 che può essere allacciato sul braccio del paziente. Ad esempio, la fascia 244 à ̈ realizzata di materiale flessibile e comprende uno o più pioli 245 ubicati in prossimità di un’estremità longitudinale della fascia 244, ed una corrispondente pluralità di aperture passanti 246 ubicate in prossimità dell’altra estremità longitudinalmente opposta di tale fascia 244 e predisposte per ricevere in accoppiamento il/i piolo/i 245. In questo modo, posizionando la fascia 244 sul corpo del paziente ed accoppiando il/i piolo/i 245 nella/e apertura/e passante/i 246 desiderata/e, si realizza un allacciamento della fascia 244 assicurandola in modo confortevole e personalizzato attorno al corpo del paziente. Nella forma di realizzazione illustrata, i pioli 245 e le aperture 246 sono portati da una faccia della fascia 244 che nell’uso à ̈ rivolta verso l’esterno, in allontanamento dal corpo del paziente. Inoltre i pioli 245 e le aperture 246 sono allineate in una direzione longitudinale della fascia 244.
Per quanto riguarda la struttura di ritegno 114 essa à ̈ sostanzialmente identica a quella descritta nella seconda forma di realizzazione e pertanto non sarà ulteriormente descritta. Come à ̈ chiaro ad un tecnico del settore alla luce della presente descrizione, in alternativa, al sistema 210 può anche essere applicata la struttura di ritegno 14 descritta con riferimento alla prima forma di realizzazione. Ad esempio, in questo caso la struttura di ritegno 14 potrebbe essere applicata sulla faccia esterna della fascia indossabile 244.
Con riferimento alla Figura 10, sarà ora descritta una quarta forma di realizzazione del sistema secondo la presente invenzione. La suddetta quarta forma di realizzazione del sistema à ̈ indicata nel suo complesso dal riferimento 310.
A particolari ed elementi simili - o aventi una funzione analoga - a quelli della terza forma di realizzazione illustrata, sono associati i medesimi riferimenti alfanumerici. Per ragioni di concisione, la descrizione di tali particolari ed elementi non sarà nuovamente ripetuta qui di seguito, ma si farà riferimento a quanto precedentemente esposto nella descrizione delle forme di realizzazione precedenti. Infine, a riguardo di particolari ed elementi nuovi rispetto alla seconda forma di realizzazione, i numeri di riferimento ad essi associati corrispondono alla continuazione della numerazione utilizzata per la terza forma di realizzazione a cui à ̈ stato sommato il valore 100
Come si può apprezzare, il sistema 310 presenta una struttura di supporto 312 differente rispetto alle forme di realizzazione precedenti.
Una delle differenze à ̈ data dal fatto che la struttura di supporto 312 comprende un cerotto 348 applicabile sul corpo del paziente. Ad esempio, il cerotto 348 comprende uno strato di supporto 350, operativamente rivolto verso l’esterno, ed uno strato adesivo 352, operativamente rivolto verso l’interno, destinato ad essere applicato sul corpo del paziente e ricoperto da un elemento protettivo.
Per quanto riguarda la struttura di ritegno 114 essa à ̈ sostanzialmente identica a quella descritta nella seconda e terza forma di realizzazione e pertanto non sarà ulteriormente descritta. Come à ̈ chiaro ad un tecnico del settore alla luce della presente descrizione, in alternativa, al sistema 310 può anche essere applicata la struttura di ritegno 14 descritta con riferimento alla prima forma di realizzazione. Ad esempio, in questo caso la struttura di ritegno 14 potrebbe essere applicata sulla faccia esterna del cerotto 348, vantaggiosamente sulla faccia esterna dello strato di supporto 350. Con riferimento alla Figura 11, sarà ora descritta una quinta forma di realizzazione del sistema secondo la presente invenzione. La suddetta quinta forma di realizzazione del sistema à ̈ indicata nel suo complesso dal riferimento 410.
A particolari ed elementi simili - o aventi una funzione analoga - a quelli della quarta forma di realizzazione illustrata, sono associati i medesimi riferimenti alfanumerici. Per ragioni di concisione, la descrizione di tali particolari ed elementi non sarà nuovamente ripetuta qui di seguito, ma si farà riferimento a quanto precedentemente esposto nella descrizione delle forme di realizzazione precedenti. Per ciò che concerne particolari ed elementi che presentano differenze sostanziali dal punto di vista strutturale e/o sostanziale rispetto alla terza forma di realizzazione, ad essi sono associati i medesimi riferimenti alfanumerici a cui à ̈ stato sommato il valore 300.
Come si può apprezzare, il sistema 410 presenta una struttura di supporto 312 sostanzialmente identica rispetto alla quarta forma di realizzazione. Invece, come si può apprezzare nella Figura 11, il sistema 310 ha una struttura di ritegno 414 differente rispetto a quanto illustrato dalla seconda alla quarta forma di realizzazione.
Una delle differenze à ̈ data dal fatto che la struttura di ritegno 414 comprende soltanto il materiale elastomerico 433, senza la presenza dell’involucro contenitore 134 indicato nelle forme di realizzazione precedenti. Il materiale elastomerico 433 à ̈ sostanzialmente identico a quello descritto con riferimento alle forme di realizzazione precedenti ed in particolare indicato con 133 nella seconda forma di realizzazione. Preferibilmente il materiale elastomerico 433 à ̈ direttamente applicato (ad esempio incollato) alla faccia esterna della struttura di supporto 312, vale a dire sulla faccia esterna del cerotto 348, ad esempio sulla faccia esterna dello strato di supporto 350.
Le caratteristiche tecniche che differenziano fra loro le diverse forme di realizzazione descritte ed illustrate sono liberamente scambiabili fra loro, laddove compatibili.
Naturalmente, fermo restando il principio dell’invenzione, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.
LEGENDA
C Dispositivo di somministrazione o catetere
I Cannule di ingresso
O Cannule di uscita
W Gruppo alette intermedio
LW Alette laterali
A Appendice terminale
10 Sistema (prima forma di realizzazione)
12 Struttura di supporto
14 Struttura di ritegno
16 Cavità
18 Foglio interno
20 Foglio esterno
21 Tratto del perimetro del foglio interno ed esterno 22 Lembo di copertura
24 Porzione autoadesiva
26 Lembo di sostegno
27 Appendice o linguetta di presa
27a Porzione prossimale
27b Porzione distale
28 Superficie di ritegno
30 Bretelle di blocco
32 Mezzi di riscontro
110 Sistema (seconda forma di realizzazione)
114 Struttura di ritegno (Seconda forma di realizzazione) 133 Materiale elastomerico
134 Involucro
136 Vaschetta
138 Coperchio richiudibile
140 Primo passaggio
142 Secondo passaggio
210 Sistema (terza forma di realizzazione)
212 Struttura di supporto
244 Fascia indossabile
245 Pioli
246 Aperture passanti
310 Sistema (quarta forma di realizzazione)
312 Struttura di supporto
348 Cerotto
350 Strato di supporto
352 Strato adesivo
410 Sistema (quinta forma di realizzazione) 414 Struttura di ritegno
433 Materiale elastomerico

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema (10; 110) di protezione ed alloggiamento, in particolare per un dispositivo per la somministrazione (C) di terapie ad un paziente; detto sistema comprendendo: - una struttura di supporto (12) predisposta per essere fissata in modo rimovibile sul corpo del paziente e definente una cavità (16) predisposta per accogliere almeno in parte detto dispositivo (C); e - una struttura di ritegno (14; 114) associata a detta struttura di supporto (12) e predisposta per essere accoppiata con una porzione di fissaggio (W) di detto dispositivo di somministrazione (C) in modo tale da impedire uno spostamento relativo di detta porzione di fissaggio (W); detta struttura di supporto (12) nell’uso essendo predisposta per assumere una disposizione di copertura in cui essa à ̈ sovrapposta e copre detta struttura di ritegno (14; 114); ed una disposizione di liberazione in cui essa consente l’accesso a detta struttura di ritegno (14; 114).
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui nell’uso detta struttura di supporto (12) definisce una tasca che realizza detta cavità (16).
  3. 3. Struttura secondo la rivendicazione 2, in cui detta struttura di supporto (12) comprende un foglio interno (18) ed un foglio esterno (20) fra di loro sovrapposti e collegati in modo tale da formare detta tasca in corrispondenza dello spazio individuato fra di essi.
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detta struttura di supporto (12) comprende un lembo di copertura (22) oscillabile in modo tale da coprire detta struttura di ritegno (14; 114) quando detta struttura di supporto (12) à ̈ nella disposizione di copertura e da consentire l’accesso a detta struttura di ritegno (14; 114) quando detta struttura di supporto (12) à ̈ nella disposizione di liberazione.
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 4, in cui detto lembo di copertura (22) Ã ̈ fissabile in modo rimovibile al corpo del paziente quando detta struttura di supporto (12) Ã ̈ in detta disposizione di copertura.
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detto lembo di copertura (22) Ã ̈ definito da una parte di detto foglio esterno (20) sporgente lateralmente oltre detto foglio interno (18) in modo tale da essere in grado di coprire detta struttura di ritegno (14; 114) quando detta struttura di supporto (12) Ã ̈ in detta disposizione di copertura.
  7. 7. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui detta struttura di supporto (12) comprende un lembo di sostegno (26) su cui à ̈ portata detta struttura di ritegno (14; 114) e predisposto per essere coperto da detto lembo di copertura (22) quando detta struttura di supporto (12) à ̈ in detta disposizione di copertura.
  8. 8. Sistema secondo la rivendicazione 7, in cui detta struttura di ritegno (14; 114) Ã ̈ portata dalla faccia esterna di detto lembo di sostegno (26).
  9. 9. Sistema secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui detto lembo di sostegno (26) à ̈ ubicato in prossimità dell’apertura della cavità (16) definita da detta tasca.
  10. 10. Sistema secondo la rivendicazione 9, in cui detto lembo di sostegno (26) à ̈ definito da una parte di detto foglio interno (18) sporgente lateralmente oltre detta cavità (16).
  11. 11. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura di ritegno comprende mezzi di accoppiamento rapido rilasciabile (14) predisposti per bloccare detta porzione di fissaggio (W).
  12. 12. Sistema secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi di accoppiamento rapido rilasciabile sono del tipo a micro-ganci e micro-occhielli (14) e sono predisposti per cingere detta porzione di fissaggio (W).
  13. 13. Sistema secondo la rivendicazione 12, in cui detto dispositivo del tipo a micro-ganci e micro-occhielli (14) comprende una superficie di ritegno (28) fissata alla struttura di supporto (12) ed almeno una bretella di blocco (30) accoppiabile in maniera rilasciabile con detta superficie di ritegno (28) in modo tale da abbracciare e bloccare in posizione detta porzione di fissaggio (W).
  14. 14. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui detta struttura di ritegno (114) comprende un materiale deformabile (133) predisposto per essere deformato mediante una compressione compiuta da parte di un operatore che spinge detta porzione di fissaggio (W) contro detto materiale deformabile (133), e per inglobare e trattenere detta porzione di fissaggio (W) mediante un almeno parziale ritorno elastico esibito da detto materiale (133) dopo la compressione compiuta dall’operatore.
  15. 15. Sistema secondo la rivendicazione 14, in cui detto elemento di ritegno comprende un involucro (134) fissato a detta struttura di supporto (12) che accoglie detto materiale deformabile (133).
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