ITTO20100262A1 - "struttura espositiva, ad esempio per espositori termo-condizionati" - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:

“Struttura espositiva, ad esempio per espositori termocondizionatiâ€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Campo dell’invenzione

La presente descrizione si riferisce ad espositori termo-condizionati, con uno o più lati espositivi aperti. La descrizione à ̈ stata messa a punto portando attenzione alle strutture espositive per tali espositori.

Descrizione della tecnica relativa

Sono note nella tecnica strutture espositive per espositori termo-condizionati con lati espositivi aperti, ossia in cui i lati dell’espositore sono provvisti di porzioni attraverso cui i prodotti esposti risultano visibili e accessibili dall’esterno.

Possibili forme di attuazione comprendono ripiani espositivi sovrapposti e una colonna di supporto per tali ripiani, che definisce un percorso per un flusso di aria e che presenta una serie di bocche per l'erogazione di flussi di aria sui ripiani. Il flusso di aria che raggiunge la sommità della colonna viene deviato secondo un flusso discendente che passa davanti ai ripiani in modo da creare un velo d'aria di copertura dei lati espositivi aperti.

Una siffatta soluzione à ̈ ad esempio mostrata nel documento FR-A-2794956.

Gli espositori del tipo sopra indicato presentano diversi inconvenienti.

Innanzitutto, a meno di prevedere ventilatori anche in corrispondenza della porzione superiore della struttura espositiva, il velo d'aria realizzato in tali espositori risulta efficace per lo più nei confronti dei ripiani superiori, mentre la sua azione risulta piuttosto debole nei confronti degli altri ripiani. Inoltre, indipendentemente dalla presenza o meno di ventilatori appositamente previsti per la sua generazione, un tale velo d’aria presenta di per sé limiti di efficacia sia nella sua azione di copertura, sia nella sua azione refrigerativa dei ripiani.

Inoltre, gli espositori del tipo sopra indicano risultano piuttosto ingombranti, in quanto, tutt’attorno alle superfici espositive aperte, essi devono presentare uno spazio libero sufficiente al passaggio dell’aria.

Tali espositori mal si adattano quindi ad essere destinati ad installazioni temporanee, per le quali si richiedono invece strutture snelle facili da trasportare.

Nel documento DE 20303061U1 viene descritto un espositore in cui su ciascun ripiano vengono realizzati più flussi di aria per una copertura d’aria dei lati espositivi.

Tuttavia, la soluzione proposta in tale documento risulta estremamente complessa. In tale soluzione à ̈ prevista, infatti, una colonna centrale che porta l’aria ai diversi ripiani, dalla quale dipartono radialmente una pluralità di canali atti a realizzare i diversi flussi sui singoli ripiani. Tali canali sono costituiti da pareti che delimitano i ripiani lasciando per quest’ultimi spazi molto ristretti. Inoltre, in tale soluzione, l'elemento refrigerativo viene disposto lungo la colonna che conduce l'aria ai ripiani, complicando di molto il progetto costruttivo della stessa struttura espositiva e rendendo quest’ultima vincolata in modo permanente all’impianto refrigerativo cui essa viene associata.

Scopo e sintesi dell’invenzione

La presente invenzione si prefigge lo scopo di prevedere una struttura espositiva che non presenti i suddetti inconvenienti.

Secondo l’invenzione, tale scopo à ̈ raggiunto grazie ad una struttura espositiva avente le caratteristiche richiamate nelle rivendicazioni che seguono.

Le rivendicazioni fanno parte integrante dell’insegnamento tecnico qui somministrato in relazione all’invenzione.

In varie forme di attuazione, tale struttura espositiva può prevedere una prima colonna definente un primo percorso di flusso dell’aria. La prima colonna può presentare una serie di prime bocche per l’erogazione di un flusso d’aria sui ripiani, tali prime bocche erogando in una prima direzione di erogazione dell’aria. La struttura espositiva può comprendere, inoltre, almeno una seconda colonna definente un secondo percorso di flusso dell’aria, successivo e di verso opposto rispetto a detto primo percorso. La seconda colonna può presentare una serie di seconde bocche per l’erogazione di un flusso di aria sui ripiani, tali seconde bocche erogando in una seconda direzione di erogazione dell’aria, non parallela alla suddetta prima direzione.

In varie forme di attuazione, la struttura espositiva può risultare costruttivamente molto semplice, essendo al contempo in grado di realizzare un’efficiente azione refrigerante sui diversi ripiani. Come, inoltre, risulterà nel seguito, in varie forme di attuazione la struttura espositiva qui descritta può presentarsi di facile e veloce installazione.

In varie forme di attuazione, la struttura espositiva qui descritta può risultare facilmente disaccoppiabile dal gruppo termodinamico cui essa viene associata, così da poter essere vantaggiosamente destinata per gruppi termodinamici diversi intercambiabili fra loro.

In varie forme di attuazione, grazie alla sua semplicità, la struttura espositiva può anche essere vantaggiosamente realizzata in cartonato.

Breve descrizione delle rappresentazioni L’invenzione sarà ora descritta, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento alle rappresentazioni annesse nelle quali:

- la figura 1 rappresenta una vista prospettica di una forma di attuazione;

- la figura 2 rappresenta una vista in esploso di una forma di attuazione;

- la figura 3 rappresenta una vista in sezione prospettica della figura 1; e

- la figura 4 rappresenta una vista secondo il piano di sezione IV-IV di figura 1.

Descrizione particolareggiata di esempi di attuazione Nella seguente descrizione sono illustrati vari dettagli specifici finalizzati ad un'approfondita comprensione delle forme di attuazione. Le forme di attuazione possono essere realizzate senza uno o più dei dettagli specifici, o con altri metodi, componenti o materiali eccetera. In altri casi, strutture, materiali o operazioni noti non sono mostrati o descritti in dettaglio per evitare di rendere oscuri vari aspetti della forma di attuazione.

Il riferimento ad “una forma di attuazione†nell'ambito di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione à ̈ compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, frasi come “una forma di attuazione†, eventualmente presenti in diversi luoghi di questa descrizione non sono necessariamente riferite alla stessa forma di attuazione. Inoltre, particolari conformazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in ogni modo adeguato in una o più forme di attuazione.

I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono dunque l'ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.

Nella figura 1, il riferimento 1 indica un espositore a più lati espositivi aperti. In varie forme di attuazione, l'espositore 1 à ̈, in particolare termo-condizionato, e presenta a tale scopo un gruppo termodinamico 2 avente la funzione di trattare l'aria destinata al condizionamento dell’espositore.

In varie forme di attuazione, un’applicazione di un tale espositore riguarda l’esposizione di prodotti da conservare a freddo, e cioà ̈ da mantenere ad una temperatura inferiore alla temperatura ambiente. In tale applicazione, il gruppo termodinamico 2 presenta un impianto frigorigeno di tipo convenzionale per raffreddare l’aria di condizionamento, comprendente, ad esempio, un compressore, un condensatore, una valvola di laminazione ed un evaporatore.

Nel caso di applicazione riguardante, invece, l’esposizione di prodotti da conservare a caldo, e cioà ̈ da mantenere ad una temperatura superiore alla temperatura ambiente, il gruppo termodinamico 2 può presentare, in alternativa od in aggiunta all’impianto frigorigeno, un impianto di riscaldamento, dotato ad esempio di resistenze elettriche, per riscaldare l’aria di condizionamento.

In entrambi i casi, il gruppo termodinamico 2 comprende, inoltre, un ventilatore di un qualunque tipo convenzionale, per la movimentazione dell'aria di condizionamento.

I dettagli realizzativi del gruppo termodinamico 2 non saranno comunque qui descritti nel dettaglio in quanto di per sé non determinanti per le forme di attuazione.

In varie forme di attuazione, l'espositore 1 comprende una struttura espositiva 3 comprendente una fila verticale di ripiani espositivi sovrapposti 4, una prima colonna 5 lungo tale fila di ripiani, la quale presenta una serie di prime bocche 5’ per l'erogazione di un flusso di aria condizionata sui ripiani. In varie forme di attuazione, la struttura espositiva 3 presenta almeno una seconda colonna 6 presentante una serie di seconde bocche 6’ per l'erogazione di un flusso di aria condizionata su ciascuno dei ripiani 4. Inoltre, la prima colonna 5 e la seconda colonna 6 sono in reciproca comunicazione di fluido in modo tale da definire successivi percorsi di un flusso di aria condizionata, lungo la fila di ripiani 4, di verso reciprocamente opposto.

In varie forme di attuazione, la struttura espositiva 3 Ã ̈ preferibilmente realizzata in cartonato e comprende un pannello 8 ripiegato secondo una generica forma tubolare con pianta sostanzialmente rettangolare, definente quattro lati espositivi. Ciascun lato del pannello 8 presenta un'apertura 10 in corrispondenza dei ripiani 4.

La seconda colonna 6, sopra citata, à ̈ prevista su ciascuno dei quattro angoli interni del pannello 8. Tale colonna 6 à ̈ in particolare formata da un pannello verticale 8’, su cui à ̈ ricavata una serie di aperture che vanno a costituire le seconde bocche 6’, il quale viene incollato di taglio sulle porzioni d’angolo interne del pannello 8, in modo da unire i lati contrapposti di ciascuna porzione (vedere in proposito la Figura 4). Ciascuna colonna 6 presenta una sezione sostanzialmente triangolare.

Nella forma di realizzazione qui considerata, i ripiani 4 presentano una forma sostanzialmente rettangolare corrispondente alla pianta del pannello 8 e angoli smussati 4†, di forma complementare alla sezione triangolare delle colonne 6.

Inoltre, ciascun ripiano presenta un'apertura centrale 4’, che nella condizione montata della struttura 3 à ̈ attraversata dalla prima colonna 5. Tale apertura 4’ à ̈ delimitata da una porzione a collare 4a tramite cui il ripiano viene ancorato alla colonna 5.

La colonna 5 à ̈ formata da un pannello verticale presentante quattro serie verticali di aperture che vanno a costituire le prime bocche 5’. Tale pannello à ̈ ripiegato secondo una generica forma tubolare che individua quattro lati su ciascuno dei quali à ̈ presente una delle suddette serie di aperture.

L'estremità superiore del pannello 8 risulta chiusa da un primo coperchio 9, che presenta una forma sostanzialmente rettangolare corrispondente alla pianta del pannello 8 e angoli smussati 9†di forma complementare alla sezione triangolare delle colonne 6. Il coperchio 9 viene montato sulla colonna 5 tramite una sua porzione a collare 9a prevista in corrispondenza della sua regione centrale, la quale viene a tale scopo infilata all'interno dell'estremità superiore della colonna 5. Il collare 9 delimita un’apertura centrale 9’ ricavata nel medesimo coperchio 9.

Un secondo coperchio 10 si sovrappone al primo coperchio 9, per chiudere superiormente il pannello 8 e ricavare una camera 11, fra il primo e il secondo coperchio, che mette in comunicazione di fluido la colonna 5 con le colonne 6. In particolare, tale camera 11 risulta in comunicazione con la prima colonna 5, tramite l’apertura 9’ del primo coperchio, e con le seconde colonne 6 tramite i rispettivi passaggi definiti dagli angoli smussati 6†del primo coperchio 9 insieme alle porzioni d’angolo interne corrispondenti del pannello 8.

In varie forme di attuazione, le prime bocche 5’ sono orientate in modo da erogare aria in una prima direzione, e le seconde bocche 6’ sono a loro volta orientate in modo da erogare aria in una seconda direzione non parallela alla prima direzione.

I flussi erogati dalle prime e seconde bocche possono avere componenti trasversali ai ripiani, ma esse vengono qui trascurate per semplicità di trattazione.

In varie forme di attuazione, le prime bocche 5’ della prima colonna 5 sono disposte in modo da individuare un primo vettore di flusso K, secondo una prima direzione ed un primo verso di erogazione dell’aria. Le bocche 6’ della seconda colonna 6 sono a loro volta orientate in modo da individuare un secondo vettore di flusso L, secondo una seconda direzione ed un secondo verso di erogazione dell'aria.

In varie forme di attuazione, il secondo vettore L presenta una componente trasversale non nulla rispetto al primo vettore K, in modo tale per cui il flusso di aria erogato dalle seconde bocche interagisca con il flusso di aria erogato dalle prime bocche allo scopo di realizzare una copertura d’aria per i ripiani, adatta ad impedire l’ingresso di aria dall’esterno.

In varie forme di attuazione, il secondo vettore L presenta, inoltre, una componente parallela non nulla e di verso opposto rispetto al primo vettore K. In un’altra forma di attuazione, il secondo vettore L presenta, invece, una componente parallela non nulla e del medesimo verso, rispetto al primo vettore K.

Con riferimento alla pianta sostanzialmente rettangolare della struttura espositiva, illustrata in figura 5, le bocche 6’ delle colonne 6 sono rivolte sostanzialmente verso il centro di tale pianta e il vettore di erogazione L da esse definito risulta sostanzialmente lungo le diagonali di quest’ultima, mentre le bocche 5’ della colonna 5 sono rivolte verso lati corrispondenti di tale pianta e il vettore di erogazione K da esse definito risulta lungo direzioni trasversali a tali lati.

In varie forme di attuazione, il flusso di aria erogato dalle seconde bocche interagisce con il flusso di aria erogato dalle prime bocche generando sui ripiani veri e propri vortici di aria che impediscono l’ingresso di aria dall’esterno.

In varie forme di attuazione, per ciascun ripiano, la sezione di efflusso complessiva delle seconde bocche che si affacciano su di esso à ̈ inferiore alla sezione di efflusso complessiva delle prime bocche corrispondenti. Ciò consente di ottenere, su ciascun ripiano, una configurazione fluidodinamica dei flussi atta a favorire la formazione di vortici. Nell’esempio illustrato nelle figure, le bocche 5’ sono di una larghezza maggiore, rispetto alle bocche 6’, per cui la sezione di efflusso complessiva delle prime bocche 5’ risulta circa dieci volte maggiore della sezione di efflusso complessiva delle seconde bocche 6’.

La struttura espositiva 3 sopra descritta à ̈ suscettibile di essere associata al gruppo termodinamico 2.

Negli esempi di attuazione illustrati, a tale scopo, il pannello 8 definisce, in corrispondenza della sua estremità inferiore, uno spazio atto a ricevere il gruppo termodinamico 2. In tale forma di attuazione, un pannello 12 del gruppo termodinamico 2 definisce una superficie inferiore dello spazio espositivo, e presenta una bocca centrale 13 che, nella condizione del gruppo associata alla struttura 3, à ̈ infilata nell’estremità inferiore della colonna 5, in modo da mettere in comunicazione di fluido il ventilatore del gruppo termodinamico 2 con l’intero impianto di distribuzione dell’aria della struttura 3.

E’ comunque evidente che la prima colonna 5 può essere collegata in un qualsiasi modo semplice e veloce alla bocca d’uscita di un gruppo termodinamico 2, risultando peraltro da esso disaccoppiabile altrettanto facilmente e velocemente. In vista di ciò, la struttura espositiva potrebbe essere vantaggiosamente destinata per operare con diversi gruppi termodinamici intercambiabili fra loro.

In figura 4 Ã ̈ illustrato il percorso dei flussi di aria condizionata che si realizzano entro la struttura espositiva 3.

L'aria che à ̈ stata condizionata dal gruppo termodinamico 2 viene mandata nella colonna 5. Parte dell'aria che percorre la colonna 5, viene progressivamente erogata sui diversi ripiani 4, attraverso le bocche 5’, secondo il vettore di erogazione K da esse individuato.

La restante parte di aria, dopo aver attraversato l’intera colonna 5 nel verso di mandata, raggiunge la camera 11 e viene ridistribuita nelle colonne 6, nel verso di ritorno al gruppo termodinamico 2. L'aria che percorre le colonne 6 viene quindi progressivamente erogata sui diversi ripiani 4, attraverso le bocche 6’, secondo il vettore di erogazione L da esse individuato.

Come detto in precedenza, il flusso di aria erogato dalle seconde colonne 6’ interagisce con il flusso di aria erogato dalla colonna 5’ così da realizzare una copertura d’aria dei ripiani atta ad impedire l’ingresso di aria calda dall’esterno. Come visibile in Figura 4, nella forma di realizzazione illustrata i flussi erogati dalle colonne 6 interagiscono con i flussi erogati dalla colonna 5 formando vortici d’aria.

Come visibile nelle figure, i ripiani 4 presentano ulteriori aperture 4b, disposte lateralmente rispetto alle aperture centrali 4’, che nella condizione montata della struttura 3 si trovano tutte in reciproca corrispondenza, in modo da consentire all'aria erogata sui ripiani di ritornare al gruppo termodinamico 2, nella camera dove à ̈ disposto il ventilatore (non mostrato nelle figure).

E’ da notare che la soluzione illustrata nelle figure rappresenta solamente un esempio di attuazione degli insegnamenti della presente invenzione.

Forme di attuazione diverse possono, infatti, prevedere un diverso numero di seconde colonne e/o ulteriori prime colonne secondo una disposizione reciproca differente da quella illustrata nella figura 4.

In varie forme di attuazione possono essere previste una pluralità di seconde colonne, ciascuna avente una rispettiva serie di seconde bocche, e la prima colonna può presentare più serie di prime bocche. Le diverse serie di prime bocche sono atte ad interagire con una rispettiva serie di seconde bocche. In una forma di attuazione, la prima colonna presenta una posizione centrale rispetto ai ripiani e le seconde colonne sono disposte attorno alla prima colonna.

In varie forme di attuazione, i ripiani hanno una pianta avente una fra le forme triangolare, rettangolare, quadrata, pentagonale, esagonale, ecc., con al centro la prima colonna, mentre su ciascun vertice una seconda colonna.

In varie forme di attuazione, una seconda colonna può presentare una o più serie di seconde bocche e una prima colonna può presentare una o più serie di prime bocche.

In varie forme di attuazione, una serie di seconde bocche interagisce con una sola serie di prime bocche oppure più serie di seconde bocche interagiscono con una sola serie di prime bocche, o ancora, più serie di prime bocche interagiscono con una sola serie di seconde bocche.

In varie forme di attuazione, la struttura espositiva comprende un primo pannello ripiegato secondo una generica configurazione tubolare, definente quattro lati espositivi aperti, in cui ciascuna seconda colonna à ̈ formata da un secondo pannello verticale, su cui à ̈ ricavata una serie di aperture che vanno a costituire le seconde bocche, il quale viene incollato su una porzione d’angolo interna di detto primo pannello, in modo da unire i lati contrapposti di tale porzione. In tale esempio di attuazione, un primo ed un secondo coperchio sovrapposti chiudono l’estremità superiore di tale primo pannello per ricavare una camera che mette in comunicazione di fluido la prima colonna e almeno una seconda colonna. Inoltre, in tale forma di attuazione, la prima colonna à ̈ formata da un terzo pannello verticale che presenta quattro serie verticali di aperture che vanno a costituire le prime bocche ed à ̈ ripiegato secondo una generica forma tubolare che individua quattro lati su ciascuno dei quali à ̈ presente una delle suddette serie di aperture, la prima colonna attraversando un’apertura centrale di detti ripiani

La soluzione sopra descritta risulta particolarmente vantaggiosa in quanto consente di refrigerare in modo adeguato ciascun ripiano, anche nelle condizioni in cui i ripiani siano completamente occupati dalla merce in esposizione.

Nella struttura espositiva qui considerata, i flussi successivi e di verso opposto che si determinano lungo la fila di ripiani, rispettivamente nella prima e seconda colonna, consentono di uniformare, fra i ripiani, l'azione refrigerante dell’aria condizionata. I ripiani, infatti, che dalla colonna 5 ricevono, rispetto ad altri, aria più fredda, in quanto più vicini al gruppo termodinamico 2, dalle colonne 6 ricevono al contrario, aria più calda, riscaldatasi durante il tragitto lungo la colonna 5 e il tratto percorso nella colonna 6. La Richiedente ha verificato che una tale distribuzione di flussi d’aria favorisce ulteriormente la formazione di vortici sui ripiani e garantisce un efficiente effetto refrigerante lungo l’intera fila dei ripiani.

Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto qui illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione, così come definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura espositiva per un espositore termocondizionato, con uno o più lati espositivi aperti, comprendente: - una pluralità di ripiani espositivi (4) sovrapposti, - una prima colonna (5) definente un primo percorso di flusso dell’aria, detta prima colonna (5) presentando una serie di prime bocche (5’) per l’erogazione di un flusso di aria su detti ripiani, dette prime bocche erogando su detti ripiani in una prima direzione (K) di erogazione dell’aria, caratterizzata dal fatto che detta struttura comprende almeno una seconda colonna (6) definente un secondo percorso di flusso dell’aria, successivo e di verso opposto rispetto a detto primo percorso, detta almeno una seconda colonna presentando una serie di seconde bocche (6’) per l’erogazione di un flusso di aria su detti ripiani, dette seconde bocche erogando su detti ripiani in una seconda direzione (L) di erogazione dell’aria, non parallela a detta prima direzione.
2. 2. Struttura espositiva secondo la rivendicazione 1, in cui, per ciascun ripiano, la sezione di efflusso complessiva di dette seconde bocche (6’) à ̈ inferiore alla sezione di efflusso complessiva di dette prime bocche (5’).
3. 3. Struttura espositiva secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente una pluralità di detta almeno una seconda colonna (6), ciascuna avente una rispettiva serie di seconde bocche (6’), e in cui detta prima colonna (5) presenta più serie di dette prime bocche (5’).
4. 4. Struttura espositiva secondo la rivendicazione 3, in cui detta prima colonna (5) presenta una posizione centrale rispetto a detti ripiani e le seconde colonne (6) di detta pluralità sono disposte attorno a detta prima colonna.
5. 5. Struttura espositiva secondo la rivendicazione 4, in cui detti ripiani (4) hanno una pianta a forma rettangolare, al centro di detta pianta rettangolare essendo disposta detta prima colonna, mentre su ciascun vertice essendo disposta una seconda colonna.
6. 6. Struttura espositiva secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detti ripiani (4) sono montabili su detta prima colonna (5).
7. 7. Struttura espositiva secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui una camera (11), all’estremità di detta pluralità di ripiani, mette in reciproca comunicazione dette prima e almeno una seconda colonna (5, 6).
8. 8. Struttura espositiva secondo la rivendicazione 1, realizzata come struttura cartotecnica.
9. 9. Struttura espositiva secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente un primo pannello (8) ripiegato secondo una generica configurazione tubolare, definente quattro lati espositivi aperti, in cui detta almeno una seconda colonna à ̈ formata da un secondo pannello verticale, su cui à ̈ ricavata una serie di aperture che vanno a costituire dette seconde bocche (6’), il quale viene incollato su una porzione d’angolo interna di detto primo pannello (8), in modo da unire i lati contrapposti di detta porzione.
10. 10. Struttura espositiva secondo la rivendicazione 9, in cui un primo ed un secondo coperchio sovrapposti chiudono l’estremità superiore di detto primo pannello (8) per ricavare una camera (11) che mette in comunicazione di fluido dette prima colonna e almeno una seconda colonna (5,
11. 11. Struttura espositiva secondo le rivendicazioni 9 o 10, in cui detta prima colonna (5) à ̈ formata da un terzo pannello verticale che presenta quattro serie verticali di aperture che vanno a costituire dette prime bocche (5’) ed à ̈ ripiegato secondo una generica forma tubolare che individua quattro lati su ciascuno dei quali à ̈ presente una delle suddette serie di aperture, detta prima colonna attraversando un’apertura centrale di detti ripiani.