ITTO20100155A1 - Metodo e macchina per il trattamento di stoviglie - Google Patents

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ITTO20100155A1
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heating step
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IT000155A
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Gianluca Benedetto
Maria Chiara Brugnera
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Indesit Co Spa
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Description

“Metodo e macchina per il trattamento di stoviglie†,
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per il trattamento di stoviglie in una macchina lavastoviglie e ad una macchina lavastoviglie.
Sfondo dell’invenzione
Le moderne lavastoviglie comprendono una vasca di lavaggio, all’interno della quale sono alloggiati in modo estraibile uno o più cestelli porta-stoviglie. All’interno della vasca sono operativi uno o più organi irroratori. Le lavastoviglie a carico limitato comprendono solitamente un unico cesto porta-stoviglie ed un unico organo irroratore; le macchine ad uso domestico più diffuse sono invece provviste di almeno due cesti porta-stoviglie in posizioni sovrapposte e due irroratori, che si trovano solitamente l’uno al di sotto del cesto inferiore e l’altro al di sotto del cesto superiore. Gli irroratori hanno fori o ugelli di uscita per l’acqua, rivolti verso il rispettivo cesto.
Nel normale funzionamento di una lavastoviglie l’acqua viene caricata dalla rete idrica nella vasca di lavaggio in modo da raccogliersi sul suo fondo. Il fondo della vasca include tipicamente un pozzetto di raccolta, usualmente provvisto di un sistema di filtraggio dell’acqua. Una pompa di lavaggio preleva l’acqua raccolta nel pozzetto e la invia agli irroratori. L’acqua esce dagli ugelli degli irroratori ed investe con relativa forza le stoviglie contenute nei relativi cesti, ai fini dei loro trattamento.
La prevalenza della pompa e le caratteristiche del sistema idraulico della macchina sono scelte affinché la pompa determini nel circuito una pressione atta a produrre getti d’acqua in uscita dagli irroratori di un’altezza tale da consentire la bagnatura del carico di stoviglie contenute nei cestelli, nonché atta a produrre la rotazione degli irroratori in modo che la bagnatura riguardi l’intero carico,
Ai fini del trattamento delle stoviglie, ad esempio un lavaggio o un risciacquo, l’acqua deve essere riscaldata ad una certa temperatura stabilita da un programma di funzionamento, indicativamente compresa tra 40 e 65 °C. Il riscaldamento viene effettuato per il tramite di una o più resistenze elettriche.
L’intero volume d’acqua necessario per effettuare una fase di trattamento potrebbe essere caricato nella vasca ed ivi riscaldato in condizione statica, ossia senza l’attivazione della pompa di lavaggio. Un tale tipo di approccio imporrebbe tuttavia l’impiego di un elemento riscaldante e di un pozzetto di raccolta entrambi di ampie dimensioni, con ciò complicando la costruzione della macchina e sottraendo spazio per l’installazione di altri componenti. Il calore della resistenza si localizzerebbe sostanzialmente nell’intorno della resistenza stessa, rendendo molto più lento il processo di diffusione del calore nella massa d’acqua statica: questo sarebbe inefficiente, perché l’acqua prossima alla resistenza diventerebbe calda velocemente, ostacolando l’ulteriore cessione di calore da parte della resistenza. Per non bruciare la resistenza, questa non potrebbe avere una grande potenza specifica (per unità di superficie), per cui a parità di potenza complessiva essa dovrebbe essere di grandi dimensioni.
Nelle macchine lavastoviglie più recenti il passo di caricamento ed il passo di riscaldamento dell’acqua vengono effettuati in condizioni dinamiche.
In particolare, poco dopo l’avvio del caricamento di acqua nella vasca dalla rete idrica, la pompa di lavaggio viene attivata, in modo da forzare subito parte dell’acqua dal pozzetto all’interno del circuito di alimentazione degli irroratori. In questo modo, in sostanza, si sottrae dal pozzetto un volume d’acqua corrispondente al volume definito dai condotti di alimentazione degli irroratori e dagli irroratori stessi, e con ciò le dimensioni del pozzetto possono essere contenute, consentendo comunque il preciso dosaggio della quantità d’acqua necessaria per l’effettuazione di una fase di trattamento.
Similmente, la fase di riscaldamento dell’acqua viene effettuata in condizioni dinamiche, con pompa di lavaggio e resistenza di riscaldamento contemporaneamente attive. Il riscaldamento in condizioni dinamiche consente l’utilizzo di elementi riscaldanti di ingombro contenuto, potendo essi avere una maggiore potenza specifica, poiché il movimento dell’acqua agevola la propagazione del calore all’interno dell’intero volume di acqua.
Questo tipo di approccio presenta l’inconveniente che, nel corso del passo di riscaldamento, parte dell’energia termica dell’acqua viene ceduta alle stoviglie ed alle pareti della vasca. Infatti, stante la condizione attiva della pompa, l’acqua in uscita dagli irroratori che ruotano investe il carico di stoviglie, tipicamente comprendente piatti e pentole, che assorbono parte del calore dell’acqua; parte dell’acqua giunge anche a contatto con le pareti della vasca, cedendo loro calore. Il processo di riscaldamento à ̈ così relativamente inefficiente e lungo, soprattutto se si considera che - almeno ai fini dell’effettuazione delle fasi di lavaggio in senso stretto - à ̈ sufficiente che le stoviglie siano calde solo superficialmente.
Questi problemi non si presenterebbero se l’acqua venisse riscaldata in condizioni statiche. Come detto, tuttavia, un tale approccio impone l’utilizzo di un elemento riscaldante e di un pozzetto di raccolta di ampie dimensioni, con gli inconvenienti che ne derivano.
Per questo motivo sono state proposte soluzioni in cui il passo di riscaldamento dell’acqua viene effettuato in condizioni dinamiche, ma utilizzando un circuito ausiliario dedicato. In queste soluzioni la macchina à ̈ essenzialmente provvista di uno specifico condotto di ricircolo, solitamente collegato fra la sezione di mandata della pompa ed il pozzetto. Nel corso del passo di riscaldamento, l’alimentazione degli organi irroratori viene impedita e l’acqua in uscita dalla pompa viene immessa interamente nel suddetto condotto di ricircolo: in tal modo si instaura una circolazione d’acqua tra il pozzetto e la pompa, mentre la resistenza di riscaldamento à ̈ attiva. Una volta che la temperatura richiesta per l’acqua à ̈ stata raggiunta, l’alimentazione degli irroratori viene abilitata, e per converso, viene inibito il passaggio dell’acqua calda nel condotto di ricircolo. Una soluzione di questo tipo à ̈ nota da EP-A-1578242. Un’altra soluzione di questo tipo à ̈ nota da EP-A-1004266, il quale prevede l’effettuazione di una fase di preriscaldamento dell’acqua in condizioni dinamiche, tramite un condotto di ricircolo ed in assenza del carico di stoviglie nella vasca della macchina.
Questo tipo di soluzione comporta alcuni inconvenienti. In primo luogo vi à ̈ la necessità di dover dotare la macchina, oltre che di mezzi valvolari per prevenire l’alimentazione degli irroratori (i quali mezzi sono comunque già previsti per altri fini in alcune lavastoviglie), anche di ulteriori mezzi valvolari, direttamente legati al funzionamento del condotto di ricircolo, ossia quei mezzi valvolari che, a seconda del momento, consentono o meno il passaggio dell’acqua attraverso il condotto di ricircolo. La soluzione nota impone poi la presenza del condotto dedicato al ricircolo, che sottrae comunque un certo spazio all’interno della macchina. Nel caso di EP-A-1004266, a questi svantaggi si aggiunge un ulteriore svantaggio di natura pratica per l’utente, il quale deve effettuare un passo di preriscaldamento dell’acqua, successivamente caricare le stoviglie in macchina e poi avviare il trattamento vero e proprio.
Sommario dell’invenzione
La presente invenzione si propone di indicare un metodo ed una macchina per il trattamento di stoviglie alternativi ai metodi ed alle macchine note, che consentano di risolvere gli inconvenienti indicati.
Questi scopi sono raggiunti, secondo l’invenzione, da un metodo per il trattamento di stoviglie secondo la rivendicazione 1 e da una macchina lavastoviglie secondo la rivendicazione 10. Caratteristiche vantaggiose del metodo e della macchina secondo l’invenzione sono indicate nelle sotto-rivendicazioni. Le rivendicazioni costituiscono parte integrante dell’insegnamento tecnico qui fornito in relazione all’invenzione.
In sintesi, l’invenzione à ̈ relativa ad un metodo per il trattamento di stoviglie in una macchina lavastoviglie, comprendente:
i) almeno un passo di caricamento, includente il caricare una quantità di acqua in una vasca della macchina in cui sono contenute stoviglie;
ii) un passo di riscaldamento, includente il riscaldare l’acqua caricata nella vasca sino ad una temperatura sostanzialmente predeterminata, in almeno una parte del passo di riscaldamento l’elettropompa essendo attiva;
iii) un passo di trattamento, includente l’azionare un’elettropompa della macchina ad una velocità di trattamento, per alimentare l’acqua riscaldata, da un fondo della vasca ad almeno un organo irroratore delle stoviglie, e rendere efficace il funzionamento dell’almeno un organo irroratore ai fini del trattamento delle stoviglie.
In accordo all’invenzione, il passo di riscaldamento comprende l’alimentare con l’acqua in uscita dall’elettropompa almeno un organo irroratore delle stoviglie, per causare una circolazione dell’acqua tra l’elettropompa, l’almeno un organo irroratore ed il fondo della vasca, con l’almeno un organo irroratore che viene alimentato ad una pressione inferiore alla pressione minima necessaria per rendere efficace il funzionamento dell’almeno un organo irroratore.
In questo modo, anche se l’organo irroratore viene alimentato nel corso del passo di riscaldamento, esso non risulta efficace ai fini del trattamento delle stoviglie e questo non determina sostanziali perdite di calore dell’acqua, o ne determina perdite di calore ridotte, anche se l’acqua viene fatta circolare attraverso la vasca. Con questa soluzione, il passo di riscaldamento dell’acqua in condizioni dinamiche non necessita di uno specifico sistema di ricircolo, con un condotto dedicato e relativi mezzi valvolari.
In una prima forma di attuazione, l’elettropompa à ̈ azionata ad una velocità ridotta, che à ̈ inferiore alla velocità di trattamento ed à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dall’elettropompa una prevalenza sufficiente per rendere efficace il funzionamento dell’almeno un organo irroratore.
In una seconda forma di attuazione, in un condotto che collega l’elettropompa all’almeno un organo irroratore viene introdotta una caduta di pressione tale da ottenere la suddetta pressione inferiore. In questa seconda forma di attuazione l’elettropompa può anche essere azionata alla suddetta velocità di trattamento, ma il risultato à ̈ equivalente a quello ottenibile con la prima forma di attuazione, atteso che la caduta di pressione introdotta à ̈ tale da non rendere efficace il funzionamento dell’almeno un organo irroratore.
Nella prima forma di attuazione, nel corso del passo di riscaldamento l’acqua non viene portata sostanzialmente a contatto con le stoviglie, grazie al fatto che l’acqua in uscita dall’elettropompa alimenta un organo irroratore disposto al di sotto delle stoviglie e la suddetta velocità ridotta à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dall’elettropompa un flusso d’acqua a pressione sufficiente per causare una significativa bagnatura delle stoviglie da parte dell’organo irroratore. Similmente, nella seconda forma di attuazione, viene alimentato un organo irroratore disposto al di sotto delle stoviglie e la suddetta caduta di pressione à ̈ tale per cui l’acqua alimentata all’organo irroratore non ha pressione sufficiente per causare la bagnatura delle stoviglie.
In questo modo, in entrambe le forme di attuazione, l’acqua spilla in pratica dall’organo irroratore, ossia fuoriesce da esso con un’altezza del getto insufficiente per poter raggiungere le stoviglie. L’acqua in fase di riscaldamento pertanto circola attraverso la vasca, ma senza sostanzialmente entrare a contatto con le stoviglie, e quindi senza cedere calore alle stoviglie.
In una forma di attuazione, un irroratore à ̈ disposto al di sotto delle stoviglie ed un ulteriore organo irroratore à ̈ disposto al di sopra delle stesse stoviglie; nel corso del passo di riscaldamento l’acqua in uscita dall’elettropompa non à ̈ alimentata all’ulteriore organo irroratore. In questo modo si evita che, nel corso del passo di riscaldamento, l’acqua fuoriesca dall’ulteriore irroratore e colpisca dall’alto le stoviglie, cedendo loro calore.
L’alimentazione del suddetto ulteriore organo irroratore può essere prevenuta tramite mezzi valvolari. Vantaggiosamente, a questo scopo, possono essere sfruttati i mezzi valvolari impiegati normalmente sulla macchina per alimentare in modo selettivo i due organi irroratori, ad esempio a fini dell’effettuazione di noti programmi di trattamento su di un carico ridotto o per l’effettuazione di fasi di lavaggio o risciacquo alternato (ossia eseguite alimentando alternativamente uno o l’altro organo irroratore).
L’alimentazione del suddetto ulteriore organo irroratore può anche essere impedita senza l’impiego di mezzi valvolari. In una forma di attuazione di questo tipo, l’acqua in uscita dall’elettropompa viene indirizzata in un condotto collegato all’ulteriore organo irroratore ma, a seguito della suddetta velocità ridotta del motore o della detta caduta di pressione, l’elettropompa ha una prevalenza inferiore alla prevalenza minima necessaria per consentire all’acqua indirizzata nel condotto di alimentare l’ulteriore organo irroratore. In questo modo, in sostanza, l’acqua risale il suddetto condotto, ma solo fino ad un certo punto, senza poter raggiungere l’ulteriore organo irroratore e/o alimentarlo.
In una forma di attuazione, nel corso del passo di riscaldamento, l’acqua in uscita dall’elettropompa alimenta almeno un organo irroratore rotante e la suddetta pressione ridotta à ̈ inferiore alla pressione minima necessaria per causare la rotazione dell’almeno un organo irroratore rotante.
In questo modo, anche se l’acqua fuoriesce dell’organo irroratore e raggiunge alcune stoviglie, l’organo stesso non à ̈ posto in rotazione. In questo modo, l’acqua in uscita dall’organo irroratore stazionario investe in modo limitato il sovrastante o sottostante cesto porta-stoviglie: in sostanza, quindi, questa acqua compie sostanzialmente sempre il medesimo tragitto nell’ambito della vasca di lavaggio, interessando sempre una stessa parte limitata delle stoviglie. L’acqua cederà quindi calore solo a questa parte limitata di stoviglie; man mano che il passo di riscaldamento dinamico procede, la quantità di calore ceduta dall’acqua tenderà inoltre ad essere progressivamente sempre minore, a causa del contemporaneo progressivo riscaldamento della suddetta parte limitata di stoviglie. Anche questa forma di attuazione, quindi, consente di ottenere benefici in termini di risparmio energetico rispetto alla tecnica nota che prevede l’irrorazione dell’intero carico di stoviglie nel corso del passo di riscaldamento dinamico. Rispetto alla tecnica nota del tipo descritto in EP-A-1578242, questa forma di attuazione consente un risparmio energetico comparativamente inferiore, ma presenta il vantaggio di non necessitare uno specifico sistema di ricircolo, con un condotto dedicato e relativi mezzi valvolari. Anche in questo caso, se il sistema irroratore comprende un ulteriore organo irroratore rotante, nel corso del passo di riscaldamento l’acqua in uscita dall’elettropompa può non essere alimentata ad uno dei due organi, sfruttando ad esempio i mezzi valvolari impiegati normalmente per l’effettuazione di noti programmi di trattamento di un carico ridotto o per l’effettuazione di fasi di lavaggio o risciacquo alternato, oppure una prevalenza ridotta dell’elettropompa dovuta al suo azionamento a velocità ridotta oppure alla caduta di pressione introdotta. Anche se l’ulteriore organo irroratore à ̈ alimentato, la velocità ridotta dell’elettropompa o la caduta di pressione introdotta sono tali prevenire la sua rotazione, in modo che l’acqua che ne fuoriesce, se eventualmente raggiunge le stoviglie, interessi una parte limitata di tali stoviglie.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il passo di riscaldamento viene avviato mentre il passo di caricamento à ̈ ancora in corso di svolgimento. In tal modo, la durata complessiva del programma di trattamento può essere ridotta in qualche misura. La resistenza può anche essere attiva durante almeno parte di un passo di trattamento. Sempre preferibilmente, nel corso del programma di trattamento viene eseguita una pluralità di passi di riscaldamento, almeno alcuni dei quali seguiti da un relativo passo di trattamento.
La macchina lavastoviglie in accordo all’invenzione comprende una vasca di lavaggio, almeno un primo cesto per contenere le stoviglie nella vasca, mezzi di caricamento per caricare acqua nella vasca, un sistema irroratore che include almeno un primo organo irroratore per irrorare con l’acqua le stoviglie contenute nel primo cesto, un’elettropompa per alimentare l’acqua da un fondo della vasca al primo organo irroratore, mezzi di riscaldamento per riscaldare l’acqua, ed un sistema di controllo includente mezzi di comando per comandare l’avvio di un programma di trattamento che include almeno un passo di caricamento, almeno un passo di riscaldamento ed almeno un passo di trattamento. Secondo l’invenzione, la macchina ha mezzi per alimentare il primo organo irroratore nel corso del passo di riscaldamento ad una pressione ridotta, che à ̈ inferiore alla pressione minima necessaria per rendere efficace il funzionamento del primo organo irroratore, causando al contempo una circolazione dell’acqua tra l’elettropompa, il primo organo irroratore ed il fondo della vasca.
Anche in questo caso, quindi, la suddetta pressione ridotta dell’acqua nel corso del passo di riscaldamento à ̈ tale da non causare una bagnatura delle stoviglie da parte dell’organo irroratore e/o da non causare la rotazione dell’organo irroratore.
In una forma di attuazione, i mezzi suddetti comprendono un motore a velocità controllabile dell’elettropompa, ed il sistema controllo della macchina à ̈ predisposto per azionare, nel corso del passo di riscaldamento, il motore dell’elettropompa ad una velocità ridotta, che à ̈ inferiore alla velocità di trattamento ed à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dall’elettropompa un flusso d’acqua a pressione sufficiente per rendere efficace il funzionamento del primo organo irroratore.
In un’altra forma di attuazione, i mezzi suddetti comprendono un dispositivo idraulico, che à ̈ commutabile per introdurre una caduta di pressione in un condotto che collega l’elettropompa all’almeno un primo organo irroratore, ed il sistema di controllo della macchina à ̈ predisposto per comandare, nel corso del passo di riscaldamento, il dispositivo idraulico commutabile, per ottenere la suddetta pressione inferiore.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue, effettuata con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- la figura 1 à ̈ una rappresentazione schematica in sezione di una lavastoviglie in accordo ad una prima forma di attuazione dell’invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ un schema a blocchi semplificato di una parte del sistema di controllo della lavastoviglie di figura 1;
- la figura 3 à ̈ una rappresentazione schematica in sezione di una lavastoviglie in accordo ad una seconda forma di attuazione dell’invenzione;
- la figura 4 Ã ̈ un schema a blocchi semplificato di una parte del sistema di controllo della lavastoviglie di figura 3;
- le figure 5-8 sono rappresentazioni schematiche in sezione di lavastoviglie in accordo a possibili ulteriori forme di attuazione dell’invenzione.
Descrizione di forme di attuazione preferite dell’invenzione
Il riferimento ad “una forma di attuazione†all’interno di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura, o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione à ̈ compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, i termini “in una forma di attuazione†e simili, presenti in diverse parti all’interno di questa descrizione, non sono necessariamente tutti riferite alla stessa forma di attuazione. Inoltre, le particolari configurazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in ogni modo adeguato in una o più forme di attuazione. I riferimenti utilizzati nel seguito sono soltanto per comodità e non definiscono l’ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Dove non diversamente specificato, all’interno di questa descrizione e delle allegate rivendicazioni, termini quali “alimentare†, “alimentazione†e simili, quando utilizzati con riferimento ad un organo irroratore, indicano che acqua, forzata da una pompa in un sistema idraulico della macchina, raggiunge l’organo irroratore e fuoriesce dai suoi fori o ugelli, verso l’interno della vasca della lavastoviglie, e ciò indipendentemente dal fatto che tale acqua giunga poi a contatto o meno con stoviglie contenute nella vasca.
Dove non diversamente specificato, all’interno di questa descrizione e delle allegate rivendicazioni, il termine “efficace†, quando utilizzato con riferimento al funzionamento di un organo irroratore della macchina, sta ad indicare che tale organo irroratore opera compiutamente ai fini del trattamento di stoviglie contenute nella vasca, ad esempio un lavaggio o un risciacquo. In tale ottica, il funzionamento efficace di un organo irroratore, sia esso di tipo statico o rotante, implica che l’acqua fuoriesca dai fori o ugelli di tale organo con getti di altezza sufficiente per raggiungere le stoviglie contenute nella vasca, così da poter esplicare la sua funzione ai fini del trattamento. Nel caso di un organo irroratore rotante, il funzionamento efficace implica che l’acqua transiti attraverso l’organo irroratore ed esca dai suoi ugelli con pressione sufficiente a causarne la rotazione e/o ad avere altezza dei getti sufficiente a raggiungere il carico, di modo che - grazie a tale rotazione - l’organo irrori ciclicamente con l’acqua sostanzialmente l’intero carico di stoviglie contenute in un relativo cesto.
Si precisa inoltre che, nel seguito della presente descrizione saranno descritti solo gli elementi utili per la comprensione dell’invenzione, dando per scontato che la macchina secondo l’invenzione comprende tutti gli altri elementi di per sé noti per il normale funzionamento di una lavastoviglie domestica.
In figura 1, con 1 à ̈ indicata nel suo complesso una macchina lavastoviglie secondo la presente invenzione. La macchina 1 ha una struttura portante o mobile 2, entro la quale à ̈ definita una vasca di lavaggio 3. All’intero della vasca 3 sono previsti un cesto inferiore 4 ed un cesto superiore 5, destinati a contenere rispettivi carichi di stoviglie nella vasca. I cesti 4 e 5 sono montati - in modo di per sé noto - per poter essere estratti e/o rimossi attraverso un’apertura frontale della vasca 3. L’invenzione à ̈ comunque suscettibile di applicazione anche a macchine provviste di un unico cesto, o anche a macchine provviste di più di due cesti. Nell’esempio, alla struttura 2 à ̈ incernierata una porta frontale 2a, la cui parte interna realizza una parete di chiusura dell’apertura frontale della vasca 3.
La macchina 1 ha mezzi di caricamento, per caricare acqua nella vasca 3, che possono essere di qualunque tipo noto. Nell’esempio non limitativo illustrato, questi mezzi includono un dispositivo di salto in aria (air-break), indicato complessivamente con 6, avente un ingresso 6a per il collegamento ad una rete domestica dell’acqua ed un’uscita 6b in comunicazione di fluido con l’interno della vasca 3; tra l’ingresso 6a ed il salto in aria del dispositivo à ̈ operativamente interposta una valvola elettrica, comandata da un sistema di controllo della macchina. I mezzi di caricamento sono configurati per caricare nella vasca 3 una quantità sostanzialmente predeterminata di acqua, la quale quantità può variare a seconda del tipo di programma di trattamento e/o in funzione del passo operativo di un programma di trattamento. A tale scopo, i mezzi di caricamento includono mezzi di dosaggio di tipo in sé noto, quale un sensore di livello, come un pressostato, a uno o più livelli, oppure un misuratore volumetrico a girante; nell’esempio rappresentato à ̈ previsto a tale scopo un sensore di livello indicato con 7, ad esempio un pressostato a due livelli.
La macchina 1 ha un sistema irroratore, che include almeno un primo organo irroratore 8, per irrorare con acqua le stoviglie contenute in un relativo cesto, ovverosia il cesto 4. Nel caso rappresentato, avendo la macchina due cesti 4, 5, il sistema irroratore include anche un secondo organo irroratore 9, per irrorare con acqua le stoviglie contenute nel cesto 5. L’invenzione à ̈ comunque suscettibile di applicazione anche a macchine provviste di un unico organo irroratore, o anche a macchine provviste di più di due organi irroratori.
Di preferenza, gli organi irroratori 8 e 9 sono irroratori rotanti, di concezione in sé nota; qui basti precisare che un tale irroratore ha un corpo cavo, plastico o metallico, che à ̈ montato girevole all’estremità di un relativo condotto di alimentazione appartenente al sistema idraulico della macchina, in modo tale per cui un’uscita del condotto sia in comunicazione di fluido con l’ingresso del corpo dell’irroratore. Il corpo dell’irroratore ha - almeno nella sua parte rivolta verso un rispettivo cesto portastoviglie - una serie di fori o ugelli, attraverso i quali l’acqua viene spruzzata con forza sulle stoviglie contenute nel cesto, ai fini del trattamento di lavaggio o risciacquo. Nell’esempio raffigurato, il circuito idraulico della macchina include due condotti di alimentazione, indicati con 10 e 11, rispettivamente per l’irroratore 8 e l’irroratore 9.
Con 12 à ̈ indicata un’elettropompa, ovvero una pompa azionata da un motore elettrico, ad esempio una pompa centrifuga, avente una sezione di ingresso ed una sezione di uscita, che à ̈ in comunicazione di fluido con gli ingressi dei condotti 10 e 11.
Nella forma di attuazione di figura 1, tra la sezione di mandata della pompa e gli ingressi dei condotti 10 e 11 sono operativamente interposti mezzi valvolari 13. I mezzi valvolari 13, che sono controllati dal sistema di controllo della macchina 1, sono commutabili almeno tra una prima condizione, nella quale la sezione di mandata della pompa 12 à ̈ in comunicazione di fluido con gli irroratori 8 e 9, tramite i relativi condotti 10 e 11, ed una seconda condizione, nella quale la sezione di mandata della pompa 12 à ̈ in comunicazione di fluido con uno solo degli irroratori 8 e 9, ad esempio l’irroratore 8, tramite il condotto 10.
I mezzi valvolari 13 possono comprendere due elettrovalvole, ciascuna all’ingresso del rispettivo condotto 10 e 11 oppure essere operative lungo il rispettivo condotto 10 e 11.
In una realizzazione preferita i mezzi valvolari 13 sono costituiti da un dispositivo per l’alimentazione alternata degli irroratori. Dispositivi di questo tipo sono generalmente noti (si veda ad esempio DE-A-3904359 o DE-A-10000772) e normalmente previsti su talune lavastoviglie al fine di consentire l’esecuzione di programmi di trattamento sul contenuto di uno solo di una coppia di cesti, ad esempio in caso di un carico ridotto di stoviglie, oppure per l’esecuzione di programmi di trattamento con alimentazione alternata di una coppia di organi irroratori, il tutto secondo tecnica di per sé nota.
Nel seguito, e dove non diversamente specificato, si supponga che i mezzi 13 siano costituiti da un suddetto dispositivo per l’alimentazione alternata avente un organo otturatore o distributore suscettibile di assumere almeno una prima posizione, di apertura di entrambi i condotti 10 e 11, ed una seconda posizione, di apertura del condotto 10 e chiusura del condotto 11; l’organo distributore può eventualmente anche essere atto ad assumere una terza posizione, di apertura del condotto 11 e chiusura del condotto 10.
La vasca 3 ha un fondo 3a che converge in un pozzetto di raccolta, indicato con 14, avente un’uscita in comunicazione di fluido con la sezione di ingresso della pompa 12. Il pozzetto 14 à ̈ anch’esso di concezione di per sé nota e può includere un sistema di filtraggio dell’acqua (intesa come acqua pura oppure addizionata di agenti di lavaggio o additivi di risciacquo). Nell’esempio raffigurato, il sensore di livello 7 à ̈ operativamente associato al pozzetto 14, in modo di per sé noto.
Come da tecnica nota, ai fini di dell’esecuzione di un passo di trattamento delle stoviglie, quale un passo di lavaggio o un passo di risciacquo, l’acqua caricata nella vasca raggiunge il fondo 3a e confluisce verso il pozzetto 14. L’acqua viene aspirata dal pozzetto 14 tramite la pompa 12, che forza l’acqua nei condotti 10 e/o 11, per alimentare gli irroratori 8 e/o 9. L’acqua in uscita dagli irroratori 8 e/o 9 investe le stoviglie contenute nei cesti 4 e/o 5, e ricade sul fondo 3°, per poi ritornare al pozzetto 14 e - previo eventuale filtraggio - essere re-immessa in circolo dalla pompa 14. Al termine del passo di trattamento, l’acqua presente nel pozzetto 14 e/o sul fondo 3a della vasca viene evacuata dalla macchina 1, tramite una nota pompa di scarico, non rappresentata.
La macchina 1 comprende ulteriormente mezzi di riscaldamento, per riscaldare l’acqua caricata in vasca. Anche questi mezzi possono essere di qualunque tipo noto. I mezzi di riscaldamento includono di preferenza almeno una resistenza elettrica 15, la cui alimentazione elettrica à ̈ controllata dal sistema di controllo della macchina 1. Nell’esempio raffigurato, la resistenza 15 à ̈ integrata nell’elettropompa 12, ad esempio in corrispondenza della sua sezione di mandata; in aggiunta o in alternativa, una resistenza elettrica può essere alloggiata nel pozzetto 14, o ancora montata adiacente al fondo vasca 3a o nel ramo di aspirazione alla pompa, in posizione tale da risultare immersa nell’acqua nel corso o al termine di un passo di caricamento di acqua in vasca, il tutto secondo tecnica di per sé nota.
Il sistema può includere inoltre mezzi sensori per rilevare la temperatura dell’acqua, i quali sono in comunicazione di segnale con il sistema di controllo della macchina. Nell’esempio raffigurato, questi mezzi sensori includono un sensore di temperatura 16, di qualunque tipo noto nel settore, alloggiato nel pozzetto 14; tale posizionamento deve essere evidentemente inteso come meramente esemplificativo. Il riscaldamento dell’acqua può essere programmato a tempo, ossia con la resistenza 15 che viene attivata per un tempo prefissato, nel qual caso i mezzi sensori 16 non sono necessari.
Con 17 à ̈ indicato il sistema di controllo della macchina, preferibilmente di tipo impiegante un microprocessore elettronico, che comprende o al quale sono operativamente associati mezzi di memoria. Come da tecnica nota, il sistema di controllo 17 à ̈ configurato per sovrintendere al funzionamento della macchina 1, e quindi all’esecuzione del programma o dei programmi di trattamento che sono eseguibili dalla macchina. Preferibilmente, nei mezzi di memoria del sistema di controllo 17 sono contenuti i dati necessari all’esecuzione di una pluralità di possibili programmi di trattamento ed il sistema include mezzi di comando, indicati con 17a, quali un pannello di controllo o interfaccia utente, provvisto di mezzi per selezionare un programma tra quelli disponibili ed avviarne l’esecuzione. La figura 2 illustra in modo schematico, e a titolo meramente esemplificativo, un possibile esempio di interazione tra il sistema di controllo ed alcuni dei componenti in precedenza citati.
Uno o più programmi di trattamento eseguibili dalla macchina comprendono in generale più fasi operative che vengono eseguite con acqua, ad esempio una o più fasi di lavaggio ed una o più fasi di risciacquo. Almeno alcune di queste fasi eseguite con acqua possono includere a loro volta un passo di caricamento, almeno un passo di riscaldamento, almeno un passo di trattamento ed un passo di scarico. Si noti peraltro che sono anche possibili fasi in cui viene riutilizzata acqua già presente in vasca o in cui l’acqua non viene riscaldata.
Nel passo di caricamento, nella vasca 3 viene caricata una quantità di acqua sostanzialmente predeterminata. In funzione della selezione e dell’avvio di un programma di trattamento operato tramite i mezzi di comando 17a, il sistema di controllo 17 comanda l’apertura dell’elettrovalvola del dispositivo 6, ai fini dell’immissione nella vasca di acqua proveniente dalla rete idrica. Al raggiungimento di un certo volume o livello di acqua caricata, rilevato tramite il sensore 7, il sistema 17 chiude l’elettrovalvola del dispositivo 6.
Nel passo di riscaldamento, l’acqua caricata nella vasca 3 viene riscaldata ad una temperatura sostanzialmente predeterminata. A tal fine, il sistema abilita l’alimentazione elettrica della resistenza 15. L’alimentazione elettrica della resistenza 15 viene interrotta dal sistema 17 quando il sistema stesso rileva, tramite il sensore 16, il raggiungimento della temperatura sostanzialmente predeterminata da programma, oppure allo scadere di un tempo predeterminato, nel caso di riscaldamento a tempo. Come risulterà chiaro in seguito, inoltre, nel caso della presente invenzione anche la pompa 12 viene avviata nel corso del passo di riscaldamento.
Nel successivo passo di trattamento, il sistema 17 comanda la pompa 12 ad una determinata velocità di trattamento, necessaria per alimentare l’acqua riscaldata, dal fondo della vasca 3a al sistema irroratore 8 e/o 9, in modo da rendere efficace il funzionamento di tale sistema ai fini del trattamento delle stoviglie. In sostanza, quindi, il motore della pompa 12 viene azionato ad una velocità atta a conferire una pressione all’acqua nei condotti 10 e 11 tale per cui l’acqua fuoriesca dai fori degli irroratori 8 e 9 con altezza dei getti sufficiente per colpire le stoviglie contenute nei rispettivi cesti 4 e 5 ed esplicare la funzione di lavaggio o di risciacquo; al contempo l’acqua transita attraverso ciascun irroratore 8, 9 con pressione sufficiente a causarne la rotazione, sicché tali stoviglie vengono ciclicamente investite dai getti d’acqua. Al termine del passo di trattamento, o dell’ultimo passo di trattamento previsto, à ̈ eseguito il passo di scarico, tramite il quale l’acqua precedentemente utilizzata per il trattamento delle stoviglie viene scaricata dalla vasca 3, tramite una pompa di scarico comandata dal sistema 17.
In una prima forma di attuazione della presente invenzione il motore dell’elettropompa 12 à ̈ un motore a velocità controllabile, di qualunque tipo noto atto allo scopo. Ad esempio, in una realizzazione preferita, il motore à ̈ un motore brushless a magneti permanenti, ed il sistema di controllo 17 include un circuito di pilotaggio - di tipo in sé noto - che consente di variare e controllare con precisione la velocità di rotazione del motore. Il motore dell’elettropompa 12 può anche essere un motore asincrono, con il controllo della sua velocità che viene effettuato per il tramite di mezzi - anch’essi in sé noti - atti a parzializzare la corrente di alimentazione.
Sempre secondo questa prima forma di attuazione dell’invenzione, il sistema controllo 17 à ̈ predisposto per comandare l’azionamento del motore della pompa 12, in almeno una parte del passo di riscaldamento, onde alimentare con l’acqua in uscita dalla pompa stessa almeno uno degli irroratori 8 e 9, e causare di conseguenza una circolazione dell’acqua tra la pompa 12, l’almeno un irroratore 8 e/o 9 ed il fondo 3a, 14 della vasca 3.
Ancora secondo la suddetta prima forma di attuazione dell’invenzione, il sistema 17 à ̈ predisposto per pilotare il motore della pompa 12 in modo tale per cui, nel passo di riscaldamento, il relativo motore ruoti ad una velocità ridotta, tale per cui l’altezza dei getti in uscita dall’almeno un irroratore non raggiunga le stoviglie, ove tale velocità ridotta à ̈ inferiore sia alla velocità di trattamento impiegata nel corso del passo di trattamento, sia alla velocità minima necessaria per rendere efficace il funzionamento dell’almeno un irroratore 8 e/o 9. In particolare, nella forma di attuazione attualmente descritta, la velocità ridotta à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dalla pompa 12 una pressione dell’acqua sufficiente per causare una bagnatura delle stoviglie contenute nel cesto 4 e/o 5.
Un esempio pratico di funzionamento del circuito idraulico della macchina 1 nel corso del passo di riscaldamento, secondo la prima forma di attuazione, Ã ̈ il seguente.
Il sistema di controllo 17 verifica la condizione del dispositivo 13; se il dispositivo 13 si trova già nella relativa seconda condizione (condotto 10 aperto e condotto 11 chiuso); il sistema 17 aziona la pompa 12 alla suddetta velocità ridotta; nel caso in cui il dispositivo 13 si trovi invece nella prima condizione (condotti 10 e 11 entrambi aperti) o nell’eventuale terza condizione (condotto 11 aperto e condotto 10 chiuso), il sistema 17 comanda la commutazione del dispositivo 13 nella seconda condizione ed in seguito comanda l’avvio della pompa 12 alla velocità ridotta.
La pompa 12 aspira acqua dal pozzetto 14 e la forza nel condotto 10, sino all’interno dell’irroratore 8; stante la pressione ridotta del fluido in uscita dalla pompa 12, l’acqua fuoriesce dai fori dell’irroratore 8 con getti di altezza insufficiente a produrre la bagnatura delle stoviglie, ovvero spilla dall’irroratore 8 senza sostanzialmente raggiungere le stoviglie contenute nel cesto 4. Di preferenza, la prevalenza della pompa 12 à ̈ anche tale per cui la pressione dell’acqua non causi la rotazione dell’irroratore 8.
L’acqua ricade quindi sul fondo vasca 3a e converge nel pozzetto 14, per essere nuovamente re-immessa in circolo tramite la pompa 12 ed ulteriormente riscaldata dalla resistenza 15. L’acqua viene fatta circolare in questo modo sino a quando il sensore 16 non rileva il raggiungimento della temperatura sostanzialmente predefinita prevista dal programma di trattamento.
In seguito, il sistema 17 comanda, se necessario, la commutazione del dispositivo 13, ad esempio ma non necessariamente alla prima condizione, ed avvia l’esecuzione del passo di trattamento. Il sistema 17 pilota quindi il motore della pompa 12 per assumere la velocità di trattamento, e quindi alimentare gli irroratori 8 e 9 con pressione tale da renderne efficace il funzionamento, ovvero tale da far sì che l’acqua spruzzata dagli irroratori 8 e 9 colpisca le stoviglie contenute nei cesti 4 e 5 e causi la rotazione degli irroratori stessi.
Va chiarito che, a seconda del tipo di programma di trattamento impostato, il passo di riscaldamento può essere eseguito impiegando solo l’irroratore 9, anziché l’irroratore 8. Questo può essere ad esempio il caso di un carico ridotto di stoviglie che sono contenute nel solo cesto 5: in tale caso, ai fini del passo di riscaldamento, il dispositivo 13 sarà nella suddetta terza condizione.
Va altresì chiarito che, a seconda del tipo di programma impostato, anche il passo di trattamento può essere effettuato impiegando uno solo dei due irroratori 8 e 9, oppure entrambi gli irroratori in modo alternato. Pertanto, ad esempio in caso di un carico ridotto di stoviglie, il passo di trattamento può essere eseguito con il dispositivo 13 nella seconda condizione, se tali stoviglie sono contenute nel solo cesto 4, oppure con il dispositivo 13 nella terza condizione, se il carico ridotto di stoviglie à ̈ contenuto nel solo cesto 5. In caso di un trattamento di tipo alternato, il sistema 17 comanderà la commutazione ciclica dei mezzi valvolari 13 tra la seconda e la terza condizione.
Dopo il passo di trattamento può essere previsto subito il passo di scarico. In una forma di attuazione, peraltro, prima dell’esecuzione del passo di scarico sono previsti più passi di trattamento e/o di riscaldamento (ad esempio si può anche avere un riscaldamento finale avente il fine di scaldare l’aria presente in vasca).
Atteso che l’acqua cede calore alle stoviglie ed in parte alle pareti della vasca, durante l’esecuzione di un passo di trattamento la temperatura dell’acqua tende a decrescere progressivamente. Al rilevamento da parte del sensore 16 di una data soglia inferiore di temperatura, ad esempio prevista dal programma di trattamento (oppure dopo un tempo predeterminato), il sistema comanda il termine del passo di trattamento in corso e l’avvio di un nuovo passo di riscaldamento, secondo le modalità in precedenza spiegate. Quando l’acqua sarà stata nuovamente riscaldata alla temperatura predeterminata, il secondo passo di riscaldamento avrà termine e sarà avviato un secondo passo di trattamento, e così via sino all’ultimo passo di trattamento previsto, che potrà essere seguito dal passo di scarico.
Si apprezzerà che, in questo modo, nell’ambito di una medesima fase del programma (ad esempio una fase di lavaggio), la medesima acqua caricata in vasca potrà essere impiegata in passi diversi con temperature differenti. Ad esempio, in un primo passo di riscaldamento la temperatura predeterminata potrà essere pari a 60°C, per la successiva esecuzione di un primo passo di trattamento; in un secondo passo di riscaldamento la temperatura predeterminata potrà essere pari a 55°C, per l’esecuzione successiva di un secondo passo di trattamento, e così via. Tale funzionalità à ̈ ottenibile tramite una semplice predisposizione dei programmi di trattamento.
In una seconda forma di attuazione dell’invenzione, preferibilmente alternativa all’impiego di un motore a velocità controllabile, la macchina 1 à ̈ provvista di un dispositivo parzializzatore idraulico, che à ̈ commutabile dietro comando del sistema di controllo 17, per introdurre una caduta di pressione nel ramo di alimentazione di almeno uno degli irroratori 8 e 9, o di entrambi gli irroratori 8 e 9. Il suddetto dispositivo parzializzatore può essere di qualunque tipo noto atto ad introdurre una strozzatura nel condotto di alimentazione di uno o di entrambi gli irroratori, e così causare una perdita di carico sufficiente per le finalità in seguito descritte.
In una realizzazione particolarmente vantaggiosa, la funzione di parzializzazione à ̈ integrata nel dispositivo 13 per l’alimentazione alternata, all’uopo predisposto. A scopo esemplificativo, un tale dispositivo 13 può essere del tipo che include un corpo cavo, con un ingresso collegato alla mandata dell’elettropompa 12 e due uscite, ciascuna connessa ad un rispettivo condotto 10, 11 di alimentazione di un relativo irroratore 8 e 9. Nel suddetto corpo à ̈ montato spostabile un organo distributore o otturatore, configurato almeno per aprire o chiudere le suddette uscite, ovvero per far sì che il flusso in ingresso al corpo passi in un’uscita, oppure nell’altra uscita, oppure in entrambe le uscite, per alimentare l’uno, l’altro o entrambi gli irroratori, come già in precedenza spiegato. Il suddetto organo distributore può avere forma di disco o di settore circolare, con uno o più fori passanti, ed à ̈ montato spostabile di fronte alle suddette uscite.
In una possibile implementazione della seconda forma di attuazione dell’invenzione, il suddetto organo distributore à ̈ conformato in modo tale per cui, in una sua predeterminata posizione, esso funga da parzializzatore, ovvero introduca la suddetta caduta di pressione nel condotto 10 che collega l’elettropompa 12 al relativo irroratore 8. Questa caduta di pressione può essere ad esempio ottenuta prevedendo nell’organo distributore un foro di dimensioni ridotte che, nella suddetta posizione predefinita, risulta affacciato all’uscita del dispositivo 13 collegata al condotto 10. A prescindere dalla realizzazione pratica del dispositivo idraulico, la caduta di pressione à ̈ tale per cui l’irroratore 8 risulti alimentato con una pressione ridotta, che à ̈ inferiore alla pressione minima necessaria per rendere efficace il funzionamento dell’irroratore stesso. In tal modo, l’altezza dei getti in uscita dall’irroratore 8 à ̈ tale per cui l’acqua non raggiunge le stoviglie contenute nel cesto 4.
Il funzionamento della macchina 1 in questa seconda forma di attuazione à ̈ sostanzialmente simile - quanto agli effetti nel corso del passo di riscaldamento - al funzionamento precedentemente descritto in relazione alla prima forma di attuazione.
In questa seconda attuazione il sistema di controllo 17 comanda il dispositivo 13 in modo tale per cui l’organo distributore assuma la suddetta posizione predefinita (ad esempio in cui il citato foro di sezione ridotta si trovi affacciato all’ingresso del condotto 10, mentre l’ingresso del condotto 11 risulti chiuso). Come detto, in questo caso il motore dell’elettropompa 12 non deve necessariamente essere a velocità variabile: il sistema 17 aziona quindi la pompa 12 alla normale velocità di trattamento. La pompa 12 aspira acqua dal pozzetto 14 e la forza nel dispositivo 13, dove viene introdotta la suddetta caduta di pressione. L’acqua penetra nel condotto 10 alla pressione ridotta, sino a giungere all’interno dell’irroratore 8: stante la pressione ridotta del fluido, l’acqua fuoriesce dai fori dell’irroratore 8 con altezza insufficiente a produrre la bagnatura delle stoviglie.
Anche in questo caso l’acqua ricade quindi sul fondo vasca 3a e converge nel pozzetto 14, per essere nuovamente re-immessa in circolo tramite la pompa 12 ed ulteriormente riscaldata dalla resistenza 15. Al raggiungimento della temperatura sostanzialmente predefinita prevista dal programma di trattamento il sistema 17 comanda la commutazione del dispositivo 13, facendo venire meno la suddetta caduta di pressione. Si supponga, ad esempio che il dispositivo 13 venga portato nella prima condizione, e venga poi avviata l’esecuzione del passo di trattamento. Il motore della pompa 12 ruota alla velocità di trattamento, per alimentare gli irroratori 8 e 9 con una pressione che à ̈ ora tale da renderne efficace il funzionamento, ovvero tale da far sì che l’acqua spruzzata dagli irroratori 8 e 9 colpisca le stoviglie contenute nei cesti 4 e 5 e causi la rotazione degli irroratori stessi.
Anche in questa seconda forma di attuazione, a seconda del tipo di programma di trattamento impostato, il passo di riscaldamento può essere eseguito impiegando solo l’irroratore 9, anziché l’irroratore 8, come in precedenza spiegato in relazione alla prima forma di attuazione. Similmente, a seconda del tipo di programma impostato, anche il passo di trattamento può essere effettuato impiegando uno solo dei due irroratori 8 e 9, oppure entrambi gli irroratori in modo alternato, come in precedenza spiegato in relazione alla prima forma di attuazione. Per questi casi, il dispositivo 13 sarà predisposto per introdurre la suddetta perdita di carico (anche) quando deve essere alimentato l’irroratore 9 nel corso del passo di riscaldamento.
Per il resto, il funzionamento della macchine in accordo alla seconda forma di attuazione à ̈ simile a quello in precedenza descritto, quanto ad attivazione dei passi di riscaldamento, loro eventuale alternanza a passi di trattamento, esecuzione del passo di scarico.
La figura 3 illustra un’altra macchina 1 implementata secondo l’invenzione. Questa macchina differisce da quella di figura 1 essenzialmente per il fatto che in questo caso non à ̈ previsto il dispositivo 13 ed il circuito idraulico di alimentazione degli irroratori 8 e 9 à ̈ leggermente diverso rispetto alla prima forma di attuazione, prevedendo comunque i due condotti 10 e 11 collegati alla sezione di mandata della pompa 12. La figura 4 à ̈ simile alla figura 2, ma riferita alla macchina di figura 3.
Il funzionamento generale della macchina 1 di figura 3 à ̈, per quanto qui di interesse, simile a quello in precedenza descritto con riferimento alla prima forma di attuazione. In questo caso, nel corso di un passo di riscaldamento, o di ciascun passo di riscaldamento, l’acqua in uscita dalla pompa 12 viene indirizzata sia nel condotto 10, collegato all’irroratore 8, sia nel condotto 11, collegato all’irroratore 9. Anche in questa attuazione, nel corso del passo di riscaldamento, il sistema 17 pilota il motore della pompa 12 ad una velocità ridotta, che à ̈ inferiore alla velocità di trattamento e che à ̈ tale per cui l’elettropompa 12 abbia una prevalenza inferiore alla prevalenza minima necessaria per consentire all’acqua indirizzata nel condotto 11 di alimentare l’irroratore 9, ovvero attraversarlo ed uscire dai suoi fori o ugelli. Alla velocità ridotta, quindi, la prevalenza della pompa 12 à ̈ inferiore rispetto a quella ottenuta alla velocità di trattamento. Anche in questo caso, la prevalenza della pompa 12 alla velocità ridotta non consente la bagnatura delle stoviglie da parte dell’irroratore 8.
In pratica, in questo caso, nel corso del passo di riscaldamento, o di ciascun passo di riscaldamento, l’acqua viene forzata dalla pompa 12 nel condotto 10 e nel condotto 11. L’acqua percorre il condotto 10 sino a raggiungere l’interno dell’irroratore 8; stante la prevalenza ridotta della pompa 12, l’acqua spilla dall’irroratore 8 senza sostanzialmente raggiungere le stoviglie contenute nel cesto 4.
Dall’altro lato, l’acqua forzata nel condotto 11 risale il condotto stesso ma, stante la prevalenza ridotta, solo fino ad un certo punto, senza poter raggiungere l’irroratore 9 e/o senza poterlo alimentare con fuoriuscita d’acqua dai suoi fori. Di fatto, quindi, nel condotto 11 l’acqua non riesce a superare una certa altezza, che dipende (in modo noto) anche dalle caratteristiche del circuito idraulico.
Stante l’assenza del dispositivo 13, la macchina 1 di figura 3 consente l’esecuzione dei passi di riscaldamento solo impiegando l’irroratore inferiore 8, e non consente l’esecuzione di trattamenti parziali impiegando il solo irroratore 9, o trattamenti con irrorazione alternata tra i due irroratori 8 e 9.
Nella forma di attuazione di figura 5, la macchina 1 à ̈ di concezione simile alla macchina 1 di figura 3, a parte lievi differenze del circuito idraulico di alimentazione degli irroratori 8 e 9, nonché per la posizione dell’irroratore 9 al di sopra del cesto superiore 5. La macchina secondo la forma di attuazione di figura 5 può operare, per quanto qui di interesse, secondo le stesse modalità descritte con riferimento alla macchina 1 di figura 3. Inoltre, secondo una prima variante non raffigurata, la macchina 1 di figura 5 può includere il dispositivo 13: in questa variante, il funzionamento della macchina, per quanto qui di interesse, può essere analogo a quello descritto con riferimento alla prima ed alla seconda forma di attuazione di figura 1 (e quindi con motore 12 a velocità variabile o con dispositivo 13 atto ad introdurre una perdita di carico).
La forma di attuazione di figura 6 riguarda una macchina lavastoviglie 1 a ridotta capacità di carico, ovvero comprensiva di un unico cesto 4 ed un unico irroratore rotante 8’ posto inferiormente al cesto 4. Come si apprezzerà, il funzionamento di questa macchina, per quanto attiene all’esecuzione dei passi di riscaldamento, à ̈ simile a quello descritto in precedenza con riferimento all’impiego di un motore a velocità variabile. Anche in questa soluzione, quindi, nel corso di un passo di riscaldamento, il motore della pompa 12 sarà azionato ad una velocità ridotta, inferiore a quella di trattamento ed inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dalla pompa una altezza dei getti d’acqua sufficiente per causare una bagnatura delle stoviglie contenute nel cesto 4, da parte dell’irroratore 8’. In una variante della macchina 1 di figura 6 potrebbe comunque essere previsto un dispositivo parzializzatore commutabile, del tipo precedentemente impiegato, per introdurre la caduta di pressione nel condotto 10, e quindi anche senza necessità di un motore a velocità controllabile.
La forma di attuazione di figura 7 riguarda una macchina lavastoviglie 1 di concezione analoga alla macchina 1 di figura 6, con l’unica differenza che, in questo caso, inferiormente al cesto 4 à ̈ disposto un irroratore statico 8†, ovvero non girevole. Irroratori di questo tipo sono noti ed impiegati in taluni tipi di macchine lavastoviglie a ridotta capacità di carico. Il corpo cavo dell’irroratore 8†può includere ad esempio due bracci disposti a croce, oppure una pluralità di bracci radiali rispetto alla zona centrale di collegamento al condotto 10, e con una disposizione dei fori o ugelli di ciascun braccio tale da garantire getti d’acqua che interessino sostanzialmente l’intero contenuto del cesto 4, ai fini del trattamento, Ovviamente l’irroratore 8†può avere forme diverse da quelle indicate a titolo di esempio, comunque configurato per ottenere una sufficiente distribuzione dal basso dell’acqua sulle stoviglie contenute nel cesto 4. Il funzionamento della macchina 1 di figura 7 à ̈ analogo, per quanto qui di interesse, alla macchina 1 di figura 6 o alla relativa variante citata.
Come in precedenza accennato, secondo una possibile implementazione dell’invenzione, nel corso di un passo di riscaldamento l’acqua in uscita dalla pompa alimenta un organo irroratore rotante, e la velocità ridotta del motore della pompa o la caduta di pressione introdotta, in tale passo, à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere una pressione d’acqua sufficiente per causare la rotazione dell’irroratore. Un esempio di questa implementazione à ̈ qui di seguito descritto con riferimento alla figura 8, che riguarda una macchina lavastoviglie 1 a ridotta capacità di carico, simile a quella di figura 6, ma con la differenza che in questo caso l’unico irroratore rotante, indicato con 9’, à ̈ disposto al di sopra del cesto 4.
In questa soluzione, quindi, nel corso di un passo di riscaldamento l’acqua forzata dalla pompa 12 raggiunge l’irroratore 9’ ed esce poi dai suoi fori o ugelli, ma senza che l’irroratore stesso venga posto in rotazione. Dall’irroratore 9’ l’acqua cade verso il fondo vasca 3a, incontrando nel suo tragitto le stoviglie contenute nel cesto 4.
Come già accennato, il fatto che l’irroratore 9’ non ruoti ha come conseguenza che l’acqua in ricircolo investa in modo limitato il contenuto del cesto 4. Quest’acqua compie sostanzialmente sempre il medesimo tragitto nella sua caduta dall’irroratore 9’ verso il fondo vasca 3a, colpendo sempre la stessa parte di stoviglie e cede quindi calore solo a questa parte limitata di stoviglie.
Anche questa implementazione consente quindi di ottenere benefici in termini di risparmio energetico, rispetto alla tecnica tradizionale che prevede l’irrorazione dell’intero carico di stoviglie nel corso del passo di riscaldamento dinamico. Il risparmio energetico à ̈ comparativamente inferiore rispetto a soluzioni del tipo descritto in EP-A-1578242, ma l’implementazione inventiva proposta ha il vantaggio di non necessitare di un condotto dedicato di ricircolo con relativi mezzi valvolari.
Il concetto di alimentare l’irroratore in modo da non causarne la rotazione à ̈ evidentemente applicabile al caso di un irroratore rotante posto al di sotto di un cesto porta-stoviglie, come ad esempio l’irroratore 8’ di figura 6. Infatti, anche nel caso in cui l’acqua in uscita da un tale irroratore 8’ producesse getti di altezza tale da lambire o colpire il contenuto del cesto 4, l’acqua verrebbe comunque a contatto sempre con una parte limitata delle stoviglie, con gli effetti sopra descritti con riferimento alla figura 8.
Va anche rilevato che l’idea di soluzione descritta con riferimento alla figura 8 vale anche per il caso di macchine provviste di due irroratori, come ad esempio le macchine 1 delle figure 1, 3 e 5. In questo tipo di macchine, entrambi gli irroratori potranno essere alimentati nel corso di un passo di riscaldamento, ma in modo da non ruotare, e quindi con gli effetti descritti con riferimento alla figura 8; ciò non toglie, evidentemente, che nel caso siano previsti i mezzi valvolari del tipo indicato con 13 di figura 1, questi potranno essere usati per indirizzare l’acqua verso un solo irroratore (preferibilmente l’irroratore inferiore), oppure potrà essere sfruttata una ridotta prevalenza dell’elettropompa, dovuta alla velocità ridotta o alla caduta di pressione introdotta, per prevenire l’alimentazione dell’irroratore superiore.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione.
Si apprezzerà che le modalità pratiche ed i mezzi circuitali di pilotaggio del motore dell’elettropompa 12 possono essere implementati dalla persona esperta del settore in qualsiasi modo noto. E’ parimenti evidente che il sistema idraulico della lavastoviglie à ̈ progettato in vista dell’ottenimento delle funzionalità previste secondo l’invenzione, con modalità che sono chiare alla persona esperta del ramo (considerando, ad esempio, che la pressione dell'acqua all'interno del sistema à ̈ stabilita dalle caratteristiche idrauliche imposte al sistema stessa (quali la sezione dei condotti di passaggio dell’acqua, la sezione degli irroratori, i diametri degli ugelli degli irroratori, eccetera) e può essere controllata - come detto - variando la velocità di funzionamento dell’elettropompa, e quindi delle sua portata, e/o introducendo una strozzatura tramite un dispositivo idraulico parzializzatore, di tipo commutabile.
Naturalmente, fermo restando il principio dell’invenzione, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito definito dalle rivendicazioni allegate.
In caso di macchine con due irroratori, l’elettropompa impiegata può essere una pompa a mandata doppia, ad esempio del tipo descritto in EP-A-1004266. In tal caso, la sezione di mandata della pompa comprende una prima ed una seconda uscita, connesse rispettivamente al condotto di alimentazione dell’irroratore inferiore ed condotto di alimentazione dell’irroratore superiore. I mezzi valvolari - se impiegati - possono comprendere, a seconda del tipo di implementazione, una sola elettrovalvola o un dispositivo parzializzatore a monte dell’irroratore superiore, oppure due elettrovalvole o due dispositivi parzializzatori, rispettivamente a monte dell’irroratore superiore e a monte dell’irroratore inferiore.
E’ infine evidente che la prima e la seconda forma di attuazione in precedenza descritte possono essere eventualmente combinate tra loro, in una macchina provvista sia di un’elettropompa con motore a velocità controllabile, sia di un dispositivo parzializzatore commutabile.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo per il trattamento di stoviglie in una macchina lavastoviglie, comprendente: i) almeno un passo di caricamento, includente il caricare una quantità di acqua in una vasca (3) della macchina (1) in cui sono contenute stoviglie; ii) un passo di riscaldamento, includente il riscaldare l’acqua caricata nella vasca (3) sino ad una temperatura sostanzialmente predeterminata; iii) un passo di trattamento, includente l’azionare un’elettropompa (12) della macchina (1) ad una velocità di trattamento, per alimentare l’acqua riscaldata, da un fondo (3a, 14) della vasca (3) ad almeno un organo irroratore delle stoviglie (8, 9; 8’; 9’; 8†), e rendere efficace il funzionamento dell’almeno un organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†) ai fini del trattamento delle stoviglie; in cui in almeno una parte del passo di riscaldamento l’elettropompa (12) à ̈ attiva, caratterizzato dal fatto che - il passo di riscaldamento comprende l’alimentare con l’acqua in uscita dall’elettropompa (12) l’almeno un organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†) per causare una circolazione dell’acqua tra l’elettropompa (12), l’almeno un organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†) ed il fondo (3a, 14) della vasca (3), - nel corso del passo di riscaldamento l’almeno un organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†) à ̈ alimentato con una pressione ridotta, che à ̈ inferiore alla pressione minima necessaria per rendere efficace il funzionamento dell’almeno un organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†).
  2. 2. Il metodo secondo la rivendicazione 1, in cui nel corso del passo di riscaldamento: - l’elettropompa (12) à ̈ azionata ad una velocità ridotta, che à ̈ inferiore alla velocità di trattamento ed à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dall’elettropompa (12) una prevalenza sufficiente per rendere efficace il funzionamento dell’almeno un organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†), e/o - in un condotto (10; 11) che collega l’elettropompa (12) all’almeno un organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†) viene introdotta una caduta di pressione tale da ottenere detta pressione ridotta, nel corso del passo di riscaldamento l’elettropompa (12) essendo in particolare azionata sostanzialmente alla velocità di trattamento.
  3. 3. Il metodo secondo la rivendicazione 2, in cui, nel corso del passo di riscaldamento: - l’acqua non viene portata sostanzialmente a contatto con le stoviglie, - l’acqua in uscita dall’elettropompa (12) alimenta un organo irroratore (8, 8’; 8†) disposto al di sotto delle stoviglie, e - detta velocità ridotta à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dall’elettropompa (12) un flusso d’acqua a pressione sufficiente per causare una bagnatura delle stoviglie da parte dell’organo irroratore (8; 8’; 8†) e/o detta caduta di pressione à ̈ tale per cui l’acqua alimentata all’organo irroratore (8; 8’; 8†) non ha pressione sufficiente per causare una bagnatura delle stoviglie.
  4. 4. Il metodo secondo la rivendicazione 3, in cui nel corso del passo di riscaldamento l’acqua in uscita dall’elettropompa (12) non à ̈ alimentata ad un ulteriore organo irroratore (9) che à ̈ in particolare disposto al di sopra delle stoviglie.
  5. 5. Il metodo secondo la rivendicazione 4, in cui il passo di riscaldamento comprende il prevenire tramite mezzi valvolari (13) che l’acqua in uscita dall’elettropompa (12) alimenti l’ulteriore organo irroratore (9).
  6. 6. Il metodo secondo la rivendicazione 4, in cui, nel corso del passo di riscaldamento, l’acqua in uscita dall’elettropompa (12) viene indirizzata in un condotto (11) collegato all’ulteriore organo irroratore (9), ed in cui, in presenza di detta velocità ridotta del motore o di detta caduta di pressione, l’elettropompa (12) ha una prevalenza inferiore alla prevalenza minima necessaria per consentire all’acqua indirizzata nel condotto (11) di alimentare l’ulteriore organo irroratore (9).
  7. 7. Il metodo secondo la rivendicazione 1, in cui, nel corso del passo di riscaldamento: - l’acqua in uscita dall’elettropompa (12) alimenta almeno un organo irroratore rotante (8, 9; 8’; 9’), e - la pressione ridotta à ̈ inferiore alla pressione minima necessaria per causare la rotazione dell’almeno un organo irroratore rotante (8, 9; 8’; 9’).
  8. 8. Il metodo secondo le rivendicazioni 2 e 7, in cui, nel corso del passo di riscaldamento, l’acqua in uscita dall’elettropompa (12) à ̈ alimentata ad un ulteriore organo irroratore rotante (9) e - detta velocità ridotta à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dall’elettropompa (12) una prevalenza sufficiente per causare la rotazione dell’ulteriore organo irroratore rotante (9), e/o - la pressione ridotta prodotta da detta caduta di pressione à ̈ inferiore alla pressione minima necessaria per causare la rotazione dell’ulteriore organo irroratore rotante (9).
  9. 9. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui nel corso dell’almeno un programma di trattamento viene eseguita una pluralità di detti passi di riscaldamento.
  10. 10. Una macchina lavastoviglie avente una vasca di lavaggio (3), almeno un primo cesto (4, 5; 4) per contenere le stoviglie nella vasca (3), mezzi di caricamento (6) per caricare acqua nella vasca (3), un sistema irroratore (8-11; 8’, 10; 9’, 11; 8†, 10) che include almeno un primo organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†) per irrorare con l’acqua le stoviglie contenute nell’almeno un primo cesto (4, 5; 4), un’elettropompa (12) per alimentare l’acqua da un fondo (3a, 14) della vasca (3) al primo organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†), mezzi di riscaldamento (15) per riscaldare l’acqua, un sistema di controllo (17) includente mezzi di comando (17a) per comandare l’avvio di un programma di trattamento che include almeno un passo di caricamento, almeno un passo di riscaldamento ed almeno un passo di trattamento, in cui il sistema di controllo (17) à ̈ configurato per controllare i mezzi di caricamento (6), l’elettropompa (12) ed i mezzi di riscaldamento (15) nel corso dell’esecuzione del programma di trattamento, in modo tale per cui: - nel corso del passo di caricamento una quantità sostanzialmente predeterminata di acqua viene caricata nella vasca (3); - nel corso del passo di riscaldamento l’acqua caricata nella vasca (3) viene riscaldata sino ad una temperatura sostanzialmente predeterminata; - nel corso del passo di trattamento l’elettropompa (12) viene azionata ad una velocità di trattamento per alimentare l’acqua riscaldata, dal fondo (3a, 14) della vasca (3) al primo organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†), in modo da rendere efficace il funzionamento del primo organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†) ai fini del trattamento delle stoviglie contenute nel primo cesto (4, 5); caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (12; 13) per alimentare il primo organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†) nel corso del passo di riscaldamento ad una pressione ridotta, che à ̈ inferiore alla pressione minima necessaria per rendere efficace il funzionamento del primo organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†), causando al contempo una circolazione dell’acqua tra l’elettropompa (12), il primo organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†) ed il fondo (3a, 14) della vasca (3).
  11. 11. La macchina secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi (12, 13) comprendono - un motore a velocità controllabile dell’elettropompa (12), il sistema controllo (17) essendo predisposto per azionare, nel corso del passo di riscaldamento, il motore dell’elettropompa (12) ad una velocità ridotta, che à ̈ inferiore alla velocità di trattamento ed à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dall’elettropompa (12) una prevalenza sufficiente per rendere efficace il funzionamento del primo organo irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†), e/o - un dispositivo idraulico commutabile (13), configurato per introdurre una caduta di pressione in un condotto (10; 11) che collega l’elettropompa (12) al primo organo irroratore irroratore (8, 9; 8’; 9’; 8†), il sistema controllo (17) essendo predisposto per comandare, nel corso del passo di riscaldamento, il dispositivo idraulico commutabile (13) per ottenere detta pressione inferiore.
  12. 12. La macchina secondo la rivendicazione 11, in cui il primo organo irroratore (8, 8’; 8†) à ̈ un irroratore disposto al di sotto del primo cesto (4), e - la velocità ridotta à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dall’elettropompa (12) un flusso d’acqua a pressione sufficiente per causare una bagnatura delle stoviglie contenute nel primo cesto (4) da parte del primo organo irroratore (8, 8’; 8†), e/o la pressione ridotta causata da detta caduta di pressione à ̈ inferiore alla pressione minima necessaria per causare una bagnatura delle stoviglie contenute nel primo cesto (4) da parte del primo organo irroratore (8, 8’; 8†).
  13. 13. La macchina secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui - il sistema irroratore (8-11) include almeno un secondo organo irroratore (9) disposto nella vasca (3) al di sopra del primo cesto (4, 5), - una sezione di mandata dell’elettropompa (12) à ̈ collegata al primo ed al secondo organo irroratore (8, 9) mediante un primo ed un secondo condotto (10, 11), rispettivamente, - la macchina (1) comprende ulteriormente mezzi valvolari (13) controllati dal sistema di controllo (17) ed operativi a valle della sezione di mandata dell’elettropompa (12), i mezzi valvolari (13) essendo commutabili almeno tra una prima condizione, nella quale la sezione di mandata dell’elettropompa (12) à ̈ in comunicazione di fluido con il primo e con il secondo organo irroratore (8, 9), ed una seconda condizione, nella quale la sezione di mandata dell’elettropompa (12) à ̈ in comunicazione di fluido con il primo organo irroratore (8) e non à ̈ in comunicazione di fluido con il secondo organo irroratore (9), e - il sistema di controllo (17) à ̈ predisposto per controllare i mezzi valvolari (13) in modo tale per cui, almeno nel corso del passo di riscaldamento, i mezzi valvolari (13) siano nella seconda condizione, ovvero occludano il secondo condotto (11).
  14. 14. La macchina secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui - il sistema irroratore (8-11) include almeno un secondo organo irroratore (9) disposto nella vasca (3) al di sopra del primo cesto (4, 5), - la sezione di mandata dell’elettropompa (12) à ̈ collegata al primo ed al secondo organo irroratore (8, 9) mediante un primo ed un secondo condotto (10, 11), rispettivamente, - l’elettropompa (12) ha, a detta velocità ridotta del relativo motore e/o a causa di detta caduta di pressione, una prevalenza inferiore alla prevalenza minima necessaria per consentire all’acqua di alimentare il secondo organo irroratore (9) attraverso il secondo condotto (11).
  15. 15. La macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 14, in cui - il motore dell’elettropompa (12) à ̈ uno tra un motore brushless a magneti permanenti ed un motore asincrono con associati mezzi atti a parzializzare la relativa corrente di alimentazione, e/o - il dispositivo idraulico commutabile (13) à ̈ un dispositivo parzializzatore o un dispositivo per l’alimentazione alternata di almeno due organi irroratori della macchina, operativamente disposto a valle di una sezione di mandata dell’elettropompa (12).
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