ITTO20090569A1 - Macchina per il lavaggio di biancheria a caricamento frontale - Google Patents

Macchina per il lavaggio di biancheria a caricamento frontale Download PDF

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ITTO20090569A1
ITTO20090569A1 IT000569A ITTO20090569A ITTO20090569A1 IT TO20090569 A1 ITTO20090569 A1 IT TO20090569A1 IT 000569 A IT000569 A IT 000569A IT TO20090569 A ITTO20090569 A IT TO20090569A IT TO20090569 A1 ITTO20090569 A1 IT TO20090569A1
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IT
Italy
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basket
driving element
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washing machine
laundry
Prior art date
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IT000569A
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Marco Angelini
Antonio Mazzarella
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Indesit Co Spa
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    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06FLAUNDERING, DRYING, IRONING, PRESSING OR FOLDING TEXTILE ARTICLES
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Description

“Macchina per il lavaggio di biancheria a caricamento frontale†,
DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per il lavaggio di biancheria a caricamento frontale.
Sfondo dell’invenzione
Le macchine del tipo indicato comprendono un cesto portabiancheria montato in una vasca di lavaggio, a sua volta alloggiata in un mobile. Il mobile ha un’apertura frontale di caricamento, in corrispondenza della quale à ̈ montato uno sportello, e questa apertura à ̈ sostanzialmente allineata ad un’apertura frontale della vasca, a sua volta sostanzialmente allineata ad un’apertura frontale del cesto. Il cesto à ̈ montato girevole attorno ad un asse, sostanzialmente orizzontale o leggermente inclinato, che à ̈ in posizione fissa rispetto alla vasca. La vasca à ̈ sospesa elasticamente all’interno del mobile, per poter compiere oscillazioni determinate dai carichi agenti sul cesto durante la sua rotazione, tali carichi essendo dovuti al peso della biancheria in trattamento.
Tra la parete frontale della vasca e la parete frontale del mobile si estende una guarnizione sostanzialmente tubolare, definente un passaggio a tenuta. Ad una prima estremità di tale passaggio si affaccia l’apertura del mobile, mentre all’altra estremità si affacciano l’apertura della vasca e quella del cesto. La presenza della suddetta guarnizione evita che parte del liquido di lavaggio o del carico di biancheria possano uscire da vasca e cesto, ed insinuarsi nell’intercapedine esistente tra vasca e mobile. La guarnizione deve consentire un certo movimento relativo tra mobile e vasca, atteso che quest’ultima à ̈ soggetta ad oscillazione durante la rotazione del cesto: per questa ragione la guarnizione, e quindi il passaggio tubolare da essa definito, deve avere una certa lunghezza assiale ed essere elastica, preferibilmente conformata almeno in parte a soffietto. Nel passaggio tubolare definito dalla guarnizione si estende solitamente anche una porzione interna o posteriore dello sportello, che à ̈ sagomata in modo di per sé noto per realizzare una sorta di barriera all’uscita della biancheria almeno dalla parte inferiore della bocca del cesto, durante la rotazione di quest’ultimo.
Tra la suddetta porzione interna dello sportello, la guarnizione e la bocca del cesto deve sussistere uno spazio o interstizio anulare, onde consentire sia le oscillazioni della vasca che la rotazione del cesto.
Durante la rotazione del cesto può avvenire che un lembo di un capo di biancheria si insinui in una zona del suddetto interstizio, e questo può causare abrasioni del capo stesso, particolarmente quando la velocità di rotazione del cesto à ̈ relativamente elevata, ad esempio nel corso delle fasi di centrifugazione del carico di biancheria.
Al fine di risolvere il suddetto problema alcune macchine di tipo noto sono provviste di un dispositivo, detto “stacca-panni†o “respingitore di biancheria†(laundry rejector), costituito essenzialmente da un organo deflettore, realizzato solitamente in materiale resiliente. L’organo deflettore attraversa una zona limitata del suddetto interstizio ed à ̈ conformato per sporgere verso l’interno dell’apertura frontale del cesto, in prossimità del suo bordo. In questo modo, a seguito della rotazione del cesto, capi di biancheria che possono rimanere parzialmente imprigionati nell’interstizio raggiungono ad un certo punto l’organo deflettore, che spinge fisicamente il capo di biancheria verso l’interno del cesto, liberandolo dall’interstizio. Una macchina di questo tipo à ̈ nota ad esempio da WO 02/12612, in cui un respingitore di biancheria ha un corpo costituito sostanzialmente da una tasca ricavata integrale dalla guarnizione; tale corpo a tasca à ̈ relativamente cedevole, per cui al suo interno sporge un elemento di irrigidimento, definito da un anello metallico di fissaggio della guarnizione.
Il cesto portabiancheria à ̈ usualmente costituito da una parete periferica o mantello, definente una sagoma sostanzialmente cilindrica, chiusa alle due estremità da una parete frontale ed una parete posteriore. La parete periferica del cesto à ̈ prevalentemente traforata, ovvero la maggior parte del suo sviluppo angolare à ̈ interessata da schiere di fori, in modo tale per cui, nel corso della rotazione del cesto, si ottenga una immersione parziale e temporanea dei capi di biancheria nel bagno di lavaggio o di risciacquo presente nella zona inferiore della vasca. La parete frontale del cesto à ̈ provvista della relativa apertura di caricamento, mentre alla parete posteriore à ̈ fissato l’albero utilizzato per porre in rotazione il cesto, tramite un motore ed eventuali mezzi di trasmissione.
Onde favorire l’agitazione ed il rimescolamento della biancheria all’interno del cesto, quest’ultimo à ̈ provvisto all’interno di elementi trascinatori (lifters), che sporgono dal mantello del cesto stesso in direzione del suo centro. Tali elementi trascinatori, che possono essere ricavati tramite sagomatura del mantello oppure configurati come componenti fissati a quest’ultimo, sono internamente cavi e hanno sezione approssimativamente triangolare. Solitamente all’interno del cesto sono previsti almeno tre trascinatori, aventi un’altezza, intesa come distanza tra il mantello e la sommità del trascinatore, di circa 40-50 millimetri.
Al fine di migliorare l’efficacia delle fasi di lavaggio e/o di risciacquo talune lavabiancheria sono anche dotate di un sistema di ricircolo del liquido di trattamento. In alcune soluzioni parte del liquido presente in vasca viene prelevato tramite una pompa ed irrorato verso l’interno del cesto, ad esempio tramite mezzi ad ugello montati nella parte superiore della vasca oppure in corrispondenza della guarnizione a soffietto. Una soluzione di questo tipo à ̈ descritta, ad esempio, nel già citato WO 02/12612 in cui, all’interno del corpo a tasca del respingitore di biancheria, à ̈ montato un ugello tubolare cui à ̈ connessa l’estremità di uscita di un condotto di ricircolo del liquido.
In altre soluzioni, più economiche, l’effetto di circolo viene invece realizzato sfruttando gli elementi trascinatori previsti all’interno del cesto. In corrispondenza dell’elemento trascinatore la parete circonferenziale del cesto presenta passaggi di ingresso, tramite i quali parte del liquido costituente il bagno di lavaggio o di risciacquo presente sul fondo della vasca può penetrare all’interno del trascinatore, quando quest’ultimo viene a trovarsi sostanzialmente nella zona del punto morto inferiore del cesto. L’elemento trascinatore à ̈ anche dotato di passaggi di uscita nella sua parte rivolta all’interno del cesto, solitamente in corrispondenza della cuspide del trascinatore. In questo modo, a seguito della rotazione cesto, quando il trascinatore si muove verso la zona del punto morto superiore, l’acqua contenuta nel trascinatore stesso può essere irrorata all’interno del cesto, tramite i suddetti fori di uscita, sulla biancheria sottostante. In questo modo viene ottenuto un certo effetto di ricircolo del liquido di lavaggio o di risciacquo. Una soluzione di questo tipo à ̈ descritta, ad esempio, nel documento EP-A-0244365.
Sommario e scopo dell’invenzione
In vista della tecnica anteriore in precedenza citata, la presente invenzione si propone di realizzare una macchina per il lavaggio di biancheria a caricamento frontale di funzionamento migliorato ed affidabile, nonché di realizzazione semplice ed economica.
Questo ed altri scopi, che risulteranno maggiormente chiari in seguito, sono raggiunti secondo la presente invenzione da una macchina per il lavaggio di biancheria a caricamento frontale avente le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1 allegata. Caratteristiche preferite della macchina oggetto dell’invenzione sono indicate nelle sotto-rivendicazioni. Le rivendicazioni costituiscono parte integrante dell’insegnamento tecnico qui fornito in relazione all’invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Gli scopi, le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue, effettuata con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista schematica in prospettiva di una lavabiancheria secondo la presente invenzione,
- la figura 2 Ã ̈ una vista schematica in sezione della lavabiancheria di figura 1; - la figura 3 Ã ̈ una rappresentazione schematica in prospettiva di un cesto portabiancheria della macchina di figura 1;
- la figura 4 Ã ̈ una rappresentazione schematica di una porzione del cesto di figura 3, dal suo lato esterno;
- la figura 5 Ã ̈ una vista schematica in pianta di una bugna appartenente al cesto delle figure 2-3.
Descrizione di forme di attuazione preferite dell’invenzione
Con particolare riferimento alle figure 1 e 2, con 1 à ̈ indicata nel complesso una macchina lavabiancheria a caricamento frontale secondo l’invenzione. La macchina 1 comprende una struttura portante o mobile 2, all’interno del quale à ̈ supportata elasticamente in modo noto una vasca 3. Entro la vasca 3 à ̈ montato girevole un cesto traforato 4 per la biancheria, azionabile in rotazione attorno ad un asse A, tramite un motore elettrico 5. La vasca 3 ed il cesto 4 presentano rispettive aperture frontali, indicate con 3A e 4A, rispettivamente, ed il cesto 4 à ̈ accessibile all’utilizzatore per mezzo di un’apertura 2A, ricavata nella parete frontale del mobile 2. Le aperture 2A, 3A e 4A sono tra loro sostanzialmente coassiali o comunque allineate, preferibilmente secondo l’asse A.
In corrispondenza dell’apertura 2A à ̈ previsto uno sportello 6, rappresentato solo in figura 2, che presenta una cornice 6A, incernierata in modo noto al mobile 2, alla quale à ̈ associato un corpo di contenimento 6B, preferibilmente trasparente, ad esempio formato in vetro. Preferibilmente, come visibile in figura 2, il corpo di contenimento 6B à ̈ conformato in modo da sporgere verso l’interno del mobile 2, sino in prossimità della bocca di caricamento del cesto 4, ovvero la sua parte frontale leggermente sporgente che delimita l’apertura 4A. Si noti che la parte interna del corpo 6B potrebbe eventualmente estendersi sino nell’ambito dell’apertura 4A, fermo restando che tra il bordo che delimita tale apertura ed il corpo 6B deve comunque essere previsto un certo interstizio, atteso che - durante il funzionamento della macchina 1 - il gruppo comprensivo di vasca 3 e cesto 4 à ̈ suscettibile di oscillare all’interno del mobile 2, mentre lo sportello 6 à ̈ in posizione fissa.
Sempre dalla figura 2 si evince come tra il mobile 2 e la vasca 3 sia montata una guarnizione 7, di forma complessivamente tubolare. La guarnizione 7, preferibilmente in materiale elastomero resiliente e conformata almeno in parte a soffietto, ha una prima estremità collegata a tenuta alla parte frontale del mobile 2, in modo da circoscrivere l’apertura 2A. L’estremità opposta della guarnizione 7 à ̈ invece collegata a tenuta ad una parte frontale a flangia della vasca 3, in modo da circoscriverne la relativa apertura 3A, con l’apertura 4A del cesto che si affaccia nel condotto generalmente tubolare definito dalla guarnizione 7. Onde consentire le oscillazioni del gruppo vasca-cesto e la rotazione del cesto, la guarnizione 7 deve avere una certa estensione assiale e tra il corpo 6B, la bocca del cesto 4 e la stessa guarnizione deve essere previsto un certo spazio libero o interstizio anulare, indicato con G in figura 2.
La macchina 1 comprende tutti i componenti necessari per il suo normale funzionamento, che non vengono qui rappresentati e descritti in quanto di non immediato interesse ai fini della presente invenzione, tra i quali mezzi sensori di livello, mezzi di riscaldamento dell’acqua, filtri, sicurezze, sospensioni, un dispensatore di agenti di lavaggio, mezzi di alimentazione per la connessione ad una rete domestica dell’acqua, un’interfaccia utente, un’unità di controllo, comprendente ad esempio un microcontrollore con associati mezzi di memoria in cui sono codificate le istruzioni relative alle funzionalità generali della macchina ed i relativi programmi di funzionamento.
In figura 2, con 12 à ̈ indicato un raccordo di scarico, collegato ad una apertura presente nella regione inferiore della vasca 3, che si dirama in due condotti 12A e 12B. Il condotto 12A à ̈ collegato all’aspirazione di una pompa di scarico 13, alla mandata della stessa pompa essendo collegato un tubo di scarico 14. Il condotto 12B à ̈ invece collegato all’aspirazione di una pompa di ricircolo 15, alla mandata della stessa pompa essendo collegato un tubo di ricircolo 16. La pompa 15 ed il condotto 16 fanno parte di un sistema di ricircolo del liquido di lavaggio o di risciacquo, volto a migliorare la bagnatura del carico di biancheria presente nel cesto 4.
La macchina 1 à ̈ ulteriormente dotata di mezzi respingitori di biancheria, volti a prevenire i rischi derivanti da eventuali imprigionamenti di lembi di biancheria nell’interstizio G. A tale scopo, con 17 à ̈ indicato un organo stacca-panni o respingitore di biancheria, il cui corpo à ̈ ottenuto di pezzo con la guarnizione 7; nell’esempio il respingitore 17 si trova sostanzialmente nella regione del punto morto superiore dell’apertura del cesto 4, ma tale posizionamento non deve intendersi come limitativo.
Sempre con riferimento alla forma di attuazione illustrata, il sistema di ricircolo del liquido di lavaggio o di risciacquo comprende un eiettore o ugello, configurato per indirizzare un getto di liquido all’interno del cesto 4, attraverso la relativa apertura. Nella realizzazione preferita dell’invenzione, l’eiettore di liquido à ̈ formato direttamente nel respingitore 17, il quale à ̈ a questo scopo provvisto di una canalizzazione interna 18, la cui estremità di ingresso à ̈ collegata al tubo di ricircolo 16, mentre l’estremità di uscita à ̈ rivolta verso l’interno del cesto 4.
Si noti che la presenza del respingitore di biancheria 17 e del relativo condotto interno 18 debbono intendersi come preferite, ma non essenziali ai fini dell’implementazione dell’invenzione.
Con riferimento anche alle figure 3 e 4, il cesto 4 ha un mantello periferico 20 avente una o più schiere di fori 21, una parete posteriore 22 ed una parete frontale 23 in cui à ̈ formata l’apertura frontale 4A del cesto. Come da tecnica nota, il mantello 20 ha una pluralità di elementi trascinatori, che si estendono in lunghezza nella direzione di profondità del cesto 4, ovvero sostanzialmente parallelamente all’asse A di figura 2. Come da tecnica nota, tali trascinatori sono configurati come elementi sporgenti verso il volume interno del cesto 4, in cui si trova la biancheria da trattare.
Secondo l’invenzione, gli elementi trascinatori del cesto sono di tipi differenti tra loro, sia in relazione alla loro altezza, sia in termini di distanza del trascinatore rispetto alla parete frontale 23.
Più in particolare, secondo l’invenzione, il cesto 4 prevede almeno un elemento trascinatore di un primo tipo, indicato complessivamente con 30, avente un’altezza apprezzabilmente inferiore rispetto all’altezza di un elemento trascinatore di secondo tipo, indicato con 40. Sempre secondo l’invenzione, l’almeno un elemento trascinatore 30 à ̈ formato integralmente al mantello 20 e comprendente almeno una rientranza imbutita o bugna del mantello stesso.
L’almeno un elemento trascinatore 30 ha un’altezza, intesa come distanza tra la sua sommità ed il mantello 20 che à ̈ apprezzabilmente inferiore rispetto all’altezza dell’elemento trascinatore 40. Inoltre, la regione di estremità frontale dell’almeno un elemento trascinatore 30 à ̈ più distanziata dalla parete frontale 4A del cesto rispetto alla regione di estremità frontale dell’elemento trascinatore 40.
Nella forma di attuazione al momento ritenuta preferenziale, il cesto 4 à ̈ provvisto di due elementi trascinatori 30 e di un trascinatore 40, come rappresentato nelle figure, posti a circa 120° l’uno dall’altro.
Prove pratiche effettuate dalla Richiedente hanno consentito di appurare che i vantaggi dell’invenzione, in seguito descritti, sono ottenibili con un elemento trascinatore 40 di altezza almeno doppia, particolarmente almeno tripla, dell’altezza degli elementi trascinatori 30. Le altezze preferite sono, per l’elemento trascinatore 40, comprese tra 35 e 50 mm, particolarmente circa 40 mm, mentre per gli elementi trascinatori 30 sono comprese tra 5 e 15 millimetri, particolarmente circa 10 mm. Sulle macchine testate dalla Richiedente i migliori risultati sono stati ottenuti con un’altezza del trascinatori 40 pari a circa 40 mm ed un’altezza dei trascinatori 30 pari a circa 10 mm (ossia circa quattro volte).
Sempre con riferimento alla forma di attuazione al momento preferita, illustrata nelle figure, ciascun elemento trascinatore 30 comprende almeno due rientranze o bugne imbutite. Nell’esempio illustrato, ciascun trascinatore 30 consiste di due rientranze o bugne imbutite, delle quali l’una (indicata con 31) più prossima alla parete frontale 23 del cesto, e l’altra (indicata con 32) più prossima alla parete posteriore 22 del cesto. Come si evince, particolarmente in figura 4, le due rientranze 31, 32 si trovano in una parte intermedia della profondità del mantello 20 e sono tra loro allineate nella direzione di profondità del cesto 4, con la distanza tra le due rientranze 31, 32 che à ̈ inferiore rispetto alla distanza della rientranza 31 dalla parete frontale 23 ed alla distanza della seconda rientranza 32 dalla parete posteriore 22 del cesto 4. Preferibilmente, inoltre, la lunghezza di ciascuna rientranza 31, 32 à ̈ maggiore della distanza tra le stesse.
Questa posizionamento relativo tra le rientranze 31, 32, oltre a determinare una minore tendenza dei panni ad insinuarsi nell’interstizio G definito dalla guarnizione 7, consente di migliorare la bagnatura dei panni e la circolazione dell’acqua all’interno del cesto. Sempre dalla figura 4 si evince infatti come ciascun primo elemento trascinatore 30, ovvero ciascuna delle rientranze 31, 32, à ̈ formato in una rispettiva regione imperforata del mantello 20; nello spazio che separa le due rientranze31, 32, delimitato da una porzione imperforata del mantello 20, si può quindi liberamente insinuare parte del liquido di lavaggio o risciacquo, all’interno del cesto, che viene temporaneamente trattenuto nel corso della rotazione del cesto.
Dalle figure si nota inoltre come ciascuna rientranza 31, 32 abbia una forma longitudinalmente estesa nella direzione di profondità del cesto 4. Il profilo delle rientranze 31, 32 à ̈ raggiato, ad eccezione della superficie o parete di sommità, che à ̈ di preferenza sostanzialmente piana. Questo consente di ridurre i rischi di usura sui panni in lavaggio.
Come visibile in figura 5, questa sommità piana, indicata con 31A, à ̈ raccordata alla parte cilindrica del mantello 20 tramite due porzioni di superficie sferica, indicate con 31A, in corrispondenza delle porzioni di estremità longitudinale della rientranza, e tramite due porzioni di superficie cilindrica 31C in corrispondenza dei lati longitudinali della rientranza 31. La rientranza 32 à ̈ di preferenza di identica conformazione.
Nella forma di attuazione illustrata nella figure, l’elemento trascinatore 40 à ̈ configurato come componente distinto rispetto al mantello 20, ad esempio in materiale plastico stampato, e fissato a quest’ultimo con modalità di per sé note nel settore, ad esempio in corrispondenza di passaggi tranciati sul mantello. Tale realizzazione deve tuttavia considerarsi come preferita e non essenziale, in quanto anche il trascinatore 40 potrebbe essere ottenuto tramite deformazione, in particolare imbutitura, della parete cilindrica del cesto.
Prove pratiche effettuate dalla richiedente hanno consentito di riscontrare che l’impiego di elementi trascinatori di altezza contenuta e distanziati dalla parete frontale del cesto consente di ottenere importanti vantaggi pratici, primi fra i quali la diminuzione dei rischi di usura dei panni.
Più in particolare, ed a parità di risultati di lavaggio rispetto ad una macchina provvista di trascinatori di tipo tradizionale, nella macchina secondo l’invenzione si à ̈ riscontrata una minore tendenza dei capi di biancheria ad insinuarsi nell’interstizio G delimitato dalla guarnizione 7. Questo ha come conseguenza che i capi di biancheria risultano meno soggetti a strisciamenti nell’ambito dell’interstizio G, con usura o rischi di danneggiamento diminuiti. Il fatto che un unico trascinatore 40 risulti più prossimo alla parete frontale 23 del cesto rispetto ai trascinatori 30 non riduce sostanzialmente questo effetto vantaggioso. Per contro, il maggiore dimensionamento del trascinatore 40, sia in termini di altezza, sia in termini di lunghezza, risulta necessario per garantire in ogni condizione di impiego una efficiente agitazione del carico di biancheria. Si noti che l’estremità frontale o l’estremità posteriore del trascinatore 40 potrebbero anche essere a contatto con, o formate da, la parete frontale o posteriore del cesto, rispettivamente.
Altro vantaggio à ̈ legato alla eventuale presenza di un respingitore di biancheria sulla macchina. L’effetto sopra descritto, ossia la una minore tendenza dei capi di biancheria ad insinuarsi nell’interstizio G, ha come conseguenza di ridurre anche le sollecitazione meccaniche impartite dai panni sul respingitore di biancheria 17; il corpo di tale respingitore può così essere ricavato integrale dalla guarnizione 7, ma senza la necessità di rinforzi aggiuntivi, quali un’anima interna metallica o comunque rigida, come nella soluzione descritta in WO 02/12612.
Un ulteriore vantaggio, derivante dalla suddetta ridotta sollecitazione che viene impartita al respingitore di biancheria 17, à ̈ che nel suo corpo può essere agevolmente ricavata una canalizzazione 18, che realizza l’ugello terminale del circuito di ricircolo 15-16, senza la necessità di dover prevedere, all’interno del detto corpo, componenti aggiuntivi, quali un apposito elemento tubolare o ugello plastico, come in WO Altro vantaggio dell’invenzione à ̈ che la presenza di un unico trascinatore di tipo tradizionale (qual à ̈ il trascinatore 40), ossia avente un’altezza tra circa 35 e 50 millimetri, anziché i tre trascinatori tradizionali previsti nelle macchine secondo la tecnica nota, consente di accrescere il volume utile di contenimento del cesto. Tale vantaggio à ̈ particolarmente apprezzabile nelle macchine lavabiancheria provviste di cesti di dimensioni relativamente ridotte.
Dalla descrizione risultano chiare le caratteristiche della presente invenzione, così come chiari risultano i suoi vantaggi.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione così come definita nelle rivendicazioni allegate.
In precedenza si à ̈ fatto riferimento ad elementi trascinatori 30 formati da due distinte rientranze imbutire 31, 32. E’ tuttavia chiaro che gli effetti dell’invenzione sono ottenibili, seppur con minori benefici, anche tramite elementi trascinatori ottenuti da un’unica rientranza, ovviamente più lunga di quelle esemplificate nei disegni annessi, e nel rispetto dei vincoli indicati nelle rivendicazioni allegate.
* * * * *

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per il lavaggio di biancheria a caricamento frontale, comprendente un mobile (2) che alloggia una vasca di lavaggio (3) nella quale à ̈ montato un cesto (4) per un carico di biancheria, il cesto (4) essendo azionabile in rotazione tramite mezzi motori (5), il mobile (2), la vasca (3) ed il cesto (4) avendo rispettive aperture frontali (2A, 3A, 4A) sostanzialmente allineate tra loro, la macchina (1) avendo una guarnizione (7) individuante un passaggio a tenuta per collegare l’apertura frontale (2A) del mobile (2) all’apertura frontale (3A) della vasca (3), nel passaggio a tenuta affacciandosi l’apertura frontale (4A) del cesto (4), in cui cesto (4) ha un mantello sostanzialmente cilindrico (20) avente una o più schiere di fori (21), una parete posteriore (22) ed una parete frontale (23) in cui à ̈ formata l’apertura frontale (4A) del cesto (4), ed in cui il mantello (20) ha una pluralità di elementi trascinatori (30, 40) che si estendono in lunghezza in una direzione di profondità del cesto (4), tra i quali almeno un primo elemento trascinatore (30) formato integralmente al mantello (20) e comprendente almeno una rientranza imbutita (31, 32) del mantello stesso, ed un secondo elemento trascinatore (40), ciascun elemento trascinatore (30, 40) avendo una regione di estremità frontale ed una regione di estremità posteriore, caratterizzata dal fatto che l’almeno un primo elemento trascinatore (30) ed il secondo elemento trascinatore (40) hanno altezza differente, intesa come distanza tra la sommità dell’elemento trascinatore ed il mantello (20), l’altezza dell’almeno un primo elemento trascinatore (30) essendo inferiore rispetto all’altezza del secondo elemento trascinatore (40), e che la distanza tra la regione di estremità frontale dell’almeno un primo elemento trascinatore (30) e la parete frontale (23) del cesto (4) à ̈ maggiore rispetto alla distanza tra la regione di estremità frontale del secondo elemento trascinatore (40) e la parete frontale (23) del cesto (4).
  2. 2. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 1, in cui l’altezza dell’almeno un primo elemento trascinatore (30) à ̈ meno della metà, preferibilmente meno di un terzo, molto preferibilmente all’incirca un quarto, dell’altezza del secondo elemento trascinatore (40).
  3. 3. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 2, in cui il secondo elemento trascinatore (40) ha un’altezza compresa tra circa 35 e 50 mm, particolarmente circa 40 mm, ed l’almeno un primo elemento trascinatore (30) ha un’altezza compresa tra circa 5 e 15 mm, particolarmente circa 10 mm.
  4. 4. Macchina lavabiancheria secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’almeno un primo elemento trascinatore (30), o ciascun primo elemento trascinatore (30), à ̈ costituito da almeno due di dette rientranze imbutite (31, 32).
  5. 5. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 4, in cui l’almeno un primo elemento trascinatore (30), o ciascun primo elemento trascinatore (30), à ̈ costituito da una prima detta rientranza imbutita (31), avente una rispettiva estremità rivolta alla parete frontale (23) del cesto (4), e da una seconda detta rientranza imbutita (32), avente una rispettiva estremità rivolta alla parete posteriore (22) del cesto (4), la prima e la seconda rientranza imbutita (31, 32) essendo tra loro allineate nella direzione di profondità del cesto (4), ovvero in una direzione sostanzialmente parallela all’asse di rotazione (A) del cesto (4), la distanza tra le due rientranze imbutite (31, 32) in detta direzione essendo inferiore rispetto alla distanza della prima rientranza imbutita (31) dalla parete frontale (23) del cesto (4) ed alla distanza della seconda rientranza imbutita (32) dalla parete posteriore (22) del cesto (4).
  6. 6. Macchina lavabiancheria secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui gli elementi trascinatori (30, 40) del cesto (4) consistono di due detti primi elementi trascinatori (30) ed un detto secondo elemento trascinatore (40).
  7. 7. Macchina lavabiancheria secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna rientranza imbutita (31, 32) ha forma longitudinalmente allungata nella direzione di profondità del cesto (4) ed ha un profilo includente una superficie di sommità sostanzialmente piana (31A) raccordata al mantello (20) del cesto (4) tramite due porzioni di superficie sferica (31B), in corrispondenza delle porzioni di estremità longitudinale della rientranza (31), e due porzioni di superficie cilindrica (31C), in corrispondenza di lati longitudinali della rientranza (31).
  8. 8. Macchina lavabiancheria secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui l’almeno un primo elemento trascinatore (30), o ciascun primo elemento trascinatore (30), à ̈ formato in una rispettiva regione imperforata del mantello (20) del cesto (4).
  9. 9. Macchina lavabiancheria secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo elemento trascinatore (40) à ̈ configurato come componente distinto rispetto al mantello (20) del cesto (4) e fissato a quest’ultimo.
  10. 10. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 1, comprendente un respingitore di biancheria (17), per sospingere o comunque sollecitare verso l’interno del cesto (4) parti del carico di biancheria che, durante la rotazione del cesto (4), eventualmente fuoriescono o tendono a fuoriuscire dall’apertura frontale (4A) del cesto stesso per insinuarsi nel detto passaggio a tenuta.
  11. 11. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre un sistema di ricircolo del liquido di lavaggio o di risciacquo, includente una pompa (15) ed un condotto (16), avente un ingresso collegato ad una mandata della pompa (15) ed un’uscita collegata ad un eiettore o ugello (18) configurato per indirizzare un getto di liquido verso l’interno del cesto (4).
  12. 12. Macchina lavabiancheria secondo le rivendicazioni 10 e 11, in cui l’eiettore o ugello (18) à ̈ almeno in parte integrato nel respingitore di biancheria (17).
  13. 13. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 10 o 12, in cui il respingitore di biancheria (17) ha un corpo formato integrale nella guarnizione (7).
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