ITTO20080577A1 - Macchina di lavaggio provvista di serbatoi a lunga carica - Google Patents

Macchina di lavaggio provvista di serbatoi a lunga carica

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ITTO20080577A1
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IT
Italy
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tank
washing
machine
duct
washing agent
Prior art date
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IT000577A
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Inventor
Maurizio Baldini
Giovanni Bombardieri
Andrea Luca D
Rodolfo Flumini
Costantino Mariotti
Gianluca Pierucci
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Indesit Co Spa
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Description

Descrizione dell'Invenzione Industriale dal titolo: “MACCHINA DI LAVAGGIO PROVVISTA DI SERBATOI A LUNGA CARICAâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una macchina di lavaggio provvista di serbatoi a lunga carica, secondo il preambolo della prima rivendicazione.
Attualmente à ̈ noto predisporre macchine di lavaggio, come macchine lavatrice o lavasciugatrici, che sono provviste di serbatoi che contengono gli agenti di lavaggio, quali detersivi, ammorbidenti o simili, in quantità tale da evitare all'utente di dover rifornire la macchina ad ogni ciclo di lavoro; a tal fine questi serbatoi sono usualmente posti nella parte inferiore della macchina e presentano un volume tale da contenere una quantità di agente di lavaggio sufficiente per più cicli di lavoro della macchina, e vanno pertanto sotto il nome di serbatoi “a lunga carica†.
Serbatoi del suddetto tipo sono descritti ad esempio nel brevetto inglese GB 2 214 524 della INDUSTRIE ZANUSSI S.p.A. e sono realizzati come delle sacche monouso di plastica deformabile che vengono posizionate sul fondo della macchina di lavaggio e riforniscono la tramoggia di alimentazione alla vasca quando necessario; tali sacche una volta esaurite vengono sostituite con delle sacche nuove; la sostituzione della sacca comporta tuttavia un costo addizionale a quello dell'agente di lavaggio e pertanto la soluzione non à ̈ ottimale.
A tal fine sono nati altri tipi di serbatoi che sono dei contenitori rigidi fissati sul fondo della macchina di lavaggio, come ad esempio quelli descritti nel brevetto europeo EP 0 379 950 di MIELE & Cie GmbH, che vengono progressivamente svuotati al fine di alimentare l'agente di lavaggio nella vasca.
Questi serbatoi vengono normalmente riempiti prima di essere del tutto vuoti, al fine di evitare che un ciclo di lavaggio possa essere effettuato in carenza di agente di lavaggio.
Questa soluzione tuttavia presenta un problema relativo al fatto che la prolungata presenza dell'agente di lavaggio nel serbatoio può essere fonte di incrostazioni o di accumulo di sporcizia, pregiudicando il buon funzionamento della macchina di lavaggio.
Mentre infatti nelle sacche monouso questo problema non esisteva, perché quando esaurite erano rimosse e sostituite con sacche nuove, in questo caso i serbatoi rigidi presentano tale inconveniente.
Va da sé che un utente che voglia pertanto pulire il serbatoio rigido debba obbligatoriamente prima estrarlo dal suo alloggiamento nella macchina, operazione non certo agevole e che comporta che il serbatoio presenti alcune caratteristiche: innanzitutto le connessioni tra serbatoio e macchina di lavaggio (ad esempio i condotti per il prelievo dell'agente di lavaggio) devono essere amovibili, inoltre il serbatoio deve essere montato nella zona frontale della macchina, e deve presentare una forma ed una estensione tale da poter essere rimosso e reinserito nel suo alloggiamento; a tal fine si fa notare che la dimensione frontale della macchina à ̈ parzialmente occupata dal cesto e quindi il serbatoio rigido noto, se amovibile, non può presentare dimensioni rilevanti, e la sua capienza à ̈ pertanto ridotta in funzione della sua amovibilità dalla macchina di lavaggio.
Un primo scopo della presente invenzione à ̈ quello di prevedere una macchina di lavaggio provvista di almeno un serbatoio a lunga carica che sia in grado di risolvere questi inconvenienti, predisponendo un serbatoio che possa essere facilmente pulito e la cui pulizia non comporti complesse operazioni di rimozione del serbatoio, o non infici la capienza o la forma del serbatoio.
Tale scopo à ̈ raggiunto da una macchina avente le caratteristiche della rivendicazione 1 che seguirà.
In breve l'idea alla base della presente invenzione à ̈ quella di predisporre una macchina che sia provvista di un circuito idraulico di lavaggio dei serbatoi.
Secondo un perfezionamento il lavaggio dei serbatoi viene effettuato utilizzando la stessa acqua di processo usata nel ciclo di lavaggio.
Ulteriore oggetto della presente invenzione à ̈ un metodo in accordo alla rivendicazione 10.
Altre caratteristiche vantaggiose sono oggetto delle allegate rivendicazioni, che si intendono parte integrante del presente testo.
Queste caratteristiche ed ulteriori vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente chiari dalla descrizione di un suo esempio di realizzazione mostrato nei disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
fig. 1 illustra uno schema dell'impianto idraulico per la pulizia di un serbatoio per agenti di lavaggio secondo la presente invenzione;
fig. 2 illustra una variante dello schema di fig.1 in cui sono presenti due serbatoi;
fig. 3 illustra una seconda variante dello schema di fig.
2.
Facendo riferimento alla fig. 1 in essa à ̈ mostrata in modo schematico una macchina di lavaggio nei particolari di interesse per la comprensione della presente invenzione.
In particolare si può notare: una vasca 1 che alloggia un tamburo rotante 2 in cui vengono posti i panni che sono oggetto dell'azione di lavaggio, un serbatoio 3 per agenti di lavaggio capace di accogliere una quantità di agente di lavaggio maggiore di quella utilizzata in un ciclo di funzionamento della macchina.
Il serbatoio 3 Ã ̈ provvisto di un bocchettone di riempimento 4, di un bocchettone di pulizia 5, e di un condotto di carico 6 collegato ad una pompa di pescaggio 7 e da questa alla tramoggia 9 lungo il condotto di carico 8; il bocchettone di caricamento 4 Ã ̈ connesso mediante un condotto (non illustrato) ad una bocca di caricamento ricavata ad esempio su di un dispensatore della macchina, come per esempio una bocca di caricamento afferente ad un cassetto dosatore.
Il serbatoio inoltre presenta una presa d'aria 10 che lo mette in comunicazione con l'atmosfera, così che durante lo svuotamento dell'agente di lavaggio esso sia progressivamente riempito di aria, evitando eventuali depressioni; la presa d'aria 10 assolve anche alla funzione di sfiato per l'aria durante il riempimento dei serbatoi.
La presa d'aria 10 Ã ̈ posta usualmente in comunicazione di fluido con un dispensatore di agenti di lavaggio della macchina, quale ad esempio un cassetto dosatore o una tramoggia, in modo tale per cui una non desiderata fuoriuscita di agente di lavaggio da questa non venga dispersa nell'ambiente.
In fig. 1 si può notare inoltre il condotto di scarico 11 dell'acqua dalla vasca 1 da cui si diparte il condotto di diramazione 12 diretto al bocchettone di pulizia 5, allacciato al condotto di scarico 11 a monte della pompa di scarico 13, tipicamente di tipo volumetrico, la quale scarica l'acqua alla rete di scarico (illustrata con linea tratteggiata).
È da segnalare che il bocchettone di pulizia 5 può essere aperto o chiuso grazie alla valvola 14, come verrà descritto meglio in seguito.
All'interno del serbatoio à ̈ poi previsto un sensore di livello 15, atto a rilevare la variazione del livello dell'agente di lavaggio all'interno del serbatoio 3.
Il funzionamento avviene come segue: il serbatoio 3 viene caricato tramite il bocchettone di riempimento 4 con un agente di lavaggio preferito, ad esempio un detersivo o un ammorbidente o simili, con la valvola 14 chiusa, onde impedire il suo deflusso alla pompa lungo il condotto di diramazione 12.
Durante la fase di lavoro della macchina di lavaggio viene caricata acqua dalla tramoggia 9 o in alternativa da un apposito condotto afferente alla vasca (non illustrato) ed una certa quantità di agente di lavaggio viene prelevata dal serbatoio 3 per mezzo della pompa di pescaggio 7: l'agente di lavaggio attraversa quindi i condotti di carico 6 ed 8 (a monte ed a valle della pompa di pescaggio) per giungere nella tramoggia di carico 9 dalla quale viene alimentato nella vasca 1, per esplicare la sua funzione.
Durante il ciclo di funzionamento della macchina di lavaggio l'acqua di risciacquo (contenente l'agente di lavaggio ed eventualmente le particelle di sporco prelevate dai panni) viene scaricata per mezzo del condotto 11 e della pompa di scarico 13 verso la rete.
Il serbatoio 3 ha un volume tale da contenere una quantità di agente di lavaggio sufficiente per più cicli di lavoro della macchina di lavaggio; mano a mano che si eseguono cicli di lavoro della macchina la quantità di agente di lavaggio all'interno del serbatoio 3 scende, e viene rimpiazzata da aria a pressione ambiente introdotta dalla presa 10.
Durante la fase di lavoro della macchina corrispondente al momento in cui il sensore 15 segnala che si à ̈ prossimi allo svuotamento completo del serbatoio 3, si spegne la pompa volumetrica 13 e si apre la valvola 14: l'acqua contenuta nella vasca 1 pertanto allaga il serbatoio 3, grazie al condotto di diramazione 12 posto a monte della pompa, ed al fatto che, quando spenta, la pompa volumetrica 13 interrompe il passaggio di fluido verso lo scarico (agendo in pratica come una valvola).
Il serbatoio 3 essendo posto nella zona più bassa della macchina di lavaggio viene quindi allagato dall'acqua proveniente dalla vasca 1.
Si fa notare incidentalmente che, al fine di evitare fuoriuscite d'acqua, la presa d'aria 10 sarà in comunicazione con l'ambiente ad una quota pari o superiore a quella della vasca.
L'allagamento del serbatoio 3 viene rilevato dal sensore 15 che rileva il momento in cui à ̈ pieno d'acqua.
Si fa notare a questo proposito che alternativamente à ̈ sufficiente attendere un tempo sufficientemente lungo perché il serbatoio sia allagato, evitando di dover predisporre un sensore 15 in grado di rilevare anche il riempimento del serbatoio; questa alternativa prevede ad esempio l'utilizzo di un temporizzatore, ed il comando manuale (da parte dell'utente) dell'avvenuto svuotamento del serbatoio, osservabile ad esempio per mezzo di una finestra trasparente sulle pareti del serbatoio attraverso la quale l'utente può osservare il livello di agente di lavaggio restante nel serbatoio.
Terminato l'allagamento del serbatoio 3 (quando il sensore 15 segnala l'avvenuto riempimento o quando à ̈ trascorso un tempo sufficiente) la valvola 14 viene mantenuta aperta e viene nel contempo azionata la pompa di scarico 13, che preleva sia l'acqua dal serbatoio 3 (mediante lo stesso condotto 12 con il quale à ̈ stato riempito) che quella rimasta nella vasca e le scarica nel condotto illustrato con linea tratteggiata e diretto allo scarico.
A tal proposito si fa notare che il condotto di diramazione 12 viene utilizzato sia per riempire il serbatoio che per svuotarlo, a tutto vantaggio del risparmio di componenti dell'impianto idraulico, infatti in questo modo si utilizza solo un condotto di derivazione posto a monte della pompa di scarico, provvisto di una sola valvola 14, sfruttando la pompa volumetrica di scarico come valvola (quando chiusa).
Ovviamente sarebbe possibile pensare in alternativa di prevedere ad un condotto dedicato al solo riempimento del serbatoio e ad uno destinato al solo svuotamento, rinunciando però al vantaggio della economia di realizzazione del presente circuito.
Scendendo più nel dettaglio, nel caso in cui sia provvisto il sensore 15, le sue rilevazioni vengono inviate ad una unità di controllo U (raffigurata solo in fig. 5 per chiarezza) la quale provvede a comandare di conseguenza l'apertura e la chiusura della valvola 14 e della pompa di scarico 13.
A tal fine la valvola 14 può essere una semplice valvola con otturatore a saracinesca comandato da un attuatore: un tipo estremamente economico e robusto di attuatore à ̈ quello che va sotto il nome di termoattuatore e che comprende un involucro esterno, entro il quale à ̈ posto un corpo in materiale elettricamente e termicamente conduttivo (ad esempio metallo), connesso ad un riscaldatore elettrico; nel corpo à ̈ definito un volume di alloggiamento per un materiale termicamente dilatabile (quale ad esempio della cera) operativamente associato ad un elemento spintore, atto a produrre lo spostamento di un pistone che fuoriesce dall'involucro esterno; il riscaldatore elettrico à ̈ tipicamente costituito da un resistore a coefficiente di temperatura positivo PTC, alimentato elettricamente tramite due terminali.
I vantaggi della presente invenzione sono quindi evidenti: in primo luogo si ottiene una efficace azione di pulizia del serbatoio 3, il quale non deve essere rimosso dalla macchina per effettuare la pulizia.
La pulizia inoltre à ̈ effettuata nel momento in cui il serbatoio à ̈ vuoto o à ̈ prossimo ad esserlo, ad esempio durante lo stesso ciclo di lavoro in cui si ha lo svuotamento del serbatoio.
Un ulteriore vantaggio à ̈ dato dal fatto che, sebbene in linea di principio si possa pensare di lavare il serbatoio con acqua pulita, adottando il sistema proposto si usa invece l'acqua di risciacquo, che in ogni caso sarebbe stata scaricata, evitando sprechi.
È appena il caso di notare inoltre che in questo modo non sono state introdotte parti o componenti complessi nel circuito idraulico della macchina, ma si ottiene un efficace lavaggio del serbatoio con un accorgimento di semplice realizzazione e poco costoso.
Un ulteriore vantaggio à ̈ relativo al fatto che il serbatoio non deve essere necessariamente amovibile, e quindi la sua installazione sulla macchina à ̈ fissa, a tutto vantaggio della semplicità costruttiva (non si devono infatti prevedere attacchi amovibili tra il serbatoio ed i condotti che ad esso afferiscono).
Come si potrà vedere meglio nel dettaglio di fig.3 poi il serbatoio può presentare una forma qualsiasi, ed estendersi anche posteriormente e lateralmente al cesto, potendo presentare pertanto anche un volume elevato.
Sono ovviamente possibili numerose varianti a questo insegnamento, una di queste à ̈ illustrata schematicamente nella fig. 2 in cui con gli stessi numeri di riferimento sono illustrate le stesse parti.
In questa figura si può notare una forma esecutiva in cui sono presenti due serbatoi 3 e 3' (ad esempio uno per il detersivo e l'altro per un ammorbidente) e tutte le parti relative a questi, in analogia con la figura 1.
Il numero provvisto di apice si intende riferito alla stessa parte sprovvista dell'apice, con la stessa funzione.
Il funzionamento à ̈ analogo a quanto prima descritto, con la differenza che il condotto di diramazione 12 si sdoppia nei due rami 12A' e 12A afferenti ognuno al corrispondente serbatoio 3' o 3.
Ovviamente il consumo degli agenti di lavaggio contenuti nei serbatoi 3 e 3' può differire e può darsi il caso in cui uno dei serbatoi arrivi a svuotarsi prima dell'altro.
In questo caso, essendo previsto un sensore 15, 15' per ogni serbatoio 3, 3' l'unità di controllo U può provvedere ad effettuare l'allagamento e quindi la pulizia dell'unico serbatoio vuoto, semplicemente mantenendo chiusa la valvola 14 o 14' del serbatoio che ancora non si à ̈ svuotato.
A tal proposito giova inoltre considerare un ulteriore vantaggio della presente invenzione, legato al fatto che nel caso in cui un utente si trovi a riempire erroneamente con un agente di lavaggio non desiderato uno o entrambi i serbatoi, si può prevedere la pulizia anticipata dei serbatoi: ad esempio può essere previsto un pulsante di pulizia e lavaggio dei serbatoi che l'utente può azionare quando lo desidera, per effettuare la pulizia anticipata, ad esempio appunto nel caso in cui si accorga di avere introdotto un agente di lavaggio non desiderato: in questo caso i serbatoi (o anche uno solo di essi) vengono allagati come sopra descritto al fine di rimuovere l'agente di lavaggio e poi svuotati al fine di lasciare il serbatoio vuoto e pulito.
In fig. 3 viene mostrata una vista in prospettiva del circuito idraulico illustrato in fig. 2, in cui con gli stessi numeri sono indicate le stesse parti.
Una variante illustrata in questa figura à ̈ relativa al fatto che si utilizzano quali sensori due sensori di pressione che comunicano con corrispondenti pressostati lineari, uno dei quali mostrato in dettaglio nelle figg. 4 e 5.
Il sensore 15 comprende in questo caso una campana 20 il cui bordo inferiore aperto 21 si trova in prossimità del fondo del serbatoio 3; superiormente la campana 20 comunica mediante un tubo 22, preferibilmente flessibile, con un pressostato lineare 25.
Il pressostato lineare 25 mostrato in dettaglio in fig. 5 à ̈ un dispositivo trasduttore di tipo noto in sé, che prevede una membrana 30 le cui deformazioni, dovute alla variazione di pressione, sulle quali si tornerà meglio in seguito, determinano lo spostamento lineare di un elemento ferromagnetico 31 alterando il campo magnetico di una bobina 32 ad esso associata e inducendo così un relativo segnale di tensione.
Tale segnale viene poi elaborato in forma modulata di per sé nota, da un circuito elettronico 33 associato alla bobina e trasmesso all'unità di controllo 14; in fig. 5 con linea a tratto e punto à ̈ delineato l'involucro 35 del pressostato 25, nel quale sono alloggiati i vari componenti appena considerati.
Pressostati lineari come quello appena descritto sono commercialmente disponibili in Italia ad opera delle aziende ITW Metalflex, Invensys o Bitron; ovviamente si potranno utilizzare anche pressostati di altro tipo, purché consentano di rilevare la pressione come viene di seguito esposto.
Infatti, al variare del livello del liquido nel serbatoio 3 cambia anche quello all'interno della campana 20 (in fig. 4 il pelo libero dell'agente di lavaggio nella campana à ̈ indicato con linea tratteggiata); ciò provoca di conseguenza una variazione di pressione nell'aria contenuta all'interno della campana, che si trasmette attraverso il tubo 22 fino al pressostato lineare 25.
Questo rileva le variazioni di pressione e trasmette un corrispondente segnale di tensione modulata di tipo PWM (Pulse Width Modulation) alla unità di controllo U, la quale in funzione della variazione di pressione identifica la quantità di agente di lavaggio presente nel serbatoio.
In alternativa il segnale di uscita che il pressostato lineare 25 genera, e quindi trasmette all'unità di controllo U, à ̈ un segnale modulato in frequenza, essendo associato al pressostato lineare 25 un circuito oscillatore, di per sé noto allo stato della tecnica.
La misura della pressione nel serbatoio può essere effettuata con un sensore di pressione che dia una misurazione assoluta (che rileva il valore assoluto di pressione presente nel pozzetto) o relativa (ovvero valutando le variazioni di pressione).
In linea di principio si può pensare di misurare il grado di riempimento del serbatoio sia con un semplice misuratore di soglia, ad esempio con un galleggiante o simili, tuttavia si à ̈ notato che la misurazione effettuata con l'ausilio di un pressostato lineare 25 risulta presentare alcuni vantaggi, relativi principalmente alla sua relativa semplicità costruttiva ed alla sua robustezza; infatti nel caso di un galleggiante sarebbe necessario predisporre internamente al serbatoio una serie di parti mobili, il cui funzionamento potrebbe essere alterato dalla viscosità elevata degli agenti di lavaggio o dalla loro aggressività chimica, con il risultato di misurazioni errate; utilizzando un pressostato lineare à ̈ invece possibile evitare tali inconvenienti.
L'utilizzo di un pressostato lineare inoltre permette di immagazzinare in una unità di memoria (ad esempio nell'unità di controllo U stessa) una serie di valori relativi al consumo progressivo dell'agente di lavaggio, così che si possa individuare una tendenza o “trend†di consumo, in modo da poter prevedere con una buona approssimazione se la quantità di agente di lavaggio rimanente sarà presumibilmente sufficiente ad effettuare il lavaggio successivo.
In tal modo, se anche il serbatoio non fosse completamente vuoto, ma la quantità di agente di lavaggio dovesse risultare palesemente troppo bassa per effettuare un ciclo di lavaggio si potrebbe comandare la pulizia dei serbatoi.
L'utilizzo del pressostato lineare poi può essere vantaggioso anche per quanto concerne il suo utilizzo anche solo in combinazione con una macchina di lavaggio, come una lavatrice, una lavasciugatrice o simili, comprendente una vasca 1 che alloggia un tamburo 2 nel quale vengono posti i panni oggetto dell'azione di lavaggio, in cui la macchina à ̈ provvista almeno di un serbatoio 3,3' per un agente di lavaggio, al quale serbatoio afferisce almeno un condotto di carico 6,6',8,8' per inviare l'agente di lavaggio nella vasca 1, ed in cui la variazione del livello dell'agente di lavaggio all'interno del serbatoio 3,3' à ̈ rilevata mediante il pressostato lineare 25.
L'utilizzo di un pressostato lineare à ̈ utile anche per quanto concerne il dosaggio dell'agente di lavaggio: quest'ultimo infatti viene convogliato dai serbatoi alla tramoggia 9 per essere rilasciato nella vasca 1 per mezzo della pompa di pescaggio 7 prevista per ogni serbatoio.
La quantità di ogni dose di agente di lavaggio à ̈ calcolata automaticamente dall'unità di controllo U, che controlla la/le pompa/e di pescaggio 7, e può essere una dose fissa o vantaggiosamente una dose variabile.
Nel caso di una dose variabile, questa può essere calcolata in funzione di uno o più dei seguenti parametri quali: temperatura e durezza dell'acqua, tipo di ciclo da eseguire, tipo di carico, livello di sporco, peso del carico di panni.
È possibile prevedere che a seguito delle misurazioni effettuate si abbia il dosaggio volumetrico quantizzato del detergente, oppure una retroazione di controllo basata sul segnale di sensori fisici e/o virtuali (ad esempio si può utilizzare un sensore di conducibilità in vasca di lavaggio, come ad esempio quello descritto nel brevetto EP 582329).
A questo scopo la macchina di lavaggio viene anche dotata di sensori atti a rilevare i parametri sopra indicati e a fornirli all'unità di controllo.
I sensori possono essere sensori fisici o virtuali, in quest'ultimo caso essi sono anche detti “sensori software†in quanto misurano indirettamente una grandezza, per mezzo di misurazioni effettuate su altre grandezze, ad esempio essi sono in grado di determinare il tipo di panni introdotti nel cesto in funzione del tempo e della quantità di acqua assorbita da questi.
È appena il caso di notare anche che la pulizia dei serbatoi potrebbe non avere luogo ogni qualvolta uno di questi si svuota, ma ad intervalli prefissati in concomitanza dello svuotamento del serbatoio.
Nel caso poi per sopraggiunte necessità fosse necessario svuotare il serbatoio prematuramente, quando à ̈ ancora in parte pieno (ad esempio perché l'agente di lavaggio caricato si rivela non essere soddisfacente) à ̈ possibile prevedere che l'utente comandi manualmente la pulizia del serbatoio, il quale viene così svuotato e pulito, ed à ̈ pronto per ricevere un nuovo agente di lavaggio.
Sempre in fig. 3 si può notare la forma dei due serbatoi e la loro dimensione relativamente al circuito idraulico; come accennato utilizzando gli insegnamenti della presente invenzione non à ̈ necessario limitare o ridurre forma ed ingombri (e quindi volume) dei serbatoi per renderli estraibili, pertanto questi possono estendersi come mostrato anche lateralmente e dietro al cesto, a tutto vantaggio della capienza.
Sempre a proposito della fig. 3 si fa notare che anche in questo caso si utilizza un solo condotto di diramazione 12 ed un solo ramo di questo 12A e 12A' per entrambe le operazioni di riempimento e svuotamento dell'acqua dai serbatoi 3 e 3', a tutto vantaggio della semplicità costruttiva e di realizzazione.
Anche in questo caso vale appena di notare il fatto che si potrebbe pensare di utilizzare un dedicato condotto di carico ed uno di scarico per convogliare l'acqua verso e dai serbatoi per effettuarne l'allagamento e poi lo svuotamento, tuttavia in questo caso si rinuncerebbe al vantaggio di una estrema semplicità ed economicità del circuito idraulico, ottenuto invece mediante la soluzione sopra descritta.
A tale proposito si sottolinea che nell'esempio fornito la presenza di un condotto di diramazione 12 provvisto di due rami 12A e 12A' afferenti ai due serbatoi 3, 3' potrebbe essere equivalentemente sostituita da due distinti condotti di diramazione, collegati a monte della pompa di scarico 13, ed ognuno afferente ad un corrispondente serbatoio 3, 3'.
* * * * *

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina di lavaggio, come una lavatrice, una lavasciugatrice o simili, comprendente una vasca (1) che alloggia un tamburo (2) nel quale vengono posti i panni oggetto dell'azione di lavaggio, in cui la macchina à ̈ provvista almeno di un serbatoio (3,3') per un agente di lavaggio, al quale serbatoio afferisce almeno un condotto di carico (6,6',8,8') per inviare l'agente di lavaggio nella vasca (1) caratterizzata dal fatto che comprende inoltre un circuito idraulico (5,5',12,12A,12A',14,14') di lavaggio per l'allagamento e lo svuotamento del serbatoio (3,3'), così da effettuarne la pulizia.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui la macchina comprende un condotto di scarico (11) per lo scarico dell'acqua dalla vasca (1) provvisto di una pompa (13), ed in cui il circuito idraulico di lavaggio (5,5',12,12',12A,12A',14,14') comprende un condotto di diramazione (12,12A,12A') afferente al condotto di scarico (11) in una zona di questo posta a monte della pompa di scarico (13).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, in cui sul condotto di diramazione (12,12A,12A') Ã ̈ prevista una valvola (14,14') atta ad intercettare il flusso lungo il condotto di diramazione, ed in cui la pompa di scarico (13) Ã ̈ una pompa volumetrica.
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, in cui il serbatoio (3,3') comprende inoltre un bocchettone di pulizia (5,5') in comunicazione di fluido con il condotto di diramazione (12,12A,12A'), un bocchettone di riempimento (4), per il riempimento del serbatoio (3,3') con l'agente di lavaggio, ed una presa d'aria (10,10') che lo mette in comunicazione con l'atmosfera
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, in cui lungo il condotto di carico (6,6',8,8') Ã ̈ prevista una pompa di pescaggio (7,7') ed in cui il condotto di carico (6,6',8,8') afferisce ad una tramoggia (9) di caricamento dell'agente di lavaggio nella vasca (1).
  6. 6. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente un sensore di livello (15,15'), per rilevare la variazione del livello dell'agente di lavaggio all'interno del serbatoio (3,3').
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, in cui il sensore di livello comprende una campana (20) il cui bordo inferiore aperto (21) si trova in prossimità del fondo del serbatoio (3), ed in cui la campana (20) comunica mediante un tubo (22), con un pressostato lineare (25).
  8. 8. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 7, in cui la valvola (14,14') prevista sul condotto di diramazione (12,12A,12A') à ̈ azionata da un attuatore, preferibilmente un termoattuatore.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 7 o 8, comprendente una unità di controllo (U) atta a ricevere in ingresso i segnali trasmessi dal pressostato lineare (25) e a comandare l'attuatore della valvola (14,14').
  10. 10. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente due serbatoi (3,3') per agenti di lavaggio, in cui la macchina comprende inoltre un condotto di scarico (11) per lo scarico dell'acqua dalla vasca (1) provvisto di una pompa di scarico (13), ed in cui il circuito idraulico di lavaggio (5,5',12,12',12A,12A',14,14') comprende almeno due rami (12A,12A') afferenti al condotto di scarico (11) in una zona di questo posta a monte della pompa di scarico (13), ognuno di detti rami (12A,12A') essendo in comunicazione di fluido con uno dei serbatoi (3,3'), ed in cui su ogni ramo (12A,12A') à ̈ prevista una valvola (14,14') atta ad intercettare il flusso lungo il detto ramo (12A,12A'), ognuna di dette valvole (14,14') essendo azionata da un corrispondente attuatore, preferibilmente un termoattuatore, essendo ogni serbatoio (3,3') provvisto di un sensore di livello (15,15'), per rilevare la variazione del livello dell'agente di lavaggio al suo interno, ognuno dei sensori di livello comprendendo in particolare una campana (20) il cui bordo inferiore aperto (21) si trova in prossimità del fondo del serbatoio (3) e che comunica mediante un tubo (22), con un corrispondente pressostato lineare (25).
  11. 11. Metodo per la pulizia di un serbatoio (3,3') per agenti di lavaggio, del tipo provvisto su di una macchina di lavaggio, in cui la macchina di lavaggio comprende almeno una vasca di lavaggio (1), comprendente i passi di: - rilevare una condizione di serbatoio prossimo alla condizione di serbatoio vuoto, - prelevare acqua dalla vasca (1) di lavaggio, - allagare il serbatoio (3,3') con l'acqua prelevata dalla vasca (1) di lavaggio - scaricare l'acqua dal serbatoio.
  12. 12. Macchina di lavaggio, come una lavatrice, una lavasciugatrice o simili, comprendente una vasca (1) che alloggia un tamburo (2) nel quale vengono posti i panni oggetto dell'azione di lavaggio, in cui la macchina à ̈ provvista almeno di un serbatoio (3,3') per un agente di lavaggio, al quale serbatoio afferisce almeno un condotto di carico (6,6',8,8') per inviare l'agente di lavaggio nella vasca (1), caratterizzata dal fatto che la variazione del livello dell'agente di lavaggio all'interno del serbatoio (3,3') à ̈ rilevata mediante un pressostato lineare (25).
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