ITTO20080460A1 - Dispositivo di bloccaggio antifurto per il fissaggio di una ruota di un automezzo. - Google Patents

Description

Descrizione della domanda di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: "Dispositivo di bloccaggio antifurto per il fissaggio di una ruota di un automezzo”;

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di bloccaggio antifurto per il fissaggio di una ruota di un automezzo.

In particolare, l’invenzione si riferisce ad un bullone o dado per il fissaggio di una ruota di un automezzo al mozzo.

Sono noti dispositivi di bloccaggio antifurto, realizzati in forma di dadi o bulloni e dotati di boccola girevole folle, che ne impedisce lo svitamento con i normali utensili, quali chiavi fisse o regolabili. Per avvitare o svitare detti dadi o bulloni è necessario pertanto utilizzare un’apposita chiave antifurto, che si impegna nella testa del dado o bullone e che presenta una forma idonea ad essere ruotata mediante un attrezzo tradizionale quale appunto una chiave fissa o regolabile.

IT 1.279.160 ed US 3.241.408 mostrano corrispondenti esempi di dispositivi antifurto del tipo suddetto. Secondo tecnica nota l’accoppiamento fra la chiave antifurto e la testa del dado o bullone avviene mediante l’impegno di una sporgenza sagomata prevista sulla testa della chiave con una corrispondente sede complementare prevista nella testa del dado o bullone antifurto. Alternativamente, è possibile che la sporgenza sia prevista nella testa del dado o bullone e la sede complementare sia ricavata sulla chiave.

Secondo tecnica nota, la sporgenza può assumere la forma di una scanalatura continua variamente sagomata o di una pluralità di fori disordinati.

Per impedire che il dado o bullone possa essere ruotato senza l’uso della chiave antifurto complementare notoriamente è prevista una boccola, calzata sulla testa del dado o bullone in modo da poter ruotare folle rispetto a detta testa.

Grazie alla presenza della boccola montata folle, cioè libera di ruotare attorno al corpo del dado o bullone, risulta impossibile afferrare e svitare il dado o bullone dall’esterno con un attrezzo di tipo tradizionale, quale ad esempio una pinza o simile.

In passato sono stati sviluppati dispositivi antifurto del tipo suddetto, dotati di molteplici accorgimenti per aumentarne la sicurezza, in grado di resistere ai comuni tentativi di effrazione.

Ovviamente, qualora fosse possibile far ruotare la testa del dado o bullone senza che venga usata la chiave complementare, la funzione antifurto del dispositivo sarebbe vanificata.

Nei dispositivi di tipo noto, questa circostanza si potrebbe verificare, ad esempio, inserendo la punta di uno scalpello o simile utensile nella sede sagomata prevista per la chiave complementare e colpendo lo scalpello tenuto obliquo con un martello o simile.

Come risulta dall'esperienza quotidiana, i dispositivi noti non eliminano completamente questa possibilità di effrazione.

Attualmente è pertanto sentita l'esigenza di disporre di dispositivi antifurto del tipo suddetto, in grado di resistere a tentativi di effrazione sempre più severi, in particolare che possono provocare la rotazione della testa con strumenti diversi dalla chiave complementare corrispondente.

Un primo scopo dell'invenzione è pertanto quello di provvedere un dispositivo di bloccaggio antifurto per il fissaggio di una ruota di un automezzo, in grado di resistere a questi tentativi di effrazione particolarmente severi.

Un altro scopo dell'invenzione è quello di provvedere un dispositivo antifurto del tipo suddetto, che possa essere realizzato sia in forma di bullone che di dado.

Uno scopo ulteriore dell'invenzione è quello di provvedere un dispositivo antifurto del tipo suddetto, che possa essere realizzato con semplici ed economici adattamenti agli attuali impianti e processi produttivi.

Questi ed altri scopi vengono raggiunti dal dispositivo di bloccaggio antifurto come rivendicato nelle unite rivendicazioni.

Vantaggiosamente, grazie al fatto che la porzione della testa del dispositivo, sulla quale sono previsti i mezzi di impegno per la chiave complementare, può assumere una configurazione di rotazione folle rispetto al resto del dispositivo, se percossa dall'esterno, è possibile evitare la rotazione fraudolenta del dado o bullone.

Vantaggiosamente, sempre secondo l'invenzione, detta configurazione di rotazione folle è assunta permanentemente così da evitare ulteriori tentativi di far ruotare il dispositivo per rimuoverlo dal mozzo del veicolo.

Vantaggiosamente, secondo l'invenzione, grazie al fatto che la porzione della testa sulla quale sono previsti i mezzi di impegno per la chiave complementare, può arretrare all'interno del dispositivo assumendo una configurazione folle, ogni tentativo di forzare la rotazione del dispositivo operando su detta porzione della testa viene vanificato.

Grazie a questo accorgimento, il dispositivo antifurto risulta pertanto più affidabile e sicuro rispetto a quelli noti ed offre una più elevata resistenza contro i tentativi di effrazione, anche i più severi.

Vantaggiosamente, il dispositivo antifurto secondo l'invenzione può essere ottenuto intervenendo in modo semplice ed economico sulle fasi di lavorazione tradizionali.

Alcune forme di realizzazione dell’invenzione saranno descritte a titolo d’esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:

- la Figura 1 è una vista in sezione longitudinale del dispositivo in configurazione operativa, in una prima forma di realizzazione dell'invenzione;

- la Figura 2 è una vista in pianta dall'alto del dispositivo di Figura 1;

- la Figura 3 è una vista in sezione longitudinale del dispositivo di Figura 1 dopo l'effrazione;

- la Figura 4 è una vista in sezione longitudinale del dispositivo in configurazione operativa, in una seconda forma di realizzazione dell'invenzione;

- la Figura 5 è una vista in sezione longitudinale del dispositivo di Figura 4 dopo l'effrazione;

- la Figura 6 è una vista in sezione longitudinale del dispositivo in configurazione operativa, in una terza forma di realizzazione dell'invenzione;

- la Figura 7 è una vista in sezione longitudinale del dispositivo di Figura 6 dopo l'effrazione.

Con riferimento alle Figure da 1 a 3 è illustrato un dispositivo di bloccaggio antifurto 3 secondo una prima forma di realizzazione dell'invenzione, realizzato in forma di bullone antifurto e conformato in modo da poter essere difficilmente ruotato con un utensile tradizionale.

Nell'esempio illustrato, il dispositivo antifurto 3 comprende uno stelo 5 in cui è definita un'estremità filettata esternamente 9 ed una testa 11 dotata di mezzi di impegno 13 per una chiave complementare (non illustrata) realizzata secondo tecnica nota, con la quale è possibile ruotare detto dispositivo.

L'estremità filettata 9 dello stelo 5 è atta ad impegnarsi nel foro filettato di un mozzo di ruota di un automezzo.

Secondo l'invenzione, la testa 11 comprende una prima porzione 11a cilindrica cava, solidale allo stelo 5 del dispositivo 3, ed una seconda porzione 11b sostanzialmente discoidale, scorrevole assialmente rispetto a detta prima porzione 11a.

Su detta seconda porzione 11b sono vantaggiosamente definiti detti mezzi di impegno 13 per una chiave complementare con la quale è possibile ruotare detto dispositivo. Secondo tecnica nota, detti mezzi di impegno sono realizzati, ad esempio, in forma di una o più sedi atte ricevere sporgenze complementari previste sulla testa di una chiave antifurto corrispondente.

Secondo l'invenzione, la prima porzione cilindrica 11a definisce una guida assiale 15 rispetto alla quale detta seconda porzione discoidale 11b della testa 11 può scorrere assialmente.

Più precisamente, grazie alla guida assiale 15, detta seconda porzione discoidale 11b può scorrere fra una configurazione di impegno rispetto alla prima porzione cilindrica 11a, corrispondente alla posizione distale rispetto allo stelo 5, ed una posizione di disimpegno rispetto a detta prima porzione cilindrica 11a, corrispondente alla posizione prossimale rispetto a detto stelo 5.

Vantaggiosamente, grazie a questa disposizione delle due parti della testa 11, la seconda porzione discoidale 11b, se percossa assialmente o diagonalmente, ad esempio nel verso della freccia F nel tentativo di ruotarla con un utensile diverso dalla chiave dotata di sporgenza complementare alla sede 13, arretra assialmente all'interno della guida assiale 15, disimpegnandosi dalla prima porzione cilindrica 11a. Una volta disimpegnata dalla prima porzione cilindrica 11a, la seconda porzione discoidale 11b assume una configurazione folle in cui la seconda porzione discoidale 11b è libera di ruotare rispetto alla prima porzione 11a e, conseguentemente, rispetto allo stelo 5.

Nell'esempio illustrato, detta guida assiale 15 è definita in forma di canale assiale cilindrico dotato di una porzione distale 15a di sezione ridotta rispetto ad una porzione prossimale 15b. In condizione operativa del dispositivo 3, detta seconda porzione discoidale 11b della testa 11 risulta impegnata saldamente all'interno della porzione distale 15a del canale di guida 15, in modo che ruotando detta seconda porzione discoidale 11b della testa 11 mediante la chiave complementare apposita, si ottenga la rotazione dello stelo 5 in fase di bloccaggio e sbloccaggio del dispositivo 3.

Riferendoci ora alle Figure 4 e 5 è illustrata una seconda forma di realizzazione dell'invenzione che si differenzia dalla prima per il maggior sviluppo assiale della testa 11.

Analogamente alla prima forma di realizzazione, la guida assiale 15 è definita in forma di canale assiale cilindrico dotato di una porzione distale 15a di sezione ridotta rispetto ad una porzione prossimale 15b. In condizione operativa, detta seconda porzione 11b della testa 11 risulta impegnata saldamente all'interno della porzione distale 15a del canale di guida 15, in modo che ruotando detta seconda porzione discoidale 11b della testa 11 mediante la chiave complementare apposita, si ottenga la rotazione dello stelo 5 in fase di bloccaggio e sbloccaggio del dispositivo 3.

Nella forma di realizzazione illustrata, detta guida assiale 15 comprende inoltre una porzione esterna 15c ed una interna 15d di diametro decrescente verso l'interno del dispositivo per guidare lo scorrimento della seconda porzione 11b della testa 11 durante l'arretramento in caso di effrazione.

Con riferimento alle Figure 6 e 7 è illustrata una terza forma di realizzazione dell'invenzione in cui il dispositivo 3 è realizzato in forma di dado.

Infatti, benché il dispositivo 3 secondo l'invenzione sia stato finora descritto con riferimento ad un bullone, è tuttavia possibile realizzare il dispositivo in forma di dado, preferibilmente cieco, prevedendo che lo stelo 5, anziché essere dotato di una porzione filettata esternamente sia provvisto di un foro filettato 10 per accogliere lo stelo di un prigioniero filettato previsto, secondo tecnica nota, sul mozzo dell'automezzo.

Analogamente alle altre forme di realizzazione, la guida assiale 15 è definita in forma di canale assiale cilindrico dotato di una porzione distale 15a di sezione ridotta rispetto ad una porzione prossimale 15b. Detta seconda porzione 11b della testa 11 risulta impegnata saldamente all'interno della porzione distale 15a del canale di guida 15, in modo che ruotando detta seconda porzione discoidale 11b della testa 11 mediante la chiave complementare apposita, si ottenga la rotazione dello stelo 5 in fase di bloccaggio e sbloccaggio del dispositivo 3.

Vantaggiosamente, secondo le varie forme di realizzazione dell'invenzione, il canale di guida 15 presenta una lunghezza almeno doppia rispetto alla zona di impegno "I" definita fra detta seconda porzione discoidale 11b della testa 11 e detta porzione distale 15a del canale di guida 15, in modo tale che detta seconda porzione 11b possa scorrere assialmente verso l'interno del dispositivo 3 disimpegnandosi dalla prima porzione 11a ed assumendo conseguentemente una configurazione folle in cui è libera di ruotare.

Detta zona di impegno "I" definita fra detta seconda porzione 11b della testa 11 e detta porzione distale 15a del canale di guida 15 può essere vantaggiosamente ottenuta mediante l'impegno reciproco fra scanalature e sporgenze ricavate sulle corrispondenti superfici delle due parti in impegno, rispettivamente della porzione 11b e della porzione distale 15a del canale di guida 15.

Alternativamente, l'impegno fra la porzione 11b e la porzione 15a può essere ottenuto mediante incollaggio.

L'impegno fra detta porzione 11b e la porzione 15a dovrà essere sufficiente ad evitare che la seconda porzione 11b della testa 11 arretri durante il normale utilizzo del dispositivo, cioè durante il bloccaggio e lo sbloccaggio mediante l'apposita chiave e tuttavia dovrà consentire che detta seconda porzione 11b arretri lungo il canale 15 fino a disimpegnarsi dalla zona di impegno "I" se percossa dall'esterno nel tentativo di ruotarla senza l'uso della chiave apposita.

Vantaggiosamente, grazie alla previsione di una porzione della testa 11, sulla quale è ricavata la sede 13 di impegno per la chiave, che può arretrare all'interno del dispositivo se percossa dall'esterno, il rischio di effrazione risulta notevolmente ridotto.

Il dispositivo 3 comprende inoltre preferibilmente una boccola 21 montata folle, cioè libera di ruotare, attorno alla testa 11 del dispositivo antifurto, grazie all'interposizione di un anello elastico 23, ad esempio un anello Seeger realizzato in acciaio, che impedisce lo sfilamento assiale della boccola 21 rispetto alla testa 11.

La boccola 21 comprende un corpo cilindrico 21a esteso sostanzialmente lungo tutta la superficie laterale della testa 11 e preferibilmente una porzione di base 21b estendentesi radialmente verso l'interno della boccola 21.

Detta porzione di base 21b ricopre parzialmente la base della testa 11 sulla quale è ricavata la sede 13 definendo una corrispondente corona circolare, che circonda sostanzialmente detta sede 13. Grazie a detta porzione di base 21b risulta impossibile inserire la punta di uno scalpello o cacciavite o simile utensile affilato, assialmente fra la boccola 21 e la testa 11 del dispositivo 3, nel tentativo di frantumare la boccola 21 allo scopo di rimuoverla dal dispositivo.

Benché il dispositivo sia stato descritto con riferimento alla configurazione in cui la sporgenza è prevista sulla testa della chiave e la corrispondente sede complementare è prevista nella testa del dado o bullone antifurto, è tuttavia possibile che la sporgenza sia prevista nella testa del dado o bullone e la sede complementare sia ricavata sulla chiave.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1.Dispositivo di bloccaggio antifurto (3) per il fissaggio di una ruota di un automezzo, realizzato in forma di dado o bullone dotati di stelo filettato (5), comprendente una testa (11) provvista di una porzione (11b) dotata di mezzi di impegno (13) per una chiave complementare con la quale è possibile ruotare detto dispositivo, caratterizzato dal fatto che la porzione (11b) di detta testa, sulla quale sono previsti detti mezzi di impegno (13), è suscettibile di assumere una configurazione di rotazione folle rispetto a detto stelo, se percossa dall'esterno. 2.Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detta testa (11) comprende una prima porzione (11a), solidale allo stelo filettato (5), ed una seconda porzione (11b) suscettibile di scorrere assialmente arretrando all'interno di detto dispositivo se percossa dall'esterno. 3.Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detta prima porzione (11a) presenta una forma sostanzialmente cilindrica cava ed in cui detta seconda porzione (11b) presenta una forma sostanzialmente discoidale. 4.Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detta prima porzione (11a) della testa (11) definisce una guida assiale (15) in cui detta seconda porzione (11b) è suscettibile di scorrere assialmente. 5.Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detta seconda porzione (11b) di detta testa (11) può scorrere fra una configurazione di impegno rispetto alla prima porzione (11a), corrispondente alla posizione distale rispetto allo stelo (5), ed una posizione di disimpegno rispetto a detta prima porzione (11a), corrispondente alla posizione prossimale rispetto a detto stelo (5). 6.Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detta guida assiale (15) è definita in forma di canale assiale cilindrico dotato di una porzione distale (15a) di sezione ridotta rispetto ad una porzione prossimale (15b). 7.Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui detto canale di guida (15) presenta una lunghezza almeno doppia rispetto alla zona di impegno "I" definita fra detta seconda porzione (11b) della testa (11) e detta porzione distale (15a) del canale di guida (15), in modo tale che detta seconda porzione (11b) possa scorrere assialmente verso l'interno del dispositivo (3) disimpegnandosi dalla prima porzione (11a) ed assumendo conseguentemente una configurazione folle in cui è libera di ruotare. 8.Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detta zona di impegno "I" definita fra detta seconda porzione (11b) della testa (11) e detta porzione distale (15a) del canale di guida (15) è ottenuta mediante l'impegno reciproco fra scanalature e sporgenze ricavate sulle corrispondenti superfici delle due parti in impegno, rispettivamente della porzione (11b) e del canale di guida (15). 9.Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di impegno sono realizzati in forma di una o più sedi (13) atte ricevere sporgenze complementari previste sulla testa di una chiave antifurto corrispondente. 10.Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui è inoltre prevista una boccola (21) montata folle, cioè libera di ruotare, attorno alla testa (11) del dispositivo antifurto, che impedisce di afferrare e svitare il dispositivo con un attrezzo di tipo tradizionale, quale ad esempio una pinza o simile.