ITTO20070070A1 - Modulo refrigerato per l'erogazione di gelati, surgelati e simili - Google Patents

Modulo refrigerato per l'erogazione di gelati, surgelati e simili Download PDF

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ITTO20070070A1
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Giuseppe Margarino
Aldo Micheletto
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Modulo refrigerato per l'erogazione di gelati, surgelati e simili "
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un modulo refrigerato per l'erogazione di gelati, surgelati e simili, ad esempio in distributore di prodotti del tipo generale in cui un utilizzatore, a fronte della corresponsione di un importo in denaro versato direttamente a mezzo ad esempio di una gettoniera oppure indirettamente mediante deduzione da una carta di pagamento o simile, può selezionare un prodotto desiderato ed ottenerne l'erogazione.
Sono noti siffatti distributori di prodotti comprendenti un armadio provvisto di un'apertura frontale verticale, cui è associato un pannello di chiusura almeno parzialmente trasparente, nell'armadio essendo definito almeno un vano nel quale è disposta una pluralità di erogatori a ripiano o cassetto, verticalmente sovrapposti, in ciascuno dei quali è definita una pluralità di comparti paralleli rivolti alla suddetta apertura frontale e provvisti di rispettivi dispositivi motorizzati, ad esempio spirali motorizzate, azionabili in modo controllato per provocare l'erogazione per caduta di un prodotto in corrispondenza di detta apertura frontale verso un sottostante ricettacolo accessibile dall'esterno.
Uno scopo della presente invenzione è di realizzazione un modulo refrigerato estraibile utilizzabile in un tale distributore di prodotti, in modo tale per cui oltre all'erogazione dei tradizionali prodotti non refrigerati ed eventualmente di bevande refrigerate, risulta consentita anche l'erogazione di prodotti che richiedono una conservazione a bassa temperatura ovvero una refrigerazione intensa, quali gelati, surgelati e simili.
Questo ed altri scopi vengono realizzati secondo l'invenzione con un modulo refrigerato le cui caratteristiche principali sono definite nell'annessa rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione appariranno dalla descrizione dettagliata che segue, effettuata a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
la figura 1 è vista prospettica frontale di un distributore di prodotti di tipo per sé noto in cui è montato un modulo refrigerato secondo la presente invenzione ;
la figura 2 è una vista prospettica frontale del distributore di prodotti secondo la figura 1, mostrato con il pannello o porta frontale in condizione aperta,
la figura 3 è una vista prospettica frontale di un modulo refrigerato secondo la presente invenzione;
la figura 4 è una vista prospettica laterale parziale del modulo refrigerato della figura 3;
la figura 5 è una vista laterale di detto modulo refrigerato; e
la figura 6 è una vista prospettica parziale che mostra parte del suddetto modulo refrigerato.
Nelle figure 1 e 2 con 1 è complessivamente indicato un distributore di prodotti di tipo per sé noto.
Tale distributore 1 comprende un armadio 2 di forma essenzialmente parallelepipeda, presentante un'apertura frontale verticale 3 (figura 2) cui è associato un pannello o porta di chiusura 4. Tale pannello o porta 4 presenta preferibilmente un'ampia finestra trasparente 4a atta a consentire ad un utilizzatore la visione dei prodotti contenuti nel distributore .
Nell'armadio 2 è definito almeno un vano 5 (figura 2) aperto in relazione affacciata alla porta 4, ed in particolare alla finestra trasparente 4a.
Nel vano 5 è montata una pluralità di ripiani o cassetti di erogazione 6 verticalmente sovrapposti. Tali dispositivi di erogazione sono di tipo per sé noto. Ciascuno di essi comprende una pluralità di comparti paralleli 7 (figura 2), rivolti all'apertura frontale 3 dell'armadio 2, in cui sono provviste spirali 8 motorizzate, azionabili in rotazione in modo controllato per provocare l'avanzamento di prodotti preposizionati fra le loro spire. La disposizione è tale per cui una rotazione controllata di una spirale 8 è suscettibile di provocare l'erogazione del suo prodotto più prossimo alla porta 3 dell'armadio 2 per caduta verso un sottostante scivolo 9 (figura 2) che convoglia il prodotto erogato verso un ricettacolo 9a che è predisposto nella porta 4 e a cui 1'utilizzatore può accedere manualmente attraverso un’apertura o varco 10 (figura 1), preferibilmente richiuso da un portello mobile il.
Con riferimento alla figura 2, nella parte inferiore del vano 5 al di sotto della schiera di ripiani o cassetti di erogazione 6 è definita una regione 12 in cui è montato un modulo refrigerato secondo la presente invenzione, complessivamente indicato 13. Tale modulo 13 risulta disposto in posizione sopraelevata rispetto allo scivolo 9 di raccolta e di convogliamento dei prodotti erogati per caduta.
Con riferimento alle figure da 3 a 5, il modulo refrigerato 13 comprende un contenitore 14 a guisa di cassa parallelepipeda, con pareti termoisolate, presentante un'apertura frontale 15. A tale apertura 15 del contenitore 14 è associata una porta di chiusura 16, articolata in modo girevole intorno ad un asse essenzialmente orizzontale in adiacenza al lato superiore di detta apertura, a mezzo di cerniere 17.
Alla porta 16 è associato un dispositivo di apertura motorizzato, complessivamente indicato con 19 nelle figure da 3 a 5.
Nell'esempio di realizzazione illustrato tale dispositivo comprende un motore elettrico 20 il cui albero è accoppiato alla porta 16 attraverso un cinematismo includente un organo girevole a manovella 21 al quale è eccentricamente articolata una prima estremità 22a di una biella 22, 1'altra estremità 22b della quale è accoppiata alla porta 16 (figure 3 e 4).
L'estremità 22b della biella 22 è accoppiata alla porta 16 in modo disaccoppiabile, in modo tale per cui tale porta è apribile in modo motorizzato, mediante l'attivazione del motore 20, per un'ampiezza angolare predeterminata (ad esempio di 20°) ed è apribile in modo manuale per una seconda e maggiore ampiezza o estensione angolare (ad esempio di 160°), previo disaccoppiamento della biella 22 dalla porta 16.
Con riferimento alle figure 3 e 4, l'estremità 22b della biella 22 è sagomata essenzialmente a guisa di forcella con due diti o rebbi 22c e 22d fra i quali è definito un incavo in cui, a porta 16 chiusa, si impegna un perno 23 fissato lateralmente a tale porta. Il rebbio o dito 22c è convenientemente più lungo dell'altro rebbio o dito 22d, per le ragioni che appariranno chiare nel seguito.
Il perno 23 è accolto con un certo qual gioco nell<1>incavo definito fra i rebbi 22b e 22d della biella 22.
La disposizione è tale per cui quando la porta 16 è chiusa, l'articolazione fra l'estremità 22a della biella 22 e l'organo a manovella 21 si trova essenzialmente in una posizione di punto morto inferiore (figure 3 e 4). In tale condizione il perno 23 della porta è impegnato fra i rebbi 22c e 22d della biella.
Alla porta 16 è lateralmente articolata una prima estremità di una molla a gas 24, di tipo per sé noto. L'altra estremità di tale molla a gas 24 è articolata ad una staffa 25 fissata ad una parete laterale del contenitore 14 del modulo refrigerato 13.
Con riferimento alla figura 3, la disposizione è tale per cui quando la porta 16 è chiusa l'asse longitudinale della molla a gas 24 passa dietro l'asse delle cerniere 17.
Quando la porta è chiusura la molla a gas 24 agisce su di essa tendendo ad applicarle una forza in direzione dell<1>apertura 15 del contenitore 14. Grazie al gioco esistente fra il perno 23 e la biella 22, la molla 24 risulta così in grado di realizzare una "ripresa" del gioco che tendenzialmente nel tempo potrebbe venirsi a creare fra la porta 16 e l'apertura 15 a seguito del progressivo schiacciamento delle guarnizioni di tenuta fra esse interposte .
Il cinematismo di accoppiamento della porta 16 al contenitore 14 del modulo refrigerato 13 opera essenzialmente nel modo seguente.
Quando, partendo dalla condizione di porta chiusa (figure 3 e 4) il motore elettrico 20 viene azionato, il manovellismo includente l'organo 21 e la biella 22 fa oscillare la porta 16 intorno all'asse delle cerniere 17, sino a portarla ad una posizione di apertura angolare predeterminata, in cui essa forma ad esempio un angolo di circa 20° rispetto al piano della sua posizione di partenza. In tale condizione, come si vedrà nel seguito, è possibile provocare l'erogazione selettiva di un prodotto refrigerato (gelato, surgelato o simile) contenuto all'interno del modulo 13..
Nel corso di tale apertura motorizzata della porta 16, la molla a gas 24 viene ulteriormente compressa .
Effettuata l'erogazione del prodotto refrigerato selezionato, la porta 16 viene nuovamente richiusa previa riattivazione del motore elettrico 20. Il ritorno della porta 16 alla posizione di chiusura è agevolato per un verso dalla forza di gravità, e per altro verso dall'azione della molla a gas 24 che si ridistende.
Il movimento di apertura motorizzata e richiusura della porta 16 è permesso dal fatto che quando la porta 4 del distributore di prodotti 1 è chiusa, vi è un certo spazio libero fra la porta 16 del modulo 13 e la porta 4 del distributore 1.
All’interno del contenitore 14 è definito un vano 28 (figura 5) in cui è disposto almeno un ulteriore erogatore a ripiano o cassetto 106, analogo agli erogatori 6 sopra descritti, e comprendente anch’esso una pluralità di spirali motorizzate 108 (figure 3 e 5). Ciascuna di tali spirali consente di accogliere, e poi di erogare, prodotto refrigerati quali gelati e simili.
Con riferimento alla figura 5, in modo per sé noto ciascuna spirale 108 è azionabile a rotazione a mezzo di un associato gruppo motoriduttore a comando elettrico 29 ubicato nella parte posteriore del relativo scomparto.
Il ripiano o cassetto 106 a spirali motorizzate del modulo 13 è convenientemente estraibile da tale modulo, per agevolarne il caricamento con i prodotti da erogare.
Il contenitore 14 del modulo 13 è provvisto di un evaporatore interno, fissato ad esempio presso la faccia inferiore della sua parete dì sommità, oppure incorporato all'interno di tale parete di sommità come è mostrato a tratteggio nella figura 5, ove il serpentino dell'evaporatore è indicato con 26.
Tale evaporatore 26 è collegabile, a mezzo di una doppia tubazione flessibile 27 (figure 2, 3 e 5) ad un gruppo motocompressore-condensatore, quale quello complessivamente indicato con 35 nella figura 2.
Convenientemente, l’evaporatore 26 del modulo refrigerato 13 è di tipo ventilato, ad esempio a mezzo di un doppio ventilatore (non illustrato). A tale evaporatore 26 è associata una sonda di temperatura 30 (figura 5) il cui segnale è utilizzabile anche ai fini di comandare le periodiche operazioni di sbrinamento dello stesso.
All<1>evaporatore 26 è convenientemente associato un vassoio di raccolta dell'acqua di sbrinamento. Rispettivi resistor! di sbrinamento sono associati all<1>evaporatore 26 ed a tale vassoio, e detti resistor! sono convenientemente controllati in modo differenziato. Il resistore di sbrinamento dell'evaporatore 26 è controllato in modo tale per cui esso viene automaticamente disattivato quando la temperatura dell'evaporatore 26 raggiunge un valore predeterminato, sopra 0°C.
Per contro, convenientemente la durata T dell'alimentazione di corrente al resistore di sbrinamento del vassoio di sgocciolamento è legata al numero N di aperture della porta 16 effettuate dall'ultima operazione dì sbrinamento precedente, secondo una relazione del tipo T=A+NxB, ove A è un valore fisso, eventualmente differenziato per il primo sbrinamento rispetto agli sbrinamenti successivi, e B è un valore determinato sperimentalmente.
Lo sbrinamento dell'evaporatore 26 è controllato in modo termostatizzato, con una differenza di temperatura ridotta fra la condizione di on e la condizione di off, il che comporta l'utilizzo di compressori ad alta coppia di spunto.
Grazie ai provvedimenti sopra descritti, all'interno del contenitore 14 del modulo refrigerato 13 è possibile assicurare un'elevata uniformità di temperatura, in tutti i punti del vano 28, e nel tempo, durante i transitori di termostatazione, le operazioni di sbrinamento, e dopo il ricaricamento del modulo 13 con nuovi prodotti. Ciò consente di mantenere la temperatura dei prodotti {gelati) in un campo ristretto (ad esempio fra -18° e -21°C), il che consente di assicurare un elevato e costante livello di gradimento del gelato (ottima percezione degli aromi, sofficità del prodotto e assenza di effetti di "bruciatura" della lingua del consumatore).
Come si è già descritto in precedenza, per la porta 16 del modulo refrigerato 13 sono possibili due diverse modalità dì apertura:
in vista dell'erogazione di un prodotto l'apertura della porta 16 è limitata ad un valore di ad esempio circa 20°, al fine di non interferire con la porta 4 del distributore di prodotti 1; e in fase di caricamento o ricaricamento di prodotti e/o per le periodiche operazioni di pulizia del dispositivo erogatore a cassetto 106, la porta 4 del distributore dì prodotti 1 viene aperta e non sussistono problemi di interferenza della porta 16 con la porta 4: in questa condizione la porta 16 può essere ribaltata manualmente, pressoché completamente, verso l'alto.
L'apertura manuale della porta 16 è consentita dalla possibilità di disaccoppiamento fra il perno 23 di tale porta e la forcella terminale della biella 22. In effetti, se a partire dalla posizione di chiusura la porta 16 viene ruotata manualmente verso l'alto, dopo una certa corsa angolare il perno 23 si disimpegna dalla forcella 22b della biella 22. La biella 22 passa allora ad una posizione di attesa, parzialmente rappresentata a tratteggio nella figura 4, sotto l'azione della forza di gravità, preferibilmente coadiuvata dall'azione di una molla ausiliaria di richiamo 36 di forza modesta (figure 3 e 4). In tale posizione di attesa la biella 22 si appoggia ad esempio sulla staffa 25, la quale a mezzo di una o più piegature si "allarga" rispetto al fianco del contenitore 14.
La porta 16 può quindi essere ulteriormente oscillata verso l'alto, sino all'apertura pressoché completa. Durante tale oscillazione, la molla a gas 24 inizialmente oppone una resistenza al movimento della porta, poi superato un punto morto, essa si riestende tendendo a coadiuvare il movimento di ribaltamento verso l’alto della porta 16.
Ultimate le operazioni di caricamento di prodotti e/o di pulizia dell'erogatore a cassetto 106, la porta 16 può essere richiusa manualmente. Nell'oscillazione di ritorno verso la posizione di chiusura, la molla a gas 24 dapprima si comprime opponendosi moderatamente al movimento della porta, poi dopo aver superato una certa posizione, essa si riestende e concorre ad agevolare la richiusura della porta. Nella fase terminale della corsa angolare di ritorno della porta 16, il suo perno 23 si accosta nuovamente al lato del rebbio o dito 22c della biella 22 che è rivolto all'altro rebbio o dito 22d, sino a portarsi nell'incavo definito fra tali rebbi o diti. Raggiunta tale condizione, l'ulteriore oscillazione della porta 16 verso la posizione di chiusura provoca il ritorno della biella 22 alla posizione di riposo mostrata nella figura 4. Nella chiusura manuale della porta sì ha dunque una sorta di accoppiamento automatico fra la porta 16 e la biella 22, in vista di una successiva apertura motorizzata.
La soluzione ora descritta presenta numerosi vantaggi .
In primo luogo risulta possibile aprire la porta 16 manualmente in qualsiasi momento, e poi richiuderla senza che ci si possa dimenticare di riaccoppiare tale porta alla biella. Inoltre, quando la porta è stata manualmente aperta non è necessario trattenerla manualmente nella posizione di apertura, in quanto a ciò provvede la molla gas 24. Grazie al gioco previsto fra il perno 23 e l'estremità a forcella 22b della biella 22, si realizza un effetto di recupero automatico del gioco legato a cedimenti delle guarnizioni di tenuta.
Nel corso della normale operatività, se un prodotto da erogare rimane accidentalmente intrappolato fra la porta 16 e l'apertura 15 del modulo 13, la biella 22 può automaticamente svincolarsi dal perno 23 e proseguire il proprio movimento sino a che l'organo a manovella 21 raggiunge la posizione di punto morto inferiore. Il prodotto intrappolato non viene quindi danneggiato, in quanto la forza su di esso esercitata dalla porta 16 per gravità e per effetto del richiamo dovuto alla molla a gas 24 è complessivamente modesta. In tal caso il modulo refrigerato non deve necessariamente essere messo "fuori servizio": una successiva selezione di un altro prodotto è suscettibile di provocare la liberazione del prodotto precedentemente intrappolato ed il ripristino di condizioni di operatività normale .
Nell’esempio di utilizzo sopra descritto in relazione alle figure 1 e 2, il modulo refrigerato 13 è montato nella regione 12 del vano 5 dell'armadio 2 in modo estraibile attraverso l'apertura frontale 3 di tale armadio. Inoltre, convenientemente, anche il gruppo motocompressore-condensatore 35, che è associato e collegato a tale modulo 13, è montato anch'esso in modo estraibile attraverso l'apertura frontale 3 dell'armadio 2, convenientemente congiuntamente con il modulo 13, senza dover interrompere le condutture di collegamento 27.
Grazie a queste caratteristiche il modulo 13 e l'associato gruppo 35 possono essere agevolmente montati e smontati.
Nelle regioni a clima temperato, l'utilizzo del modulo 13 dell'associato gruppo 35 è in genere di tipo stagionale, legato alla stagionalità del consumo di gelati e simili. Nelle stagioni più fredde, il modulo 13 e l'associato gruppo 35 possono essere agevolmente rimossi dal distributore, e in luogo del modulo 13 nella regione 12 possono essere installati ulteriori erogatori a ripiano a cassetto 6 a spirali motorizzate, analoghi a quelli soprastanti. Tali ulteriori erogatori possono essere allora utilizzati per prodotti (ad esempio a base di cioccolato) la cui "stagionalità" è essenzialmente complementare a quella dei gelati o simili.
La possibilità di montaggio e smontaggio del modulo 13 dell'associato gruppo 35 attraverso l'apertura frontale 3 del distributore di prodotti 1 risulta particolarmente vantaggiosa, in guanto non comporta lo spostamento del distributore 1 nel suo complesso, spostamento che in certe condizioni di montaggio e/o di utilizzo del distributore 1 potrebbe risultare non solo difficoltoso, ma addirittura impossibile.
Con riferimento in particolare alle figure 3 e 6, convenientemente l'erogatore a cassetto 106 interno al modulo refrigerato 13 presenta una pluralità di comparti 107 per prodotti da erogare tramite rispettive spirali motorizzate 108. I comparti 107 sono separati gli uni dagli altri da setti divisori 40, almeno alcuni dei quali comprendono ciascuno una porzione di parete inferiore 40a, essenzialmente verticale, ed una soprastante porzione di parete 40b inclinata rispetto alla verticale.
Tale soluzione consente di incrementare la capacità di posizionamento di prodotti aventi una configurazione generale rastremata, in particolare di gelati a forma di cono, i quali possono essere disposti con l'estremità rastremata o punta rivolta verso il basso. Tale disposizione permette di in crementare la quantità di tali prodotti, sensìbilmente oltre il numero che sarebbe possibile posizionare ed erogare se i setti divisori 40 fossero normali pareti verticali diritte.
Come si vede in particolare nella figura 6, convenientemente le porzioni superiori 40b dei due setti divisori 40 più interni possono essere inclinati in modo da risultare tra loro divergenti verso l'alto. Inoltre, le porzioni superiori inclinate 40b degli altri setti divisori 40 che sono relativamente più esterni, possono convenientemente presentare un'inclinazione meno accentuata rispetto alle porzioni 40b dei setti 40 più interni.
Convenientemente il modulo refrigerato 13 è provvisto internamente di un dispositivo antiribaltamento dei prodotti da erogare. Tale dispositivo antiribaltamento è complessivamente indicato con 41 nella figura 6 e nella realizzazione illustrata comprende una bandella orizzontale 42 connessa alle estremità ad un traversino superiore 43, tramite due bracci laterali di connessione 44. Il traversino 43 è montato girevole intorno ad un asse orizzontale, fra due montanti 45 che si estendono verso l’alto dalle pareti laterali più esterne dell'erogatore a cassetto 106.
La bandella oscillabile 42 del dispositivo anti-ribaltainento 41 è destinata ad essere investita dalla parte superiore di un prodotto in corso di erogazione in corrispondenza di uno dei comparti 107 dell'erogatore 106. La bandella 42, e gli associati bracci 44, sono convenientemente realizzati con un materiale leggero, ad esempio una materia plastica od alluminio, in modo tale che la resistenza opposta al movimento del prodotto in fase di erogazione non sia eccessiva, bensì sufficientemente semplicemente ad evitarne il ribaltamento e la possibilità di inceppamento nel percorso di caduta verso il ricettacolo 9a.
Preferibilmente, sebbene non necessariamente, la bandella 42 in corrispondenza del suo lato inferiore presenta una formazione sagomata 42a (figura 6) a cui sono fissabili in modo essenzialmente rigido alette o bandelle essenzialmente verticali, posizionate innanzi a scomparti 107 in cui siano disposti prodotti di altezza modesta, nei confronti dei quali la sola bandella 42 non sarebbe atta a realizzare la funzione di anti-ribaltamento.
Alla faccia anteriore della bandella 42 può essere applicata una striscia 46 (figura 6) di forma corrispondente, recante ad esempio messaggi pub blicitari, e/o motivi decorativi, ecc.. Tale striscia 46 risulta visibile dall'esterno, come si vede nelle figure da 1 a 3.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione, come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Modulo refrigerato (13) comprendente un contenitore (14) provvisto di un evaporatore interno (26) e presentante un'apertura frontale (15) cui è associata una porta di chiusura (16) motorizzata, articolata in modo girevole intorno ad un asse sostanzialmente orizzontale adiacente al lato superiore dell'apertura frontale (15) del modulo (13); nel contenitore (14) essendo realizzato un vano (28) in cui è disposto almeno un erogatore a ripiano o cassetto (106) in cui è definita una pluralità di comparti paralleli (107) rivolti a detta apertura frontale (15), atti ad accogliere prodotti refrigerati quali gelati, surgelati e simili, e provvisti di rispettivi dispositivi motorizzati (108) azionabili in modo controllato per provocare l'erogazione per caduta di un prodotto in corrispondenza di detta apertura (15); mezzi di controllo atti, in vista dell'erogazione di un prodotto contenuto nel modulo refrigerato (13), a provocare in sequenza un'apertura motorizzata della porta (16), l'attivazione selettiva di un dispositivo motorizzato (106) per l'erogazione del prodotto desiderato, e la richiusura moto rizzata di detta porta (16); detti mezzi dì controllo includendo un motore di comando (20) accoppiato a detta porta (16) tramite un cinematismo di traamissione (21, 22) che comprende un organo girevole a manovella (21) accoppiato a detto motore di comando (20), ed una biella (22) articolata da una parte a detto organo girevole a manovella (21) e dall'altra parte accoppiata alla porta (16) in modo disaccoppiabìle, in modo tale per cui la porta (16) è apribile in modo motorizzato per una prima ampiezza angolare predeterminata, ed è inoltre apribile in modo manuale per una seconda ampiezza angolare, maggiore di detta prima ampiezza, grazie al disaccoppiamento della biella (22) dalla porta (16); la disposizione essendo tale per cui la porta (16) è riaccoppiabile automaticamente alla biella (22) per effetto di una richiusura manuale della porta (16).
  2. 2. Modulo refrigerato secondo la rivendicazione 1, in cui l'estremità (22b) della biella (22) accoppiata alla porta (16) è sagomata essenzialmente a guisa di forcella atta ad accogliere con gioco un corrispondente perno (23) portato dalla porta (16), alla biella (22) essendo associati mezzi di posizionamento (25) in modo tale per cui quando la porta (16) viene aperta manualmente la biella (22) si disimpegna da detto perno (23) e si dispone in una posizione di attesa in cui è suscettibile di ricevere in detta estremità a forcella (22b) il perno (23) della porta (16) nel successivo movimento di rìchiusura .
  3. 3. Modulo refrigerato secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto motore di comando (20) è connesso alla parete inferiore del contenitore (14) di detto modulo refrigerato (13).
  4. 4 . Modulo refrigerato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto evaporatore (26) è incorporato nella o disposto presso la parete superiore del contenitore (14).
  5. 5. Modulo refrigerato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui un apparato frigorigeno esterno (25) è associato a detto modulo evaporatore (26) e comprende un gruppo includente un motocompressore ed un condensatore.
  6. 6. Modulo refrigerato secondo la rivendicazione precedente, in cui l'evaporatore (26) del modulo refrigerato (13) è collegato a detto circuito frigorigeno esterno (35) tramite tubazioni flessibili (27).
  7. 7. Modulo refrigerato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui a detto evaporatore (26) del modulo refrigerato (13) sono associati mezzi di controllo (30) atti a consentirne uno sbrinamento in modo termostatizzato.
  8. 8. Modulo refrigerato secondo la rivendicazione 7, in cui a detto evaporatore (26) è associato un vassoio di raccolta dell'acqua di sgocciolamento prodotta nello sbrinamento di detto evaporatore (26), a detto vassoio essendo associati mezzi di sbrinamento atti ad attuare fasi di sbrinamento del vassoio secondo una funzione predeterminata del numero (N) di aperture della porta (16) del modulo (13) effettuate dalla precedente fase di sbrinamento.
  9. 9. Modulo refrigerato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l'erogatore a ripiano o cassetto (106) comprende una pluralità di comparti (107) separati fra loro mediante una pluralità di setti divisori (40), almeno alcuni dei quali presentano una rispettiva porzione inferiore di parere (40a) essenzialmente verticale, ed una soprastante porzione di parete (40b) avente una giacitura inclinata rispetto alla verticale.
  10. 10. Modulo refrigerato secondo la rivendicazione 9, in cui i setti divisori (40a) più interni hanno le rispettive porzioni di parete inclinate (40b) che divergono fra loro verso l'alto.
  11. 11. Modulo refrigerato secondo la rivendicazione 10, in cui le porzioni di parete inclinate (40b) dei setti divisori (40) più esterni presentano inclinazioni inferiori rispetto alle inclinazioni delle porzioni inclinate (40b) dei setti divisori (40) più interni.
  12. 12. Modulo refrigerato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui presso l'apertura frontale (15) è provvisto un dispositivo antiribaltamento (41) includente un organo (42, 46) basculante intorno ad un asse orizzontale adiacente al lato superiore di detta apertura frontale (15), detto organo basculante estendendosi in posizione sopraelevata rispetto ai dispositivi motorizzati di erogazione (108), ed essendo suscettibile di interferire con il movimento di un prodotto in corso di erogazione .
  13. 13. Distributore (1) di prodotti, comprendente in modo per sé noto un armadio (2) presentante un'apertura frontale verticale (3) cui è associato un pannello di chiusura (4) almeno parzialmente trasparente; nell'armadio (2) essendo definito almeno un vano (5) nel quale è montata una pluralità di erogatori a ripiano o cassetto (6), verticalmente sovrapposti, in ciascuno dei quali è definita una pluralità di comparti paralleli (7) rivolti a detta apertura frontale (3) e provvisti di rispettivi dispositivi motorizzati (8) azionabili in modo controllato per provocare l'erogazione per caduta di un prodotto in corrispondenza di detta apertura frontale (3) verso un sottostante ricettacolo (9) accessibile dall'esterno.
  14. 14. Distributore secondo la rivendicazione 13, in cui detto modulo refrigerato (13) è intercambiabile con una pluralità di erogatori a ripiano o cassetto (6) del distributore (1).
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