ITTO20060429A1 - Macchina lavabiancheria, particolarmente a caricamento frontale - Google Patents

Macchina lavabiancheria, particolarmente a caricamento frontale Download PDF

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ITTO20060429A1
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Macchina lavabiancheria, particolarmente a caricamento frontale”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una macchina lavabiancheria, particolarmente del tipo a caricamento frontale.
Le macchine lavabiancheria di tipo europeo comprendono tipicamente un cesto traforato per il contenimento dei panni da lavare, di forma sostanzialmente cilindrica e montato per ruotare secondo un asse sostanzialmente orizzontale. Il cesto è montato all interno di una vasca, sostenuta elasticamente airintemo di un mobile della macchina. La macchina è provvista di mezzi di alimentazione idrica, controllati in modo da far addurre in vasca un liquido di lavaggio o di risciacquo, sino al raggiungimento di determinato livello. Nel corso del funzionamento della macchina un motore pone in rotazione il cesto, causando con ciò l’immersione parziale e temporanea dei panni nel bagno di lavaggio o di risciacquo presente nella zona inferiore della vasca.
Al fine di migliorare l’efficacia delle fasi di lavaggio e/o di risciacquo talune lavabiancheria sono dotate di un sistema di ricircolo del liquido di trattamento. In alcune soluzioni parte del liquido raccolto in vasca viene prelevato tramite una pompa ed irrorato verso l’interno del cesto, ad esempio tramite mezzi ad ugello montati nella parte superiore della vasca oppure montati in corrispondenza di un mozzo del cesto. Tali sistemi, per quanto mediamente efficienti, presuppongono l impiego di una pompa e di appositi condotti, così risultando generalmente costosi.
In altre soluzioni, più economiche, l’effetto di circolo viene invece realizzato sfruttando i tradizionali elementi trascinatori previsti all’ interno del cesto. Come è noto, onde favorire l’agitazione ed il rimescolamento della biancheria nel cesto, quest’ultimo è usualmente provvisto di nervature interne, che sporgono dalla parete circonferenziale del cesto stesso in direzione del suo centro. Tali elementi trascinatori, ricavati tramite sagomatura della suddetta parete circonferenziale oppure configurati come componenti fissati a quest’ ultima, sono internamente cavi e solitamente di sezione approssimativamente triangolare.
In corrispondenza dell’elemento trascinatore la parete circonferenziale del cesto presenta passaggi di ingresso, tramite i quali parte del liquido costituente il bagno di lavaggio o di risciacquo presente sul fondo della vasca può penetrare all’interno del trascinatore, quando quest’ultimo viene a trovarsi nella zona del punto morto inferiore del cesto. L’elemento trascinatore è anche dotato di passaggi di uscita nella sua parte rivolta all’interno del cesto, solitamente in corrispondenza della cuspide del trascinatore. In questo modo, a seguito della rotazione cesto, quando il trascinatore raggiunge la zona del punto morto superiore, l’acqua contenuta nel trascinatore stesso può essere irrorata all’interno del cesto, tramite i suddetti fori di uscita, sulla biancheria sottostante. In questo modo viene ottenuto un certo effetto di ricircolo del liquido di lavaggio o di risciacquo. Una soluzione di questo tipo è descritta, ad esempio, nel documento EP-A-0244365.
Le soluzioni con ricircolo di liquido ottenute tramite uno o più trascinatori secondo la tecnica nota sono di efficienza relativamente ridotta, sostanzialmente a causa del fato che il liquido raccolto dal trascinatore fuoriesce in massima parte prima di raggiungere la suddeta regione del punto morto superiore.
Nei suoi termini generali, la presente invenzione si propone di realizzare una macchina lavabiancheria, del tipo con sistema di ricircolo impiegante almeno un elemento trascinatore, di efficienza accresciuta rispeto alla tecnica anteriore. Altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare una tale macchina in cui il suddeto elemento trascinatore sia di concezione costruttivamente semplice ed economica. Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una tale macchina in cui l’elemento trascinatore possa vantaggiosamente adempiere a funzionalità aggiuntive, rispetto all’agitazione dei panni ed al ricircolo del liquido di lavaggio o di risciacquo.
Questi ed altri scopi ancora, che risulteranno maggiormente chiari in seguito, sono raggiunti secondo la presente invenzione da una macchina lavabiancheria avente le caratteristiche delle rivendicazioni allegate. Le rivendicazioni costituiscono parte integrante dell’insegnamento tecnico qui fornito in relazione all’invenzione.
In estrema sintesi, secondo l’invenzione, il cesto della lavabiancheria viene provvisto di almeno un elemento trascinatore definente due camere in comunicazione di fluido, delle quali la prima è essenzialmente predisposta per raccogliere il liquido presente nella zona inferiore della vasca, mentre la seconda è essenzialmente predisposta per irrorare il suddeto liquido all’interno del cesto, a seguito della rotazione di quest’ultimo. Nella forma di attuazione preferita, le due camere sono affiancate secondo una direzione sostanzialmente parallela all’asse di rotazione del cesto e sono separate mediante una parete divisoria che presenta una pluralità di passaggi per il liquido.
Grazie a tali caratteristiche, il liquido caricato nella prima camera non viene scaricato anticipatamente, nel corso del passaggio dell’elemento trascinatore dal punto morto inferiore a quello superiore, ma passa nell’ambito della seconda camera, per essere poi irrorato sui panni tramite le rispettive aperture.
In una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, la seconda camera presenta un rispettivo sportello ed è predisposta per ricevere un agente di lavaggio, ad esempio di tipo liquido o in polvere, o eventualmente in forma di pastiglia. Con tale soluzione, pertanto, le funzionalità dell’elemento trascinatore risultano accresciute e quest’ultimo può essere sfruttato per immettere nella vasca di lavaggio, ad esempio, un detersivo necessario all’esecuzione di una fase di prelavaggio - nel caso di cicli che prevedano tale passo operativo - oppure del detersivo per l’esecuzione della fase di lavaggio in senso stretto, quando il ciclo non prevede il prelavaggio.
Questa soluzione consente di portare il detersivo rapidamente e completamente a contatto del bagno di lavaggio e della biancheria. Il fatto che l’elemento trascinatore venga portato, ad ogni rotazione del cesto, a contatto con il bagno presente in vasca assicura la completa asportazione del detersivo e Γ autopulizia del trascinatore. Nella forma di attuazione preferita il corpo dell’elemento trascinatore è formato da un pezzo principale, al quale è incernierato il suddetto sportello. Tali due componenti sono ottenibili con semplici operazioni di stampaggio di materiale termoplastico. Al suddetto pezzo principale è associato un dispositivo di bloccaggio/rilascio dello sportello, atto a mantenere lo sportello chiuso durante il funzionamento della macchina.
Le caratteristiche dell’ invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione particolareggiata che segue, fornita a puro titolo di esempio di una possibile forma di attuazione del trovato, effettuata con riferimento ai disegni annessi in cui:
- la figura 1 è una vista in prospettiva di una macchina lavabiancheria secondo l’invenzione;
- la figura 2 è una vista in prospettiva di un cesto portabiancheria della macchina di figura 1 ;
- la figura 3 è una vista in prospettiva di ima parte del cesto di figura 2, e - la figura 4 è una vista in prospettiva, parzialmente rotta, del cesto della macchina secondo l’invenzione (ribaltato di 180° secondo un asse verticale, rispetto alla figura 2).
Con particolare riferimento alla figura 1, con 1 è indicata nel suo complesso una macchina lavabiancheria secondo l’invenzione, comprendente un mobile indicato con 2. Nella parte superiore della faccia frontale del mobile sono presenti un pannello comandi 3 ed un dispositivo distributore di agenti di lavaggio 4. Nella regione intermedia della suddetta faccia frontale è definita un’apertura di accesso 5, che si affaccia su di una rispettiva apertura di una vasca di lavaggio, indicata con 6. Si noti che, in corrispondenza deH’apertura 5, alla parete frontale del mobile 2 è associato uno sportello o oblò, che in figura non è stato rappresentato. Sono tuttavia visibili la cerniera del suddetto oblò, indicata con 7, e parte del relativo dispositivo di bloccaggio/rilascio, indicato con 8.
All’interno della vasca 6 è montato girevole un tamburo o cesto, indicato con 10. Il cesto 10, destinato per contenere la biancheria da lavare, è girevole secondo un asse sostanzialmente orizzontale. Si precisa che con il termine “sostanzialmente orizzontale” si intende qui designare anche la situazione in cui l’asse di rotazione del cesto sia inclinato leggermente rispetto all’orizzontale, sino ad un massimo di 15°-20°.
Il suddetto cesto, sostanzialmente cilindrico, è visibile schematicamente in figura 2. Come da tecnica nota, il cesto 10 comprende una parete posteriore 11, una parete frontale 12 ed una parete periferica o circonferenziale 13. La parete frontale 12 è dotata di una rispettiva apertura 12a, per l’accesso all’interno del cesto. Come visibile in figura 1, tale apertura 12a è essenzialmente coassiale all’apertura frontale 5 del mobile 2 ed all’apertura della vasca 6.
La parete periferica 13 del cesto è prevalentemente traforata, ovvero la maggior parte del suo sviluppo angolare è interessata da una schiera di fori 14. Si noti che, per semplicità di rappresentazione, solo una parte limitata della schiera di fori 14 è stata rappresentata: nella realtà, tuttavia, tale schiera si estende per la parte prevalente della suddetta parete periferica 13, ad eccezione di una sua regione, come risulterà in seguito.
Nella forma di attuazione dell’invenzione illustrata nelle figure il cesto 10 è dotato di un unico elemento trascinatore, indicato nel suo complesso con 20, il cui corpo presenta una parte principale 21 fissata all’interno del cesto, in corrispondenza della parete periferica 13.
Come detto, secondo l’aspetto principale dell’invenzione, l’elemento trascinatore 20 presenta almeno due diverse camere, visibili parzialmente in figura 4, dove sono indicate con A e B. Nella forma di attuazione esemplificata, la camera A è delimitata in parte dal corpo del trascinatore 20 ed in parte da una regione 13a della parete periferica 13 del cesto, mentre la camera B è interamente definita nel corpo dell’elemento trascinatore 20. Le due camere A, B si estendono longitudinalmente secondo una direzione sostanzialmente parallela tra loro e rispetto all’asse di rotazione del cesto 10, ossia trasversalmente a quest’ultimo.
Come visibile in figura 4, il pezzo 21 comprende una parete superiore 2 la, da una zona intermedia dalla quale si diparte verso il basso (con riferimento alla figura) una parete 21b, che separa tra loro le camere A e B. Dalla parete intermedia 21b si diparte poi una parete fondo 2 le, generalmente curva o sostanzialmente a forma di settore cilindrico, che si ricollega alla parete superiore 21a tramite una piccola parete di estremità 21d. Il pezzo 21 comprende ulteriormente pareti laterali 2 le, visibili ad esempio in figura 3, che sono sostanzialmente parallele e prossime alle pareti posteriore Il e frontale 12 del cesto 10, airintemo di quest’ultimo. Il profilo inferiore di tale pareti laterali 21e è anch’esso generalmente ricurvo, in accordo alla curvatura della parete circonferenziale 13 del cesto.
Alla sua estremità prossima alla parete 21d, il pezzo 21 presenta un lembo 22, recante fori per il fissaggio alla parete drconferenziale 13, ad esempio tramite viti, rivetti o simili mezzi. All’ estremità opposta del pezzo 21, dalla parete 21 a si dipartono verso il basso una serie di appendici a colonna, indicate con 23, parimenti utilizzate per il fissaggio del pezzo 21 alla parete periferica 13, ad esempio tramite viti serrate dall’ esterno del cesto 10.
Nella parete superiore 21 a è prevista un’apertura, in corrispondenza della quale è montato imo sportellino 24, spostabile tra una posizione di chiusura ed una un posizione di apertura, secondo un asse orizzontale, indicato con X in figura 3. 1 mezzi per l’incemieramento dello sportellino 24 possono essere di qualsiasi tipo noto e comprendere, ad esempio, appendici dello sportellino stesso inserite in apposite sedi del pezzo 21. Lo sportellino 24 è dotato di una molteplicità di fori passanti, indicati con 24a. Nella zona centrale del pezzo 21, in posizione prossima alla parete intermedia 21b, il pezzo 21 definisce altresì una sede o alloggiamento per un dispositivo di bloccaggio/rilascio dello sportellino 24, tale dispositivo essendo indicato globalmente con 25. Il dispositivo 25, preferibilmente integrante almeno un elemento elastico (quale molla a elica) è di concezione in Sé nota, ad esempio del tipo comunemente utilizzato su dispositivi dispensatori di detersivi per macchine lavastoviglie, in abbinamento ai relativi sportellini ribaltabili. Il dispositivo 25 comprende una piccola leva di azionamento manuale, indicata con 25a, che sporge in una rispettiva sede 26 definita in corrispondenza della faccia superiore del trascinatore, tale faccia o fronte superiore essendo complessivamente formato dalla parete 21a e dallo sportellino 24.
Da quanto sopra descritto, e come visibile in figura 4, si nota come la camera B sia in pratica delimitata interamente nel corpo dell’elemento trascinatore 20, e precisamente mediante la parete intermedia 21b, la parete di fondo 2 le, la parete di estremità 21d, le rispettive porzioni delle pareti laterali 2 le, lo sportellino 24. Per contro, la camera A è delimitata solo in parte dal pezzo 21, e precisamente dalla rispettiva porzione di parete superiore 2 la, dalla parete intermedia 21b e dai rispettivi tratti di parete laterale 2 le.
La schiera di fori 14 interessa la parte prevalente dello sviluppo angolare della parete periferica 13, ad eccezione però di una sua certa regione, in corrispondenza della quale è prevista la camera A. Come si nota ancora dalla figura 4, tale regione, indicata con 13 a, è prevalentemente integra e priva dei fori 14: in tale regione sono comunque previste una o più aperture di dimensioni decisamente più ampie rispetto ai fori della schiera 14. Nella versione preferita dell’ invenzione, la regione 13a presenta almeno due di tali aperture, una delle quali indicata con 27, qui di forma generalmente oblunga.
Dalla figura 3 si nota come, in una possibile implementazione, almeno la camera B può essere suddivisa, tramite pareti trasversali 21f, in più semicamere; ciascuna di tali semicamere è in comunicazione con la camera A, tramite uno o più passaggi 28 formati nella parete intermedia 21b.
La camera B, la cui parete di fondo 21 c è priva di aperture, è suscettibile di essere caricata manualmente con un agente di lavaggio, aprendo lo sportellino 24 prima dell’ immissione dei panni da lavare nel cesto 10.
La macchina 1 comprende tutti gli elementi noti per il suo normale funzionamento (sistema di controllo, motore e trasmissione per il cesto, mezzi sensori di livello, una o più elettro-valvole di carico dell’acqua, pompa di scarico, eccetera), che prescindono dalla presente invenzione e che per questo non vengono qui illustrati e descritti in dettaglio.
Il funzionamento della macchina lavabiancheria secondo l’invenzione, per la parte qui di interesse, è il seguente. Prima dell’avvio di un ciclo di lavaggio, se desiderato, l’utente provvede a caricare un agente di prelavaggio o di lavaggio entro la camera B, portando il cesto 10 sostanzialmente nella posizione visibile in figura 1. Prima dell’immissione dei panni nel cesto 10 l’utente muove la leva 25a del dispositivo 25, in modo da consentire l’apertura dello sportellino 24, che si apre verso l’interno del cesto 10. Lo sportellino 24 può essere sollecitato in apertura da un elemento elastico, quale una molla elicoidale montata in corrispondenza di uno dei suoi perni di incemieramento. Dopo il caricamento del detersivo l’utente può richiudere lo sportellino 24, producendo il riaggancio del dispositivo 25. A questo punto l’utente può caricare i panni in macchina, ovvero all’interno del cesto 10. Dopo la chiusura dell’oblò deUa macchina, non rappresentato, e l’eventuale introduzione di uno o più ulteriori agenti di lavaggio nel distributore 4, l’utente può selezionare il ciclo di lavaggio desiderato ed avviarlo, con modalità in se note, tramite il pannello 3 (ad esempio, se nella camera B è stato caricato un detersivo di prelavaggio, nel distributore 4 possono essere immessi un detersivo di lavaggio ed un ammorbidente liquido).
Il sistema di controllo della macchina 1 comanda quindi il caricamento nella vasca 6 di una certa quantità d’acqua, controllata tramite idoneo misuratore di livello, ad esempio un pressostato. H sistema di controllo comanda quindi il motore che pone in rotazione il cesto 10, alla normale velocità di lavaggio, ad esempio nell’ordine dei 40-50 giri/minuto. Nel corso della fase iniziale del programma le rotazioni del cesto 10 causano la fuoriuscita del detersivo contenuto nella camera B attraverso i fori 24a dello sportellino 24. L’asportazione del detersivo avviene sia per gravità che a causa delle cicliche immersioni del trascinatore 20 nel bagno di lavaggio presente nella parte inferiore della vasca.
Per quello che riguarda l’aspetto di precipuo interesse per l’invenzione, nel corso della rotazione il trascinatore 20 raggiunge ciclicamente la regione inferiore della vasca 6, qui definita genericamente come zona del punto morto del cesto. Nel tratto di rotazione durante il quale la regione 13a della parete 13 risulta immersa nel bagno di lavaggio/risciacquo, parte del liquido può penetrare all’interno della camera A, tramite la o le aperture 27 (si noti che la rotazione qui considerata è una rotazione in senso orario del cesto 10, con riferimento alle figure 1 e 2). Parte del liquido può inoltre penetrare all’interno della camera A attraverso i passaggi esistenti tra le appendici 23 (si veda figura 4). Nel prosieguo del movimento angolare del cesto 10, l’acqua raccolta nella camera A non può ricadere all’intemo del cesto 10, stante l’assenza di aperture nella parete 21a. Il movimento angolare del cesto 10, e quindi Γ innalzamento del trascinatore 20 verso la regione del punto morto superiore, determina un certo accumulo di acqua ah’intemo della camera A, almeno per un livello corrispondente alla distanza tra la parete intermedia 21b ed il profilo delle aperture 27 più prossimo a questa parete. L’acqua qui contenuta passa attraverso i passaggi 28, presenti nella parete intermedia 21b, così raggiungendo la camera B. Da tale camera B l’acqua viene poi irrorata all’intemo del cesto, attraverso i fori 24a presenti nello sportellino 24. In questo modo viene ottenuto il desiderato effetto di ricircolo. Il ciclo di lavaggio procede con modalità sostanzialmente note ed analoghe a quelle delle comuni macchine lavabiancheria.
Prove pratiche effettuate dalla Richiedente hanno consentito di verificare che la soluzione proposta consente di migliorare la funzionalità di ricircolo rispetto alla tecnica anteriore. La suddivisione dell’elemento trascinatore 20 in almeno due camere comunicanti ha come effetto che la quantità di acqua che può essere irrorata quando l’elemento trascinatore si trova nella zona prossima al punto morto superiore è di molto accresciuta rispetto alla tecnica tradizionale, anche in virtù della accresciuta capacità o volume di contenimento del trascinatore.
Va ancora rilevato che, a differenza degli usuali elementi trascinatori secondo la tecnica nota, l’elemento 20 secondo l’invenzione presenta una faccia superiore sostanzialmente piana e parallela all’asse di rotazione del cesto 10, ossia che - in una sezione ortogonale all’asse del cesto - corrisponde ad una corda intersecante il profilo circolare del cesto stesso. La Richiedente ha avuto modo di verificare che con tale conformazione si ottiene un efficiente effetto di agitazione e/o rimescolamento dei panni, con possibilità di accrescere la capacità di contenimento di liquido del trascinatore 20, ma senza sottrarre eccessivo volume per la biancheria all’intemo del cesto.
Il pezzo principale 21 dell’elemento trascinatore 20 è ottenibile tramite semplice stampaggio di materia termoplastica. H fissaggio di tale pezzo 21 alla parete circonferenziale 13 del cesto è parimenti molto semplice. Anche lo sportellino 24 è realizzato tramite un’unica operazione di stampaggio. Gli ulteriori complementi dell’elemento trascinatore 20 (dispositivo 25, eventuale molla per lo sportellino 24, mezzi di fissaggio) sono essenzialmente componenti commerciali, di costo estremamente contenuto.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione. E’ chiaro che numerose varianti sono possibili per il tecnico del ramo alla macchina lavabiancheria descritta come esempio, senza per questo uscire dall’ambito del trovato così come definito nelle rivendicazioni allegate.
L’invenzione è stata descritta con riferimento ad una macchina lavabiancheria a caricamento frontale, ma è chiaro che la stessa può essere implementata, almeno con riferimento al suo concetto principale, anche nel caso di macchine a carica dall’alto. L’invenzione è naturalmente applicabile anche a macchine lava-asciugatrici di biancheria.
La conformazione del pezzo 21 potrà naturalmente variare da quella esemplificata nei disegni. Le appendici di fissaggio 23 potrebbero essere sostituite da un lembo simile a quello (22) presente all’ estremità opposta del pezzo 21. Nella versione preferita, in cui l’elemento trascinatore funge anche da contenitore/erogatore di un agente di lavaggio, il sistema di controllo della macchina può essere predisposto per posizionare il cesto 10 con il trascinatore 20 in corrispondenza del punto morto inferiore, in modo automatico, al termine di un ciclo di lavaggio, secondo tecnica nota nel settore delle macchine lavabiancheria a carica dall’alto.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina lavabiancheria, particolarmente del tipo a caricamento frontale, comprendente un cesto per la biancheria (10), montato all’interno di una vasca (6) per ruotare secondo un asse sostanzialmente orizzontale, la vasca (6) essendo supportata entro un mobile (2) ed atta a contenere un liquido di lavaggio e/o risciacquo, in cui il cesto (10) ha due pareti di estremità (11, 12) ed una parete periferica (13), almeno la parte prevalente della parete periferica (13) presentando una schiera di fori (14), all’ interno del cesto (10) essendo previsto almeno un elemento trascinatore (20) disposto in corrispondenza della parete periferica (13), l’elemento trascinatore (20) avendo una prima camera (A) suscettibile di raccogliere ciclicamente, durante la rotazione del cesto (10), liquido presente nella zona inferiore della vasca (6), caratterizzata dal fatto che la prima camera (A) è in comunicazione di fluido con una seconda camera (B) dell’elemento trascinatore (20), la seconda camera (B) essendo predisposta per irrorare all’interno del cesto (10), a seguito della relativa rotazione, liquido raccolto dalla vasca (6) tramite la prima camera (A).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui la prima e la seconda camera (A, B) si estendono longitudinalmente secondo una direzione sostanzialmente parallela all’asse di rotazione del cesto.
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui la prima e la seconda camera (A, B) sono adiacenti e collegate mediante uno o più passaggi (28) formati in una parete intermedia (21b) di un corpo (21, 24) dell’elemento trascinatore (20).
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, in cui detto corpo (21, 24) è montato nel cesto (10) e presenta una parete di fondo (2 le), che poggia o è adiacente ad una rispettiva parte della parete periferica (13) ed è almeno in parte conformata a settore cilindrico, la parete di fondo (21b) delimitando in particolare almeno parte della seconda camera (B).
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui la seconda camera (B) è predisposta per essere caricata manualmente con un agente di lavaggio e presenta un passaggio di accesso, che si affaccia verso Γ interno del cesto (10), in corrispondenza del quale è montato un rispettivo sportello (24), lo sportello (24) presentando in particolare uno o più fori passanti (24a).
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 3 oppure 4, in cui detto corpo (21, 24) ha regione esposta (21 a, 24) airintemo del cesto (10) che include una prima porzione di parete (2 la), che delimita parte della prima camera (A), ed una seconda porzione di parete, (24), che delimita parte della seconda camera (B), ove in particolare la prima porzione di parete (21) è prevalentemente integra e la seconda porzione di parete (24) prevede uno o più passaggi (24a).
  7. 7. Macchina secondo le rivendicazioni 5 e 6, in cui in cui lo sportello (24) realizza almeno parte di detta seconda porzione di parete.
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 6, in cui la parete o faccia superiore (2 la, 24) è prevalentemente piana.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 6, in cui la parete o faccia superiore (2 la, 24) è sostanzialmente parallela all’asse di rotazione del cesto (10).
  10. 10. Macchina secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima camera (A) è delimitata in parte da una regione (13a) della parete periferica (13) del cesto (10).
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, in cui in detta regione (13 a) della parete periferica (13) è formata almeno un’apertura (27) avente sezione di passaggio maggiore rispetto a quella dei fori di detta schiera (14), ove in particolare detta schiera (14) non si estende in detta regione (13a).
  12. 12. Macchina secondo almeno una delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui almeno una tra dette prima e seconda camera (A, B) è interamente delimitata da detto corpo (21, 24).
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 5, in cui l’elemento trascinatore (20) è dotato di un dispositivo di bloccaggio/rilascio (25) dello sportello (24).
  14. 14. Macchina secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui la seconda camera (B) è suddivisa in due o più semicamere.
  15. 15. Macchina lavabiancheria, sostanzialmente come descritta ed illustrata, e per gli scopi specificati.
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