ITTO20001183A1 - Apparato scambiatore di calore. - Google Patents

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ITTO20001183A1
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heat exchanger
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fumes
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Ruggero Marchetti
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Merloni Elettrodomestici Spa
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo:
"APPARATO SCAMBIATORE DI CALORE"
RIASSUNTO
Un apparato scambiatore di calore in particolare per caldaie, detto apparato scambiatore comprendendo un insieme di elementi modulari sostanzialmente identici tra loro, all'iiitenio dei quali scorre un liquido di scambio, dei fumi ad alta temperatura, generati da ima sorgente di fumi, lambendo l'esterno di detti elementi modulari stessi, detti clementi essendo collegabili fra loro in modo da essere indifferentemente percorsi dall'acqua in serie o in parallelo o, più in generale, in gruppi collegati in parallelo ed a loro volta collegati in serie. Secondo l'invenzione si ha che detti clementi modulari ( 13, 1 13) sono dotati di simmetria radiale rispetto a un asse e l’insieme di elementi modulari ( I I . 152. 153) è posto intorno a dello asse, nel quale sostanzialmente si trova la sorgente di fumi ( 131 ).
DESCRIZIONE
L a presente invenzione si riferisce ad un apparato scambiatore di calore, in particolare pei caldaie, dello apparalo scambiatore comprendendo un insieme di elementi modulari sostanzialmente identici tra loro, all'interno dei quali scorre un liquido di scambio, dei fumi ad alta temperatura, generati da una sorgente di fumi, lambendo l'esterno di detti elementi modulari stessi, detti elementi essendo collegabili fra loro in modo da essere indifferentemente percorsi dall’acqua in serie o in parallelo o, più in generale, in gruppi collegati in parallelo ed a loro volta collegati in serie.
Sono note le caldaie a condensazione, le quali sfruttano la condensazione del vapore acqueo ilei Unni di combustione provenienti da un bruciatole per recuperare il calore sensibile e il calore latente. Detta operazione di recupero viene effettuata per mezzo di opportuni scambiatori di calore fra fumi e acqua, i quali prelevano detti fumi a circa 800-1000 °C in ingresso e li restituiscono in uscita a 30-50 °C.
Dal momento che i fumi condensali contengono elevale quantità di residui acidi, gli scambiatori devono essere convenientemente realizzati in materiale idoneo, quale acciaio inossidabile o alluminio.
E' nolo, al line di migliorare l’efficienza del sistema di scambiatori, posizionare delti scambiatori intorno al bruciatore, il quale si trova in posizione orizzontale o verticale. Detti scambiatori vengono realizzati in forma di tubi niellati, sicché il bruciatore appare sostanzialmente circondato da un fascio di tubi alettati. Una simile soluzione è descritta ad esempio nelle domande di brevetto francese l 'R 2479 42X, l 'R 2349 106, FR 2 506910, dove, in particolare, il bruciatore è interamente circondato dai tubi alettati in cui scorre l'acqua: la camera di combustione è pressurizzala e lo scambio di calore fumi - acqua avviene sostanzialmente in controcorrente.
Dette caldaie ottengono un’elevata efficienza poiché non sono possibili cessioni di calore verso l'esterno se non attraverso gli scambiatori, che ricevono anche tutto il calore irraggiato. Inoltre, lo scambio in controcorrente permette il massimo raffreddamento dei fumi di combustione. L a domanda I R 2 506910 introduce inoltre due importanti innovazioni: i tubi alettati hanno le alette sfalsale in mollo che i tubi alettali siano maggionnenle accostati l'un l’altro; inoltre un setto disposto sotto il bruciatore divide la caldaia in due zone (camera combustione e camera fumi) obbligando i fumi a passare due volle attraverso lo scambiatole e la camera di combustione ed a rientrale in modo clic lo scambio in controcorrente sia ancora più efficiente.
Le caldaie devono avere bassa inerzia termica, cioè il minimo volarne possibile di acqua a parità di potenza termica e di superfìcie di scambio.
Delle caldaie con scambiatori a tubi aletlati presentano alcuni inconvenienti.
Innanzitutto, non tutti i filetti di fumo prodotti dal bruciatore lambiscono una pari superficie di scambio, sicché non tutti i filetti di fumo riescono a cedere la stessa quantità di calore.
Inoltre vi sono dei limili al rapporto superficie alelte/volume tubi dovuto a limili al diametro massimo delle alette. Infatti, aumentando il diametro delle alette, a parità di altre condizioni, si riduce l'efficienza cicliti superficie di scambio così ottenuta. Il diametro massimo delle alette, nelle condizioni sopra descritte, cioè di combustione in camera pressurizzala, quindi con fumi espulsi con una pressione adeguata, è di circa tre volte il diametro del tubo .
Un altro inconveniente è costituito dal fallo clic, malgrado alcuni accorgimenti, quali, ad esempio, deflettori, per permettere un lambimento delle alette nel modo più omogeneo da parte dei fumi, la porzione di aletta non investita direttamente dai fumi , in quanto posta sulla faccia nascosta del tubo rispetto al bruciatore, non scambia calore in modo molto efficiente; lì la velocità dei fumi è mollo bassa e avvengono anche ristagni di condensa che. a lungo andare, corrodono anche i materiali resistenti agli attacchi acidi.
La presente invenzione si propone di risolvere gli inconvenienti sopra citali e di indicare un appuralo scambiatore di calore ili realizzazione migliorala e più efficiente rispetto alle soluzioni note.
In tale ambito, scopo principale della presente invenzione è quello di indicare un apparato scambiatore di calore clic consenta a tutti i lìlelti di fumo di lambire pari superfìcie di scambio rendendo uniforme la quantità ili calore scambiato e la velocità dei fumi sulla superficie di scambio.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare un apparalo scambiatore di calore che permetta di aumentare notevolmente il rapporto superfìcie di scambio/volume di acqua.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello ili indicare un apparato scambiatore ili calore che pennella di eliminare zone di ombra e quindi di ristagno condensa acida,
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare un apparato scambiatore di calore che permetta di realizzare un'ampia gamma di scambiatori modulari fumi - acqua dove detti moduli sono facilmente collegabili l'un l’altro indifferentemente in serie o in parallelo, o, in generale in pacchetti in parallelo a loro volta collegabili in serie.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare un apparato scambiatore di calore che permetta di eliminare collettori di raccolta dell'acqua dai singoli clementi di scambio.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare un apparato scambiatore di calore che permetta di elevare la velocità dello scorrimento dell'acqua sulla superficie di scambio e la velocità dello scorrimento dei fumi sulla superficie di scambio.
Per raggiungere tali scopi, forma oggetto della presente invenzione un apparalo scambiatore di calore incorporante le caratteristiche delle rivendicazioni allegate che l'anno parte integrante della presente descrizione.
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue e dai disegni annessi, forniti a puro titolo ili esempio esplicativo e non limitativo, in cui:
la figura I rappresenta una vista prospettica sezionata di elementi un apparato scambiatore di calme secondo l'invenzione;
la figura 2 rappresenta una vista laterale in sezione dell'apparato scambiatore di calore secondo l'invenzione:
la figura 3 rappresenta una vista in pianta dell'elemento di apparato scambiatore di calore di ligura 1;
- la figura 4 rappresenta uno schema parziale di una caldaia lucente uso del l'apparato scambiatore di calore secondo l'invenzione.
In figura 1 sono rappresentati in vista prospettica due elementi pialli 13 di uno scambiatore di calore 11 secondo l'invenzione. Detti elementi piatti 13 sono in forma di corona circolare e sono rappresentati sovrapposti e sezionali lungo il diametro che passa per dei fori passanti 14. In corrispondenza di detti fori 14 si può notare perciò una cavità 17 all'interno di ciascun elemento piallo 13, il quale è perciò internamente cavo. Intorno ai fori passanti 14 sono ricavati dei colletti 15. Taluni dei lori passanti 14 possono essere chiusi, ovvero, semplicemente, non tranciali all'atto della fabbricazione dell'elemento piatto 13, a seconda che gli elementi piatii 13 debbano essere collegati in serie o in parallelo. Sulla superficie supcriore dell'elemento piallo 13 sono inoltre provviste delle nervature radiali 16 che servono da distanziale per gli elementi piatti 13 soprastanti, in modo da permettere il passaggio fra un elemento piatto 13 e l'altro dei fumi in un meato 21.
In figura 2 è rappresentalo in sezione, sempre in corrispondenza del diametro passante per i fori passanti 14. lo scambiatole di calore 11 costituito da un insieme di elementi piatti 13. i quali sono impilati l'uno sopra l'altro. Gli elementi piatti 13 poggiano sui colletti 15 dei fori passanti 14 i quali colletti 15 recano delle guarnizioni di tenuta 26 per evitate trafilamenti d'acqua al di fuori degli elementi piatti 13.
Un condotto per l'acqua 12 è connesso inferiormente e superiormente agli elementi piatti 13 in corrispondenza dei fori passanti 14 degli elementi piatti 13 rispettivamente inferiore e superiore della pila di elementi piatti 13. In figura 2 è ben visibile la cavità 17 degli elementi piatti 13 attraverso la quale l'acqua addotta dal condotto per l'acqua 12 circola in tutto l'elemento piatto 13 uniformemente.
In figura 3 è rappresentato l'elemento piatto 13 visto in pianta. Come già osservato, dello elemento piatto 13 è in l'orma di corona circolare, con un diametro esterno 19 e un diametro interno 20. I. elemento piallo 13 reca i due fori passanti 14 in posizione simmetrica, in modo da permettere, a seconda del foro passante 14 che viene usato per la connessione all'elemento piatto 13.soprastante o sottostante, di realizzare una connessione in serie o in parallelo.
Le frecce 18 indicano il molo radiale dei fumi i quali scorrono all’interno del loro associalo al diametro interno 20, verso il diametro esterno 19, passando attraverso il meato 21, che è visibile in figure I .
Delti elementi piatti 13 preferibilmente hanno un diametro esterno 19 di 500 mm , un diametro interno 20 di 200 mm e un’altezza di 14 mm per la cavità 17.
In detta figura 3 sono anche visibili le nervature radiali 16 stampate sull'elemento piatto 13, le quali sono impiegate per mantenere le distanze per il passaggio fumi fra gli elmenti impilati, nonché per irrigidire la struttura dell'elemento piatto 13, in modo che regga la pressione dell'acqua nelle cavità 17. Inoltre la nervatura radiale 16 è atta a provocare turbolenza fra fumi e acqua in modo da migliorare lo scambio.
Dalle ligure precedenti appare dunque chiaro come gli elementi piatti 13 dello scambiatore 11 siano dotati di una simmetria radiale, intorno a un asse passante per il centro della corona circolare che ciascun elemento piatto 13 individua.
In figura 4 è rappresentato uno scambiatore di calore 111 variante allo scambiatore di calore 11 di figura I è inserito in una caldaia 130.
Della caldaia 130 comprende una camera di combustione 140 e una camera fumi 141 , le quali sono divise da un setto 142. La camera di combustione 140 contiene un bruciatore 131 , il quale è alimentato da un condotto gas 132. I fumi generati dalla combustione del gas nel bruciatore 131 sono indicale per mezzo di frecce sottili 118.
Lo scambiatore di calore 111 è realizzato tramite due insiemi di clementi piatti 13 e 113. Un primo insieme 152 di clementi piatti 13, analoghi a quelli rappresentati nelle figure I, 2 e 3. è alloggiati) nella camera di combustione 140, in modo da poter ospitare, nel foro associalo al diametro interno, 20 il bruciatore 131, nella posizione sostanzialmente corrispondente al suo asse di simmetria radiale. Un secondo insieme 153 impiega elementi piatti 113 dolati di una superfìcie della corona circolare mollo maggiore rispetto agli elementi piatti 13. Ciò perche detto secondo insieme 153 e alloggialo nella camera fumi 141, dove non è presente il bruciatore 131 e quindi è possibile sfruttare al meglio lo spazio disponibile aumentando la superficie di scambio per scambiare efficacemente con fumi oramai freddi. Inoltre il diametro interno 20 degli elementi 113 può essere minore perché i fumi che li attraversano hanno volume basso.
Un condotto per l'acqua 112, adduce l'acqua fredda, indicala tramite frecce spesse 143, al secondo insieme 153 di elementi piatti 113, i quali sono collegati fra loro a mezzo dei colletti
15 dei fori passanti 14.
Il primo insieme 152 di elementi piatti 13 comprende tre pacchetti 150, ciascuno comprendente cinque elementi piatti 13, i quali sono connessi fra loro in parallelo. I pacchetti 150 sono invece a loro volta connessi fra loro in serie.
Il secondo insieme 153 di elementi piatti 113 comprende tre pacchetti 151, ciascuno comprendente cinque elementi 113, i quali sono connessi fra loro in parallelo. I pacchetti 151 sono invece a loro volta connessi fra loro in serie.
Il secondo insieme 153 di elementi piatti 113 è quindi collegato in serie al primo insieme 152 di elementi piatti 13. Il condotto per l’acqua 112 scarica l'acqua, ora calda, a valle di detto primo insieme 152 di elementi piatti 13.
I fumi 118 scorrono controcorrente, rispetto all'acqua 143, come si può facilmente nota e da figura I e vengono raccolti tramile un condotto fumi 144. connesso alla camera fumi 141. il quale condotto fumi 144 presenta un tubo di scarico condensa 145.
La pila di elementi piatti 13 e 113 è trattenuta da tiranti non raffigurati in figura 4. In ogni caso
i colletti 15 e 1 15 possono essere saldali l’un l'allro per assicurare a un tempo il vincolo e la temila.
Dalla descrizione effettuala risultano pertanto chiare le caratteristiche della presente invenzione, cosi come chiari risultano i suoi vantaggi.
L'apparato scambiatore di calore secondo l'invenzione vantaggiosamente consente a tutti i filetti di fumo provenienti dal bruciatore di lambire pari superficie di scambio sull'elemento dello scambiatore, il quale è realizzato in modo da presentare una simmetria radiale intorno al bruciatore, in particolare, l’elemento è in forma di corona circolare. Ciò permette di avvolgere completamente il bruciatore con lo scambiatore e catturare efficacemente anche il calore irradiato dal bruciatore stesso.
L'apparato scambiatore di calore secondo l'invenzione vantaggiosamente è dotalo di un elevalo rapporto superficie di scambio/volume di acqua, in quanto l'altezza della cavità di ogni elemento è di pochi millimetri. Detta altezza limitala permette di impilare un numero notevole di elementi, aumentando la superficie di scambio intorno al bruciatore, Inolre detta altezza limitala determina una elevala velocità di attraversamento dell'acqua negli scambiatori, migliorando ulteriormente l'efficienza dello scambio termico. Dimezzando l'altezza della cavità si raddoppia il rapporto superficie/volume e la velocità di attraversamento. Inoltre, è possibile la realizzazione di meati per i fumi molto stretti impiegando distanziatori sugli elementi mollo bassi. Inoltre, si può migliorare lo scambio con un aumento della turbolenza tramite un opportuno disegno di detti distanziatori. L’uso di detti distanziatori e la piccola altezza del meato per i fumi inolile permettono di risolvere efficacemente problemi di strato limite che possono limitare lo scambio.
L'apparato scambiatore di calore secondo l'invenzione inoltre, a causa della forma particolarmente semplice e piatta dei suoi elementi è privo di zone nascoste e di zone di ristagno di film di condensa acidi.
L 'apparato scambiatore di calore secondo l’invenzione inoltre è particolarmente adatto a una realizzazione modulare, in quanto la struttura circolare piatta con fori passanti degli elementi rende particolarmente semplice e compatto il col legare un numero desiderato di dementi, connessi Ira loro in serie, semplicemente lasciando chiusi alcuni dei fori passanti 14, o in parallelo aprendo tulli i delti fori passanti 14, secondo la necessità. L 'apparato scambiatore di calore seconda l'invenzione inoltre vantaggiosamente permeile di evitare l’impiego di un collettore anulare di raccolta dell'acqua, che era necessario invece con l adozione di tubi alettati.
Inoltre, vantaggiosamente l'apparato scambiatore di calore secondo l’invenzione è costituito da elementi piatii facilmente fabbricabili tramite stampaggio, ad esempio di lamiera inox, e successiva saldatura. Inoltre la l'orma complessiva a soffietto che risulta per lo scambiatore consente di assorbire le dilatazioni termiche. Inoltre ancora, non vi è alcun limite costruttivo in relazione a parametri quali elevale veloci là dei fumi e dell'acqua, in quanto gli unici limili sono imposti dalle perdile di carico accettabili per entrambi i fluidi.
Infine apparato scambiatore di calore secondo l'invenzione permette vantaggiosamente di avere dementi di superficie maggiore nella zona di preriscaldamento dell'acqua e condensazione fumi senza alcuna complicazione costruttiva ed utilizzando al meglio il volume disponibile,
E' chiaro che numerose varianti sono possibili per l'uomo del ramo al'apparato scambiatore di calore descritto come esempio, senza pei questo uscire dai principi di novità insiti nell'idea inventiva, cosi come è chiaro che nella sua pratica attuazione le forme dei dettagli illustrati potranno essere diverse, e gli stessi potranno essere sostituiti con degli elementi tecnicamente equivalenti.
I 'apparato scambiatore di calore può essere realizzato modularmente, quindi può comprendere 2, 3, 4 pacchetti o più, collegali in serie, per potenze multiple di 50-60 kW.
Per una caldaia da 500-600 kW si possono ad esempio ipotizzare 50 piatti in 10 pacchetti, per un’altezza complessiva di circa I metro.
Il percorso dei fumi potrà essere a singolo passaggio attraverso lo scambiatore, oppure doppio come nella versione preferita illustrata in fìgura 4. con camera fumi e cameni combustione, in tal caso gli elementi delle pile delle camera fumi possono avere foro interno con diametro mollo inferiore.
La forma dei distanziatori fra gli clementi potrà essere la più varia, a seconda delle funzioni che si vogliono attribuire loro. Il disegno delle nervature potrà essere modificata per creare un percorso dei fumi e dell'acqua accidentato, al fine di attivare lo scambio termico. In luogo delle nervature, o insieme ad esse, sani possibile realizzare delle bugne sulla superficie dei piatti, in modo da rendete accidentato il percorso dei fumi fra delle bugne; in più, il disegno e la disposizione delle bugne e delle nervature possono essere tali da intercettare completamente la radiazione termica evitando che in parte atlraversi l'intero meato fumi 21.
Dal momento che i fumi entrano nello scambiatore a una alta velocità, circa IO m/s, ed escono a velocità tassa, circa 0,4 m/s, a causa della diminuzione della loro temperatura e quindi del loro volume, nonché, a causa del fatto che la simmetria radiale degli elementi aumenta radialmente la sezione di passaggio per i lumi, al fine ili favorire l’espulsione della condensa che si forma sugli elementi, sarà possibile diminuire radialmente, dal diametro interno 20 al diametro esterno IO, l'altezza del meato fumi fra un elemento e l'altro, avendo cioè un'altezza maggiore in prossimità del diametro interno e un altezza minore in prossimità del diametro esterno, al line di mantenere alla la velocità di detti fumi.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato scambiatore di calore, in particolare per caldaie, detto apparato .scambiatore comprendendo un insieme di elementi modulari sostanzialmente identici ira loro, all'interno dei quali scorre un liquido di scambio, dei fumi ad alla temperatura, generali da una sorgente di fumi, lambendo l'esterno di detti elementi modulari stessi, delti elementi essendo collegabili Ira loro in modo da essere indifferentemente percorsi dall’acqua in serie o in parallelo o, più in generale, in gruppi collegati in parallelo ed a loro volta collegati in serie, caratterizzato dal fatto che detti elementi modulari ( 13, 1 13) sono dotati di simmetria radiale rispetto a un asse e l'insieme di elementi modulari (1 1 , 152, 153) è posto intorno a dello asse, nel quale sostanzialmente si trova la sorgente di fumi ( 131 ).
  2. 2. Apparato scambiatole di calore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che delti elementi modulari sono in forma di corona circolare o anulare e presentano un diametro esterno (19) c un diametro interno (20), in detto diametro interno (20) essendo posta la sorgente di fumi (131 ).
  3. 3. Apparato scambiatore di calore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti elementi modulari ( 13, 1 13) sono internamente cavi e provvisti di fori (14) per permettere l'adduzione del liquido di scambio all'interno di una cavità (17).
  4. 4. Apparato scambiatore di calore secondo la rivendicazione 3, caratterizzalo dal fatto che detta cavità ha un altezza sostanzialmente inferiore rispetto alle misure del diametro esterno ( 19) e del diametro interno (20).
  5. 5. Apparato scambiatore di calore secondo qualsiasi precedente rivendicazione, caratterizzato dal fatto che detti elementi modulari (13. 1 13) negli insiemi di elementi (1 1 , 152, 153) vengono sovrapposti gli uni agli altri, ma sono separati da un meato fumi (21 ).
  6. 6. Apparato scambiatore di calore secondo la rivendicazione 5, caratterizzalo dal fatto che detto meato fumi (21) può avere altezza variabile radialmente che. in particolare, tale altezza diminuisce dal diametro interno (20) al diametro esterno ( 19).
  7. 7. Apparato scambiatore di calore secondo la rivendicazione 5, caratterizzalo dal fatto che detto meato fumi (21 ) è ottenuto tramile distanziali (16) posti sulla superficie degli elementi modulari (13, 1 13).
  8. 8. Apparato scambiatore di calore secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti distanziali (16) sono realizzati tramite nervature sulla superficie degli elementi modulari (13, 1 13)
  9. 9. Apparato scambiatore di calore secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti distanziali ( 16) sono realizzati tramite bugne sulla superficie degli dementi modulari (13, 1 13).
  10. 10. Apparato scambiatore di calore secondo le rivendicazioni da 7 a 9, caratterizzato dal fatto che delti distanziali ( 16) sono disegnati c/o disposti in modo da intercettare la totalità della radiazione termica che penetra nel meato fumi (21 ).
  11. 1 1. Apparato scambiatore di calore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i fori passanti (14) sono muniti di colletti ( 15, 1 15).
  12. 12. Apparato scambiatore di calore secondo la rivendicazione 1 1 , caratterizzato dal fatto che la tenuta fra elementi modulari adiacenti (13, 1 13) è assicurata per mezzo di anelli di tenuta (2b) posti in corrispondenza dei colletti ( 15, 1 15).
  13. 13. Apparato scambiatore di calore secondo la rivendicazione 1 1 , caratterizzalo dal fatto che gli elementi modulari adiacenti (13, 1 13) sono saldati fra loro in corrispondenza dei colletti (15, 115).
  14. 14. Apparato scambiatore di calore secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzalo dal fatto che gli elementi modulari adiacenti (13, 1 13) possono essere collegati tra loro in serie semplicemente lasciando chiusi alcuni dei fori passanti (14) o in parallelo aprendo tutti i detti fori passanti (14).
  15. 15. Apparato scambiatore di calore secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzalo dal fatto che comprende un primo insieme (152) di elementi modulari (13) e un secondo insieme (153) di dementi modulari (113) di diametro interno (20) minore rispetto a quello degli elementi del primo insieme (152).
  16. 16. Apparato scambiatore di calore secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detti primo insieme ( 152) e secondo insieme (153) sono connessi fra loro e il primo insieme (152) è posto in una camera combustione (140) di una caldaia ( 130) e il secondo insieme ( 153) in una camera fumi ( 141 ) di detta caldaia ( 130).
  17. 17. Caldaia, comprendente un bruciatore a gas (131) e uno scambiatore di calore ( 1 1, 1 1 1 ) per raffreddare i fumi del bruciatore, caratterizzata dal fatto che detto scambiatore (1 1, 11 1 ) di calore è realizzalo tramile un insieme (152, 153) di clementi modulari (134, a simmetria radiale, impilati e connessi fra loro e posti intorno a detto bruciatore a gas (131 ).
  18. 18. Caldaia secondo la rivendicazione 17, caratterizzala dal fatto che comprende una camera combustione (140) e una camera fumi (141) e detto scambiatore di calore (1 1) comprende un primo insieme (152) di elementi modulari (13) nella camera combustione (140) e un secondo insieme ( 153) di elementi modulari (1 13) di diametro interno (20) minore rispetto a quello degli elementi del primo insieme ( 152), posto nella camera fumi (141).
  19. 19 Apparato scambiatore di calore e/o caldaia secondo gli insegnamenti della presente descrizione e dei disegni annessi.
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