ITTA20110003U1 - Dispositivo magnetico per la rilevazione delle portate idriche non contabilizzabili - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DEL MODELLO DI UTILITÀ’

Attualmente esistono diversi tipi di contatori per acqua che si differenziano in base a caratteristiche tecniche e applicazioni differenti: contatori monogetto, contatori multigetto, contatori tangenziali, contatori Woltmann, contatori elettronici ed altri meno comuni.

La maggior parte di questi tipi di contatore per acqua, al di là di differenze costruttive e alcuni dettagli tecnici, sono accomunati dal fatto di funzionare grazie ad un principio: l’acqua, passando all’interno del corpo del contatore, trasferisce il proprio movimento ad una pala o una turbina o un’elica, la cui rotazione permette di rilevare la portata di liquido e quindi di determinarne il consumo.

In altri casi la misura avviene sfruttando principi diversi, quali ultrasuoni, campo elettromagnetico ecc..

Tutti questi tipi di contatore hanno un limite inferiore di portata, che può variare da modello a modello ma generalmente è dell’ordine dei 20-30 litri/h, al di sotto del quale il passaggio dell’acqua non determina alcun movimento delle palette che formano la turbina o comunque sul sistema di rilevazione presente sul contatore. Quando si verificano situazioni di questo tipo, il contatore non rileva alcun consumo, nonostante il passaggio di liquido avvenga ugualmente. Nelle reti di distribuzione idrica per usi civili, questi consumi non contabilizzati possono andare dal 5 al 10% e oltre, del totale dei consumi rilevati.

Sono noti in letteratura alcuni sistemi di rilevazione delle portate non contabilizzate, tra cui quello di maggior rilevo è il sistema UFR, basato su un pistone che apre o chiude un flusso d’acqua in relazione aH’equilibrio tra le pressioni a valle ed a monte di esso e la forza elastica di una molla che 10 spinge in posizione di chiusura.

Quando la portata scende sotto il limite di rilevamento del contatore il pistone chiude il circuito spinto dalla molla e rimane in questa posizione finché, a causa di perdite o micro-consumi, la pressione a valle del pistone scende tanto da non bilanciare più quella a monte.

11 passaggio brusco di acqua che ne deriva, fino a ristabilire l'equilibrio precedente, è letto dal contatore.

il sistema UFR è quindi di tipo meccanico e garantisce una buona efficacia solo se la molla è opportunamente tarata in relazione al flusso che deve misurare.

Un sistema del genere inoltre può essere soggetto, durante l’esercizio, a diversi inconvenienti, quali una progressiva deriva di taratura della molla, fenomeni di usura, punti di corrosione che possono compromettere l'efficacia e l'affidabilità del dispositivo. Infine esso necessita di un notevole volume di ingombro per poter funzionare.

Per ovviare a tali inconvenienti e ottenere altri e ulteriori vantaggi il richiedente ha studiato e realizzato il presente trovato.

Oggetto del presente modello di utilità è un dispositivo basato sull’interazione tra magneti che, inserito all’interno di una tubazione in cui scorra un liquido, sia in grado di rendere rilevabili e misurabili portate di acqua inferiori ai limiti di sensibilità dei contatori idrici attualmente in uso. Nelle Figure 1-4 viene descritto il dispositivo secondo il trovato.

In Figura 1 il dispositivo è inserito a titolo esemplificativo ma non limitativo all’interno del canotto (A) di un raccordo standard per contatori per acqua (B). In Figura 2 è mostrato il dettaglio del dispositivo, evidenziandone le parti costitutive, mentre in Figura 3 ne è mostrata una vista anteriore (dalla parte di entrata dell’acqua) e in Figura 4 è mostrata una vista posteriore (dalla parte di uscita dell’acqua).

Il dispositivo è costituito da una cartuccia (1) in materiale plastico o metallico diamagnetico (rame, ottone ecc..), di forma e dimensioni tali da poter essere inserita nel canotto A in modo da aderire alle sue pareti interne e dotata di un sistema di fermo (interno o esterno al canotto) atto a mantenerne la posizione. All’interno del dispositivo sono presenti due elementi magnetici (2 e 3) aventi poli uguali contrapposti in modo da creare una reciproca repulsione.

Il magnete (2) è vincolato ad un asta (4) posta, per mezzo di appositi supporti (5) secondo l’asse centrale del canotto di raccordo (A), e passante attraverso un foro posto al centro del magnete (3). Il magnete (2) è fissato ad un elemento dì tenuta (6) di dimensioni e materiali tali da consentire la chiusura del foro (7) di passaggio del fluido.

Il dispositivo di cui al presente trovato, consente di aprire o chiudere un flusso d’acqua in relazione alla differenza tra le pressioni a valle ed a monte di esso ed alla forza repulsiva esistente tra i magneti presenti.

Durante la normale erogazione dell’acqua, il pistone formato dal magnete (2) e dall’elemento di tenuta (6), sospinto dalla velocità e dalla pressione superiore del flusso idrico, si sposta verso il magnete fisso (3), vincendone la forza repulsiva e permettendo il passaggio dell’acqua. Quando la portata scende sotto il limite di rilevamento del contatore (B), la forza con cui essa spinge l’elemento di tenuta diminuisce, facendo prevalere la forza di repulsione magnetica che chiude il flusso. La situazione rimane tale finché, in presenza di perdite o micro-consumi, la pressione a valle del dispositivo diviene così bassa che la forza di repulsione dei magneti montati sul dispositivo non è più sufficiente a mantenere chiuso il pistone.

Il brusco passaggio di acqua che si origina all’apertura del pistone è letto dal contatore (B) e prosegue fino a ristabilire l'equilibrio tra le pressioni e le forze magnetiche presenti.

I principali vantaggi offerti dal presente trovato rispetto ai sistemi noti simili, sono:

ridotte dimensioni d’ingombro in quanto il dispositivo può essere inserito in un raccordo standard dei contatori per acqua sia di quelli già in esercizio che di quelli nuovi da montare;

velocità di apertura e di chiusura del fluido con una modalità ON-OFF che, rispetto ad altri sistemi più progressivi, consente di aumentare l’efficienza di recupero delle perdite non contabilizzate;

possibilità di funzionare contemporaneamente anche da valvola di non ritorno nel caso in cui la pressione a valle del dispositivo sia maggiore di quella a monte dello stesso e vi sia la possibilità di un riflusso indesiderato di acqua;

- diminuzione delle incrostazioni calcaree all'interno della tubazione, grazie all'influsso esercitato dai campi magnetici permanenti sui minerali presentì nell'acqua, in particolare sulla componente carbonatica.

- assenza di inconvenienti di tipo meccanico che, durante l’esercizio possono portare a problemi di affidabilità e durata a seguito di perdita di taratura della molla, usura o corrosione con conseguente compromissione deH’efficacia.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1. dispositivo basato sull’interazione tra magneti che, inserito all’interno di una tubazione in cui scorra un liquido, sia in grado di rendere rilevabili e misurabili portate di acqua inferiori ai limiti di sensibilità dei contatori idrici attualmente in uso; 2. si rivendica la possibilità di inserire nel dispositivo di cui alla rivendicazione 1 elementi in materiale ferromagnetico (es: acciaio inox) in numero, forma e dimensioni opportune in modo da migliorarne l’efficienza di funzionamento; 3. si rivendica la possibilità di utilizzare e inserire nel dispositivo di cui alla rivendicazione 1 un numero variabile di magneti di forza magnetica variabile, disponendoli secondo caratteristiche costruttive e in funzione della tipologia di utilizzo cui sono dedicati; 4. si rivendica di modificare forma e dimensioni dei componenti, quali ad esempio i magneti utilizzati, le guide di scorrimento e il sistema di chiusura in modo da migliorarne le performance; 5. si rivendica la possibilità di applicare all’interno o all’esterno del dispositivo oggetto del presente trovato, sensori magnetici (esempio a effetto Hall o ampolle magnetiche tipo reed ecc,.) che consentano di segnalare ad un sistema di controllo le aperture e chiusure del dispositivo, permettano una quantificazione delle microperdite e lo rendano valido strumento per sistemi di allarme e sicurezza; 6. si rivendica la possibilità di utilizzare il dispositivo oggetto del presente trovato come valvola di non ritorno; 7. si rivendica la possibilità di utilizzare, inserire o applicare il dispositivo oggetto del presente trovato, a qualunque altro dispositivo che, per le sue caratteristiche costruttive, contenga parti in movimento cui applicare le componenti magnetiche come alle rivendicazioni 1-6 in modo da poterne controllare lo stato e intervenire sul suo funzionamento; 8. si rivendica l’uso esclusivo da parte del richiedente o di altra organizzazione da questi autorizzata, del principio di funzionamento oggetto del trovato, in qualunque applicazione tecnica esso possa essere utilizzato.