ITRM990630A1 - Alesatore con taglienti ad espansione radiale, in particolare per interventi di recupero edilizio e di restauro. - Google Patents

Alesatore con taglienti ad espansione radiale, in particolare per interventi di recupero edilizio e di restauro. Download PDF

Info

Publication number
ITRM990630A1
ITRM990630A1 IT1999RM000630A ITRM990630A ITRM990630A1 IT RM990630 A1 ITRM990630 A1 IT RM990630A1 IT 1999RM000630 A IT1999RM000630 A IT 1999RM000630A IT RM990630 A ITRM990630 A IT RM990630A IT RM990630 A1 ITRM990630 A1 IT RM990630A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
reamer
cutting edges
fins
edges according
internal
Prior art date
Application number
IT1999RM000630A
Other languages
English (en)
Inventor
Marco Biffani
Original Assignee
Carper Carotaggi Perforazioni
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Carper Carotaggi Perforazioni filed Critical Carper Carotaggi Perforazioni
Priority to IT1999RM000630A priority Critical patent/IT1308245B1/it
Publication of ITRM990630A0 publication Critical patent/ITRM990630A0/it
Publication of ITRM990630A1 publication Critical patent/ITRM990630A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1308245B1 publication Critical patent/IT1308245B1/it

Links

Landscapes

  • Earth Drilling (AREA)

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo: ALESATORE CON TAGLIENTI AD ESPANSIONE RADIALE, IN PARTICOLARE PER INTERVENTI DI RECUPERO EDILIZIO E DI RESTAURO;
La presente invenzione riguarda il settore della ristrutturazione e del recupero edilizio, con particolare riferimento al consolidamento ed al restauro dei vecchi edifici in muratura, di tipo artistico, storico e non.
Durante le operazioni di ristrutturazione, restauro, recupero e/o salvaguardia di opere e di fabbricati fatiscenti o pericolanti, anche di carattere artistico, è spesso necessario effettuare interventi di consolidamento e sanificazione strutturale volti ad arrestare il processo di decadimento degli edifici o delle opere murarie.
Per fare ciò, si ricorre alla realizzazione di fori di elevata lunghezza generalmente con diametro contenuto per la realizzazione di cuciture di muri d'angolo e/o di spina, incatenamenti, iniezioni, chiodature, o comunque elementi di vincolo reciproco delle pareti e/o solai e strutture.
Nella maggior parte dei casi, è prassi comune di porre in tensione le catene o barre di consolidamento mediante delle piastre o chiavi, appoggiate esternamente alle pareti, che vengono vincolate alle estremità sporgenti delle catene o barre stesse.
In molti casi, ad esempio nel caso di facciate di monumenti, di pareti affrescate o di opere d'arte, non è possibile lasciare in vista dette piastre, nè tantomeno annegarle nell'intonaco o nella malta di rivestimento, che di per sè costituisce un patrimonio da salvaguardare.
E' pertanto indispensabile effettuare dei fori ciechi nei quali inserire delle barre, preferibilmente metalliche, che poi faranno corpo unico con la muratura mediante iniezione di cementi e/o resine apposite.
L'adesione delle barre alla struttura muraria da rinforzare, e quindi la loro efficacia, è affidata all'adesione tra barra e cemento (che solitamente non da problemi), e tra il cemento o resina e la superficie del foro praticato nell'opera muraria, che spesso è costituita da materiale cedevole e/o indebolito dal tempo.
Scopo del trovato, quindi, è di aumentare l'effetto aggrappante della barra alla struttura muraria, migliorando le caratteristiche di ancoraggio e consolidamento di muri, rocce o comunque strutture murarie e geologiche pericolanti, comunque lesionate (o con funzioni cautelative di aumento della loro resistenza ).
Ciò è ottenuto, secondo il trovato, fornendo un alesatore atto a realizzare delle cavità coassiali che si estendono radialmente rispetto all'asse del foro nel quale viene cementata la barra, nelle quali il cemento stesso o la resina formano uno o più lobi o teste che fungono da "tappi" o ancoraggi che impediscono alla barra, alla quale detto cemento o resina si accorpa, di scorrere rispetto al foro stesso .
Una migliore comprensione del trovato, si avrà con la seguente descrizione dettagliata e con riferimento alle figure allegate che illustrano, a solo titolo esemplificativo, una preferita forma realizzativa dell'invenzione.
Nei disegni:
la figura 1 mostra una sezione assiale dell'alesatore secondo il trovato in configurazione chiusa;
la figura 2 è una sezione analoga a quella di figura 1, che mostra l'alesatore in configurazione di massima apertura;
la figura 3 è una sezione che mostra la testa d'appoggio montata sull'alesatore;
le figure 4 e 4B mostrano, rispettivamente, le posizioni progressivamente assunte dalle alette dell'alesatore durante la fresatura, e la forma della cavi tà che si viene a creare con tale fresatura;
la figura 5 è una sezione, esplosa e montata, della testa d'appoggio dell'alesatore;
.la figura 6 mostra la testa d'appoggio montata su una prolunga che funge da distanziatore tra la testa stessa e alesatore;
la figura 7 mostra due cavità realizzate rispettivamente con e senza l'uso della prolunga distanziatrice tra testa d'appoggio e alesatore;
la figura 8 è una sezione assiale dell'alesatore secondo un piano ortogonale rispetto a quello di figura 1.
In sostanza, l'invenzione consiste in una sorta di alesatore comprendente un utensile rotante capace di allargare localmente un foro del tipo suddetto, preventivamente eseguito, al fine di creare delle cavità coassiali al foro stesso che, come già accennato, si sviluppano sostanzialmente in direzione radiale, atte ad essere riempite con cemento o resina che costituiscono dei validi aggrappaggi per le suddette barre di acciaio che vengono inserite nel foro prima di effettuare il riempimento con cemento o resina .
In altre parole, nei fori e all'interno di dette cavità realizzate dall'utensile secondo il trovato, preferibilmente diamantato esternamente o ricoperto di frammenti o riporti in materiale duro, vengono iniettati cementi o resine che, scorrendo intorno alla barra o "chiodo" inserito nel foro, riempiono il foro stesso e la/le cavità formando dei "bulbi" che, una volta solidificati, si oppongono più efficacemente allo sfilamento della barra dal foro, la quale in questo modo svolge validamente la funzione di "chiodo" di ancoraggio e di consolidamento dell'opera muraria.
Da quanto detto, appare chiaro che la posizione più idonea in cui effettuare l'alesatura per realizzare la cavità suddetta, è il più vicino possibile alla sua estremità di fondo. Nel caso di più cavità, verranno effettuate delle alesature in punti disposti lungo il foro a partire dal fondo chiuso .
Si è già accennato al fatto che per poter utilizzare l'alesatore secondo il trovato, è necessario realizzare dapprima un foro 1 cilindrico, che solitamente ha un .diametro il cui valore varia da 30 a 80 millimetri o anche più, e la cui lunghezza è preferibilmente dai tre ai sei metri circa. Detto foro è realizzato in genere con perforatrici rotative di tipo noto, solitamente costituite da macchine dette carotatrici o da piccole sonde che possono essere posizionate su ponteggi posti intorno alla struttura o al fabbricato da consolidare.
Una volta eseguito il foro 1, preferibilmente mediante carotaggio, si estrae la batteria delle aste o dei carotieri ed al posto dell'utensile utilizzato per realizzare il foro si avvita l'alesatore che si descrive .
Con riferimento alle figure 1÷3, detto alesatore comprende sostanzialmente due corpi tubolari coassiali, esterno D ed interno C, atti a ruotare solidalmente tra loro ed a scorrere assialmente l'uno rispetto all'altro. L'estremità libera del corpo esterno D è filettata per reggere una testa Q, libera di ruotare attorno al proprio asse longitudinale coincidente con quello dell'alesatore stesso, mentre l'elemento cilindrico interno C si muove assialmente rispetto al cilindro esterno D divaricando due alette fresanti B che sono costrette a sporgere radialmente in modo che, ruotando solidalmente all'alesatore, determinino la fresatura del materiale murario contro il quale vengono spinte durante la rotazione.
Il materiale fresato viene continuamente asportato da un flusso di acqua o aria, che contemporaneamente refrigera l'intero alesatore e le alette B.
Più specificamente, dopo aver installato l'alesatore al posto dell'utensile usato per effettuare il foro, lo si porta fino ad appoggiarsi, con detta testa di appoggio Q, sul fondo del foro 1 già eseguito: si avvia la rotazione dell'alesatore ed in contemporanea l'immissione a pressione dell'acqua o dell'aria di raffreddamento e di spurgo.
La spinta in avanti imposta dall'operatore alla macchina carotatrice o alla sonda (come se si dovesse continuare a forare) si trasferisce sulla testa di appoggio Q dell'alesatore la quale, poggiando sul fondo del foro, impedisce l'ulteriore avanzamento dell'alesatore e provoca la compressione di una apposita molla G in modo che il corpo interno C dell'alesatore scorre in avanti rispetto al corpo esterno D.
Detto corpo interno C è munito, nella sua parte anteriore, di due alette fresanti B dotate di riporti diamantati o di metallo duro, le quali ruotano intorno ad un perno trasversale traslante A e sono distanziate da una rondella S.
Quando il corpo interno C avanza (fig. 4), spinge le due alette B contro un perno trasversale fisso H solidale al corpo esterno D dell'alesatore, alla cui estremità anteriore è avvitabile, come già accennato, la testa di appoggio ruotante Q.
Poiché il perno fisso H, che ruota insieme all 'alesatore, non varia la sua distanza dalla testa di appoggio Q al fondo del foro 1, le due alette B scorrono in avanti e si divaricano consentendo la fresatura del foro che genera la cavità 2 desiderata (fig. 4B)
Esse divergono sempre più fino a che il perno traslante A, sul quale sono incernierate, non ha quasi raggiunto il perno H solidale al corpo esterno D. A questo punto l'apertura dell'alesatore è massima, come lo è la sua ampiezza di fresatura.
Quando le alette B ruotano in configurazione aperta, la superficie posteriore della loro parte più vicina al perno A poggia su uno dei bordi della corrispondente fessura longitudinale E prevista sul corpo esterno D, che fa loro da sostegno durante la fresatura .
Nell'esempio realizzativo illustrato, adatto per alesare un foro con diametro di 50mm, l'apertura della fresatura, e quindi la grandezza della cavità 2, può raggiungere e superare un diametro di 130mm.
Più specificamente, il corpo tubolare esterno D comprende :
due aperture laterali longitudinali contrapposte E attraverso le quali le alette B fuoriescono durante l'apertura e su un lato delle quali si appoggiano durante la realizzazione della cavità 2;
- una filettatura anteriore femmina su cui avvitare la testa di appoggio Q;
due fori diametralmente opposti nei quali- si infila e si avvita ad un'estremità il perno H; due fresature anulari parallele F, realizzate sulla superficie interna del corpo esterno D, coassiali al corpo stesso, in cui si posizionano altrettanti O-ring I di tenuta;
due fori diametralmente opposti nei quali si infila e si avvita ad un'estremità un perno L, atto a limitare la corsa assiale del corpo interno C rispetto a quello esterno D, e a far ruotare il corpo interno C solidalmente a quello esterno D.
Mentre il corpo tubolare interno C, preferibilmente ricavato da un tondo in acciaio, comprende :
- due alette B fresanti capaci di divaricarsi e di ruotare solidalmente ai due corpi coassiali interno C ed esterno D;
- due fori diametralmente opposti, posti in prossimità dell'estremità superiore, nei quali si infila e si avvita il perno A che regge le alétte B;
- una estremità superiore conformata in modo che le 2 alette si possano divaricare e richiudere ruotando intorno al perno traslante A;
- una molla G che tende a mantenere le alette B e il corpo interno C in posizione retratta di chiusura; - una rondella forata M di appoggio superiore della molla G al perno L fisso al corpo esterno D;
- un manicotto inferiore di chiusura N, atto a mantenere in posizione la molla G e a far passare fluido di raffreddamento e di spurgo all'interno del corpo tubolare interno C stesso;
- due aperture longitudinali 0 all'interno delle quali scorre il perno (L), solidale al corpo esterno D, atte a consentire e limitare lo scorrimento assiale del corpo interno (C) dentro quello esterno (D) e assicurando la loro rotazione simultanea;
- una fresatura anulare superiore (P), ricavata sulla superficie esterna, atta a contenere un 0-ring R;
- una fresatura anulare inferiore T, ricavata sulla superficie interna, atta a contenere un O-ring U; - una filettatura standard di estremità inferiore sulla quale vengono avvitati i carotieri di tipo commerciale.
Nelle zone delle alette B che vengono a contatto con il materiale da asportare, sono preferibilmente previste delle placchette diamantate.
Quando l'operatore si rende conto di aver raggiunto il fine corsa, cioè quando le alette B hanno raggiunto la posizione di massima apertura (mostrata in figura 2) e non si può avanzare ulteriormente, significa che si è raggiunto la massima ampiezza della fresatura consentita dall 'alesatore.
A questo punto, l'operatore ruota al contrario la manovella dell'avanzamento della macchina perforatrice provocando quindi una riduzione della pressione sulla molla G, che era stata compressa durante la fase di avanzamento.
A seguito di ciò, la molla G si distende facendo scorrere il corpo interno C all'indietro rispetto al corpo esterno D grazie alla sua azione tra il manicotto N e la rondella forata M che poggia sul perno L.
L'arretramento del corpo interno C trascina le due alette B contro il bordo inferiore delle due aperture longitudinali E, costringendo dette alette a chiudersi rientrando completamente all’interno del corpo esterno D, nella posizione di riposo mostrata in figura 1.
Vantaggiosamente , l'uso della tecnica del carotaggio per effettuare la foratura, consente di sapere con certezza la conformazione interna della struttura muraria, nonché la tipologia di materiale che si incontra alle varie profondità, potendo così scegliere con precisione a quale profondità è preferìbile realizzare la o le cavità di ancoraggio.
Si osservi che l'alesatore può prevedere 3÷4 o più alette, disposte simmetricamente attorno all'asse longitudinale dell'alesatore stesso ed imperniate sul corpo interno C. La loro divaricazione può venire ottenuta anche con un cuneo a tronco di cono o di piramide, rivolto all'indietro (verso il basso nelle figure) e solidale con il perno H.
Una diversa conformazione, può prevedere due o più alette che si aprono utilizzando delle aperture o finestrelle praticate sul corpo esterno D che, oltre a consentire l'uscita all'esterno delle alette, costituiscono un piano inclinato che fa da fulcro alla loro apertura.
Un altro aspetto importante dell'invenzione, riguarda il circuito di raffreddamento e spurgo dell’alesatore: secondo il trovato, l'acqua o l'aria di raffreddamento inviata dal circuito della perforatrice all'interno dei carotieri, raggiunge il manicotto a vite N, passa all'interno del corpo interno C e raggiunge la base delle alette.
La parte anteriore stondata del corpo interno C è in stretta vicinanza delle alette, e quindi il fluido avvolge completamente il corpo delle alette fuoriuscendo attraverso le finestrelle E.
In alternativa, dette alette possono essere dotate di condotti interni che portano il fluido di raffreddamento verso le loro zone più esterne che sono a contatto con il materiale murario da asportare .
Al termine del lavoro di alesatura che crea la cavità 2, il fluido viene lasciato scorrere per un po' di tempo e, fuoriuscendo, pulisce lo spazio anteriore fra il corpo interno dell ' alesatore e quello esterno.
Come già accennato, una prima variante del circuito di raffreddamento prevede delle alette B dotate di canali interni che portano il refrigerante nei pressi delle placchette diamantate.
Una seconda variante del circuito di raffreddamento, prevede che il fluido refrigerante scorra superficialmente in apposite scanalature realizzate sul lato anteriore diamantato delle alette B, facilitando l'arrivo del fluido stesso sulle placchette .
Una terza variante del circuito di raffreddamento, prevede una scanalatura longitudinale realizzata sul retro delle alette B a partire dalla loro base, entro la quale .scorre il fluido che viene convogliato, attraverso appositi forellini verso la parte anteriore delle alette stesse: nei pressi delle placchette diamantate.
In particolare, detta scanalatura fresata, ampia e profonda, viene coperta e chiusa da un lamierino brasato sulle alette stesse in modo da costituire un vero e proprio condotto.
Passando ad esaminare la testa di appoggio Q dell'alesatore, ben mostrata in figura 3 e 5, è importante osservare che, secondo il trovato, prevede un corpo cilindrico cavo sostanzialmente simile ad un bicchiere capovolto, avente un diametro esterno leggermente più piccolo di quello del foro 1 praticato nell'opera muraria (ad esempio pari a circa 48 mm per un foro da 50 mm).
Sul fondo del corpo cilindrico a bicchiere rovesciato, è disposto un cuscinetto reggispinta Q5 atto a sopportare la notevole spinta (alcune centinaia di Kg) del sistema di avanzamento della perforatrice .
Detto corpo cilindrico ha una fresatura anulare interna Q1 in cui ha sede un 0-ring o anello di tenuta Q2 che impedisce alla sporcizia di raggiungere e danneggiare il cuscinetto Q5, che è preferibilmente del tipo a rulli inclinati.
Nell'esempio realizzativo che si illustra, la corona esterna del cuscinetto Q5 è solidale al fondo del "bicchiere", mentre nella sua corona interna si inserisce una estremità di un alberino Q6 opportunamente sagomato per autocentrarsi . L'altra estremità di detto alberino (quella inferiore nelle figure 3 e 5) sporge dalla testa di appoggio Q ed è cilindrica e parzialmente filettata all'esterno per avvitarsi sull'estremità superiore dell'alesatore.
Per mantenere detto alberino Q6 nella sua sede dentro la testa di appoggio Q, la sua estremità sporgente filettata passa attraverso un anello Q7 dotato di due o più piccoli fori longitudinali, uniformenen te distribuiti lungo la circonferenza, per il passaggio di rispettive viti di fissaggio Q4 che si avvitano in corrispondenti fori Q3 ricavati sul bordo inferiore della testa di appoggio Q stessa. In particolare, per avvitare/svitare la testa di appoggio Q sull'alesatore, la parte cilindrica sporgente dell'alberino sagomato Q6 che non è filettata, presenta almeno due fresature piane contrapposte e paralelle al suo asse, per consentire il serraggio con una normale chiave inglese o fissa.
Quando, al termine della fresatura, la lenta e costante spinta in avanti prodotta dall'operatore sulla perforatrice cessa, l'alesatore viene fatto ruotare ancora per alcuni secondi così che il fluido pulisca l'interno dell'alesatore stesso che viene quindi fermato lentamente.
Secondo l'invenzione, al fine di realizzare più cavità 2 per la realizzazione di aggrappaggi multipli, sono previste delle prolunghe Q10, che agiscono da distanziali tra l'estremità anteriore dell'alesatore e la testa di appoggio Q sul fondo del foro. La figura 6 mostra, senza possibilità di equivoco, l'impiego di tali prolunghe: vanno semplicemente interposte tra la testa d'appoggio Q e l'alesatore avvitandole rispettivamente su detti elementi, in altre parole, si avvita una prolunga Q10 sull'estremità superiore dell'alesatore al posto della testa di appoggio Q, la quale viene avvitata sulla prolunga stessa.
Nel caso si utilizzino più prolunghe, queste vanno semplicemente avvitate tra loro l'una adiacente all' altra .
Secondo una ulteriore variante del trovato, all'interno delle cavità ricavate nell'opera muraria da consolidare, si possono far espandere degli speciali "stop" o tasselli metallici ad espansione posti all'estremità della barra di ancoraggio inserita nel foro 1 che, venendo fatta ruotare, determina la "presa" dei tasselli stessi che, allargandosi, si "impuntano” sull'ansa realizzata dall’alesatore offrendo resistenza e tendendo ad impedire lo sfilamento della barra stessa.
In altre parole, secondo quest'ultima variante dell'invenzione si possono realizzare anche ancoraggi "a secco", senza uso di malte o resine. Si osservi che lavorare a secco, senza cioè l'uso dell'acqua sia nella esecuzione dei fori come anche nell'impiego di malte o resine liquide è indispensabile in presenza di affreschi, monumenti, interni di case private, etc ..
Nel consolidamento di fabbricati, l'efficace tecnica di ancoraggio fin qui descritta consente di ridurre ai soli casi assolutamente indispensabili l'impiego di catene passanti da posizionare in fori, che in genere sono molto lunghi {alcune decine di metri) e pertanto sono difficili da eseguirsi e.che richiedono una notevole precisione difficilmente ottenibile, specie in muri di poco spessore, lesionati e costituiti da materiale non omogeneo.
La presente invenzione è stata descritta ed illustrata in alcune sue preferite forme realizzative, ma è chiaro che qualunque tecnico esperto del ramo potrà apportarvi modifiche e/o sostituzioni funzionalmente equivalenti, senza peraltro esulare dall'ambito di tutela della presente privativa industriale.
Ad esempio una modifica potrebbe riguardare la realizzazione della filettattura femmina superiore dell'alesatore e/o delle prolunghe, che invece di essere ricavata di pezzo potrebbe essere realizzata mediante una sorta di riduzione costituita da un manicotto molto corto, e filettato sia internamente che esternamente, che viene avvitato nella corretta posizione e bloccato con un grano radiale o con almeno un punto di saldatura, come mostrato in figura 5A .

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI : 1. Alesatore con taglienti ad espansione, caratterizzato dal fatto che, per creare delle cavità coassiali localizzate all'interno di un foro realizzato in un'opera muraria, comprende un utensile rotante capace di allargarsi gradualmente per asportare localmente, per abrasione, del materiale cementizio e/o laterizio nella zona immediatamente adiacente al foro stesso.
  2. 2. Alesatore con taglienti ad espansione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto utensile è dotato di due o più alette dotate di un tagliente diamantato o ricoperto di frammenti/riporti di materiale duro.
  3. 3. Alesatore con taglienti ad espansione secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che viene montato al posto dell'utensile normalmente utilizzato per realizzare fori mediante crotatrici o sonde di tipo noto.
  4. 4. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende due corpi tubolari coassiali, esterno (D) ed interno (C), atti a ruotare solidalmente tra loro ed a scorrere assialmente l'uno rispetto all'altro.
  5. 5. Alesatore con taglienti ad espansione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che sull'estremità libera del corpo esterno (D) è filettata per reggere una testa (Q), libera di ruotare attorno al proprio asse longitudinale coincidente con quello dell'alesatore stesso, mentre l'elemento cilindrico interno (C) si muove assialmente rispetto al cilindro esterno (D) divaricando due alette fresanti (B) che sono costrette a sporgere radialmente in modo che, ruotando solidalmente all'alesatore, determinino la fresatura del materiale murario che contro il quale vengono spinte durante la rotazione.
  6. 6. Alesatore con taglienti ad espansione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la spinta in avanti imposta dall'operatore alla macchina carotatrice o alla sonda provoca la compressione di una apposita molla (G) in modo che il corpo interno (C) dell'alesatore scorra in avanti rispetto al corpo esterno (D); detto corpo interno (C) essendo munito, nella sua parte anteriore, di due alette fresanti (B) dotate di riporti diamantati o di metallo duro, le quali ruotano intorno ad un perno trasversale traslante (A) e sono distanziate da una rondella (S)-ù
  7. 7. Alesatore con taglienti ad espansione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l'avanzamento del corpo interno (C) spinge le due alette (B) contro un perno trasversale fisso (H) solidale al corpo esterno (D) dell'alesatore, alla cui estremità anteriore è avvitata la testa di appoggio ruotante (Q); ottenendosi così che le due alette (B) scorrano in avanti e si divarichino consentendo la fresatura del foro che genera la cavità (2) desiderata.
  8. 8. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo tubolare esterno (D) comprende : due aperture laterali longitudinali contrapposte (E) attraverso le quali le alette (B) fuoriescono durante l'apertura e su un lato delle quali si appoggiano durante la realizzazione della cavità (2); una filettatura anteriore femmina su cui avvitare la testa di appoggio (Q); due fori diametralmente opposti nei quali si infila e si avvita ad un'estremità il perno (H); due fresature anulari parallele {F), realizzate sulla superficie interna del corpo esterno (D), coassiali al corpo stesso, in cui si posizionano altrettanti O-ring (I) di tenuta; due fori diametralmente opposti nei quali si infila e si avvita ad un'estremità un perno (L), atto a limitare la corsa assiale del corpo interno (C) rispetto a quello esterno (D), e a far ruotare il corpo interno (C) solidalmente a quello esterno (D).
  9. 9. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo tubolare interno (C) comprende : — due alette (B) fresanti capaci di divaricarsi e di ruotare solidalmente ai due corpi coassiali interno (C) ed esterno (D); — due fori diametralmente opposti, posti in prossimità dell'estremità superiore, nei quali si infila e si avvita il perno (A) che regge le alette (B); — una estremità superiore conformata in modo che le (2) alette si possano divaricare e richiudere ruotando intorno al perno traslante (A); — una molla (G) che tende a mantenere le alette (B) e il corpo interno (C) in posizione retratta di chiusura; una rondella forata (M) di appoggio superiore della molla (G) al perno (L) fisso al corpo esterno (D); - un manicotto inferiore di chiusura (N), atto a mantenere in posizione la molla (G) e a far passare fluido di raffreddamento e di spurgo all'interno del corpo tubolare interno (C) stesso; - due aperture longitudinali (0) all'interno delle quali scorre il perno (L), solidale al corpo esterno (D), atte a consentire e limitare lo scorrimento assiale del corpo interno (C) dentro quello esterno (D) e assicurando la loro rotazione simultanea; - una fresatura anulare superiore (P), ricavata sulla superficie esterna, atta a contenere un O-ring (R); - una fresatura anulare inferiore (T), ricavata sulla superficie interna, atta a contenere un O-ring (U); - una filettatura standard di estremità inferiore sulla quale vengono avvitati dei carotieri di tipo commerciale.
  10. 10. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nelle zone delle alette (B) che vengono a contatto con il materiale da asportare, sono previste delle placchette diamantate.
  11. 11. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una volta ultimata la fresatura, l'operatore ruota al contrario la manovella dell’avanzamento della macchina perforatrice provocando una riduzione della pressione sulla molla {G), la quale si distende facendo scorrere il corpo interno (C) all’indietro rispetto al corpo esterno (D) grazie alla sua azione tra il manicotto (N) e la rondella forata (M) che poggia sul perno (L); l'arretramento del corpo interno (C) trascinando le due alette (B) contro il bordo inferiore delle due aperture longitudinali (E), costringendo dette alette a chiudersi rientrando completamente all'interno del corpo esterno (D) e a disporsi nella posizione di riposo .
  12. 12. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prevedere tre, quattro o più alette {B), disposte simmetricamente attorno all'asse longitudinale dell'alesatore stesso ed imperniate sul corpo interno (C).
  13. 13. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'acqua o l'aria di raffreddamento inviata dal circuito della perforatrice all'interno dei carotieri, raggiunge il manicotto a vite (N), passa all'interno del corpo interno (C) e raggiunge la base delle alette (B).
  14. 14 . Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette alette sono dotate di scanalature o condotti interni che portano il fluido di raf freddamento verso le loro zone più esterne che sono a contatto con il materiale murario da asportare .
  15. 15. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la testa di appoggio (Q) prevede un corpo cilindrico cavo, sostanzialmente simile ad un bicchiere capovolto, avente un diametro esterno leggermente più piccolo di quello del foro (1) praticato nell'opera muraria.
  16. 16. Alesatore con taglienti ad espansione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che sul fondo del corpo cilindrico a bicchiere rovesciato, è disposto un cuscinetto reggispinta (Q5) atto a sopportare la notevole spinta del sistema di avanzamento della perforatrice.
  17. 17. Alesatore con taglienti ad espansione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto corpo cilindrico ha una fresatura anulare interna (Ql) in cui ha sede un O-ring o anello di tenuta (Q2) che impedisce alla sporcizia di raggiungere e danneggiare il cuscinetto (Q5).
  18. 18. Alesatore con taglienti ad espansione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la corona esterna del cuscinetto (Q5) è solidale al fondo del "bicchiere", mentre nella sua corona interna si inserisce una estremità di un alberino (Q6) opportunamente sagomato per autocentrarsi ; l'altra estremità di detto alberino sporgendo dalla testa di appoggio (Q) ed è cilindrica e parzialmente filettata all'esterno per avvitarsi sull'estremità superiore dell'alesatore.
  19. 19. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, al fine di realizzare più cavità (2) per la realizzazione di aggrappaggi multipli, sono previste delle prolunghe (Q10) che agiscono da distanziali tra l'estremità anteriore dell'alesatore e la testa di appoggio (Q) sul fondo del foro; dette prolunghe venendo semplicemente interposte tra la testa d'appoggio (Q) e l'alesatore avvitandole rispettivamente su detti elementi.
  20. 20. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che all'interno delle cavità (2} ricavate nell'opera muraria da consolidare, si possono far espandere degli speciali "stop" o tasselli metallici ad espansione posti all'estremità della barra di ancoraggio inserita nel foro (1) che, venendo fatta ruotare, determina la "presa" dei tasselli stessi che, allargandosi , si "impuntano" sull'ansa (2) realizzata dall'alesatore offrendo resistenza e tendendo ad impedire lo sfilamento della barra stessa; ottenendosi così degli ancoraggi "a secco", senza uso di malte o resine, perticolarmente utili nel caso di interventi di consolidamento di affreschi, monumenti, interni di case private, etc..
  21. 21. Alesatore con taglienti ad espansione secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il materiale fresato viene continuamente asportato da un flusso di acqua o aria, che contemporaneamente refrigera l'intero alesatore e le alette (B).
IT1999RM000630A 1999-10-15 1999-10-15 Alesatore con taglienti ad espansione radiale, in particolare perinterventi di recupero edilizio e di restauro. IT1308245B1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT1999RM000630A IT1308245B1 (it) 1999-10-15 1999-10-15 Alesatore con taglienti ad espansione radiale, in particolare perinterventi di recupero edilizio e di restauro.

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT1999RM000630A IT1308245B1 (it) 1999-10-15 1999-10-15 Alesatore con taglienti ad espansione radiale, in particolare perinterventi di recupero edilizio e di restauro.

Publications (3)

Publication Number Publication Date
ITRM990630A0 ITRM990630A0 (it) 1999-10-15
ITRM990630A1 true ITRM990630A1 (it) 2001-04-15
IT1308245B1 IT1308245B1 (it) 2001-12-10

Family

ID=11406999

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT1999RM000630A IT1308245B1 (it) 1999-10-15 1999-10-15 Alesatore con taglienti ad espansione radiale, in particolare perinterventi di recupero edilizio e di restauro.

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT1308245B1 (it)

Also Published As

Publication number Publication date
ITRM990630A0 (it) 1999-10-15
IT1308245B1 (it) 2001-12-10

Similar Documents

Publication Publication Date Title
NO327183B1 (no) Underrommer og verktoy for borehull, med folengbare armer
NO334677B1 (no) Sammenstilling for kutting inn i et rørformet brønnelement
US2709292A (en) Clamp for concrete forms
US1882906A (en) Tool for fluid actuated machines
RU2001134199A (ru) Способ и устройство для бурения, а также укомплектования
US2100873A (en) Dowel structure
US3648789A (en) Drill bit with pivoting cutting portion
JP4777199B2 (ja) 注入ノズルおよびこれを用いたピンニング工法
JP2008542594A (ja) 土壌または岩盤材料に孔を掘削、特にパーカッションまたは回転パーカッション掘削する方法および装置
JP2011026798A (ja) ピンニング工法用の注入ノズルおよびこれを用いたピンニング工法
RU2172385C1 (ru) Расширитель скважин
ITRM990630A1 (it) Alesatore con taglienti ad espansione radiale, in particolare per interventi di recupero edilizio e di restauro.
JP2014237987A (ja) 注入口付アンカーピン、これを用いたピンニング工法およびネットバリヤー工法
KR200402917Y1 (ko) 거푸집용 간격유지 타이볼트
US2249732A (en) Off center reamer
US4153121A (en) Fluid operated undercutter
ITRM990790A1 (it) Alesatore con taglienti ad espansione con azionamento desmodromico, in particolare per interventi di recupero edilizio e di restauro.
GB1437420A (en) Method and apparatus for drilling in an earth formation
JP2683879B2 (ja) 2重管ロッド緩結注入装置及び緩結注入工法
KR200263955Y1 (ko) 나선형 중공파이프를 이용한 네일링장치
CN109441514B (zh) 翼式锚杆
DE10119562A1 (de) Schlagbohrwerkzeug für Gestein
JP2008007972A (ja) 拡張アンカーおよびこれを用いたピンニング工法
KR101629301B1 (ko) 오버버든 비트
US1530764A (en) Adjustable backing-off spear