ITRM980359A1 - Impianto di sicurezza per sospendere l'erogazione di gas quando viene rilevata una dispersione - Google Patents

Description

Descrizione del trovato avente per titolo :

IMPIANTO DI SICUREZZA , PER SOSPENDERE L’EROGAZIONE DI GAS QUANDO VIENE RILEVATA UNA DISPERSIONE.

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce al campo degli impianti di sicurezza volti ad evitare incidenti in ambienti in cui viene erogato del gas utilizzato per riscaldamento, per fornelli da cucina o per altri impieghi analoghi.

Gli impianti di sicurezza esistenti oggi presentano alcune serie ..limitazioni, consistenti essenzialmente nel fatto che essi, mentre intervengono sull’ erogazione del gas, non effettuano alcun intervento sull’ impianto elettrico dei locali nei quali può essersi verificata una fuga, con la conseguenza che non é da escludersi la possibilità di un’esplosione dovuta all’innesco di accensione generato da un arco elettrico provocato dall’azionamento di dispositivi quali interruttori, campanelli eccetera eventualmente presenti nei locali in cui si é disperso il gas.

Inoltre, quando essi agiscono tramite un interruttore differenziale che alimenta un’elettrovalvola di erogazione, essi non sono efficaci quando tale interruttore non funziona per un guasto od un difetto di fabbricazione. ,

Per evitare questi inconvenienti, l’inventore del presente trovato ha ideato un impianto di sicurezza tale che, quando uno dei sensori ad esso collegato rileva la presenza di gas in un locale, interviene su di un interruttore differenziale (eventualmente sul cosiddetto interruttore “salvavita” quando già esistente) in modo da togliere la tensione a tutti gli impianti elettrici presenti nei locali.

Il circuito deirimpianto di sicurezza dell’ invenzione é anche tale da assicurare, mediante un sistema a consenso multiplo che verrà spiegato in seguito, lo stesso risultato di sicurezza anche nel caso di mancato o difettoso funzionamento del detto interruttore differenziale.

L’oggetto della presente invenzione é infatti costituito da un impianto di sicurezza come descritto nel preambolo della allegata rivendicazione 1, caratterizzato dalla parte caratterizzante della medesima rivendicazione.

Un esempio realizzativo di un impianto secondo l’invenzione verrà ora descritto più in dettaglio, facendo riferimento anche alla figura allegata, che ne rappresenta lo schema elettrico.

Come si vede nella figura, a valle del contatore 11 della rete elettrica di alimentazione 10 di una generica utenza costituita da un’unità abitativa composta da più locali é allacciato un interruttore differenziale 5, supposto dall’inventore del tipo magnetotermico comunemente impiegato, dal quale si diramano tutti i conduttori che servono per l’alimentazione dei dispositivi elettrici 17n dell’unità abitativa stessa.

A monte di esso é inserita in parallelo una pluralità di sensori 3, 4 comprendenti ciascuno un relays 3R, 4R con almeno due contatti 3C, 3D e 4C,4D.

Tali sensori 3, 4, ad esempio del tipo a rilevazione acustica, sono atti ad azionare tali relays 3R, 4R, deviandone i rispettivi contatti, quando essi avvertono la presenza di gas nel locale nel quale essi sono installati.

Per i casi più comuni l’inventore prevede di installare uno di tali sensori in ciascuno dei locali interessati, e di provvederlo di un relay a tenuta ermetica.

La posizione più opportuna per installare un sensore é ritenuta dall’inventore come posta ad una distanza di circa 30 cm dal pavimento o dal soffitto del locale, a seconda che il gas utilizzato abbia peso specifico rispettivamente più alto o più basso dell’aria.

Nell’impianto raffigurato, i locali presi in considerazione sono due, ed in ciascuno di essi é installato un sensore 3, 4. A titolo esemplificativo, si é supposto che il sensore 3 sia installato in un locale cucina ove viene usato gas, e che l’altro sensore 4 sia installato nella centrale termica dell’unità abitativa ove il gas viene utilizzato per riscaldamento.

Un contatto 3C, 4C di ciascuno dei relays dei sensori 3R, 4R é collegato in serie all’altro, in modo da chiudere un ramo di circuito 12, visibile nella parte più bassa della figura, che costituisce una fase dell’ alimentazione elettrica dell’elettrovalvola 2 attraverso la quale, viene erogato il gas all’unità abitativa in questione.

Tale elettrovalvola 2 é del tipo comunemente usato, cioè é normalmente chiusa quando non é posta sotto tensione.

Il detto tratto di circuito 12 é anche collegato ad una fase 6P di un contattore 6, che risulta quindi in parallelo all’ elettrovalvola 2, e che é provvisto anche di un ulteriore fase 6Q, oltre a quella 6N collegata alla fase neutra della rete, che chiude il circuito di alimentazione di più dispositivi segnalatori di allarme di tipo acustico 7 e luminoso 8 disposti nei punti dell’unità abitativa ritenuti più adatti per trasmettere una segnalazione di allarme (ad esempio in un locale dell’appartamento, nel locale caldaia, in qualche spazio condominiale nel caso di condomini con più appartamenti, eccetera).

Quando uno dei sensori 3 o 4 rileva la presenza di gas nel locale in cui é installato, si ha l’attivazione del rispettivo relay 3R o 4R, con la deviazione dei contatti relativi 3C, 3D o 4C, 4D che sono collegati rispettivamente al circuito dell’ interruttore differenziale 5, ed al tratto di circuito 12 descritto prima.

Ne proviene di conseguenza che l’interruttore differenziale 5 toglie la tensione a tutto rimpianto elettrico tranne che ai sensori 3,4 evitando il pericolo di esplosioni accidentali.

Per effetto della deviazione di anche solo uno dei contatti 3C, 4C viene anche interrotto il tratto di circuito 12 che costituisce una fase del circuito di alimentazione della detta elettrovalvola normalmente chiusa 2, che blocca, chiudendosi, l’erogazione del gas.

Si può notare come l’intervento dell’interruttore differenziale 5 otterrebbe già da solo questo effetto : l’inventore, facendo dipendere la messa in tensione del tratto di circuito 12 dal “consenso” di entrambi i sensori 3 e 4 effettuato tramite la posizione di entrambi i contatti 3C, 4C in serie fra loro, ha ottenuto una sicurezza di. intervento dell’impianto praticamente uguale al 100 % : l’elettrovalvola 2 risulta infatti disattivata anche in caso di mancato funzionamento dell’ interruttore differenziale 5. Per segnalare una situazione di allarme rilevata dall’impianto, l’inventore ha previsto di inserire un contattore 6 elettromeccanico di tipo noto a due poli 6P e 6N, come indicato in figura.

Quando, a causa della deviazione dei contatti 3C, 4C del tratto 12 viene a mancare la tensione al suo polo 6P, viene chiuso un circuito di alimentazione per dei dispositivi di allarme acustico 7 o luminoso 8, che continuano a funzionare finché non cessa la situazione di pericolo e non viene azionato un commutatore manuale 14 con chiave, che li disattiva e isola ulteriormente l’elettrovalvola 2.

Anche l alimentazione della elettrovalvola 2 può venire ristabilita con il detto commutatore 14 quando cessa l intervento dei sensori 3, 4.

Va fatto notare che i circuiti dei detti dispositivi 7, 8 vengono chiusi mediante la deviazione dei contatti 3C, 4C, come indicato in figura, in modo da attivarli quando la presenza di gas é rilevata da uno qualsiasi dei contatti 3C, 4C collegati ai due sensori 3,4 oppure da uno solo di essi (il 4C nel disegno) ; in quest’ultimo caso basta eliminare il terminale 13, (con i conduttori tratteggiati).

Questa soluzione può essere consigliabile quando i dispositivi di allarme 7, 8 siano disposti ad esempio in un locale caldaia, e non si desideri attivarli quando a segnalare la presenza di gas sia esclusivamente un altro sensore situato nei locali di un appartamento.

Per segnalare solo nell’ appartamento una situazione di allarme in qualsiasi locale l’inventore ha previsto di utilizzare una o più lampade spia 16i, che ricevono una fase di alimentazione secondo metodi noti tramite un contatto di relays 3R, 4R quando uno di essi o entrambi segnalano la presenza di gas.

E comprensibile come un tecnico del ramo possa realizzare un impianto diverso da quello descritto e rappresentato nella figura, per adeguarsi alle diverse esigenze e situazioni, ma derivandolo comunque dai concetti espressi nella allegata rivendicazione 1.

Anche altre realizzazioni così ottenute rientrano nell’ ambito della protezione conferita dalla presente domanda di brevetto.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto di sicurezza (1) per sospendere l’erogazione di gas da una elettrovalvola (2) normalmente chiusa di una rete di distribuzione in uno o più locali in almeno uno dei quali é avvenuta una dispersione del gas, tale dispersione venendo rilevata da sensori (3, 4) installati nei detti locali, caratterizzato dal fatto che i detti sensori (3, 4) sono collegati alla rete elettrica (10) a monte di un interruttore magnetotermico differenziale (5) atto ad isolare dalla detta rete, quando azionato tutti i circuiti esistenti nei detti locali, incluso quello di alimentazione della detta elettrovalvola normalmente chiusa (2) adibita all’erogazione del gas, i detti sensori (3, 4) essendo collegati al detto interruttore differenziale (5) in modo da azionarlo quando almeno uno di essi rileva la presenza di gas.
2. 2. Impianto di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i circuiti dei detti sensori (3, 4) comprendono dei relays (3R, 4R) con almeno un contatto (3C, 3D) collegato in serie e collegato anche ad una delle fasi di alimentazione della detta elettrovalvola normalmente chiusa (2) in modo da eliminare l’alimentazione dell’elettrovalvola (2) stessa quando uno dei sensori (3, 4) viene attivato, e che è collegato anche ad una fase di un contattore (6) che, quando tale fase non é più sotto tensione a causa del rilevamento di gas da parte di almeno uno dei detti sensori (3, 4), isola rimpianto elettrico di uno o più locali nei quali si é rilevata la presenza di gas.
3. 3. Impianto di sicurezza secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dall’essere provvisto di dispositivi di segnalazione di allarme acustico e/o luminoso che entrano in funzione quando almeno uno dei detti sensori ha rilevato la presenza di gas in uno o più locali.
4. 4. Impianto di sicurezza secondo la rivendicazione 3, nel quale i detti dispositivi sono costituiti da delle lampade spia di allarme collegate in modo che esse si accendano, segnalando in quale/i locale/i é stata rilevata dai sensori la presenza di gas.
5. 5. Impianto elettrico secondo una delle rivendicazioni precedenti, nel quale i detti dispositivi sono costituiti anche da segnalatori acustici di allarme inseriti in modo da venire azionati quando in almeno uno dei detti locali é stata rilevata la presenza di gas.
6. 6. Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, provvisto di sistemi per il ripristino manuale dei circuiti interrotti a seguito della presenza di gas in uno o più locali e per la tacitazione dei segnali acustici o luminosi generati dall’ impianto ancora a causa della detta presenza di gas.
7. 7. Impianto secondo la rivendicazione 4, comprendente : a) un interruttore magnetotermico differenziale (5) collegato alla rete elettrica (10) ; b) uno o più sensori (3, 4) fra loro in parallelo, collegati alla detta rete elettrica (10) a monte del detto interruttore differenziale (5) e comprendenti ciascuno un relay (3R, 4R) ad almeno due contatti che viene azionato dal rispettivo sensore (3, 4) quando rileva la presenza di gas nel locale nel quale é installato, uno dei detti contatti essendo collegato all’ interruttore differenziale (5) ; c) una elettrovalvola normalmente chiusa (2) una fase di alimentazione la quale é costituita, quando i detti sensori (3, 4) non rilevano la presenza di gas, da un tratto di circuito comprendente un contatto (3C) di ciascun relay (3R), collegato in serie all’omologo contatto (4C) del relay (4R) successivo ; d) un contattore (6) che é collegato in parallelo alla detta elettrovalvola normalmente chiusa (2) quando i sensori (3, 4) non hanno rilevato la presenza di gas, e che viene disattivata quando manca l alimentazione alla detta fase della elettrovalvola normalmente chiusa (2) a causa dell’ intervento dei sensori (3, 4) mediante i rispettivi relays (3R, 4R) a seguito del rilevamento della presenza di gas, e vengono attivati dei circuiti che alimentano dei dispositivi acustici (7) e/o luminosi (8) di segnalazione di allarme ; e) un dispositivo (14) azionabile mediante chiave atto a disattivare i detti dispositivi di segnalazione di allarme (7, 8) ed a ripristinare la situazione iniziale del detto contattore (6) quando si intende ripristinare l’erogazione del gas della detta elettrovalvola normalmente chiusa.
8. 8. Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, nel quale i detti sensori (3, 4) sono di tipo acustico.