ITRM970336A1 - Dispositivo avvisatore meccanico/ottico a distanza - Google Patents

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ITRM970336A1
ITRM970336A1 IT97RM000336A ITRM970336A ITRM970336A1 IT RM970336 A1 ITRM970336 A1 IT RM970336A1 IT 97RM000336 A IT97RM000336 A IT 97RM000336A IT RM970336 A ITRM970336 A IT RM970336A IT RM970336 A1 ITRM970336 A1 IT RM970336A1
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Daniele Gatti
Raffaela Tucci
Stefano Laura Di
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Daniele Gatti
Raffaela Tucci
Stefano Laura Di
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Description

TESTO DELLA DESCRIZIONE
Descrizione dell’invenzione industriale avente per titolo: “DISPOSITIVO AVVISATORE MECCANICO / OTTICO A DISTANZA”
L’invenzione è rivolta a tutte le persone che, in modo permamente o momentaneo, si trovano nell’impossibilità di udire tutti quei segnali acustici che sono associati al verificarsi di particolari “eventi”. La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo in grado di avvisare a distanza una persona del verificarsi di un evento, o di più eventi simultaneamente,' mediante l’utilizzazione di un avvisatore meccanico/ottico. Il verificarsi di un.'“evento” che si desidera controllare, provoca l’attivazione di un circuito elettronico trasmittente ad esso associato ed in collegamento, via onde radio codificate, con un circuito elettronico ricevente, che trasforma l’informazione ricevuta in una vibrazione meccanica ed un’indicazione ottica che persisterà per un periodo di tempo predeterminato. Mentre la vibrazione meccanica comunica alla persona che porta indosso il circuito elettronico, il verificarsi di un “evento” in generale, tra quelli che si intende controllare, l’indicazione ottica fornisce un’indicazione specifica sul tipo di “evento” o sui tipi di “eventi”, in caso di avvenimenti simultanei, che si sono verificati. Per quanto di nostra conoscenza, allo stato attuale, i dispositivi creati per permettere alle persone che non sono in grado, in modo permamente o momentaneo, di udire il segnale acustico associato ad un particolare “evento”, sono basati principalmente su un segnalatore luminoso collocato in posizione fìssa, in prossimità della persona stessa o negli ambienti in cui la persona si trova abitualmente. Manchevolezza principale di questi dispositivi è che richiedono un continuo contatto visivo tra la persona ed il segnalatore luminoso e perdono completamente di efficacia qualora la persona dorma, si allontani momentaneamente dall’ambiente in cui è posizionato il segnalatore luminoso, oppure sia occupata in un’attività che gli impedisca di guardare ad intervalli regolari il segnalatore stesso. Le innovazioni che formano oggetto del presente trovato hanno lo scopo di eliminare gli inconvenienti sopra citati consentendo a persone che non sono in grado, in modo permamente o momentaneo, di udire un segnale acustico associato ad un “evento”, di potersi accorgere del verificarsi di tale “evento”, indipendentemente dal luogo in cui si trovano, nell’ambito del diagramma di copertura dai trasmettitori ad onde radio codificate, ed indipendentemente dall’attività che stanno svolgendo, infatti, il trovato mantiene la sua perfetta funzionalità anche se la persona che ha indosso il circuito elettronico dorme, legge, ecc.. . Il presente trovato, grazie al concetto di modularità utilizzato nella sua realizzazione, consente il controllo di molteplici eventi di differente natura, che possono verificarsi in modo singolo o simultaneo, fornendo un’indicazione immediata ed inequivocabile sul tipo di “evento” che si è verificato. L’intero dispositivo è basato su un circuito elettronico ricevente sintonizzato su dei circuiti elettronici trasmittenti, in numero uguale al numero di “eventi” che si vuole controllare. I circuiti trasmittenti, operano tutti sulla stessa frequenza ed a ciascuno di essi è associato 'un codice digitale di riconoscimento che lo rende identificabile da parte della circuito elettronico ricevente. Inoltre, i circuiti trasmittenti possono differire per il tipo di circuito trasduttore ad essi associato, che ha lo scopo specifico di trasformare l avvenuto “evento”, in un segnale elettrico in grado di attivare, per un periodo di tempo predeterminato, il circuito trasmittente. I circuiti trasduttori devono essere in grado di attivare il circuito trasmittente in presenza di un segnale acustico nella banda audio, di qualsiasi tonalità o modulazione esso sia, del segnale elettrico presente sulla linea di un apparecchio telefonico, in corrispondenza di una chiamata proveniente dall’ esterno, del campo elettromagnetico ad impulsi generato da un circuito elettrico, o in presenza della chiusura o apertura di un contatto elettrico. Queste ed altre caratteristiche saranno maggiormente dettagliate con l’ausilio dei disegni allegati di cui: la Fig. A rappresenta lo schema a blocchi di un circuito trasmettitore. Le linee tratteggiate indicano che per ciascun circuito trasmettitore sarà utilizzato un solo circuito trasduttore tra quelli indicati in figura con i numeri 1, 2, 3, 4 in funzione dell’ utilizzazione a cui sarà destinato il trasmettitore stesso. Con 1 è indicato il circuito trasduttore in grado di rilevare la presenza di un segnale acustico nella banda audio, qualsiasi sia la sua tonalità o la modulazione. Questo circuito è costituito da un microfono miniaturizzato collegato ad un circuito amplificatore e comparatore del livello di segnale. Quando il livello del segnale audio rilevato dal microfono e amplificato, supera il livello di soglia predisposto nel comparatore, viene abilitata la trasmissione alla quale è associato il codice digitale di riconoscimento di quel trasmettitore. Con 2 è indicato il circuito trasduttore in grado di rilevare il segnale segnale elettrico presente sulla linea di un apparecchio telefonico al momento di una chiamata proveniente dall’ esterno. Questo trasduttore è costituito da un circuito tipo PLL (Phase - Locked -Loop) opportunamente tarato per essere in grado di riconoscere la frequenza di chiamata (tono) utilizzata su una rete telefonica. La frequenza di chiamata di cui sopra può variare in funzione della rete telefonica considerata e quindi il tipo PLL dovrà essere tarato al fine di riconoscere la frequenza del tono impiegato su quella linea telefonica. Con 3 è indicato il circuito trasduttore in grado di rilevare la chiusura o l’apertura di un contatto elettrico. I circuito è costituito da un interruttore elettro/meccanico che, sollecitato meccanicamente dall’esterno (apertura, chiusura di una porta, ecc. ) abilita il trasmettitore in trasmissione. Con 4 è indicato il circuito trasduttore tipo Pick-Up in grado di rilevare la presenza di un campo elettromagnetico ad impulsi. Una volta rilevati ed amplificati, i picchi degli impulsi del campo elettromagnetico vengono portati in negativo e vengono utilizzati per abilitare il trasmettitore in trasmissione. Con 5 è indicato il circuito codificatore. Questo è un circuito integrato generatore di codici digitali, programmabile. Il codice in esso inserito ha lo scopo di modulare la portante del trasmettitore permettendo al ricevitore di distinguere un trasmettitore dall’altro. L’utilizzazione di un selettore a microint emittori associato al circuito codificatore di ciascun trasmettitore può consentire all’ utilizzatore di impostare un codice in particolare tra un certo numero di codici definiti a priori dal realizzatore del trasmettitore stesso. Con 6 è indicato il trasmettitore quarzato. Questo è un circuito trasmittente in modulazione di ampiezza a radiofrequenza, le cui caratteristiche di trasmissione possono essere modificate in funzione del diagramma di copertura richiesto o del piano in vigore per la ripartizione delle frequenze. Con 7 è indicato un circuito timer che ha lo scopo, una volta che il trasduttore da il consenso, di abilitare il trasmettitore in trasmissione per un tempo determinato. Con 8 è indicata l’antenna trasmittente che può essere utilizzata o non, in funzione della portata che si intende conferire al sistema e deve essere specifica per il tipo di trasmettitore che si vuole impiegare. Il circuito è alimentato con una batteria che deve essere dimensionata per l’assorbimento in riposo/funzione del circuito trasmettitore realizzato, la Fig. B rappresenta lo schema a blocchi di un circuito ricevitore. Le linee tratteggiate indicano che il numero di circuiti trasmettitori sui quali è sintonizzato il circuito ricevitore possono variare in funzione del numero di eventi che si vogliono controllare. Il numero massimo di trasmettitori che si vogliono associare ad uno stesso ricevitore deve essere previsto in fase di realizzazione del circuito ricevitore stesso. Infatti, per ogni trasmettitore che si intende associare occorre prevedere nel ricevitore sia un selettore a microswitch associato al circuito dedicatore, per poter accordare il circuito di decodifica del ricevitore con il codice del trasmettitore, che un indicatore ottico. Con 9 è indicata l’antenna ricevente le cui dimensioni dipendono dal tipo di ricevitore che si intende utilizzare e dalla portata che si intende conferire al presente trovato. Con 10 è indicato il ricevitore in modulazione di ampiezza, idoneo a ricevere la trasmissione effettuata dal trasmettitore, particolare. Con 11 il circuito di decodifica che deve essere in grado di riconoscere i codici prodotti dal circuito codificatore associato a ciascun trasmettitore. Con 12 è indicato il selettore a microinterruttori associati al circuito del decodificatore. Con 13 è indicato un circuito timer che ha lo scopo, una volta che il circuito trasmettitore ha identificato un codice digitale tra quelli programmati nei trasmettitori, di abilitare durante un intervallo di tempo predeterminato sia il circuito vibratore che l’indicatore ottico corrispondente al/ai trasmettirore/i identificato/i . Con 14 è indicato il vibratore elettro-meccanico che ha lo scopo di avvisare l’utilizzatore che si è verificato un evento in generale tra quelli che si desideravano controllare'. Con 15 sono indicati gli indicatori ottici, ognuno dei quali è associato ad un trasmettitore tra quelli in collegamento con il ricevitore. La ricezione da parte del ricevitore di un segnale contenente un codice digitale noto, abilita l’indicatore ottico corrispondente. Il circuito ricevente è alimentato con una batterìa che deve essere dimensionata per l’assorbimento in riposo/funzione del circuito ricevitore realizzato, compreso il vibratore elettromeccanico e gli indicatori ottici. La componentistica elettronica utilizzata per i circuiti trasmittenti e per il circuito ricevente, deve essere tale da consentire di disporre di un dispositivo facilmente installabile e maneggevole per una persona che può essere impegnata in attività che possono richiedere una notevole libertà di movimento. La scelta della frequenza da utilizzare per il dispositivo, il livello del segnale in uscita dai trasmettitori e le antenne possono essere modificati in funzione del piano di ripartizione delle frequenze stabilito dalle Autorità preposte e dal raggio di copertura di cui si intende dotare i trasmettitori. La frequenza del dispositivo meccanico di vibrazione e la forma, colore e dimensioni degli indicatori ottici possono essere adattati in funzione delle esigenze dell’utilizzatore del dispositivo. —

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico a distanza caratterizzato dalla presenza di un circuito ricevente a radiofrequenza sintonizzato su uno o più circuiti trasmittenti. — 2) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che ciascun circuito trasmittente viene collocato in prossimità o collegato elettricamente a ciascun dispositivo, oggetto o altro, a cui è associato l’evento che si intende controllare. — 3) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo la rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun circuito trasmittente viene attivato da un circuito trasduttore ad esso associato. — 4) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dalla possibilità che un circuito trasmittente sia attivato da un circuito trasduttore in grado di rilevare la presenza di un segnale acustico nella banda audio, qualsiasi sia la sua tonalità o la modulazione. — 5) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dalla possibilità che un circuito trasmittente sia attivato da un circuito trasduttore in grado di rilevare il segnale presente in una linea telefonica in corrispondenza di una chiamata dall’ esterno in arrivo ad un apparecchio telefonico 6) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dalla possibilità che un circuito trasmittente sia attivato da un circuito trasduttore in grado di rilevare la chiusura o l’apertura di un contatto elettrico. — 7) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dalla possibilità che un circuito trasmittente sia attivato da un circuito trasduttore in grado di rilevare la presenza di un campo elettromagnetico implusivo. — 8) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dalla presenza di circuiti trasmittenti che, una volta attivati, trasmettano un segnale a radiofrequenza. — 9) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tutti i circuiti trasmettitori trasmettono sulla stessa frequenza. — 10) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i trasmettitori, una volta abilitati dal trasduttore ad essi associato, trasmettono per un periodo di tempo predeterminato prima di tornare in stato di riposo. — 11) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il segnale di ciascun trasmettitore è contraddistinto rispetto a quello degli altri da un codice digitale di riconoscimento. — 12) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che su ogni circuito trasmettitore il codice può essere scelto dall’ utilizzatore tra un certo numero di codici definiti a priori dal realizzatore del trasmettitore stesso, agendo su un selettore a microinterruttori.— 13) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dalla presenza di un circuito elettronico ricevente collocato in dosso alla persona che intende usufruire delle prestazioni del presente trovato. 14) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il circuito ricevente a radiofrequenza sia sintonizzato sulla stessa frequenza utilizzata dei circuiti trasmittenti. 15) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dalla presenza di un circuito ricevente a radiofrequenza in grado di ricevere simultaneamente il segnale trasmesso da due o più circuiti trasmittenti. 16) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dalla presenza di circuiti di decodifica associati al circuito ricevente e tali da consentire allo stesso di distinguere un circuito trasmittente da un altro. 17) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il codice di riconoscimento presente sul ricevitore, in corrispondenza di ciascun trasmettitore ad esso collegato, può essere scelto dallutilizzatore tra un certo numero di codici definiti a priori dal realizzatore del ricevitore stesso, agendo su un selettore a microinterruttori.— 18) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il circuito ricevente, in presenza di un segnale codificato trasmesso da uno qualsiasi dei trasmettitori sui quali è sintonizzato, attiva, per un tempo predeterminato, un dispositivo vibratore elettromeccanico in grado di avvisare la persona che indossa il circuito ricevitore. — 19) Dispositivo avvisatore meccanico/ottico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il circuito ricevente dopo aver riconosciuto, sulla base del codice impiegato, un determinato trasmettitore, comanda l’attivazione, per un periodo di tempo predeterminato, l’accensione dell’indicatore ottico ad esso corrispondente.
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