ITRM960142A1 - Ingrassatore manuale del tipo con pompa di grasso a pistone azionata a leva e contenitore tubolare per il grasso - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione avente per titolo "Ingrassatore manuale del tipo con pompa di grasso a pistone azionata a leva e contenitore tubolare per il grasso"

La presente invenzione concerne un ingrassatore manuale del tipo con pompa di grasso a pistone azionata a leva e contenitore tubolare per il grasso. Più in particolare, l'invenzione riguarda un dispositivo portatile per l’erogazione a pressione di materiale lubrificante altamente viscoso, costituito sostanzialmente da un recipiente cilindrico con una riserva di detto materiale, e da una pompa alternativa .di erogazione, azionabile a mano mediante una leva, fissata sulla testata del dispositivo e coilegata con l’aspirazione a detto recipiente e con la mandata ad un ugello terminale di erogazione. Simili dispositivi sono anche noti con il nome di ingrassatori a siringa.

È noto che negli ingrassatori manuali a pressione del tipo sopra descritto la notevole viscosità del materiale trattato rende necessario associare aH'azione della pompa a pistone disposta sulla testata una ulteriore spinta che aiuti la massa di grasso a scorrere verso l'estremità di erogazione, comprimendola a partire dall’estremità posteriore del recipiente. Per tale motivo, negli ingrassatori più largamente diffusi, sia del tipo con contenitore tubolare caricabile con grasso sfuso, sia del tipo a cartuccia, i quali vengono ricaricati con cartucce cilindriche commerciali, nella parte posteriore del contenitore del grasso è previsto uno spintore a stantuffo, scorrevole all'interno del contenitore tubolare, che comprime la massa di grasso verso la testata, spostandosi in avanti man mano che il grasso viene consumato.

Negli ingrassatori a siringa di tipo convenzionale tale spintore è azionato da una molla di compressione elicoidale, la quale è ospitata nella parte posteriore del recipiente cilindrico e viene caricata, prima di riempire il recipiente con il grasso, per mezzo di un apposito tirante ad asta ad essa coassiale, che si impegna con un’estremità al centro di detto spintore e la cui testa, munita di un gancio o di una maniglia, fuoriesce dalla parte posteriore del recipiente cilindrico. In modo specifico, all’atto del caricamento dell’ingrassatore viene rimosso dal dispositivo il complesso di testata con la pompa e il braccio a leva, il quale è avvitato all’estremità del corpo tubolare del recipiente mediante un tappo a vite munito di guarnizione, e quindi si afferra il tirante per la maniglia e si ritrae lo spintore, vincendo la forza della molla, che viene così compressa verso l’estremità posterióre del recipiente. Normalmente l’asta del tirante è dotata di un fermo che coopera con un elemento complementare solidale ai recipiente tubolare, dalla parte posteriore, in modo tale che l'asta stessa possa essere bloccata nella sua posizione più arretrata, in gran parte esterna al contenitore, corrispondente alla posizione di massima compressione della molla e di massima ritrazione dello spintore nel corpo cilindrico del recipiente.

Mantenendolo in tale posizione, il contenitore tubolare viene riempito di grasso sfuso, che viene introdotto manualmente dall’apertura anteriore, oppure vene caricato con una cartuccia, che viene introdotta sempre da detta apertura, dopo averne e eliminate le due chiusure terminali. Dopo aver richiuso il dispositivo avvitandovi sopra la testata, si può sganciare il tirante dalla sua posizione di fermo, liberando così la molla che va a comprimere la massa di grasso appena introdotto. È evidente che, nel caso più semplice in cui l'asta del tirante è solidale allo spintore, quesfultima fuoriesce dalla parte posteriore dell’ingrassatore nella misura in cui l'ingrassatore è carico di grasso, e si ritrae lentamente all'interno di esso man mano che il grasso si consuma.

Durante il funzionamento, il complesso di molla e pistone spinge il grasso verso l'estremità anteriore del contenitore tubolare, su cui è prevista una piccola luce di passaggio che comunica con la luce di aspirazione della pompa alternativa. Quando la leva di quesfultima viene alzata, arretrando il pistone nella sua camera cilindrica, quest'ultimo causa l’apertura della luce di aspirazione, facendo si che una certa porzione di grasso venga risucchiata nella camera. Riportando in avanti la leva, il pistone spinge tale porzione di grasso a superare la luce di mandata, che è normalmente tenuta chiusa da una valvola di non ritorno a sfera, e il grasso viene espulso da un ugello presente sulla testata, il quale è normalmente collegato a vite con un tubicino flessibile per l'erogazione del grasso nei punti desiderati delle varie apparecchiature meccaniche di destinazione. Tale trasferimento di grasso nella camera della pompa è dovuto alla depressione causata dalla corsa del pistone, ma è fortemente aiutato dalla pressione esercitata sull'intera massa di grasso in direzione della testata da parte dello spintore.

Un ingrassatore manuale del genere sopra riportato, preferibilmente del tipo da utilizzare con cartucce, è descritto ad esempio nel brevetto USA No. 4.298.144, che ha ad oggetto alcune varianti secondarie del dispositivo convenzionale, quali la forma del sistema di bloccaggio dell’asta nella posizione totalmente arretrata e la previsione di una piccola via di espulsione, attraverso il coperchio a vite della testata, di eventuale aria intrappolata nel grasso. Per ridurre l'ingombro creato dall’asta del tirante, nella versione illustrata in tale brevetto il tirante non è rigidamente fissato allo spintore, ma è scorrevole entro un foro con esso coassiale, il fine corsa essendo determinato da un dado previsto all'estremità dell’asta. In questo modo, tirando la maniglia dell'asta all’indietro questa trascina con sé anche lo spintore, causando la compressione della molla ma, una volta riempito il contenitore e sbloccato il tirante dalla sua posizione di fermo, questo può essere reinserito all'interno della massa di grasso contenuta nel recipiente, scorrendo liberamente rispetto allo spintore, il quale è invece bloccato da detta massa.

Sostanzialmente lo stesso tipo di ingrassatore convenzionale con spintore caricato a molla è descritto nella domanda di brevetto europea pubbl. No. 0379681 , il quale ha ad oggetto la previsione, sulla testata, di una seconda valvola collegata alla camera della pompa a pistone, dotata di indicatore di sovrapressione, per il monitoraggio di punte anomale di pressione.

Allo scopo di rendere possibile l’uso di cartucce con involucro flessibile, le quali vengano aperte asportandone il solo coperchio dalla parte che sarà poi rivolta verso la testata, la domanda di brevetto europeo pubbl. No. 0528270 propone un ingrassatore a siringa sempre del tipo caricato a molla, ma privo del tirante ad asta (il quale, nella versione ad asta scorrevole rispetto allo spintore, verrebbe ad interferire con il fondo della cartuccia flessibile). Al posto dell’asta è prevista, per tirare lo spintore verso l’estremità posteriore in contrasto con la molla, una cordicella flessibile che si riavvolge poi automaticamente all'interno dell’ingrassatore, su una bobina avvolgitrice collegata ad una molla a spirale. Il dispositivo riavvolgitore è alloggiato all’ interno del contenitore immediatamente dietro allo spintore, nello spazio racchiuso dalle spire della molla elicoidale.

Le tre soluzioni della tecnica anteriore citate, applicate agli ingrassatori convenzionali con spintore a molla, conseguono un’apprezzabile riduzione dell'ingombro creato originariamente dal tirante ad asta in condizioni di ingrassatore carico, ma non sono tuttavia esenti da una serie di inconvenienti tipici degli ingrassatori convenzionali, legati essenzialmente all'uso di un mezzo meccanico a molla come fonte di pressione per spingere il grasso del contenitore cilindrico verso la testata. È noto infatti che la forza fornita da una molla è proporzionale alla sua elongazione (o al suo accorciamento, nel caso di una molla di compressione) rispetto alla posizione di riposo: di conseguenza, la spinta che la molla può fornire decresce via via che questa si estende, e la pressione massima è esercitata solo quando il recipiente tubolare è completamente pieno. Pertanto, soprattutto alle basse temperature, quando il grasso è particolarmente viscoso, l'erogazione dell’ultima porzione di materiale contenuta nell'ingrassatore diventa particolarmente difficile, perché lo spintore coopera in maniera insoddisfacente con la pompa a pistone della testata. Dato che la molla viene compressa con una trazione manuale, è evidente che non si può aumentarne eccessivamente la rigidezza, non solo perché il caricamento diverrebbe troppo faticoso, se non impossibile, ma anche perché uno sganciarsi accidentale del fermo durante l’operazione di caricamento sarebbe sempre più pericoloso. Nella pratica corrente, la forza massima fornita da una molla per ingrassatore totalmente compressa non supera i 15-20 kg. Se si tiene presente che i dispositivi in questione devono essere utilizzati in campo, il più delle volte all’aria aperta, e spesso in condizioni atmosferiche di freddo rigido, si comprende come il sistema con spintore a molla possa causare un funzionamento insoddisfacente dell'ingrassatore, rendendo a volte impossibile la completa utilizzazione della riserva contenuta nel recipiente tubolare.

Questo problema si aggrava ulteriormente se la pompa a pistone è leggermente usurata, o se le sue guarnizioni non hanno una tenuta perfetta, perché la depressione che essa riesce a creare si riduce, e l’aria esterna penetra nella camera durante la corsa di aspirazione. La quantità di grasso erogata ad ogni corsa della leva, in tal caso, si riduce progressivamente, obbligando ad aumentare il numero di corse di pompaggio, fino al punto in cui la pompa lavora a vuoto.

È anche da tener presente, inoltre, che il sistema di pressione con spintore a molla non solo non è adattabile alle variazioni termiche dell'ambiente esterno, ma presenta anche una scarsa adattabilità nei confronti di cambiamenti della qualità del grasso usato. Anche in condizioni ambientali favorevoli, infatti, un ingrassatore che funziona soddisfacentemente con un certo tipo di prodotto lubrificante potrebbe dare inconvenienti se il prodotto viene sostituito con uno più viscoso.

Un tipo di ingrassatore a siringa in cui lo spintore posteriore non è azionato da una molla è descritto nella domanda di brevetto europea pubbl. No. 0228991, che illustra un dispositivo analogo a quelli finora descritti, in cui però al posto della molla è prevista una camera stagna caricata con aria compressa, ricavata nella parte posteriore del contenitore cilindrico. L'aria compressa (o un qualunque altro gas adatto) viene introdotta una volta sola prima dell’uso in campo, applicando un compressore o una bombola ad una valvola prevista all’estremità posteriore dell’ingrassatore. Tra la camera stagna e la massa di grasso contenuta nell’ingrassatore è previsto uno spintore del tipo a doppio effetto, in cui entrambe le facce del pistone sono attive, e quindi dotato di almeno due guarnizioni anulari di tenuta. Infatti, tale pistone non solo deve spingere il grasso nella direzione della testata ma deve anche essere a tenuta nei confronti dell’aria compressa che preme sull’altra faccia dello stesso. Dato che l’aria compressa non viene rinnovata, ma deve restare permanentemente intrappolata nella camera stagna, l’ingrassatore non viene aperto svitandone la testata per ricaricarlo, ma è dotato, sulla testata stessa, di un ugello di entrata del grasso, attraverso cui questo viene introdotto a pressione nel contenitore tubolare per mezzo di un’apposita pompa.

Tale dispositivo consegue evidentemente una notevole riduzione di ingombro e di costi di produzione grazie all’eliminazione della molla e del tirante, ed è in un certo senso più adattabile, perché la forza di compressione fornita al pistone può essere variata aumentando o riducendo la pressione de! l'aria nella camera stagna e non si richiede, ad esempio, la sostituzione di un elemento meccanico come la molla. Tuttavia, dato che la riserva d’aria compressa non è rinnovabile (se non disponendo in campo di un compressore o almeno di una bombola), ad ogni ciclo di funzionamento la pressione che viene esercitata sullo spintore decresce via via che questo si sposta verso, la testata, esattamente come avviene con l’uso della molla. Anche in questo caso, non si può aumentare eccessivamente la pressione nella camera stagna, se non altro perché ciò renderebbe proibitiva l’operazione di ricarìcamento dell’ingrassatore per pompaggio attraverso l'ugello anteriore.

Inoltre, l’ingrassatore descritto non è un dispositivo autonomo, ma richiede da una parte una fonte di aria compressa e dall’altra un’apparecchiatura ausiliaria (in particolare, secondo il testo in questione, una pompa di grasso manuale) per essere ricaricato di grasso. È evidente, quindi, come con un tale dispositivo sia comunque impossibile superare soddisfacentemente il problema sopra menzionato delle difficoltà di erogazione del grasso in condizioni critiche, e per di più, si siano introdotte delle ulteriori complicazioni per quanto riguarda la fase di caricamento del contenitore tubolare. Infine, è da notare che il dispositivo descritto può essere utilizzato solo con grasso sfuso, ma non è adattabile ad un sistema a cartucce.

La presente invenzione ha pertanto lo scopo di fornire un dispositivo ingrassatore manuale del tipo detto a siringa, nei quale lo spintore del grasso non è azionato da una molla bensì da aria compressa, il quale sia utilizzabile in campo per un tempo illimitato senza bisogno di apparecchiature ausiliarie, consenta di erogare con la stessa facilità tutto il grasso presente nel contenitore tubolare e possa adattarsi senza alcun intervento a qualunque variazione di viscosità del grasso trattato, e in modo particolare ai notevoli aumenti di viscosità che possono aversi in campo in condizioni atmosferiche di freddo intenso.

A tale scopo si propone, secondo l’invenzione, di rendere la riserva di aria compressa che aziona lo spintore ricaricabile a volontà, mediante l'incorporazione, nell’estremità posteriore dell’ingrassatore, di un piccolo compressore d’aria alternativo manuale che alimenta direttamente la camera stagna. Tale compressore può avere una dimensione talmente piccola e compatta da rappresentare un ingombro del tutto trascurabile per l'ingrassatore, e può essere azionato con la stessa facilità di una pompa da bicicletta, o di un qualunque altro piccolo compressore alternativo di uso comune, consentendo di aumentare la pressione sullo spintore nel corso dell’operazione di ingrassaggio, in ogni momento ciò si renda opportuno. È evidente che la presenza del compressore nel corpo dell’ingrassatore stesso permette di riportare facilmente in pressione la camera stagna a partire dalla pressione atmosferica, e quindi l’ingrassatore può essere aperto per ricaricarlo con il grasso sfuso o con una cartuccia, esattamente come si fa con i dispositivi tradizionali, senza bisogno di iniettare il grasso a pressione attraverso una valvola.

Forma pertanto oggetto specifico della presente invenzione un ingrassatore manuale comprendente un contenitore tubolare per il grasso chiuso da un coperchio posteriore, uno spintore a stantuffo con tenuta verso entrambe le facce scorrevole all'interno del contenitore e una testata, collegata all'estremità anteriore di detto contenitore mediante un coperchio circolare e comprendente una pompa alternativa a pistone azionabile manualmente per mezzo di una leva, comunicante con l'aspirazione con l'interno di detto contenitore tubolare e con la mandata con un ugello di erogazione del grasso disposto sulla testata, caratterizzato dal fatto che su detto coperchio posteriore o sulla parte posteriore di detto contenitore tubolare è presente un compressore d'aria alternativo manuale la cui luce di mandata è in comunicazione con la camera interna del contenitore tubolare compresa tra il coperchio posteriore e lo spintore a stantuffo, il diametro del cilindro di detto compressore alternativo essendo inferiore al diametro del contenitore tubolare.

In modo analogo ai dispositivi della tecnica anteriore, il coperchio posteriore dell'ingrassatore può essere fisso, cioè a pezzo unico non smontabile rispetto al contenitore tubolare, oppure può essere rimovibile da esso, ad esempio perché collegato con una giunzione filettata. Come sarà più chiaro nel seguito, la soluzione con coperchio posteriore smontabile si adatta in modo particolare al caso in cui l'ingrassatore lavora con grasso sfuso, mentre quando si utilizzano le cartucce il coperchio posteriore può anche essere non apribile. In ogni caso, è da notare che l’ingrassatore secondo l’invenzione può essere realizzato in modo tale da poter essere usato indifferentemente sia con cartucce che con grasso sfuso.

Secondo una forma di realizzazione preferita dell'invenzione, il compressore d'aria è disposto al centro del coperchio posteriore, con il cilindro coassiale con detto contenitore tubolare, e può anche essere parzialmente incassato all'interno del coperchio posteriore, in modo da dare all'ingrassatore una sagoma complessiva più compatta. Ciò soprattutto in considerazione del fatto che detto compressore d'aria ha preferibilmente una forma piuttosto snella, con un diametro del cilindro che di preferenza non supera 1/4 del diametro del contenitore tubolare. È evidente, infatti, che un compressore alternativo di piccolo diametro consente di ottenere all'interno della camera posteriore del contenitore tubolare livelli di pressione anche elevati, pur esercitando ad ogni corsa una forza contenuta, notevolmente inferiore a quella necessaria per comprimere la molla di un ingrassatore convenzionale. Per poter abbassare, se desiderato, la pressione raggiunta nella camera posteriore dell'ingrassatore, sul coperchio posteriore o sulla parte posteriore del contenitore tubolare è preferibilmente prevista una valvolina di sfiato, in comunicazione con detta camera posteriore. Analogamente, per controllare II livello di tale pressione si può anche prevedere, in posizione analoga, un piccolo manometro.

Se l'ingrassatore secondo l'invenzione è realizzato in modo da funzionare con cartucce di grasso, all'atto del caricamento la cartuccia viene privata di entrambi i fondi, e lo spintore a doppio effetto dell’ingrassatore viene inserito entro la parete cilindrica della cartuccia, dalla parte posteriore della stessa. La cartuccia viene poi introdotta nel contenitore tubolare aperto dalla parte della testata, e infine quest'ultima viene riavvitata nella sua posizione. Quando, al termine di un ciclo, tutto il grasso disponibile sarà stato erogato, lo spintore a stantuffo si sarà spostato, scorrendo all'interno della cartuccia, fino all'estremità anteriore della stessa, e potrà essere facilmente recuperato dalla cartuccia vuota.

Nel caso in cui l'ingrassatore secondo l'invenzione debba lavorare con grasso sfuso, invece, la soluzione più conveniente per il caricamento consiste nell'aprire completamente il contenitore tubolare, svitandone anche il coperchio di fondo, e nel caricare il grasso per aspirazione, immergendo il contenitore nel grasso dalia parte dell'imboccatura anteriore e tirando indietro lo stantuffo a doppio effetto dalla parte opposta, come si fa per riempire una siringa. Per poter eseguire questa operazione l'ingrassatore è dotato, secondo una sua forma specifica di realizzazione, di un mezzo di trazione non rigido, come una catenella, un cavetto o una cordicella (preferibilmente terminante in un anello per facilitare la presa), collegato al centro della faccia posteriore dello spintore. Tale mezzo, dopo essere stato usato per tirare all'indietro lo spintore nel caricamento, può essere riposto nella parte posteriore dell'ingrassatore, all'interno della camera in pressione, senza creare alcun ingombro.

Un tale metodo di caricamento è reso possibile dal fatto che lo spintore dell'ingrassatore secondo l'invenzione è del tipo con tenuta su entrambe le facce, e quindi nel corso dell'aspirazione l'aria non può introdursi nel contenitore dalla parte del grasso, scavalcando lo spintore. Per effettuare l'operazione con la massima facilità e senza sporcare di grasso la parete esterna del contenitore tubolare è consigliabile che il fusto o barattolo da cui si preleva il grasso sia dotato di un apposito coperchio mobile di erogazione il quale è oggetto di una copendente domanda di brevetto a nome dello stesso richiedente, depositata in pari data. Tale coperchio mobile è poggiato sul pelo libero del grasso, essendo scorrevole a tenuta all'interno del fusto, ed è provvisto di un foro passante munito di collo e guarnizione delle dimensioni esatte del contenitore cilindrico dell'ingrassatore. Nel caricamento, quest'ultimo viene inserito a tenuta nel collo del coperchio mobile, senza dover essere immerso completamente nel grasso, pur essendo garantita la tenuta del sistema nei confronti dell'infiltrazione d'aria.

Le caratteristiche costruttive e i vantaggi dell'ingrassatore secondo l'invenzione saranno evidenti con riferimento ad alcune sue forme specifiche di realizzazione, illustrate a titolo esemplificativo nei disegni allegati, in cui:

la figura 1 mostra una vista esplosa di una prima forma di realizzazione dell'ingrassatore secondo l'invenzione, con alcuni elementi rappresentati in sezione longitudinale;

le figure 2 e 3 mostrano due viste dello stesso ingrassatore montato, sempre con alcuni elementi in sezione, in due diverse posizioni operative;

la figura 4 mostra una vista esplosa di una seconda forma di realizzazione dell'ingrassatore secondo l'invenzione, con alcuni elementi rappresentati in sezione longitudinale;

le figure 5 e 6 sono le viste in elevazione laterale di una cartuccia e dello spintore a stantuffo dell’ingrassatore di figura 4; e

le figure 7 e 8 mostrano due viste dello stesso ingrassatore montato, sempre con alcuni elementi in sezione, in due diverse posizioni operative.

Con riferimento alle figure 1-3, una forma di realizzazione dell'ingrassatore secondo l'invenzione particolarmente studiata per lavorare con grasso sfuso è composta da un contenitore cilindrico (1), una testata (2) e un coperchio posteriore (3) su cui è montato un compressore alternativo (4). La testata (2), che è rappresentata non in sezione, è di tipo convenzionale, con una pompa alternativa manuale il cui pistone (5) è azionato per mezzo della leva (6). L'aspirazione della pompa è in comunicazione con l'ambiente interno del contenitore cilindrico (1) in cui si trova il grasso (7), mentre la mandata comunica, attraverso una valvola di non ritorno, con l'ugello (8) di erogazione del grasso, su cui è normalmente avvitato un adattatore tubolare flessibile (9) (rappresentato parzialmente) per il collegamento con l’apparecchiatura che deve essere ingrassata.

Entro il contenitore cilindrico (1) scorre uno spintore (10) a pistone, dotato di guarnizioni anulari (11) per la tenuta verso entrambe le facce, il quale con una faccia preme sul grasso (7), mentre l'altra è sottoposta alla pressione realizzata per mezzo del compressore alternativo (4) nella camera posteriore (12) dell'ingrassatore (figure 2 e 3) compresa tra lo spintore (10) e il coperchio posteriore (3). Agendo sul pomello (13), il compressore (4) può essere azionato nello stesso modo, ad esempio, di una pompa per bicicletta, e nella camera posteriore (12) dell'ingrassatore può stabilirsi il livello di pressione desiderato, il quale può essere ripristinato pompando di quando in quando man mano che il grasso (7) si consuma e lo spintore (10) si sposta verso l'estremità anteriore del contenitore cilindrico (1), cioè man mano che si passa da una situazione come quella rappresentata in figura 2 ad una come quella rappresentata in figura 3. In quest'ultima figura, il movimento di avanzamento dello spintore (10) è indicato da una serie di frecce consecutive. Nel caso si desideri abbassare il livello di pressione raggiunto nella camera posteriore (12), ad esempio quando si voglia scaricare la pressione prima di aprire l’ingrassatore, si può agire sulla valvolina (14) di sfiato a vite, prevista sul coperchio posteriore (3) dell’ingrassatore.

Il caricamento del grasso nel contenitore cilindrico (1) può essere effettuato per aspirazione nella maniera già descritta, immergendo quest'ultimo nel grasso e tirando indietro lo spintore (10) per mezzo della catenella (15), fino a che esso non si arresta contro il gradino (16) di battuta. Quest'ultimo ha lo scopo di impedire che lo spintore (10) possa essere estrato, nell'operazione di aspirazione, dalla parte posteriore del contenitore cilindrico (1). Come si può notare dalle figure 2 e 3, la catenella non comporta alcun ingombro aggiuntivo per l'ingrassatore, perché può essere riposta all'interno della camera posteriore (12). Per rendere più agevole la presa nell’operazione di aspirazione, la catenella (15) è preferibilmente dotata di un elemento terminale ad anello (non mostrato) di diametro tale da consentire l'inserimento di un dito e di spessore sufficiente ad assicurare una zona di contatto non troppo sotile, che assicuri un afferraggio confortevole durante la trazione. In ogni caso, le dimensioni dell'anello sono tali da non creare un eccessivo ingombro all’interno dell'ingrassatore.

Il compressore alternativo (4) può essere realizzato ad esempio in plastica, stampato in un pezzo unico con il coperchio posteriore (3), oppure può essere applicato avvitandolo entro un opportuno foro ricavato nel coperchio posteriore (3). In ogni caso, è da notare come tale dispositivo possa essere leggero, economico e poco ingombrante, e consenta una notevole semplificazione rispeto ai convenzionali ingrassatori dotati di molla e tirante metallici.

Nelle figure 4-8 è invece rappresentata una forma di realizzazione dell'ingrassatore dell'invenzione funzionante con cartucce, i cui vari elementi sono sostanzialmente gli stessi di quelli rappresentati nelle figure 1-3 (e sono indicati con gli stessi numeri di riferimento), ad eccezione della cartuccia (17), rappresentata in elevazione laterale nella figura 5, nonché del fatto che lo spintore (10) (rappresentato da solo, in elevazione laterale, nella figura 6) è in questo caso privo di catenella. Un’ulteriore differenza è rappresentata dalla presenza aggiuntiva del manometro (18).

Per il caricamento, la cartuccia (17) viene privata del coperchio (19) e del fondo (20) e, prima di inserirla nel contenitore cilindrico (1) lo spintore (10) viene introdotto all'interno della sua parete cilindrica, dalla parte che sarà rivolta, nel funzionamento, verso il coperchio posteriore (3). È anche possibile prevedere delle cartucce diverse da quelle attualmente in commercio, nelle quali un elemento monouso a pistone del tipo dello spintore (10) (cioè con tenuta verso entrambe le facce) sia già incorporato nella cartuccia stessa. Con una tale soluzione sì eviterebbe, con un aumento di costo contenuto, la possibilità di qualsiasi contatto dell'operatore con il grasso contenuto nella cartuccia.

Inserita la cartuccia (17) nell'ingrassatore, il funzionamento dello stesso è analogo a quanto già descritto per la versione caricabile con grasso sfuso. Man mano che il grasso (7) si consuma, passando da una situazione come quella mostrata nella figura 7 ad una come quella di cui alla figura 8, lo spintore (10) si sposta verso l'estremità anteriore della cartuccia (17), dalla quale potrà essere recuperato alla fine del ciclo, quando tutto il grasso (7) sarà stato erogato.

Come già notato, nonostante le due forme di realizzazione qui illustrate siano studiate rispettivamente per l'applicazione con grasso sfuso e per quella con cartucce, è comunque possibile realizzare un ingrassatore secondo l’invenzione che possa funzionare indifferentemente con l’uno o l’altro dei due sistemi, eventualmente prevedendo due tipi di spintori, l'uno provvisto di catenella o cordicella per il caricamento ad aspirazione e l’altro no.

Grazie all’uso del compressore d’aria, nella camera posteriore degli ingrassatori secondo l'invenzione si possono raggiungere, con sforzi modesti, livelli di pressione anche molto elevati, il livello preferito essendo comunque attorno alle 2-3 atm. Con una tale spinta dal fondo della massa di grasso, ben superiore a quella che può essere fornita da una molla caricata al massimo con 15-20 kg complessivi, il grasso entra spontaneamente nella camera della pompa della testata, senza nemmeno bisogno di essere aspirato dalla pompa stessa. Di conseguenza, le eventuali perdite di tenuta della pompa, dovute all'usura del suo pistoncino, non comporteranno una riduzione di funzionalità della pompa stessa, la quale, anziché aspirare aria, potrà al massimo perdere delle piccolissime quantità di grasso attraverso le tenute difettose, e continuerà comunque a lavorare regolarmente.

È anche evidente che, essendo possibile stabilire sullo spintore posteriore il livello di pressione desiderato, non si hanno più limitazioni alle dimensioni trasversali degli ingrassatori, che potrebbero anche avere diametri superiori a quelli correntemente adottati. L'aumento della sezione trasversale dell'ingrassatore oltre un certo limite non è invece possibile con i sistemi di tipo convenzionale a molla perché ciò comporterebbe, affinché si possa ancora esercitare sulla massa di grasso una pressione accettabile, un aumento proibitivo della rigidezza della molla, e quindi della forza richiesta per caricarla.

La presente invenzione è stata descritta con riferimento particolare ad alcune sue forme di realizzazione specifiche, ma è da intendersi che variazioni o modifiche potranno essere ad essa apportate dagli esperti nel ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Ingrassatore manuale comprendente un contenitore tubolare (1) per il grasso (7) chiuso da un coperchio posteriore (3), uno spintore (10) a stantuffo con tenuta verso entrambe le facce scorrevole all'interno di detto contenitore (1) e una testata (2), collegata all'estremità anteriore di detto contenitore (1) mediante un coperchio circolare e comprendente una pompa alternativa a pistone (5) azionabile manualmente per mezzo di una leva (6), comunicante con l'aspirazione con l'interno di detto contenitore tubolare (1) e con la mandata con un ugello (8) di erogazione del grasso disposto su detta testata (2), caratterizzato dal fatto che su detto coperchio posteriore (3) o sulla parte posteriore di detto contenitore tubolare (1) è presente un compressore d'aria (4) alternativo manuale la cui luce di mandata è. in comunicazione con la camera interna (12) di detto contenitore tubolare (1) compresa tra detto coperchio posteriore (3) e detto spintore (10) a stantuffo, il diametro del cilindro di detto compressore (4) alternativo essendo inferiore al diametro di detto contenitore tubolare (1).
2. 2. Ingrassatore secondo la rivendicazione 1, in cui detto coperchio posteriore (3) è connesso in modo amovibile a detto contenitore tubolare (1).
3. 3. Ingrassatore secondo la rivendicazione 1, in cui detto coperchio posteriore (3) è a pezzo unico con detto contenitore tubolare (1).
4. 4. Ingrassatore secondo le rivendicazioni 2 o 3, in cui detto compressore d’aria (4) è disposto al centro di detto coperchio posteriore (3), con il cilindro coassiale con detto contenitore tubolare (1).
5. 5. Ingrassatore secondo la rivendicazione 4, in cui detto compressore (4) è parzialmente incassato all'interno di detto coperchio posteriore (3).
6. 6. Ingrassatore secondo ognuna delle rivendicazioni precedenti, in cui il cilindro di detto compressore d'aria (4) ha un diametro inferiore a 1/4 del diametro di detto contenitore tubolare (1).
7. 7. Ingrassatore secondo la rivendicazione 2, in cui a detto spintore (10) a stantuffo con tenuta verso entrambe le facce è collegato, al centro della faccia posteriore, un mezzo di trazione (15) non rigido, atto ad essere interamente contenuto entro detta camera interna (12) compresa tra detto coperchio posteriore (3) e detto spintore (10).
8. 8. Ingrassatore secondo la rivendicazione 7, in cui detto mezzo di trazione (15) è una catenella, un cavetto o una cordicella.
9. 9. Ingrassatore secondo ognuna delle rivendicazioni precedenti, in cui su detto coperchio posteriore (3) o sulla parte posteriore di detto contenitore tubolare (1) è anche presente una valvolina (14) di sfiato per l'aria, in comunicazione con detta camera interna (12) compresa tra detto coperchio posteriore (3) e detto spintore (10) a stantuffo.
10. 10. Ingrassatore secondo ognuna delle rivendicazioni precedenti, in cui su detto coperchio posteriore (3) o sulla parte posteriore di detto contenitore tubolare (1) è anche presente un piccolo manometro (18), in comunicazione con detta camera interna (12) compresa tra detto coperchio posteriore (3) e detto spintore (10) a stantuffo.
11. 11. Ingrassatore manuale del tipo con pompa di grasso a pistone azionata a leva e contenitore tubolare per il grasso secondo le rivendicazioni 1-10, sostanzialmente come in precedenza illustrato e descritto.