ITRM950532A1 - Schermi elettromagnetici per termoterapia. - Google Patents

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ITRM950532A1
ITRM950532A1 IT95RM000532A ITRM950532A ITRM950532A1 IT RM950532 A1 ITRM950532 A1 IT RM950532A1 IT 95RM000532 A IT95RM000532 A IT 95RM000532A IT RM950532 A ITRM950532 A IT RM950532A IT RM950532 A1 ITRM950532 A1 IT RM950532A1
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Abstract

Gli schermi elettromagnetici secondo l'invenzione si applicano agli applicatori per trattamenti di termoterapia ad onde corte o a microonde in oncologia, medicina fisica, riabilitazione, cosmesi, urologia, medicina veterinaria ed farmacocinetica, per ottenere maggiore efficacia di riscaldamento, minore rischio elettromagnetico per pazienti e operatori, e costi ridotti per i generatori di potenza. Lo schermo regionale (26) avviluppa la regione (2) del corpo in cui si trova il bersaglio (1) riscaldato con la parte (10) del fascio globale di energia elettromagnetica irraggiata dall'applicatore ibrido a guida d'onda in aria (3) attraverso l'intercapedine pure in aria (8). Lo schermo (26) crea la cavità elettromagnetica quasi perfetta (27) di contenimento della energia elettromagnetica irraggiata da (3) impedendo la dispersione nell'ambiente sia delle porzioni (12) del fascio di energia irraggiato lateralmente da (3) attraverso (8), sia della porzione attenuata (11) del fascio (10) irraggiato da (3) e disperso dopo aver attraversato il bersaglio (1).

Description

Descrizione dell’invenzione industriale avente per titolo “SCHERMI ELETTROMAGNETICI PER TERMOTERAPIA”
Testo della descrizione
Recentemente, è stato dimostrato che il calore · rappresenta una promettente modalità terapeutica in oncologia in quanto agisce selettivamente sulle cellule cancerose degli esseri viventi provocandone la morte. Da queste osservazioni è nata la promettente modalità di trattamento dei tumori con il calore: ripertermia. La diatermia, il metodo di elezione per la somministrazione del calore ai tessuti in medicina fisica e riabilitazione con metodi e tecniche elettromagnetiche, ha avuto un ruolo importante per oltre mezzo secolo, dimostrandosi utile nei trattamenti della muscolatura dei tessuti superficiali e sottocutanei e delle articolazioni, anche attraverso la produzione di iperemia e degli effetti benefici ad essa collegati, tra i quali una maggiore estensibilità del collagene, la diminuzione della rigidità articolare, l’alleviamento del dolore e degli spasmi muscolari, e nella risoluzione di edemi, di infiltrazioni, e di essudati. Analoghi risultati si sono ottenuti anche in clinica veterinaria. Il calore viene anche utilizzato in trattamenti clinici riabilitativi del tessuto prostatico affetto da iperplasia benigna. Ulteriori applicazioni del calore riguardano la dispersione di strati adiposi superficiali nell’ambito di trattamenti cosmetici. Inoltre, è dimostrato che il calore potenzia importanti ed utili effetti farmacocinetici.
L’invenzione concerne l’ampio settore dei trattamenti clinici con tutte le modalità di somministrazione del calore per via elettromagnetica, includendo sia la diatermia che la ipertermia in trattamenti clinici sull’uomo e in veterinaria, sia trattamenti cosmetici che farmacologici. L’ampio settore cui l’invenzione fa riferimento verrà di seguito citato per brevità con il termine onnicomprensivo di termo-terapia, ovvero con TT, e l’invenzione è rivolta ad ottenere i seguenti benefici: a) annullamento o drastica riduzione del rischio elettromagnetico per operatori e pazienti rimanendo nei limiti delle emissioni permesse dalle normative di protezione contro le radiazioni non ionizzanti, consentendo trattamenti in camere non schermate, con maggiore praticità ed economia di gestione; b) miglioramento dell’efficienza del riscaldamento diminuendo la potenza elettromagnetica richiesta ed i relativi costi di produzione. L’invenzione si applica a tutti i tipi di applicatori per diatermia e ipertermia dello stato della tecnica per trattamenti con energia elettromagnetica, di seguito indicata come energia EM, sia alle microonde, indicate con MO, nell’ intervallo nominale di frequenze da circa 300 MHz a circa 2500 MHz, sia alle onde corte, indicate con OC, neH’intervallo nominale di frequenze da circa 6 MHz a circa 300 MHz.
Gli esperti di TT elettromagnetica sanno che un applicatore ideale dovrebbe depositare la maggior parte dell’energia EM sui tessuti non disperdendo nell’ambiente energia EM a livelli tali da assoggettare a rischio pazienti e operatori. Il riscaldamento EM è effettuato con applicatori che sfruttano una grande varietà di principi, sia alle OC che alle MO, citati in molti lavori di rassefpa (v. ad es. C. Franconi, “Hyperthermia heating technology and devices”, in Physics and Technology of Hyperthermia, S. Field and C. Franconi (eds.), pp. 80-122,Martinus Nijhoff Pubi., 1987).
Gli esperti di elettromagnetismo, indicati concisamente come esperti, sono a conoscenza che il riscaldamento dei tessuti ad OC è causato dalle correnti che li attraversa che sono prodotte con due metodi. Nel metodo capacitivo, le correnti sono prodotte da elettrodi posti sulla superficie del corpo con interposte intercapedini riempite da bolle di acqua resa conduttiva per una migliore uniformità della densità di corrente sulla superficie del corpo sottostante. Tuttavia, tali eletrodi disperdono energia EM in tutte le direzioni. Nel metodo induttivo, le correnti sono indotte nei tessuti dai campi magnetici (campi-H) generati dalle strutture induttive degli applicatoli, per cui l’energia EM si può trasmettere anche attraverso intercapedini in aria. Tra gli applicatoli ad OC induttivi dello stato della tecnica, quello a spirale piatta (pancake) posizionata parallelamente alla superficie del corpo è il capostipite di una intera famiglia di applicatoti induttivi a spire singole e multiple di varie forme e dimensioni, che, essendo non schermate, disperdono elevati livelli di campi-H (v. C. Franconi, loc. cit.). Nella quasi totalità degli applicatoti sia induttivi che capacitivi deio stato della tecnica, e in quelli da questi derivati, vi è inoltre una ulteriore e significativa sorgente di campo disperso, poiché sia gli elettrodi che le spire sono generalmente alimentati da linee bifilari di trasmissione dell’energia EM che sono parte integrante dei circuiti volano di questi applicatoli, in quanto l’elemento di accordo e di adattamento dei circuiti dell 'applicato re è situato nella consolle. Queste linee si comportano quindi come efficaci antenne a OC irraggiando energia EM nell’ambiente, per cui l’efficienza globale di riscaldamento dei tessuti di questi applicatoris spesso non supera circa il 20 percento ( v. C. Franconi , loc. cit.). Alcuni recenti applicatoli induttivi, tuttavia, non soffrono di questa limitazione, in quanto sono alimentati da cavi coassiali non disperdenti poiché il loro circuito volano è contenuto nell’applicatore stesso. Tra questi vi sono i tubi di flusso di campi-H toroidali (US pat. #5,099,756), che, tuttavia, disperdono nell 'ambiente campi-H attraverso l 'intercapedine e campi elettrici (campi-E) dal corpo dell’applicatore stesso.
Alle frequenze delle MO corrispondono lunghezze d’onda piccole per cui gli applicatoli sono circuiti risonanti di potenza, o circuiti volano, a costanti distribuite che hanno dimensioni confrontabili con le lunghezze d‘onda e sono tutti alimentati da cavi coassiali non disperdenti. Alla frequenza corrente di 2450 MHz e per frequenze minori fino a circa 600 MHz si utilizzano antenne a dipoli risonanti. Antenne a dipolo provvisti di riflettori a “C” che convogliano preferenzialmente il fascio delle MO sul bersaglio attraverso un’intercapedine di aria sono da decenni usate in diatermia (radar-terapia). Per frequenze tra circa 300 MHz e circa 900 MHz le MO sono spesso impiegate guida d’onda, di seguito indicate come guide per brevità, funzionanti nel modo di propagazione, che irraggiano attraverso un’apertura le cui dimensioni sono vincolate alla lunghezza d’onda della radiazione, per cui esse sono generalmente riempite di materiale dielettrico che ne riducono le dimensioni elettriche e le lunghezze d’onda relative a valori confrontabili con quelle dei bersagli. Le guide dielettriche sono generalmente accoppiate ai tessuti attraverso una intercapedine provvista di una bolla di acqua per migliorare il trasferimento dell’energia EM. Entrambi questi applicatori disperdono lateralmente all’intercapedine una parte della loro energia EM. Gli applicatori a guida d’onda funzionanti nel modo evanescente, che non necessitano di un riempimento dielettrico per ridurre le loro dimensioni e possono lavorare anche alle OC ( vedi J . Vrba et al., IEEE Trans. BME, Voi.
40, pp. 397-407, 1993) si accoppiano efficientemente con i tessuti attraverso una intercapedine in aria con indubbi vantaggi di praticità. La maggiore dispersione laterale dell’intercapedine in aria può essere ridotta con l’interposizione di una bolla d’acqua, maggiormente utile alle frequenze più elevate. Un’ulteriore famiglia è quella di applicatori che generano campi riscaldanti compositi attraverso la sovrapposizione di un campo-H generato da una strutture induttiva, integrata nell’apertura radiante della guida, con il campo modale dalla guida medesima. La guida può essere di dimensioni anche grandi ed in aria, ed essere operata alle OC a modo evanescente (US Patera # 5,186,181), oppure la guida può essere operata alle MO e riempita di dielettrico ed avere dimensioni estremamente ridotte e praticamente incapsulanti strutture induttive a “nastro di corrente” (current sheet applicators) ( R.H. Johnson et al., Phys. Med. Biol., Vol.35, 761-779, 1990 ). Per analogia, chiameremo ibridi entrambi questi applicatori, che presentano analoghe dispersioni laterali di energia EM attraverso Γ intercapedine con o senza bolla acquosa.
Alcune tecnologie riscaldanti sono state utilizzate per lo sviluppo di applicatori in ampi intervalli di frequenza, che vanno dalle OC alle MO. Ad esempio, antenne risonanti a forma di dipolo o di altra forma (patch) stampati su substrati di opportuna permittività dielettrica e suscettività magnetica con tecnologie a microstriscia sono stati utilizzati come applicatori denominati compatti sia alle OC e alle MO( vedi C. Franconi, loc.cit.).
Inoltre, applicatori multipli vengono correntemente utilizzati nella pratica clinica. Questi sono costituiti da una pluralità di applicatori dello stesso o di tipo diverso, sia ad OC che a MO, i relativi fasci di radiazione di potenza proporzionalmente ridotta sono focalizzati bersagli estesi o in profondità attraverso una molteplicità di siti anatomici di accesso che vengono così sottoposti a rischio proporzionalmente ridotto. Apparirà evidente ad ogni esperto, che gli a MO descritti, e quelli derivati da questi, sono virtualmente non schermati, e disperdono parte della loro energia EM sia lateralmente all’intercapedine che fuoriuscendo dagli strati di tessuto attraversati dal fascio di energia riscaldante, e quindi riscaldando i tessuti bersaglio con scarsa efficienza.
L’invenzione concerne modalità di ottimizzazione dei trattamenti di TT attraverso mezzi di schermaggio EM da associare ad applicatoli EM disperdenti operati sia alle OC che alle MO, singoli o multipli, induttivi e capacitivi, a guida d’onda a modo progressiva e a modo evanescente, a guide d’onda ibride, a guide d’onda dielettriche, a guide d’onda in aria, a dipolo, e agli applicatoli da questi derivati per modifiche, integrazioni e combinazioni, per trasferire, con la massima efficienza e il minimo rischio per operatori e pazienti, la energia EM per trattamenti locali, loco-regionali o a corpo intero in tessuti bersaglio di qualunque forma e dimensione, insieme a particolari sulla loro realizzazione che ricadono anch’essi nell’ambito della presente invenzione. Inoltre, l’invenzione comprende l’uso dei suddetti mezzi di schermaggio EM per lo schermaggio passivo di organi critici del corpo dall 'influenza di campi elettromagnetici prodotti da altri applicatoli per TT che disperdono energia elettromagnetica nell’ambiente. 1 presenti ed altri oggetti e vantaggi della presente invenzione sono evidenziati nella descrizione seguente, accompagnata da disegni in cui sono illustrate particolari esecuzioni della invenzione in cui gli stessi numeri si riferiscono a parti similari. Come apparirà evidente agli esperti di TT elettromagnetica, modifiche, integrazioni e combinazioni delle esecuzioni illustrate ricadono negli scopi della invenzione, e gli esempi illustrati di particolari esecuzioni non rappresentano limitazioni agri scopi della invenzione, che è, invece, suscettibile di esecuzioni apparentemente molto diverse tra loro che ricadono anch’esse negli scopi dell’invenzione.
La FIG. 1 illustra schematicamente le parti principali di un applicatore per TT dello stato della tecnica accoppiato elettromagneticamente ad una regione del corpo.
La FIGURA 2 illustra schematicamente un metodo di schermaggio EM laterale secondo l’invenzione per migliorare l’efficienza del riscaldamento diminuendo la dispersione di energia EM attraverso la intercapedine in aria di un applicatore ad antenna dipolare provvista di riflettore.
La FIGURA 3 illustra schematicamente un metodo di schermaggio EM laterale secondo l’invenzione per migliorare l’efficienza del riscaldamento diminuendo la dispersione di energia EM attraverso la intercapedine provvista di bolla d’acqua di un applicatore a guida d’onda dielettrica.
La FIGURA 4 illustra schematicamente un metodo di schermaggio EM secondo l' invenzione per diminuire la dispersione laterale e all’ indietro di un applicatore induttivo con struttura radiante a spirale e rete di adattamento e di accordo entrambi inseriti in una cavità schermante a coppa.
La FIGURA 5 illustra schematicamente un metodo di schermaggio EM secondo l’invenzione per diminuire la dispersione laterale e all’ indietro di un applicatore capacitivo a due elettrodi e rete di adattamento e di accordo entrambi inseriti in una cavità schermante a coppa.
La FIGURA 6 illustra schematicamente un metodo di schermaggio EM regionale secondo l’invenzione per migliorare ulteriormente la efficienza del riscaldamento diminuendo sia la dispersione laterale di energia EM attraverso la intercapedine in aria di un generico applicatore, sia la dispersione della energia EM che attraversa i tessuti della regione del corpo sottoposta al trattamento.
La FIGURA 7 illustra schematicamente un metodo di schermaggio EM regionale secondo l’invenzione per migliorare ulteriormente la efficienza del riscaldamento diminuendo sia la dispersione laterale di energia EM attraverso la intercapedine in aria di un applicatore induttivo toroidale, sia la dispersione della energia EM che attraversa i tessuti delia regione del corpo sottoposta al trattamento.
Le FIGURE 8-12 illustrano schematicamente porzioni di particolari realizzazioni di schermi secondo l’invenzione in cui materiali conduttivi schermanti di varia configurazione vengono isolati dal contatto diretto con la cute del paziente con una varietà di configurazioni di materiale isolante.
La FIGURA 13 illustra schematicamente porzioni di una particolare realizzazione di schermo a coppa secondo l’invenzione provvisto di propaggini flessibili perii trattamento della spalla.
La FIGURA 14 illustra schematicamente porzioni di una particolare realizzazione di schermo regionale pseudo-cilindrico secondo l’invenzione per il trattamento del ginocchio.
La FIGURA 15 illustra schematicamente porzioni di una particolare realizzazione di schermo regionale pseudo-ellissoidale in due segmenti secondo l’invenzione per il trattamento dell’anca.
Le FIGURE 16-19 illustrano schematicamente porzioni di particolari realizzazioni di chiusure EM tra lembi di schermi secondo l’invenzione. La FIGURA 20 illustra schematicamente la sezione trasversa di porzioni di particolari realizzazioni di schermi passivi secondo l’invenzione per la riduzione del rischio EM sulla funzione visiva e su quella riproduttiva degli organi critici adiacenti alla regione toracica sottoposta a trattamento con un applicatore multiplo.
La FIG. 1 mostra schematicamente le componenti principali di un tipo di sistema per TT dello stato della tecnica, in cui sono stati omessi alcuni componenti necessari per la esecuzione dei trattamenti. Il tessuto bersaglio (1) è immerso nella regione (2) del corpo ed è riscaldato dall’applicatore (3), che è alimentato dal generatore esetemo di potenza (4) che invia a (3) energia EM alla frequenza di lavoro alle MO o alle OC lungo il mezzo di trasmissione (5) connesso a (3) tramite la rete di adattamento e di accordo (6) che è parte integrante di (3). L’applicatore (3) è generalmente costituito da un circuito risonante di potenza, o circuito volano, che include la struttura radiante (7) accordata alla frequenza di lavoro dal circuito di accordo della rete (6) contenente il circuito di adattamento del circuito volano alla impedenza della linea di trasmissione (5) per il trasferimento ottimale della energia EM a (7). Il fascio di energia EM generato da (7) atraversa la intercapedine (8) il cui spessore può essere riempito con la bolla d’acqua (9). La parte (10) del fascio di energia EM che incide sulla regione (2) rimanendo parzialmente assorbito dal tessuto (1) emergendo da questo con intensità ridotta come fascio (longitudinale) disperso (11). Una parte dell’energia EM irraggiata da (7) viene irraggiata come fascio laterale (12) attraversando parzialmente la bolla acquosa (9) secondo il lobo di radiazione di (3) prima di disperdersi. Un radiatore a dipolo alle MO ha un lobo di radiazione circolare a 360°, ma la sua radiazione è parzialmente convogliata sul bersaglio da un riflettore che riduce la dispersione laterale. Negli applicatoli a guide d’onda, sia dielettriche, sia in aria, che ibride, il lobo è più ristreto; tuttavia, a causa dell’ingombro, della rigidità e dell’apertura piatta delle guide, l’intercapedine può assumere spessori variabili di alcuni centimetri (di aria o acqua), attraverso i quali una parte considerevole dell’energia irraggiata da (7) viene dispersa lateralmente. Quasi tutti i tipi di applicatoli ad OC dello stato della tecnica hanno l’applicatore (3) privo della una rete di adattamento e di accordo (6), cosicché la linea di trasmissione (5) della FIG. 1 è una linea di trasmissione bifilare che è parte integrante di un circuito volano delocalizzato tra l ’applicatore (3) ed il generatore (4), cosicché la linea (5) si comporta come una efficiente antenna di campi dispersi.
Al fine di otimizzare i vantaggi dell’invenzione, la dispersione della energia EM nell 'ambiente, di seguito indicata semplicemente come dispersione, deve essere evitata. La dispersione per gli applicatoli dello stato della tecnica per TT, sia a OC che a MO, sia con strutture radiative a dipolo che a guida, includendo le guide in aria, dielettriche e ibride, viene ridotta a vari livelli con il metodo di schermaggio EM secondo l’invenzione, che utilizza alcune particolari realizzazioni di schermi secondo l’invenzione che sono illustrate nelle FIG. 2-7, permettendo sia di aumentare al contempo l’efficienza del riscaldamento del tessuto bersaglio, sia di ottenere risposte cliniche diverse.
La FIG.2 mostra parte di una particolare realizzazione di uno schermo secondo l’invenzione per l’applicatore (3) con struttura radiante (7) a dipolo e riflettore a C (13). Lo schermo (14) secondo l’invenzione avviluppa in modo anche lasco il radiatore (7) e il riflettore (13), impedendo ai fasci (12) di sfuggire lateralmente all’intercapedine (8) disperdendosi. Una particolare realizzazione dello schermo (14) consiste in un corpo schermante conduttivo modellato per contenere sia l’antenna (7) che il riflettore (13), al quale sono attaccate delle propaggini conduttive schermanti preferibilmente flessibili che si estendono fino a combaciare con continuità la cute del paziente, fornendo un contenimento parziale dell’energia EM all’interno della cavità schermante imperfetta ( 15) che ne risulta avente per pareti quelle perfettamente schermanti di (14) e quella non perfettamente schermante rappresentata dal tessuto (1) che si lascia attraversare dai fasci (11) la cui intensità dipende dallo spessore e dalla proprietà assorbente di (1). A questo tipo di schermo imperfetto secondai’ invenzione sarà fatto riferimento come schermo a coppa.
La FI G. 3 mostra parte di una particolare realizzazione di schermo a coppa (14) secondo l’invenzione formante la cavità schermante imperfetta (15) avviluppando l’applicatore (16) a guida d’onda a MO o ad OC riempita di dielettrico e accoppiata attraverso l’intercapedine (8) con la bolla d’acqua (9).
L’ appi icat ore induttivo ad OC (3’) della FIG.4 è una derivazione schermata integralmente dell’applicatore induttivo a pancake dello stato della tecnica. Lo schermo a coppa (14) forma la cavità schermante imperfetta (15) avviluppando l’applicatore (3’) che comprende la struttura radiante (7’) a spirale piatta tipo pancake o qualunque altra struttura induttiva da questa derivata a spire singole o multiple, realizzate con fili o nastri, accoppiata attraverso l’intercapedine in aria (8) e accordata e adattata dalla rete (6’) sostanzialmente capacitiva che è alimentata dal generatore attraverso un cavo coassiale non disperdente ( non illustrato).
L’applicatore capacitivo ad OC (3”) della FIG.S è una derivazione schermata integralmente secondo l’invenzione di un applicatore capacitivo dello stato della tecnica, in cui gli elettrodi (17) e (18), provvisti di bolla d’acqua integrale, sono accordati e adattati con la rete (6”) sostanzialmente induttiva ad un cavo non disperdente di trasmissione (non illustrato). Le linee di corrente (20) tra gli elettrodi attraversano le bolle d’acqua ed il tessuto ( 1 ), mentre le linee (21) fuoriescono e rientrano nel tessuto (1) disperdendo parte dell’energia. Le linee (22) e (23) attraversano rispettivamente l’aria e e la bolla d’acqua e disperdono energia EM all 'indietro e lateralmente. Lo schermo a coppa (24) secondo l’invenzione forma la cavità EM imperfetta (25) che evita dispersioni sia laterali che aH’indietro.
Apparirà evidente ad ogni esperto, che, rimanendo nell’ambito dell ’invenzione, a qualunque applicatore per TT dello stato della tecnica o ad applicatoti da questi derivati per modifiche, integrazioni o combinazioni, operanti a qualsiasi frequenza a OC o a MO, può essere associato uno schermo a coppa realizzato di forma e dimensioni non critiche e modellato sulla forma e sulle dimensioni dell 'applicatore, con la periferia conformabile alla superficie di qualunque sito anatomico di regioni del corpo di conformazione anche complessa, realizzando cavità schermanti imperfette in grado di eliminare la dispersione laterale e all 'indietro dell’energia EM.
Nella FIG.6 è mostrata parte di una particolare realizzazione di uno schermo integrale secondo l’invenzione, in cui sia il tessuto bersaglio (1) della regione (2), sia il generico applicatore (3) possedente una generica struttura radiante (7), sono circondati dallo schermo integrale (26), di seguito indicato come schermo regionale, che avviluppa, in modo anche lasco e non critico, l’applicatore (3) insieme alla regione (2), formando la cavità schermante quasi perfetta (27) di contenimento quasi totale del campo EM, fatta eccezione per il flusso di energia EM che viene assorbito quasi totalmente dai tessuti laterali della regione che non possono essere schermati. Ne segue che la subregione (28) circoscritta dallo schermo regionale (26) viene ad essere immersa in una distribuzione di campo EM di maggiore densità per via della minore dispersione, con una efficienza di riscaldamento che può raggiungere valori prossimi a quello massimo.
La FIG.7 mostra in sezione l’applicatore toroidale aperto puramente induttivo (29) ad OC la cui struttura radiante è rappresentata dalle due porte di trattamento (30) e (30’) dalle quali rispettivamente esce e rientra un tubo di flusso di campo-H ad elevata densità ed uniformità incidente sulla regione (2) attraverso le due intercapedini in aria (8) e (8’) inducendo correnti riscaldanti sul bersaglio (1) (non illustrate nella FIG.7). Le linee di flusso come la (31) attraversano integralmente il bersaglio (1) e sono completamente efficaci. Le linee di flusso come la (32) escono da (30) e rientrano in (30’) senza attraversare il bersaglio, disperdendo totalmente la loro energia. Le linee come la (33) fuoriescono parzialmente da (1) disperdendo in solo una parte della loro energia. Lo schermo regionale (34) secondo l’invenzione avviluppa l’applicatore (29) insieme alla regione (2), formando la cavità schermante quasi perfetta (35) di contenimento dell 'energia dispersa sia dalle linee del campo-H citate, che dalle linee di corrente del campo-E (non illustrato nella FIG.7) generato da (29) perpendicolarmente al campo-H nella zona vuota centrale, dando luogo alla sub-regione (36) riscaldata con maggiore efficienza.
Apparirà evidente ad ogni esperto che gli schermi regionali secondo l’invenzione possono essere realizzati di qualsiasi forma per costruire cavità schermanti quasi perfette avviluppando qualunque tipo di applicatore EM applicato su regioni del corpo a conformazione anche complessa, tenendo conto che il corpo umano è scomponibile in segmenti quasi cilindrici ai quali è facile avviluppare efficienti schermi regionali di simmetria congruente. Tuttavia, vi sono dei limiti alle dimensioni massime permesse per gli schermi secondo l’invenzione, particolarmente per quelli regionali, che richiedono dimensioni maggiori. Infatti, le dimensioni non dovrebbero raggiungere valori confrontabili con la lunghezza d’onda della radiazione, per evitare che si formino onde stazionarie nelle cavità schermanti, e quindi anche nell' interno dei tessuti, che potrebbero dar luogo ad interferenze positive ed a punti di surriscaldamento localizzati. Quindi, per ogni intervallo di frequenza occorrerà tener conto delle proprietà dielettriche e degli spessori degli strati di tessuto sotto trattamento in relazione alla loro capacità teorica di modificare la lunghezza d’onda della radiazione EM, per verificare che le dimensioni degli schermi non arrivino ad essere confrontabili con la lunghezza d’onda in quella regione.
Apparirà inoltre evidente agli esperti che per tutte le regioni di un corpo, umano o animale, è possibile sostituire schermi a coppa come quelli illustrati delle FIGURE 2-5 con schermi regionali; viceversa è possibile sostituire gli schermi regionali come quelli delle FIGURE 6-7 con schermi a coppa. Apparirà anche evidente ad ogni esperto di ipertermia elettromagnetica che sia i metodi di schermaggio esemplificati nelle FIGURE 2-7, sia le particolari realizzazioni mostrate nelle FIGURE 13-15, e quelli derivati da questi per integrazioni, modifiche e combinazioni, ricadono tutti nell’ambito dell’invenzione, risultando pratici e convenienti per essere utilizzati su qualunque sito anatomico di qualynque regione del corpo, ed adeguati per migliorare sia l’efficienza del riscaldamento che la sicurezza EM dei pazienti e degli operatori nei trattamenti di TT sia localizzati, sia regionali, che del corpo intero con tutti gli applicatoti dello stato della tecnica, e con quelli derivati da questi per modifihe, integrazioni e combinazioni.
Apparirà infine evidente ad ogni esperto che tutti gli schermi secondo l’invenzione, sia a coppa che regionali, possono essere realizzati con qualunque materiale conduttivo che abbia un effetto schermante alla frequenza di lavoro, e quindi imo spessore adeguato in funzione della penetrazione delle onde EM a causa dell’effetto pelle. Questo materiale sarà preferibilmente flessibile e leggero, sotto la forma di fogli metallici sottili, tessuti conduttivi o tessuti spruzzati con vernici conduttive, ovvero reti metalliche a filo o a catenelle con aperture più piccole della lunghezza d’onda di lavoro per evitare una dispersione significativa.
Poiché il mezzo conduttivo schermante immerso in un campo EM acquista un suo potenziale EM, vi sarà una differenza di potenziale tra questo ed il corpo, per cui si dovrà provvedere ad isolarlo da questo, anche se il trascurabile livello di energia EM immagazzinata dallo schermo esclude qualsiasi rischio elettrico per il paziente, che potrebbe, al massimo, sentire sulla cute il piccolo fastidio dovuto a microscariche di contatto con lo schermo. In particolare, questo fenomeno è acuito in presenza di eventuali punte metalliche ai bordi dello schermo, come nel caso di schermi a rete, per il fenomeno dell’aumentato valore del campo-E sulle punte (effetto corona). Pertanto, gli schermi EM secondo l’invenzione dovranno essere mantenuti distanziati dal corpo del paziente con materiali elettricamente isolanti preferibilmente flessibili, costituiti da tessuti di fibre naturali o sintetiche anche impregnati con materiali isolanti, da fogli di plastica, di gomma o simili. Inoltre, a seconda dell’uso e dalla particolare realizzazione, le parti conduttrici di uno schermo potrebbero essere collegate elettricamente tra loro per rendere lo schermo equipotenziale, ed essere eventualmente messe a terra, sia separatamente che insieme.
Nelle FIGURE 8-12 vengono schematicamente illustrate parti di alcune realizzazioni particolari secondo l’invenzione comprendenti materiali conduttivi schermanti protetti da materiali isolanti, formando schermi multistrato secondo l’invenzione che chiameremo schermi compositi o semplicemente compositi.
Nella FIG. 8, sono schematicamente illustrate alcune porzioni di una particolare realizzazione di schermo composito secondo l’invenzione nel quale lo schermo (37) ha la forma di uno strato sottile inglobato tra i due strati isolanti, risultando isolato dallo strato isolante (38) dal lato paziente e dallo strato isolante (39) dal lato operatore.
Nella FIG. 9 sono schematicamente illustrate alcune porzioni di una particolare realizzazione di schermo composito secondo l’invenzione nel quale il bordo estremo (40) dello schermo (37) ha la sezione trasversa opportunamente ingrossata e arrotondata in modo da non mostrare spigoli o punte o bordi di piccolo raggio che potrebbero aumentare localmente la densità di campo-E e richiedere un isolante di protezione di più grande spessore.
Nella FIG. 10 sono schematicamente illustrate alcune porzioni di una particolare realizzazione di schermo composito secondo l’invenzione nel quale il bordo estremo altamente disperdente di piccolo raggio o a punte (41) dello schermo (37) è ulteriormente isolato dall 'ispessimento (42) degli strati isolanti (38) e (39) attorno al bordo (41).
Nella FIG. 11 sono schematicamente illustrate alcune porzioni di una particolare realizzazione di schermo composito secondo l’invenzione nel quale il bordo estremo altamente disperdente di piccolo raggio o a punte (41 ) dello schermo (37) è ulteriormente isolato dalla interposizione di un cordolo di materiale isolante ad alta rigidità dielettrica (43) che circonda il bordo a punte (41) e che è inglobato negli strati isolanti (38) e (39).
Nella FIG. 12 sono schematicamente illustrate alcune porzioni di una particolare realizzazione di schermo composito secondo l’invenzione nel quale lo schermo (44) è una rete di fili metallici ovvero di catenelle metalliche interconnessi elettricamente e ricoperti per impregnazione o per altra tecnica da strati tubiformi di materiale isolante (45).
Apparirà evidente ad ogni esperto che lo spessore dello strato isolante (38) dal lato paziente per ogni composito comunque realizzato potrà variare da uno ad alcuni millimetri per molti correnti materiali plastici isolanti di uso comune come PVC, Teflon, Nylon, ecc., che posseggono una buona rigidità dielettrica. Ne segue che l’intercapedine isolante avente lo spessore dello strato isolante (38) tra lo schermo (37) e la cute del paziente rappresenta una fenditura aperta per il campo EM, che, tuttavia, risulta sufficientemente sottile rispetto alla lunghezza d’onda alle frequenze delle OC e delle MO utilizzate nella TT da non permettere una significativa dispersione di energia EM attraverso di essa.
Nelle FIGURE 13-15 vengono schematicamente illustrate parti di alcune realizzazioni particolari secondo l’invenzione di schermi sia a coppa che regionali realizzati con compositi preferibilmente flessibili o comunque previamente modellati.
La FIG. 13 illustra in sezione parti di una particolare realizzazione di schermo a coppa secondo l’invenzione per schermare l’applicatore (3) provvisto della bolla d’acqua (9 che riscalda il bersaglio (44) della regione (45) della spalla. Lo schermo a coppa è costituito dal corpo centrale (46), realizzato indifferentemente con un composito rigido sagomato oppure modellando il composito sull’applicatore (3). Il corpo (46) è provvisto delle propaggini (47) e (48) sufficientemente flessibili che si vanno a modellare sulle curvature della superficie della regione (45) in modo da creare una chiusura EM periferica lasciando tutto attorno alla sua periferia una fenditura di spessore pari a quello dello strato isolante interno (38) del composito, attraverso la quale la dispersione è trascurabile.
La FIG. 14 illustra schematicamente una particolare realizzazione di schermo regionale secondo l’invenzione per schermare l’applicatore a guida d’onda in aria a modo evanescente puro oppure ibrido (49) che riscalda attraverso l’intercapedine in aria (50) il tessuto (51) appartenente alla regione (52) del ginocchio. Lo schermo regionale è un composito particolarmente flessibile a forma rettangolare allungata con il lato lungo avvolgente la gamba nella regione quasi -cilindrica (52) del ginocchio insieme all’applicatore (49), mettendo in evidenza la gibbosità centrale (53) modellata sull’applicatore e le due propaggini laterali (54) e (55) modellate a contatto sulla geometria quasicitindrica della regione (52) preferibilmente con l’uso delle cinghiette (56) e (57). La chiusura per il campo EM che aiuta a creare la cavità quasi perfetta (58) presenta una lunga fenditura quasi-cilindrica tra la superficie della regione (52) e lo schermo (37) attorno ai due lati allungati dello schermo, di spessore circa pari a quello dello strato isolante (38) del composito ed è quindi a dispersione trascurabile. Inoltre la cavità 58 presenta la fenditura quasi piana tra i bordi sovrapposti (59) e (60) dei lati corti del composito che ha uno spessore sostanzialmente pari alla somma degli spessori dello strato isolante interno (38) del bordo esterno (59) e dello strato isolante esterno (39) del bordo interno (60) con dispersione non significativa.
La FIG. 15 ili ustra schematicamente la sezione trasversa di una particolare realizzazione di schermo regionale secondo l’invenzione per schermare l' applicatore (3) provvisto della bolla d’acqua (9) che riscalda il tessuto (61) appartenenti alla regione (62) dell’anca. Lo schermo regionale, illustrato senza dettagli, è costituito da due segmenti. Il primo è uno schermo (63) a forma rettangolare allungata con il lato lungo avvolgente in modo non completo la regione (62) del bacino. Il segmento (64) è uno schermo a coppa con la gibbosità (65) sagomata o modellata sull’applicatore, le cui propaggini laterali flessibili hanno i bordi (66) e (67) che si sovrappongono ai bordi (68) e (69) dello schermo (63) per creare la chiusura EM. Le propaggini longitudinali, non illustrate nella FIG. 15, sono anch’esse modellate sulla superficie della regione a creare una periferica chiusura EM, contribuendo a creare la cavità quasi perfetta (70).
Apparirà evidente ad ogni esperto che la sovrapposizione di lembi di schermi compositi secondo l’invenzione crea chiusure per il campo EM che presentano delle fenditure aH’interfaccia di spessore tra i due lembi che risultano sufficientemente sottili da non permettere una dispersione significativa di energia EM. Nelle FIGURE 16-19 sono schematicamente illustrate parti di alcune particolari realizzazioni di chiusure EM tra i lembi estremi dello stesso o di compositi diversi che ricadono neU’ambito della invenzione.
Nella FIG. 16 sono schematicamente illustrate parti di una realizzazione particolare di chiusura EM secondo l’invenzione, in cui i due lembi (71) e (72) sono sovrapposti e tenuti fermamente accostati dalla coppia (73) e (74) di strisele di tessuto tipo Velcro rispettivamente maschio e femmina e fissate rispettivamente sui lembi (71) e (72).
Nella FIG. 17 sono schematicamente illustrate parti di una realizzazione particolare di chiusura EM secondo l’invenzione, in cui i lembi (71) e (72) sono affacciati e tenuti fermamente accostati da un fermaglio a molla o comunque regolabile (75).
Nella FIG. 18 sono schematicamente illustrate parti di una realizzazione particolare di chiusura EM secondo l’invenzione, in cui i due lembi (71) e (72) sono sovrapposti e tenuti fermamente accostati da bottoni automatici metallici maschio e femmina (76) e (77) rispettivamente fissate sui lembi (71) e (72) e connessi elettricamente ai rispettivi schermi (78) e (79), in modo da fornire continuità elettrica alla schermatura.
Nella FIG. 19 sono schematicamente illustrate parti di una realizzazione particolare di chiusura EM secondo l’invenzione, in cui i due lembi (71) e (72) sono accoppiati meccanicamente tramite (73) e (74) con Velcro o simili mezzi di accoppiamento, mentre un cavo elettrico (80) interconnette i due morsetti (81) e (82) rispettivamente connessi elettricamente agli schermi (78) e (79), in modo da fornire continuità elettrica alla schermatura.
Apparirà evidente ad ogni esperto, che le interconnnessioni elettriche tra compositi possono essere suscettibili di molte particolari realizzazioni, tra le quali contatti singoli o multipli con fili e catenelle metallici, contatti a lamelle, chiusure flessibili a contatti multipli tipo cerniera lampo, ecc., rimanendo nell’ambito della invenzione.
Apparirà infine evidente ad ogni esperto, che un aspetto complementare delle strutture schermanti secondo la presente invenzione è quello di schermare qualsiasi porzione del corpo che si trovi all' interno di queste cavità dall 'influenza di campi EM esterni prodotti da applicatoli per TT, sia ad OC che a MO, in una funzione che chiameremo di schermatura passiva per maggiore concisione. Pertanto, qualora si utilizzi per un trattamento TT applicatoti non schermati o solo parzialmente schermati, ovvero applicatoti miultipli per riscaldamento in profondità con campi riscaldanti di elevata intensità e notevoli campi dispersi, e si voglia proteggere un organo critico adiacente, si possono utilizzare schermature passive efficaci seguendo gli stessi criteri utilizzati nello sviluppo delle particolari realizzazioni descritte nelle FIGURE 2-19.
La FIG. 20 illustra schematicamente una particolare realizzazione di schermi passivi secondo l’invenzione per schermare le funzioni sia visive che riproduttive di un paziente sottoposto al trattamento TT con Pappi icatore multiplo anulare ad elevata potenza ad OC o a MO (81) che circonda la regione toracica (82) del paziente. Lo schermo regionale (83), modellato sull 'applicatore anulare (81), crea la cavità EM quasi perfetta (84) che, tuttavia, non può accludere le aperture (85) e (86) attraverso le quali si disperde una parte non trascurabile dell’energia EM attraverso i tessuti del corpo, data la grande sezione trasversa del torace del paziente e la elevata potenza EM impiegata per il trattamento di TT in profondità. Gli schermi passivi (87) e (88) di simmetria quasi-cilindrica, che circondano rispettivamente la testa e il bacino del paziente attenuano in modo sostanziale l’energia EM fuoriuscita rispettivamente dalle grandi aperture (85) e (86) e attraversanti rispettivamente il collo e il bacino del paziente, riducendo il rischio di danneggiamento rispettivamente della vista e della funzione riproduttiva.
Apparirà evidente ad ogni esperto, che schermi passivi possono essere realizzati in una grande varetà di forme e dimensioni per proteggere qualsiasi segmento del corpo con maggiore o minore efficacia a seconda dei vincoli anatomici della regione da proteggere rimanendo sempre nell’ambito della invenzione.

Claims (19)

  1. Rivendicazioni 1) Un metodo di schermaggio EM per trattamenti di termoterapia di un tessuto bersaglio di forma, dimensioni e conformazione qualsiasi compreso in una generica regione del corpo caratterizzante un sito anatomico con la esposizione di detto bersaglio al fascio di energia EM uscente dalla struttura radiante di un applicatore, detto metodo comprendente: procurare un generatore di potenza che produca energia EM ad una frequenza di lavoro compresa tra circa 6 MHz e circa 2450 MHz inviandola a detto applicatore attraverso un mezzo di trasmissione; procurare detto applicatore provvisto di detta struttura radiante e di una rete di adattamento e di accordo per poter assorbire detta energia EM dal detto generatore attraverso detto mezzo di trasmissione; procurare mezzi per il posizionamento del detto applicatore sul detto sito anatomico della detta regione affinchè convogli attraverso una intercapedine il detto fascio di energia su detto bersaglio; procurare mezzi conduttivi schermanti che avviluppano esternamente l’applicatore formando una cavità di contenimento di detta energia EM contribuendo a prevenire la dispersione del detto fascio di energia EM nell’ambiente; procurare mezzi di controllo del detto schermo EM per la ottimizzazione dell 'efficienza di detto applicatore; procurare mezzi di controllo del detto schermo EM per ottimizzare il comfort e la sicurezza elettrica.
  2. 2) Un metodo di schermaggio EM secondo la rivendicazione (1) in cui i detti mezzi per la ottimizzazione dell’efficienza comprendono il controllo della estensione e della conformazione dei detti mezzi conduttivi schermanti in modo che la loro periferia e la superficie del detto sito anatomico attorno al detto applicatore combacino per cui le pareti schermanti della detta cavità EM vanno a schermare anche detta intercapedine contribuendo a prevenire lateralmente e all 'indietro detta dispersione.
  3. 3) Un metodo di schermaggio EM secondo la rivendicazione (1) in cui i detti mezzi per la ottimizzazione dell 'efficienza comprendono il controllo della estensione e della configurazione dei detti mezzi conduttivi schermanti in modo che la loro periferìa e la cute lungo tutto il bordo di detta regione comprendente detto bersaglio combacino, le pareti di detta cavità EM schermando globalmente detta regione contribuendo a prevenire detta dispersione sia lateralmente attraverso detta intercapedine, sia all 'indietro, sia attraverso detti tessuti bersaglio attraversati dal detto fascio di energia EM.
  4. 4) Un metodo di schermaggio EM secondo la rivendicazione (1) in cui detti mezzi per l’ottimizzazione del comfort e della sicurezza elettrica comprendono l 'isolamento elettrico della estensione di tutte le facce di detti mezzi conduttivi schermanti affinchè detti mezzi schermanti così isolati possano essere messi a contatto con comfort e sicurezza sulla superficie di detto corpo ed essere manipolati pure in comfort e sicurezza.
  5. 5) Un metodo di schermaggio EM secondo la rivendicazione (1) in cui detti trattamenti di termoterapia sono effettuati per la terapia di lesioni cancerose.
  6. 6) Un metodo di schermaggio EM secondo la rivendicazione (1) in cui detti trattamenti di termoterapia sono effettuati nell’ambito della medicina fisica e della riabilitazione.
  7. 7) Un metodo di schermaggio EM secondo la rivendicazione (1) in cui detti trattamenti di termoterapia sono effettuati per la terapia della iperplasia prostatica benigna.
  8. 8) Un metodo di schermaggio EM secondo la rivendicazione (1) in cui detti trattamenti di termoterapia sono effettuati come terapie cosmetiche.
  9. 9) Un metodo di schermaggio EM secondo la rivendicazione (1) in cui detti trattamenti di termoterapia sono effettuati in medicina veterinaria.
  10. 10) Un metodo di schermaggio EM passivo per proteggere un organo critico immerso in una regione del corpo a rischio EM, detto rischio proveniente da campi EM a frequenze comprese tra circa 6 MHz e eira 2450 MHz dispersi dai fasci di energia EM prodotti da applicatori durante trattamenti di termoterapia di altre regioni, detto metodo di schermaggio passivo comprendente: procurare mezzi conduttivi schermanti esterni che avviluppano globalmente detta regione a rischio formando un pseudo-cilindro conduttore schermante a una o più aperture a seconda dei vincoli posti dalla morfologia di detta regione a rischio, detto pseudo cilindro schermante formando una cavità EM totalmente esterna a detto applicatore e contribuendo prevenire la propagazione di detti fasci di energia EM all’interno di detta regione a rischio; procurare mezzi di minimizzazione dell’area di dette aperture compatibilmente con i detti vincoli morfologici per aumentare l’attenuazione dei detti fasci di energia EM all 'interno di detta regione a rischio.
  11. 11) Uno schermo EM per trattamenti di termoterapia di un tessuto bersaglio incluso in una regione del corpo caratterizzante un sito anatomico attraverso la esposizione del detto bersaglio al fascio di energia EM alla frequenza di lavoro compresa tra circa 6 e circa 2450 MHz prodotto dalla struttura radiante di un applicatore, detto fascio essendo convogliato attraverso una intercapedine sul detto bersaglio, che comprende: un corpo centrale costituito da materiale conduttivo schermante e di estensione e conformazione tali da avviluppare esternamente detto applicatore con la esclusione dell 'apertura attraversata dal detto fascio di energia EM; una propaggine periferica di detto corpo centrale costituita con il deto materiale schermante di estensione e conformazione tali che la sua periferia e la superficie di detto corpo combacino; mezzi per il controllo della estensione e della conformazione di detta propaggine perla ottimizzazione dell’ efficienza del riscaldamento; mezzi per il controllo della modellazione di detto corpo centrale e di detta propaggine per la ottimizzazione della praticità di detto trattamento; mezzi per il controllo della sicurezza elettrica riguardo a contatti sia accidentali che operativi tra detto materiale schermante e la cute di detta regione.
  12. 12) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detti mezzi di controllo della detta propaggine per la ottimizzazione dell’efficienza comprendono costruire detta propaggine con detto materiale conduttivo di estensione e conformazione tali che la sua propria periferia e la superficie del detto sito anatomico tutto attorno al detto applicatore combacino per prevenire la dispersione laterale di detta energia EM attraverso detta intercapedine.
  13. 13) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detti mezzi di controllo della detta propaggine per la ottimizzazione dell 'efficienza comprendono costruire detta propaggine con detto materiale conduttivo di estensione e conformazione tali che la sua propria periferia e la superficie del corpo che rappresenta la periferia della detta regione che comprende il detto bersaglio combacino, per prevenire la dispersione sia lateralmente attraverso detta intercapedine che attraverso detto tessuto bersaglio attraversato da detto fascio di energia EM.
  14. 14) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui i detti mezzi di controllo della modellazione comprendono la costruzione di detto corpo centrale e/o di detta propaggine con una pluralità di sezioni schermanti aventi configurazioni congruenti con quelle sia del detto applicatole sia del detto sito anatomico che della detta regione, le suddette sezioni essendo parzialmente sovrapposte per minimizzare la dispersione dell’energia EM.
  15. 15) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui i detti mezzi di controllo della modellazione comprendono la costruzione di detto corpo centrale e/o di detta propaggine con una pluralità di sezioni schermanti aventi configurazioni congruenti con quelle sia del detto applicatore sia del detto sito anatomico che della detta regione, le suddette sezioni essendo connesse elettricamente tra loro per minimizzare la dispersione dell 'energia EM.
  16. 16) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto materiale conduttivo schermante include materiali conduttivi preferibilmente flessibili come fogli metallici, reti metalliche di filo, reti metalliche di catenelle, tessuti di fibre naturali o sintetiche impregnate con materiali conduttive, fogli di materiali flessibili non conduttivi caricati con materiali conduttivi.
  17. 17) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui i detti mezzi per il controllo della detta sicurezza elettrica comprendono la interposizione di materiali isolanti preferibilmente flessibili tra i detti materiali conduttivi fabbricati come tessuti o agglomerati di fibre naturali oppure sintetiche, come fogli di materiale plastico o di lattice, come fogli di schiuma, oppure impregnando il detto materiale conduttivo con materiali come lattice, vernici, e altri materiali isolanti, detti materiali isolanti aventi spessore e rigidità dielettrica tali da sopportare le differenze di potenziale create dal campo EM del detto applicatore rispettivamente tra detto corpo e detto schermo.
  18. 18) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detti mezzi per il controllo della sicurezza elettrica comprendono la messa a terra sia di detto materiale conduttivo schermante sia dei detti tessuti.
  19. 19) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detta intercapedine è m ana. 2 0) Uno schermo secondo la rivendicazione 11 ) in cui in detta intercapedine è interposta una bolla d’acqua conduttrice o altro materiale dielettrico di opprotuna permittività per favorire l' adattamento EM. 2 1) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatore è a guida d’onda a modo di propagazione, anche riempita con dielettrico. 2 2) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatore è a guida d’onda in aria a modo evanescente. 2 3) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatore è ibrido a guida d’onda in aria a modo evanescente. 24) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatore è un applicatore del tipo compatto a striscia di corrente incapsulata. 25) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatore è un antenna a monopolo o a dipolo. 26) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatole è costruito con antenne risonsnti a costanti distribuite, singole o multiple, inglobate su supporti di varia permeabilità e suscettività. 27) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatore è un applicatore induttivo toroidale aperto. 28) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatore è un applicatore capacitivo a due o più elettrodi, anche provvisto di rete di adattamento e di accordo. 29) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatore è induttivo, anche provvisto di rete di adattamento e di accordo, a spirale, a spire singole o multiple di qualunque conformazione, configurazione e dimensioni posizionate con il loro piano sostanzialmente parallelo alla superficie del corpo. 30) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatore è un applicatore EM provvisto di riflettore. 3 1) Uno schermo secondo la rivendicazione 11) in cui detto applicatore è un applicatore multiplo che include sia lo stesso tipo di dette strutture radianti che dette strutture radianti di diverso tipo. 32) Uno schermo EM passivo per la protezione di un organo critico immerso in una regione del corpo a rischio EM durante trattamenti di termoterapia con fasci di energia EM prodotti da applicatori operati a frequenze comprese tra circa 6 e circa 2450 MHz e convogliati su un tessuto bersaglio, detto schermo passivo avviluppando globalmente detta regione a rischio con l’esclusione di detto applicatore e di detto bersaglio, detto schermo passivo comprendente: un corpo centrale a simmetria pseudo-cilindrica avente una o più aperture costruito con strati sovrapposti di materiali preferibilmente flessibili, dei quali quello centrale è di materiale conduttivo schermante ed è isolato su tutte le sue facce, sia interne che esterne, con strati di materiale isolante; mezzi di controllo della estensione, della conformazione, della simmetria e delle aperture di detto corpo centrale per avviluppare detta regione a rischio escludendo detto applicatore e quanto possibile del sito anatomico sotto trattamento e costituendo una cavità schermante EM a pareti conduttrici di apertura minima compatibilmente con i vincoli imposti dalla morfologia di detta regione a rischio per attenuare maggiormente la propagazione dei campi EM esterni prodotti da detto applicatore.
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