ITRM20130014A1 - Tassello espansibile automaticamente. - Google Patents

Tassello espansibile automaticamente.

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ITRM20130014A1
ITRM20130014A1 IT000014A ITRM20130014A ITRM20130014A1 IT RM20130014 A1 ITRM20130014 A1 IT RM20130014A1 IT 000014 A IT000014 A IT 000014A IT RM20130014 A ITRM20130014 A IT RM20130014A IT RM20130014 A1 ITRM20130014 A1 IT RM20130014A1
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IT
Italy
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casing
wall
plug
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spring
Prior art date
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IT000014A
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Inventor
Andrea Dipanati
Original Assignee
Andrea Dipanati
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B13/00Dowels or other devices fastened in walls or the like by inserting them in holes made therein for that purpose

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  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Dowels (AREA)
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Description

“TASSELLO ESPANSIBILE AUTOMATICAMENTEâ€
Descrizione
Settore della tecnica
La presente invenzione si riferisce ad una nuova tipologia di tasselli espansibili da applicarsi ad un comune muro. Più dettagliatamente la presente invenzione si riferisce a dei tasselli da muro, automaticamente espansibili con un meccanismo a scatto che viene indotto manualmente. Il meccanismo a scatto del tassello oggetto della presente invenzione, permette di agevolare l'utilizzatore nell’inserimento di detto tassello nel muro e di ridurre il tempo che solitamente richiede tale operazione, garantendo un fissaggio stabile, nel tempo, di elementi quali viti, ganci e simili all’interno di un muro.
Stato dell’arte
Sistemi di fissaggio da applicarsi a superfici quali soffitti, contro soffitti e/o pareti sono noti da moltissimi anni. Di relativamente recente utilizzo, sono una particolare tipologia di ancoratori da muro, comunemente noti come tasselli, o “stop†, o “fisher†. Questi dispositivi rientrano tra i sistemi di fissaggio a muro maggiormente utilizzati negli edifici poiché la loro funzione, per la quale sono stati appositamente progettati, à ̈ quella di permettere una maggiore aderenza di elementi come viti o ganci all’interno delle pareti.
L’invenzione del tassello espansibile da muro risale intorno ai primi anni del 900’ ed in particolare intorno al 1920, quando l’inventore britannico J.J. Rawlings della ditta Rawplug Ltd. realizzò e brevettò il tassello noto come “Rawplug†.
Ad oggi questo ingegnoso sistema di fissaggio per pareti si compone sostanzialmente di un involucro esterno, generalmente realizzato in plastica seghettata o in metallo, e di una comune vite. Le fasi che il suo montaggio richiede consistono nella generazione di un foro, nella porzione di superficie del muro in cui andrà inserito il tassello, di diametro molto simile a quello del diametro esterno del tassello; nell’inserimento dell’involucro del tassello all’interno del foro precedentemente realizzato; e nell’avvitamento della vite all’interno dell’involucro. Il bloccaggio e la resistenza ad un’eventuale trazione applicata sono garantiti dall’involucro esterno che, aprendosi nella fase di avvitamento, aumenta la sua sezione, ovvero si espande. Per fissaggi più impegnativi, vengono solitamente utilizzati dei tasselli metallici che, stando alle proprietà dei loro materiali costitutivi, garantiscono nel tempo una maggiore sicurezza di tenuta. Un’altra tipologia di tasselli che si presta ad applicazioni per le quali à ̈ richiesto un fissaggio particolarmente efficace dell’elemento da inserire nel muro, à ̈ rappresentata dai tasselli chimici, che utilizzano una resina per “legare†il muro con la filettatura metallica. La resina viene inserita, insieme alla vite, nel foro praticato nel muro. In seguito all’asciugatura ed al successivo indurimento, la resina forma un blocco unico con il cemento. Generalmente i tasselli chimici vengono utilizzati dove à ̈ richiesta una resistenza meccanica elevata, ad esempio una resistenza alle vibrazioni, unitamente all’impossibilità di svitare il tassello stesso dal muro.
Negli ultimi anni la maggior parte delle modifiche e delle innovazioni apportate a questa importante ed indispensabile tipologia di sistemi di fissaggio hanno mirato sostanzialmente all’ottenimento di caratteristiche in grado di esaltare la capacità ancorante del tassello stesso, ottimizzando quindi la sua modalità di applicazione ed efficacia.
La domanda di brevetto europeo EP 2 098 735 A2 descrive ad esempio un particolare tassello che si distingue, da quelli comunemente conosciuti, per il suo particolare profilo. Più in dettaglio il documento citato descrive un tassello espansibile, per pareti e simili, in cui il rapporto tra il diametro del tassello e la distanza tra due alette adiacenti, e disposte longitudinalmente lungo il tassello, à ̈ compreso tra 2,5 e 4,5, ed in cui l’estremità del tassello interna alla parete à ̈ priva di alette e possiede un diametro inferiore o uguale a quello misurato all’altezza delle alette, il tutto migliorando le condizioni di ancoraggio del tassello nonché le condizioni di ancoraggio di una comune vite all’interno di muri come quelli internamente pieni o cavi.
Il brevetto australiano AU 199885468 B2 descrive invece un sistema di ancoraggio, a muro, comprendente un corpo allungato presentante due estremità opposte ed un alloggiamento, presente in corrispondenza di una di queste estremità, che à ̈ atto a ricevere un elemento di fissaggio come una vite. All’estremità opposta a quella presentante il suddetto alloggiamento, il tassello si caratterizza per la sua peculiare conicità non uniforme ed in particolare per una conicità compresa tra 12° e 18°, rispetto all’asse longitudinale del corpo del tassello, nella porzione centrale di questo, e per una conicità compresa tra 4° e 8°, rispetto al medesimo asse longitudinale del tassello, in corrispondenza della porzione terminale del tassello, ovvero la porzione terminale opposta a quella indicante la testa del tassello atta ad accogliere la vite.
Come già accennato, la maggior parte dei tasselli, se non tutti quelli commercialmente disponibili, sono caratterizzati dal fatto di presentare varianti ed innovazioni che mirano all’interesse comune di garantire un ancoraggio di elementi quali viti, ganci e simili sempre più efficace, in modo da rendere decisamente difficile, se non impossibile, la scorporazione, dell’elemento ancorato, dal muro.
I tasselli maggiormente prodotti sono inoltre accomunati dal fatto di presentare sostanzialmente due componenti, ovvero l’involucro e l’elemento da fissare al muro.
Allo scopo di rendere l’ancoraggio sempre più stabile ed efficace, la presente invenzione propone una nuova ed innovativa tipologia di tasselli in cui detti tasselli si distinguono, da quelli usali, principalmente per il fatto che il meccanismo di fissaggio dell’involucro nel muro, nonché l’espansione di detto involucro, avvengono in maniera automatica, e più dettagliatamente con un meccanismo a scatto innescato manualmente dall’operatore, e che consiste nello spingere l’involucro, all’interno del foro precedentemente realizzato nel muro, applicando una forza relativamente blanda e in ogni caso decisamente inferiore a quella richiesta per l’inserimento degli involucri convenzionali. Il tutto garantendo un ancoraggio degli elementi sopra citati, quali viti, ganci e simili, assolutamente efficiente.
Descrizione dell’invenzione
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale descrive una nuova ed innovativa tipologia di tasselli espansibili da muro atta all’ancoraggio stabile di elementi quali viti, ganci e simili all’interno di strutture quali soffitti, contro soffitti, pareti, e simili superfici. Più dettagliatamente il presente documento descrive una nuova tipologia di tasselli, in cui l’ancoraggio stabile ed efficace, dell’elemento che si intende fissare al muro, à ̈ assicurato da un meccanismo di espansione automatica ed irreversibile dell’involucro, contenente l’elemento da fissare, all’interno del muro. Nella tipologia di tasselli da muro descritta, detta espansione automatica viene innescata da un semplice gesto manuale attuato dall’operatore sulla testa del tassello, ovvero sulla porzione di tassello sporgente dal muro. Questo gesto manuale che l’operatore deve compiere per fissare stabilmente l’involucro all’interno del muro nonché, a titolo d’esempio non limitativo, la vite, consiste nello spingere con forza relativamente blanda la testa del tassello verso la superficie del muro. Questa azione determinerà lo spostamento sequenziale di specifiche componenti interne all’involucro, e qui di seguito dettagliatamente descritte, che produrranno a loro volta una spinta sufficientemente forte da causare l’apertura delle alette solitamente presenti sulla superficie esterna dell’involucro, previamente inserito all’interno di un foro appositamente realizzato sulla porzione di interesse del muro.
L’apertura delle alette dell’involucro, innescata con il meccanismo di espansione caratterizzante il tassello in oggetto, risulta irreversibile, impedendo conseguentemente l’indebolimento nel tempo del tenore di tenuta del tassello con il muro. Più dettagliatamente, la chiusura delle alette, dell’involucro inserito nel muro, risulta impedita grazie alla presenza di una particolare componente interna all’involucro stesso, caratterizzata dal fatto di presentare a sua volta delle alette ancillari, atte a causare l’apertura delle alette dell’involucro e ad impedirne la chiusura. Questa condizione à ̈ ottenuta poiché la componente presentante le alette ancillari, da qui in seguito indicata con il termine “corona†à ̈ configurata spazialmente all’interno dell’involucro in modo tale da presentare le sue alette ancillari al di sotto delle alette dell’involucro ed in contatto con esse, impedendo a queste ultime di richiudersi, anche nel caso in cui venga esercitata una trazione del tassello verso l’esterno del muro. Più chiaramente, le alette ancillari della corona svolgono un’azione divaricante nei confronti delle alette dell’involucro. Le alette ancillari si dispongono per l’appunto in modo tale da presentare il loro angolo acuto, delimitato dalle medesime alette ancillari, proteso verso l’esterno del muro, cioà ̈ verso l’interno della camera delimitata dal muro in questione, mentre le alette dell’involucro, quando si trovano in conformazione aperta, ovvero quando sono in contatto con le alette ancillari della corona, presentano l’angolo ottuso, da loro definito, proteso verso l’esterno del muro, in cui l’involucro viene inserito. Questa disposizione delle componenti rende inevitabilmente impossibile la fuoriuscita del tassello dal muro. L’operatore, ad esempio, trazionando il tassello verso l’esterno del muro, tenderà, paradossalmente, a fissare ancor più stabilmente il tassello nel muro. La trazione del tassello verso l’esterno della parete, in cui à ̈ stato praticato inizialmente il foro atto ad accogliere l’involucro, favorisce l’apertura delle alette ancillari ed indirettamente quella delle alette dell’involucro, con il risultato di contribuire all’espansione di quest’ultimo all’interno della cavità ricavata nel muro e atta ad ospitare il tassello. Come sopra accennato, il meccanismo di espansione a scatto viene indotto automaticamente dall’operatore agendo sulla testa del tassello ovvero spingendo sulla porzione di tassello sporgente dal muro, quando detto tassello à ̈ inserito all’interno della cavità precedentemente realizzata con mezzi di tipo noto come i comuni trapani. L’involucro del tassello in oggetto comprende a tal proposito delle componenti atte a causare delle spinte sequenziali che determinano, infine, l’apertura delle alette dell’involucro, ovvero l’espansione di quest’ultimo con la modalità sopra descritta. Il tassello, oggetto della presente domanda di brevetto per invenzione industriale, comprende a tale scopo un involucro includente internamente una molla, inizialmente tenuta compressa grazie ad un fermo che à ̈ solidale all’involucro mediante una vite di fissaggio; un alloggiamento cilindrico presentante due scomparti internamente filettati, di cui uno à ̈ atto ad accogliere l’elemento che si intende fissare al muro, ad esempio una vite o un gancio, e l’atro à ̈ atto ad accogliere uno stelo presentante un’estremità filettata, da inserirsi nell’apposito scomparto, ed un’estremità profilata a fungo posta in corrispondenza del fermo della molla e coassialmente alla molla stessa. Lo stelo à ̈ inoltre inserito all’interno del foro circolare della corona presentante le alette ancillari. Questa modalità di disposizione delle componenti, che sarà resa maggiormente chiara nel corso della presente descrizione, grazie anche all’osservazione dei disegni allegati, determinerà il bloccaggio del tassello all’interno della cavità predefinita. L’operatore, spingendo la testa del tassello verso il muro, causerà l’avanzamento dello stelo verso la molla, determinando lo sblocco del fermo che tiene compressa la molla. Più dettagliatamente l’avanzamento dello stelo determina lo sblocco, ad opera dell’estremità profilata a fungo, del fermo della molla, causando l’espansione a scatto della molla stessa. Il rilassamento della molla causa a sua volta l’avanzamento della corona nonché quello delle alette ancillari verso la testa del tassello fino a quando dette alette ancillari, scorrendo longitudinalmente nell’involucro, incontreranno le alette dell’involucro stesso che verranno spinte verso l’esterno dell’involucro, rimanendo bloccate in questa conformazione a causa delle alette ancillari sottostanti. Il tassello in oggetto comprende inoltre altre componenti, quali un’ulteriore molla, delle rondelle, ed un sistema di aggancio, atti a mantenere stabile la disposizione reciproca delle componenti del tassello, prima e dopo l’induzione del meccanismo di espansione a scatto.
Breve descrizione dei disegni
FIGURA 1 mostra una vista laterale del tassello 1 automaticamente espansibile, secondo la presente invenzione quando detto tassello 1 à ̈ fissato all’interno di un foro precedentemente ricavato in un muro 30. Come si osserva dalla figura, detto tassello 1 permette di fissare stabilmente al muro 30 un elemento 100 di ancoraggio che nel caso della figura in questione à ̈ rappresentato da un comune gancio. Più dettagliatamente la figura 1 mostra che il tassello 1, inserito nel muro 30, à ̈ bloccato irreversibilmente all’interno del muro 30 grazie alla presenza di due alette 3 presenti sull’involucro 2 e tenute aperte dalle alette 6 ancillari presenti su una componente interna a detto involucro 2. La figura mostra inoltre come sono disposte le due coppie di alette l’una rispetto all’altra quando il tassello 1 à ̈ bloccato nel muro 30. In particolare, dall’osservazione della figura si nota che l’angolo ottuso definito dalle alette 3 à ̈ rivolto verso l’elemento 100 di ancoraggio, mentre quello definito dalle alette 6 ancillari à ̈ rivolto in direzione opposta. La peculiare disposizione delle alette 3 e quella delle alette 6 ancillari, rendono difficile, se non impossibile, la perdita del tenore di tenuta del tassello 1 con il muro 30, anche quando detto tassello 1 viene trazionato verso l’esterno della parete in cui à ̈ inserito.
FIGURA 2 mostra una vista frontale delle principali componenti comprese nel tassello 1 secondo la presente invenzione. Più dettagliatamente la figura 2 mostra la presenza dell’alloggiamento cilindrico 4, sul quale sono individuabili due scomparti internamente cavi e filettati, ovvero lo scomparto 4’ e lo scomparto 4’’ delimitati dalla presenza della scanalatura 4’’; lo stelo 5 presentante l’estremità 5’ profilata a fungo e l’estremità 5’’ filettata; la corona 6 presentante le alette 6’ ancillari; la molla 7; il fermo 8, presentante il corpo cilindrico 8’, internamente cavo e filettato, e i ganci 8’’; il cilindretto cavo 9, la cui presenza à ̈ opzionale, presentante la superficie 9’ interamente aperta e la superficie 9’’ presentante il foro 10; la vite 11; e l’involucro 2 atto al contenimento delle componenti elencate. Come si osserva dalla figura, sull’involucro 2 sono distinguibili tre porzioni ed in particolare la coda 2’, la porzione centrale 2’’, entrambe inserite all’interno del muro 30 e la testa 2’’’ sporgente da detto muro 30. Sulla superficie della coda 2’ si osserva la presenza di un foro 70 atto all’inserimento della vite 11, e al bloccaggio del fermo 8.
FIGURA 3 mostra una vista laterale del tassello 1, inserito all’interno del muro 30, prima di essere stabilmente bloccato all’interno di detto muro 30. Osservando la figura à ̈ possibile notare la disposizione delle componenti, elencate nella precedente figura, all’interno dell’involucro 2. Più dettagliatamente, partendo dalla coda 2’ del tassello, si osserva che la molla 7 à ̈ tenuta in conformazione compressa all’interno del cilindretto 9 grazie alla presenza dei ganci 8’’ del fermo 8. Quest’ultimo à ̈ inoltre fissato al cilindretto 9 grazie alla vite 11 inserita nel foro 70 presente sulla superficie della coda 2’. La vite 11 à ̈ successivamente avvitata all’interno del corpo 8’ cilindrico del fermo 8. Spostandosi verso la porzione 2’’ centrale del tassello 1, si osserva la presenza dell’estremità 5’, profilata a fungo, dello stelo 5 e posta in prossimità dei ganci 8’’ del fermo 8. L’estremità 5’’ dello stelo 5 à ̈ invece inserita, per avvitamento, all’interno dello scomparto 4’ dell’alloggiamento 4 cilindrico. Lo stelo 5 à ̈ inoltre avvolto, a metà lunghezza, dalla corona 6 presentante le alette ancillari 6’. Proseguendo verso la testa 2’’’ del tassello 1 si osserva che, lo scomparto 4’’, dell’alloggiamento 4 cilindrico, sporge parzialmente dalla superficie del muro 30 in cui à ̈ inserito il tassello 1 descritto.
La figura 3 si propone, in particolare, di rendere chiaro il funzionamento del meccanismo di espansione a scatto caratterizzante il tassello 1 oggetto della presente invenzione. A tal proposito, nella figura à ̈ indicato l’insieme di forze che si esplicano conseguentemente alla sequenza di spinte generate agendo sulla testa 2’’’ del tassello 1. Più dettagliatamente, l’operatore spingendo, verso il muro 30 e con forza F1, la porzione di scomparto 4’’ sporgente dal muro, causerà l’avanzamento dello stelo 5 verso la molla 7 ed in particolare il disimpegno di quest’ultima dai ganci 8’’. Detto disimpegno avviene grazie al contatto di detti ganci 8’’ con l’estremità 5’ dello stelo 5. Il conseguente rilassamento della molla 7 determinerà quindi lo sviluppo di una forza F2avente direzione opposta alla forza F1. La forza F2causerà l’avanzamento della corona 6 verso l’alloggiamento 4 cilindrico, ed il contatto delle alette 6’ ancillari, presentanti le estremità divergenti, con le alette 3 dell’involucro 2. Più dettagliatamente, detto contatto determinerà lo sviluppo di una forza F3, esercitata dalle alette 6’ ancillari, agente sulle alette 3 determinando l’apertura di queste ultime.
FIGURA 4 mostra una vista frontale e laterale dettagliata della porzione di involucro 2 prossima alla testa 2’’’. Più in dettaglio la figura 4(a) mostra le componenti del tassello 1 che sono atte localizzare stabilmente le componenti, citate nelle precedenti figure, all’interno dell’involucro 2. A tal proposito la figura 4(a) mette in risalto la presenza del sistema di aggancio 12, profilato a ferro di cavallo, e presentante le estremità curvate 12’. La figura mette in risalto anche la presenza della molla 13 e del foro 14 ellittico dell’involucro 2 e prossimo alla testa 2’’’ di detto involucro 2. La figura mostra che lungo i bordi interni del foro 14 à ̈ presente l’appiglio 15. Il fissaggio stabile delle componenti comprese nell’involucro, e poste al suo interno, à ̈ assicurato dal posizionamento del sistema 12 di fissaggio nella scanalatura 4’’’ dell’alloggiamento 4, dall’aggancio di un’estremità della molla all’estremità 12’ più lontana dall’appiglio 15, e dall’aggancio della rimanente estremità della molla 13 all’appiglio 15. La stabilizzazione del sistema 12 di fissaggio à ̈ garantita dalla presenza di una rondella 40, sottostante detto sistema 12, e che funge da superficie di battuta per il sistema 12, impedendo la rotazione delle componenti interne all’involucro, quando l’elemento 100 à ̈ avvitato nel muro 30. La figura 4(b) à ̈ simile alla figura 4(a) e mostra una vista laterale dell’intero tassello 1 inserito nel muro 30.
FIGURA 5 mostra una vista particolareggiata di alcune componenti comprese nel tassello 1, ed una vista esplosa di detto tassello 1. Più dettagliatamente la figura 5(a) mostra il profilo dell’alloggiamento cilindrico 4 ed in particolare dello scomparto 4’. Come si nota osservando la figura in questione, detto scomparto 4’ à ̈ tagliato longitudinalmente, in modo da risultare inseribile all’interno della rondella 40 presentante centralmente un foro il cui profilo si adatta a quello dello scomparto 4’. Questa peculiare caratteristica del corpo cilindrico 4, conferisce al tassello 1 un comportamento antirotazionale. In altri termini, questa caratteristica garantisce che la rotazione delle componenti interne all’involucro 2, venga impedita quando l’elemento d’aggancio 100 viene inserito e avvitato nel muro 30. La figura 5(b) mostra una vista esplosa delle componenti del tassello 1. Osservando la figura si notano; l’involucro 2 con le sue alette 3; la molla 7 in conformazione espansa; il fermo 8; lo stelo 5; la corona 6 circolare; il sistema di aggancio 12; la rondella 40 e la base discoide 16.
Più dettagliatamente la figura 5(b) mette in evidenza la presenza di altre due rondella opzionali; ovvero la rondella 50 e la rondella 60, poste lateralmente al sistema di aggancio 12, la prima nel verso della molla e oltre la rondella 40, la seconda nel verso del muro 30. Dette rondelle 50 e 60, sono atte a contribuire alla stabilità delle componenti interne all’involucro 2.
Descrizione delle forme di realizzazione preferite
Nella sua forma di realizzazione preferita, il tassello 1 automaticamente espansibile, e oggetto della presente domanda di brevetto per invenzione industriale, comprende una pluralità di componenti atte a garantire un fissaggio stabile, efficace ed irreversibile di elementi quali viti, ganci e simili all’interno di un comune muro 30. Più dettagliatamente il tassello 1 automaticamente espansibile, comprende un involucro 2, presentante almeno due alette 3, atto a sua volta a contenere componenti quali: almeno un alloggiamento 4 cilindrico presentante due scomparti 4’ e 4’’ delimitati da una scanalatura 4’’’; uno stelo 5 presentante due porzioni di cui una porzione 5’ profilata a fungo ed una porzione 5’’ cilindrica e filettata; una corona 6 circolare presentante almeno due alette 6’ ancillari; una molla 7; un fermo 8 presentante un corpo cilindrico 8’, internamente cavo e filettato, ed almeno due ganci 8’’ sporgenti da uno dei bordi circolari di detto corpo cilindrico 8’; ed, opzionalmente, un cilindretto 9 internamente cavo presentante due superfici, ovvero la superficie 9’ e la superficie 9’’ di cui la superficie 9’ à ̈ totalmente aperta, mentre la superficie 9’’ presenta un piccolo foro 10. Ancor più dettagliatamente le componenti citate e comprese nel tassello 1 in oggetto sono disposte all’interno dell’involucro 2, previamente inserito all’interno di un foro realizzato nel muro 30, con una particolare sequenza che permette l’innesco di una serie di spinte che determinano il fissaggio del tassello all’interno del muro 30. E’ importante far presente che l’involucro 2 viene inserito all’interno del muro 30 in modo tale da presentare la sua coda 2’ e la porzione centrale 2’’ completamente inserite nel foro realizzato nel muro 30, mentre la testa 2’’’ sporge da detto muro 30 ed à ̈ atta ad accogliere l’elemento che si intende ancorare al muro, come, a titolo d’esempio non limitativo, una vite, un gancio o, nel caso in cui il tassello in oggetto abbia dimensioni relativamente grandi, anche una trave. La testa 2’’’ dell’involucro 2 à ̈ inoltre provvista di una comune base discoide 16, centralmente forata e simile ad una comune rondella.
Partendo dalla coda 2’ del tassello 1 e proseguendo verso la testa 2’’’, l’involucro 2 comprende internamente, e in sequenza, il cilindretto 9 disposto stabilmente e coassialmente all’involucro 2; la molla 7, inserita all’interno di detto cilindretto 9 ed in conformazione compressa grazie alla presenza del fermo 8. Più dettagliatamente il fermo 8 presenta il suo corpo 8’ cilindrico inserito coassialmente all’interno della cavità delimitata dalla molla 7 ed à ̈ fissato al cilindretto 9 grazie alla presenza di una comune vite 11 bloccante. La vite 11 viene a tal proposito inserita all’interno del foro 10 presente sulla superficie 9’’ del cilindretto 9 ed all’interno della cavità filettata presente all’interno del corpo 8’ cilindrico del fermo 8, in modo da fissare detto fermo 8, nonché la molla 7, al cilindretto 9. Il fermo 8 presenta, più dettagliatamente, i suoi ganci 8’’ agganciati ad un’estremità della molla 7 ed in particolare all’estremità che à ̈ posta in corrispondenza della superficie 9’ aperta del cilindretto 9.
Come accennato, la presenza del cilindretto 9 à ̈ opzionale, poiché detto cilindretto 9 serve solo a contribuire alla stabilità delle componenti interne all’involucro 2 e, più dettagliatamente, alla stabilizzazione del fermo 8 all’interno dell’involucro 2. Detto fermo 8 à ̈ comunque stabilmente assemblato all’involucro 2 anche in assenza di detto cilindretto 9. Più dettagliatamente, il fermo 8 à ̈ fissato sulla superficie interna della coda 2’ dell’involucro 2, grazie all’inserimento della vite 11 all’interno di un foro 70 posto sulla superficie della coda 2’, e grazie all’avvitamento di detta vite 11 all’interno del corpo 8’ cilindrico.
Proseguendo verso la testa 2’’’, l’involucro 2 comprende lo stelo 5 presentante: la porzione 5’ profilata a fungo e disposta coassialmente alla molla 7 ed in prossimità dei ganci 8’’ del fermo 8, e la porzione 5’’ fissata stabilmente mediante avvitamento all’interno di uno degli scomparti dell’alloggiamento 4 cilindrico, consecutivo a detto stelo 5. Più in dettaglio la porzione 5’’ dello stelo 5 à ̈ avvitata parzialmente all’interno dello scomparto 4’ dell’alloggiamento cilindrico 4. Lo scomparto 4’ dell’alloggiamento 4 à ̈ a tal proposito internamente cavo e presenta una filettatura atta ad avvitarsi con la filettatura della porzione 5’’ dello stelo 5. Lo scomparto 4’’ dell’alloggiamento 4 à ̈, analogamente allo scomparto 4’, anch’esso internamente cavo ed opzionalmente filettato ed atto ad accogliere l’elemento che si intende ancorare stabilmente al muro 30. Detto scomparto 4’’ à ̈ a tal proposito localizzato in corrispondenza della testa 2’’ dell’involucro 2 e fuoriesce anch’esso, parzialmente, dal muro 30 nel quale à ̈ inserito l’involucro 2 del tassello 1 in oggetto. Più in dettaglio la base discoide 16 della testa 2’’’ dell’involucro 2 presenta centralmente un foro dal quale fuoriesce la porzione 4’’sporgente dal muro 30, e sulla quale l’operatore agisce per innescare il meccanismo di bloccaggio del tassello. Questa disposizione permette all’operatore di “innescare la sequenza di spinte†determinanti il bloccaggio dell’involucro 2, e quello delle componenti in esso contenute, all’interno del muro. “L’innesco†avviene spingendo manualmente la porzione dello scomparto 4’’, sporgente dal muro, verso il muro stesso.
E’ importante far presente che tutte le componenti citate, e interne all’involucro 2, sono stabilmente fissate a quest’ultimo, conservando la loro disposizione sequenziale, grazie alla presenza di altri elementi aggiuntivi atti proprio a posizionare stabilmente l’insieme di componenti elencate all’interno di detto involucro. Più dettagliatamente il tassello 1 in oggetto comprende un sistema di aggancio 12; profilato a ferro di cavallo, posto in corrispondenza della scanalatura 4’’’ dell’alloggiamento 4 cilindrico; ed una molla 13 atta ad ancorare detto sistema di aggancio 12 all’involucro 2. Il tutto in prossimità della porzione 2’’ vicina alla testa 2’’’ dell’involucro 2. Quest’ultimo presenta a tal proposito un foro 14, preferibilmente di forma ellittica, presentante un appiglio 15 atto all’aggancio di una qualsiasi delle estremità della molla 13. L’altra estremità della molla 13 à ̈ invece agganciata ad una delle estremità 12’, curvate, del sistema di aggancio 12 profilato a ferro di cavallo e posto nella scanalatura 4’’’.
In particolare l’estremità della molla 13 non impegnata con l’appiglio 15, à ̈ da agganciarsi all’estremità 12’ più lontana da detto appiglio 15.
Con questa disposizione, il sistema di aggancio 12 e la molla 13 fissano l’alloggiamento 4 cilindrico, e le altre componenti ad esso assemblate, all’involucro 2.
Al fine di contribuire maggiormente alla stabilizzazione delle componenti interne all’involucro 2, il tassello 1 comprende delle rondelle, quali la rondella 40, la rondella 50 e la rondella 60. Di particolare importanza à ̈ la rondella 40, atta ad adattarsi allo scomparto 4’ dell’alloggiamento 4. Detto scomparto 4’à ̈, più in dettaglio, tagliato longitudinalmente, ed il foro centrale della rondella 40 à ̈ profilato in modo tale da adattarsi a detto scomparto 4’. Questa caratteristica fa sì che tutte le componenti interne all’involucro 2 non ruotino attorno al proprio asse quando l’elemento 100 viene avvitato nel muro. Il tassello 1 à ̈ pertanto antirotazionale.
Le rondelle 50 e 60, disposte lateralmente al sistema 12, servono solo a conferire maggiore stabilità alle varie componenti assemblate, e pertanto sono opzionali. Come sopra accennato, il meccanismo di espansione a scatto, del tassello 1 all’interno del muro 30, viene innescato dall’operatore, agendo, con una leggera spinta manuale, sulla porzione 4’’ sporgente dal muro 30, per cui detta porzione sporgente, dello scomparto 4’’, rappresenta il pulsante di azionamento del meccanismo a scatto del tassello descritto.
Questa spinta determina il totale inserimento della porzione 4’’all’interno del muro 30, l’avanzamento dello stelo 5 verso la molla 7, il disimpegno dei ganci 8’’ dalla molla 7 ad opera dell’estremità 5’ profilata a fungo, il conseguente rilassamento della molla 7, l’avanzamento della corona 6 verso l’alloggiamento cilindrico 4, nonché l’avanzamento delle alette ancillari 6’ verso detto alloggiamento 4 e in corrispondenza delle alette 3 dell’involucro 2. Il risultato configurazionale e conformazionale derivante da questa successione di spostamenti corrisponde all’apertura irreversibile delle alette 3, ovvero all’espansione dell’involucro 2 del tassello 1 all’interno del muro 30. L’espansione risulta irreversibile poiché le alette 3, una volta spinta l’estremità della porzione 4’’ sporgente dal muro 30, sono tenute costantemente divaricate dalle sottostanti alette 6’ ancillari. Come accennato nella descrizione generale del presente documento, l’angolo acuto definito dalle alette 6’ ancillari protende in direzione opposta, ed in particolare verso la testa 2’’’, rispetto a quello definito dalle alette 3. Questa configurazione rende conseguentemente impossibile la fuoriuscita del tassello dal muro anche nel caso in cui detto tassello venga fortemente trazionato verso l’esterno del muro. La trazione del tassello 1 dal muro 30 determina l’apertura ancor più consistente delle alette 6’ ancillari e conseguentemente, quella delle alette 3. Il tutto contribuendo all’espansione del tassello 1 nel muro. Una volta fissati stabilmente, l’involucro 2 e tutte le componenti in esso contenute all’interno del muro, l’operatore potrà procedere all’inserimento, preferibilmente mediante avvitamento, di elementi quali viti, ganci e simili all’interno della cavità interna e filettata della porzione 4’’ dell’alloggiamento cilindrico 4.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tassello (1), automaticamente espansibile, da inserirsi in un foro appositamente realizzato su un comune muro (30), e atto all’ancoraggio di un elemento (100) come una vite o un gancio, comprendente; l’involucro (2) presentante la coda (2’), la porzione centrale (2’’), entrambe da inserirsi nel muro (30), e la testa (2’’’) sporgente dal muro (30), e presentante almeno due alette (3) sulla porzione centrale (2’’), caratterizzato dal fatto che le alette (3) dell’involucro (2) sono espansibili con un meccanismo a scatto indotto manualmente, detto involucro (2) comprendendo; il fermo (8); la molla (7); la corona (6), presentante almeno due alette (6’) ancillari; lo stelo (5); e l’alloggiamento cilindrico (4), e dal fatto che l’espansione delle alette (3) dell’involucro (2) à ̈ stabile ed irreversibile all’interno del muro (30), dette alette (3) essendo costantemente divaricate dalle alette (6’) ancillari, queste ultime presentando l’angolo acuto, da loro definito, in direzione opposta a quello definito da dette alette (3) dell’involucro (2), quando detto tassello (1) à ̈ bloccato all’interno del muro (30).
  2. 2. Tassello (1), automaticamente espansibile, secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che la molla (7) à ̈ contenuta all’interno dell’involucro (2) inizialmente in conformazione compressa, detta molla (7) essendo compressa dal fermo (8) grazie a dei ganci, detto fermo (8) presentando i ganci (8’’) e presentando inoltre il corpo cilindrico (8’) internamente cavo e filettato, detto corpo cilindrico (8’) essendo alloggiato all’interno della cavità delimitata dalla molla (7) ed essendo stabilmente fissato alla coda (2’) dell’involucro (2), detta coda (2’) presentando il foro (70) atto all’inserimento di una comune vite (11), bloccante, da avvitarsi nel corpo (8’).
  3. 3. Tassello (1), automaticamente espansibile, secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che lo stelo (5) presenta due estremità, ovvero l’estremità (5’), profilata a fungo e posta coassialmente alla molla (7) e in prossimità dei ganci (8’’); e l’estremità (5’’) cilindrica e filettata assemblata all’alloggiamento cilindrico (4), detto alloggiamento cilindrico (4) presentando almeno due scomparti entrambi internamente cavi e filettati, ed in particolare lo scomparto (4’) e lo scomparto (4’’) delimitati dalla scanalatura (4’’’), detto scomparto (4’) ricevendo, per avvitamento, l’estremità (5’’) cilindrica e filettata.
  4. 4. Tassello (1), automaticamente espansibile, secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che l’elemento (100) di bloccaggio che si intende fissare al muro (30), à ̈ inseribile all’interno dello scomparto (4’’), detto scomparto (4’’) essendo accessibile manualmente all’utilizzatore di detto tassello (1) e sporgendo dalla testa (2’’’) dell’involucro (2) quando detto involucro (2) viene inserito nel muro (30).
  5. 5. Tassello (1), automaticamente espansibile, secondo le precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che lo scomparto (4’) dell’alloggiamento (4) à ̈ tagliato longitudinalmente, e dal fatto di comprendere la rondella (40) atta a circondare e ad adattarsi a detto scomparto (4’).
  6. 6. Tassello (1), automaticamente espansibile, secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto di comprendere la base discoide (16) solidale alla testa (2’’’) e circondante la porzione di scomparto (4’’) sporgente dal muro (30), detta base discoide presentando centralmente un foro.
  7. 7. Tassello (1), automaticamente espansibile, secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che il meccanismo di espansione a scatto à ̈ indotto manualmente spingendo la porzione sporgente, dal muro (30), dello scomparto (4’’) verso detto muro (30), detta porzione sporgente rappresentando il pulsante di azionamento di detto meccanismo di espansione a scatto del tassello 1.
  8. 8. Tassello (1), automaticamente espansibile, secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che l’alloggiamento (4) cilindrico à ̈ stabilmente ancorato all’involucro (2), grazie al sistema di aggancio (12) profilato a ferro di cavallo e posto nella scanalatura (4’’’) e grazie alla molla (13), detto involucro (2) presentando, in corrispondenza di detto alloggiamento (4) cilindrico, il foro (14) presentante l’appiglio (15), detto appiglio (15) essendo agganciato ad una estremità della molla (13), e detta molla (13) presentando l’altra estremità agganciata al sistema di aggancio (12), quest’ultimo presentando le estremità (12’) curvate.
  9. 9. Tassello (1), espansibile automaticamente, secondo le precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere opzionalmente il cilindretto (9) atto ad accogliere il fermo (8), detto cilindretto (9) presentando la superficie (9’) aperta e circondante i ganci (8’’) e la superficie (9’’) presentante il foro (10) atto all’inserimento della vite (11) da avvitarsi nel corpo (8’) cilindrico, e dal fatto di comprendere opzionalmente la rondella (50) e la rondella (60) atte a contribuire alla stabilizzazione delle componenti interne a detto involucro (2).
  10. 10. Tassello (1), espansibile automaticamente, secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che l’involucro (2) à ̈ realizzato in materiale plastico o metallico e le componenti comprese in esso sono realizzate in materiale metallico.
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