ITRM20120574A1 - Fissatore esterno mandibolare - Google Patents

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ITRM20120574A1
ITRM20120574A1 IT000574A ITRM20120574A ITRM20120574A1 IT RM20120574 A1 ITRM20120574 A1 IT RM20120574A1 IT 000574 A IT000574 A IT 000574A IT RM20120574 A ITRM20120574 A IT RM20120574A IT RM20120574 A1 ITRM20120574 A1 IT RM20120574A1
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IT
Italy
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screws
self
condyle
units
mandibular
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IT000574A
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English (en)
Inventor
Piero Cascone
Original Assignee
Univ Roma
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61BDIAGNOSIS; SURGERY; IDENTIFICATION
    • A61B17/00Surgical instruments, devices or methods, e.g. tourniquets
    • A61B17/56Surgical instruments or methods for treatment of bones or joints; Devices specially adapted therefor
    • A61B17/58Surgical instruments or methods for treatment of bones or joints; Devices specially adapted therefor for osteosynthesis, e.g. bone plates, screws, setting implements or the like
    • A61B17/60Surgical instruments or methods for treatment of bones or joints; Devices specially adapted therefor for osteosynthesis, e.g. bone plates, screws, setting implements or the like for external osteosynthesis, e.g. distractors, contractors
    • A61B17/64Devices extending alongside the bones to be positioned
    • A61B17/6466Devices extending alongside the bones to be positioned with pin-clamps movable along a solid connecting rod
    • AHUMAN NECESSITIES
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    • A61B17/58Surgical instruments or methods for treatment of bones or joints; Devices specially adapted therefor for osteosynthesis, e.g. bone plates, screws, setting implements or the like
    • A61B17/68Internal fixation devices, including fasteners and spinal fixators, even if a part thereof projects from the skin
    • A61B17/84Fasteners therefor or fasteners being internal fixation devices
    • A61B17/86Pins or screws or threaded wires; nuts therefor
    • A61B17/8625Shanks, i.e. parts contacting bone tissue
    • A61B17/8635Tips of screws
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
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    • A61B17/58Surgical instruments or methods for treatment of bones or joints; Devices specially adapted therefor for osteosynthesis, e.g. bone plates, screws, setting implements or the like
    • A61B17/88Osteosynthesis instruments; Methods or means for implanting or extracting internal or external fixation devices
    • A61B17/8875Screwdrivers, spanners or wrenches

Description

TITOLO: Fissatore esterno mandibolare
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per tecnica di chirurgia maxillo-facciale, in particolare ad dispositivo per la fissazione di fratture di condilo mandibolare.
Stato della tecnica
Le fratture del condilo mandibolare sono molto comuni riguardando almeno il 30% di tutte le fratture mandibolari. Questo dato à ̈ dovuto al fatto che il collo condilare à ̈
la regione meno resistente di tutta la mandibola. Il trattamento di questo tipo di frattura viene concentrato sulla riduzione della frattura e su sistemi di fissaggio rigido per dare il tempo ad una guarigione per osteosintesi. Tale trattamento può
essere effettuato mediante fissazione maxillo-mandibolare o mediante fissazione interna o con entrambe di queste tecniche. Vi à ̈ un acceso dibattito fra gli esperti
internazionali del settore sui diversi metodi d’intervento. Attualmente uno delle
tecniche preferite riguarda un intervento di riduzione “open†con fissazione interna
mediante mini placche in titanio. Con tale tecnica si riesce a restaurare le capacità
mandibolari in un tempo relativamente breve. Un tale approccio presenta però
anche notevoli svantaggi come danni ai nervi facciali ed ai tessuti molli, data la necessità di ampi scollamenti sottoperiostei. Le casistiche riportano per tale
metodologia un’incidenza di lesioni del nervo facciale fino al 27%. Un'altra tecnica
di riparazione della frattura contempla la possibilità di posizionare le mini placche
per via endorale endoscopicamente assistita. Tale metodologia se da un lato preserva i tessuti molli e diminuisce l’incidenza di eventuali lesioni al nervo
facciale dall’altro à ̈ caratterizzata da un aumento dei tempi chirurgici. Inoltre la
tecnica presenta una curva di apprendimento piuttosto lunga e necessita di uno strumentario dedicato con i relativi costi. Vi à ̈ anche da notare che la tecnica di
fissazione interna presenta l’inconveniente che non e’ possibile cambiare la
posizione del condilo una volta chiuso l’intervento e che la rimozione delle
placche, a volte necessaria, necessita di un ulteriore intervento chirurgico in anestesia generale con gli stessi rischi del precedente. Nel caso il condilo fosse fissato in una posizione non corretta mediante mini placche e viti potrebbero verificarsi delle alterazioni morfologiche con il rischio di problemi disfunzionali e dell’insorgere di osteoartrosi. In questo casi non sarebbe possibile modificare la
posizione del condilo a meno di un altro intervento chirurgico. E' quindi sentita l'esigenza di realizzare una metodologia d’intervento per le fratture condilo
mandibolare che riduca gli inconvenienti descritti.
Sommario dell’invenzione
Scopo primario della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo per
la fissazione di fratture del condilo mandibolare che sia semplice da usare, che sia meno invasivo rispetto allo stato della tecnica, e che permetta, se necessario, una modifica della posizione del condilo anche dopo la chiusura dell’intervento
chirurgico. La presente invenzione, pertanto, si propone di raggiungere gli scopi sopra discussi realizzando un dispositivo per la fissazione di fratture ossee, in particolare per fratture condilo mandibolari che, conformemente alla rivendicazione 1, comprende due coppie di viti, due unità di supporto per dette
coppie di viti per tenerle parallele e distanziante fra loro, due unità di
collegamento munite di snodo per dette unita’ di supporto, due unita’ di sostegno per dette unita’ di collegamento una barra di raccordo cui sono agganciate dette
unita’ di sostegno. Vantaggiosamente il dispositivo comprende delle viti
autofilettanti ed auto perforanti. Vantaggiosamente i componenti del dispositivo sono in acciaio inossidabile. Un altro scopo della presente invenzione si riferisce al metodo per il trattamento di fratture condilo mandibolari comprendente nell’ordine,
conformemente alla rivendicazione 6, le seguenti fasi: incisione preauricolare con esposizione del collo condilare, posizionamento e inserimento di una vite con punta autofilettante ed auto perforante sulla testa del condilo, riposizionamento corretto del condilo, inserimento di una seconda vite con punta autofilettante ed auto perforante sulla testa condilare, posizionamento ed inserimento di un'altra coppia di viti con testa autofilettante ed auto perforante sul corpo mandibolare, verifica del corretto riallineamento della frattura e consolidamento del sistema mediante una barra di raccordo connessa alle viti mediante dei morsetti.
Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione preferite dell’invenzione.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente
evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo ed un metodo per il trattamento delle fratture condilo mandibolari illustrato a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio della seguenti figure:
la Fig.1 rappresenta un dispositivo secondo l’invenzione;
la Fig.2 rappresenta una vite con punta autofilettante ed auto perforante;
la Fig.3 rappresenta uno speciale cacciavite per le viti ed i morsetti
la Fig.4 rappresenta un supporto per una coppia di viti
Descrizione in dettaglio di una forma di realizzazione preferita dell’invenzione
Con riferimento alla Figura 1 Ã ̈ rappresentata una prima forma di realizzazione di
un dispositivo di fissazione rigida esterna globalmente indicato con il riferimento numerico 100. Il dispositivo, oggetto della presente invenzione, comprende due coppie di viti 1 con testa autofilettante e auto perforante 2, due unita’ di supporto (4) per dette viti 1 collegate mediante uno snodo 5 e mediante un'asta 6 che può essere dritta o avente forma di †S†, o anche direttamente 7 a seconda dei casi, ad una barra di raccordo 8. Due unita’ di sostegno 9 sono impiegate per l’aggancio dell’asta 6, o direttamente per l’aggancio delle due unita’ di supporto (4) mediante morsetti alla barra di raccordo 8. Le due unita’ di sostegno (9) possono scorrere, ed essere fissate mediante morsetti, lungo la barra di raccordo 8. La Fig. 2 descrive una vite 1 con il dettaglio della testa 3 autofilettante e auto perforante. Questo tipo di viti facilita il loro posizionamento e inserimento dentro l’osso, operazione che può essere altrimenti alquanto laboriosa e difficile specialmente per fratture del collo condilare. Queste viti 1 vengono impiantate sull’osso a mezzo di un apposito cacciavite rappresentato in Fig.3. Il cacciavite 10 comprende una testa poligonale cava con cui à ̈ possibile sia ingaggiare e stringere il dado di serraggio dei morsetti che à ̈ cavo al suo interno presentando una superficie interna poligonale che va ad accoppiarsi con la testa poligonale del cacciavite 6, sia avvitare le viti 1 nell’osso, viti 1 che sono munite di un'apposita parte terminale 2 (fig. 2) che può essere ingaggiata dalla testa cava 11 del cacciavite 10. L’accesso chirurgico necessario per un corretto posizionamento del dispositivo à ̈ di tipo mini invasivo preauricolare Tramite questo punto di accesso si accede alla testa condilare. Il sistema prevede poi il posizionamento e l’avvitamento, tramite il cacciavite dedicato 10, di una delle viti 1 della coppia sulla testa del condilo. Tramite questa operazione à ̈ possibile quindi riposizionare correttamente il frammento condilare. Terminata questa operazione la seconda vite 1 della coppia, parallela alla prima, à ̈ posizionata ed avvitata sulla testa del condilo mediante il
cacciavite 10 ed una speciale dima per forature parallele. Le due viti 1 della coppia sono tenute in posizione da un unita’ di supporto e collegamento rappresentata in
Fig. 4 e globalmente indicata con il riferimento 200. Tale unità di supporto e
collegamento si compone di un asta di collegamento 6 collegata mediante uno snodo al supporto 4, supporto che tiene la coppia di viti 1 parallele fra loro e ad una distanza predefinita tramite appositi alloggiamenti 13. Le viti 1 possono scorrere lungo il proprio asse longitudinale e quindi essere fissate nella posizione corretta e bloccate con il morsetto 13 mediante il dado di serraggio 14 ed il cacciavite 10. La parte terminale 15 dell’asta di collegamento 6 viene ingaggiata
dall’unita’ di sostegno 9 e fissata quindi alla barra di raccordo 8 (fig.1). A seconda
dei casi l’asta 6 puo’ essere a forma di “S†, oppure il supporto 4 puo’ essere
collegato direttamente tramite snodo all’unita’ di sostegno 9. La procedura
d’intervento prosegue quindi con il posizionamento e l’impianto della seconda
coppia di viti sull’osso mandibolare. Quindi i supporti 200 per le viti 1 sopra
descritti vengono attaccati alle viti 1. Una volta verificato il corretto riallineamento delle fratture si procede al consolidamento del sistema mediante la barra di raccordo 8 che si connette al supporto 200 delle viti 1 mediante dei morsetti. Il dispositivo che serve per connettere le viti 1 all’asta di raccordo 8 à ̈ dotato di punti
di snodo in modo tale che le due coppie di viti 1 possono orientarsi indipendentemente secondo tre assi ortogonali. Questo sistema di fissazione, essendo tutto esterno, eccetto parte delle viti 1 impiantate, permette di cambiare la posizione del condilo anche dopo l’intervento operatorio, cosa che non à ̈ possibile
effettuare con un sistema di fissazione interno. Un altro vantaggio risulta dallo speciale tipo di viti usato che riduce notevolmente i tempi d’intervento. Il vantaggio
tecnico di questo sistema deriva quindi dalla rapidità di esecuzione della procedura chirurgica e dalla sua flessibilità che consente degli aggiustamenti postoperatori della posizione del condilo. In termini di costi per il sistema sanitario l’applicazione di tale metodica permette un notevole risparmio in termini di durata delle sedute operatorie, di ospedalizzazione e di riabilitazione. La curva di apprendimento per tale tecnica à ̈ decisamente meno lunga delle tecniche precedentemente descritte ed inoltre il rischio di danni permanenti ai tessuti molli, includendo lesioni del nervo facciale, si attesta intorno all’1%.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1.-Dispositivo per la fissazione di fratture ossee, in particolare per fratture condilo mandibolari che comprende prima e seconda coppie di viti (2) la prima coppia essendo atta ad essere fissata al corpo di una mandibola e la seconda coppia di viti essendo atta ad essere fissata al collo della mandibola, due unita’ di supporto (4) per dette coppie di viti (2) per tenerle parallele e distanziate fra loro, due unita’ di collegamento (6) munite di snodo (5) per dette unita’ di supporto (4), due unita’ di sostegno (9) per dette unita’ di collegamento, una barra (8) di raccordo cui sono agganciate dette unita’ di sostegno (9).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui le viti comprendono una punta autofilettante e auto perforante.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui i componenti sono in acciaio inossidabile.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui le viti possono scorrere lungo il proprio asse in un asola dell’unita’ di supporto (4) e quindi essere fissate mediante morsetti.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui dette unita’ di sostegno (9) possono scorrere lungo la barra di raccordo (8) e quindi essere fissate a questa mediante morsetti.
  6. 6. Metodo per il trattamento di fratture condilo mandibolari comprendente nell’ordine le seguenti fasi: incisione preauricolare con esposizione della testa condilare, posizionamento e inserimento di una vite con punta autofilettante ed auto perforante sulla testa del condilo, riposizionamento corretto del condilo, inserimento di una seconda vite con punta autofilettante ed auto perforante sulla testa condilare, posizionamento ed inserimento di un'altra coppia di viti con testa autofilettante ed auto perforante sul corpo mandibolare, verifica del corretto riallineamento della frattura e consolidamento del sistema mediante una barra di raccordo connessa alle viti mediante dei morsetti.
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