ITRM20110114A1 - Misuratore di potenza autoalimentato. - Google Patents

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ITRM20110114A1
ITRM20110114A1 IT000114A ITRM20110114A ITRM20110114A1 IT RM20110114 A1 ITRM20110114 A1 IT RM20110114A1 IT 000114 A IT000114 A IT 000114A IT RM20110114 A ITRM20110114 A IT RM20110114A IT RM20110114 A1 ITRM20110114 A1 IT RM20110114A1
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IT000114A
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Claudio Carnevale
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Acotel S P A
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    • G01MEASURING; TESTING
    • G01RMEASURING ELECTRIC VARIABLES; MEASURING MAGNETIC VARIABLES
    • G01R22/00Arrangements for measuring time integral of electric power or current, e.g. electricity meters
    • G01R22/06Arrangements for measuring time integral of electric power or current, e.g. electricity meters by electronic methods
    • G01R22/061Details of electronic electricity meters
    • G01R22/063Details of electronic electricity meters related to remote communication
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
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Description

"MISURATORE DI POTENZA AUTOALIMENTATO"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per la rilevazione della potenza istantanea assorbita da un’utenza elettrica, in particolare per la determinazione di un profilo di consumi della stessa utenza.
Da tempo, un obiettivo della ricerca è quello di poter controllare in modo “intelligente” l’attivazione di dispositivi elettrici di un’utenza, ad esempio domestica, allo scopo di ottimizzare i consumi, evitare sprechi e migliorare la qualità di vita tra le mura domestiche.
Questo è più o meno l’obiettivo di ogni sistema di domotica che oggi viene proposto sul mercato.
Uno dei punti chiave, nonché uno degli aspetti più problematici fino ad ora affrontati in questo settore, è quello legato alla misura della potenza assorbita dall’utenza, in particolare, la potenza istantanea.
Nello specifico, la presente invenzione si propone come una soluzione a questo problema, applicabile e utilizzabile all’interno di un qualsiasi impianto elettrico già esistente, senza alcuna necessità di intervento o modifica sull’impianto stesso.
Si tratta quindi di una soluzione che supera le problematiche lasciate ancora aperte dai sistemi domotici di tecnica nota che prevedono necessariamente un adattamento o addirittura una progettazione specifica dell’impianto elettrico per poter fornire i propri servizi.
Pertanto, lo scopo della presente invenzione è quello di risolvere i problemi lasciati ancora aperti dalla tecnica nota e ciò è ottenuto attraverso un misuratore come definito nella rivendicazione n. 1.
Ulteriore oggetto della presente invenzione è un procedimento per la determinazione di un profilo di consumi di un’utenza, come definito nella rivendicazione 11.
Ancora ulteriore oggetto della presente invenzione è un sistema domotico che comprende almeno un dispositivo secondo la presente invenzione e che implementi il suddetto procedimento di profilazione.
Ulteriori caratteristiche del dispositivo dell’invenzione in oggetto sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
La presente invenzione, superando i problemi della tecnica nota, comporta numerosi ed evidenti vantaggi che, assieme alle caratteristiche ed alle modalità di impiego della presente invenzione, risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di sue forme di realizzazione preferite, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo, facendo riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
la figura 1 è una rappresentazione schematica che illustra un’installazione di un dispositivo secondo la presente invenzione;
le figure 2A e 2B illustrano una possibilità di fissaggio del dispositivo ad un contatore;
la figura 3 è uno schema a blocchi di massima di un dispositivo secondo la presente invenzione;
- la figura 4 è uno schema a blocchi di dettaglio, relativo ad una forma di realizzazione di un dispositivo secondo la presente invenzione; e
la figura 5 è un grafico esemplificativo di un profilo di consumi di un’utenza. La presente invenzione sarà nel seguito descritta nel dettaglio facendo riferimento alle figure suindicate.
In particolare la presente invenzione si rivolge ad un rilevante numero di utenze, che sono provviste di contatore elettrico di ultima generazione. E’ evidente che, con il tempo, il numero di utenze che utilizza questo tipo di contatore è inevitabilmente destinato ad aumentare, fino a quando raggiungerà la totalità delle utenze.
Facendo riferimento alla figura 1, i contatori elettronici 2 di ultima generazione che i distributori hanno installato, ormai in quasi tutte le abitazioni italiane, sono dotati di due LED 10, 11 che generano impulsi luminosi in funzione dell’energia consumata.
Questi LED 10, 11 sono previsti esclusivamente per usi legati al controllo ed alla manutenzione della linea e/o del contatore stesso. Gli operatori addetti sono quindi dotati di strumenti di lettura che gli permettono di indagare il funzionamento del contatore.
L’obiettivo è sviluppare un dispositivo 1, a basso costo e di facile installazione, che permetta di accedere ai dati di consumo di una tipica utenza elettrica, senza la necessità di alcuna modifica all’impianto.
Inoltre, questo dispositivo dovrà poi essere in grado di comunicare con un’unità di controllo e gestione 30, preferibilmente remota, come sarà spiegato nel dettaglio nel seguito di questa descrizione.
Il principio che sta dietro alla presente invenzione è quello di sfruttare la presenza dei LED 10, 11 sul contatore 2, che sono pilotati dal contatore stesso per emettere impulsi in funzione dei parametri di consumo della linea.
A titolo esemplificativo, si farà riferimento ai contatori elettronici di ultima generazione su cui sono presenti due LED: un primo LED 10 relativo al consumo di energia attiva ed un secondo LED 11 relativo al consumo di energia reattiva. Per ogni kWh consumato viene generato un predefinito numero di impulsi sul primo LED 10, ad esempio 10.000 implusi. Allo stesso modo, per ogni kVArh viene generato un numero predefinito di impulsi sul secondo LED 11, ad esempio 10Ό00 impulsi.
E’ da intendersi che ogni indicazione specifica che viene qui fornita, ad esempio il numero di impulsi per KWh o altro, è da ritenersi espressa a titolo esemplificativo. E’ evidente che tali valori numerici possono essere modificati senza alterare in alcun modo il principio alla base della presente invenzione, semplicemente adattando i calcoli e le funzioni ai valori selezionati, come sarà mostrato nel seguito.
Per ciò che riguarda la presente invenzione, runico consumo di interesse è quello di energia attiva, che è l’unica ad essere fatturata al cliente finale. Pertanto, la presente invenzione sarà descritta come funzionante in combinazione con il LED 10 che indica tale consumo.
Anche in questo senso, qualora le necessità e/o le esigenze tecnico/commerciali lo richiedessero, è evidente che la presente invenzione debba essere ritenuta adattabile anche alla profilazione dei consumi relativi all’energia reattiva, oppure ad entrambe le grandezze.
Per quanto riguarda la presente descrizione, si potrà ritenere che il funzionamento di questi contatori elettronici sia tale che essi generino un impulso LED ogni 0,36s quando la potenza assorbita è pari a 1000W, un impulso ogni 3,6 s per un assorbimento di 100W, mentre per rilevare un consumo di 10W occorre attendere un intervallo di 36s tra due impulsi consecutivi.
Anche questi sono naturalmente valori da ritenere esemplificativi, la cui variazione non determina alcuna modificazione concettuale dell’invenzione, ma solo eventuali adattamenti.
Come visibile in figura 1, il dispositivo 1 deve essere posizionato in maniera tale da poter intercettare gli impulsi luminosi provenienti dal LED 10. Ad esempio, come raffigurato nelle figure 2A e 2B, il dispositivo può essere dotato di porzioni adesive, atte a fissare il dispositivo stesso sul contatore 2, in maniera tale che il LED 10 illumini un trasduttore ottico presente nel dispositivo.
Da un punto di vista elettrico, il dispositivo deve essere naturalmente alimentato attraverso un modulo di alimentazione elettrica 40. Una possibilità è quella di dotarlo di una batteria.
Tuttavia, vantaggiosamente, il dispositivo può essere alimentato attraverso un trasformatore amperometrico 31 installato su un cavo di fase della linea elettrica 5 dell’utenza, preferibilmente in uscita dal contatore.
In particolare, il trasformatore amperometrico 31 può essere del tipo a nucleo in modo tale che sarà possibile installarlo facilmente, senza dover collegare nessun cavo elettrico, semplicemente applicandolo sul cavo di fase,
Installando su tale cavo un trasformatore amperometrico a nucleo aperto 31 si riesce ad ottenere una differenza di potenziale che sarà funzione della corrente nel cavo e, quindi, della potenza assorbita dall’utenza.
La tensione disponibile ai capi del secondario del trasformatore 31 dipende dalla corrente che transita nel cavo e pertanto potrebbe non essere sempre sufficiente ad alimentare direttamente il dispositivo 1. Esiste un valore di soglia per la potenza assorbita, pari a 355W, al di sotto del quale la tensione prodotta non raggiunge i 2,5V, ossia la tensione minima di alimentazione delle componenti elettroniche del dispositivo (che saranno descritte nel seguito).
Pertanto, è preferibile associare al trasformatore amperometrico 31, una batteria ricaricabile 35. Attraverso opportuni circuiti, il trasformatore 31 può alimentare direttamente il dispositivo e/o provvedere alla ricarica della batteria 35.
In questo modo possono essere sfruttate le situazioni in cui la tensione prodotta, e quindi l’energia messa a disposizione dal trasformatore, sono di gran lunga superiori a quella necessaria per l’alimentazione del dispositivo, per accumulare tale energia ed utilizzarla quando necessario.
Vantaggiosamente, nel modulo potrà essere previsto un doppio sistema di accumulo: un condensatore ed una batteria ricaricabile al litio. Il condensatore richiede per la carica una tensione pari a quella di alimentazione di una CPU tipica per queste applicazioni (2,5V), mentre la batteria ha bisogno di una tensione pari almeno a 4,2V per essere caricata.
Nella tabella 1 sono riportati dei tipici valori di tensione disponibile ai capi del trasformatore amperometrico 31, in funzione della potenza assorbita dall’utenza domestica.
Tabella 1
P-ass [W] l-ass [A] V-disp [V] R [kOhm] l-disp [mA] P-disp [mW] Potenza Corrente Tensione Resistenza Corrente Potenza assorbita assorbita disponibile disponibile disponibile
355.00 1.54 2.50 1.00 2.50 6.25
500.00 2.17 3.08 1.00 3.08 9.49
750.00 3.26 4.08 1.00 4.08 16.65
1,000.00 4.35 5.08 1.00 5.08 25.81 1,250.00 5.43 6.08 1.00 6.08 36.97 1,500.00 6.52 7.08 1.00 7.08 50.13 2,000.00 8.70 9.08 1.00 9.08 82.45 2,500.00 10.87 11.08 1.00 11.08 122.77 3,000.00 13.04 13.08 1.00 13.08 171.09
La successiva figura 3 è uno schema a blocchi di massima di un dispositivo 1 secondo la presente invenzione.
In particolare, il dispositivo 1 comprende un trasduttore ottico 21 , atto a rilevare impulsi luminosi provenienti da un LED 10 e produrre corrispondenti segnali elettrici di misura. Secondo la forma di realizzazione preferita, il trasduttore ottico comprende un fotoaccoppiatore 21 atto a rilevare gli impulsi luminosi emessi dal LED 10.
I segnali elettrici di misura, vengono acquisiti da un’unita di acquisizione ed elaborazione dati 32 atta a ricevere tali segnali e convertirli in dati da elaborare. Ad esempio, tale unità può essere costituita da una CPU assieme naturalmente ai circuiti necessari al suo funzionamento.
I dati elaborati dall’unità 32 possono essere trasmessi ad un’unità di gestione tramite un modulo per la trasmissione di dati 33.
Un modulo di alimentazione elettrica 40 provvede a fornire a tutte le componenti del dispositivo l’energia necessaria al funzionamento.
Preferibilmente, il modulo di alimentazione 40 comprende almeno una batteria, preferibilmente di tipo ricaricabile, ad esempio ai polimeri di litio.
La figura 4 è uno schema a blocchi di maggior dettaglio, relativo ad una forma di realizzazione preferita della presente invenzione. Secondo tale forma di realizzazione, il modulo di alimentazione 40 comprende, vantaggiosamente, un trasformatore amperometrico 31, preferibilmente a nucleo aperto, atto ad essere installato su un cavo di fase della linea elettrica 5 dell’utenza.
Come già detto, il trasformatore amperometrico 31 può vantaggiosamente essere collegato a mezzi di alimentazione elettrica che gli consentono di alimentare un circuito di ricarica della batteria ricaricabile e/o direttamente le altre componenti (CPU, ecc.) del dispositivo 1.
Come sarà chiaro nel seguito di questa descrizione, potrebbe essere vantaggioso che il dispositivo 1 comprenda anche mezzi per la memorizzazione di dati 33, pilotati dalla unità di acquisizione ed elaborazione dati, la CPU 32.
Poiché, nell’ambito di un sistema domotico secondo la presente invenzione, l’unità di gestione 50 è di tipo remoto, il modulo per la trasmissione di dati 33 opera, preferibilmente, attraverso una rete per telecomunicazioni 20. In particolare, risulta vantaggioso che la rete 20 sia una rete di telefonia cellulare e che il modulo di trasmissione dati 33 operi secondo una tecnologia mobile cellulare di trasferimento dati, ad esempio il GPRS.
Ciò consentirebbe di trasmettere dati a pacchetto, ad esempio secondo uno dei protocolli standard noti, SMS, USSD, TCP/l P socket. La scelta dell’uno o dell’altro, dipende da esigenze progettuali e di consumo energetico, come sarà spiegato, ma certamente non modifica il principio di base della presente invenzione. Il protocollo preferito è comunque l’USSD.
Come già indicato, l’idea alla base di questa invenzione consiste nel leggere gli impulsi emessi dai LED posti sui contatori e, sulla base di questi, determinare la potenza assorbita e l’energia consumata in un determinato intervallo di tempo.
Il numero totale di impulsi generati fornisce il valore dell’energia prelevata dall’utenza, con la stessa precisione con cui questa è misurata dal contatore. Per quanto riguarda la potenza invece, se ne può determinare il valore a partire dall’intervallo tra due impulsi successivi.
L’uso del dispositivo consente l’implementazione di un procedimento per la determinazione di un profilo dei consumi dell’utenza, basato sulla misura della potenza elettrica assorbita dalla linea elettrica dell’utenza.
In generale, il procedimento secondo la presente invenzione comprende una rilevazione degli impulsi luminosi emessi da un contatore elettrico. Come già detto, detti impulsi sono emessi in funzione della potenza elettrica assorbita dall’utenza.
Gli impulsi rilevati vengono quindi convertiti in corrispondenti segnali elettrici di misura, da elaborare per ricavarne dati identificativi della potenza elettrica assorbita dall’utenza.
Tali dati dovranno poi essere trasferiti ad un’unità di gestione, che prowederà ad analizzarli col fine di determinare un profilo di consumi dell’utenza.
Il principio alla base del procedimento è basato sulla misura del periodo di tempo che intercorre tra due impulsi consecutivi. Quindi i dati identificativi dovranno comprendere tali misure dei periodi.
Inoltre, i dati potranno vantaggiosamente comprendere anche il numero delle ricorrenze di periodi di tempo consecutivi uguali tra loro.
Occorrerà quindi confrontare ogni misura di periodo con il valore del periodo precedentemente misurato per verificarne l’uguaglianza o meno,
Quindi, i dati identificativi potranno essere organizzati in una sequenza di coppie di valori, di cui un primo valore rappresenta un periodo di tempo ed un secondo valore rappresenta il numero di ricorrenze consecutive di detto periodo di tempo.
Preferibilmente, come sarà spiegato meglio nel seguito, dette coppie di valori potranno essere memorizzate in sequenza per un predeterminato intervallo.
Per ciascuna di dette coppie di valori, potrà poi essere calcolato un corrispondente valore di potenza assorbita, secondo la relazione P(T)=360/T, dove T è il periodo di tempo considerato.
Inoltre, per ciascuna di dette coppie di valori, potrà poi essere calcolato un corrispondente valore di tempo, secondo la relazione t=T*n, dove n è il numero di ricorrenze corrispondente al periodo di tempo T considerato. Quest’ultimo calcolo consente di determinare la durata temporale di sottointervalli durante i quali la linea presenta un assorbimento pressoché costante. ;Infine, l’insieme di tali sottointervalli, identificati da coppie di valori (potenza assorbita-durata) consentono di determinare il profilo di consumi dell’utenza sotto esame. ;La sequenza di funzionamento potrebbe quindi essere la seguente: ;rilevazione del primo impulso generato dal led; ;inizio del conteggio del periodo; ;rilevazione del secondo impulso generato; ;definizione del periodo di tempo T intercorso tra i due impulsi consecutivi (da questo valore è possibile il calcolo della potenza assorbita nell'intervallo pari al periodo secondo la relazione P-ass [W] = 360 / T [s] , ad es. se sono trascorsi 0,72s , la potenza assorbita è stata pari a 500W); ;rilevazione del terzo impulso generato; ;calcolo del periodo intercorso; ;se il periodo non è variato rispetto al precedente, la potenza assorbita sarà la stessa (0,72s => 500W), e sarà incrementato il valore di un contatore (inizializzato al valore 0) che fornisce il numero di ricorrenze n, ossia il numero di volte che lo stesso valore del periodo si è ripetuto consecutivamente; se invece il valore del periodo è differente, la coppia di valori, del periodo e del contatore, viene memorizzata nelle memoria non volatile, e viene generata una nuova coppia con il nuovo valore del periodo ed il contatore reimpostato a 0. Proseguendo in questo modo, nella lettura degli impulsi e nel calcolo dei periodi di tempo successivi si ottiene una serie di coppie di valori {PERIODO , NUMERO DI RICORRENZE }. ;Il NUMERO DI RICORRENZE, n, indica per quante volte successive è stato rilevato lo stesso periodo, mentre il totale di tutte le ricorrenze indica il numero di impulsi che in totale sono stati generati nel’intervallo di riferimento (ad es. 24 h), questo valore fornisce l’energia attiva totale che è stata consumata, con una precisione, come si è detto, pari a quella del contatore stesso che li ha generati. ;A partire da questi valori è possibile poi ricostruire una curva POTENZA ASSORBITA (P-ass), TEMPO (t), come rappresentato ad esempio nella tabella 2 seguente. ;Tabella 2 ;PERIODO RICORRENZE Potenza Assorbita TEMPO ;T [s] n P-ass [W]= 360 IT t [s] = T*n
3,6 s 122 100W 439, 2s
0,72 s 1Ό15 500W 730, 8s
7,2 s 233 50W 1677, 6s
0,09 s 645 4000W 58,05s
Il numero totale di impulsi rilevati sarà : 122+1015+233+645+1 = 2Ό11 , equivalenti ad un consumo di energia di 2Ό11 / 10Ό00 = 0,2011kWh.
Secondo la presente invenzione, nell’ambito di un sistema domotico che comprenda almeno un dispositivo come finora descritto e che implementi il procedimento ora descritto, i dati costituiti dalla sequenza di coppie di valori {PERIODO, RICORRENZE} vengono trasmessi ad un’unità di gestione che poi provvede a calcolare da questi dati i valori di potenza e gli intervalli di tempo, in base a cui costruire un profilo di consumo da rendere eventualmente disponibile aN’utente.
Quindi, appare sensato valutare se l’energia disponibile durante il funzionamento dal trasformatore amperometrico e/o dalla batteria è sufficiente per l’alimentazione del modulo, e per l’invio dei dati all’unità di gestione remota.
A tal fine è necessario conoscere anche i consumi del dispositivo per le diverse funzioni che dovrà svolgere.
Le funzioni svolte dalla CPU possono essere ricondotte a quattro azioni principali : - acquisizione di due impulsi consecutivi;
calcolo del periodo di tempo intercorso tra i due impulsi consecutivi; memorizzazione di questo dato;
confronto del periodo calcolato con quello precedentemente memorizzato; eventuale aggiornamento del numero di ricorrenze del periodo di tempo T, se di pari valore rispetto al precedente;
scrittura di un valore in memoria se il periodo è cambiato rispetto all’ultima lettura;
invio dei dati all’unità di gestione remota.
A titolo esemplificativo, sulla base di calcoli riferiti a componentistica standard, per le prime tre operazioni è stata determinata l’energia necessaria, i cui valori sono riportati di seguito, nella tabella 3.
Tabella 3
AZIONE ENERGIA NECESSARIA
Acquisizione impulso 6,05 x 10<Λ>-6 mWh
Operazione di calcolo o di confronto 3,02 x 10<Λ>-6 mWh
Scrittura memoria 4,58 x 10<Λ>-5 mWh
Al fine di ottimizzare il consumo di energia del dispositivo e garantirne in ogni caso il corretto funzionamento, si può preferibilmente prevedere un accumulo dei dati, rappresentati da coppie di valori {PERIODO, RICORRENZE}, per un predeterminato periodo di tempo, ad esempio 24 ore, e quindi procedere solo una volta al giorno alla loro trasmissione verso l’unità di gestione.
A titolo esemplificativo, seguono alcune considerazioni in merito alla quantità di dati in gioco e, quindi, alla scelta migliore per il protocollo di trasmissione.
Si supponga di riservare 2 byte per il valore del tempo ed altrettanti per quello delle ricorrenze, così da richiedere 4 byte per ogni coppia di valori da inviare.
Per la comunicazione su rete cellulare sono disponibili tre diversi protocolli, ciascuno caratterizzato da una lunghezza massima della stringa da trasmettere.
C’è da considerare che la stringa conterrà, probabilmente, anche degli identificativi, oltre alle coppie di dati ed ai necessari caratteri di separazione.
Con i tre protocolli (SMS, USSD, TCP/IP), in un singolo messaggio si può inviare la seguente quantità di dati:
SMS : 160 bytes
USSD: 120 bytes
TCP/IP : 1024 bytes
L’invio di un SMS in apparati di tipo standard, comporta tipicamente un assorbimento di 500mA, a 4V, per un tempo 60s, necessario ad attivare il modulo, aprire la comunicazione , effettuare l’invio e chiudere la comunicazione. Il consumo sarà, in queste condizioni, pari a 33mWh. Calcoli simili possono essere effettuati per gli altri protocolli
A questo punto, si può verificare il funzionamento del sistema secondo la presente invenzione, nell’arco di una giornata tipo di un utenza domestica.
A tale scopo si può ragionevolmente ipotizzare un profilo di consumi per l’utenza domestica tipo, sull’arco delle 24 ore, tale da realizzare un consumo giornaliero di 6,3kWh circa, in linea con i consumi tipici di una famiglia media.
La figura 5 mostra un grafico rappresentativo di tale profilo, come ottenibile attraverso la presente invenzione.
Un tale profilo di assorbimento consente di prelevare dal trasformatore amperometrico del dispositivo un’energia pari a circa 160mWh, nell’arco della giornata.
Parte di tale energia sarà usata dalla CPU per svolgere le operazioni di acquisizione dell’impulso, confronto, memorizzazione, etc.
Per svolgere le operazioni suddette, in funzione di un profilo di carico come quello ipotizzato, la CPU consuma nell’arco delle 24 ore una quantità di energia pari a meno di 1mWh.
Questo valore è calcolabile moltiplicando il numero di impulsi generati dal contatore per la somma dell’energia necessaria ad acquisire un impulso e di quella necessaria a effettuare una operazione di confronto. A questo valore si somma l’energia necessaria per memorizzare un dato nella memoria non volatile, moltiplicata per il numero di variazioni della potenza assorbita nell’arco delle 24 ore (pari al numero di valori da memorizzare, e che devono poi essere inviati all’unità di gestione),
Risulta chiaro allora come resta disponibile quasi tutta l’energia recuperata dal trasformatore amperometrico per la ricarica della batteria. Questa energia potrà poi essere usata per l’invio giornaliero dei dati.
Nelle condizioni qui considerate, per le 24 ore, il numero di coppie di valori {PERIODO, RICORRENZE} da inviare, per poi ricostruire il profilo di consumo dell’utente, è pari a 68. Se ogni coppia viene rappresentata con 4 byte, occorrerà inviare 272 byte di dati. Quindi saranno necessari quindi due messaggi SMS oppure tre messaggi USSD.
A titolo di esempio, per l’invio di due messaggi SMS l’energia richiesta alla batteria è di circa 50mWh , considerato che nel caso in esame se ne riesce ad accumulare 150mWh, il sistema riesce a sopravvivere con la sola auto alimentazione da parte del trasformatore amperometrico.
La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento a sue forme di realizzazione preferite. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per la misura della potenza elettrica assorbita da una linea elettrica (5) di un’utenza comprendente: un trasduttore ottico (21) atto a rilevare impulsi luminosi e produrre corrispondenti segnali elettrici di misura; una unita di acquisizione ed elaborazione dati (32) atta a ricevere detti segnali elettrici di misura e convertirli in dati da elaborare; un modulo per la trasmissione di dati (33); un modulo di alimentazione elettrica (40).
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto trasduttore ottico comprende un foto accoppiatore (21) atto a rilevare impulsi luminosi emessi da un LED (10).
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto modulo di alimentazione elettrica (40) comprende una batteria (35).
  4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detta batteria (35) è una batteria ricaricabile.
  5. 5. Dispositivo (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto modulo di alimentazione elettrica (40) comprende un trasformatore amperometrico (31) atto ad essere installato su un cavo di fase della linea elettrica (5) di detta utenza.
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detto trasformatore amperometrico (31) è a nucleo aperto.
  7. 7. Dispositivo (1) secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui detto trasformatore amperometrico (31) è collegato a mezzi di alimentazione (36), in maniera tale da alimentare un circuito di ricarica di detta batteria ricaricabile e/o direttamente il dispositivo (1).
  8. 8. Dispositivo (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre mezzi per la memorizzazione di dati (34), pilotati da detta unità di acquisizione ed elaborazione dati (32).
  9. 9. Dispositivo (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto modulo per la trasmissione di dati (33) opera secondo una tecnologia mobile cellulare di trasferimento dati.
  10. 10. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 9, in cui detta tecnologia mobile cellulare è il GPRS.
  11. 11. Procedimento per la determinazione di un profilo di consumi di un’utenza basato sulla misura della potenza elettrica assorbita da una linea elettrica di detta utenza comprendente i passi di: rilevare impulsi luminosi emessi da un contatore elettrico, l’emissione di detti impulsi essendo funzione della potenza elettrica assorbita dall’utenza; convertire detti impulsi luminosi in corrispondenti segnali elettrici di misura; - elaborare detti segnali elettrici di misura per ricavarne dati identificativi della potenza elettrica assorbita dall’utenza; e trasferire detti dati identificativi ad un’unità di gestione, in cui detto sistema di gestione determina un profilo di consumi sulla base di detti dati identificativi.
  12. 12. Procedimento secondo la rivendicazione 11, in cui detti dati identificativi comprendono un periodo di tempo (T) misurato tra la rilevazione di due impulsi successivi.
  13. 13. Procedimento secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui detti dati identificativi comprendono il numero delle ricorrenze (n) di periodi di tempo (T) consecutivi uguali tra loro.
  14. 14. Procedimento secondo le rivendicazioni 12 e 13, in cui detti dati identificativi sono organizzati in una sequenza di coppie di valori ({PERIODO, RICORRENZE}), di cui un primo valore rappresenta un periodo di tempo (T) ed un secondo valore rappresenta il numero di ricorrenze (n) consecutive di detto periodo di tempo (T).
  15. 15. Procedimento secondo la rivendicazione 14, comprendente un passo di memorizzare detta sequenza di coppie di valori.
  16. 16. Procedimento secondo la rivendicazione 14 o 15, comprendente un passo di calcolare per ciascuna coppia di valori un corrispondente valore di potenza assorbita (P-ass), secondo la relazione P-ass=360/T.
  17. 17. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 14 a 16, comprendente un passo di calcolare per ciascuna coppia di valori un corrispondente valore di tempo (t), secondo la relazione t=T*n.
  18. 18. Procedimento secondo le rivendicazioni 16 e 17, comprendente un passo di determinare un profilo di consumi di detta utenza nel tempo, sulla base di detti valori di potenza assorbita e di tempo calcolati.
  19. 19. Sistema domotico comprendente almeno un dispositivo di misura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10.
  20. 20. Sistema secondo la rivendicazione 19, comprendente inoltre un’unità di gestione remota.
  21. 21. Sistema secondo la rivendicazione 19 o 20, atto ad implementare un procedimento per la determinazione di un profilo di consumi di un’utenza basato sulla misura della potenza elettrica assorbita da una linea elettrica di detta utenza, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 18.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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