ITRM20100666A1 - Sistema costruttivo magnum basato su una innovativa serie di manufatti plastici multifunzione ignifughi per la costruzione edilizia atti a soddisfare i requisiti di legge per l'impegno in zona sismica l'espulsione del gas radon dotati di un elevato i - Google Patents

Sistema costruttivo magnum basato su una innovativa serie di manufatti plastici multifunzione ignifughi per la costruzione edilizia atti a soddisfare i requisiti di legge per l'impegno in zona sismica l'espulsione del gas radon dotati di un elevato i Download PDF

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ITRM20100666A1
ITRM20100666A1 IT000666A ITRM20100666A ITRM20100666A1 IT RM20100666 A1 ITRM20100666 A1 IT RM20100666A1 IT 000666 A IT000666 A IT 000666A IT RM20100666 A ITRM20100666 A IT RM20100666A IT RM20100666 A1 ITRM20100666 A1 IT RM20100666A1
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Description

Elemento modulare per le costruzioni edilizie, e relativo sistema costruttivo
L’invenzione riguarda un elemento modulare per le costruzioni edilizie, e relativo sistema costruttivo.
In particolare, il sistema costruttivo secondo l'invenzione à ̈ basato su una innovativa serie di manufatti di plastica presso fusa riciclata, resa ignifuga ed autoestinguente, realizzati sulla base di un blocco cassero standard di base, permette la realizzazione di edifici autoportanti e di tamponature per stabili residenziali, aventi un'elevatissima tecnologia di sistema ed antisismicità.
Tale sistema à ̈ stato ideato nella tipologia di una tipica cassaforma a perdere per l’edificazione di pareti in cemento armato autoportanti e/o di semplice tamponatura direttamente in opera, per edifici di uso abitativo quali: residenziale, uffici, ospedali, logistica, culto, militare, etc.
L’intero sistema à ̈ dotato di una struttura rigida contenente una serie di multi-camere che ne permette il rapido utilizzo in ogni condizione meteorologica, grazie al montaggio a secco ed a un completamento in opera con getti in calcestruzzo ed iniezioni di poliuretano espanso con le normali attrezzature presenti nei moderni cantieri edili.
Il sistema, permette l’annullamento dei ponti termici ed il raggiungimento degli obiettivi di qualità e di massima funzionalità per abitazioni residenziali a norma del d.lgs. 311/2006 (Zona climatica “F†), inerente l’isolamento termico ed il risparmio energetico ed a norma europea secondo la Direttiva n°31 del 2010/CE.
Altresì, il sistema si distingue per: a) un'incredibile facilità di montaggio a secco senza ausilio di strutture sussidiarie; b) la posa semplificata dei ferri d’armatura; c) l’evacuazione del Gas Radon proveniente dal sottosuolo; d) l'impermeabilità e la traspirazione dell’intero involucro edilizio; e) l’ottimale passaggio di tutte le installazioni elettriche, elettroniche ed idrauliche (acqua, riscaldamento, etc.) necessarie al completamento della struttura edilizia sia in fase di costruzione che nelle eventuali integrazioni successive della ristrutturazione edilizia; f) l’aderenza migliorata sulle superfici esterne, che permette il completamento delle opere di finitura interne ed esterne; g) l’attuazione di tutti i dettami della bio-architettura per le nuove costruzioni; h) il totale riciclaggio delle materie plastiche provenienti dai rifiuti urbani solidi delle discariche (risorsa pressoché illimitata); i) ed infine rappresenta un sistema costruttivo integrabile, flessibile, informatizzabile e fornibile in veri e propri kit di montaggio semplificati per la costruzione edile.
I limiti della costruzione edilizia, soprattutto nel settore residenziale, sono dovuti in massima parte ai limiti degli stessi materiali da costruzione, che per la loro massa e le loro caratteristiche fisiche e meccaniche, non permettono di raggiungere quei requisiti ottimali per ottemperare alle nuove disposizioni di Legge in tema di isolamento termico (vedi d.lgs. n°311 del 29.12.2006), ed acustico, che oggi giorno impongono la “Certificazione Energetica", delle abitazioni secondo una “categoria di consumo del calore", ed anche di “ottimizzazione del risparmio energetico†che ne indica la relativa "classe di appartenenza†(A ,A,B,C,D,E,F).
Per disposizioni della Comunità Europea, Direttiva n°31 del 2010/CE recepita come direttiva nazionale di Legge, le nuove costruzioni devono quindi ottemperare ai requisiti imposti dalla nuova normativa, al fine di avere la necessaria "conformità edilizia†, che ne attesti la reale rispondenza a quanto prefissato dai parametri del DLgs. 311/2006 e sue successive modificazioni. Qualora i nuovi fabbricati non raggiungessero gli standard stabiliti dalla nuova normativa, sarebbero considerati come non idonei e quindi “ad alto consumo energetico†e quindi, enormemente deprezzati (fino al 30% del loro valore di mercato), per via del loro alto costo di mantenimento, sia nella stagione estiva, che in quella invernale in cui il fabbisogno del quantitativo di combustibile fossile per il loro riscaldamento - refrigerazione e quindi i relativi costi, dovuti al costo del petrolio sempre più alto, aumentano notevolmente.
Ufficialmente dal 01 gennaio 2010, Direttiva n°31 del 2010/CE, i parametri del sopra citato decreto legislativo 311/2006, definiscono per l’intero territorio nazionale, le zone climatiche (A,B,C,D,E,F) ed i relativi valori di “Trasmittanza Termica U†delle strutture verticali opache (muri perimetrali delle abitazioni) ed orizzontali (tetti di copertura e solai) che devono essere contenute all’interno di ben definiti valori (U= 0,62 per zona climatica calda “ A†; ed U = 0,33 per zona climatica fredda “F") espressi in Watt/mq°K. Lo stesso vale per le aree confinanti degli appartamenti, per cui valgono le stesse considerazioni tecniche.
A titolo d’esempio, per la città di Roma, (zona climatica “D†il valore della Trasmittanza Termica, corrisponde ad U = 0,36 W/mq°K, secondo quanto riportato nelle “tabella dell’allegato C†dello stesso DLgs.
311/2006, mentre nelle fredde zone delle Alpi e degli Appennini, estremamente fredde, la zona di appartenenza à ̈ la “F†con U= 0,33 W/mq°K
La nuova normativa, impone quindi dei nuovi accorgimenti costruttivi che, nella loro totalità, impegneranno la progettazione delle nuove costruzioni con l'utilizzo di nuovi componenti dotati di “certificazione energetica†con cui realizzare le suddette strutture.
In linea di massima, qualora non intervengano nuove soluzioni tecniche, il problema può solo essere risolto con la edificazione di muri perimetrali a “sandwich†, ovvero, composti da una sommatoria di pareti verticali edificate per fasi successive con differenti materiali, che andranno a realizzare, con una altrettanto complessa serie di voci di capitolato - e quindi di inevitabili costi aggiuntivi -, dei muri di considerevole spessore al cui interno saranno collocati i materiali isolanti. La relativa correttezza della posa in opera, in una valutazione a posteriori della realizzazione, à ̈ molto difficile da valutare, se non con costosi strumenti di termografia, perizie di tecnici abilitati, tempi e costi aggiuntivi. Per tutta una serie di casistiche analizzate da specifici istituti di prova di componenti edili, con l’utilizzo dei comuni materiali, gli spessori delle murature per soddisfare le attuali normative sono comprese in larghezze variabili tra i 380/550 millimetri. Tali spessori, necessari ad ottemperare alle specifiche del DLgs.
311/2006, oltre ad incidere sensibilmente sul costo finale delle abitazioni, sono a totale discapito della superficie utile calpestarle dell'involucro edilizio ed in particolare dello specifico vano abitativo, qual à ̈ appunto il modulo residenziale. Con l'impiego di tali sistemi costruttivi, si à ̈ visto che comunque il problema dei cosiddetti “ponti termici†à ̈ risolvibile solo teoricamente, rimanendo un grande problema pratico.
Complessivamente, quindi, si può riassumere che, con i tradizionali sistemi di costruzione, tutti i muri perimetrali (superfici opache) delle abitazioni, al fine di ottemperare al DLgs. 311/2006, dovranno essere edificati con una sequenza di operazioni di cantiere che includono: - l’edificazione di una superficie esterna costituita da mattoni (faccia a vista o intonacati),
- un intonaco interno a tale parete, una cavità in cui alloggiare un materiale isolante (generalmente pannelli isolanti o isolanti a spruzzo),
- una cavità d’aria,
- una successiva parete interna costituita da mattoni (generalmente forati di cotto),
- un'ulteriore strato di materiale isolante,
- un intonaco da interni ed infine rasanti e tinteggiatura.
Il costo per metro quadrato di tutte queste fasi di operazioni, comporta non solo un aumento finale del costo della costruzione, già di per sé elevatissimo, ma anche dei tempi di lavorazione e di consegna dei lavori, enormemente diluiti nel tempo, che aumentano in proporzione alle numerosissime fasi lavorative. Da considerare, inoltre, che in fase di condizioni meteorologiche avverse, (pioggia, neve, basse temperature, ...) l’intero processo edificatorio subisce forti rallentamenti se non addirittura il fermo tecnico.
Lo stesso vale per la realizzazione dei solai in calcestruzzo, la cui posa in opera, siano gli stessi orizzontali (piani di calpestio) oppure inclinati (per tetti a falda), Ã ̈ dettata dalle favorevoli condizioni climatiche.
La domanda di brevetto statunitense US 3552076 descrive solo una procedura di costipazione del cemento (“concrete form†) all’interno di un solo spazio rivestito di polistirolo. Il dispositivo della domanda à ̈ destinato solo ed esclusivamente a sostituire il tradizionale sistema di ordinaria casseratura atta a realizzare strutture verticali di limitata dimensione in cemento armato. Tale sistema in realtà à ̈ stato normalmente utilizzato ben prima della data della domanda di brevetto, anche nella prefabbricazione dei grandi prefabbricati in calcestruzzo, con la sola differenza che in questo caso si utilizzano forme in acciaio destinate allo stampaggio dei componenti quali travi, pareti, pannelli.
Lo stesso autore di US 3552076 non fornisce indicazioni sull’utilizzo finale di tale sistema di “cassero a perdere†, proprio perché i muri di cemento armato male si adattano a realizzare delle costruzioni ad uso residenziale, ma soprattutto perché con tale processo costruttivo le residenze avrebbero sul lato interno e sul lato esterno del semplice polistirolo (tecnicamente conosciuto come polistirene), che à ̈ considerato da sempre un supporto “precario†per il rivestimento dell’intonaco e/o di altri materiali quali verniciatura, collanti per maioliche, cortina. La situazione à ̈ ancora peggiore per quanto riguarda eventuali sostegni da inserire nel muro quali tasselli o chiodi, o nella gestione di vibrazioni e sollecitazioni di traffico urbano. Questo senza considerare poi eventuali assestamenti e/o sismi anche di lieve entità.
Il sistema di US 3552076 quindi non rappresenta un valido dispositivo per il raggiungimento di quelle che nella realtà del sistema edilizio sono le procedure di realizzazione di un “involucro edilizio†conforme alle normative vigenti. Esso limita la sua funzione ad un mero supporto del solo calcestruzzo, in cui tra l’altro non à ̈ garantita neppure la continuità della sezione del getto sia nelle sezioni verticali che in quelle verticali per via dei continui restringimenti del supporto in polistirene, giustificate nelle rivendicazioni come significative per evitare la fuoriuscita del cemento liquido inserito in fase di getto.
Rimane quindi la necessità di definire, nel rispetto della nuova normativa, una nuova serie di componenti edilizi totalmente innovativa, atta ad ovviare al sistema di costruzione a “sandwich†sopra descritto e che al contempo permetta di realizzare delle nuove tipologie edilizie studiate appositamente per la bio-edilizia, e bio-architettura, atte anche a soddisfare pienamente le nuove normative di Legge in tema di antisismicità, nonché di isolamento termico ed isolamento acustico del fabbricato. Tutto questo in una unica soluzione di posa in opera dei componenti edilizi.
E' oggetto della presente invenzione un dispositivo modulare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 14, ed un sistema edilizio secondo la rivendicazione 15.
Il dispositivo proposto va quindi a risolvere annosisiimi problemi di edificazione sia pratici che legislativi, realizzando con una sola posa (All-in-one), tutti i problemi sopraesposti, ed in più offre già una certificazione energetica che io attesta come l’unico prodotto atto ad essere utilizzato in ogni zona climatica con un valore di Trasmittanza termica U= 0,24 W/mq°K che risulta essere addirittura migliorativo delle più restrittive indicazioni di Legge sia nazionale che europea.
L’invenzione verrà ora descritta a titolo illustrativo e non limitativo, con particolare riferimento ai disegni delle figure allegate, in cui: - la figura 1 mostra una vista prospettica di una prima forma di realizzazione del dispositivo secondo l’invenzione;
- la figura 2 mostra il dispositivo della figura 1 in uso; - la figura 3 mostra una seconda vista prospettica del dispositivo di figura 1 ;
- la figura 4 mostra una vista laterale del dispositivo di figura 1 ; - le figure 5 (a) e (b) mostrano un esempio di modularità del dispositivo secondo l’invenzione, nel caso di pareti con curve;
- la figura 6 mostra un dettaglio del dispositivo di figura 1 , in uso;
- la figura 7 mostra un esempio di realizzazione del dispositivo per la realizzazione di un cassero destinato alle colonne portanti nel quale gettare il cemento armato secondo l’Invenzione, con applicazione agli angoli di parete, con inserti verticali nei quali trova alloggiamento l'opportuno isolante termo-acustico, per impedire la creazione dei ponti termici nell’involucro edilizio;
- la figura 8 mostra un ulteriore dettaglio del dispositivo di figura 1 , in uso;
- la figura 9 mostra una termografica del dispositivo di figura 2; - la figura 10 mostra una seconda forma realizzativa del dispositivo secondo l'invenzione, con applicazione ai solai; - la figura 11 mostra una sezione del dispositivo di figura 9; - la figura 12 mostra una terza forma realizzativa del dispositivo secondo l’invenzione, in sezione trasversale, con applicazione alle colonne;
- la figura 13 mostra il dispositivo di figura 11 , in una vista prospettica;
- la figura 14 mostra una forma di realizzazione differente del dispositivo modulare secondo l’invenzione, con una caratteristica aggiuntiva rispetto a quella della figura 1 .
Facendo riferimento alle figure 1-3, una forma di realizzazione del dispositivo modulare secondo l'invenzione prevede una struttura 100 in plastica, preferibilmente trasparente (nelle costruzioni secondo l’invenzione, non à ̈ necessario avere tutti blocchi trasparenti, ne bastano alcuni per la verifica di colata).
La struttura 100 comprende una molteplicità di pareti 110,120,130 parallele.
In realtà, viene indicato con 110 un vano che consta di due pareti parallele connesse da opportuni ponti sempre nello stesso materiale. Questo vano serve per la ventilazione, e l’evacuazione dell'eventuale gas radon. Infatti, uno dei rimedi per la bonifica di abitazioni dal gas radon consiste nel continuo ricambio d'aria degli ambienti: una corretta quanto continua ventilazione può contrastare gli accumuli del gas che tendono a far aumentare la concentrazione di radon negli ambienti.
Con 120 viene indicata una parete singola al centro del dispositivo modulare secondo l'invenzione.
Con 130 viene indicata una struttura con tre pareti parallele che formano due vani 132, 133. In realtà, si può realizzare il dispositivo anche con un solo vano. Le tre pareti parallele sono mantenute insieme da opportuni ponti 135, sempre in plastica (per mera convenienza, in quanto il dispositivo secondo l’invenzione può essere realizzato con un solo stampo ed una sola pressofusione. Questi due vani servono per il passaggio dei cavi in una parete, in modo che sia evitato qualsiasi lavoro per costruire tracce nelle pareti di un edificio.
La plasica deve essere rigida, ignifuga ed auto-estinguente, ad esempio PP - PPE - PET.
Le pareti 110, 120, 130 parallele sono tenute insieme da opportuni ponti trasversali (inclinati, curvati o perpendicolari) 140, 150. Queste pareti 110, 120, 130 parallele formano due vani principali 160, 170 in cui inserire il materiale edile di costruzione (ad esempio cemento e poliuretano). In almeno uno dei due vani, almeno un sottoinsieme di ponti trasversali 140, 150 sono forati, e questo perché la colata del cemento non vada a formare tante colonne quanti sono i vani, ma il materiale dei vani risulti collegato tra loro. I fori 141 vengono forniti nei ponti interni o anche nei ponti esterni, così che la connessione cementizia si produca anche tra due dispositivi modulari contigui. Invece, la parete 120 non può essere provvista di fori, per fornire una connessione cementizia anche nella direzione trasversale alle pareti, perché i due vani principali 160 e 170 accolgono due materiali diversi, rispettivamente poliuretano e calcestruzzo.
La parete 130 può essere dotata all’esterno di rugosità (ad esempio bugnature, striature, forature) 133 atte a renderla facilmente ricopribile con intonaco, al fine di costituire un valido supporto d'armatura all’intonaco 160, destinato alla finitura tradizionale delle pareti, che così non scivola via ma si attacca alla parete in plastica.
Facendo riferimento alla figura 4 lateralmente i vani 110 e 130 sono chiusi, mentre i vani principali 160, 170 non sono completamente chiusi, anzi possono essere molto aperti anche attraverso i fori. Si noterà che i fori 141 , non essendo le uniche aperture laterali, non sono i soli responsabili dell’interconnessione del cemento nei vani principali e tra vani principali di dispositivi modulari adiacenti. Infatti i ponti 150,140 non coprono tutta la superficie a disposizione tra le pareti parallele principali.
Come si nota dalle figure, i ponti 140,150 non sono piani in questa forma realizzativa. Certamente essi possono essere realizzati come piani, tuttavia per un migliore colaggio del cemento, Ã ̈ preferibile una forma sinusoidale.
In figura 9 viene mostrata una termografia del dispositivo modulare in uso come nella figura 2. Si vede che il fatto di aver di fatto annullato l’esistenza dei i ponti termici tra pareti parallele, rispetto ai dispositivi della tecnica nota, ha permesso un ottimo isolamento tra parete esposta al freddo e parete esposta ad una sorgente di calore (ad esempio riscaldamento di un appartamento).
Le indentazioni 151 opzionali nei ponti 150 sono state concepite per servire alla posa ordinata e modulare di elementi in ferro per l’armatura orizzontale di una costruzione antisismica, parallelamente alle pareti 110, 120, 130. L'armatura può essere realizzata verticalmente inserendo ulteriori elementi in acciaio 180 da costruzione dal cordolo della fondazione della parete, al fine di realizzare una maglia di rete ortogonale direttamente all’interno dei blocchi, come mostrato in figura 8.
Facendo riferimento alle figure 5 e 6, la modularità laterale nella fase di posa a secco del dispositivo secondo l'invenzione à ̈ garantita ad esempio attraverso opportune sagomature maschio/femmina dei lati delle pareti 130 e 110.
Del pari, la modularità verticale (impilabilità), à ̈ garantita attraverso opportune ulteriori sagomature, come da tecnica nota.
Chiaramente, per poter costruire ogni tipo di parete, occorrono moduli di forma diversa. Un esempio di modulo curvo 1002simile al modulo 100 à ̈ già visibile nella figura 5, un altro modulo 1003à ̈ mostrato in sezione in figura 7, per un angolo di parete edificato come colonna strutturale e portante.
Continuando con le applicazioni, à ̈ chiaro che per il solaio (di copertura, solaio interpiano, solaio a falda inclinata) i moduli saranno di forma differente. Facendo riferimento alle figure 10 e 11 , il modulo 200 secondo l’invenzione comprende un solo vano 210, all’occorrenza eventualmente rinforzato con specifiche alette interne di rinforzo come in fig. 11 ed ha sezione rettangolare con una sagomatura predefinita 220 su una delle due superfici maggiori. Questo vano 220, permette la realizzazione in opera del tradizionale travetto strutturale in cemento. La ripetizione delle operazioni di posa ad incastro maschio-femmina dei leggeri moduli scatolari in materiale plastico, integrati con il traliccio in ferro per i travetti 220 e con le dovute armature di getto, costituisce con la gettata del cemento strutturale, la realizzazione di un solaio alleggerito ed autoportante ad uso per le civili abitazioni. Si sarà così creato un solaio con tutte le caratteristiche di resistenza richieste, in modo molto facile, permettendo con una sola operazione “All-in-one" in tal modo la realizzazione del travetto portante in cemento armato e del solaio. Si annullano quindi tutti i trasporti relativi ai travetti in cemento armato e la loro relativa posa, ottenendo in forma facile, pulita e sicura la medesima sezione strutturale comunemente realizzata con gli odierni sistemi costruttivi, ma con un peso proprio del solaio ridotto del 75% a parità del carico utile definito dalla tabella dei carichi statici ed accidentali della normativa vigente. Inoltre nell’intradosso di tale solaio (soffitto per chi guarda verso l’alto) à ̈ possibile effettuare la normale intonacatura, poiché la superfìcie della plastica risulta bugnata, corrugata, striata, preforatata al fine di costituire un'ottima base di supporto per le finiture classiche, o più semplicemente il supporto per pannelli in cartongesso che potranno essere direttamente avvitati al dispositivo a mezzo di viti autofilettanti comunemente in commercio. L'interno (210) del solaio di cui al dispositivo, costituisce a tutti gli effetti una canalizzazione vuota (in sostituzione della tradizionale pignatta in laterizio) che potrà essere utilizzata per la posa dell’impianto elettrico, d’areazione e ricircolo aria, impiantistica varia.
La facilità di posa e di gestione del cantiere ha conseguenze importanti sulla sicurezza dei lavoratori. Infatti, gli operai hanno a che fare solo con la posa di elementi leggeri perché in plastica, che sono solo da appoggiare, senza dover effettuare difficili manovre con autogru, ma soprattutto possono camminare in tutta sicurezza su tali solai, debitamente puntellati nella fase antecedente al getto integrativo di calcestruzzo, senza rischiare cadute o rotture accidentali come sovente avviene nei solai in laterocemento per via dei pezzi fessurati difficilmente identificabili (pignatte e tavelloni in laterizio). Da evidenziare inoltre che il dispositivo a differenza dei sistemi di alleggerimento destinati alla realizzazione di solai, (polistirolo, polistirene e similari) in caso d'incendio di un edificio, non produce i nocivi fumi tossici (causa principale di morte degli occupanti per asfissia) e non produce quei gas che aumentando di volume portano a vere e proprie esplosioni dei solai, decretando di tale forma l'instabilità' strutturale degli edifici ed il loro difficile recupero in fase di ristrutturazione. Al contrario i solai realizzati con tale dispositivo essendo autoestinguenti e cavi al loro interno permettono la massima protezione delle strutture in caso d’incendio.
Facendo riferimento alle figure 12 e 13, viene mostrato un ulteriore esempio di dispositivo modulare 300 secondo l’invenzione, per la costruzione di travi portanti. Il modulo 300 comprende tre pareti 310, 320, 330 parallele, unite da un lato attraverso una parete trasversale 340. In tal modo si crea un vano più grande per la colata di cemento armato che va a formare la trave, ed un vano sufficientemente dimensionato per la posa dell’isolante termo-acustico, al fine di ottenere un edificio totalmente isolato e senza ponti termici.
Facendo riferimento alla figura 14, si illustra una ulteriore forma di realizzazione del dispositivo modulare dell’invenzione. Il modulo 1004comprende gli stessi elementi della figura 1, in cui però la parete 120 à ̈ divisa in quattro parti 121, 122, 123, 124, ciascuna connessa in modo oscillabile ad una delle due pareti 110, 130 attraverso i ponti 140, 150.
Questi ponti sono tutti vantaggiosamente uguali e comprendono prime porzioni 144, 145, 154, 155 rigidamente connesse in modo perpendicolare alle pareti 110, 130 a cui à ̈ imperniata attraverso cerniere 142,152, 143,153 una porzione principale 146, 156 che ruota quindi Fino a portarsi in posizione parallela alle pareti 110, 130. La rotazione avviene verso l'interno del dispositivo facendo collassare così l’intera struttura.
Affinché il collasso possa avvenire, le due parti 122, 123 al centro devono ripiegarsi per prime fino a collassare completamente. Su queste poi collasseranno le altre due. Ciò à ̈ possibile perché le porzioni principali sono connesse con connessione ruotabile (cerniere) 152,142 su due prime porzioni 144,145, 154,155 più corte di quelle delle altre due, e perché ciascuna à ̈ accoppiata ad un solo ponte, mentre le porzioni di estremità 121 , 125 possono anche essere accoppiate a due ponti.
I ponti possono comprendere, oltre alle prime porzioni di estremità 144, 145, 154, 155 e alle porzioni principali 146, 156, delle seconde porzioni di estremità 145, 155 connesse di volta in volta alle quattro parti 121 , 122, 123, 124. Nel caso delle due parti 122, 123 le due seconde porzioni sono connesse a queste in modo ruotabile, invece nel caso delle restanti due aprti 121 ,124 esse sono vantaggiosamente connesse in moddo rigido.
Nella connessione aperta del dispositivo modulare secondo l’invenzione, le parti 121 , 122, 123, 124 sono connesse con una connessione reversibile, che à ̈ vantaggiosamente una connessione maschio-femmina attuata con opportuno profilo laterale delle parti indipendenti di parete centrale 121 , 122, 123, 124 sui lati affacciati nel piano della paretre 120 in configurazione aperta.
La connessione ruotabile di volta in volta considerata 142,152; 143,153; 147,157 Ã ̈ una connessione monouso integralmente formata in detta plastica rigida, ignifuga ed auto-estinguente.
E’ chiaro che si possono avere un numero pari di porzioni di parete 120 anche più grande di quattro, anche se le operazioni di collassamento diventano un po’ più lunghe.
In questo modo à ̈ possibile ridurre il volume del dispositivo modulare dell’80% con evidenti vantaggi per il trasporto e la movimentazione dei moduli, oltre naturalmente al rispetto dell’ambiente. Infatti, l'incidenza dei trasporti incide in maniera così elevata sui prodotti non particolarmente pregiati (marmi, maioliche di prima scelta, arredi, mobilia, ecc.) che il raggio operativo degli stessi stabilimenti di produzione à ̈ giustificato solo se l'utente finale (il cantiere di costruzione, la rivendita dei materiali edili, l'impresa edile, ecc.) à ̈ sito in un raggio di massimo 150-200 chilometri.
Con il dispositivo modulare secondo la prima forma di realizzazione si garantiscono le seguenti funzioni:
1 . espulsione di gas Radon e ventilazione naturale della muratura; 2. contenimento di schiume poliuretaniche isolanti gettate in opera;
3. contenimento del getto in calcestruzzo armato portante (murature a setti portanti) o in alternativa getto a mezzo pompaggio a bassa pressione di cementi alleggeriti /premiscelati per tamponature di edifici strutturati a pilastri e travi portanti; Tale camera ha al suo interno degli specifici inserti per l’alloggiamento dei tondini d’armatura d'acciaio;
4. alloggiamento impiantistica elettrica, idrica, termica, domotica, telefonica, ecc.;
5. ventilazione delle pareti per maggiore confort abitativo.
Una o più delle pareti esterne del dispositivo modulare presenta la sua superficie ad aderenza migliorata per il supporto degli intonaci di finitura di qualsiasi entità, ed à ̈ anche possibile rifinirla con lastre in gesso di grande formato fissate con viti autofilettanti direttamente ai blocchi secondo l'invenzione.
In particolare, il blocco secondo l’invenzione può essere preparato in varie dimensioni e forme per rispondere a tutte le esigenze:
a) Blocco cassero standard (400x 330xh200 mm);
b) Blocco cassero “mezzo†(200x330x200 mm);
c) Blocco cassero “angolo†a 30° e 45°;
d) Modulo colonna portante (370x370x h4000 mm); e) Modulo trave portante (370 x 370 x L6000 mm);
f) Solaio portante (largh. 600 x h 180/200/240/300/380 X Lungh.9.500 mm e superiori).
Inoltre, possono essere forniti anche degli accessori: g) Tappi di battuta (destri e sinistri);
h) Linea degli accessori di allineamento.
Il dispositivo modulare secondo l'invenzione può essere prodotto per stampaggio e/o trafilatura di materiale plastico ignifugo ed autoestinguente, anche riciclato.
Le caratteristiche tecniche ed operative del dispositivo secondo l'invenzione, utilizzato per le costruzioni, le tamponature ed i solai, sono:
- Capacità di Isolamento termico: valutata con la costruzione di blocchi cassero standard in plastica riciclata autoestinguente con anima in polistirene tipo Neopor 80/100, e/o poliuretano espanso dello spessore di 130 millimetri e getto complementare in Calcestruzzo antisismico: U = 0,23 W/mq°K;
- Capacità di Isolamento acustico: maggiore di 54 dB;
- Resistenza al Fuoco: autoestinguente;
- Classe di ignifugabilità prevista dopo la posa: Classe “O†; Opzionalmente, à ̈ possibile colorare i blocchi direttamente in fase di stampaggio degli stessi secondo tonalità e colori pre-definiti. In particolare, utilizzando materiale plastico trasparente, la Direzione Lavori può controllare che il costruttore utilizzi materiali adeguati.
Il calcolo della Trasmittanza termica U su un prototipo del dispositivo secondo l'invenzione (cfr. figura 9) à ̈ stato effettuato a mezzo di specifici programmi computerizzati, e certificato dal primario istituto di ricerca sui materiali da costruzione ISTEDIL SpA di Guidonia (Roma), ed in particolare à ̈ stato testato sul blocco cassero “Magnum†standard e su differenti tipologie di sezioni di solaio. La foto a colori (Fig.9) identifica la stratificazione delle linee di conduzione termica e la capacità del materiale e della geometria dei singoli componenti a garantire il corretto comportamento di contenimento della temperatura, in presenza di differenze termiche tra l’intradosso e l'estradosso dello stesso. Il risultato ottenuto garantisce l’inesistenza dei “ponti termici†, che sono causa nelle murature tradizionali di incredibili perdite di rendimento dell'intero involucro edilizio.
Le caratteristiche del prototipo testato sono state:
Montaggio a secco e completamento in opera con getto di calcestruzzo e ferri d’armatura secondo progettazione antisismica;
- Dimensioni: 400 x 330 x h 200 mm
Pezzi necessari al Mq: 12,5 unità
Peso al pezzo: massimo 1 ,2 Kg
Spessore calcestruzzo: 140mm
Spessore isolante: 130mm di Polistirene o schiume poliuretaniche;
Isolamento acustico: Maggiore di 54 dB Peso della parete completa di getto Cls di completamento: Maggiore di 230Kg/mq (richiesto per Legge dalla normativa sulle costruzioni edilizie).
II risultato ottenuto dalla Richiedente rappresenta infatti la soluzione ottimale a tutte le problematiche edificatorie, applicabile in qualsiasi contesto geografico proprio grazie alla sua flessibilità, praticità, leggerezza, modularità, facilità di reperibilità del materiale alla base della sua struttura e composizione.
DaH’utilizzo del sistema di costruzione secondo l'invenzione nel settore della costruzione edile, ne deriva che grazie alle prove tecniche ed ai monitoraggi ambientali eseguiti dopo la posa in opera, di blocchi, di solai e di materiali inerenti la stessa serie di prodotti complementari (colonne, travi ed accessori di vario genere) si à ̈ constatato che i manufatti studiati appositamente per la realizzazione delle pareti perimetrali di un edificio destinato a civile abitazione, soddisfacevano la severa “certificazione energetica†prevista dal DLgs. 311/2006 e dalla Direttiva europea n° 31/2010 grazie alla sola e semplice posa in opera del blocco secondo l’invenzione, aventi caratteristiche termo-acustiche (U = 0,24 W/Mq°k - Acustica>54 dB) e nello specifico, trattasi di pareti costruite con il blocco di spessore di soli 330 millimetri, al cui interno trova alloggiamento un inserto in polistirene (Lambda = 0,031 W/mq°K).
Lo stesso materiale plastico strutturale del blocco secondo l'invenzione à ̈ stato inoltre in grado di sopperire e contenere i “ponti termici†generati dalle differenti temperature sui due lati opposti delle sue superfici (lato esterno e lato interno dell’involucro edilizio), garantendo quindi un isolamento ottimale.
Da evidenziare, inoltre, come a differenza di tante proposte di utilizzo di nuovi materiali da parte delle aziende che propongono l’utilizzo di nuovi prodotti a base di legno, (quali pannelli in truciolare, compensati multistrato, strutture lamellari, ecc.), in cemento alleggerito, o addirittura in polistirolo, il nuovo sistema edilizio secondo l’invenzione non utilizza né colle né resine, né tanto meno lavorazioni tossiche per la produzione, ma anzi ricicla al 100% il materiale plastico preferibilmente riciclato, contribuendo in tale forma alla tutela ed alla salvaguardia dell’ambiente.
Riassumendo, il dispositivo secondo l’invenzione non à ̈ assolutamente inquinante, non e’ attaccabile da insetti, tarli, topi, etc., né deteriorabile nel tempo, à ̈ insolubile all’acqua, mantiene inalterata nel tempo la traspirabilità delle superfici realizzate, à ̈ stabile come un manufatto tradizionale, può essere rivestito con tutti i prodotti tipici utilizzati nell'edilizia grazie alle sue superfici ad aderenza migliorata che offrono una vera e propria armatura d’appoggio per : collanti, intonaci, cortina in cotto, pietra di rivestimento, maioliche, ecc., ed à ̈ anche totalmente ignifugo ed autoestinguente.
Il sistema secondo l’invenzione garantisce inoltre delle ottime caratteristiche meccaniche alla compressione, all'usura da deterioramento, ai colpi accidentali, alla minima flessione, che ne favoriscono il suo utilizzo neH’edilizia anche in zona sismica, (con le opportune indicazioni di montaggio con barre in acciaio integrate nel getto di completamento a pià ̈ d'opera), con un comportamento decisamente superiore alle murature realizzate con prodotti convenzionali, proprio perché trattasi di un prodotto che realizza strutture monolitiche che non si sgretolano “a fettine†durante il sisma (causa principale di lesioni anche mortali durante l’evento sismico).
Un grande vantaggio del sistema secondo l'invenzione à ̈ senza dubbio costituito dal grande potere di isolamento termico, di ottimo isolamento acustico e di fonoassorbenza delle murature che rende il nuovo materiale idoneo all’impiego su larga scala per la costruzione di edifìci ad uso residenziale, civili abitazioni, luoghi ad alta aggregazione, impianti sportivi, scuole ed università, luoghi di culto, uffici, ospedali, ecc., in linea con i più restrittivi dettati di Legge in tema di efficienza energetica dei fabbricati, quali il DLgs. 311/2006 per quanto concerne la normativa italiana ed la Direttiva n°31 del 2010 per quanto riguarda la legislazione europea, nonché di isolamento acustico (Legge 447/1995).
Il sistema edilizio secondo l’invenzione si presta alla realizzazione di strutture verticali (pareti esterne ed interne, divisori e tramezzi) e strutture orizzontali (solai, interpiani, coperture piane e/o a falda). I settori di applicazione sono le nuove costruzioni in qualsiasi zona geografica e/o climatica in Italia e nel mondo:
Edilizia residenziale pubblica e privata.
Ospedali, case di cura, ricoveri.
Aeroporti e porti.
Scuole, università, centri didattici, centri sportivi.
- Uffici, centri congressi, sale cinematografiche.
Edilizia in generale, ville, villini, hotel, motel.
Strutture artigianali ed industriali.
Murature complementari e sussidiarie.
Inoltre, la totale trasparenza dei singoli blocchi del sistema edilizio secondo l'invenzione, posizionati in forma opportuna (ad esempio: 1 pezzo ogni 10 blocchi opachi, ovvero n° 1 blocco ogni mq di struttura), permette agli operatori ed alla direzione dei lavori di seguirne tutti i processi di riempimento dei materiali di supporto da inserire in fase di posa in opera all’interno delle murature, nonché la corretta messa in opera definitiva degli stessi con i materiali di complemento posizionati all'interno. Questo à ̈ impossibile con il sistema del sopra citato documento US 3552076 (di cui al rapporto di ricerca dell’ufficio brevetti europeo) che utilizza polistirolo, quindi un materiale non trasparente.
Altresì, il sistema edilizio secondo l’invenzione rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore delle nuove costruzioni, poiché à ̈ concepito in funzione delle nuove normative edilizie, che prevedono in forma inequivocabile specifiche caratteristiche tecniche e prestazionali. Tali caratteristiche permettono quindi di rispondere a :
Massima efficienza termica in ogni tipo di clima e latitudine, Ottima insonorizzazione delle strutture,
antisismicità delle murature, che vengono armate a secco con semplici e ripetitive operazioni di montaggio, anche con manodopera non specializzata,
Sistema studiato esplicitamente per la realizzazione di edifici in CLASSE A secondo la normativa europea - Direttiva 2010/31/CE ed italiana Dgls. 311/2006 e succ. modificazioni,
risparmio energetico, con edifici a normativa “E=0â€
- eco-sostenibilità;
massimo confort abitativo, che permette inoltre di accedere alla politica fiscale sul risparmio energetico che prevede detrazioni del 55%;
montaggio “a secco†con massimo risparmio di acqua; possibilità di utilizzo e montaggio in ogni condizione climatica di tutto il processo costruttivo;
ventilazione naturale ed espulsione del Gas Radon;
isolamento dalle radiazioni elettromagnetiche grazie a particolari dispositivi schermanti applicabili direttamente sull’intonaco di finitura (Creamoda - TRSE1 );
attivazione del processo foto catalitico in antitesi al problema Smog urbano grazie alle finiture con intonaci della Italcementi TX Active; sezioni costanti delle murature richieste in multi-strato; integrabilità con tutti i dispositivi attualmente utilizzati nel settore edile (impianti d'aria condizionata, sistemi di ricircolo d'aria naturale e/o meccanica, domotica,...);
abbattimento dei costi di trasporto e di logistica dei materiali da costruzione;
facile integrazione dell'impiantistica termo-idraulica;
facile integrazione dell'impiantistica elettrica sia in fase di costruzione che in quella di ristrutturazione dei fabbricati;
annullamento deH’umidità di risalita;
Totale impermeabilità’ delle murature
massima sicurezza sul lavoro per via dei carichi manuali totalmente azzerati e dell’ergonomia dei prodotti che permettono di trattare gli elementi costruttivi come veri e propri “giocattoli";
massima efficienza allo sfasamento (o “ritardo fattore di decremento†) maggiore di 10 ore;
possibilità di utilizzo di maestranze non qualificate;
inattaccabilita’ dei componenti da parte di insetti e roditori
- abbattimento dei ponti termici.
Il sistema del documento US 3552076, oltre a non garantire nessuno dei punti sopra descritti (con una parziale eccezione della sola riduzione dei ponti termici), dimostra a tutti gli effetti di non essere un sistema studiato per risolvere le moderne e complesse procedure della costruzione dell'involucro edilizio, bensì un espediente “bloccato†sul solo contenimento del calcestruzzo/cemento.
I materiali scelti appositamente per essere integrati con il sistema edilizio secondo l'invenzione garantiscono non solo il pieno rispetto di tutte le normative vigenti, tra cui quella sull’efficienza termica (testata dall’ISTEDIL SpA). Quest’ultima rappresenta una garanzia fondamentale per gli operatori del settore edile (quali ad esempio costruttori, imprese, rivendite) che possono così avvalersi di un prodotto “testato e certificato†sin dalla progettazione fino aH'arrivo di tale materiale in cantiere, e soprattutto realizzare, con una sola posa e senza alcuno spreco di materiali, delle strutture che ben attestino la conformità energetica dei relativi “involucri edilizi†. Questa conformità à ̈ facilmente rilevabile con esami termografici necessari alla certificazione energetica prevista dalla normativa europea 201 0/31 /CE.
Sta di fatto che il sistema del documento US 3552076, che non à ̈ degno di nota se non per il semplice contenimento del cemento (come per i normali provini di rottura per il calcestruzzo), non ha mai trovato riscontro applicativo nel settore delle costruzioni, proprio perché non confacente alle più basilari necessità edilizie, né come facilità d'impiego né in quanto a prestazioni offerte. Tale sistema infatti sfrutta le normali procedure di un comunissimo blocchetto di cemento cavo al suo interno che a seconda delle finalità prefìsse viene integrato con tondini d’armatura e gettato con calcestruzzo al suo interno al fine di conferire robustezza e solidità alla struttura. Inoltre, tale sistema della tecnica nota, non essendo adatto all’uso costruttivo residenziale in virtù delle nuove normative potrebbe comunque trovare applicazione, solo e solamente negli edifici costruiti con la vincolante struttura detta “a setti portanti†, ovvero costituita da pareti strutturali in cemento armato per piccole residenze fino al massimo di due piani, proprio perché il processo di “riempimento a colata dall’alto†del cemento non ne permette l'uso come materiale di “tamponatura†per le strutture a telaio in cemento armato, in quanto in questo caso la realizzazione in precedenza di un telaio in cemento armato realizzato tradizionalmente a pianta libera con colonne-travi e solai per gli edifici multipiano non ne permetterebbe la fase di riempimento dall’alto per gravità con il cemento, proprio perché il passaggio al di sotto delle travi e dei solai, sarebbe ostruito dagli stessi elementi strutturali realizzati in precedenza.
Nelle costruzioni edilizie, esistono infatti, due principali tecnologie edificatorie, da cui discernono le molteplici applicazioni d'uso dei materiali da costruzione.
Anzitutto le costruzioni a murature portanti, sin dall'antichità in pietra e/o tufo e poi dallo scorso secolo in setti di cemento armato o in blocchi prefabbricati in cemento. A completamento delle pareti, vengono a seguire le coperture ordinarie per solai e coperture realizzate con sistemi a travetti in ferro o cemento con relative pignatte o tavelloni in laterizio.
Esistono poi le costruzioni a telaio in cemento armato. Dalla fondazione proseguono i pilastri e le travi di collegamento su cui poggiano i solai, realizzati anch’essi con varie modalità.
Il sistema edilizio secondo l’invenzione prevede, a differenza sistema del documento US 3552076, oltre al suo utilizzo in funzione della costruzione energeticamente ottimizzata con tutte i requisiti sopra indicati, la sua piena applicazione sia per:
- una struttura muraria portante in cemento armato detta “a setti portanti†per edifìci anti-sismici fino a quattro/cinque piani; sia per la semplice “tamponatura†dell'involucro edilizio realizzato con telaio in cemento armato di colonne e travi.
Infatti, il sistema edilizio secondo l’invenzione prevede anche la possibilità di una riempitura laterale a mezzo di vere e proprie iniezioni nei dispositivi modulari, praticando in opera dei fori laterali e pompando, all’interno delle pareti costruite con i dispositivi modulari secondo l’invenzione, tramite macchinari entrati nell’uso corrente nei cantieri di costruzione, ovvero a mezzo di pompaggio a bassa/bassissima pressione d’esercizio, cementi alleggeriti e/o pre-miscelati. La saturazione del vani del dispositivo modulare à ̈ verificabile proprio perché questo à ̈ realizzato in materiale trasparente. Si potrà quindi realizzare delle tamponature delle pareti esterne per edifici multipiano (da 0 ad oltre i 100 piani), con struttura portante realizzata con la tecnica del telaio in cemento armato costituita quindi da travi e pilastri, che rappresenta ormai il 90% del mercato mondiale delle nuove costruzioni.
Infine, va sottolineato che il sistema edilizio secondo l’invenzione, (a differenza del documento US 3552076), prevede anche la chiusura delle murature verticali con i relativi solai da utilizzare per tutti i piani dei nuovi fabbricati, nonché per le coperture sia piane che inclinate dell'ultimo piano. Il tutto in materiale plastico (vergine o riciclato) totalmente innovativo ed alleggerito, ma conforme alle disposizioni normative vigenti per i carichi statici ed accidentali per ogni tipo di edilizia.
In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma à ̈ da intendersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ciò uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo modulare per la costruzione di pareti in muratura, comprendente due pareti parallele di estremità (110, 130) tra cui à ̈ formato almeno un vano (160, 170), dette due pareti parallele di estremità (110, 130) essendo connesse da una pluralità di ponti (150, 140) che non coprono l’intera area trasversalmente a dette due pareti parallele di estremità (110, 130), caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente almeno una parete centrale (120) tra dette due pareti parallele di estremità che formano con queste corrispondenti almeno un primo vano (160) ed un secondo vano (170) atti ad essere riempiti rispettivamente di schiume poliuretaniche isolanti e di calcestruzzo, e dal fatto che: detta almeno una parete centrale (120) à ̈ connessa a dette due pareti parallele di estremità (110, 130) attraverso detta pluralità di ponti (150, 140); - una prima parete (110) di dette due pareti parallele di estremità (110, 130) comprende almeno un vano interno per la ventilazione; una seconda parete (130) di dette due pareti parallele di estremità (110, 130) comprende almeno un vano interno per il cablaggio; detto dispositivo modulare essendo formato in plastica rigida, ignifuga ed auto-estinguente e presentando mezzi atti all’accoppiamento con uguali dispositivi modulari.
  2. 2. Dispositivo modulare secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che uno o più ponti in detta pluralità di ponti (150, 140) sono forati, per fornire opportune aperture di comunicazione tra gli spazi delimitati tra detti ponti lungo la direzione parallela a detta parete centrale (120).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti uno o più ponti comprendono i ponti di estremità nella direzione parallela a dette due pareti parallele di estremità (110, 130), in modo tale da garantire, in uso, aperture di comunicazioni tra più dispositivi modulari.
  4. 4. Dispositivo modulare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che le superfici esterne delle due pareti parallele di estremità (110, 130) sono costituite da superfici rugose.
  5. 5. Dispositivo modulare secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che dette superfici rugose sono ottenute tramite rilievi selezionati nel gruppo consistente in: grecatura, striatura, ondulatura, foratura, sagomatura, dentellatura sulle superfici piane.
  6. 6. Dispositivo modulare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto di poter assumere una configurazione aperta ed una configurazione collassata, e allo scopo detta parete centrale (120) à ̈ divisa in un numero pari di parti indipendenti di parete centrale (121 , 122, 123, 124) connesse con una connessione reversibile su un solo piano in configurazione aperta, ciascuna di dette parti indipendenti di parete centrale (121 , 122, 123, 124) essendo connessa ad almeno una di dette due pareti parallele di estremità (110, 130) attraverso uno o più ponti di detta pluralità di ponti (150, 140), ed in cui: - ciascuno di detti uno o più ponti comprende: o una prima porzione di estremità (144, 154) connessa con una connessione rigida a detta almeno una di dette due pareti parallele di estremità (110, 130), ed o una porzione principale (146,156) connessa con una connessione ruotabile (142, 152) a detta una prima porzione di estremità (144, 154) e alla relativa parete parallela di estremità (110, 130), in modo che ciascuna di dette parti indipendenti di parete centrale (121, 122, 123, 124) possa essere portata verso detta una sola di dette due pareti parallele di estremità (110, 130) paralellelamente ad essa; - dette parti indipendenti di parete centrale (121 , 122, 123, 124) sono suddivise in una prima metà (122,123) ed una seconda metà (121 , 124) di parti centrali, le parti di detta prima metà (122,123): o essendo connesse con un solo ponte (140,150) a una sola di dette due pareti parallele di estremità (110, 130), o presentando le relative prime porzioni di estremità (144, 154) più corte di quelle relative alla seconda metà (121 , 124), in modo tale che le parti di detta seconda metà (121 , 124) siano atte ad essere portate sulle parti di detta prima metà (122,123), schiacciate verso detta una sola di dette due pareti parallele di estremità (110, 130), quando dette due pareti parallele di estremità (110, 130) siano schiacciate una contro l'altra, in modo tale che tutte dette parti indipendenti di parete centrale (121 , 122, 123, 124) siano atte a portarsi in posizione sostanzialmente parallela a dette due pareti parallele di estremità (110, 130) e restino all’interno di detto dispositivo modulare in configurazione collassata.
  7. 7. Dispositivo modulare secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti uno o più ponti comprende una seconda porzione di estremità (145, 155) connessa a detta almeno una porzione principale (146,156), e connessa con una connessione ruotatale (143,153) alla relativa parte indipendente di parete centrale (121 , 122, 123, 124).
  8. 8. Dispositivo modulare secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la seconda porzione di estremità (145, 155) connessa alle parti di detta prima metà (122,123) à ̈ connessa con una connessione ruotabile (147,157), mentre la seconda porzione di estremità (145, 155) connessa alle parti di detta seconda metà (121 ,124) à ̈ connessa con una connessione rigida (147,157).
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che la connessione ruotabile di volta in volta considerata (142,152; 143,153; 147,157) Ã ̈ una connessione monouso integralmente formata in detta plastica rigida, ignifuga ed autoestinguente.
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che detta connessione reversibile à ̈ una connessione maschio-femmina attuata con opportuno profilo laterale di dette parti indipendenti di parete centrale (121 , 122, 123, 124) sui lati affacciati in detto un solo piano in configurazione aperta.
  11. 11. Dispositivo modulare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 10, caratterizzato dal fatto che detto numero pari di parti di parete à ̈ uguale a quattro, detta prima metà essendo costituita dalle due parti più interne, nella direzione parallela a dette due pareti parallele di estremità (110, 130).
  12. 12. Dispositivo modulare (300) per la costruzione di travi in cemento armato, caratterizzato dal fatto di comprendere tre pareti (310, 320, 330) parallele, unite da un lato attraverso una parete trasversale (340), formando così un vano per la colata di cemento che va a formare la trave, ed un vano per la posa di un isolante termo-acustico.
  13. 13. Dispositivo modulare (1003) per la costruzione di colonne in cemento armato, caratterizzato dal fatto di comprendere due pareti disposte a formare un angolo retto, le pareti essendo cave e atte a ricevere un materiale isolante termo-acustico.
  14. 14. Dispositivo modulare (200) per la costruzione di solai, caratterizzato dal fatto di comprendere uno o più vani interni (210), e dal fatto di avere una sezione rettangolare con incastri maschio-femmina sui lati con una predisposizione presagomata (220) su una delle due superfici maggiori, detta “estradosso†, detta predisposizione (220) presagomata essendo atta, in uso, una volta disposti i moduli per formare il solaio, a ricevere un traliccio elettrosaldato a sezione triangolare e un successivo getto getto in calcestruzzo strutturale contestualmente alla caldana del solaio.
  15. 15. Sistema edilizio per la costruzione di edifìci, comprendente una pluralità di moduli per la costruzione di varie parti di un edificio, ovvero una pluralità di dispositivi modulari secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, una pluralità di dispositivi modulari secondo la rivendicazione 12, una pluralità di dispositivi modulari secondo la rivendicazione 13, una pluralità di dispositivi modulari secondo la rivendicazione 14.
ITRM2010A000666A 2010-12-17 2010-12-17 Sistema costruttivo magnum basato su una innovativa serie di manufatti plastici multifunzione ignifughi per la costruzione edilizia atti a soddisfare i requisiti di legge per l'impegno in zona sismica l'espulsione del gas radon dotati di un elevato isolamento termico ed acustico specifici per l'impiego in costruzioni civili residenziali IT1406056B1 (it)

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