ITRM20100532A1 - Abito cangiante interattivo per eventi e sistema integrato - Google Patents

Abito cangiante interattivo per eventi e sistema integrato Download PDF

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ITRM20100532A1
ITRM20100532A1 IT000532A ITRM20100532A ITRM20100532A1 IT RM20100532 A1 ITRM20100532 A1 IT RM20100532A1 IT 000532 A IT000532 A IT 000532A IT RM20100532 A ITRM20100532 A IT RM20100532A IT RM20100532 A1 ITRM20100532 A1 IT RM20100532A1
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IT
Italy
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interactive
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iridescent
integrated system
fact
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IT000532A
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Inventor
Claudio Lucarelli
Valentina Mancori
Paolo Alberto Paoletti
Antonella Tuccani
Original Assignee
Interactive Systems S R L
Claudio Lucarelli
Paolo Alberto Paoletti
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Description

DESCRIZIONE
a corredo d'una domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“ABITO CANGIANTE INTERATTIVO PER EVENTI E SISTEMA INTEGRATO”
A nome di: Interactive Systems s.r.l., Claudio Lucarelli, Paolo Alberto Paoletti.
Inventori: Claudio Lucarelli, Valentina Mancori, Paolo Alberto Paoletti, Antonella Tuccani.
L’invenzione riguarda vestiti, capi d’abbigliamento e loro accessori, capaci di mutare vistosamente aspetto in maniera interattiva con chi lo indossa e con quanto lo circonda, al fine di assecondare ed enfatizzare lo svolgimento di cerimonie o eventi speciali, specialmente in corrispondenza dei momenti salienti.
Nessun brevetto conosciuto raggiunge le caratteristiche distintive dell’invenzione qui presentata, la quale non si limita banalmente ad illuminare vestiti e ninnoli, come per esempio piace al costume cinese che è fecondo di modelli di utilità.
Oggetto della presente invenzione è invece un sistema intelligente capace di valorizzare cerimonie ed eventi speciali allo scopo di renderli singolari ed irripetibili, grazie al comportamento cangiante ed interattivo di abiti e di altri oggetti, in grado di sortire effetti ineguagliabili e soddisfazione completa per i vari livelli di partecipazione che sono coinvolti. Per ottenere simili risultati non basta nemmeno un precedente brevetto IT 0001351371 dal titolo “SISTEMA INTERATTIVO DI SEGNALAZIONE PER GIOCHI DI SOCIETÀ” pure ideato da uno dei medesimi inventori per fini ludici, di socializzazione e di comunicazione sociale. Difatti la presente invenzione compie un sostanziale salto evolutivo, perché si rivolge ad ambiti molto più complessi e raffinati, dove non si tratta di far divertire la gente bensì di adempiere un protocollo di alta classe, precostituito e perfettamente coordinato.
Per meglio esporre gli aspetti distintivi dell'invenzione, conviene subito mostrare una sua specifica applicazione destinata ad un evento importante di carattere personale e sociale qual è il matrimonio. In Italia e nei Paesi Europei esso ha connotati assolutamente elevati e raffinati, dove l’abbigliamento richiede tessuti eccellenti e sartoria magistrale; vi orbita intorno una costante ricerca di elementi alla moda, pregiati e possibilmente originali, specie negli abiti da indossare e nei loro accessori, come pure nelle bomboniere, nelle partecipazioni eccetera; classe, gusto, sensibilità, emozione sono gli imperativi delle attività che si articolano in questo settore commerciale, dove imperscrutabili parametri possono segnare la differenza fra il successo e il fallimento. In un simile contesto l'introduzione di elementi innovativi è questione estremamente delicata e difficile, che trascende le questioni meramente tecnologiche dove normalmente un inventore si cimenta.
Possiamo allora dire che la riuscita pratica della presente invenzione, il suo successo e la sua applicazione industriale sono dovuti ad una felice combinazione di più fattori anche intangibili. Cerchiamo di spiegarne l'intreccio cominciando innanzitutto col definirli.
Sappiamo che un abito per cerimonia deve avere, oltre a materiali di qualità, anche un eccellente impatto visivo: ingredienti primari sono lucentezza, luminosità e colorazione dei tessuti, i quali si apprezzano nelle varietà di raso, bisso, organza, tulle, chiffon, taffetà, pizzo, macramè... Alcuni tessuti sono arricchiti con materiali eterogenei: come il lamé che incorpora fili argentati, o come il paillettes che include sottili dischetti vetrosi madreperlati, mentre altri più costosi incastonano cristalli e pietre pregiate. Per converso, incastonare luminarie, lampadine o LED rientra nell’accezione comune delle cose volgari: relegate a feste mascherate, attrazioni circensi o gadget per discoteca.
La presente invenzione sfida questo giudizio comune, perché introduce una nuova metodica che nobilita l’impiego di elementi elettroluminescenti per creare elementi di alta moda adatti a cerimonie solenni. Questo obiettivo, così impalpabile eppure tanto significativo sotto l’aspetto commerciale e industriale, nel caso del matrimonio è raggiunto combinando quattro espedienti: 1) l'abito della sposa, tradizionalmente chiaro, deve restare tale ma anche assumere intensità luminosa e tonalità cromatiche diverse durante il corso della cerimonia, preferibilmente in maniera morbida e sfumata per dare la sensazione che l'abito, nel suo “divenire”, si trasforma e partecipa compenetrandosi all’evento;
2) partendo da una finitura statica, l’abito assume gradualmente intensità luminose monocrome o anche policrome a seconda del momento storico vissuto da chi lo indossa; ciò grazie ad un tessuto doppio in grado d’intrappolare e diffondere luci e colori ivi creati: variabili in funzione della circostanza e-del gusto individuale; si ottiene così un risultato della giusta discrezione eppure fiabesco, raffinato ed elegante, originale perché personalizzato ed unico.
3) il comportamento cangiante dell’abito pup interessarlo per intero, oppure soltanto in parte, in una determinata zona, col patto però di affiancarvi una precisa relazione simbolica, confacente al contesto;
4) l’abito così cangiante non deve rimanere isolato (perché risalterebbe come un fenomeno da baraccone) ma deve avere intorno la presenza dì altri elementi idonei ad accompagnarlo, preferibilmente anch’essi cangianti, tali da creare un sistema armonico ad effetto ampliato. Dunque occorre in primo luogo impreziosire l'abito da cerimonia rendendolo mutevole e particolare sotto l’aspetto luminoso e cromatico. Però non in maniera generica e indiscriminata, come farebbero luci sempre accese o intermittenti o giochi di luce automatici, che sarebbero inaccettabili perché produrrebbero sensazioni artificiali di pessimo gusto e stancherebbero. Diversamente la luce deve esprimere e suscitare una sensazione, interpretare uno stato d’animo, sottolineare emotivamente un evento. Pertanto essa deve modificarsi sulla base di uno stimolo “intelligente” derivato da un apposito circuito elettronico computerizzato e miniaturizzato capace di fissare concetti di armonia che sortiscono bellezza: perciò luci e colori così generati si abbinano e adeguano con tessuti e manifatture che li incamerano secondo predefinìte regole di stile; e si abbinano e adeguano pure con l’illuminazione dell’ambiente esterno, che può mutare anche volutamente per mezzo di congegni azionabili a mano oppure automaticamente, potendo impiegare sensori, unità programmabili, telecomandi e computer. Un altro fattore connotativo importante sta nell’associazione di una simbologia precisa. Per chiarire questo concetto, a scopo semplificativo e non limitativo, immaginiamo un abito da sposo e quella parte in prossimità del petto, dove usualmente sta il taschino, con fazzoletto o fiore o gemma, ovvero la cravatta o la farfalla, con idoneo fermaglio prezioso sovente chiamato in gergo “punto luce". Orbene, un primo passo dell’invenzione consiste proprio nell'arricchire detto “punto luce” con un’effettiva sorgente di luce generata da LED o altri elementi luminescenti sapientemente confezionati in quel posto: la cui simbologia è evidente perché reiazionabile a cuore, batticuore, cuore in gola eccetera; il secondo passo dell’invenzione sta nel controllare l’accensione di detti elementi in maniera coordinata con le varie fasi della cerimonia nuziale mediante un circuito elettronico a ciò dedicato; il terzo passo sta nel corredare anche l’abito accanto -quello indossato dalla sposa- con un analogo elemento luminescente controllato con circuito come sopra; il quarto passo sta nei dispositivi interattivi che abilitano i due circuiti anzidetti ad accendere gli elementi citati. Questi quattro passi compendiano la formula vincente, sostanziata nella presente invenzione e così esprimibile: a) idonei elementi elettro-luminescenti determinano una visibile connotazione che mette in risalto almeno un punto dell'abito; punto cui si associa un significato simbolico;
b) detta connotazione si manifesta e sprigiona in precisate circostanze, per esempio durante il momento saliente del “sì” per accrescerne l'enfasi in maniera memorabile;
c) il fenomeno non resta isolato, essendo previsto tanto per l’abito dello sposo quanto per l'abito della sposa; dove, per esempio, il corpetto bianco in prossimità del petto assume localmente la colorazione rossa suscitata da un minuscolo LED rosso cucito dentro il tessuto all'altezza del cuore; e tale colorazione può manifestarsi ritmicamente per simboleggiare il battito cardiaco: ossia l’amore e l’emozione che tralucono e dirompono dal profondo, anche in sintonia con quanto esprime un elemento luminescente posto sull'abito dello sposo.
d) esiste un dispositivo interattivo capace di cogliere il “momento giusto” in cui attivare gli elementi elettro-luminescenti e il modo operativo; anche per evitare la banalità dell’accensione continua fin dall’inizio, ma al contrario sortire un effetto a sorpresa; tanto più efficace quando coincide con l’apice della celebrazione, dove solennità e attenzione sono al massimo livello e quindi i partecipanti non possono che interpretare tale effetto come ulteriore fattore di solennità. La Figura 1 schematizza una prima forma realizzativa dell’invenzione e piu in dettaglio la Figura 2 ne spiega la dotazione elettronica in riferimento all’esempio fin qui condotto e la Figura 3 riporta il relativo schema a blocchi semplificato all'essenziale. Ci sono, a titolo esemplificativo e non certo limitativo, uno o più elementi luminescenti 1 distribuiti nell’abito, ciascuno dei quali contiene essenzialmente uno o più LED miniaturizzati 2 ovvero altri trasduttori, aventi forma idonea per l’integrazione nel tessuto tramite eventuale supporto 3 disegnato per agevolare la cucitura o l'applicazione; essi sono collegati, per mezzo di sottili fili conduttori 4 pure cuciti al tessuto e preferibilmente ricoperti di teflon bianco o sostanza isolante ignifuga, al dispositivo distributore o driver 5 che eroga energia differenziata così da accendere detti elementi in maniera differenziata: vale a dire progressiva, sequenziale, combinata, interallacciata, in dipendenza di quanto ordina il circuito digitale o microcontrollore 6, operativo secondo programmi interni predisposti e secondo comandi ricevuti da un dispositivo interattivo con funzione di interfaccia col mondo esterno e perciò avente sensori e circuiti per ricevere 7 e per emettere 8 segnali e dati; l’intero complesso riceve energia da batterie 9 o alimentatore 10, usando tecniche di protezione elettronica e di protezione elettromeccanica come fusibili 11; i connettori 12 agevolano la separazione e ricombinazione delle varie parti componenti l'abito. Tutti i suddetti componenti sono noti nell’arte e sono impiegabili senza difficoltà dagli esperti del campo per attuare l'invenzione incardinata sulla metodica innanzi descritta, tenendo conto degli opportuni accorgimenti da adottare durante la fase d’integrazione elettronica coi delicati tessuti ed accessori di alta moda, da mantenere compatibili coi trattamenti di lavaggio e stiratura convenzionale, affinché il prodotto finale risulti affidabile, sicuro e di qualità totale. Il funzionamento interattivo del dispositivo d’interfaccia 7, 8 può includere svariate tecniche:
di tipo meccanico: ad esempio un interruttore incorporato nell’abito, dentro una tasca o altra parte comodamente accessibile, così da essere azionabile a mano con discrezione; di tipo magnetico: azionabile tramite lo sfioramento di un piccolo magnete, all’uopo incorporato in una manica dell’abito, oppure nei guanti o in qualche altro oggetto o accessorio;
di tipo radio, mediante-ricetrasmissione di segnali radio per attuare non soltanto le interazioni già dette ma pure telecomunicazioni, eseguibili da chi indossa l'abito anche in maniera riservata e nascosta per non disturbare, usando all'uopo speciali comandi per esempio integrati ai bottoni ed ovviamente microfono o altro trasduttore cucito nella manica.
di tipo optronico, infrarosso, ultravioletto, sonico, ultrasonico: cioè mediante trasduttori elettroottici o elettroacustici in grado di percepire o inviare segnali a breve distanza.
Queste ultime tecniche sono vantaggiose innanzitutto per la raffinata manifattura dell’abito stesso, il quale va inteso non come oggetto monolitico bensì come composizione di più coefficienti sapientemente coordinati che devono concorrere tutti insieme,· anche quando fisicamente separati, come ad esempio copricapi e calzature; per quest’ultimi, essendo sconveniente l’uso dei connettori 12, si può replicare la dotazione elettronica della Figura 2 opportunamente adattata, che diventa interattiva col resto proprio attraverso i dispositivi 7, 8. L’abito dunque risulta non solo cangiante ma anche interagente con guarnizioni, accessori e altri oggetti variamente dislocati. Anzi vi possono essere particolari e dettagli più importanti dell’abito in sé, perché una persona può anche optare per un abito semplicissimo e spendere di più per un accessorio che dà significato e valorizza il modesto abito; per esempio può scegliere la scarpa col bottone di allaccio in sembianza di "punto luce” rutilante come quello già considerato però con significato diverso, ovvero la scarpa col tacco riverberante come fosse quello principesco della favolosa Cenerentola; e coi dispositivi 7, 8 le scarpe possono essere anche interattive fra loro e per esempio brillare quando si toccano o battono in un certo modo. Si capisce che il senso dell'invenzione si allarga includendo effetti cangianti ed interattivi per accessori come borsetta, guanti, orecchini, collane, gioielli, diademi e simili inclusa l’acconciatura; specificamente il bouquet della sposa è un elemento fondamentale e altamente simbolico; mentre per lo sposo sono rilevanti il punto luce della cravatta e della spilla, i bottoni, i gemelli e le altre guarnizioni. Effetti ancor più formidabili si ottengono quando interagiscono oggetti simbolici di persone diverse che si avvicinano. Basta pensare al corpetto bianco della sposa già descritto al punto c) il quale prende a palpitare di rosso soltanto quando percepisce la vicinanza dello sposo, grazie appunto a dispositivi 7, 8 che si riconoscono a breve raggio.
Non soltanto i protagonisti della cerimonia ma anche altre figure possono volentieri indossare abiti cangianti interattivi: damigelle, paggetti, accoliti, testimoni... Oltre a funzionare individualmente, gli abiti possono influenzarsi fra loro per creare abbinamenti e consonanze particolari, grazie ai dispositivi 7, 8 e circuiti digitali 6 caricati con programmi specifici, previsti secondo l’invenzione. Inoltre gli abiti possono essere influenzati singolarmente o a gruppi da un altro dispositivo 8 esterno con circuiti annessi, per esempio tenuto in mano da un cerimoniere o assistente incaricato di azionare effetti speciali nel corso dell’evento, oppure sorretto da parete o da treppiede e connesso ad un computer dedicato a governare i congegni all’uopo previsti. Un effetto gradevole si ottiene per esempio adoperando un camminamento o una passerella che s’illumina progressivamente all’incedere della sposa, perché il suo abito dotato dei suddetti dispositivi interagisce coi dispositivi corrispondenti appositamente applicati alla passerella. E quando la sposa raggiunge l’altare -se opportunamente equipaggiato di analoghi dispositivi interattivi- anch'esso muta aspetto per accoglierla sfavillando. A corona può esserci tutto un insieme di cose che sembrano risvegliarsi: arredi, suppellettili e tendaggi che prendono luce e corpo, e che poi nel corso della cerimonia rimodulano le proprie sembianze in funzione dei vari momenti, congiuntamente ed armonicamente con la spettacolarità dell’abito magari con suoni, musiche, vapori e profumi che vengono fatti spandere nell'aria, così da creare effetti globali di grande atmosfera, ravvivando costantemente l’attenzione, la curiosità e la sorpresa dei partecipanti: testimoni di un evento estremamente personalizzato, coinvolgente e memorabile. Naturalmente tutto quanto può essere gestito e coordinato su base computer, predisponendo appositi programmi software, i quali altresì consentono di generare tutta una serie di simulazioni virtuali prima dell'evento, così da visualizzare in anticipo gli effetti che gli sposi desiderano vivere e condividere, e quindi consentire loro di scegliere e personalizzare in maniera unica l'avverarsi del loro giorno più bello. E per organizzarlo al meglio, sono ideate apposite “carte” interattive con chip e tecnica senza fili che contengono programmi e codici dei suddetti effetti: da distribuire in anticipo alle persone che verranno con abiti interattivi affinché ne impostino il comportamento coordinato; ma anche da distribuire dentro un fazzoletto personalizzato a tutti gli invitati, per esempio, affinché ne ricavino informazioni utili a raggiungere l’evento nonché a trovare facilmente i posti loro assegnati resi singolarmente interattivi con detta carta, per mezzo di appositi dispositivi espressamente applicati ad essi. I momenti salienti della cerimonia, ripresi con mezzi multimediali, possono essere selezionati, combinati e memorizzati velocemente dentro appositi circuiti elettronici applicati a bomboniere e omaggi, che già subito dopo la cerimonia possono essere distribuiti agli invitati, ma che hanno la novità di essere personalizzabili ed attivabili solo in un momento particolare successivo: ad esempio durante il ricevimento quando la sposa arriva e passa a “toccarli”, magari servendosi di un guanto o di un ventaglio o di un altro accessorio recante un magnete che faccia scattare il contatto di attivazione, o mediante altra tecnica del proprio dispositivo 7, 8. Ovviamente il medesimo concetto di accensione interattiva al passaggio dell’abito di una persona speciale può estendersi alle suppellettili, agli arredi, agli addobbi, ai tendaggi... per creare un clima vibrante, di attesa, di emozione, di partecipazione... Un sistema integrato così concepito è valido anche per qualsiasi palcoscenico ed in particolare per valorizzare le sfilate di alta moda, perché le collezioni proposte dai vari stilisti possono essere accompagnate da proiezioni di fondo, esplicative degli autori e dei modelli, che si accendono e susseguono in maniera automatica e correlata al passaggio dei rispettivi abiti sulla passerella.
Ed infine il medesimo concetto si può applicare ad oggetti particolarmente significativi: ad esempio la coppa che sfavilla e prende vita quando sente arrivare il campione; il trofeo che rifulge di nuova luce quando passa da un vincitore ad un altro successivo; il diadema che sfolgora appena lo calza la reginetta vincitrice di un concorso... anche a scopo pubblicitario. Si arguisce dunque che il concetto di abito cangiante interattivo e di sistema che coinvolge gli oggetti circostanti, inizialmente considerato con l’esempio degli sposi e del matrimonio, possiede invece una valenza applicativa molto più ampia, perché con le debite modifiche, mutatis mutandis, esso si dilata su svariate altre occasioni sia religiose sia sociali -battesimi, comunioni, cresime, fidanzamenti, nozze, ricorrenze, onomastici, compleanni, anniversari- sia civili sia militari -premiazioni, nomine, riconoscimenti, commemorazioni...
Perfino una celebrazione funebre può diventare più gradevole e trasformarsi psicologicamente, perché l'invenzione può contribuire per esempio a rendere il feretro meno “freddo”, con l’espediente di conferirgli opportune variazioni cromatiche che ne mitigano la rigidità e quasi lo rendono ancora palpitante fra i congiunti, infondendo al tempo stesso il senso della bellezza dei colori che allietano l’animo. Le sensazioni positive così stimolate possono essere replicate anche in seguito per confortare chi rimane solo, ad esempio suscitando i medesimi ritmi e toni cromatici usati durante la funzione come se fossero “personali” del defunto e con essi “animare" l'urna, la lapide, il sepolcro, contestualmente all’avvicinarsi del congiunto, e lui solo, recante appunto un abito, indumento o altro oggetto interattivo come innanzi descritto. Ulteriori forme e varianti realizzative dell’abito cangiante interattivo riguardano attività sociali di tono minore: ad esempio, nel campo del turismo e delle esplorazioni, la guida ed il gruppo possono indossare, sempre secondo l'invenzione, indumenti interattivi in forma di gilet, cappelli, sciarpe eccetera, allo scopo di identificarsi, comunicare e ritrovarsi, decidendo criteri e modalità di riconoscimento specifici e personalizzati, adattivi alle situazioni e alle esigenze; ad esempio, durante la visita ad una galleria d’arte, l’abito interattivo provvisto di auricolare può comunicare, a chi lo indossa, le spiegazioni della guida che sta più avanti captate via radio, ma anche messaggi trasmessi da dispositivi interattivi eventualmente abbinati alle singole opere d’arte. Specialmente in occasione di convegni o ricevimenti affollati, abiti e indumenti interattivi possono favorire la socializzazione fra individui, interagire con apparecchi e dispositivi predisposti, ad esempio, per l’assegnazione dei posti e in particolare coi tableau delle tavole apparecchiate, con le sedie e perfino coi piatti delle vivande: funzione molto utile e talvolta anche vitale per scongiurare malori da intolleranze alimentari: poiché è sufficiente applicare ad ogni piatto un minuscolo dispositivo interattivo -microchip- emanante un codice associato alle vivande e relativi ingredienti, affinché quel codice, percepito in prossimità del piatto dall'indumento interattivo personalizzato, produca in questo un allarme “riservato” in caso di ingredienti proibiti, come lo zucchero per un diabetico, il glutine per un celiaco eccetera.
L’abito cangiante interattivo dimostra utilità anche nello sport, per distinguere e vivacizzare campioni, ruoli e squadre; e può avere rilevante funzione sanitaria: ad esempio per manifestare subito una sopravvenuta condizione di rischio fisiologico, rilevata da sensori elettromedicali applicati attraverso l’abito stesso, il quale conseguentemente s'illumina ed emette allarme.
Nel settore della discesa subacquea il discorso si applica alla muta: da rendere cangiante ed interattiva sia per comunicare visibilmente fra compagni sia per segnalare subito l'insorgenza di criticità o malori. Ancora, un abbigliamento cangiante ed interattivo è pensato per scongiurare incidenti fra gli amanti della caccia -i quali sovente scambiandosi per animali si sparano a vicenda- mentre invece, equipaggiati secondo l’invenzione, hanno la facoltà di riconoscersi distintamente non appena si trovano a distanza troppo ravvicinata e pericolosa, in virtù di un radiosegnale emesso da ciascun abito e captabile da un altro abito nei paraggi.. Infine il discorso può spingersi fino alla biancheria intima, che può diventare brillante e cangiante su comando. L’energia elettrica necessaria al funzionamento dell'abito cangiante interattivo può derivare da varie sorgenti, preferibilmente da piccole batterie anche ricaricabili alloggiate in una tasca. Batterie speciali sono previste per abiti o indumenti che devono funzionare in casi d’emergenza o soltanto per una volta, come per esempio vesti o giubbe di salvataggio in dotazione ai natanti: questi indumenti rimangono inattivi anche per anni e si spera che non servano mai; però al bisogno devono prontamente illuminarsi e attivare anche un trasmettitore o localizzatore radio per agevolare i soccorsi; ciò si ottiene automaticamente con l'impiego di una pila elettrochimica innescabile ad acqua, ad esempio del genere alluminio-aria, cioè fatta con polvere di carbone attivo e sale e carta che separano due elettrodi con alluminio, congegnata in modo che, quando arriva dell'acqua che bagna la carta e scioglie il sale, allora s’innesca la reazione chimica che genera elettricità e mette direttamente in funzione i dispositivi collegati ad essa. Lo stesso concetto vale per altri indumenti di tipo usa e getta che pure sono suscettibili di cambiamento e comportamento interattivo, ad esempio pannolini, assorbenti intimi e perfino cerotti, Figura 4, strutturati in modo tale che appena bagnati da liquidi fisiologici generano elettricità per attivare segnalatori locali ovvero allarmi a distanza per mezzo di minuscoli telecomandi incorporati 8. In ultimo consideriamo il dramma i tanti motociclisti che in caso d'incidente non ricevono tempestivo soccorso e rischiano conseguenze fatali. La presente invenzione identifica un nuovo prezioso indumento cangiante interattivo, costituito da un casco equipaggiato con la dotazione elettronica della Figura 2, 3 opportunamente riadattata e col dispositivo 7, 8 più sofisticato: comprendente anche un sensore d’urto o accelerometro, un localizzatore satellitare GPS, un trasmettitore codificato per telefonia cellulare ed eventualmente delle microcamere multimediali; tale che in caso d’incidente l’urto del casco è rilevato dal sensore suddetto, che abilita il circuito 6 a comporre ed inviare automaticamente alla Polizia una telefonata con messaggio registrato che comunica la posizione misurata dal GPS ed eventualmente le immagini video registrate poc'anzi, comandando al tempo stesso l’accensione di potenti elementi luminescenti 1 distribuiti tutt'intomo al casco per richiamare l’attenzione di chi passa. La batteria 9 può essere tenuta sempre carica usando un pannello fotovoltaico applicato sul casco. Il discorso si estende facilmente a considerare tute per lavori speciali nonché capi per disabili, dove grazie af dispositivi d'interfaccia 7, 8 si possono considerare integrati a piacere sensori personali, elettromedicali, ambientali, nonché trasduttori di vario tipo, anche elettrotermici e vibrazionali, utili ad esempio per orientare un non vedente mediante sensazioni tattili preparate in maniera intelligente ad opera del circuito digitale 6 in funzione dell'ambiente esterno rilevato dai sensori.
In definitiva si evince che la presente invenzione può assumere numerose forme realizzative, caratterizzate da prestazioni e scopi diversi, contemplando materiali e tecnologie variamente specializzate. Al riguardo l'inventore predilige l'impiego di elementi elettroluminescenti cangianti ad alta efficienza: come i LED a semiconduttore omogenei o differenziati per luminanza e cromatismo, i fili al fosforo che brillano in funzione delia tensione alternata applicata, le fibre e fasce di polimeri ad eccitazione elettrica che sono soffici e modellabili a piacimento; altri elementi come per esempio laser o ultravioletto si possono usare per suscitare interazioni speciali: ad esempio, sistemati nella superficie interna di una gonna, possono suscitare brillantezze ultraluminose su particolari tessuti delle calze. Considerato poi che in generale un abito è scomponibile in varie parti, anche la dotazione elettronica dev’essere sezionarle, modulare, riconfigurabile e riparabile facilmente, e per questo motivo richiede connettori 12 a presa sicura ed anche a sgancio rapido, specie per quelle parti maggiormente soggette ad essere sfilate e distaccate, anche distrattamente, come giacca o cappello, al fine di evitare spiacevoli strappi.
Si è scelto di dare spiegazioni su molteplici dettagli ed applicazioni dell’invenzione presentata, ad evitare di essere copiata e mistificata anche avvalendosi del solo modo d'uso.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Abito cangiante interattivo e sistema integrato, che si caratterizza per .il fatto di essere interagente ed armonizzato fra le sue parti costitutive, ovvero con chi lo indossa, ovvero con altri abiti analoghi, ovvero con altri oggetti predisposti, ovvero con una pluralità di essi coordinati in un ambiente controllato per creare un contesto globalmente armonizzato, in grado di valorizzare cerimonie ed eventi speciali allo scopo di renderli singolari ed irripetibili, grazie al comportamento cangiante dei tessuti in funzione del momento che si vive, secondo criteri interattivi ideati per sortire effetti ineguagliabili, anche programmabili su base computer mediante software idoneo, con la possibilità di compiere simulazioni virtuali prima dell'evento e visualizzare in anticipo gli effetti desiderati al fine di scegliere e personalizzare in maniera unica lo svolgimento atteso; essendo detti tessuti arricchiti con elementi elettroluminescenti (1, 2) dotati di supporto per la cucitura (3) e collegati a mezzi conduttori (4) pure cuciti o intessuti e necessari a prelevare energia elettrica differenziata erogata da uno o più dispositivi distributori o driver (5) governati da uno o più annessi circuiti digitali (6) operativi secondo programmi specifici internamente predisposti e secondo comandi ricevuti da dispositivi d'interfaccia (7, 8) comunicanti col mondo esterno mediante segnali prestabiliti, determinati per azionamento meccanico di interruttori o pulsanti, ovvero per effetto meccanico, elettromeccanico, magnetico, elettromagnetico, elettrico, elettroottico, elettroacustico, elettrotermico, elettrochimico, radioelettrico; con possibilità di comunicare messaggi mediante idonei trasduttori anche multimediali e miniaturizzati pure integrati nell’abito; mentre l'intero complesso riceve energia da batteria (9) o da alimentatore elettrico (10) anche fotovoltaico tramite dispositivi di protezione (11) contro sovracorrenti e cortocircuiti; e le parti sono facilmente componibili e configurabili grazie a connettori (12) a presa sicura e a sgancio rapido.
  2. 2. Abito cangiante interattivo e sistema integrato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti dispositivi d'interfaccia (7, 8) comprende almeno un mezzo d’interazione con elementi esterni, allo scopo di rendere interattivo l'abito, o anche un suo accessorio, o anche un altro abito, o anche un altro oggetto circostante, in maniera diretta oppure indiretta tramite dispositivi ripetitori o trasduttori, operando anche su base computerizzata programmata (6) integrata e miniaturizzata, per concorrere alla generazione di effetti scenici armonizzati e coordinati secondo indirizzi stilistici, protocolli, linee guida.
  3. 3. Abito cangiante interattivo e sistema integrato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato da una nuova metodica che nobilita l’impiego di elementi elettroluminescenti per creare proposte di alta moda, attraverso la combinazione di espedienti che prescrivono variazioni di intensità luminosa e di toni cromatici differenziati in maniera morbida, sfumata, progressiva, sequenziale, combinata, interallacciata, con enfasi in coincidenza di precisati avvenimenti o secondo il momento storico che si vive, grazie ad un tessuto doppio in grado d’intrappolare e diffondere luci e colori appositamente creati, mutevoli e adeguabili a seconda delle circostanze e del gusto individuale, tanto da ricavare risultati efficaci e perfino fiabeschi senza rinunciare alla giusta discrezione, raffinatezza ed eleganza, in un compendio originale perché personalizzato ed unico; dove l’abito può assumere un comportamento cangiante per intero, oppure limitato a qualche determinata zona, con associazione di precise relazioni simboliche confacenti al contesto; dove infine l’abito cangiante va inserito in uno scenario dove sono presenti idonei oggetti e motivi per accompagnarlo, preferibilmente anch’essi cangianti e tali da creare un sistema armonico ad effetto ampliato.
  4. 4. Abito cangiante interattivo e sistema integrato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di sprigionare luminosità e colore in maniera tale da esprimere e suscitare sensazioni, interpretare stati d’animo, sottolineare emotivamente gli eventi, per la capacità di mutare aspetto sulla base di comandi “intelligenti" forniti da un apposito circuito digitale (6) computerizzato e miniaturizzato incluso nell’insieme, anche interattivo col mondo esterno tramite almeno un dispositivo d’interfaccia (7, 8), potendo perciò tenere conto anche dell’illuminazione ambientale, che può mutare anche volutamente; come in particolare una passerella che può illuminarsi progressivamente all’incedere della sposa perché l’abito da lei indossato è dotato del suddetto dispositivo (7, 8) che interagisce con altri dispositivi corrispondenti appositamente applicati alla passerella; e quando la sposa raggiunge l’altare anch'esso analogamente può mutare aspetto per accoglierla sfavillando; e similmente può fare un insieme di cose intorno: arredi, suppellettili e tendaggi, che poi nel corso della cerimonia rimodulano le proprie sembianze in funzione dei vari momenti in sintonia col mutare dell’abito; e contestualmente possono essere emanati suoni, musiche, vapori e profumi per stimolare l’attenzione nonché creare effetti globali di grande atmosfera anche all’aperto.
  5. 5. Abito cangiante interattivo e sistema integrato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di incorporare in maniera sia statica sia dinamica i dettami e i gusti della moda, che in un primo tempo sono opportunamente “tradotti" e calati nei circuiti computerizzati (6) e che in un secondo tempo sono estrinsecati dagli elementi elettroluminescenti (1, 2) o anche altri trasduttori allo scopo di dare vita ai tessuti secondo l’ispirazione artistica degli stilisti.
  6. 6. Abito cangiante interattivo e sistema integrato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di assumere e presentare un comportamento preordinato per mezzo di circuiti computerizzati (6) che con idonea interfaccia (7, 8) possono essere programmati dall'esterno anche usando apposite "carte” interattive con chip e tecnica senza fili, le quali contengono programmi e codici per configurare rapidamente il predetto comportamento, le quali quindi sono molto utili e comode specie nel caso di più abiti da abbinare; essendo dette “carte" confezionate in modo personalizzato, anche dentro fazzoletti da distribuire agli invitati, includendovi informazioni, dati utili, codici d’accesso individuali e simili; potendo ulteriormente sfruttare le proprietà interattive di dette “carte” per svariate altre funzioni di utilità, come ad esempio trovare facilmente i posti assegnati ai ricevimenti per mezzo di appositi dispositivi espressamente applicati in detti posti nonché lungo il percorso da seguire per raggiungerli.
  7. 7. Abito cangiante interattivo e sistema integrato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di riproporre i momenti salienti della cerimonia combinati e memorizzati in circuiti elettronici applicati a bomboniere ed oggettistica da regalo, che possono essere distribuiti agli invitati con la novità di essere personalizzabili ed attivabili solo successivamente, in un momento particolare, quando la sposa arriva e passa a “toccarli” servendosi di un fenomeno interattivo appositamente predisposto.
  8. 8. Abito cangiante interattivo e sistema integrato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere realizzabile con svariati materiali e fatture per adattarsi e soddisfare eventi di alta moda, cerimonie, celebrazioni, ricorrenze, convegni, collettivi, gruppi turistici, squadre sportive eccetera; con la capacità d’interagire con oggetti predefiniti: come le opere d’arte di una rassegna, come i segnaposto di un’assemblea o di un ristorante, come i piatti e contenitori di vivande, come i sensori elettromedicali e sanitari, eccetera.
  9. 9. Abito cangiante interattivo e sistema integrato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di possedere batterie innescabili ad acqua per applicazioni come equipaggiamento attivo di sicurezza e soccorso, come pannolini e indumenti consumabili sanitari capaci di produrre avvisi automatici, anche personalizzati, eccetera.
  10. 10. Abito cangiante interattivo e sistema integrato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere provvisto di elementi elettroluminescenti cangianti ad alta efficienza: come i LED a semiconduttore, i fili al fosforo che brillano in funzione della tensione alternata applicata, le fibre e piastre di polimeri ad eccitazione elettrica che sono soffici e modellabili a piacimento per assumere le più svariate forme; nonché provvisto di trasduttori speciali, come laser o ultravioletti per sortire interazioni particolari con tessuti ed oggetti sensibili, come riscaldatori o vibratori, anche per creare sensazioni tattili, anche in abbinamento a sensori ambientali e allarmi per ausilio ad invalidi e disabili, potendo includere mezzi multimediali e satellitari.
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