ITRM20090510A1 - Apparecchiatura atta al taglio preciso di sringhe usa e getta per ottenere provette per centrifugazione sigillate di differenti lunghezze - Google Patents

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ITRM20090510A1
ITRM20090510A1 IT000510A ITRM20090510A ITRM20090510A1 IT RM20090510 A1 ITRM20090510 A1 IT RM20090510A1 IT 000510 A IT000510 A IT 000510A IT RM20090510 A ITRM20090510 A IT RM20090510A IT RM20090510 A1 ITRM20090510 A1 IT RM20090510A1
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Sergio Boemi
Maria Desantis
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Sergio Boemi
Maria Desantis
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Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
"Apparecchiatura atta al taglio preciso di siringhe usa-e-getta per ottenere provette per centrifugazione sigillate di differenti lunghezze "
CAMPO TECNICO E DEFINIZIONI— Secondo una comune definizione, una siringa è una semplice pompa a pistone consistente in un pistone che si adatta con precisione all’interno di un tubo. Il pistone può essere tirato e spinto all’interno del tubo cilindrico (il cilindro), consentendo alla siringa di aspirare o espellere un liquido o un gas attraverso un orifizio posto all’ estremità aperta del tubo. L’estremità aperta può adattarsi ad un ago ipodermico, un ugello, o un tubo, per permettere di dirigere il flusso dentro e fuori dal cilindro. Le siringhe sono spesso usate per somministrare iniezioni, applicare composti e misurare dei liquidi. Le siringhe ipodermiche sono usate con gli aghi ipodermici per iniettare liquidi o gas all’ interno di tessuti del corpo, o per rimuoverli dal corpo. L’iniezione d’aria è in tali casi indesiderata, poiché la presenza di aria nel circolo sanguigno può causare embolia gassosa; l’aria può anche causare una contaminazione da muffe, virus, batteri e gas atmosferici del contenuto della siringa. Il cilindro della siringa è costituito da plastica o vetro, di solito ha delle tacche graduate che indicano il volume del fluido nella siringa, ed è quasi sempre trasparente. Le siringhe di vetro possono essere sterilizzate in autoclave, ma la maggior parte delle siringhe mediche moderne sono di plastica con un pistone di gomma, perché questo tipo sigilla molto meglio tra il pistone ed il cilindro, e perché esse sono abbastanza economiche da poter essere gettate via dopo essere state usate solamente una volta, riducendo il rischio di diffondere patologie trasmissibili attraverso il sangue. Secondo una definizione comune, una provetta, anche nota come tubo di cultura o tubo di saggio, è un pezzo comune di vetreria da laboratorio che consiste in un pezzo simile ad un dito come forma e dimensioni, di vetro o di plastica trasparente, aperta in cima, di solito con un fondo rotondo ad U. Le provette sono disponibili in una varietà di lunghezze e dimensioni, tipicamente larghe da 10 a 20 mm e lunghe da 50 a 200 mm. In cima all’apertura è spesso presente un bordo arrotondato per aiutare a versare fuori il contenuto. Alcune provette hanno il fondo piatto; altre sono filettate in cima per poter essere chiuse con un tappo a vite, e sono usate spesso per la conservazione di campioni biologici. Altre provette hanno un fondo conico, e sono usate particolarmente in centrifugazione per separazione di precipitati, cellule, sospensioni. Le provette sono usate estesamente dai chimici per contenere, miscelare, scaldare piccole quantità di prodotti chimici solidi o liquidi, specialmente per esperimenti e saggi qualitativi. Il loro fondo rotondo e i lati diritti minimizzano la perdita di massa quando si versa, le rende più facili da pulire, e permette un comodo controllo del contenuto. I tubi da coltura sono spesso usati in biologia per maneggiare e coltivare tutti i tipi di organismi viventi, quali muffe, batteri, virus, pianticelle, frammenti di piante, ecc.; e in medicina e nella scienza forense per conservare campioni di sangue o di altri fluidi. I tubi da coltura per biologia sono di solito fatti in plastica trasparente (come polistirene o polipropilene) per stampo ad iniezione, sono di solito sterili, e spesso sono gettati via dopo l’uso. Secondo una comune definizione, la centrifugazione è un processo in cui un apparato, generalmente mosso da un motore elettrico, mette in rotazione un oggetto intorno ad un asse fisso, applicando una forza perpendicolare all’asse stesso. La centrifugazione funziona usando il principio di sedimentazione, dove l'accelerazione centrifuga fa sì che le particelle più pesanti si muovano in fuori lungo la direzione radiale, verso il fondo della provetta. Nelle configurazioni tipiche, la centrifuga ha un'unità rotante, chiamato il rotore, che contiene dei fori fissi. Le provette sono poste in tali fori, e il rotore è posto in rotazione. Poiché la forza centrifuga è nel piano orizzontale le particelle devono percorrere solamente una piccola distanza prima di colpire la parete, e cadere sul fondo. Centrifughe semplici sono molto usate in chimica, biologia, e biochimica, sia per preparativa che per scopi analitici, per isolare e separare delle sospensioni. Esse comprendono un rotore che contiene di solito due, quattro, sei, o più fori numerati nei quali sono posti i campioni contenuti in provette da centrifuga. Come su riportato, siringhe e provette sono generalmente considerate oggetti diversi, con usi e geometrie diversi. In un certo numero di casi operativi pratici, in laboratori chimici o biochimici, uno o più liquidi o 3 sospensioni sono posti in una siringa, per campionare, dosare, mescolare, e sono poi trasferiti in provetta, per effettuare una reazione, o per mescolare ulteriormente, o per centrifugare. Durante tali trasferimenti, possono sorgere dei problemi. Se un liquido sensibile all'aria è contenuto nella siringa, un trasferimento in una provetta può essere effettuato solamente in un'atmosfera controllata,
o sotto vuoto. Se un materiale biologico è presente nella siringa, può insorgere una contaminazione dei materiali biologici da muffa, batteri, virus o spore fungine presenti nell'aria; in tali casi l'operazione di trasferimento dovrebbe essere compiuta in un ambiente sterile. Se dei materiali pericolosi, come una sospensione radioattiva o un campione biologico infettivo sono contenuti nella siringa, una contaminazione del laboratorio e/o degli operatori è possibile durante il trasferimento dalla siringa. In un certo numero di casi operativi pratici, sarebbe perciò estremamente desiderabile compiere il minor numero possibile di trasferimenti di un liquido o sospensione, da ima siringa a una provetta, o ad altri contenitori di laboratorio. -ESPOSIZIONE DELL’INVENZIONE E DEL MODO MGLIORE PER REALIZZARLA — La presente invenzione espone la realizzazione e uso pratico di un'apparecchiatura, volta alla trasformazione di una siringa di plastica in una provetta sterile sigillata che può essere usata in una successiva centrifugazione. L'apparecchiatura può essere usata con ogni tipo, diametro e dimensione di siringa di plastica, è sicura, semplice da usare, e permette la trasformazione di una siringa in una provetta da centrifugazione di lunghezza variabile. L'invenzione consiste fondamentalmente in un attrezzo da presa manuale, simile ad un paio di pinze o un forcipe, nel quale il perno è più vicino all’estremo ove si effettua la presa. L'apparecchiatura può essere descritta con riferimento alla Figura 1. Ad un braccio della pinza (A) è fissato un cilindro cavo per il fissaggio (B) il cui asse è trasversale, il più precisamente possibile, al'asse del braccio della pinza, il cui diametro interno è esattamente equivalente al diametro esterno della siringa che deve essere trasformata (G), e di lunghezza minore della lunghezza di detta siringa. Al secondo braccio della pinza è fissato un arco sagomato a C (C), fatto di un materiale elettricamente isolante, come 4 plastica o ceramica; tra i bracci dell' arco sagomato a C è fissato e teso un filo (D), fatto di un materiale conduttore di elettricità e resistente alle alte temperature (tipicamente, un sottile cavo di acciaio o un filo Ni-Cr). Il filo è tenuto in tensione da una molla metallica attaccata (S); il filo dell'arco è diretto verso l'intemo della pinza La posizione dell'arco sulla pinza è tale che, quando la pinza viene chiusa, il filo metallico sfiora, senza toccarlo, un estremo del cilindro di fissaggio posizionato sul braccio opposto. I due estremi del filo metallico sono fissati a due cavi conduttori (E) connessi ad un alimentatore elettrico (F) che fa fluire una corrente variabile a bassa tensione, diretta o alternata, nel filo metallico, elevando la temperatura di detto filo. Durante l'operazione di taglio, l'orifizio della siringa che contiene la soluzione da centrifugare viene chiuso da un tappo femmina sterile; la siringa è inserita poi nel foro del cilindro di fissaggio, ed è tenuta in posizione dall'attrito tra il cilindro di fissaggio e il corpo di plastica della siringa; alternativamente, detta siringa può essere tenuta in posizione da una vite filettata sul cilindro di tenuta. Quando la corrente fluisce nel filo metallico fissato all’arco sagomato a C, il filo è scaldato rapidamente. Chiudendo la pinza, il filo di metallo caldo fonde e taglia la siringa (taglio a filo caldo) in due parti (H e L). Il filo taglia nello stesso tempo l'asta del pistone e il cilindro della siringa, cosi che il fondo del cilindro della siringa e l'asta del pistone si trovano sullo spesso piano dopo il taglio. La parte della siringa (L) opposta al lato che contiene l'orifizio viene scartata, mentre la parte della siringa che contiene il liquido (H) è conservata; essa può essere inserita direttamente in una centrifuga, con l'orifizio verso l’alto, ed usata per la centrifugazione, come una comune provetta da centrifuga Una seconda visione in prospettiva dell'apparecchiatura è mostrata in Figura 2. Durante la centrifugazione, gli estremi tagliati dell'asta del pistone e del cilindro della siringa (vedi H in Figura 1) sono entrambi in contatto col fondo del contenitore della provetta nella centrifuga, così che la forza centrifuga durante la centrifugazione non può in alcun modo muovere il pistone dalla sua posizione originaria. Dopo la centrifugazione il precipitato originariamente contenuto nel liquido è raccolto sul pistone di gomma della siringa, ed il liquido supernatante può essere separato facilmente connettendo 5 al'orifizio maschio della siringa un connettore femmina-femmina, e poi una seconda siringa vuota, ed espellendo il liquido tirando il pistone della seconda siringa. Ancora più efficientemente, una “luer activated check valve” viene usata invece di un semplice tappo, per chiudere l'orifizio della siringa da trasformare; in tal modo l'orifizio della siringa è tenuto normalmente chiuso, ma un accesso facile e sigillato al liquido può essere compiuto inserendo nella “luer activated check valve” l'orifìzio maschio di una seconda siringa, e tirando il pistone di questa seconda siringa. Il cilindro di fissaggio dell'apparecchiatura per il taglio qui descritta può essere costruito con diametri interni diversi per accogliere siringhe con diversi diametri; muovendo la siringa all’ interno del cilindro, possono essere tagliate facilmente diverse lunghezze della siringa, ottenendo cosi provette di lunghezze diverse. L'apparecchiatura permette la trasformazione della siringa senza alcun contatto del liquido con l'operatore o con l'atmosfera; in tale modo la possibilità di una contaminazione incrociata con materiale radioattivo o biologico è realmente minimizzata, e si evita la necessità di compiere operazioni di trasferimento da una siringa ad una provetta in un ambiente sterile o
STATO DELL'ARTE— Nel brevetto CN 2912662 è descritto un modello di utilità che consiste in una siringa di duplice uso, che non solo può essere usato come siringa ma anche come provetta. La siringa usa-e-getta è composta da un tubo, un cilindro, una testa ed un pistone, e l’esterno del pistone è connesso con un tappo di copertura accoppiato e inserito con il pistone. La soluzione proposta non è nulla più della proposta di uso di un tappo sull'orifizio della siringa. Nessuna menzione di alcun attrezzo o metodo per una trasformazione della siringa per uno specifico uso è menzionata, e nessuna soluzione tecnica o proposta, differente da un semplice uso alternativo di una siringa convenzionale, è avanzata. I problemi da risolvere per ottenere da una siringa un'apparecchiatura economica per un centrifugazione sigillata sterile non sono in alcun modo affrontati o discussi. Anche nel brevetto CN 2360091 è descritta una siringa usata anche come provetta, definibile come apparato medico. Il modello di utilità è caratterizzato dal fatto che il 6 cilindro della siringa è connesso con un tappo usato per sigillare l’aperture dell’orifizio dopo avere estratto la testa dell’ ago. Anche in questo brevetto la soluzione proposta non è nulla più della proposta di uso di un tappo a chiusura della siringa. Nessuna menzione di alcun attrezzo o metodo per una trasformazione della siringa per lo specifico uso è menzionata, e nessuna soluzione o proposta diversa da un uso alternativo di una siringa convenzionale è avanzata. I problemi dar risolvere per ottenere da una siringa un'apparecchiatura economica per un centrifugazione sigillata sterile non sono in alcun modo affrontati o discussi. Nel brevetto CN 2376867 è descritto un apparato per il campionamento di sangue venoso che usa un cilindro da siringa come provetta, e che appartiene alla classe degli apparati medici. Il modello di utilità comprende un cilindro, e un pistone all' del cilindro che è fissato su un manico d’asta, un ago, un tappo posto sull’ago, ed un incavo per l’entrata dell’aria sulla parte superiore del cilindro. Dopo che il campionamento di sangue è completato, l’ago del modello di utilità può essere tolto, il tappo viene posto sull’orifizio della siringa, il manico dell’asta può essere estratto, ed il cilindro della siringa può essere usato come provetta. Anche in questo brevetto la soluzione proposta non è nulla più della proposta di uso di un tappo sull’orifizio della siringa. Nessuna menzione di alcun attrezzo o metodo per ima trasformazione della siringa per uno specifico uso è esposta, e nessuna soluzione o proposta diversa da un uso alternativo di una siringa convenzionale viene avanzata. I problemi da risolvere per ottenere da una siringa un'apparecchiatura economica per una centrifugazione sigillata sterile non sono in alcun modo affrontati o discussi. Il brevetto CN2547330 rivendica una siringa speciale che comprende un tubo ed un pistone. In questa siringa quando il pistone è collegato al fondo del tubo, la parte più lunga del pistone fuori dal tubo non è maggiore di 1 centimetro, ed il diametro del manico non è maggiore di 0.5 centimetri. La siringa può essere posta in un centrifuga direttamente per operazioni di centrifugazione, dopo avere estratto dei campioni con la siringa. Nel testo o nelle rivendicazioni nessuna menzione di alcun attrezzo o metodo per la trasformazione di una siringa per lo specifico uso è esposta. La siringa speciale proposta descrive un'apparecchiatura nella quale il 7 pistone è posto sempre sul fondo del tubo della siringa; il volume totale della siringa è quindi sempre lo stesso, e l'ingresso di aria al di sopra del liquido è liberamente permesso, perdendo così la sterilità del contenuto della siringa. Una possibile soluzione tecnica per ottenere una provetta realmente sigillata non è esposta, discussa o considerata. Nel brevetto CN 2378055 viene descritta una siringa con duplice scopo che comprende una testa, un tubo ed un pistone del tubo, dove la parte finale di uno degli estremi del tubo ha una testa piatta, il centro della testa piatta è provvisto di un foro circolare di collegamento; l estremo di connessione della testa è provvisto di una testa di collegamento convessa, ed il diametro esterno della testa di collegamento convessa è accoppiato col diametro interno del foro circolare di collegamento; il centro dell’asta del pistone è provvisto di un tubo di sfiato che longitudinalmente penetra attraverso l intero pistone, ed un tappo di chiusura è sistemata sul fondello di spinta del pistone. L'invenzione descrive fondamentalmente una siringa a doppio compartimento, che non può essere usata per lo scopo di una centrifugazione, e in cui il liquido non può essere trasferito ad ima siringa o un contenitore diverso in condizioni sterili, ma deve essere tenuto nel compartimento interno della stessa siringa. La separazione del supe liquido (che è un passo fondamentale nell'operazione di centrifugazione) dopo un possibile centrifugazione della siringa, non potrebbe mai essere possibile in questo apparato, a causa del fatto che il foro del secondo compartimento sarebbe coperto dal precipitato. Nel brevetto CN 2333350 viene descritta una siringa a provetta per prelievo sanguigno, composta di un tubo, una testa, un’asta di aspirazione anteriore e posteriore. Il modello di utilità è caratterizzato dal fatto che un tubo a soffietto della testa è connesso con la testa ed un piccolo manicotto per la chiusura inferiore; il tubo è provvisto di un anello di chiusura in gomma; un piccolo foro posto sull'anello di chiusura in gomma è connesso con l’asta anteriore; l’asta di tiraggio anteriore è impegnata mutuamente con l’asta di tiraggio posteriore; il piccolo tubo di chiusura inferiore è provvisto di cuscinetto di gomma all’interno, e la testa del cilindro è provvista di una filettatura a spirale, in corrispondenza al tubicino a soffietto per la chiusura inferiore. Mentre nell'apparato descritto la posizione variabile 8 del pistone permette la aspirazione di quantità variabili di liquido, nessuna menzione viene fatta dei problemi da risolvere per ottenere da una siringa un economico apparato per una centrifugazione sigillata sterile. Durante una centrifugazione gli apparati descritti potrebbero produrre facilmente delle penetrazioni di aria, perdendo così la sterilità del sistema, o produrre della perdite di liquido tra il pistone di gomma ed il tubo della siringa, a causa del fatto che il pistone di gomma è libero di muoversi, e può essere tirato dalla forza centrifuga verso il fondo dell'apparato durante il centrifugazione. Mentre la siringa descritta può essere usata in manipolazioni di laboratorio, la centrifugazione in condizioni sigillate e sterili non è possibile in alcun modo con l’apparato sopra menzionato. Nel brevetto DE 3729979 ima provetta a siringa per prelievo è descritta, in cui la combinazione di provetta e cilindro della siringa forma una unità di prelievo e trattamento per il sangue. Il principio funzionale è formato da un cilindro da siringa e una provetta, la provetta si muove con una guarnizione nella direzione della presa della siringa, e questo conduce a produrre una pressione ridotta, che produce una aspirazione del sangue attraverso l orifizio della siringa, quando la cannula è posta in una vena o arteria. Ponendo un tappo di chiusura con un punto di rottura predefinito all'orlo superiore della provetta, prodotti chimici possono essere immagazzinati per molto tempo nella provetta. Mentre l'invenzione può essere usata facilmente per il prelievo di liquido, e può essere usata anche per una centrifugazione, in nessun modo una separazione del liquido supematante (che è un passo fondamentale nell'operazione di centrifugazione) potrebbe mai essere eseguita in questo apparato in condizioni sterili e sigillate, a causa del fatto che l'unico modo di accedere al supematante è quello di aprire completamente l'apparato, e prelevare il supematante, o versarlo liberamente in atmosfera aperta. In ognuno dei brevetti sopra citati mai nessuna menzione è fatta di un'apparecchiatura per la trasformazione di una siringa di qualsivoglia diametro e volume in una provetta da centrifugazione sigillata e sterile, ma in tutti i sopra citati brevetti è sempre descritto un apparato finito, con una siringa.. Al contrario, l'apparecchiatura descritta nella presente invenzione è capace di trasformare una siringa in una provetta per centrifugazione, che è 9 capace di mantenere il contenuto liquido sempre sigillato, sterile e libero dal contatto con l'aria, indipendentemente dal volume liquido, e che permette un'eliminazione del supematante preservando il contenuto della siringa da ogni contaminazione o contatto con l'aria. Per di più, nessuna delle siringhe finite descritte nei sopra citati brevetti è capace di adempiere insieme tutte queste condizioni. Per arrivare a questo scopo la trasformazione della siringa dovrebbe essere compiuta solamente dopo che il liquido è stato prelevato in siringa; per fare questo, dovrebbe essere usato un attrezzo per il taglio appositamente realizzato, come quello proposto nella presente invenzione. Un certo numero di brevetti può essere rinvenuto sull'argomento del taglio di siringhe mediche. Nel brevetto US5761975 "Metodo ed apparato per eliminare aghi di siringa usati", è descritta un'apparecchiatura in cui gli aghi di siringa sono tagliati in una maniera efficiente ed eliminati in sicurezza usando un meccanismo di taglio ed un contenitore di eliminazione. Il meccanismo di taglio include due dischi con orli affilati. I dischi sono spostati l’uno verso l'altro fino a sovrapporsi. Il dispositivo di taglio ed eliminazione include un alloggiamento per
l' inserimento dell'ago di siringa ed un contenitore per eliminazione dell’ago usato. Dopo che l'ago è stato tagliato, esso cade nel contenitore di eliminazione dell’ago usato, posto direttamente sotto l’alloggiamento della siringa. Nel brevetto CN201164844 “Apparato per la distruzione e raccolta di siringhe usa-e-getta”, viene descritto un modello di utilità, relativo ad una apparato di distruzione e raccolta di iniettori usa-e-getta. L'iniettore usa-e-getta deve essere tagliato dopo essere stato usato, così da evitare di tornare in uso per diffondere malattie. Nel brevetto CN201023099 viene descritto un apparato che può tagliare una siringa con una lama da taglio e può curvare un ago attraverso un blocco scorrevole curvo, distruggendo completamente le siringhe usa-e-getta, così che le siringhe non possano essere usate ancora come siringa o come giocattolo. Nel brevetto CN2704447 "Pinza per distruggere aghi da siringa usa-e-getta” è descritto un modello di utilità, che può curvare facilmente, appiattire e tagliare l'ago di una siringa con una forza ridotta, per far sì che l’ago non possa essere riusato, e distrugge l'ago di una siringa usa-e-getta, per evitare la possibilità di 10 infezione causata dal riuso dell'ago. Nel brevetto CN2601741 "Apparato per la rottura di siringhe usa-e-getta" viene proposto un modello di utilità per risolvere il problema tecnico di fornire una apparecchiatura efficiente che rompe le siringhe usa-e-getta. Il modello di utilità comprende un telaio, una copertura, un motore, un ingranaggio di riduzione e due aste di taglio. Il modello di utilità ha i vantaggi di un grande miglioramento nella efficienza di schiacciamento, il ridotto consumo di energia, e l'applicabilità in reparti medici piccoli e medi. Nel brevetto CN2467283 “Apparato per taglio a distruzione di siringhe usa-e-getta” è descritto una apparecchiatura, composta da una base, una lama fìssa ed una mobile, dove la lama fìssa è fissata sul lato superiore della base, e la lama mobile è fissata su un'asse rotante di un estremo della lama fissa; l'altro estremo della lama fìssa è provvista di un manico. Il modello di utilità può realizzare lo scopo di distruggere completamente siringhe usa-e-getta, così che esse non possano inquinare l’ambiente. Nel brevetto JP6169956 “Dispositivo di taglio per siringhe”, è descritta un'apparecchiatura per trattare ed eliminare una siringa usata in condizioni sicure, che prevede almeno un foro che dalla parte esterna di un corpo principale si inserisce fino ad arrivare all’ interno di un oggetto provvisto di una lama affilata, capace di ruotare rispetto al corpo principale. L'ago della siringa è tagliato dalla lama, e si scarta tal quale; come risultato, la siringa usata è trattata in condizioni sicure, ed eliminata. Nel brevetto JP4197354 “Macchina per il taglio di siringhe da iniezione dopo l’uso” viene descritto un apparato, che può essere utile prima di gettare via una siringa dopo il suo uso, garantendo la rottura della siringa attraverso un tagliente fisso a pettine, e un tagliente mobile, simile a quello fisso, che può muoversi reciprocamente in orizzontale. I pezzi della siringa tagliata cadono per gravità in una scatola di contenimento. Nel brevetto US3785233 “ Punzone di taglio per distruggere siringhe ipodermiche", è descritto un punzone da taglio per distruggere efficacemente i componenti di siringhe ipodermiche, dopo il loro uso, per prevenire il loro riutilizzo dai contenitori di scarto per uso eventuale come materiale per l’uso illecito di stupefacenti. Un utensile di taglio anulare femmina è fornito di fessure diametralmente opposte fessure per sostenere il cilindro della 1 siringa e gli elementi della siringa che si estendono in posizione orizzontale, ed un punzone penetrante cilindrico è portato a discendere in coincidenza con l’utensile da taglio, per troncare sia l'ago che un'altra parte della siringa, e distruggere rapidamente il tutto in maniera da rendere impossibile il suo riuso. In tutti questi brevetti, invariabilmente, lo scopo dell'invenzione è quello di distruggere la siringa e l’ago di detta siringa, per rendere impossibile il suo riciclaggio volontario o fortuito. In nessuno dei brevetti è considerata né è menzionata una trasformazione del corpo della siringa per riuso come provetta da centrifugazione sigillata e sterile, lo scopo di tali brevetti essendo piuttosto assicurare la distruzione completa della siringa. In nessuno dei brevetti menzionati viene menzionato o rivendicato un utensile di taglio a filo caldo. L'uso di un utensile per il taglio con filo caldo è della massima importanza nell'apparecchiatura rivendicata nella presente invenzione; di fatto, come può essere sperimentato facilmente, un'apparecchiatura per il taglio che si avvale di una lama, o altri attrezzi di taglio convenzionali, non può assicurare un taglio netto su una siringa di plastica, a causa del fatto che la plastica è relativamente morbida, e viene deformata piuttosto che tagliata di netto dalla pressione di una lama. Al contrario, un apparato di taglio a filo caldo è capace di compiere un taglio netto e pulito, ottenendo un piano di taglio normale all'asse maggiore della siringa; così la siringa può adattarsi perfettamente, senza piegarsi, nei contenitori per provetta della centrifuga. Come vantaggio supplementare, usando l’apparato di taglio a filo caldo qui proposto, il cilindro della siringa e l’asta del pistone vengono tagliati sullo stesso piano; in tale modo durante la centrifugazione l’asta del pistone di gomma tocca il fondo del contenitore per provette della centrifuga, non è spostato dalla sua posizione dalla forza centrifuga, ed è evitata ogni fuoriuscita di liquido o penetrazione d’aria, assicurando così una completa sigillatura e sterilità dell'apparato durante lai centrifugazione. -ESEMPI DI APPLICAZIONE DELL’APPARATO— Esempio 1 —La tecnica della radiomarcatura dei leucociti rappresenta una preziosa fonte di informazioni per il medico nucleare.
Tipiche applicazioni cliniche della scintigrafìa con leucociti radiomarcati sono: la diagnosi di 12 infezione addominale e/o intestinale, di infezioni ignote in pazienti colpiti da granulocitosi di infezioni muscolo-scheletriche come artrite settica, osteomielite, infezioni che insorgono su protesi ortopedica. La radiomarcatura dei leucociti viene eseguita usando una molecola lipofila legata ad un isotopo radioattivo, come 99mTc o 111In. Nella procedura medica corrente, approssimativamente 40
mi di sangue intero vengono prelevati dal paziente in una siringa che contiene una soluzione di Acido Citrico e Destrosio (ACD) come anticoagulante. Perché tutti i componenti cellulari del sangue possono essere marcati, è necessario una separazione dei leucocita dagli eritrociti e dalle piastrine. Dopo il prelievo, perciò, la siringa che contiene il sangue è tenuta in posizione verticale per circa 1-2 h, per promuovere la sedimentazione degli eritrociti, processo che è facilitato dall’ aggiunta di idrossietilamido. Dopo che gli eritrociti sono sedimentati, i leucociti devono essere separati dalle piastrine. Il plasma ricco di leucociti viene versato in una provetta e centrifugato, ed il “pellet” di leucociti che si forma sul fondo della provetta viene rimosso, incubato col radiomercato, lavato, versato in una seconda provetta, di nuovo centrifugato, il “pellet” viene risospeso in plasma o in buffer biologico, e re-iniettato nel paziente. Questa procedura è, per esempio, descritta nel brevetto US5279968. La dose usuale di leucociti marcati con 11 lln è di 10-18.5 MBq, e la dose usuale di leucociti marcati con 99mTc-HMPAO è di 185-370 MBq. Per procedere alla re-iniezione nel paziente, tutte le operazioni (e particolarmente quelle in cui il sangue ed il siero sono trasferiti fisicamente dalle siringhe alle provette) devono essere compiute in un ambiente sterile, preferibilmente sotto una lampada di UV, ed usando sempre provette sterili usa-e-getta. Nonostante questo, una possibile contaminazione da virus o micoplasma è sempre possibile, anche quando l'aria viene filtrata usando i filtri, di uso comune, da 220 nanometri, a causa della piccola dimensione di questi contaminanti biologici (da 50 a 120 nanometri in diametro). È facile capire che una semplificazione della procedura sarebbe estremamente desiderabile, specialmente durante la fase di trasferimento da siringa a provetta per centrifugazione. Una applicazione immediata dell'apparecchiatura rivendicata nella presente invenzione è stata effettuata, trasformando la siringa in una provetta, e centrifugandola senza alcun bisogno di trasferimento. Brevemente, la seguente procedura è stata applicata con successo: un siringa con attacco “luer lock” da 50 mi (siringa 1) che contiene 8 mi di ACD è stata usata per prelevare 32 ml di sangue dal paziente. Operando in un laboratorio comune, l'orifizio della siringa è stato connesso all'apertura sigillata di una “luer activated check valve” sterile (SmartSite - Cardinal Health), l'estremità maschio della stessa “check valve” è stata connessa attraverso un connettore sterile femmina-femmina ad una siringa sterile da 50 ml che contiene 12 ml di una soluzione idrossietilamido (siringa 2). L'idrossietilamido è stato trasferito nella siringa 1 , e la siringa 1 è stata posta in posizione verticale per un'ora, per la sedimentazione dei globuli rossi, con l'orifizio della siringa verso l’alto; durante questo periodo la siringa 2 resta connessa alla “check valve”. Dopo un'ora, quando i globuli rossi si sono raggruppati al fondo della siringa 1 sul pistone, il supematante è stato trasferito nella siringa 2 attraverso la “check valve”, e la siringa 1 (che contiene i globuli rossi) è stata disconnessa e scartata. La “check valve” tiene sterile e chiuso l’orifizio della siringa 2; questa siringa è stata tagliata usando l’utensile di taglio a filo caldo rivendicato nella presente invenzione, e “trasformata" in una provetta sterile e sigillato, che è stato centrifugata a bassa velocità in una centrifuga termostatata per la separazione del “pellet” di leucociti. Dopo la centrifugazione, il supematante della siringa 2 è stato raccolto connettendo alla “luer activated check valve”, operando in un laboratorio comune senza perdita di sterilità, una siringa sterile vuota (siringa 3); la siringa 3 è stata scartata. Alla siringa 2 è stata connessa, attraverso la “luer activated check valve”, operando in un laboratorio comune senza perdita di sterilità, una siringa che contiene il 99mTc-HMPAO per la radiomarcatura dei leucociti. Dopo un periodo di incubazione di 15 min, è stata eseguita una seconda centrifugazione sulla siringa 2, previamente "trasformata”, per separare il “pellet” di leucociti radiomarcati dal 99mTcHMPAO non reagito; attraverso la “luer activated check valve”, operando in un laboratorio comune senza perdita di sterilità, una siringa sterile vuota (siringa 4) è stata connessa per prelevare il supematante, e poi scartata. Il “pellet” di leucociti radiomarcati con 99mTc-HMPAO è stato raccolta connettendo attraverso la “luer activated check valve”, operando in un laboratorio comune senza perdita di sterilità, una siringa (siringa 5) che contiene 1-3 ml di un buffer di fosfato sterile, ed iniettando e poi prelevando il liquido tra la siringa 5 e la siringa 2, prima "trasformata." Alla fine del processo, i leucociti si trovano sospesi in buffer di fosfato sterile nella siringa 5, e possono essere iniettati al paziente. È facile vedere come solamente l'uso dell’utensile di taglio a filo caldo qui rivendicato permetta di preservare la sterilità sul prodotto finale, attraverso la complessa serie di operazioni descritta, in un ambiente non-sterile, senza alcun contatto dei liquidi con l'atmosfera esterna. La preparazione è stata ripetuta molte volte, ed il prodotto finale di radiomarcatura non è mai stato minore di 80%, con scintigrafie di visualizzazione eccellenti in tutti i pazienti, il che dimostra l'efficienza dell’ intero processo e la minimizzazione di perdite di leucociti durante il centrifugazione. — Esempio 2 - Ottenimento di un precipitato di sale insolubile contenente 32P che può essere usato per la terapia locale dei tumori: l’isotopo beta emittente “carrier-added” 32P è stato ottenuto commercialmente sotto forma di fosfato di sodio; ad 1 mi della soluzione di isotopo radioattivo, sono stati aggiunti 1 mi di una soluzione 1M di BaC12 e 0.1 ml di una soluzione 1M di NH40H. Si forma un precipitato di fosfato di bario, a temperatura ambiente, che viene centrifugato, e lavato successivamente tre volte con soluzione fisiologica. Durante ogni centrifugazione la provetta doveva essere aperto, perdendo cosi la sterilità. Durante le varie preparazioni, sono stati frequentemente trovate impurificazione del prodotto e contaminazione del laboratorio. La provetta di reazione è stata sostituita con una siringa da 50 ml, e la reazione di precipitazione è stata compiuta in essa, dopo aggiunta dei reagenti da una siringa attraverso una “luer activated check valve”, operando in un laboratorio comune senza perdita di sterilità. Dopo la reazione, la siringa è stata tagliata usando l’attrezzo per il taglio a filo caldo rivendicato nella presente invenzione, "trasformato" in ima provetta, che è stata centrifugata per la separazione del precipitato; il processo di aggiunta di soluzione fisiologica, lavaggio e centrifugazione è stato ripetuto molte volte operando attraverso la “luer activated check valve” . Il processo ha prodotto sempre un precipitato sterile, in 5 assenza di ogni contaminazione misurabile nel laboratorio. Mentre le descrizioni su riportate si riferiscono alle particolari realizzazioni dell'invenzione presente, dovrebbe essere facilmente comprensibile a persone con conoscenza ordinaria dello stato dell'arte che un certo numero di modifiche può essere compiuto senza allontanarsi dallo spirito del'invenzione.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI Rivendicazione 1 — Apparecchiatura manuale, consistente fondamentalmente in una pinza lunghe, progettata per essere afferrata ad un estremo dell'apparecchiatura e chiusa con una mano. All'altro estremo, alla fine di uno dei bracci della pinza (braccio A) è fissato, trasversalmente a detto braccio, un cilindro cavo. All'estremità dell'altro braccio della pinza (braccio B), è fissato un arco sagomato a C, fatto di un materiale elettricamente isolante. I due estremi dell’arco arco sagomato a C sono connessi con un filo metallico, tenuto in tensione da una molla. Detto filo metallico, fissato agli estremi dell’arco sagomato a C che è posto a sua volta sul braccio B della pinza, è diretto verso della pinza, in tale modo che quando la pinza viene chiusa manualmente, detto filo metallico sfiora, senza toccarlo, un estremo del cilindro cavo posto sul braccio opposto A della pinza. Le due estremità del filo metallico, fissate all'arco sagomato a C sul braccio B della pinza, è connesso, tramite due cavi conduttori di elettricità, ai poli di un alimentatore elettrico. Quando detto alimentatore elettrico viene accesa, un flussi di corrente elettrica scorre attraverso il filo metallico, facendo elevare la sua temperatura. L'apparecchiatura è progettata in modo tale che, quando la pinza è chiusa a mano e l'alimentazione elettrica è accesa, essa taglia trasversalmente un oggetto cilindrico in plastica (a causa dell'azione fondente del filo caldo sul braccio B della pinza), che è stato inserito nel cilindro cavo fissato sul braccio A della pinza -Rivendicazione 2 — Apparecchiatura come descritta nella rivendicazione 1, nella quale il cilindro cavo fissato al braccio A della pinza ha una lunghezza minore della lunghezza dell'oggetto cilindrico che deve essere inserito in detto cilindro cavo e tagliato dall'azione fondente del filo caldo posto sul braccio B della pinza. -Rivendicazione 3 — Apparecchiatura come descritto nella rivendicazione 2, nella quale il cilindro cavo poto sul braccia A della pinza ha un foro trasversale filettato, per alloggiare una vite o un bullone che, quando viene serrato, può fissare con sicurezza nel cilindro cavo l'oggetto cilindrico in plastica che deve essere tagliato per azione del filo metallico caldo posto sul braccio B della pinza.— Rivendicazione 4 — Apparecchiatura come descritto nella rivendicazione 3, nella quale l'alimentatore elettrico può far variare la corrente e/o la tensione ai capi del filo metallico posto sul braccio B della pinza, per consentire la regolazione della temperatura di detto filo metallico durante il taglio dell'oggetto di plastica provocato dall'azione del filo metallico caldo posto sul braccio B della pinza. -Rivendicazione 5 — Apparecchiatura come descritto nella rivendicazione 3, nella quale a detta apparecchiatura detta sono associati diversi cilindri cavi, con diversi, diametri interni, che possono essere montati facilmente ed essere cambiati nel braccio A della pinza, al fine di alloggiare, nel cilindro cavo, oggetti di plastica con diametri diversi, per il loro taglio preciso per azione del filo metallico caldo presente sul braccio B della pinza. Claim 1 — Manual device, basically consisting in a pair of long tongs, designed to be grasped and closed with one hand, at one side of the device. To the other side, at the extremity of one of the arms of the tongs (arm A), is fixed, transversally to said arm, a hollow cylinder. To the extremity of the other arm of the tongs (arm B), is fixed a C-shaped bow, made of an electrical insulating material. The two extremes of said C-shaped bow are connected with a metallic wire, kept in tension by a spring. Said metallic wire, fixed to the extremes of the C-shaped bow on arm B of the tongs, is directed toward the inner of the tongs, in such a way that when the tongs are manually closed, said wire skim along, without touching, one extreme of the hollow cylinder on opposite arm A of the tongs. The two extremities of the metallic wire, fixed to the C-shaped bow on arm B of the tongs, are also connected, through two electricity conducting cables, to the poles of an electric power supply. When said power supply is switched on, an electric current flows through said metallic wire, raising its temperature. The device is designed, when the tongs are manually closed and the power supply is switched on, to transversally cut a plastic cylindrical object (by the melting action of the hot wire of arm B of the tongs) that has been previously inserted into the hollow cylinder fixed on arm A of the tongs. -Claim 2 — Device as described in claim 1, in which the hollow cylinder on arm A of the tongs has a length lesser than the length of the cylindrical object that must be inserted in said hollow cylinder, and that must cut by the melting action of the hot wire of arm B of the tongs . -Claim 3 — Device as described in claim 2, in which the hollow cylinder of arm A of the tongs has a little threaded transversal hole, in order to accommodate a screw or a bolt, that, when tightened, can more safely fix into said hollow cylinder the inserted cylindrical object to be cut by the action of the hot metallic wire of arm B of the tongs. Claim 4 — Device as described in claim 3, in which the power supply can variate the current and/or the voltage applied to the cables fixed to extremes of the metallic wire present on arm B of the tongs, in order to allow a temperature regulation of said metallic wire during the cut of the plastic object by the action of the hot metallic wire of arm B of the tongs. -Claim 5 — Device as described in claim 3, in which to said device are associated different hollow cylinders, made with different internal diameters, that can be easily mounted and changed in the arm A of the tongs, in order to accommodate plastic objects with different diameters, for their precise cut by the action of the hot metallic wire, present on arm B of the tongs.
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