ITRM20090146A1 - Dispositivo espositore per immagini tridimensionali - Google Patents

Description

Descrizione per invenzione dal titolo:

DISPOSITIVO ESPOSITORE PER IMMAGINI TRIDIMENSIONALI

Descrizione

La presente invenzione ha come oggetto un dispositivo espositore in grado di esporre al meglio immagini di tipo tridimensionale, in particolare immagini ottenute secondo tecniche di stampa che creano un effetto tridimensionale perché comprendenti diversi livelli di immagine, ciascuno contraddistinto da una profondità diversa.

Un tipico esempio di applicazione è rappresentato dagli atri di cinema e teatri, in cui tali dispositivi sono usati per pubblicizzare prossimi eventi, come la prossima uscita di una nuova pellicola. Si intende comunque che questo è solamente uno dei possibili esempi.

I recenti progressi delle tecniche di stampa consentono di ottenere stampe dall’effetto tridimensionale, in cui l’osservatore percepisce la profondità della scena rappresentata. Le immagini realizzate secondo queste tecniche hanno una notevole valenza comunicativa, che viene sfruttata in modo ottimale quando, ad esempio, esse sono impiegate per reclamizzare un film, un cartone animato o uno spettacolo teatrale, ma soprattutto un film o un cartone animato che, grazie a particolari tecniche di ripresa, possiede quelle stesse caratteristiche di tridimensionalità visibili nelle immagini stesse.

I dispositivi oggi maggiormente in uso si basato sui cosiddetti pannelli lenticolari, i quali però non offrono un effetto tridimensionale veramente soddisfacente.

In altre parole, i dispositivi noti non riescono ad enfatizzare il carattere tridimensionale dell’immagine e quindi non risultano pienamente soddisfacenti.

Tuttavia, la stampa di immagini tridimensionali su pannelli lenticolari avviene proprio a partire da file in cui l’immagine stessa è suddivisa in livelli ciascuno corrispondente a diverse profondità.

Il problema tecnico che è alla base della presente invenzione è di fornire un dispositivo espositore per immagini tridimensionali che consenta di ovviare all’inconveniente menzionato con

riferimento alla tecnica nota.

Tale problema viene risolto da un dispositivo

espositore come sopra specificato, che si

caratterizza per il fatto di comprendere:

• un telaio scatolare, che presenta una

superficie principale di esposizione ed una

<superficie posteriore;>

• mezzi per diffondere la luce, disposti in

corrispondenza di detta superficie posteriore;• una pluralità di pannelli translucidi, su cui

è stampata un’immagine tridimensionale divisa

in livelli, ciascun livello corrispondendo ad

<uno di detti pannelli translucidi; e>

• mezzi per distanziare tra loro dei pannelli

translucidi,

detti pannelli disposti in modo tale da essere

posteriormente investiti da una luce diffusa di

detti mezzi per diffondere la luce e da essere

visibili in corrispondenza di detta superficie

principale di esposizione.

Il principale vantaggio del dispositivo espositore

secondo la presente invenzione risiede nel

consentire una visione migliorata dell’immagine

tridimensionale grazie alla distanza effettiva tra i vari livelli di immagine che si sovrappongono in

corrispondenza della superficie principale e per la

loro illuminazione ottimale.

La presente invenzione verrà qui di seguito

descritta secondo un suo esempio di realizzazione

preferito, fornito a scopo esemplificativo e non

limitativo con riferimento ai disegni annessi in

<cui:>

∗ la figura 1 mostra una vista prospettica in

parziale sezione esploso di uno esempio di

realizzazione del dispositivo espositore per

immagini tridimensionali secondo l’invenzione;∗ la figura 1A mostra una vista in sezione

trasversale del dispositivo di figura 1, presa

secondo un piano verticale identificato dalla

<linea A-A di figura 1;>

∗ la figura 2 mostra una vista prospettica del

dispositivo di figura 1 che ne illustra

l’assemblaggio in una configurazione operativa;∗ la figura 2A mostra una vista in sezione

trasversale del dispositivo di figura 2, presa

secondo un piano verticale identificato dalla

<linea A-A di figura 1; 2>

∗ la figura 3 mostra una vista prospettica del

dispositivo di figura 1, in una configurazione operativa finale.

Con riferimento alle figure, un dispositivo espositore per immagini tridimensionali è indicato con 1.

Esso comprende un telaio scatolare 2 composto da una struttura a scatola di forma a parallelepipedo appiattita.

Tale struttura è destinata ad essere esposta in una posizione eretta, identificando una superficie principale di esposizione 3 ed una superficie posteriore 4 in corrispondenza delle sue due facce di estensione maggiore, opposte una all’altra.

In corrispondenza delle facce laterali di raccordo, il telaio 1 comprende una parete inferiore 5, una parete superiore 6 ed una parete laterale 7, tutte piane e di forma rettangolare.

Nel presente esempio di realizzazione è previsto che l’altezza del telaio 2 sia maggiore della sua larghezza, ma si intende che tali proporzioni potrebbero essere rovesciate o che la superficie principale sia quadrata o sostanzialmente di qualunque altra forma.

Nel telaio 2 è anche definito un lato di accesso 8, in corrispondenza di una delle due facce laterali opposta alla parete laterale 7, destinato ad essere richiuso da una prima parete di chiusura 9.

In corrispondenza della superficie principale di esposizione 3, il dispositivo 1 comprende sui bordi cornici a scatto 10 fissate con raccordi angolari 10’, o un altro equivalente mezzo di bloccaggio per pannelli piani.

Dette cornici a scatto 10 trattengono, in corrispondenza di detta superficie principale 3, un primo pannello translucido 11 che definisce sostanzialmente la corrispondente faccia del dispositivo 1.

In corrispondenza invece di detta superficie posteriore 4, il dispositivo 1 comprende invece una seconda parete di chiusura 12 asportabile.

All’interno del telaio 2 il dispositivo 1 comprende mezzi per distanziare tra loro dei pannelli, che nel presente esempio sono costituiti da una pluralità di cornici 13 che sono affiancate a due a due in modo da formare sostanzialmente una guida per un pannello piano, di forma sostanzialmente uguale a quella definita dalle cornici 13.

In corrispondenza delle facce interne delle pareti inferiore 5 e superiore 6, dette cornici 13 formano a due a due guide 14 per l’inserimento ed il disinserimento scorrevole di pannelli.

In corrispondenza della faccia interna di detto pannello laterale 7, dette cornici 13 formano a due a due una scanalatura di arresto 15 che riceve un bordo terminale di pannello, mentre in corrispondenza di detto lato di accesso 8 le cornici 13 formano a due a due una scanalatura di inserimento 16.

Tra dette cornici 13, a due a due, viene inserito un pannello.

In particolare, tra la coppia di cornici 13 adiacente alla superficie posteriore 4 del telaio 2, viene inserito un pannello opalescente 17 che definisce, tra di esso e la seconda parete di chiusura 12, un vano che accoglie una pluralità di lampade 18 che, nel presente esempio, sono rappresentate da tubi a fluorescenza ma che potrebbero essere di qualunque tipo.

Nel presente esempio, le lampade 18 sono mantenute nella loro posizione equidi stanziata da supporti 21 che sporgono dalla faccia interna della seconda parete di chiusura 12, di cui sono parte integrante.

Le lampade 18 possono essere alimentate attraverso una convenzionale connessione di rete.

Secondo una variante, al detta superficie posteriore 4 potrebbe corrispondere un’apertura all’esterno, una sorta di finestra, che lascia entrare la luce esterna, sia essa naturale o artificiale.

Le lampade 18 ed il pannello opalescente costituiscono quindi uno dei possibili esempi di mezzi per diffondere la luce, disposti in corrispondenza di detta superficie posteriore 4. Tra le coppie di cornici 13 tra detto pannello opalescente 4 ed il primo pannello translucido 11, sono inseriti ulteriori pannelli translucidi, indicati con 19, che formano, con il primo pannello 11, una pluralità di pannelli translucidi.

A loro volta, le cornici a scatto 10 e le coppie di cornici 13 costituiscono uno dei possibili esempi di mezzi per distanziare tra loro dei pannelli translucidi 11, 19.

Nel presente esempio di realizzazione sono rappresentati complessivamente quattro pannelli translucidi 11, 19 ma si intende che detta pluralità dovrà, per raggiungere l’effetto desiderato, comprendere un numero di pannelli da due in poi.

Su di essi, è stampata un’immagine tridimensionale divisa in livelli, ciascun livello corrispondendo ad uno di detti pannelli translucidi 11, 19.

I pannelli translucidi 11, 19 ed il pannello opalescente sono sostanzialmente paralleli tra di loro.

In particolare, i pannelli translucidi 11, 19 sono disposti in modo tale da essere posteriormente investiti da una luce diffusa, proveniente attraverso il pannello opalescente 17, ed in modo tale da essere visibili in corrispondenza di detta superficie principale di esposizione 3.

La stampa di ciascun pannello translucido avviene grazie alla suddivisione in livelli dei file di immagine che vengono impiegati per questo tipo di applicazioni.

I pannelli translucidi, nel loro stoccaggio e trasporto, possono essere impaccati ed aderiti tra loro, ed essere formati eventualmente da segmenti sovrapponibili.

Essi poi sono facilmente inseribili nelle rispettive sedi.

In questo modo, il dispositivo 1 può cambiare aspetto in brevissimo tempo.

Il telaio è poi sostenuto al suolo grazie ad un basamento 20 in modo da essere autosostentante. Si intende comunque che esso potrebbe essere appoggiato e/o appeso a parete, o anche disposto in corrispondenza di un pavimento ed essere eventualmente calpestabile.

Gli elementi che compongono il telaio 2 possono essere facilmente realizzati, ad esempio, per estrusione di alluminio. Le cornici guida 13 possono essere formate di pezzo con le rispettive pareti 5, 6, 7 o possono essere anche riportate. Al sopra descritto dispositivo espositore per immagini tridimensionali un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare ulteriori e contingenti esigenze, potrà apportare numerose ulteriori modifiche e varianti, tutte peraltro comprese nell'ambito di protezione della presente invenzione, quale definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo espositore (1) per immagini <tridimensionali, che comprende:> • un telaio scatolare (2), che presenta una superficie principale di esposizione (3) ed <una superficie posteriore (4);> • mezzi per diffondere la luce (17, 18), disposti in corrispondenza di detta superficie <posteriore (4);> • una pluralità di pannelli translucidi (11, 19), su cui è stampata un’immagine tridimensionale divisa in livelli, ciascun livello corrispondendo ad uno di detti <pannelli translucidi (11, 19); e> • mezzi per distanziare (10, 13) tra loro dei pannelli translucidi (11, 19), detti pannelli (11, 19) disposti in modo tale da essere posteriormente investiti da una luce diffusa di detti mezzi per diffondere la luce (17, 18) e da essere visibili in corrispondenza di detta superficie principale di esposizione (3).
2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui il telaio scatolare (2) composto da una struttura a scatola di forma a parallelepipedo appiattita, destinata ad essere esposta in una posizione eretta, che identifica, in corrispondenza delle facce laterali di raccordo, una parete inferiore (5), una parete superiore (6) ed una parete laterale (7), tutte piane e di forma rettangolare, ed un lato di accesso (8), in corrispondenza di una delle due facce laterali opposta alla parete laterale (7).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i mezzi per distanziare (10, 13) tra loro dei pannelli translucidi (11, 19) comprendono, in corrispondenza dei bordi della superficie principale di esposizione (3) cornici a scatto (10) per trattenere, in corrispondenza di detta superficie principale (3), un primo pannello translucido (11).
4. 4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi per distanziare tra loro dei pannelli (19) comprendono una pluralità di cornici (13) che sono affiancate a due a due in modo da formare sostanzialmente una guida per un pannello piano, di forma sostanzialmente uguale a quella definita dalle cornici (13).
5. 5. Dispositivo (1) secondo le rivendicazioni 2 e 4, in cui in corrispondenza delle facce interne delle pareti inferiore (5) e superiore (6), dette cornici (13) formano a due a due guide (14) per l’inserimento ed il disinserimento scorrevole di pannelli; ed in cui, in corrispondenza della faccia interna di detto pannello laterale (7), dette cornici (13) formano a due a due una scanalatura di arresto (15) che riceve un bordo terminale di pannello; ed in cui, in corrispondenza di detto lato di accesso (8) le cornici (13) formano a due a due una scanalatura di inserimento (16).
6. 6. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi per diffondere la luce comprendono pannello opalescente (17) ed una pluralità di lampade (18).