ITRM20060639A1 - Dissuasore elettronico all'occupazione indebita dei posti auto riservati. - Google Patents

Dissuasore elettronico all'occupazione indebita dei posti auto riservati. Download PDF

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ITRM20060639A1
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IT
Italy
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control center
remote control
area
telecommunication
yes
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Inventor
Aldo Gigantesco
Rossana Mili
Tommaso Mirante
Giovanni Santoni
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Amtec S P A
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Description

SIB BI3666R DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
“DISSUASORE ELETTRONICO ALL’OCCUPAZIONE INDEBITA DEI POSTI AUTO RISERVATI”
a nome di: AMTEC S.p.A
di: Piancastagnaio (SI), Italia
∆∇∆∇∆
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo elettronico in grado da un
lato di scoraggiare l’occupazione indebita dei posti auto riservati a categorie speciali (disabili, c.d., mezzi di polizia, VVFF, mezzi pubblici, ecc.) da parte di non aventi diritto, dall’altro di offrire un servizio d’informazione agli aventi diritto sulla disponibilità di parcheggi riservati a loro prossimi in ogni parte
della città.
Presentazione della tecnica nota
La crescente densità locale di popolazione che si registra nei grandi centri urbani o nei piccoli centri di gran rinomanza turistica è alla base dei disagi nella circolazione automobilistica. Le sopraggiunte emergenze di mobilità e di parcheggio non devono però mettere in crisi l’ordine pubblico o determinare
delle discriminazioni di fatto per la libertà di movimento dei soggetti svantaggiati. Spesso si assiste da parte di alcuni automobilisti all’uso indiscriminato di aree di sosta destinate a mezzi di pubblica utilità o riservate a soggetti portatori di handicap. La repressione di tale fenomeno è certamente doverosa, ma è ancor meglio il poter prevenire simili abusi per non doverne
S.I.B. ROMA subire i disagi.
Sommario dell’invenzione
Il problema tecnico che è alla base della presente invenzione è pertanto quello
di fornire un dispositivo automatico da posizionare in prossimità dell’area di sosta da sorvegliare che sia in grado di riconoscere se l’occupante abbia o no
titolo per sostare. In caso di sosta non autorizzata esso deve produrre un segnale d’allarme visivo e/o acustico locale atto a scoraggiare contestualmente l’abuso
ed inviare ad un centro di sorveglianza remoto, gestito ad esempio dai tutori del traffico, un messaggio di avvenuta infrazione. Tale problema tecnico viene
risolto mediante un dispositivo per il controllo dell'occupazione di un'area, caratterizzato dal fatto di comprendere:
- almeno un rivelatore di presenza di uno o più oggetti in detta area;
- almeno un apparato d’identificazione di detto uno o più oggetti;
- almeno un'unità centrale di processo;
- primi mezzi di telecomunicazione;
detto rivelatore di presenza, detto apparato d'identificazione e detti primi mezzi di telecomunicazione potendo scambiare informazioni con l'unità centrale di processo; detta unità centrale di processo potendo scambiare segnali ed informazioni con almeno un centro di controllo remoto per il tramite dei primi mezzi di telecomunicazione.
Descrizione breve delle figure
I vantaggi, così come le caratteristiche e le modalità d’impiego della presente invenzione, saranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua
forma di realizzazione preferita, presentata a scopo esemplificativo e non limitativo, facendo riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
S.I.B. ROMA − la figura 1 mostra una vista assonometrica in parziale sezione di un dissuasore elettronico all’occupazione indebita dei posti auto riservati secondo una forma preferita di realizzazione dell’invenzione;
− la figura 2 presenta lo schema di principio del dissuasore elettronico indicando una forma preferenziale di alimentazione elettrica dei suoi dispositivi;
− la figura 3 mostra una vista assonometrica del dissuasore elettronico nel sito preferenziale di sua installazione ed utilizzo, impiegante una bobina d'induzione ammarrata nel terreno quale rivelatore di presenza;
− la figura 3A riporta la vista in sezione, secondo la giacitura A-A di figura 3, del rivelatore di presenza a bobina d'induzione in situ;
− la figura 4 mostra una vista assonometrica del dissuasore elettronico all’occupazione indebita dei posti auto riservati nel sito preferenziale di sua installazione ed utilizzo con la forma preferita del suo apparato d' identificazione;
− la figura 5 rappresenta una vista assonometrica del dissuasore elettronico nel sito preferenziale di sua installazione durante l'utilizzo in configurazione locale;
− la figura 6 illustra la rete allargata dei dissuasori elettronici secondo una sua realizzazione preferita;
Descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite dell’invenzione
Con riferimento inizialmente alla figura 1 un dissuasore elettronico 1 all’occupazione indebita dei posti auto, nella forma di realizzazione preferita, comprende essenzialmente un armadietto 2 per apparecchiature di segnalazione installato presso l’area da sorvegliare, contenente al suo interno un’unità
S.I.B. ROMA centrale di processo 7. Tale unità centrale di processo 7 è connessa attraverso
dei cablaggi elettrici, da una parte ad un apparato di identificazione 5 di oggetti, in particolare di veicoli in sosta, da un’altra ad un rivelatore di presenza 3 e da un’altra ancora a primi mezzi di telecomunicazione 9. Sul telaio dell’armadietto
2 sono inoltre installati almeno un dispositivo di segnalazione luminosa 15 ed
uno di segnalazione acustica 17, anch’essi in collegamento elettrico con l’ unità centrale di processo 7. Come riportato nello schema di principio della figura 2, l'accumulatore 6 posto all’interno dell’armadietto 2 è connesso elettricamente, per il tramite del dispositivo statico di conversione 8 (indicato con EP in figura), all'apparato d’identificazione 5, al rivelatore di presenza 3, ai mezzi di telecomunicazione 9, al dispositivo di segnalazione luminosa 15, a quello di segnalazione acustica 17 ed infine alla unità centrale di processo 7. In una realizzazione esemplificativa e non limitativa del trovato, l’unità centrale di processo 7 è costituita da una scheda a microprocessore mentre l'apparato d’identificazione 5 del veicolo in sosta è realizzato tramite un lettore RF-ID. In
detta forma di realizzazione il dispositivo di telecomunicazione 9 comprende un modem gsm e/o gprs. In un’altra esecuzione dell’invenzione, rappresentata in
figura 3, il sistema d'alimentazione dei dispositivi elettronici costituito dall’accumulatore 6 è integrato con un pannello fotovoltaico 10 posto, a titolo esemplificativo ma non limitativo, sulla sommità dell’armadietto 2. Tale realizzazione dispone inoltre di un rivelatore di presenza 30 del tipo a "bobina d'induzione" installato a terra lungo il perimetro dell’area da sorvegliare 12, in
una trincea della profondità indicativa di 30mm e larga a titolo esemplificativo 8mm. E' stato detto che tale bobina può essere sostituita da un semplice rilevatore all’interno dell’apparato, che ne semplifica l'installazione grazie
S.I.B. ROMA all'eliminazione delle opere per la messa in sito.
La figura 3A mostra la sezione della matassa della bobina d'induzione 30 ammarrata in un coibente quale ad esempio cemento, bitume o resina epossidica all'interno della trincea di deposizione. Una realizzazione ulteriore
del trovato illustrata nella figura 4 comprende un apparato d'identificazione 5 in
grado non solo di riconoscere un'utente mediante lettura di una carta ID 11 ma
anche attraverso un trasponder attivo 18 installato nell'automobile ed alimentato
ad esempio mediante la presa accendisigari. Nelle figure 1, 3, 4 è possibile notare inoltre un pulsante 4 installato sull'armadietto 2 in modo tale da essere accessibile a qualunque utente e collegato elettricamente con l'unità centrale di processo 7 del dispositivo 1.
La figura 5 rappresenta le possibilità di comunicazione remota del dispositivo 1
nel suo impiego in un sistema locale. E' possibile individuare una connessione remota tra il dispositivo 1 ed un telefono cellulare 19, una tra dispositivo 1 e un
centro di sorveglianza remota 16 ed eventualmente una tra il centro di sorveglianza remota 16 ed il telefono cellulare 19. A titolo esemplificativo e
non limitativo il centro di sorveglianza remota 16 può essere implementato da
un elaboratore elettronico 70 munito di secondi mezzi di telecomunicazione 80, ad esempio un modem gsm e/o gprs per la ricezione delle segnalazioni.
La figura 6 indica una forma preferita di sistema allargato con tanti sistemi locali, ciascuno composto da almeno un dispositivo 1 ed almeno un centro di sorveglianza remota 16, in cui i centri di sorveglianza remota 16 sono connessi telematicamente ad un centro di controllo generale 20. In un'esecuzione preferita del sistema allargato i centri di controllo remoto16 sono dei server muniti di modem gsm e/o gprs ed il centro di controllo generale 20 comprende
S.I.B. ROMA anch'esso un server.
Descrizione funzionale dell’invenzione
Con riferimento alle figure 1 e 4 quando un veicolo 40 occupa la zona di sosta riservata 12 il rivelatore di presenza 3 genera un segnale d’interrupt per la unità centrale di processo 7 che fa transitare il dispositivo 1 da una fase di basso assorbimento elettrico detta di “stand-by”- dove solo il rivelatore di presenza 3
è alimentato - alla fase di “attivazione”. In detta fase di “attivazione” vengono alimentate mediante l’accumulatore 12, oltre al già alimentato rivelatore di presenza 3, anche l’unità centrale di processo 7 e l'apparato d’identificazione 5
del veicolo in sosta. Il possessore 14 del veicolo 40 ha a disposizione un tempo
di registrazione quantificabile, a titolo esemplificativo ma non limitativo, in 40 secondi per farsi identificare dal dispositivo 1 apponendo la carta ID 11 sull' apparato d’identificazione 5 del veicolo in sosta. L’unità centrale di processo 7 acquisisce attraverso l'apparato d’identificazione 5 l'identificativo del veicolo in
sosta e verifica se il veicolo 40 è autorizzato alla sosta sull’area riservata. In
caso affermativo il dispositivo 1 ritorna alla fase di “stand-by” altrimenti, sia
che l’identificativo sulla carta ID 11 non sia corretto, sia che il tempo di registrazione sia trascorso senza riscontro dell’apposizione di una carta ID 11
sul dispositivo di identificazione 5, entra nella fase di “allarme”. Durante detta
fase di “allarme” vengono attivati sia il dispositivo di segnalazione acustica 17, sia il dispositivo di segnalazione visiva 15, al fine da un lato di dissuadere il possessore del veicolo 40 in sosta indebita su area riservata dal protrarre l’abuso commesso, e, dall’altro, per richiamare l’attenzione dei tutori del traffico presenti in zona sull’infrazione commessa. Con riferimento alle figure
1, 4 e 5, in un’esecuzione preferita della presente invenzione, comprendente un
S.I.B. ROMA mezzo di telecomunicazione 9, quale ad esempio non limitativo un modem gsm
e/o gprs, la fase di “allarme” provoca pure l’alimentazione e l’attivazione di detto mezzo di telecomunicazione 9 con relativo invio del segnale d’allarme ad
un centro di sorveglianza remota 16. Inviato il segnale d’allarme al centro di sorveglianza remota 16, se nel frattempo il veicolo 40 non viene rimosso, il dispositivo 1 protrae la segnalazione d’allarme locale tramite il dispositivo di segnalazione acustica 17 ed il dispositivo di segnalazione visiva 15 per dieci minuti, dove i dieci minuti di durata hanno qui titolo esemplificativo e non limitativo. Trascorso detto tempo il dispositivo 1 ritorna automaticamente alla
fase di “stand-by” effettuando, con cadenza ad esempio di un quarto d’ora, il polling del rivelatore di presenza 3. Nel caso in cui il veicolo 40 in sosta indebita non sia stato rimosso, il dispositivo esegue nuovamente la fase di “allarme” senza passare per la fase di “attivazione”. Se al contrario il veicolo 40
è stato rimosso il dispositivo 1 invia un segnale di revoca della fase di "allarme"
al centro di controllo remoto 16 tramite il dispositivo di telecomunicazione 9 e ritorna alla fase di “stand-by”. In un’ulteriore realizzazione della presente invenzione, considerata particolarmente per portatori di handicap con gravi limitazioni alla deambulazione, il dispositivo d’identificazione 5 del veicolo in
sosta è in grado di interagire tanto con una carta ID 11 quanto con un trasponder attivo 13 azionabile dall’interno dell’auto 50 e dotato di alimentazione mediante la presa dell’accendisigari elettrico. In una forma di realizzazione preferita della presente invenzione tanto il trasponder 18 che la
carta ID 11 posseggono un codice identificativo che è comune a tutti gli utenti dei posti auto riservati e che viene aggiornato con cadenza settimanale o mensile. Tale caratteristica, se da un lato non consente di identificare in modo
S.I.B. ROMA specifico il titolare del diritto alla sosta ma di verificarne solo il titolo per il diritto al parcheggio, dall'altro ha il vantaggio di non richiedere una grande memoria residente per l' unità centrale di processo 7 altrimenti necessaria per memorizzare i numerosi codici identificativi validi degli utenti. Il centro di controllo remoto 16 è in grado, mediante l’invio di un messaggio sms indirizzato al mezzo di telecomunicazione 9, di attivare presso l'unità centrale
di processo 7 del dispositivo 1 la fase di “configurazione”. In detta fase è possibile configurare i parametri di funzionamento di detto dispositivo 1 mediante un testo formattato del messaggio sms inviato dal centro di controllo remoto 16 e riconosciuto dall' unità di processo centrale 7. In una realizzazione preferita della presente invenzione, presentata a scopo esemplificativo e non limitativo, i parametri configurabili nel dispositivo 1 sono:
a) il tempo di polling del trasponder ovvero l'intervallo di tempo misurato preferibilmente in secondi trascorso il quale l' apparato d'identificazione
5 lancia un'interrogazione per verificare se, nel suo raggio d'azione, vi sia un dispositivo carta ID 11 od il segnale RF di un trasponder attivo
19;
b) l'identificativo del trasponder ovvero il codice che settimanalmente o mensilmente viene aggiornato e che costituisce il titolo per poter sostare
in modo autorizzato;
c) l'identificativo della colonnina ovvero il codice che caratterizza i messaggi di "allarme" spediti dal dispositivo 1 per il tramite del dispositivo di telecomunicazione 9;
d) l'abilitazione/disabilitazione della sorveglianza;
La flessibilità di funzionamento del dispositivo 1, dovuta alla possibilità di
S.I.B. ROMA essere configurato via sms, unitamente alla sua raggiungibilità da remoto per il tramite di un mezzo di telecomunicazione 9 o di un identificatore ID 5 capace
di dialogare con un trasponder attivo 13, consentono d'impiegare detto dispositivo 1 in sistema aumentandone le possibilità di utilizzo. Con riferimento
alla figura 6 si può osservare una realizzazione preferita di un sistema impiegante N dispositivi 1 disseminati ed installati su determinata area geografica. Tutti i dispositivi 1 che si trovano in una stessa zona formano un sistema locale 100 realizzato mediante un collegamento radiale tra un centro di controllo remoto 16 mediante il suo modem 80 e ciascun dispositivo 1 grazie al mezzo di telecomunicazione 9. Un sistema locale 100 consente di ottenere alcuni vantaggi rispetto all'impiego individuale del dispositivo 1. Intanto permette di poter condurre l'inizializzazione dei suoi dispositivi 1 contemporaneamente e da un unico punto, fatto che ne semplifica enormemente
la gestione, in specie quando il numero M di dispositivi 1 installati localmente è elevato. Inoltre rende possibile l'impiego di un solo tutore del traffico o di una
sola squadra anziché più tutori sparsi su tutta l'area locale. Con riferimento alle
figure 5 e 6, quando il veicolo 40 è in sosta indebita sul posteggio riservato 12, il dispositivo 1 integrato in un sistema locale 100 non invierà un messaggio d'allarme direttamente al cellulare 19 del tutore del traffico ma al centro di controllo remoto 16 che provvederà a rimbalzarlo al cellulare 19 del tutore del traffico. In tal modo un tutore del traffico motorizzato o una squadra di tutori del traffico può essere informata da un unico centro 16 sullo stato delle soste indebite nella area coperta dal sistema locale 100. Un' altra applicazione preferita del sistema locale 100 è quella del servizio d'informazione sui "parcheggi riservati liberi più prossimi". Se un disabile infatti dovesse aver
S.I.B. ROMA trovato il posto che desidera occupato può inoltrare un sms al centro di controllo remoto 16 di zona, comprendendovi il numero identificativo del dispositivo 1 prossimo al posto occupato ed il proprio codice identificativo utente. A questo punto il centro di controllo remoto 16 gli invia per risposta un
sms indicante il "parcheggio riservato libero più prossimo" sulla base delle segnalazione dei parcheggi risultanti occupati. In un'altra forma preferita di realizzazione del trovato il centro di controllo remoto 16 che riceve la richiesta d'informazioni sul parcheggio riservato più prossimo da parte di un utente, può
pure procedere a riservare tale parcheggio per quell'utente per un tempo bastante al suo raggiungimento. Inviando infatti un sms di inizializzazione ad
uno specifico dispositivo 1 nella sua area di competenza, un centro di controllo remoto 16 può comandare l'accensione del dispositivo di segnalazione luminosa
15 e predisporre il dispositivo d'identificazione 5 all'autorizzazione solo per il codice identificativo dell'utente che ne ha fatto richiesta. In un'altra realizzazione preferita dell'invenzione un utente disabile ad esempio che non dispone di telefono cellulare può inoltrare la richiesta di "parcheggio libero più prossimo" direttamente dal trasponder 18. La richiesta contenente il codice identificativo dell'utente viene dunque raccolta dal dispositivo d'identificazione
5 se presente nel raggio del trasponder, viene riconosciuta e passata all'unità centrale di processo 7 che vi aggiunge l'identificativo del dispositivo 1. L'unità centrale di processo 7 procede dunque ad attivare il dispositivo di telecomunicazione 9 e ad inviare il messaggio sms di "richiesta posto libero più prossimo" al centro di controllo remoto 16. Il centro di controllo remoto 16 risponde al dispositivo 1 che ha inoltrato la richiesta con un sms contenente l'identificativo del dispositivo 1 presidiante il "posto riservato libero più
S.I.B. ROMA prossimo". Non appena l'sms giunge al dispositivo 1 prossimo all'utente che ha effettuato la domanda, questo viene rimbalzato al trasponder 18 dell'utente tramite il dispositivo d'identificazione 5 e sul display del trasponder 18 compare
il codice identificativo del dispositivo 1 prossimo al posto libero unitamente al suo indirizzo. Anche in questa variante preferita dell'invenzione è fatta salva la possibilità di riservare il posto libero attraverso la procedura esposta per la penultima forma dell'invenzione. Nel caso in cui il centro di controllo remoto
16 di un'area locale dovesse rilevare tutti i propri dispositivi 1 occupati, esso
deve cercare un posto libero più prossimo nelle aree locali adiacenti. Per far questo rimbalza la richiesta al centro di controllo generale 20 il quale cerca un
posto libero in tutti i sistemi locali 100 adiacenti a quello di partenza della richiesta, replicandone poi, in un sms, il codice identificativo, l'indirizzo e lo
stato di riservato al centro di controllo locale 16. Quest' ultimo, attraverso una successione di eventi già esaminata precedentemente, informa l'utente attraverso il display del trasponder 18. L'esigenza di aggirare il problema dell'informazione riguardo ai posti liberi a disposizione, quando quelli che
fanno parte di un sistema locale sono tutti occupati, ha richiesto la realizzazione
di una rete allargata 200 riprodotta nella figura 6. Ogni centro remoto di controllo 16, appartenente ad un dato sistema locale 100, può acquisire informazioni su un altro sistema locale 100 solo per il tramite del centro di controllo generale 20. Da tale nodo gerarchicamente superiore della rete è possibile inizializzare tutti i dispositivi 1 dei diversi sistemi locali 100, istruendo tutti i centri di controllo remoto 16. Anche i segnali di allarme provenienti dai dispositivi 1, sia per sosta indebita con conseguente attivazione
dei tutori del traffico, sia per richiesta d'aiuto tramite pulsante s.o.s. 4 con
S.I.B. ROMA conseguente chiamata alle autorità di polizia, possono essere raccolti dal centro
di controllo generale 20 ed essere gestiti da un unico punto con grande risparmio di risorse e di tempo.
La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento a forme preferite
di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell'ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito esposte.
S.I.B. ROMA

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per il controllo dell'occupazione di un'area (12) caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno un rivelatore di presenza (3) di uno o più oggetti in detta area (12); - almeno un apparato d’identificazione (5) di detto uno o più oggetti; - almeno un'unità centrale di processo (7); - primi mezzi di telecomunicazione (9); detto rivelatore di presenza (3), detto apparato d'identificazione (5) e detti primi mezzi (9) di telecomunicazione potendo scambiare informazioni con l'unità centrale di processo (7); detta unità centrale di processo (7) potendo scambiare segnali ed informazioni con almeno un centro di controllo remoto (16) per il tramite dei primi mezzi di telecomunicazione (9).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il rivelatore di presenza (3) è un rivelatore di massa metallica.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui il rivelatore di massa metallica comprende una bobina d'induzione.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui la bobina d'induzione è interna al dispositivo (1).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui la bobina d'induzione è installata sulla pavimentazione stradale(30).
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l'apparato d’identificazione (5) di detto uno o più oggetti occupanti detta area (12) comprende un dispositivo basato su tecnologia RF atto a leggere e/o scambiare informazioni di/con una molteplicità di transponder; ciascuno di detti S.I.B. ROMA transponder essendo associato ad uno di detti oggetti.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui i transponder sono passivi (11) e/o attivi (18).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui i trasponder passivi sono carte ID (11).
  9. 9. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’unità centrale di processo (7) comprende un microcontrollore e/o un PC.
  10. 10. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di telecomunicazione (9) comprendono un modem.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui il modem è gsm e/o gprs.
  12. 12. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un dispositivo di segnalazione locale di tipo acustico (17) e/o visivo (15) della mancata identificazione di detto un oggetto occupante detta area (12).
  13. 13. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un sistema di alimentazione fotovoltaico.
  14. 14. Dispositivo (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre mezzi atti ad inoltrare un messaggio d'allarme ad un centro di controllo remoto (16).
  15. 15. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 14, in cui detti mezzi di inoltro comprendono un pulsante (4) azionabile dall'utente.
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 14, in cui detti mezzi di inoltro vengono anche attivati dalla mancata identificazione di detto un oggetto occupante detta area (12). S.I.B. ROMA
  17. 17. Sistema per il controllo dell'occupazione di un'area (12), caratterizzato dal fatto di comprendere uno o più dispositivi (1) secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 16 ed almeno un centro di controllo remoto (16); detto centro di controllo remoto (16) essendo in comunicazione puntuale bidirezionale con ogni dispositivo (1) per il tramite di secondi mezzi di telecomunicazione (80).
  18. 18. Sistema secondo la rivendicazione 17, in cui il centro di controllo remoto (16) comprende un server (70) e un modem (80) gsm e/o gprs.
  19. 19. Sistema secondo la rivendicazione 17 o 18, comprendente inoltre un centro di controllo generale (20) in comunicazione puntuale bidirezionale con più centri di controllo remoto (16).
  20. 20. Sistema secondo la rivendicazione 19, in cui il centro di controllo generale (20) comprende un server (70) e un modem (80) gsm e/o gprs. p.p. AMTEC S.p.A S.I.B. ROMA
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