ITRM20060602A1 - Procedimento per l estrazione di licopene dai cascami del pomodoro - Google Patents

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ITRM20060602A1
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Antonio Zuorro
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Description

RM 2006 A 0 0 06 02 2 Studio Associato LEONE & SPAD ARO DESCRIZIONE
dell'invenzione avente per titolo:
"Procedimento per l'estrazione di licopene dai cascarni del pomodoro"
5 a nome: E.One S.r.l.
di nazionalità: italiana
con sede in: Roma, Via Zanardelli, 23
Inventore: Roberto LAVECCHIA
Antonio ZUORRO
10
La presente invenzione concerne il settore degli estratti di sostanze naturali, in particolare da prodotti vegetali. Più in particolare, la presente invenzione si riferisce a un metodo per 15 l'estrazione di licopene dai residui di lavorazione del pomodoro.
Sfondo dell'invenzione
Il licopene è un carotenoide insaturo a catena aperta che conferisce il tipico colore rosso ai po-20 modori e ad altri vegetali.
Questo composto possiede interessanti proprietà an3 Studio Associato LEONE & SPAD ARO tiossidanti che lo rendono utile nel combattere gli effetti nocivi dei radicali liberi nell'organismo, dove tende ad accumularsi nel fegato, polmoni, prostata, colon e pelle e la sua concentrazione tissutale tende ad essere maggiore degli altri carotenoidi.
La sua azione antiossidante viene sfruttata in diverse applicazioni terapeutiche, ad esempio nelle malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore, ad esempio il cancro della prostata ( Giovannucci et al. , J. Nat. Cancer Insù., 87: 1767-1776 (1995) ; Clinton et al . , Nutr. Rev. ,56:35-51 (1998) ) . Inoltre, il licopene viene utilizzato nel settore nutrizionale in generale e in quello cosmetico.
Vi è perciò una elevata richiesta di prodotto e l'industria degli estratti naturali si trova a dover fronteggiare il problema di disporre di processi di estrazione che siano convenienti, efficaci e che portino a un prodotto con caratteristiche ottimali.
I cascami del pomodoro rappresentano una importante fonte di licopene. L'attenzione è rivolta in particolare alle bucce, che costituiscono la frazione preponderante del rifiuto. A seconda del tipo di 4 Studio Associato LEONE & SPAD ARO lavorazione (produzione di pelati, concentrati, cubettato, ecc.) la percentuale in bucce risulta compresa tra il 45 e il 65% del rifiuto umido. Poiché nelle bucce si rinvengono concentrazioni particolarmente elevate di licopene, pari a circa 5 volte quelle del frutto, esse rappresentano la materia prima ideale per l'ottenimento del licopene.
L'esame della letteratura tecnico-scientifica e brevettuale evidenzia una carenza di lavori specifici sull'estrazione del licopene da bucce di pomodoro. I processi potenzialmente utilizzabili sono gli stessi già in uso per estrarre il licopene dall'intero frutto di pomodoro o dai suoi derivati. Essi possono essere suddivisi in processi di estrazione con fluidi supercritici e processi di estrazione con solventi organici.
I processi di estrazione con fluidi supercritici (nella totalità delle applicazioni, CO2supercritica) hanno acquisito negli ultimi anni una crescente importanza nell'industria alimentare e farmaceutica. Questa tecnologia potrebbe essere vantaggiosamente applicata all'estrazione del licopene da matrici vegetali, comprese le bucce del pomodoro, per l'assoluta inerzia dell'anidride carbonica e per la possibilità di ottenere un prodotto non contaminato g Studio Associato LEONE & SPADARO dal solvente. I dati disponibili non consentono però di trarre conclusioni definitive sui reali vantaggi dell'estrazione con CO2supercritica, essendo relativi a studi condotti su scala pilota o di laboratorio. I costi di un processo operante su scala industriale sembrerebbero abbastanza onerosi, a causa delle condizioni operative {temperatura e pressione) severe e per la necessità di utilizzare un cosolvente. Tra i cosolventi che si sono mostrati capaci dì aumentare apprezzabilmente le rese di estrazione si possono citare l'acetone, il metanolo, l'etanolo e gli olii vegetali (olio di soia, olio di semi di girasole, olio di nocciole).
Un altro limite dei processi di estrazione supercritica è legato alla possibile isomerizzazione del licopene (dalla forma trans alla cis). Infine, 1'inpiego di una materia prima con valori elevati di umidità, quali sono i cascami del pomodoro, potrebbe richiedere dei trattamenti aggiuntivi per ridurne il contenuto d'acqua.
L'estrazione con solventi organici rappresenta un metodo largamente affermato nell'industria alimentare. Questa tecnologia consentirebbe di trattare i rifiuti tal quali e di ottenere licopene con il grado di purezza desiderato combinando opportunag Studio Associato
LEONE & SPAD ARO
mente diverse operazioni di separazione o purificazione consolidate (evaporazione sotto vuoto, cristallizzazione, separazione cromatografica o con
membrane).
Un aspetto critico dei processi di estrazione con
solvente è legato alla scelta del solvente, che deve appartenere alla classe dei composti utilizzabili in ambito alimentare, garantire rese di estrazione sufficientemente elevate, per ridurre i quantitativi impiegati, ed essere facilmente rimovibile
dal prodotto ottenuto.
I solventi ammessi nella Comunità Europea ( Direttiva Comunitaria 95/45/CE) per l'estrazione di additivi naturali per uso alimentare sono: V
- acetato di etile (C4H802)
acetone (C3H60)
diclorometano (CH2CI2)
esano (C6H14)
etanolo denaturato (C2H60)
- metanolo (CH40)
2-propanolo (C3HBO).
Come evidenziato dai risultati di studi condotti su
7 Studio Associato
LEONE & SPAD ARO
pomodori interi, succo di pomodoro e concentrato,
la struttura e le caratteristiche della matrice vegetale in cui è presente il licopene influenzano
sensibilmente le rese di estrazione. Nel caso delle
bucce le rese risultano particolarmente basse, anche quando si utilizzano solventi che possiedono
un'elevata affinità per il licopene. Ciò è probabilmente da imputare alla localizzazione del licopene nella matrice vegetale, che lo rende diffid imente raggiungibile dal solvente.
Ad esempio, la domanda internazionale WO
2006/036125 descrive un procedimento per
l'estrazione di licopene da concentrato di pomodoro, ovvero impiegando il frutto intero. v La domanda internazionale WO 2006/032712 descrive
un procedimento per l'estrazione di licopene a partire da bucce e semi di pomodoro, in cui, a una
prima fase di disidratazione, segue l'eliminazione
di semi, quindi la pelletizzazione del materiale e
l'estrazione con esano; infine distillazione e cristallizzazione. La purezza finale del prodotto è
compresa fra il 65% e 85%.
La domanda internazionale WO 97/48287 fornisce un
procedimento per l'estrazione di licopene dalla
3 Studio Associato LEONE & SPAD ARO polpa dei pomodori con un solvente o miscela di solventi con δΗe δΡcompreso tra 0,0 e 5,0.
La domanda di brevetto cinese N° 1358801 utilizza bucce di pomodoro come materia prima per l'estrazione di licopene usando acetato di etile o olio solvente No. 6.
Si rinvia alle domande di brevetto sopra riportate e alle citazioni incluse per una rassegna della tecnica nota e dei problemi correlati.
Sono noti altri procedimenti per l'estrazione di licopene da pomodori, ma questi impiegano il frutto intero o la polpa o il siero come materia prima.
Allo stato attuale, i processi più promettenti ai fini dell'estrazione del licopene dalle bucce di pomodoro sembrano essere quelli che utilizzano solventi organici. Tuttavia, i solventi puri danno bassi valori di estrazione. La domanda internazionale WO 03/79816 descrive un processo per l'estrazione da pomodori interi con una soluzione di acetato di etile saturo di acqua. Il contenuto in licopene è tra il 5% e il 20%.
Pertanto, è ancora presente il problema di disporre di un procedimento per l'estrazione di licopene da materiale di scarto della lavorazione del pomodoro, 9 Studio Associato
LEONE & SPAD ARO
che è poco trattabile, ma contiene alte percentuali
di prodotto di valore, che utilizzi tecnologie relativamente semplici ed economiche da un punto di
vista industriale.
Sommario dell'invenzione
È stato ora trovato che è possibile estrarre licopene dai prodotti di scarto della lavorazione del
pomodoro per mezzo di particolari miscele di solventi.
L'impiego di miscele multicomponente caratterizzate
da elevata capacità estrattiva e rapide cinetiche
di estrazione rappresenta uno dei vantaggi del procedimento della presente invenzione.
È un oggetto della presente invenzione un procedimento per l'estrazione di licopene dai cascami del
pomodoro caratterizzato dal fatto che detta estrazione è fatta con una miscela ternaria di solventi
organici di cui uno è un alcol alifatico.
Detto procedimento, nelle sue linee generali comprende:
a.porre a contatto detti cascami con una
miscela ternaria di solventi organici di
10 Studio Associato LEONE & SPAD ARO cui uno è un alcol alifatico, come descritto di seguito in dettaglio;
b. estrarre detto licopene da detti cascami solubilizzandolo nella miscela di estrazione;
c. recuperare detto licopene da detta miscela di estrazione.
Questo e altro oggetti dell<7>invenzione saranno ora descritti in dettaglio nella sezione che segue anche per mezzo di esempi.
Descrizione dettagliata dell'invenzione
Per cascami del pomodoro si intendono gli scarti o i residui della lavorazione industriale dei pomodori. A seconda del tipo di lavorazione (produzione di concentrato, passata, pomodori pelati interi o a pezzi, ecc.) questi scarti possono differire in composizione e nelle proprietà chimico-fisiche (umidità, contenuto proteico, livello di sostanze pectiche, e così via), ma in ogni caso gli unici componenti che si trovano in quantità significative sono bucce, semi e frammenti di polpa.
In una realizzazione preferita dell'invenzione, i cascami comprendono prevalentemente bucce di pomo 11 Studio Associato LEONE & SPAD ARO doro
Nel contesto della presente invenzione, per solvente organico si intende un qualsiasi composto organico (un composto, cioè, contenente atomi di carbonio), allo stato liquido in condizioni standard, in grado di estrarre, da solo o in miscela con altri solventi, il licopene ed altri composti affini (lìcarotene, fitoene, fitofluene, ecc.).
A seconda della loro struttura chimica, i solventi possono essere polari o non polari. La polarità può essere valutata attraverso la costante dielettrica o il momento di dipolo del composto considerato. I solventi polari, a loro volta, possono essere suddivisi in solventi polari aprotici e solventi polari protici. I primi non contengono idrogeni acidi. Tipici solventi aprotici sono l'acetone, il metiletilchetone e l'etile acetato, mentre 1'etanolo o l'acido acetico sono rappresentanti della famiglia dei protici.
Secondo la presente invenzione, per alcool alifatico si intende un composto organico di formula generale R-OH, dove 'R' è un radicale alchilico da 1 a 4 atomi di carbonio a catena lineare o ramificata e OH' un gruppo funzionale ossidrilico. Gli alcoli che si prendono qui in considerazione sono gli al12 Studio Associato LEONE & SPADARO coli monovalenti, caratterizzati dalla presenza di un solo ossidrile nella loro molecola. Il metanolo, l'etanolo e il propanolo sono esempi di alcoli che rientrano in questa categoria.
In una prima realizzazione della presente invenzione, la miscela estrattiva è una miscela ternaria costituita da un solvente apolare, quale esano, un solvente polare protico, quale etanolo, e un solvente polare aprotico, quale acetone. Preferibilmente la miscela estrattiva ha la seguente composizione: esano 10%-80%, etanolo 10%-60% e acetone 10%-60%, ancora più preferibilmente: esano 45%, etanolo 35% e acetone 20%. Tutte le concentrazioni sono espresse in volume su volume (v/v).
In un altro aspetto preferito, il rapporto liquidosolido è compreso tra 3 e 300 ml/g, più preferibilmente 20 ml/g.
La temperatura di estrazione non rappresenta un aspetto critico e l'esperto del settore troverà facilmente il campo di temperatura in cui operare ricorrendo alle sue conoscenze generali e tenendo conto di diversi fattori, quali, la compatibilità del materiale, la possibile degradazione del principio attivo (licopene) e la composizione della mi13 Studio Associato LEONE & SPAD ARO scela, ovvero la velocità di estrazione e i punti di ebollizione. Ad esempio, 1'estrazione può essere condotta a una temperatura compresa tra la temperatura ambiente e 60°C, preferibilmente 40°C. Gli estremi dell'intervallo sono da considerarsi con approssimazione, nel senso che un discostamento verso il basso dal limite inferiore e un discostamento verso l'alto dal limite superiore non escono dall'ambito dell'invenzione nella misura in cui non ne pregiudicano il risultato.
Discorso analogo si può fare per il tempo di estrazione, che potrà essere anche trovato dall'esperto del settore con una ragionevole sperimentazione. A titolo indicativo, un intervallo di tempo preferito è compreso fra 10 e 120 minuti, ad esempio 30.
Convenientemente, per ridurre la fotodegradazione l'estrazione viene condotta in condizioni di ridotta luminosità o al buio.
Nel caso di una prima realizzazione preferita dell'invenzione, i cascami sono prevalentemente costituiti da bucce di pomodoro, ad esempio ne costituiscono tra il 40 e il 90% (rifiuto umido).
Se desiderato e conveniente, è possibile separare le bucce dai cascami .
14 Studio Assodato
LEONE & SPAD ARO
Migliori risultati si possono ottenere sottoponendo
le bucce separate a omogeneizzazione.
Un insieme di condizioni preferite prevede concentrazioni (tutte v/v)di esano dal 10 all'80'%, eta-5 nolo e acetone dal 10 al 60%; temperatura di estrazione compresa tra la temperatura ambiente e 60°C,
per un tempo di estrazione da 10 a 120 minuti e un rapporto liquido/solido da 10 a 300 ml/g.
Il recupero del licopene dalla miscela di estrazioni ne avviene secondo tecniche del tutto convenzionali, che fanno parte della conoscenza generale del
settore e sono reperibili nella comune letteratura
tecnica e brevettuale attinente al settore.
I seguenti esempi illustrano ulteriormente
15 l'invenzione.
Preparazione della materia prima
I residui di lavorazione del pomodoro possono essere ottenuti dall'industria di trasformazione, ad
esempio nella produzione di pomodori pelati.
20 I cascami possono essere conservati in sacchetti di plastica ermetici o altro adeguato contenitore e congelati a -20 °C.
Prima del procedimento di estrazione, il materiale
15 Studio Associato LEONE & SPAD ARO viene scongelato a 4 °C, al riparo dalla luce e dal contatto con l'aria.
I solventi sono stati impiegati tal quali.
Dai residui di lavorazione scongelati sono state separate le bucce dai semi e dai frammenti di polpa. Le bucce sono state sommariamente omogeneizzate e, per ogni campione utilizzato nelle singole prove di estrazione, si è proceduto alla determinazione dell'umidità.
L'umidità delle bucce di pomodoro è stata determinata mediante essiccamento in stufa ventilata (NSE, ISCO) fino al raggiungimento del peso costante. L'essiccamento veniva effettuato a 105°C in aria, utilizzando un quantitativo di bucce compreso tra 0.5 e 1 g.
Dopo diverse prove isoterme a tempo variabile, è stato mostrato che dopo circa 6 h la perdita in peso assume un valore costante.
La concentrazione del licopene nei campioni di estratto è stata determinata spettrofotometricamente nell'intervallo di lunghezze d'onda 350-600 nm, dopo aver separato le fasi, ad esempio con una opportuna quantità di acqua, pari ad esempio al 20% del volume totale estraente.
16 Studio Associato LEONE & SPADARO Un confronto con lo spettro relativo al licopene puro in esano indica chiaramente che il pigmento estratto dalle bucce di pomodoro è costituito principalmente da questo carotenoide.
Per la determinazione quantitativa del licopene si è fatto riferimento al picco con massimo intorno ai 503 nm, utilizzando il seguente valore per il coefficiente di estinzione molare: ε = 158500 M<"1>cm<"1>
Esempio 1
L'estrazione del licopene dalle bucce di pomodoro è stata condotta in discontinuo, in beute in vetro Duran con tappo a vite. Le beute sono state poste su un agitatore magnetico immerso in un bagno termostatico collegato ad un criotermostato a circolazione (RTE 101, NESLAB).
All'inizio di ogni prova un quantitativo pari a 100 g di bucce, determinato gravimetricamente, veniva trasferito all'interno della beuta. Successivamente si aggiungeva la miscela di estrazione secondo la presente invenzione (o i singoli componenti come prove di confronto) nella misura di 3000 mi e il sistema veniva mantenuto in agitazione per 30 min.
Tutte le prove sono state eseguite almeno in duplicato. Per minimizzare la degradazione del licopene 17 Studio Associato LEONE & SPAD ARO dovuta all'esposizione alla luce si è operato in condizioni di ridotta luminosità. Per lo stesso motivo, il recipiente utilizzato come bagno termostatico è stato rivestito con materiale opaco su tutti i lati esposti alla luce. La temperatura è stata fissata a 45 “C.
È stata determinata la capacità estrattiva dei singoli componenti (esano, etanolo e acetone) ed è stato effettuato un confronto con la resa ottenibile nelle stesse condizioni con la miscela di composizione 50:25:25.
I risultati sono riportati nella seguente Tabella 1, dove dal quantitativo di licopene estratto (q) e dal quantitativo (m£)e umidità ( U ) delle bucce è stato poi calcolato il seguente parametro:
che rappresenta la quantità di licopene estratto per unità di peso secco del materiale e fornisce quindi un'indicazione quantitativa dell'efficienza di estrazione.
Tabella 1
Sintesi dei risultati. oq- rappresenta la deviazione standard calcolata dalle prove ripetute.
18 Studio Associato LEONE & SPAD ARO Prova Esano Etanolo Acetone q' σ„.
[v/v %] [v/v %] [v/v %] [mg/g„] [mg/ga] A 100 0 0 0.320 0.109
0 100 0 0.000 0.000
C 0 0 100 0.230 0.000 D 50 25 25 3.309 0.2S8
Il dato più saliente che si può cogliere è l'incremento della resa che si ottiene miscelando i tre componenti {nel caso specifico, in rapporto 50:25:25), Il valore di q' per tale miscela risulta di un ordine di grandezza maggiore, rispetto al caso dell'esano puro, superando i 3 mg di licopene estratto per g di materiale secco.
Esempio 2
Nelle stesse condizioni dell'esempio 1 sono state provate diverse miscele con i seguenti risultati.
Tabella 2
Sintesi dei risultati. oq- rappresenta la deviazione standard calcolata dalle prove ripetute,
Prova Esano Etanolo Acetone q' <V [v/v %] [v/v %] Iv/v %] [mg/g«] [mg/g,J E 80 1Q 10 2.298 0.210
30 60 10 2.673 0.050
30 10 60 3.027 0 , 060
55 35 10 3.561 0.012
55 10 35 2.993 0.021
J 30 35 35 3.571 0.308 K 46.67 26.67 26.67 3.209 0.217 19 Stadio Associato LEONE & SPAD ARO Prova Esano Etanolo Acetone q' σ3.
[v/v %] [v/v %] [v/v %] [mg/ga] [mg/ga] L 63.33 1B .33 18 . 33 2.716 0.013 M 3B .33 43.33 18.33 3.130 0.101 N 38.33 18.33 43.33 3.455 0.223
I risultati ottenuti indicano chiaramente che;
• per tutte le miscele presentate in questo esempio, si ottengono rese di estrazione superiori a quelle ottenibili impiegando i singoli componenti (si veda l'esempio 1);
• le rese di estrazione diminuiscono all<7>aumentare della percentuale di esano nella miscela;
• i valori massimi delle rese (dell'ordine dei 3.6 mg/gs)si hanno in corrispondenza ai punti H e J, caratterizzati da una frazione volumetrica effettiva dell'etanolo pari a 0.35.
Esempio 3
Nelle medesime condizioni dell'Esempio 1, con l'eccezione che il rapporto lìquido/solido impiegato è pari a 20 ml/g, sono stati ottenuti i risultati esposti nella seguente Tabella 3.
Tabella 3
Sintesi dei risultati. oq»rappresenta la deviazione standard calcolata dalle prove ripetute.
20 Studio Associato LEONE & SPADARO Prova Esano Etanolo Acetone q’
[v/v %] [v/v %] [v/v %] [mg/ga] [mg/gs] 0 10 35 55 4.120 0.249 P 20 35 45 4.400 0.255 Q 20 40 40 4.539 0.015 R 42.5 35 22.5 4.154 0.217
Ai fini pratici, la miscela preferita ha la seguente composizione:
esano: 45 %
etanolo: 35 %
acetone: 20 %
e può essere utilizzata nelle seguenti condizioni operative:
Rapporto liquido/solido: 20 ml/g Temperatura: 45 °C
Durata dell'estrazione: 30 min
e consentirà di ottenere rese superiori ai 4 mg di licopene per g di materiale secco.
Esempio 4
Nelle medesime condizioni dell'Esempio 1, con l'eccezione che le temperature di estrazione sono rispettivamente 30, 40 e 60 °C, sono stati ottenuti i risultati esposti nella seguente Tabella 4.
21 Studio Associato LEONE & SPAD ARO Tabella 4
Sintesi dei risultati . oq»rappresenta la deviazione standard calcolata dalle prove ripetute.
Prova Esano Etanolo Acetone Temperatura q'
[v/v %] [v/v %] [v/v %] C [mg/g„] [mg/ga]
S 45 35 20 30 5.819 0.25
T 45 35 20 40 6.169 0.31
0 45 35 20 60 5.52 0.06

Claims (16)

  1. Studio Associato LEONE & SPAD ARO RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per l'estrazione di licopene dai cascami del pomodoro caratterizzato dal fatto che detta estrazione è fatta con una miscela ternaria di solventi organici di cui uno è un alcool alifatico.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui in detta miscela un primo solvente è un solvente apolare, un secondo solvente è un solio vente polare protico, un terzo solvente è un solvente polare aprotico.
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, in cui detta miscela è costituita da esano, etanov lo e acetone. 15
  4. 4. Procedimento secondo là rivendicazione 3, in cui detta miscela ha la seguente composizione: esano 10%-80%, etanolo 10%-60% e acetone 10%-60%.
  5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 4, in 20 cui detta miscela ha la seguente composizione: esano 45%, etanolo 35% e acetone 20%. 23 Studio Associato LEONE & SPAD ARO
  6. 6. Procedimento secondo una delle rivendicazioni 1-5, in cui il rapporto liquido-solido è compreso tra 3 e 300 ml/g.
  7. 7. Procedimento secondo la rivendicazione 6, in cui il rapporto liquido-solido è 20 ml/g.
  8. 8. Procedimento secondo una delle rivendicazioni 1-7, in cui la temperatura di estrazione è compresa tra 20 e 60°C.
  9. 9. Procedimento secondo la rivendicazione 8, in cui la temperatura di estrazione è circa 40°C.
  10. 10. Procedimento secondo una delle rivendicazioni 1-9, in cui il tempo di estrazione è compreso fra 10 e 120 minuti.
  11. 11. Procedimento secondo la rivendicazione 10, in cui il tempo di estrazione è circa 30 minuti.
  12. 12. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detti cascami sono prevalentemente costituiti dalle bucce di pomodoro.
  13. 13. Procedimento secondo la rivendicazione 12, in cui le bucce costituiscono tra il 40 e il 90% del cascame, come rifiuto umido.
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 12 o 13, in cui le bucce sono separate dai cascami. 24 Studio Associato LEONE & SPAD ARO
  15. 15. Procedimento secondo la rivendicazione 15, in cui le bucce separate sono sottoposte a omogeneizzazione.
  16. 16. Procedimento per l'estrazione di licopene dai cascami del pomodoro che comprende: a. porre a contatto detti cascami con una miscela ternaria di solventi organici di cui uno è un alcol alifatico; b. estrarre detto licopene da detti cascami solubilizzandolo nella miscela dì estrazione; c. recuperare detto licopene da detta miscela di estrazione. p . i . di E . One S . r . l .
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