ITRM20060404A1 - Rete rfid per la tracciabilita dei documenti e delle merci - Google Patents

Rete rfid per la tracciabilita dei documenti e delle merci Download PDF

Info

Publication number
ITRM20060404A1
ITRM20060404A1 IT000404A ITRM20060404A ITRM20060404A1 IT RM20060404 A1 ITRM20060404 A1 IT RM20060404A1 IT 000404 A IT000404 A IT 000404A IT RM20060404 A ITRM20060404 A IT RM20060404A IT RM20060404 A1 ITRM20060404 A1 IT RM20060404A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
antenna
manager
rfid
network according
module
Prior art date
Application number
IT000404A
Other languages
English (en)
Inventor
Rubeis Claudio De
Pasquale Carlo Di
Original Assignee
Entropia Soluzioni E Rintracci
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Entropia Soluzioni E Rintracci filed Critical Entropia Soluzioni E Rintracci
Priority to IT000404A priority Critical patent/ITRM20060404A1/it
Priority to PCT/IT2007/000522 priority patent/WO2008012856A2/en
Publication of ITRM20060404A1 publication Critical patent/ITRM20060404A1/it

Links

Classifications

    • GPHYSICS
    • G06COMPUTING; CALCULATING OR COUNTING
    • G06QINFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY [ICT] SPECIALLY ADAPTED FOR ADMINISTRATIVE, COMMERCIAL, FINANCIAL, MANAGERIAL OR SUPERVISORY PURPOSES; SYSTEMS OR METHODS SPECIALLY ADAPTED FOR ADMINISTRATIVE, COMMERCIAL, FINANCIAL, MANAGERIAL OR SUPERVISORY PURPOSES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • G06Q10/00Administration; Management
    • G06Q10/08Logistics, e.g. warehousing, loading or distribution; Inventory or stock management
    • G06Q10/087Inventory or stock management, e.g. order filling, procurement or balancing against orders
    • HELECTRICITY
    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04BTRANSMISSION
    • H04B5/00Near-field transmission systems, e.g. inductive or capacitive transmission systems
    • HELECTRICITY
    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04BTRANSMISSION
    • H04B5/00Near-field transmission systems, e.g. inductive or capacitive transmission systems
    • H04B5/20Near-field transmission systems, e.g. inductive or capacitive transmission systems characterised by the transmission technique; characterised by the transmission medium
    • H04B5/24Inductive coupling
    • H04B5/26Inductive coupling using coils
    • HELECTRICITY
    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04BTRANSMISSION
    • H04B5/00Near-field transmission systems, e.g. inductive or capacitive transmission systems
    • H04B5/70Near-field transmission systems, e.g. inductive or capacitive transmission systems specially adapted for specific purposes
    • H04B5/77Near-field transmission systems, e.g. inductive or capacitive transmission systems specially adapted for specific purposes for interrogation

Landscapes

  • Business, Economics & Management (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Economics (AREA)
  • Tourism & Hospitality (AREA)
  • General Business, Economics & Management (AREA)
  • Finance (AREA)
  • Entrepreneurship & Innovation (AREA)
  • Human Resources & Organizations (AREA)
  • Marketing (AREA)
  • Operations Research (AREA)
  • Quality & Reliability (AREA)
  • Strategic Management (AREA)
  • Accounting & Taxation (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Development Economics (AREA)
  • General Physics & Mathematics (AREA)
  • Theoretical Computer Science (AREA)
  • Computer Networks & Wireless Communication (AREA)
  • Signal Processing (AREA)
  • Variable-Direction Aerials And Aerial Arrays (AREA)
  • Warehouses Or Storage Devices (AREA)
  • Tires In General (AREA)
  • Document Processing Apparatus (AREA)
  • Developing Agents For Electrophotography (AREA)

Description

RM 200 6 A 000404 Descrizione dell'<’>invenzione industriale dal titolo: RETE RFID PER LA TRACCIABILITA' DEI DOCUMENTI E DELLE MERCI; a nome di ENTROPIA SOLUZIONI E RINTRACCIABILITÀ' SRL, di nazionalità italiana, con sede in Via Gastone Giacomini 22, 00144 Roma. Inventori: DI PASQUALE Carlo e DE RUBEIS Claudio.
*ie ;La presente invenzione riguarda il settore della logistica di magazzino e quello della gestione della documentazione cartacea e più in particolare dei mezzi atti a tracciare la posizione della merce all'interno del magazzino o dei documenti cartacei mediante dei tag applicati su questi. ;Più specificatamente, il trovato si riferisce alla realizzazione di una rete che permette ad un utente di monitorare una grande quantità di prodotti con un significativo risparmio dei costi di realizzazione della rete stessa, nonché di installazione e di gestione. ;Secondo l'invenzione, si prevede di realizzare una rete comprendente una pluralità di gruppi di antenne connesse con architettura a bus, ciascun gruppo essendo dotato di un proprio lettore RFID (Radio Frequency Identification), dove a ciascun lettore RFID è associato un modulo di controllo atto ad abilitare una determinata antenna appartenente al relativo gruppo in modo che quest'ultima sia collegata soltanto ad un determinato lettore. ;Attualmente, le tradizionali reti RFID utilizzate per tracciare la posizione dei documenti e della merce comprendono in combinazione almeno un multiplexer RFID, almeno un lettore RFID e una o più antenne gestite da detto almeno un lettore. Esse sono concepite prevalentemente per le grandi aziende, in quanto i costi che un utente o una azienda di medie/piccole dimensioni deve sostenere per acquistare semplicemente un singolo multiplexer RFID, un singolo lettore RFID nonché, il più delle volte, una pluralità di antenne, sono notevoli. ;A questi costi, si devono aggiungere quelli per l'installazione della rete e la sua gestione. ;È evidente che ciò comporta una non appetibilità sul mercato da parte di singoli o di aziende di medie/piccole dimensioni che non trovano vantaggioso l'acquisto di una tale rete e preferiscono continuare a gestire la merce in modo manuale. ;Si pensi, ad esempio, a studi legali in cui il personale deve ricercare velocemente una pratica senza sapere a priori se la pratica è tra le pratiche archiviate o meno. Spesso dette pratiche sono numerate progressivamente e vengono inserite dentro faldoni, a loro volta numerati progressivamente. In questo modo, il personale conoscerà l'esito della sua ricerca solamente quando ha in mano il faldone relativo. ;Lo stesso dicasi per le agenzie automobilistiche con la necessità di gestire i fascicoli dei loro clienti, per non parlare delle biblioteche che detengono una immensa pluralità di opere librarie che vengono di continuo cedute a tempo limitato ad un cliente e riportate da questi entro detto tempo. ;Un secondo inconveniente è dato dal fatto che per collegare il lettore RFID a un numero elevato di antenne vi è attualmente la necessità di inserire uno o più multipler RFID e tutti i multiplexer RFID della rete devono essere tra loro collegati in cascata. Ciò comporta da un lato un aumento significativo del costo dovuto all'aggiunta di ulteriori multiplexer RFID nella rete e dall'altro un aumento delle perdite di inserzione dovute alla somma delle perdite di inserzione dei multiplexer connessi in cascata. ;Si pensi ad esempio al caso in cui un lettore RFID debba essere collegato a 16 antenne e si vogliano utilizzare dei multiplexer RFID a otto uscite. Al fine di realizzare detto collegamento non sono sufficienti due multiplexer RFID ma ne occorrono tre, in quanto, come è noto, gli elementi multiplexer devono essere collegati tra loro secondo una topologia ad albero binario. ;Un terzo inconveniente, conseguenza naturale di quanto detto sopra, è rappresentato dall'elevato numero di cavi necessari a collegare ciascun uscita di ciascun multiplexer RFID ad una corrispettiva antenna, con l'ingombro, la difficoltà di cablaggio ed il costo della posa in opera che ne conseguono. ;Un ulteriore inconveniente è dato dal fatto che, in caso di utilizzo di più multiplexer in cascata, per garantire che le antenne trasmettano la potenza necessaria alla rivelazione dei tag vengono utilizzati dei lettori RFID più potenti o dei lettori RFID industriali, per lo più concepiti per altri scopi, il cui acquisto non fa altro che aumentare ulteriormente il costo già significativo. Non solo, ma in molti casi i costruttori decidono di pilotare i multiplexer RFID solo tramite detti lettori industriali. ;Compito del presente trovato è superare detti inconvenienti, fornendo una rete RFID in grado di connettere una pluralità di antenne connesse con architettura a bus, ad un singolo lettore RFID senza l'utilizzo di multiplexer, gestendo dette antenne e detto lettore RFID con un modulo di controllo, il quale è atto ad abilitare soltanto l'antenna a cui il lettore RFID di competenza deve essere collegato,,riducendo drasticamente la quantità di cablaggi, la potenza necessaria per i lettori RFID e, di conseguenza, i costi di realizzazione della rete, nonché di installazione e di gestione della rete stessa. ;Secondo il trovato, detto modulo di controllo è un modulo di controllo di architetture ad antenne RFID multiple {RFID Multiple-Antennas Architecture Generic Controller). ;È anche possibile prevedere, nella realizzazione della rete RFID di grandi dimensioni, uno o più ulteriori moduli di controllo-organizzazione di sistemi RFID distribuiti {RFID Distributed Enviroment Controller Organizer) ciascuno dei quali gestisce uno o più moduli di controllo di architetture ad antenne RFID multiple. ;D'ora in poi, al fine di semplificare la terminologia chiameremo il modulo di controllo di architetture ad antenne RFID multiple e il modulo di controllo-organizzazione di sistemi RFID distribuiti rispettivamente con il nome di modulo di controllo "Manager" e di modulo di controllo-organizzazione "Director" . ;Una migliore comprensione del trovato si avrà con la seguente descrizione dettagliata e con riferimento ai disegni allegati che illustrano, a solo titolo esemplificativo, una preferita forma realizzativa. ;Nei disegni: ;la figura 1 mostra una forma di realizzazione del trovato; ;la figura 2 mostra una variante della forma di realizzazione di figura 1; ;le figure 3 e 4 mostrano un particolare relativo ad un'antenna rispettivamente nel caso in cui questa è non abilitata o abilitata; ;la figura 5 mostra schematicamente un esempio di configurazione delle antenne; ;le figure 6 e 7 mostrano rispettivamente in modo schematico un modulo di controllo "Manager" ed un modulo di controllo-organizzazione "Director". ;Con riferimento alle figure, nella prima forma di realizzazione che si descrive, è mostrata una rete che comprende: ;uno o più tag T atti a contenere le informazioni del bene su cui sono applicati; ;almeno un lettore RFID L atto a rilevare l'informazione memorizzata in detti tag T; ;- almeno una antenna A per ciascun lettore RFID L atta a rilevare i tag T presenti nel suo campo di rilevamento; ;- un bus coassiale BC atto a collegare detto lettore RFID L a detta antenna A; ;- un modulo di controllo "Manager" M per ciascun lettore RFID L atto ad abilitare una singola antenna A per volta; ;- un bus RS485 B1 atto a collegare detto modulo di controllo "Manager" M a detta antenna A; ;- un computer host P atto a essere collegato a ciascun modulo di controllo "Manager" M. ;Secondo una caratteristica peculiare del trovato, detta antenna A associata al lettore RFID L di competenza è un'antenna con interfaccia ottimizzata (Optmized Interface for Multiple Antennas). ;Su comando del modulo di controllo "Manager" M, detta antenna A è atta ad essere connessa al bus coassiale BC in cascata ad altre antenne A tramite un circuito di relè Ri, mantenendo le prestazioni di lettura dei tag T come se fosse l'unica antenna A connessa al lettore RFID L. In altre parole, quando il circuito di relè Ri è in posizione operativa (fig. ;4) consente la connessione dell'antenna A al bus coassiale BC come carico terminale del bus BC stesso, mentre in posizione di riposo prolunga il percorso del bus coassiale BC all'antenna A successiva (fig. ;3) . ;Vantaggiosamente, l'utilizzo di circuiti di relè Ri comporta un abbattimento delle perdite di inserzione tipiche dei collegamenti a cascata dei multiplexer, riducendole sostanzialmente a zero. ;Un ulteriore vantaggio dell'utilizzo di circuiti di relè Ri è quello di garantire l'isolamento galvanico delle antenne A dei rispettivi circuiti di controllo; l'antenna A abilitata sarà pertanto collegata galvanicamente solo al lettore RFID L di competenza . ;L'antenna A è dotata di un apposito circuito di decodifica di indirizzi digitali che permette la selezione dell'antenna A stessa, nonché l'attivazione del circuito di relè RI. ;In alternativa a detto circuito di decodifica, è previsto un circuito di controllo atto a connetterla al bus coassiale BC e comprendente un microcontrollore E atto a ricevere il comando di attivazione del circuito di relè RI mediante un circuito di comunicazione RS485. ;Detto micro-controllore E e detto circuito di relè RI sono montati su una scheda a circuito stampato S appositamente realizzata comprendente anche un'alimentazione (non mostrata), un'interfaccia di comunicazione RS485 F verso il modulo di controllo "Manager" M, un circuito di sintonia N dell'antenna (figg. 3 e 4). ;L'antenna A viene costruita modularmente assiemando detta scheda a circuito stampato S ad un noto circuito di loop G che costituisce la parte induttiva dell'antenna A. ;Per alcune versioni di questa scheda S, è possibili prevedere che il micro-controllore E sia anche in grado di effettuare un aggiustamento automatizzato della sintonia dell'antenna. ;Vantaggiosamente, su detta scheda S è previsto un ulteriore circuito di relè o di dissintonia R2 atto a ridurre il fattore di merito dell'antenna A quando non è abilitata, riducendo notevolmente gli effetti spuri dell'accoppiamento di una antenna A non abilitata posta nelle vicinanze dell'antenna A abilitata, al fine di evitare che il lettore RFID L competente rilevi dei tag T che non sono presenti nel campo di rilevamento di detta antenna A abilitata ma nel campo di quella non abilitata posta nelle vicinanze . ;Detto circuito di relè R2 viene controllato dal micro-controllore E in modo tale che quando l'antenna A non è abilitata, la stessa antenna sia disintonizzata, mentre quando la stessa antenna è abilitata sia non disintonizzata. ;Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che l'antenna A prevede almeno un ingresso digitale per eventuali controlli industriali ed almeno un'uscita digitale per segnalazioni e controlli esterni. Ad esempio, tramite detta uscita digitale è possibile attivare una segnalazione locale dell'antenna A che è abilitata e presso la quale è posizionato un determinato tag T. In questo caso, detta almeno un'uscita digitale può essere rappresentata da un Led. ;L'antenna A è in grado di configurare in modo automatico sia il proprio indirizzo, come periferica del bus RS485 Bl, monitorando un appropriato segnale in ingresso proveniente dal modulo di controllo "Manager" M, sia gli indirizzi delle antenne A successive, generando essa stessa un appropriato segnale di uscita che sarà un segnale di ingresso per l'antenna A successiva. ;La procedura di configurazione delle antenne A viene avviata e controllata dal modulo di controllo "Manager" M che pilota dette antenne in modo da assegnare a ciascuna di esse un indirizzo univoco. ;Sul modulo di controllo "Manager" M sono previsti due pin di connettore, uno di uscita ed uno di ingresso, usati per la trasmissione/ricezione di segnali, e rispettivamente atti a trasmettere un segnale di uscita o di "chek-out" alle antenne ed a ricevere un segnale di ingresso o di "chek-in" dalle stesse antenne. ;Ciascuna antenna A ha un ingresso ed un'uscita che è collegata all'ingresso della antenna successiva. ;Nell'esempio che si descrive in figura 5, il pin di uscita del modulo di controllo "Manager" M è collegato all'ingresso dell'antenna A più distante da detto modulo "Manager", mentre il suo pin di ingresso è collegato all'uscita dell'antenna A più vicina. ;Inizialmente, ciascuno dei pin del modulo "Manager" M ha un livello logico basso, e ciascuna delle antenne A è priva di indirizzo sul bus RS485 Bl ed ha l'uscita ha livello logico basso. ;Il modulo di controllo "Manager" M commuta il suo segnale di "check-out" a livello logico alto così da far commutare l'ingresso dell'antenna A, cui è collegata il pin di uscita, a livello logico alto. ;Al fine di assegnare l'indirizzo "1" ad una antenna, il modulo di controllo "Manager" M invia sul bus RS485 Bl un messaggio Broadcast per l'assegnazione di detto indirizzo "1". ;Detto messaggio viene letto da ciascuna antenna A, ma è interpretato soltanto dall'antenna A che ha il proprio ingresso a livello logico alto e che quindi acquisisce l'indirizzo "1". ;Il modulo "Manager" M non sa se il messaggio Broadcast precedentemente inviato è stato ricevuto, così invia un ulteriore messaggio, con indirizzo "1", sul bus RS485 Bl affinché l'antenna A che ha acquisito l'indirizzo "1" commuti la propria uscita da livello logico basso a livello alto. ;L'antenna A con indirizzo "1" risponde a detto ulteriore messaggio del modulo "Manager" M, confermando la commutazione della propria uscita a livello logico alto. ;In questo modo il modulo di controllo "Manager" M rileva il fatto che è stato assegnato l'indirizzo "1" e.che la configurazione dell'antenna avente detto indirizzo è completata. ;È evidente che configurata la prima antenna, l'antenna A successiva ha il proprio ingresso a livello alto. ;Al fine di assegnare l'indirizzo "2", il modulo di controllo "Manager" M invia un messaggio di Broadcast sul bus RS485 Bl. Detto messaggio viene letto da ciascuna antenna A priva di indirizzo, ma è interpretato soltanto dall'antenna A che ha il proprio ingresso a livello logico alto e acquisisce l'indirizzo "2". ;Al fine di rilevare se il suddetto messaggio Broadcast è stato ricevuto, il modulo "Manager" M invia un ulteriore messaggio, con indirizzo "2", sul bus RS485 Bl con cui chiede all'antenna A che ha acquisito l'indirizzo "2" di commutare la propria uscita da livello logico basso a livello alto. ;L'antenna A con indirizzo "2" risponde a detto ulteriore messaggio del modulo "Manager" M, commutando la propria uscita a livello logico alto. ;In questo modo, il modulo di controllo "Manager" M rileva il fatto che è stato assegnato l'indirizzo "2" e che la configurazione dell'antenna A avente detto indirizzo è completata. ;Il procedimento di configurazione delle antenne prosegue finché il pin di ingresso del modulo di controllo "Manager" M commuta dal livello logico basso iniziale a livello logico alto, fino a quando cioè il segnale di "chek-in" è a livello logico alto. ;Secondo l'invenzione, il procedimento per configurare almeno una o più antenne A ciascuna delle quali è inizialmente priva di indirizzo ed è dotata di un ingresso e un'uscita, quest'ultima a livello logico basso, per mezzo del modulo di controllo "Manager" M avente un pin di uscita ed un pin di ingresso entrambi a livelli logici bassi e collegati rispettivamente all'ingresso della prima antenna della cascata ed all'uscita dell'ultima della cascata, comprende sostanzialmente le seguenti fasi: ;1- impostazione di una variabile K al valore 0 e commutazione del pin di uscita del modulo "Manager" M a livello logico alto e conseguente commutazione dell'ingresso a livello logico alto da parte dell'antenna A collegata a detto pin; ;2- invio di un messaggio Broadcast per l'assegnazione dell'indirizzo pari al valore "K=K+1" sul bus RS485 Bl da parte del modulo di controllo Manager "M"; ;3- lettura di detto messaggio Broadcast da parte di ciascuna antenna A; ;4- interpretazione di detto messaggio Broadcast da parte dell'antenna A il cui ingresso è a livello logico alto; ;5- acquisizione dell'indirizzo pari al valore "K=l" da parte della stessa antenna; ;6- invio di un ulteriore messaggio con indirizzo "K" sul bus RS485 B1 da parte del modulo "Manager" M per commutare a livello logico alto l'uscita di detta antenna A con indirizzo pari al valore "K"; ;7- commutazione dell'uscita di detta antenna con indirizzo pari al valore "K" e contemporanea commutazione a livello logico alto dell'ingresso dell'antenna A successiva; ;8- conferma della commutazione di detta antenna A con indirizzo pari al valore "K" al modulo di controllo "Manager" e rilevamento del modulo "Manager" M che detta antenna A ha acquisito il proprio indirizzo; ;9- se il pin di ingresso del modulo "Manager" M è a livello logico basso si prosegue con la fase 2 altrimenti si passa alla fase 10; ;10- rilevamento del modulo di controllo "Manager" M della configurazione di tutte le K antenne A. ;Una volta così configurate le antenne, l'utente, può, interagendo con il computer host P, selezionare uno specifico modulo di controllo "Manager" M in base all'antenna A che desidera abilitare. Detto modulo di controllo "Manager" M abilita quella determinata antenna A mediante l'attivazione del circuito di relè RI dell'antenna A stessa. Detto circuito di relè Ri connette l'antenna A selezionata dall'utente al bus coassiale BC in modo tale che il lettore RFID L di competenza sia collegato soltanto a detta antenna A. ;Di conseguenza, nel caso in cui la rete RFID comprenda una pluralità di lettori RFID L, una pluralità di antenne A associate a ciascun lettore RFID L, e una pluralità di tag T nel campo di rilevamento di ciascuna antenna A, viene abilitato soltanto il lettore RFID L competente per l'antenna A che è stata abilitata, e detto lettore RFID L sarà in grado di rilevare le informazioni contenute nei tag T presenti nel campo di rilevamento dell'antenna A abilitata. ;In altre parole, ciascun lettore RFID L non conosce il numero di antenne A ad esso associabili, ma viene abilitato ad interrogare solamente l'antenna A abilitata, ed a scambiare informazioni con ciascun tag T presente nel campo di rilevamento di detta antenna A abilitata. ;Affinché riceva le istruzioni dal computer host P, il modulo di controllo "Manager" M comprende un proprio micro-controllore MM, una prima interfaccia di comunicazione Mi per il controllo delle antenne A, una seconda interfaccia di comunicazione M2 verso il computer host P, ed una terza interfaccia di comunicazione M3 verso un generico lettore RFID L (fig. 6). ;La prima interfaccia di comunicazione MI che consente al modulo di controllo "Manager" M di inviare il comando di abilitazione ad una determinata antenna A è un'interfaccia RS485. ;La seconda interfaccia di comunicazione M2 verso il computer host P è: ;- un'interfaccia RS485 opto-isolata; o ;un'interfaccia Buetooth; o ;un'interfaccia Ethernet; o ;un'interfaccia WiFi. ;La terza interfaccia di comunicazione M3 verso il lettore RFID L è: ;un'interfaccia RS232; o ;un'interfaccia RS485. ;Detta terza interfaccia M3 è atta a permettere al computer host P di controllare il lettore RFID L di competenza: il modulo di controllo "Manager" M si comporta come "ponte" replicando, in modo completamente trasparente, le informazioni ricevute dal computer host P al lettore RFID L e facendo altrettanto per i messaggi di risposta del lettore RFID L verso il computer host P. ;Vantaggiosamente, la presenza nel modulo di controllo "Manager" M di interfacce di comunicazione con il computer host P isolate galvanicamente garantisce l'isolamento tra i vari gruppi di antenne A e tra i relativi lettori RFID L. ;Una variante della forma di realizzazione fin qui descritta prevede la presenza di uno o più ulteriori moduli di controllo-organizzazione "Director" D, ciascuno dei quali è atto a essere connesso al sia al computer host P che al modulo "Manager" M per controllare numerosi lettori RFID L, ciascuno connesso a numerose antenne A, mediante il colloquio con il modulo di controllo "Manager" M corrispondente al lettore RFID L di competenza dell'antenna A abilitata. ;Detto modulo di controllo-organizzazione "Director" D è atto a essere connesso al computer host P su differenti reti di comunicazione di tipo noto (Lan Eternet, Lan WiFi, Intranet, Internet, ecc.) e comprende una propria unità di elaborazione DM, un database DB per la gestione diretta dei codici seriali dei tag T rilevati, una prima interfaccia di comunicazione Di verso il modulo "Manager" M ed una seconda interfaccia di comunicazione D2 verso il computer host (fig. 7). ;Ciascuna di dette interfacce di comunicazione DI e D2 è: ;- un<1,>interfaccia RS485; o ;un'interfaccia Buetooth; o ;un'interfaccia Ethernet; ;un'interfaccia WiFi. ;Nel caso in cui la prima interfaccia di comunicazione DI sia un'interfaccia RS485 è preferibile che sia opto-isolata. ;In questa variante il modulo di controllo "Manager" M utilizza l'interfaccia di comunicazione M2 verso il modulo "Director" di competenza anziché verso il computer host P. ;L'utente, tramite il computer host P, seleziona un determinato modulo di controllo-organizzazione "Director" D su comando del quale il modulo "Manager" M attiva, mediante il bus RS485 Bl di collegamento tra quest'ultimo e ciascuna antenna A, il circuito di relè Ri relativo ad una determinata antenna A a cui il lettore RFID L di competenza viene connesso. ;È evidente che è il modulo di controlloorganizzazione "Director" D che dialoga con il modulo di controllo "Manager" M per l'abilitazione della corretta antenna A e la conseguente connessione del lettore RFID L di competenza da gestire, e che conosce e dialoga anche con quest'ultimo secondo il protocollo proprietario di detto lettore RFID L. ;Nei confronti del computer host P, il modulo di controllo-organizzazione "Director" D implementa un protocollo di comunicazione standardizzato ed indipendente dai protocolli implementati nei lettori RFID L. ;Il database DB del modulo di controlloorganizzazione "Director" D è atto a memorizzare dei codici seriali dei tag T che vengono rilevati dai lettori RFID L di competenza collegati. ;Il modulo di controllo-organizzazione "Director" D è atto ad aggiornare ciclicamente ed autonomamente il contenuto di detto database. ;Il modulo di controllo-organizzazione "Director" D è in grado di suddividere il database DB dei codici seriali dei tag T in zone, contrassegnando ciascuna zona con un codice di controllo ed usando detti codici di controllo per permettere la verifica tra il proprio database DB e quello del computer host P tramite la comunicazione di detti codici di controllo. Vantaggiosamente, in questo modo, il modulo di controllo-organizzazione "Director" D comunica al computer host P soltanto un numero limitato di informazioni relative a detti codici di controllo, senza la necessità di trasmettere tutti i codici seriali dei tag T. ;Dal punto di vista del software è necessario un protocollo gestionale per sistemi RFID (RFID Administration Protocol) atto a permettere al computer host P di gestire la rete RFID come un insieme di antenne A, topograficamente identificate, alle quali i tag T sono interfacciati. I comandi insiti in detto protocollo prescindono dai lettori RFID L e dalle complesse sequenze di procedure che un singolo macro-comando comporta. ;Detto protocollo gestionale comprende l'insieme dei comandi scambiati tra i moduli "Director" D ed i mòduli "Manager" M, tra il computer host P ed i moduli "Director" D e tra i moduli "Manager" M e le antenne A. ;La presente invenzione è stata descritta ed illustrata in una preferita forma realizzativa, ma è evidente che il tecnico esperto del settore potrà apportarvi modifiche e/o sostituzioni tecnicamente equivalenti senza peraltro esulare dall'ambito di tutela della presente privativa industriale. ;; *

Claims (30)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una rete RFID per la tracciabilità dei documenti e delle merci comprendente: - uno o più tag (T), ciascuno dei quali è atto a contenere le informazioni del bene su cui<'>è applicato, - uno o più lettori RFID (L), ciascuno dei quali è atto a rilevare l'informazione memorizzata in detti uno o più tag (T), - una o più antenne (A) per ciascun lettore RFID (L), ciascuna delle quali è atta a rilevare i tag (T) presenti nel suo campo di rilevamento, caratterizzata dal fatto che dette antenne (A) sono atte ad essere connesse, a gruppi e con architettura a bus, a ciascuno di detti lettori RFID (L) e che è previsto per ogni gruppo di antenne (A) ed ogni lettore RFID (L) ad esso relativo, un modulo di controllo, il quale è atto ad essere collegato ad un computer host (P) ed a ricevere istruzioni da detto computer per abilitare una singola antenna (A) per volta mediante l'attivazione di un suo circuito di relè (Ri) in modo che il lettore RFID (L) di competenza sia collegato solo a detta antenna (A) abilitata e rilevi le informazioni contenute nei tag (T) presenti nel campo di azionamento di detta antenna (A) abilitata.
  2. 2. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto modulo di controllo è un modulo di controllo di architetture ad antenne multiple o modulo "Manager" (M); essendo previsto un modulo "Manager" (M) per ciascun lettore RFID (L).
  3. 3. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che comprende: - un bus coassiale (BC) atto a collegare detto lettore RFID (L) a ciascuna antenna (A), e - un bus RS485 (Bl) atto a collegare detto modulo Manager (M) a ciascuna antenna (A).
  4. 4. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detta antenna (A) è atta ad essere connessa al bus coassiale (BC) in cascata ad altre antenne (A) tramite l'attivazione del circuito di relè (Ri).
  5. 5. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che quando il circuito di relè (RI) è attivato l'antenna (A) è connessa al bus coassiale (BC) come carico terminale del bus (BC) stesso, mentre quando il circuito di relè (RI) è disattivato il percorso del bus coassiale (BC) è prolungato all'antenna (A) successiva.
  6. Una rete RFID secondo la rivendicazione 4 caratterizzata dal fatto che ciascuna antenna (A) è un'antenna con interfaccia ottimizzata.
  7. 7. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detta antenna (A) è dotata di un apposito circuito di decodifica di indirizzi digitali per permettere la selezione dell'antenna (A) stessa, nonché per l'attivazione del circuito di relè (RI).
  8. 8. Una rete RFID secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che detta antenna (A) è dotata di un circuito di controllo atto a connetterla al bus coassiale (BC) e comprendente un microcontrollore (E) atto a ricevere il comando di attivazione del circuito di relè (RI) mediante un apposito circuito di comunicazione.
  9. 9. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto circuito di comunicazione è un circuito di comunicazione RS485.
  10. 10. Una rete RFID secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto che detto micro-controllore (E) e detto circuito di relè (Ri) sono montati su una scheda a circuito stampato (S) appositamente realizzata.
  11. 11. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detta scheda (S) comprende un'alimentazione, un'interfaccia di comunicazione RS485 (F) verso il modulo "Manager" (M), nonché un circuito di sintonia (N) dell'antenna.
  12. 12. Una rete RFID secondo la rivendicazione 10 o 11 caratterizzata dal fatto che su detta scheda (S) è previsto un ulteriore circuito di relè o di dissintonia (R2) atto a ridurre il fattore di merito dell'antenna (A) quando non è abilitata, ottenendosi così una notevole riduzione degli effetti spuri dell'accoppiamento di un'antenna (A) non abilitata posta nelle vicinanze dell'antenna (A) abilitata.
  13. 13. Una rete RFID secondo una delle rivendicazioni da 10 a 12 caratterizzata dal fatto che detta antenna (A) è costruita modularmente assiemando detta scheda (S) ad un noto circuito di loop (G) che costituisce la parte induttiva dell'antenna (A).
  14. 14. Una rete RFID secondo una delle rivendicazioni da 6 in poi caratterizzata dal fatto che detta antenna (A) prevede almeno un ingresso digitale al fine di effettuare controlli industriali.
  15. 15. Una rete RFID secondo una delle rivendicazioni da 6 in poi caratterizzata dal fatto che detta antenna (A) prevede almeno un'uscita digitale per segnalazioni e controlli esterni.
  16. 16. Una rete RFID secondo una delle rivendicazioni da 6 in poi caratterizzata dal fatto che detta antenna (A) è in grado di configurare in modo automatico e sotto il controllo del modulo "Manager" (M) sia il proprio indirizzo, come periferica del bus RS485 (Bl), monitorando un appropriato segnale in ingresso proveniente da detto modulo "Manager" (M), sia gli indirizzi delle antenne (A) successive, generando essa stessa un appropriato segnale di uscita che è un segnale di ingresso per l'antenna (A) successiva.
  17. 17. Una rete RFID secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che detto modulo di controllo "Manager" (M) comprende un proprio microcontrollore (MM), una prima interfaccia di comunicazione (Mi) per il controllo delle antenne (A), una seconda interfaccia dì comunicazione (M2) verso il computer host (P), ed una terza interfaccia di comunicazione (M3) per il controllo dei lettori RFID (L).
  18. 18. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detta prima interfaccia di comunicazione (MI) è un'interfaccia RS485.
  19. 19. Una rete RFID secondo la rivendicazione 17 caratterizzata dal fatto che detta seconda interfaccia di comunicazione (M2) è un'interfaccia RS485 opto-isolata o un'interfaccia bluetooth o un'interfaccia Ethernet o un'interfaccia WiFi.
  20. 20. Una rete RFID secondo la rivendicazione 17 caratterizzata dal fatto che detta terza interfaccia di comunicazione (M3) è un'interfaccia RS232 o un'interfaccia RS485.
  21. 21. Una rete RFID secondo la rivendicazione 17 caratterizzata dal fatto che sono previsti uno o più moduli di controllo-organizzazione di sistemi RFID distribuiti o moduli "Director" (D), ciascuno dei quali è atto a essere connesso tra il computer host (P) e la seconda interfaccia di comunicazione (M2) del modulo "Manager" (M) su differenti reti di comunicazione di tipo noto ed a controllare uno o più lettori RFID (L) mediante il colloquio con il relativo modulo "Manager" (M) .
  22. 22. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto modulo "Director" (D) comprende una propria unità di elaborazione (DM), un database (DB) per la memorizzazione dei codici seriali dei tag (T) rilevati, una prima interfaccia di comunicazione (DI) verso il modulo "Manager" ed una seconda interfaccia di comunicazione (D2) verso il computer host (P).
  23. 23. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che ciascuna di dette interfacce di comunicazione (DI) e (D2) è un'interfaccia RS485 o un'interfaccia Buetooth o un'interfaccia Ethernet o un'interfaccia WiFi.
  24. 24. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che quando l'interfaccia di comunicazione (DI) è un'interfaccia RS485 questa è un'interfaccia opto-isolata.
  25. 25. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto modulo Director (D) è atto a suddividere il database (DB) dei codici seriali dei tag (T) in zone, contrassegnando ciascuna zona con un codice di controllo ed usando detti codici di controllo per permettere la verifica tra il proprio database (DB) e quello del computer host (P) tramite la comunicazione di detti codici di controllo.
  26. 26. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che il modulo "Director" (D) è atto ad aggiornare ciclicamente ed autonomamente il contenuto di detto database.
  27. 27. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che è previsto un protocollo gestionale per sistemi RFID (RFID Administration Protocol) atto a permettere al computer host (P) di gestire la rete RFID come un insieme di antenne (A), topograficamente identificate, alle quali i tag (T) sono interiacciati .
  28. 28. Una rete RFID secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto protocollo gestionale comprende l'insieme dei comandi scambiati tra i moduli "Director" (D) ed i moduli "Manager" (M), tra il computer host (P) ed i moduli "Director" (D) e tra i moduli "Manager" (M) e le antenne (A).
  29. 29. Procedimento per configurare una o più antenne (A) secondo la rivendicazione 6 ciascuna delle quali è inizialmente priva di indirizzo e dotata di un ingresso e un'uscita, quest'ultima a livello logico basso, per mezzo del modulo di controllo "Manager" (M) avente un pin di uscita ed un pin di ingresso entrambi a livelli logici bassi e collegati rispettivamente all'ingresso della prima antenna (A) della cascata ed all'uscita dell'ultima della cascata, caratterizzato dal fatto che comprende sostanzialmente le seguenti fasi: 1- impostazione di una variabile K al valore 0 e commutazione del pin di uscita del modulo "Manager" (M) a livello logico alto e conseguente commutazione dell'ingresso a livello logico alto da parte dell'antenna collegata a detto pin; 2- invio di un messaggio Broadcast per l'assegnazione dell'indirizzo pari al valore "K=K+1" sul bus RS485 (Bl) da parte del modulo di controllo "Manager" (M); 3- lettura di detto messaggio Broadcast da parte di ciascuna antenna (A); 4- interpretazione di detto messaggio Broadcast da parte dell'antenna (A) il cui ingresso è a livello logico alto; 5- acquisizione dell'indirizzo pari al valore "K" da parte della stessa antenna (A); 6- invio di un ulteriore messaggio con indirizzo "K" sul bus RS485 (Bl) da parte del modulo "Manager" (M) per commutare a livello logico alto l'uscita di detta antenna con indirizzo pari al valore "K"; 7- commutazione dell'uscita di detta antenna con indirizzo pari al valore "K" e contemporanea commutazione a livello logico alto dell'ingresso della antenna successiva; 8- conferma della commutazione di detta antenna con indirizzo pari al valore "K" al modulo dì controllo "Manager" (M) e rilevamento del modulo "Manager" (M) che detta antenna (A) ha acquisito il proprio indirizzo; 9- se il pin di ingresso del modulo "Manager" (M) è a livello logico basso si prosegue con la fase 2 altrimenti si passa alla fase 10; 10- rilevamento del modulo di controllo "Manager" (M) della configurazione di tutte<'>le K antenne (A).
  30. 30. Una rete RFID per la tracciabilità dei documenti e delle merci come sostanzialmente descritta ed illustrata nella presente descrizione e nei disegni allegati. Per la Richiedente il Rap· entante
IT000404A 2006-07-27 2006-07-27 Rete rfid per la tracciabilita dei documenti e delle merci ITRM20060404A1 (it)

Priority Applications (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000404A ITRM20060404A1 (it) 2006-07-27 2006-07-27 Rete rfid per la tracciabilita dei documenti e delle merci
PCT/IT2007/000522 WO2008012856A2 (en) 2006-07-27 2007-07-24 Rfid network for tracking documents and goods

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000404A ITRM20060404A1 (it) 2006-07-27 2006-07-27 Rete rfid per la tracciabilita dei documenti e delle merci

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITRM20060404A1 true ITRM20060404A1 (it) 2008-01-28

Family

ID=38769898

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000404A ITRM20060404A1 (it) 2006-07-27 2006-07-27 Rete rfid per la tracciabilita dei documenti e delle merci

Country Status (2)

Country Link
IT (1) ITRM20060404A1 (it)
WO (1) WO2008012856A2 (it)

Families Citing this family (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
CN102236772B (zh) * 2010-04-30 2014-07-02 西门子公司 射频识别系统中的天线切换方法、装置、系统及寻址方法

Family Cites Families (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5661457A (en) * 1995-06-19 1997-08-26 Sensormatic Electronics Corporation Directional antenna configuration for asset tracking system
RU2004124049A (ru) * 2002-01-09 2005-03-27 Мидвествако Корпорейшн (Us) Интеллектуальная станция с множеством антенн радиочастотного диапазона, система и способ инвентаризационного контроля с ее использованием
WO2004102735A2 (en) * 2003-05-09 2004-11-25 Meadwestvaco Corporation Apparatus for and method of using a close-proximity antenna
WO2005069869A2 (en) * 2004-01-16 2005-08-04 Meadwestvaco Corporation Systems and methods for prioritizing antennas according to the proximity of an object
US7339476B2 (en) * 2004-11-10 2008-03-04 Rockwell Automation Technologies, Inc. Systems and methods that integrate radio frequency identification (RFID) technology with industrial controllers

Also Published As

Publication number Publication date
WO2008012856A3 (en) 2009-02-12
WO2008012856A2 (en) 2008-01-31

Similar Documents

Publication Publication Date Title
EP1987468B1 (en) Rf switched rfid multiplexer
KR100818909B1 (ko) 다중 대역 rfid 리더기
US8558669B2 (en) Radio frequency identification reader
US20090072949A1 (en) Rfid system
CN102750578A (zh) 一种带机械位移检测装置的rfid标签、rfid系统及机械位移检测方法
US20120139712A1 (en) Hybrid switch for extending antenna port and method of controlling the same, and rfid system using the hybrid switch
US8138891B2 (en) RFID network control and redundancy
US10484306B2 (en) System for identification of the pairs of ports and of the respective patch cords in patch panels of telecommunication networks
US9166657B2 (en) Radio frequency shield with proximity change alert for a contactless data carrier
ITRM20060404A1 (it) Rete rfid per la tracciabilita dei documenti e delle merci
JP2006338120A (ja) 非接触型リーダライタシステム
CN105449344A (zh) 用于近场通信的天线装置、读卡器和电子设备
CN102750577A (zh) 一种带接近式敏感装置的rfid标签、rfid系统及物体间距离检测方法
US8981907B1 (en) RFID antenna multiplexing
CN202736099U (zh) 一种带接近式敏感装置的rfid标签、rfid系统
JP2011091500A (ja) アンテナユニット
EP3543895A1 (en) Intelligent shelf system
EP2223469B1 (en) Rfid network control and redundancy
CN102750571A (zh) 一种带受力敏感装置的rfid标签、rfid系统及受力检测方法
KR101111178B1 (ko) Rfid 리더기간 간섭 최소화 시스템 및 간섭을 최소화하기 위한 방법
CN213182795U (zh) Rfid读写器和工器具管理系统
US20130313321A1 (en) Radio frequency identification reader pad
CN104036224A (zh) 一种基于rfid的多模式移动身份认证系统及方法
TWI408908B (zh) 天線切換器及其天線切換方法
CN102842058A (zh) 一种带物位检测装置的rfid标签、rfid系统及物位检测方法