ITRM20060167A1 - Metodo e sistema per eseguire fori conici e simili in tessuti organici - Google Patents

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ITRM20060167A1
ITRM20060167A1 IT000167A ITRM20060167A ITRM20060167A1 IT RM20060167 A1 ITRM20060167 A1 IT RM20060167A1 IT 000167 A IT000167 A IT 000167A IT RM20060167 A ITRM20060167 A IT RM20060167A IT RM20060167 A1 ITRM20060167 A1 IT RM20060167A1
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    • A61B17/17Guides or aligning means for drills, mills, pins or wires
    • A61B17/1739Guides or aligning means for drills, mills, pins or wires specially adapted for particular parts of the body
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
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    • A61C8/0089Implanting tools or instruments

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“METODO E SISTEMA PER ESEGUIRE FORI CONICI E SIMILI IN TESSUTI ORGANICI”
La presente invenzione si riferisce ad un metodo ed ad un sistema per eseguire fori conici e simili in tessuti organici tramite utensile chirurgico quale una fresa meccanica, oppure una fresa supersonica, un laser e simili.
Ad oggi nelle attività biomediche è nota la necessità di effettuare dei fori in tessuti organici allo scopo di impiantare protesi e analoghe.
In particolare, nell’implantologia dentale è nota la necessità di creare una cavità nel tessuto gengivale ed osseo successivamente all’estrazione di un dente dalla sua sede ed allo scopo di alloggiare una protesi o impianto che serve da supporto per un dente protesico. Allo scopo di cui sopra, vengono tipicamente usati strumenti chirurgici quali frese meccaniche, frese soniche, strumento laser o analoghi i quali permettono di realizzare fori di forme e dimensioni diverse ed a seconda del tipo di protesi da impiantare nel tessuto osseo e/o gengivale del paziente.
In tale metodologia esistono comunque alcuni inconvenienti. Un primo inconveniente è dato dalla difficoltà di realizzare consecutivamente fori che mantengano la loro coassialità, ossia man mano che il foro evolve a seguito del cambio consecutivo del tipo di fresa. Ciò comporta una estrema abilità da parte dei chirurgo il quale deve necessariamente eseguire le forature a mano con una continua calibrazione dei foro. I risultati però non sono mai attendibili o garantiti.
Un altro inconveniente è dato dal fatto che il foro eseguito nel tessuto osseo e che andrà a costituire la sede deirimpianto, non è di forma analoga a quella della radice del dente che ivi alloggiava prima di essere estratto. Ciò perché ovviamente lo strumento chirurgico non può eseguire fori di forme concave e curve. Da quanto sopra ne deriva che il foro eseguito ha sempre una forma sostanzialmente cilindrica e spetta alla estrema abilità del chirurgo effettuare asportazioni di tessuto osseo e/o gengivale per ottenere la forma necessaria del foro atto ad alloggiare l'impianto.
Scopo, quindi, della presente invenzione è fornire un metodo ed un sistema di realizzazione di fori non cilindrici in tessuti organici che risolva i suddetti Inconvenienti e che permetta di generare fori in tessuti organici per alloggiare protesi di forme non cilindriche tramite consueti strumenti chirurgici, garantendo sempre la ripetibilità e massima precisione nell'esecuzione di tali fori.
Altro scopo della presente invenzione è fornire un metodo ed un sistema di realizzazione di fori non cilindrici in tessuti organici che garantisca l'esecuzione di fori successivi in perfetta coassialità.
Ulteriore scopo della presente invenzione è fornire un metodo ed un sistema di realizzazione di fori non cilindrici in tessuti organici che permetta di eseguire tali forature tramite consueti strumenti chirurgici quali frese meccaniche, frese soniche, o strumenti laser con estrema facilità, sicurezza, ed affidabilità.
Quindi la presente invenzione fornisce un metodo ed un sistema secondo le rivendicazioni annesse.
Verrà ora fornita una descrizione dettagliata di una forma preferita di realizzazione del metodo e del sistema di realizzazione di fori non cilindrici in tessuti organici secondo la presente invenzione, data a titolo esemplificativo e non limitativo, facendo riferimento alle rivendicazioni annesse, in cui:
le figure da 1 a 4 illustrano in diverse prospettive di un primo componente del sistema della presente invenzione;
le figure da 5 a 8 illustrano in diverse prospettive di un secondo componente del sistema della presente invenzione;
le figure 9A, 9B e 9C illustrano schematicamente il metodo di realizzazione di fori no cilindrici secondo la presente invenzione;
le figure da 10A a 10F illustrano schematicamente in prospettiva le fasi di realizzazione del metodo della presente invenzione;
le figure da 11 a 14 illustrano in diverse prospettive un terzo componente del sistema della presente invenzione;
le figure 15A e 15B illustrano schematicamente una variante alternativa del metodo di realizzazione di fori no cilindrici secondo la presente invenzione; e
le figure da 16A a 16D illustrano schematicamente in prospettiva le fasi di realizzazione del metodo della presente invenzione secondo una sua variante alternativa.
Facendo ora riferimento alle figure da 1 a 4, viene in esse illustrato in diverse prospettive un primo componente del sistema per la realizzazione di fori non cilindrici secondo la presente invenzione.
Secondo il sistema della presente invenzione, è previsto un primo componente il quale consiste in una dima 1 che presenta un corpo rigido di forma allungata costituito da un anello 2 di forma sostanzialmente circolare allungata ovvero a “O” allungato il quale su una sua estremità laterale è integralmente collegato con un elemento allungato dritto di appendice 3 che termina a sua volta con una estremità concava 4. Come verrà meglio compreso in appresso, nella parte interna dell’anello 2 (figura 2) è presente un bordo 20 opposto a quello ove l’appendice 3 è collegata che non è parallelo bensì inclinato rispetto all’appendice 3 stessa. La disposizione tra bordo 20, appendice 3 e parte concava 4, è tale per cui la dima 1 realizza una sede che segue un andamento conico ed atta ad alloggiare un utensile chirurgico quale una fresa meccanica, una fresa sonica o supersonica, o uno strumento chirurgico laser (non illustrati nelle figure e meglio illustrato in appresso).
Con riferimento ora alle figure da 5 a 8 viene illustrato in esse in diverse prospettive un secondo componente del sistema per la realizzazione di fori non cilindrici secondo la presente invenzione. Per chiarezza illustrativa, parti uguali avranno numeri uguali.
Quindi, secondo il sistema della presente invenzione, è previsto un analogo secondo componente il quale consiste in una dima 5 che presenta un corpo rigido di forma allungata costituito da un anello 2 di forma sostanzialmente circolare allungata ovvero a O” allungato analogo all'anello della dima 1, ed il quale su una sua estremità laterale è integralmente collegato con una appendice 3 allungata dritta che termina a sua volta con una estremità concava 4.
L’appendice 3 presenta in corrispondenza del lato esterno alla dima una parte 30 che riproduce la conicità della sede della dima 1.
Analogamente, nella parte interna dell’anello 2 (figura 6) è presente un bordo 20 opposto a quello ove l’appendice 3 è collegata che non è parallelo bensì inclinato rispetto all’appendice 3 stessa. Come verrà meglio compreso in appresso, anche in quésto caso la disposizione tra bordo 20, appendice 3 e parte concava 4, è tale per cui la dima 5 realizza una sede che segue un andamento conico per alloggiare lo strumento chirurgico (non illustrato nelle figure e meglio illustrato in appresso).
Con riferimento ora alle figure da 9 A a 9C viene illustrato in esse il metodo di realizzazione di fori non cilindrici tramite il sistema della presente invenzione. È necessario qui precisare che nelle figure viene illustrata la realizzazione di un foro conico in un tessuto osseo quale quello di una mandibola di un paziente, ma il metodo ed il sistema della presente invenzione è applicabile a qualsiasi tessuto organico.
Quindi, secondo il metodo della presente invenzione, nel caso di impianto di una protesi dentale e a eseguito di una estrazione, dapprima è necessario creare la sede per l'impianto endosseo. Quindi, viene dapprima eseguita una foratura tipicamente cilindrica in un tessuto osseo T con opportuno strumento chirurgico quale, ad esempio, una fresa meccanica, o una fresa sonica o supersonica, o uno strumento a laser (non illustrato nelle figure).
Successivamente alla realizzazione del foro cilindrico nel tessuto T viene in esso inserita la dima 1. È opportuno qui segnalare che quando la dima 1 è inserita nel foro praticato nel tessuto T la profondità dell'appendice 3 della dima 1 equivale a quella sostanzialmente del foro praticato. Quindi, in questa condizione, l’anello 2 sporge dal foro e poggia sulla parte esterna di tessuto e perimetralmente al foro.
In questa condizione, è possibile inserire nella dima 1 uno strumento chirurgico di asportazione del tessuto quale, ad esempio, una fresa meccanica o sonica o uno strumento laser e del tipo già impiegato per eseguire asportazione di materiale organico fino ad arrivare a poggiare sulla parte concava 4 che coincide con la parte più profonda del foro (lo strumento chirurgico non essendo illustrato nelle figure). Quindi, effettuando un moto circolare che segue il perimetro del bordo interno 20 dell’anello 2, viene eseguita un'asportazione di materiale biologico che realizza una sede o foro conico seguendo l’asse longitudinale della dima 1 (figura 9A).
Successivamente, una volta finita l’asportazione di tessuto viene dapprima'estratta la dima 1 dal foro così sagomato e viene inseritala la dima 5 nella sagoma del foro che è analoga e coincidente alla dima 5. Più precisamente, la parte 30 della dima 5 coincide con la parete conica del foro realizzato con la dima 1. Analogamente, la dima 5 ha una lunghezza equivalente alla profondità del foro realizzato nel tessuto T, ed in questa condizione, l'elemento anulare 2 sporge dal foro e poggia nella zona circostante ala foro.
Quindi, è possibile inserire una fresa di asportazione di materiale organico del tipo sopra descritto nella dima 5 fino ad arrivare a toccare la parte concava 4. Quindi, effettuando una asportazione di tessuto (tramite strumento chirurgico sopra indicato e non illustrato nelle figure) seguendo il perimetro interno dell’anello 2, viene realizzata una asportazione di materiale biologico o foro di forma conica grazie allinclinazione del bordo 20 .
Infatti, come è possibile notare nella figura 9C, una volta rimossa la dima 5 dal tessuto T è realizzato in quest’ultimo un foro conico F che riproduce sostanzialmente la forma deirimpianto da inserire. È necessario fare qui notare che nel caso di impianti dentali questa forma (sostanzialmente conica) è quella che assicura una affidabilità maggiore nelle prestazioni per le protesi dentali inserite nel tessuto osseo data l’affinità con le forme con quelle delle radici dentali.
Con riferimento ora alle figure da 10A a 10F viene illustrato in esse il metodo di realizzazione di fori conici appena descritto e secondo la presente invenzione. In particolare, le figure illustrano la realizzazione di un foro conico per un impianto dentale mandibolare per la zona 3° o 4° molare ed in cui viene eseguita una foratura iniziale tramite una fresa di tipo meccanico.
Come è possibile intendere dalle figure, dapprima viene realizzato un foro nel tessuto osseo T tramite una fresa 6 del tipo già noto allo stato della tecnica. La fresa 6 come è evidente realizza un foro F nel tessuto T che è di forma cilindrica.
Quindi, una volta realizzato il foro cilindrico F di profondità predeterminata, viene inserita la dima 1 nello stesso. In questa condizione, con opportuno strumento chirurgico di asportazione di tessuto quale una fresa meccanica, fresa sonica o supersonica, o strumento laser (non illustrato nelle figure) è possibile eseguire un foro sostanzialmente conico facendo poggiare lo strumento nella parte di fondo concava 4 e seguendo perimetralmente il bordo interno 20 (figura 10D).
Quindi, viene rimossa la dima 1 per inserire nel foro così sagomato la seconda dima 5. Come è possibile notare in figura 10E, la dima 5 poggia la propria parte 30 nella parete inclinata del foro F. In questa condizione, viene ripetuta l’operazione di asportazione con la stesso tipo di strumento e seguendo il perimetro del bordo 20 dell'anello 2. Ad asportazione di tessuto organico ultimata, la dima 5 viene rimossa dal foro F lasciando un foro di forma sostanzialmente conica ma simmetrica. In questa condizione è possibile applicare l'impianto secondo la metodologia già nota ma, vantaggiosamente, garantendo altissima affidabilità e precisione, impensabili fino ad oggi.
Con riferimento ora alle figure da 11 a 12 viene illustrato in esse in diverse prospettive un terzo componente del sistema per la realizzazione di fori non cilindrici secondo la presente invenzione. Analogamente a quanto finora illustrató, per chiarezza illustrativa parti uguali avranno numeri uguali.
Quindi, secondo il sistema della presente invenzione, è previsto un terzo componente il quale analogamente consiste in una dima 7 presentante un corpo rigido di forma allungata costituito da un anello 2 di forma sostanzialmente circolare allungata o ellittica ovvero a Ό” allungato. L’anello 2 su una sua estremità laterale è integralmente collegato con una appendice 3 allungata dritta che termina a sua volta con una estremità concava 4. Nella parte interna dell’anello 2 (figura 12) è presente un bordo 20 opposto a quello ove l’appendice 3 è collegata che non è parallelo bensì inclinato rispetto all’appendice 3 stessa. Come verrà meglio compreso in appresso, la forma dell’elemento anulare 2 di questa dima 7 la rende idonea per la realizzazione di fori conici di forme adatte ad impianti dentali relativi ai denti anteriori di un paziente (cioè mono radice).
Analogamente alle dime precedenti, anche in questo caso la disposizione tra bordo 20, appendice 3 e parte concava 4 realizza una sede che segue un andamento conico per alloggiare lo strumento di asportazione di tessuto (non illustrato nelle figure e meglio illustrato in appresso).
Con riferimento ora alle figure 15A e 15B viene illustrato in esse in maniera schematica il metodo di realizzazione di un foro conico con la dima 7 e secondo il sistema della presente invenzione. Quindi, come per il caso precedente, viene dapprima eseguita una foratura cilindrica in un tessuto osseo T con opportuno strumento di asportazione, quale una fresa o simile (non nelle figure) e tramite la metodologia già stato della tecnica. Anche in questo caso, la profondità della dima 7 equivale a quella sostanzialmente del foro F praticato nel tessuto T.
Quindi, nel foro ricavato nel tessuto T viene inserita la dima 7, per cui l’anello 2 sporge dal foro e poggia sulla parte esterna di tessuto e perimetralmente al foro F. In questa condizione, è possibile inserire lo strumento chirurgico di asportazione di tessuto del tipo sopra indicato e fino a poggiare sulla parte concava 4 che coincide con la parte più profonda del foro. Per l'asportazione del tessuto viene effettuato un moto circolare che segue il perimetro del bordo interno 20 dell’anello 2, e si esegue un'asportazione di tessuto osseo che realizza una sede o foro conico seguendo l’asse longitudinale della dima 7 (figura 15A).
Successivamente, viene estratta la dima 7 dal foro così sagomato che riproduce sostanzialmente la forma deirimpianto da inserire.
Con riferimento ora alle figure da 16A a 16D viene illustrato in esse il metodo di realizzazione di fori conici tramite la dima 7 e relativo ad un tessuto osseo mandibolare per un impianto dentale mandibolare per la zona anteriore (ossia per impianti relativi a denti monoradice).
Come è possibile intendere dalle figure, dapprima viene realizzato un foro nel tessuto osseo T tramite uno strumento di asportazione di tessuto quale, ad esempio, una fresa 6 del tipo già noto allo stato della tecnica. La fresa 6 come è evidente realizza un foro F nel tessuto T che è di forma cilindrica. Quindi, una volta realizzato il foro cilindrico F di profondità predeterminata, viene inserita la dima 7 nello stesso.
In questa condizione, con opportuno strumento di asportazione di tessuto quale una fresa meccanica, sonica, o strumento laser (non illustrati nelle figure) ma di tipo già noto allo stato della tecnica è possibile eseguire un foro sostanzialmente conico facendo poggiare la fresa nella parte di fondo concava 4 e seguendo il bordo 20 (figura 16C).
Quindi, quando viene rimossa la dima 7 il foro ottenuto è sostanzialmente conico nonché riproducente la forma della radice del dente. In questa condizione è possibile applicare l'impianto secondo la metodologia già nota e vantaggiosamente garantendo altissima affidabilità e precisione.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dima (1) per la realizzazione di fori non cilindrici in tessuti organici o simili tramite utensile chirurgico, caratterizzata dal fatto di comprendere un elemento anulare (2) di forma sostanzialmente circolare allungata ad “O” allungato, ed un elemento allungato (3) il quale su una sua prima estremità è integralmente collegato su una rispettiva estremità laterale di detto elemento anulare (2) mentre in corrispondenza dell'estremità opposta detto elemento allungato (3) è raccordato con una regione di estremità concava (4).
  2. 2) Dima (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto elemento anulare (2) presenta una regione interna di bordo (20) opposta alla parte ove detto elemento allungato (3) è reso integrale, detta regione interna di bordo (20) essendo inclinata rispetto alla direzione longitudinale di detto elemento allungato (3), la disposizione tra bordo (20), elemento allungato (3) ed estremità concava (4) essendo tale per cui la dima (1) realizza una sede per alloggiare un utensile chirurgico e che segue un andamento sostanzialmente troncoconico a base circolare allungata.
  3. 3) Dima (5) per la realizzazione di fori non cilindrici in tessuti organici o simili tramite Utensile chirurgico, caratterizzata dal fatto di comprendere un elemento anulare (2) di forma sostanzialmente circolare allungata a “O” allungato, ed un elemento allungato (3), detto elemento allungato essendo integralmente collegato su una sua prima estremità con una rispettiva estremità laterale di detto elemento anulare (2) mentre in corrispondenza dell'estremità opposta di detto elemento allungato (3) essendo raccordato con una regione di estremità concava (4), e dal fatto che detto elemento allungato (3) presenta una parte (30) sporgente verso il lato esterno alla dima (5) e che definisce una parte di superficie conica convergente verso detta regione concava di estremità (4).
  4. 4) Dima (5) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto elemento anulare (2) presenta una regione interna di bordo (20) opposta alla parte ove detto elemento allungato (3) è reso integrale, detta regione interna di bordo (20) essendo inclinata rispetto alla direzione longitudinale di detto elemento allungato (3), la disposizione tra bordo (20), elemento allungato (3) ed estremità concava (4) essendo tale per cui la dima (5) realizza una sede per alloggiare un utensile chirurgico e che segue un andamento sostanzialmente troncoconico a base circolare allungata.
  5. 5) Dima (7) per la realizzazione di fori non cilindrici in tessuti organici o simili tramite utensile chirurgico, caratterizzata dal fatto di comprendere un elemento anulare (2) di forma sostanzialmente ellittica o circolare allungata a “O” allungato, ed un elemento allungato (3), detto elemento allungato essendo integralmente collegato su una sua prima estremità con una rispettiva estremità laterale di detto elemento anulare (2) ed in corrispondenza dell’estremità opposta di detto elemento allungato (3) essendo raccordato con una regione di estremità concava (4).
  6. 6) Dima (7) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto elemento anulare (2) presenta una regione interna di bordo (20) opposta alla parte ove detto elemento allungato (3) è reso integrale, detta regione interna di bordo (20) essendo inclinata rispetto alla direzione longitudinale di detto elemento allungato (3), la disposizione tra bordo (20), elemento allungato (3) ed estremità concava (4) essendo tale per cui la dima (5) realizza una sede di alloggiamento di un utensile chirurgico e che segue un andamento sostanzialmente troncoconico a base ellittica o circolare allungata.
  7. 7) Dima (1;5;7) secondo le rivendicazioni precedenti, in cui la lunghezza di detto elemento allungato (3) è predeterminata dalla profondità del foro da realizzare in detto tessuto organico o simile.
  8. 8) Sistema per la realizzazione di fori non cilindrici in tessuti organici tramite utensile chirurgico, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una di dette dime (1;5;7) secondo le rivendicazioni precedenti.
  9. 9) Sistema per la realizzazione di fori non cilindrici in tessuti non organici tramite utensile chirurgico secondo la rivendicazione precedente, in cui detto utensile chirurgico viene scelto nel gruppo che comprende: - Fresa meccanica; - Fresa sonica; - Fresa ultrasonica; Laser.
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