ITRM20030060U1 - Attrezzo da allenamento per giochi con la palla. - Google Patents

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ITRM20030060U1
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Fausto Piras
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Fausto Piras
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Description

DESCRIZIONE DEL MODELLO DI UTILITÀ dal titolo:
"ATTREZZO DA ALLENAMENTO PER GIOCHI CON LA PALLA"
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha come oggetto un attrezzo da allenamento per giochi con la palla, del tipo che consente l'allenamento di un singolo giocatore sfruttando un effetto di rimbalzo della palla lanciata dal giocatore.
Sono noti molti tipi di attività sportive dove è possibile l'applicazione di un simile attrezzo, dagli sport in cui la palla viene colpita da una mazza, un bastone o da una racchetta agli sport nei quali la palla, di varie dimensioni, viene colpita o lanciata con parti del corpo: mani, piedi e testa, come ad esempio il calcio.
Tra i vari attrezzi di allenamento conosciuti, sono noti in particolare quelli che lanciano una palla in direzione del giocatore che deve controllarla o colpirla. Questi attrezzi in genere sono costruiti per lanciare un gran numero di palle in successione ed all'uopo sono forniti di un serbatoio. Nel complesso la struttura ed il funzionamento di queste vere e proprie macchine sono piuttosto complessi, complessità che limita la diffusione di questi attrezzi da allenamento che non sono in grado di mantenere in gioco la stessa palla per più lanci.
Accanto a queste macchine, vengono spesso adottate soluzioni di ripiego con una parete contro la quale viene lanciata la palla la quale rimbalza e ritorna in direzione del giocatore che l'ha lanciata.
Una parete fissa viene impiegata diffusamente in sport con racchetta, quali ad esempio tennis, tennis da tavolo, squash e sport senza racchetta, soprattutto il calcio, per consentire ai giocatori di affinare la propria sensibilità nei confronti della palla.
L'uso della parete fissa non è però sempre soddisfacente, da una parte perché il ritorno della palla verso il giocatore dipende dalla forza con la quale la palla è stata scagliata e dall'altra perché la palla rimbalza con un angolo che dipende dall'effetto di rotazione della palla e soprattutto dalla sua direzione, cosicché lanci o tiri dalla direzione irregolare o con un eccessivo effetto portano il rimbalzo lontano dal giocatore il quale è costretto a rincorrere la palla stessa.
Esistono comunque attrezzi in cui la superficie rimbalzante non è fissa ma è flessibile ed inclinabile.
Il brevetto Francese No. 2,446,653 descrive un attrezzo con una rete sostenuta da un telaio inclinabile, detta rete essendo adoperabile per far rimbalzare una palla. Tale attrezzo però è costruito in modo tale assicurare un ritorno smorzato della palla e solo se questa è lanciata con precisione sulla piccola area di rimbalzo ed è quindi adatto all'impiego ad esempio con palloni medici.
I brevetti USA No. 2,944,816, 5,772,537 e 5,833,234 descrivono attrezzi simile al precedente, che sono ad esempio intesi per sostituire il catcher nell'esercizio del baseball. Anche in questo caso la palla deve essere sostanzialmente smorzata dalla ridotta area di bersaglio ed in ogni caso il lanciatore o il tiratore tira la palla per poi riprenderla e riprendere l'esercizio di lancio.
In altre parole, detti attrezzi non sono costruiti per partecipare attivamente all'esercizio o al gioco con la palla, il rimbalzo non costituisce, come in sport tipo lo squash, una fase del gioco in cui è richiesto dì ribattere la palla contro l'attrezzo e così via.
Diversamente, la domanda internazionale No. Pubbl. WO 02/20099 descrive un attrezzo che permette una sorta di partecipazione attiva della superficie rimbalzante che è di grandi dimensioni. In questo caso però sono proprio le dimensioni che possono rendere impreciso il rimbalzo, specialmente se le dimensioni della palla vengono ridotte rispetto alla superficie di rimbalzo.
Ad esempio, è questo il caso del tennis dove una palla di piccole dimensioni, scagliata a grande velocità, tende ad infossarsi e ad essere smorzata se la tensione della superficie rimbalzante è tale da mantenere detta superficie in piano. Se la tensione è più accentuata, il piano di rimbalzo tende ad irrigidirsi dando luogo a rimbalzi imprecisi, che risentono in modo amplificato di piccoli errori dì angolazione.
Il problema tecnico che è alla base della presente invenzione è di fornire un attrezzo da allenamento per giochi con la palla che consenta di ovviare agli inconvenienti menzionati con riferimento alla tecnica nota.
Tale problema viene risolto da un attrezzo come sopra specificato che comprende:
* un telaio che definisce un’area di rimbalzo;
* un elemento elastico laminare che definisce una superficie tesa su detta area di rimbalzo; e
* mezzi di posizionamento di detto telaio secondo un'inclinazione desiderata,
detto attrezzo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di tensionamento agenti su almeno un lato di detto elemento elastico laminare per regolare la tensione dell'elemento elastico laminare stesso, detti mezzi di tensionamento essendo tali da realizzare una tensione differenziata lungo l'estensione di detto almeno un lato, in modo da fornire una tensione diversa a diverse aree dell'elemento elastico laminare.
Il principale vantaggio dell'attrezzo secondo la presente invenzione risiede nel consentire un tensionamento differenziato della superficie di rimbalzo che consente di adoperare l'attrezzo in modo continuativo, nell'allenamento di sport quali ad esempio il tennis.
Si intende che, al variare del tipo di esercizio, si potrà regolare opportunamente la tensione della superficie rimbalzante adattandola ad esempio al calcio, al basket, alla pallavolo e così via.
La presente invenzione verrà qui di seguito descritta secondo una sua forma di realizzazione preferita, fornita a scopo esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni annessi in cui:
* la figura 1 mostra una vista in alzato laterale di un attrezzo da allenamento per giochi con la palla secondo l'invenzione;
* la figura 1A mostra la medesima vista di figura 1, con l'attrezzo che assume diverse configurazioni operative;
* la figura 2 è una vista in alzato frontale dell'attrezzo di figura 1;
* la figura 3 è una vista in sezione posteriore, presa secondo la linea A-A di figura 1 ;
* la figura 4 è una vista in pianta dall'alto, ovvero una vista in sezione trasversale presa secondo la linea B-B di figura 2;
* la figura 5 è una vista in sezione trasversale di un dettaglio dell'attrezzo di figura 1 ; e
* le figure 6A, 6B e 6C sono viste prospettiche dell'attrezzo di figura 1 impegnato in esercizi sportivi in differenti configurazioni operative.
Con riferimento alle figure, un attrezzo da allenamento per giochi con la palla è indicato in generale con 1. Esso comprende un telaio 2 rettangolare composto da una coppia di montanti 3 laterali, da una traversa superiore 4 e da una traversa inferiore 5.
Nel presente esempio di realizzazione, la larghezza del telaio 2 è simile alla larghezza di una rete da tennis e presenta un'altezza superiore, di alcuni metri, per simulare sia l'area di rete 6, ovvero delimitata dalla rete da tennis, che l'area superiore 7 sovrastante che viene attraversata dalla pallina durante il gioco. Le due aree sono separate da una fascia 8.
Infatti, lo scopo dell'attrezzo 1 del presente esempio di realizzazione è quello di simulare il gioco in un campo da tennis ed il giocatore dovrà quindi colpire la pallina affinché colpisca l'area superiore 7 al di sopra della fascia 8.
Secondo una versione del presente esempio di realizzazione, i montanti 3 e le traverse 4, 5 sono costituiti da pali tubolari a sezione circolare. La larghezza del palo può variare da un massimo ad un minimo nel caso in cui si voglia utilizzarlo come bersaglio dei lanci della palla o meno.
I montanti 3 costituiscono i lati corti del rettangolo mentre le traverse 4, 5 ne costituiscono i lati lunghi di sommità e di fondo.
Il telaio 2 rettangolare definisce un'area di rimbalzo, nel presente esempio di realizzazione piana, sulla quale è disposto un elemento elastico laminare e piano, nel presente esempio di realizzazione una rete 9 a maglie fitte, che definiscono una superficie elastica su detta area di rimbalzo. Tale rete 9 è costituita da fili di nailon elastici, dall'elevata resistenza, ed è fornita di una fettuccia 10 in corrispondenza dei propri margini.
La rete 9 è disposta in tensione tra i pali del telaio 2 nel modo che verrà descritto di seguito.
Il telaio 2 è supportato in una posizione sostanzialmente verticale, inclinabile frontalmente e posteriormente nel modo che verrà descritto nel seguito. A tale proposito, il telaio è girevolmente connesso, mediante opportuni snodi, ad un elemento di base 11 formato da un ulteriore telaio di base 11 rettangolare disposto orizzontalmente sul terreno e montato su ruote 12 agli angoli del telaio di base 11, che potranno essere opportunamente frenabili o bloccabli in una determinata posizione di impiego.
Il telaio di base 11 è anch’esso composto di elementi tubolari che formano i suoi lati. Esso inoltre comprende una coppia di barre trasversali di irrobustimento che si estendono da un lato all'altro del telaio di base 11. Una prima barra trasversale 13 è disposta perpendicolare al lato corrispondente a detta superficie di rimbalzo ed al centro del telaio di base 11, collegando due elementi tubolari contrapposti. Una seconda barra trasversale 14 è invece parallela alla traversa inferiore 5 e si estende tra i lati contrapposti del telaio di base 11. Tra la seconda barra 14 e la traversa inferiore 5 si estendono una serie di puntoni 15 che hanno lo scopo di irrigidire la traversa inferiore 5.
L'attrezzo 1 comprende inoltre mezzi di posizionamento del telaio 2 secondo un'inclinazione desiderata. Tali mezzi di posizionamento, nel presente esempio di realizzazione, comprendono una coppia di barre estensibili 16 disposte diagonalmente e fissate, alle rispettive estremità, all'angolo formato tra montanti 3 e traversa superiore ed il telaio di base 11.
Il collegamento è di tipo girevole ed è realizzato da rispettive cerniere 19 alle estremità delle barre estensibili 16. Queste ultime possono variare la propria lunghezza, cambiando l'inclinazione del telaio 2 rispetto al terreno. In un esempio preferito, le barre estensibili 16 sono di tipo telescopico, con lunghezza variabile a scatti corrispondenti ad inclinazioni prefissate (figura 1A).
Tutti i sopra citati collegamenti tra barre, montanti e traversa possono essere realizzati in modo smontabile, per permettere il completo smontaggio dell'attrezzo 1.
Secondo un'ulteriore variante, anche gli elementi che delimitano l'area di rimbalzo, montanti 3 e traverse 4 e 5, possono essere estensibili per variare l'estensione dell'area di rimbalzo. Inoltre, la forma dell'area di rimbalzo non è necessariamente rettangolare ma può variare potendo essere delimitata da un diverso numero di lati, eventualmente anche curvi.
Il tensionamento della rete 9 è un fattore critico per la presente invenzione. A tale proposito, la connessione tra la rete 9 ed i montanti è illustrato in figura 5: la fettuccia 10 presenta un bordo pieno 18 a sezione circolare inserito in una corrispondente guida 19 formata nel montante 3. In questo modo, l’accoppiamento tra rete 9 e montanti 3 è di tipo scorrevole e permette differenti forme di tensionamento lungo la direzione verticale.
Il bordo pieno 18 è realizzato inserendo un elemento tubolare o a forma di fune, ovvero una corda, all'interno della fettuccia 10.
L’attrezzo 1 comprende mezzi di tensionamento per regolare la tensione dell'elemento elastico laminare, ovvero della rete 9 nel presente esempio di realizzazione.
Detti mezzi agiscono su almeno un lato della rete 9 ma nel presente esempio di realizzazione agiscono in corrispondenza dei montanti 3 e della traversa inferiore 5.
Nell’ambito di detti mezzi per regolare la tensione, i montanti 3 sono girevoli intorno al rispettivo asse e la loro posizione è registrabile grazie ad una prima chiave 20 disposta alla base di ciascun montante 3 ed agente su un meccanismo convenzionale di rotazione passo a passo.
Detti mezzi di tensionamento comprendono inoltre un sistema per realizzare una tensione differenziata lungo l'estensione di detto almeno un lato della rete 9, in particolare il lato corrispondente alla traversa inferiore 5, in modo da fornire una tensione diversa a diverse aree dell’elemento elastico laminare, ovvero della rete 9.
A tale proposito si noti che la rete 9 è fissata alla traversa superiore 4, ha i propri margini inseriti e connessi nei montanti 3 e passa frontalmente e sotto la traversa inferiore, rimanendo anche al di sotto dei puntoni 15 e della seconda barra trasversale 14, estendendosi fino all'area delimitata nella parte posteriore del telaio di base 11.
Qui detti mezzi tensionatori comprendono una coppia di rulli di tensionamento 21 che si estendono da un rispettivo lato del telaio di base 11 alla prima barra trasversale 13 con una configurazione inclinata in modo tale che il rullo tensionatore 21 è più vicino alla rete 9 in corrispondenza dei montanti 3 ed è più lontano dall'area di rimbalzo in corrispondenza del suo centro.
A sua volta, la rete 9 è di forma rettangolare e presenta uno spacco a V in corrispondenza del centro del suo margine inferiore, in modo tale che quest’ultimo sia suddiviso in due metà rispettivamente connesse ad un rullo tenditore 21 secondo un accoppiamento simile a quello realizzato per i montanti.
Anche i rulli tenditori sono girevoli intorno al loro asse e presentano rispettive seconde chiavi 22, disposte in corrispondenza dei lati del telaio di base 11.
Secondo una variante, i rulli tenditori 21 sono posizionabili con una diversa inclinazione rispetto alla superficie di rimbalzo ed a tale proposito sono estensibili in lunghezza.
Con riferimento alle figure da 6A a 6C, verrà di seguito descritto l'impiego dell'attrezzo sopra descritto nell'allenamento al gioco del tennis, per il quale la forma preferita dell'area di rimbalzo piana è rettangolare con proporzioni che richiamano quella della rete in larghezza.
Un esempio di possibili dimensioni per il telaio 2 adatto al calcio è: altezza 2,59 m; larghezza 3,97 m; spessore frontale dei montanti e della traversa 0,04 m; dimensioni dell'area di rimbalzo risultante 1,92 x 3,88 = 10,28,45 m<2>; rapporto altezza:larghezza ca. 0,65.
Come detto precedentemente, le dimensioni trasversali di montanti e traversa possono essere maggiorate.
Vengono di seguito descritte tre modalità d'impiego per esemplificare tutte le altre possibili modalità. Secondo la prima (figura 6A), l'area di rimbalzo è verticale, formando un angolo di 90° con il terreno.
In questa configurazione, un tennista potrà colpire la pallina contro l'area di rimbalzo, ottenendo un ritorno regolare. Riducendo la tensione della rete, il tennista potrà disporsi a distanza ravvicinata per colpire con grande potenza ed ottenendo un ritorno smorzato. Aumentando invece la tensione, la rete amplificherà eventuali imprecisioni del tocco della palla, consentendo quindi al tennista di raffinare la propria tecnica.
In una seconda modalità (figura 6A) il telaio, e quindi l'area di rimbalzo, risulta inclinato verso lato di gioco di 15° o 30° rispetto alla verticale. Per lato di gioco si intende quel lato dove si dispone il tennista.
In questa configurazione, la palla scagliata verso la rete viene schiacciata sul terreno e viene eventualmente smorzata in base alla tensione programmata della rete. Questo consente l'allenamento della potenza del colpo, in particolare del servizio.
Con un'inclinazione di 15° la pallina rimbalzerà sul terreno e si presenterà al giocatore per colpi in top spin, invece con un'inclinazione di 30° sarà possibile esercitarsi nel servizio, avendo cura di scagliare la pallina nella corretta zona della rete. A tale proposito la rete 9 potrebbe comprendere anche una lìnea di suddivisione verticale.
In una terza modalità (figura 6C), il telaio, e quindi l'area di rimbalzo, risulta inclinato dal lato di gioco di 15° o 30° rispetto alla verticale. Pertanto, la pallina scagliata in orizzontale rimbalzerà verso l'alto.
Le sopra descritte modalità di impiego si adattano ad ulteriori sport che prevedono l’uso di una palla (calcio, pallavolo, pallacanestro, pallanuoto, rugby, football, pallamano etc.) o di una pallina (tennis, baseball, cricket, squash etc.) e pertanto l’invenzione si applica anche a qualunque metodo di allenamento sportivo che prevede l’uso di un attrezzo come sopra esemplificato.
In questa configurazione è possibile tirare con forza verso la rete ed ottenere una traiettoria sulla quale sarà possibile provare colpi al volo, con un’inclinazione di 15°, ed anche schiacciate ( smash ) con un’inclinazione di 30°.
Si intende che la flessibilità permessa dalla struttura dell'attrezzo sopra descritto consentirà il suo impiego secondo ulteriori configurazioni per allenamenti specifici che si aggiungono alle consuete modalità di allenamento fisico e tecnico.
Ad esempio, l'attrezzo 1 potrebbe essere disposto su un vero e proprio campo di gioco, in modo da sfruttare anche le righe sul terreno. Sarà inoltre possibile allenarsi anche nel doppio.
In particolare, questo attrezzo risulterà utile nella rieducazione muscolare e tendinea dei giocatori infortunati i quali hanno la possibiltà di dosare gli sforzi agendo sul tensionamento della rete per rimettere in moto arti ed articolazioni in modo controllato.
Inoltre, l'attrezzo risulterà particolarmente efficace nell'apprendimento della pratica sportiva e nell'affinamento della tecnica individuale, essendo quindi indicato per scuole e vivai.
La medesima flessibilità consentirà di adattare l'attrezzo all'allenamento di sport differenti tra quelli in cui viene impiegata una palla.
Al sopra descritto attrezzo da allenamento un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare ulteriori e contingenti esigenze, potrà apportare numerose ulteriori modifiche e varianti, tutte peraltro comprese nell'ambito di protezione della presente invenzione quale definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Attrezzo (1) da allenamento per giochi con la palla che comprende: * un telaio (2) che definisce un'area di rimbalzo; * un elemento elastico laminare (9) che definisce una superficie tesa su detta area di rimbalzo; e * mezzi di posizionamento di detto telaio (2) secondo un'inclinazione desiderata, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di tensionamento (20, 21, 22) agenti su almeno un lato di detto elemento elastico laminare (9) per regolare la tensione dell'elemento elastico laminare stesso, detti mezzi di tensionamento essendo tali da realizzare una tensione differenziata lungo l'estensione di detto almeno un lato (5), in modo da fornire una tensione diversa a diverse aree dell'elemento elastico laminare (9).
  2. 2. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto telaio (2) comprende montanti (3), una traversa superiore (4) ed una traversa inferiore 5), detti mezzi di tensionamento (20, 21, 22) agendo in corrispondenza dei montanti (3) e della traversa inferiore (5).
  3. 3. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 2, in cui i montanti (3) sono girevoli intorno al rispettivo asse e la loro posizione è registrabile grazie ad una chiave (20).
  4. 4. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi di tensionamento comprendono uno o più rulli di tensionamento (21) connessi all’elemento elastico laminare (9) in corrispondenza di un suo lato con una configurazione inclinata.
  5. 5. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 4, in cui l’elemento elastico laminare (9) è fissato ad una traversa superiore (4), ha i propri margini scorrevolmente inseriti e connessi in montanti (3) e passa frontalmente e sotto di una traversa inferiore (5) in corrispondenza della quale l’elemento elastico laminare (9) è connesso a detti uno o più rulli di tensionamento (21).
  6. 6. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, che prevede l'impiego di una coppia di rulli di tensionamento (21) su un singolo lato dell’elemento elastico laminare (9).
  7. 7. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 6, in cui ciascun rullo tensionatore (21) è più vicino all’elemento elastico laminare (9) di montanti (3) laterali ed è più lontano dall’area di rimbalzo in corrispondenza del suo centro.
  8. 8. Attrezzo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento elastico laminare è una rete (9).
  9. 9. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 8, in cui la larghezza del telaio (2) è simile alla larghezza di una rete da tennis e presenta un’altezza superiore, di alcuni metri, per simulare sia l'area di rete (6), ovvero delimitata dalla rete da tennis, che l'area superiore (7) sovrastante che viene attraversata dalla pallina durante il gioco, le due aree essendo separate da una fascia (8).
  10. 10. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 1 , in cui il telaio (2) è supportato in una posizione sostanzialmente verticale, inclinabile frontalmente e posteriormente, il telaio (2) essendo girevolmente connesso ad un elemento di base (11).
  11. 11. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 10, in cui detto elemento di base (11) è montato su ruote (12).
  12. 12. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi di posizionamento comprendono una coppia di barre estensibili (16) disposte diagonalmente e fissate, alle rispettive estremità, all'angolo formato tra montanti (3) e traversa superiore (4) ed elemento di base (11) mediante opportune rispettive cerniere (19) alle estremità delle barre estensibili (16).
  13. 13. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 12, in cui le barre estensibili (16) sono di tipo telescopico, con lunghezza variabile a scatti corrispondenti ad inclinazioni prefissate.
  14. 14. Attrezzo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento elastico laminare (9) è delimitato da una fettuccia (10) che presenta un bordo pieno (18) inserito in una corrispondente guida (19) in montanti (3) del telaio (2), in modo da realizzare un accoppiamento di tipo scorrevole.
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