ITRM20000657A1 - Procedimento per effettuare videocomunicazione con inserimento simultaneo di informazioni e filmati ausiliari con modalita' televisive. - Google Patents

Procedimento per effettuare videocomunicazione con inserimento simultaneo di informazioni e filmati ausiliari con modalita' televisive. Download PDF

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ITRM20000657A1
ITRM20000657A1 IT2000RM000657A ITRM20000657A ITRM20000657A1 IT RM20000657 A1 ITRM20000657 A1 IT RM20000657A1 IT 2000RM000657 A IT2000RM000657 A IT 2000RM000657A IT RM20000657 A ITRM20000657 A IT RM20000657A IT RM20000657 A1 ITRM20000657 A1 IT RM20000657A1
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo: PROCEDIMENTO PER EFFETTUARE VIDEOCOMUNICAZIONE CON INSERIMENTO SIMULTANEO DI INFORMAZIONI E FILMATI AUSILIARI CON MODALITÀ' TELEVISIVE;
La presente invenzione riguarda il settore delle comunicazioni multimediali tra più persone, e più in particolare un procedimento che permette di collegare diversi partecipanti con apparati, caratteristiche e modalità di comunicazione estremamente variabili e dinamiche, adattabili ad ogni specifica esigenza dell'utente .
Sono attualmente noti apparati e tecniche di videocomunicazione multiutente che pur essendo basati su diverse modalità di realizzazione, effettuano la scelta dell'immagine che deve essere vista dai conferenzieri in funzione del segnale audio proveniente dai partecipanti stessi, che in termini tecnici viene chiamato "presenza audio".
In altre parole, il suono ricevuto dal microfono di ogni postazione giunge al dispositivo centralizzato di gestione della videoconferenza.
Questo dispositivo impone a tutti i conferenzieri la visualizzazione dell'utente che ha generato l'impulso sonoro. In questo modo tutti i partecipanti ricevono sul proprio video l'immagine della persona che sta parlando in quel determinato momento. E' perciò evidente che se due o più utenti parlano contemporaneamente, l'apparato di gestione della conferenza effettua continue commutazioni di immagini, creando notevoli disagi e disordine nello svolgimento della videoconferenza stessa.
Si osservi, inoltre, che un utente viene inserito in un dialogo già avviato anche a causa di un rumore proveniente dal suo ambiente, che potrebbe essere completamente indipendente dalla sua volontà ma che comunque viene captato dal microfono della sua postazione .
Attualmente, per risolvere queste problematiche è necessario disattivare il proprio microfono (ma questo rischia di trasformare un interessante dibattito in un lungo monologo).
Questo genere di commutazione automatica legata alla presenza audio, nel caso di videoconferenze tra persone di lingua diversa, richiede necessariamente la presenza di un interprete accanto ad ogni singolo partecipante.
Oltre a ciò, l'attuale tecnologia non sempre consente di effettuare un collegamento tra sistemi di videocomunicazione diversi. Gli apparati attualmente in uso, infatti, permettono solitamente la comunicazione e/o la condivisione di file solo nel caso in cui i dispositivi di collegamento dei vari conferenzieri appartengano alla stessa casa costruttrice, limitando così drasticamente le possibilità di utilizzo del sistema stesso (condivisione, scambio e trasferimento di file, ecc.) .
Un ulteriore problema della tecnica nota, è dato dal fatto che è del tutto esclusa la possibilità di effettuare delle dissolvenze tra le immagini dei relatori che via via intervengono e/o tra queste e le immagini di eventuali contributi audiovisivi, siano essi filmati, fotografie, immagini statiche, grafici, ecc.
Ancora uno svantaggio delle videoconferenze attualmente realizzabili, è dato dal fatto che non è possibile sovrapporre titoli, sottotitoli, sigle, nomi dei relatori, colonne sonore, e comunque tutti gli effetti audio video che possono trasformare una "piatta" e statica videoconferenza in una vera e propria trasmissione televisiva.
A tale proposito è utile osservare che i suddetti problemi e svantaggi non hanno solo un risvolto puramente estetico, ma comportano anche un rapido decremento del livello di attenzione dello "spettatore", la qual cosa è di fondamentale importanza per la buona riuscita di una conferenza di qualunque genere.
E' anche noto, da EP-A-0619679, un sistema di videoconferenza televisiva di multi-postazione che collega cinque postazioni A, B, C, D ed E, quando i discorsi avvengono contemporaneamente alle quattro posizioni A, B, C e D, ad una postazione di ascolto E, le immagini di tutte le postazioni parlanti A, B, C e D vengono visualizzate su uno schermo suddiviso in quattro zone. D'altra parte, alla postazione parlante A, su uno schermo diviso in quattro zone sono visualizzate le immagini delle postazioni parlanti B, C e D ed un'immagine della precedente postazione parlante E. In più, quando le immagini delle postazioni parlanti sono visualizzate, vengono anche visualizzati solo i nomi delle loro postazioni. Quindi, una videoconferenza televisiva tenuta ad una pluralità di postazioni contemporaneamente può essere gestita regolarmente come una vera conferenza convenzionale .
Un primo svantaggio di questo sistema di conferenza è che non permette il collegamento fra sistemi che hanno dei protocolli di trasmissione differenti, dei differenti tipi di segnale o delle tecnologie differenti.
Un secondo svantaggio di EP-A-0619679 è che dette limitazioni impediscono il collegamento e l'uso simultanei di canali di trasmissione molto differenti come satelliti, reti di computer, linee telefoniche, Internet, e così via.
Un terzo svantaggio di EP-A-0619679, è che le informazioni che possono essere visualizzate sullo schermo di ogni utente, tramite la sovrapposizione con le immagini dello/gli oratore/i più recente/i, sono molto limitate e richiedono l'uso e la creazione di codici di identificazione creati da programmi proprietari e che quindi non possono essere utilizzati da altri tipi di sistema.
Un quarto svantaggio di EP-A-0619679 è che non fornisce i mezzi per sostituire il segnale audio di uno o più utenti con il segnale audio che viene da una sala di traduzione simultanea che traduce, in tempo reale, il discorso dell'oratore in quello dell'utente.
Un altro svantaggio del sistema descritto in EPA-0619679 è che la commutazione delle immagini visualizzate è subordinata alla rilevazione di un segnale audio.
Un primo scopo della presente invenzione, è di consentire lo svolgimento di videoconferenze (convegni, dibattiti, presentazioni, lezioni, ecc.) con l'utilizzo di contributi audio visivi quali filmati, diapositive, fotografie, animazione computerizzata, grafici, musica e/o colonne sonore, ecc .
Un secondo scopo del trovato è quello di garantire uno svolgimento ordinato e fluido della videoconferenza grazie alle commutazioni audio-visive effettuate dagli operatori della sala regia e dalla eventuale presenza di un moderatore, che consentirà all'utente di intervenire nel dibattito in prima persona solo nel momento più opportuno.
Un terzo scopo dell'invenzione è quello di offrire l'opportunità di effettuare una videocomunicazione mediante apparati fissi e/o mobili. Inoltre, tramite una serie di modalità e collegamenti opportuni, che saranno in seguito analizzati, dare la possibilità ad ogni singolo spettatore opportunamente attrezzato, di entrare a far parte della conferenza in maniera diretta con la propria immagine e con il proprio audio (anche se non previsto dal programma iniziale della conferenza stessa) .
Un quarto scopo dell'invenzione è quello di garantire la compatibilità tra i diversi sistemi di videocomunicazione utilizzando le interfacce più opportune e trasformando l'insieme della videoconferenza in tanti collegamenti punto-punto (utente-sala regia) con caratteristiche e protocolli di comunicazione personalizzati.
A tale proposito si noti che i partecipanti, interattivi o non, possono essere sia remoti che locali e senza limite di numero.
Questi ed altri scopi sono raggiunti, secondo l'invenzione, prevedendo un procedimento ed un apparato per la realizzazione e la gestione di videoconferenze, nel quale i segnali audiovisivi provenienti da una pluralità di postazioni, remote e/o locali, vengono acquisiti ed elaborati mediante una sala regia in grado di trattare e selezionare sia il segnale audio che quello video, aggiungendo contributi audiovisivi come effetti televisivi, sovrapposizione parziale o totale di immagini, inserire grafici, tabelle, filmati o colonne sonore, commenti audio, ecc.
Secondo il procedimento e l'apparato che si descrivono, è anche possibile fornire un servizio di interpretariato centralizzato differenziando l'audio fornito agli utenti in funzione della loro lingua.
Una migliore comprensione del trovato si avrà con la seguente descrizione dettagliata e con riferimenti ai disegni allegati, che illustrano schematicamente una preferita forma realizzativa del trovato .
Nei disegni:
La figura 1 mostra schematicamente le parti che costituiscono una sala regia secondo il trovato,-la figura 2 è uno schema in cui sono identificati, a puro titolo di esempio non limitativo, cinque tipi di utente completamente differenti per tipologia d'impianto e sistemi di trasmissione utilizzati.
Con riferimento alle predette figure, il procedimento oggetto del presente trovato comprende le seguenti fasi:
— collegamento di una sala regia DR con una pluralità di postazioni utente PU, remote e/o locali di tipo fisso e/o mobile, che generano un segnale AV di tipo audio video;
- conversione, se necessaria, del segnale audiovisivo AV di ogni postazione, prima del suo trasferimento dal luogo in cui viene generato a quello in cui si trova la sala regia DR, per adeguarlo al tipo di connessione e trasmissione utilizzati;
- riconversione del segnale ricevuto, se necessaria, in formato audio video prima del suo ingresso nella sala regia DR;
- selezione del o dei segnali da utilizzare e da reinviare, rispettivamente, ai conferenzieri e al relatore o ai relatori per mezzo di una matrice audio-video di ingresso MV1;
- aggiunta dei contributi e degli effetti audio e/o visivi necessari, nonché di titoli, colonne sonore, commenti, immagini, grafici, ecc. mediante mixer video MIX o computer avente funzioni analoghe;
- selezione dei segnali audio video trattati e loro invio alle diverse postazioni utente PU, in funzione del fatto che in quel momento siano spettatori o relatori.
Secondo una caratteristica peculiare del procedimento sopra descritto, mentre i conferenzieri ricevono il segnale audio video del relatore, quest'ultimo potrà ricevere un segnale audio video diverso, selezionato dalla sala regia.
Ad esempio, il relatore potrà ricevere una carrellata dei partecipanti o di alcuni di essi. Ciò è possibile, ad esempio, utilizzando un dispositivo SR che preleva, dai segnali AV delle varie postazioni dei conferenzieri PU, il segnale o i segnali desiderati e li inoltra alla matrice audio-video in uscita MV2 per il successivo invio al relatore.
Ancora, il relatore potrebbe visualizzare sul proprio video o ad esempio sul proprio apparato UMTS, un grafico che sta commentando ai partecipanti, i quali riceveranno detto grafico a tutto schermo, mentre in sovrapposizione o in un riquadro vedranno l'immagine del relatore stesso.
Una seconda caratteristica vantaggiosa, è quella che è possibile inviare il segnale audio A proveniente dal relatore ad una sala interpreti I, nella quale si effettua la traduzione simultanea nelle lingue richieste dai conferenzieri.
Il segnale che verrà inviato a ciascun conferenziere sarà quindi composto dal segnale video (Vi, Va, ..., Vn) selezionato per lui, al quale è stato associato il segnale audio adeguato (Alf A2, ..., An), cioè corrispondente alla traduzione richiesta dall'utente. E' ovvio che più utenti possono ricevere lo stesso segnale audio video AV. Vantaggiosamente, secondo il procedimento che si descrive è anche possibile registrare, a scopo di archivio o altro, il segnale audio video così come viene visto dai conferenzieri, ovvero con i contributi audiovisivi e gli effetti televisivi che sono stati aggiunti.
Per quanto riguarda l'apparato atto a realizzare il procedimento fin qui descritto, esso prevede sostanzialmente una pluralità di postazioni-utente PU remote e/o locali, di tipo fisso e/o mobile, eventualmente dotate di un codificatore/decodificatore, detto CODEC, con aggregatore che trasforma il segnale analogico AV delle immagini acquisite in segnale digitale. Dette postazioni PU sono collegate ad una sala regia DR che scambia con esse un segnale AV analogico e/o digitale contenente le informazioni audiovisive (Fig. 2).
In particolare, detto segnale AV contiene le informazioni relative alla videocomunicazione o alla videoconferenza e al relatore o ai relatori che di volta in volta hanno la parola, nonché altre informazioni audiovisive ausiliarie.
Dette postazioni utente PU comprendono mezzi di input/output audio visivo, quali ad esempio computer o stazioni multimediali, impianti televisivi, postazioni di videoconferenza dedicate, apparati di telefonia mobile, UMTS, ecc., mentre la trasmissione del segnale tra dette postazioni e la sala regia, e viceversa, può avvenire indifferentemente tramite linee telefoniche analogiche (rete telefonica generale eventualmente integrata con opportune reti per la trasmissione dati -ATM o FR- per il raggiungimenti di velocità xDSL e/o SDK) oppure linee telefoniche digitali di tipo ISDN aggregate o meno, impianti di trasmissione satellitare, reti per la trasmissione dati (LAN, WAN, compresa Internet), ecc.
Il segnale digitale o analogico proveniente da ciascuna postazione remota PU, viene convertito in segnale audio video, e successivamente viene inviato ad una matrice audio-video MV1 che gestisce tutti i segnali e fornisce uno o più segnali di uscita.
Ad esempio, nella sede A di figura 2 è ipotizzato il collegamento di un computer multimediale provvisto di telecamera, monitor e microfono. Detto computer può essere collegato ad una rete aziendale o ad internet. L'interfaccia 1 potrà quindi essere o una scheda di rete oppure un semplice modem. In entrambi i casi possono esserci delle ulteriori differenziazioni generate dalla tipologia di rete aziendale disponibile (ethernet, fastethernet , TCP/IP, ATM, Frame Relay in modalità LAN o WAN) e dal collegamento internet effettuato (PSTN, ISDN, ASDL, TI, satellitare, etc).
La postazione A è in grado di inviare informazioni audio/video AV alla sala regia DR e di ricevere dati analoghi da essa elaborati ma originati da uno qualsiasi degli impianti riportati. Se non fosse stata interfacciata in questo modo avrebbe potuto ricevere dati soltanto da internet o visualizzare un'altra sede collegata all'interno della stessa rete aziendale.
Lo scopo della sala regia è proprio quello di inviare verso la postazione A e verso tutte le altre i dati AV ricevuti da un qualsiasi altro impianto, caratterizzati dal valore aggiunto tipico di una trasmissione televisiva: un doppio vantaggio ottenibile solo con questa particolare tipologia di interfacciamenti .
La procedura di ricezione ed invio della postazione A risulta essere la seguente: i segnali audio/video rilevati dal microfono e dalla telecamera della postazione A vengono codificati dall'interfaccia 1 della postazione stessa ed inviati sulla rete utilizzata. Sia nel caso si tratti di rete telefonica (utenza Internet), sia si tratti di una rete aziendale, i segnali AV dell'utente attraversano un server (Internet Service provider o server di rete aziendale) prima di raggiungere la sala regia. Nel momento in cui la raggiungono saranno decodificati tramite una interfaccia 1 analoga a quella dell'utente remoto (sia essa modem o scheda di rete). Subito dopo il segnale audio/video viene ascoltato/visualizzato su un PC opportunamente configurato. Da quest'ultimo, tramite opportune schede audio/video, viene generato un segnale out che raggiunge il gruppo di sezionamento matrice video 1 (MVl).
Se il relatore della postazione A sta parlando, la sua immagine arriva al mixer video dopo essere stata scelta tramite l'unità di selezionamento. Qui può essere ottimizzata ed associata a contributi provenienti dai diversi apparati di supporto RVM (videoregistratori VHS, S-VHS, Betacam, digitali etc), dalla titolatrice, dal PC per contributi di grafica, istogrammi ecc.
Contemporaneamente il segnale audio, attraversando l'unità mixer audio sarà ottimizzato per l'ascolto tramite opportune egualizzazioni. Nel caso in cui sia necessaria una traduzione, il segnale audio viene inviato agli interpreti (che potranno essere in sede o remoti) che provvedono alla traduzione stessa in tempo reale. L'audio tradotto torna nuovamente al mixer audio e da qui raggiunge la MV2 in maniera completamente indipendente e parallela all'audio in lingua originale.
All'uscita del mixer video è posizionato un videoregistratore e/o un VideoServer i quali, ricevendo i segnali definitivi di "program" dal mixer video e quelli audio dal mixer audio, registrano l'intero evento. Un secondo o più videoregistratori potranno essere installati nel caso in cui ci fossero necessità di registrazione in altre lingue, semplicemente associando il segnale video program al segnale audio della lingua prescelta proveniente dalla sala interpreti.
I segnali audio e video definitivi convergono verso la MV2. Si ricorda che operativamente la MV1 e la MV2 possono essere sostituite da una sola matrice opportunamente configurata.
All'interno della MV2 saranno realizzate le diverse funzioni di duplicazione del segnale relativo al relatore ed il suo indirizzamento verso tutti gli utenti.
All'uscita di MV2 saranno presenti tanti segnali audio/video del relatore pronti ad essere inviati verso i CODEC, dove verranno opportunamente codificati e gestiti in funzione delle reti che dovranno utilizzare per arrivare ai singoli utenti. Presso ogni sede il segnale sarà decodificato ed inviato verso il monitor e verso il sistema d'amplificazione. Dalle proprie sedi e senza alcun problema tecnico di configurazione, incompatibilità, protocollo, d'impianto, ogni utente sarà in grado di osservare ed ascoltare il relatore con tutti i contributi audio/video che la sala regia avrà sovrapposto all'immagine originale.
In maniera analoga, tutti i segnali AV degli utenti remoti che hanno subito la codifica dei relativi CODEC ed il trasferimento sulle reti utilizzate nonché la decodifica in sala regia, sono pronti ad essere gestiti da MV1. I segnali audio vengono elaborati nel modo già descritto, mentre i segnali video sono convogliati verso un'unità di gestione dello schermo del relatore SR.
Questa unità ha diverse funzioni: la creazione dei gruppi di dibattito tramite la suddivisione dello schermo del relatore in più zone che visualizzeranno differenti relatori, oppure attraverso un sistema ciclico permetterà la visualizzazione di tutti i partecipanti, oppure ancora permette di inviare al relatore soltanto li immagini relative a grafici, appunti, diapositive, filmati ecc. che il relatore potrà visualizzare a tutto schermo e commentare rivolgendosi all'intera platea.
All'interno di MV2 il segnale video risultante da SR può essere associato ad eventuali segnali audio provenienti da altre fonti. Viene quindi indirizzato esclusivamente verso il relatore.
Vantaggiosamente, tra gli utenti remoti può anche essere compresa una sala regia mobile, ad esempio collegata via cavo o via satellite, atta ad inviare il segnale audiovisivo, proveniente da un avvenimento, manifestazione, evento sportivo o altro, alla sala regia DR che ne farà l'uso più opportuno. Gli utenti remoti PU possono anche prevedere delle postazioni di PC multimediali di videocomunicazione collegati per via telefonica, terminali per videoconferenza dedicati, terminali mobili di tipo GSM, GPRS, UMTS, i cui gestori di telefonia mobile sono collegati (ad esempio) alla sala regia con una rete di tipo ATM o FR.
La doppia possibilità di sezionamento delle due matrici video MVl, MV2 (che possono essere due oggetti distinti oppure uno solo), permette la gestione differenziata degli impianti remoti con tutta quella serie di benefici identificati e descritti fin qui, e che non sono realizzabili dalla tecnica nota.
Dal punto di vista pratico, la sala regia DR riceve simultaneamente i segnali AV da tutti gli utenti PU collegati, controlla il sincronismo audiovideo di ogni singolo canale e, se necessario, lo modifica opportunamente (eventuali mancanze di allineamento possono essere generate da varie componenti: trasmissione, aggregazione dei canali, riconversione, etc.).
I segnali AV provenienti dalle postazioni PU vengono visualizzati singolarmente su una serie di monitor ed inviati alla matrice audio-video MV1.
I segnali selezionati vengono inviati in un mixer video MIX, o computer con analoghe funzioni, atto a consentire l'interfaccia con una serie di attrezzature quali computer PC, videoregistratori VD1, telecamere, titolatrici T, impianti audio, ecc.
Secondo una caratteristica peculiare del trovato, l'utilizzo di detto mixer video MIX consente vantaggiosamente di aggiungere o sovrapporre al segnale della videoconferenza, cioè a quello del relatore, una serie di contributi audiovisivi quali titoli, sottotitoli, sigle, brani audio o colonne sonore, diapositive e/o grafici, nonché di effettuare dissolvenze audio e/o video.
Inoltre è possibile visualizzare, oltre al nome del relatore che sta parlando in un dato momento, anche informazioni provenienti da database audiovisivi. E' inoltre possibile effettuare sovrapposizioni di immagine, applicare degli effetti speciali e/o qualsiasi altro contributo audiovisivo che renda la videocomunicazione più versatile e adattabile alle esigenze del momento. In altre parole il trovato consente di aggiungere alla videocomunicazione il valore aggiunto caratteristico dei programmi televisivi.
Ciò significa che è anche possibile sovrapporre, affiancare o creare degli effetti tra l'immagine del relatore e dei filmati di supporto alla sua esposizione, o dei grafici che lui stesso sta creando e/o modificando in quel momento, ecc.
Vantaggiosamente, ciò permette di enfatizzare, durante lo svolgimento dell'evento, momenti di particolare interesse, di sottolineare dati rilevanti, di evidenziare nella trattazione gli scopi da raggiungere e/o delle notizie di particolare rilevanza per l'argomento trattato.
Il segnale audio video così elaborato dal mixer video MIX o da un computer con analoghe funzioni, viene inviato ad una seconda matrice audio-video MV2 ed eventualmente ad un videoregistratore VD2 e/o ad un VideoServer che registra la videocomunicazione.
Questa seconda matrice audio-video MV2 , o dispositivo di smistamento del segnale audiovisivo, fornisce i segnali audio-video da inviare verso i singoli utenti PU, siano essi remoti o locali.
I due dispositivi di commutazione in entrata ed in uscita dalla sala regia (matrici audio-video MV1, MV2 o dispositivi analoghi) forniscono, tramite detta pluralità di CODEC e/o specifiche interfacce, una completa compatibilità tra sistemi di videocomunicazione differenti (siano essi impianti di videoconferenza, computer, impianti televisivi, telefoni mobili UMTS), consentendo così la trasmissione di dati audiovideo tra realtà tecnologiche proprie di apparati finora incompatibili. Come si è già accennato, a discrezione della sala regia, è anche possibile l'utilizzo di una sola matrice video in sostituzione delle due sopra menzionate, la quale è in grado di gestire contemporaneamente sia gli ingressi che la ridistribuzione delle uscite.
Come si è precedentemente evidenziato, un'altra caratteristica peculiare del trovato è data dal fatto che è possibile prelevare il segnale audio A, prima che raggiunga la matrice audio-video di uscita MV2, perché venga effettuata una traduzione simultanea da uno o più interpreti nella o nelle lingue di uno o più utenti PU che ne abbiano la necessità e ne abbiano fatto richiesta.
In altre parole, il segnale audio A che viene inviato alla sala interpreti I per la traduzione, viene successivamente associato, in tempo reale, al segnale video V in uscita dalla seconda matrice audio-video MV2, in modo che la o le traduzioni vengano rispettivamente ascoltate da tutti e soli gli utenti che ne fanno richiesta.
Vantaggiosamente, secondo l'invenzione, la regia DR può intervenire in qualsiasi momento tramite le matrici audio-video sostituendo il segnale audio video AV che viene inviato ad uno o più conferenzieri PU remoti e/o locali con il proprio segnale audio video AVR, effettuando una comunicazione di tipo "intercom" mentre gli utenti non interessati continuano a seguire la videocomunicazione o la videoconferenza senza alcun disturbo o interferenza.
Da quanto detto finora, si evince che il segnale AV che viene elaborato dalla sala regia DR deve essere di tipo audio video analogico e/o digitale: pertanto i segnali in ingresso ed in uscita da essa che non sono audio video devono essere trasformati prima del loro utilizzo ed eventualmente ritrasformati al momento del loro invio ai conferenzieri remoti in forma analogica e/o digitale.
Queste due conversioni in ingresso ed in uscita dalla sala regia, dipendono dalle modalità di collegamento, analogiche e/o digitali, con i singoli utenti remoti, che, come già detto, possono avvenire mediante i mezzi che l'utente ritiene più opportuni: linee telefoniche sia analogiche che digitali, fibre ottiche, trasmissione satellitare, reti di computer (es. Internet), reti di telefonia mobile, ecc.
Da quanto finora descritto, appare chiaro che tutti i partecipanti all'evento ricevono il segnale audiovisivo della persona che sta parlando. Vantaggiosamente tuttavia, tramite uno sdoppiamento di tutti i segnali di ingresso, sullo schermo del relatore che sta parlando viene visualizzato il conferenziere al quale sta rispondendo direttamente o con il quale intende discutere, oppure, in maniera ciclica, tutti i partecipanti alla conferenza (singolarmente o a gruppi mediante dispositivi di combinazione simultanea di più segnali audio-video). A detto segnale, che viene inviato al relatore, può essere aggiunto o sostituito un altro segnale scelto dalla regia.
Ciò è ottenuto mediante un dispositivo di selezione SR, mirata o ciclica, il cui segnale di output viene inviato, tramite la seconda matrice audio-video MV2 e quando ritenuto più opportuno dalla regia, esclusivamente all'utente che in quel momento riveste il ruolo di relatore e/o ad un gruppo di utenti .
E' utile osservare che la selezione ciclica può avvenire ad intervalli di tempo regolabili, per esempio tramite un programmatore-timer o un computer.
Un'altra caratteristica peculiare dell'invenzione, consente al regista di selezionare, ad esempio seguendo una scaletta o altro, lo speaker di turno che verrà visualizzato a tutto schermo da tutti gli altri conferenzieri e/o spettatori PU. Unitamente a ciò, è anche possibile mantenere attivo il canale audio di tutti o di parte dei conferenzieri PU, abilitando l'apparato a visualizzare automaticamente, tramite finestre o spot opportunamente posizionati sullo schermo, i partecipanti che intervengono temporaneamente e brevemente .
Un altro aspetto estremamente vantaggioso dell'invenzione, è la possibilità di trasmissione via Internet. Tramite collegamenti opportuni (aggregati o dedicati) tra la sala regia ed un Provider Internet, è possibile trasmettere il segnale audiovisivo AV dell'evento, proveniente dalla matrice audio-video in uscita MV2, a qualsiasi utente Internet.
Inoltre, tramite appositi software è possibile realizzare una "chat" o gruppo di discussione appropriato, dove i singoli utenti possono fare domande, portare esempi, partecipare in maniera attiva al dibattito sia in semplice formato testo, sia in formato audio-video (se provvisti di webcamera e microfono).
Il moderatore o il responsabile della trasmissione o videocomunicazione, tramite un computer PCM collegato via Internet alla medesima "chat", può ascoltare e/o visualizzare sul proprio monitor tutte le comunicazioni degli utenti finali o spettatori. Valuterà, quindi, se rivolgerle ad uno dei relatori che potrà rispondere attraverso i canali e le modalità già descritti.
Se il moderatore, invece, riterrà opportuno far intervenire personalmente un utente Internet UI, la sala regia DR è in grado di effettuare un imprevisto ma possibile collegamento AV-UI trasformando l'utente Internet UI da "spettatore" in "attore", offrendogli la possibilità di entrare a far parte della videocomunicazione o videoconferenza con le stesse caratteristiche degli altri partecipanti già collegati (sempre che quest'ultimo abbia le attrezzature minime per partecipare ad una videoconferenza con le modalità e caratteristiche precedentemente descritte).
Vantaggiosamente, nel caso di connessione tramite Internet, il collegamento tra utente remoto e provider può avvenire, oltre che mediante la normale linea telefonica commutata o ISDN, anche tramite un sistema misto di gestione del segnale dove le richieste dell'utente vengono trasmesse al provider per via telefonica, mentre la ricezione del segnale audio video relativo all'evento oppure dei dati richiesti può avvenire tramite trasmissione satellitare, incrementando drasticamente la qualità e la velocità di ricezione.
Inoltre, utilizzando la rete Internet, è possibile effettuare la trasmissione e lo scambio di files di dati di qualunque tipo, in maniera assolutamente compatibile con qualunque tipo di computer o sistema informatico.
Secondo l'invenzione, è possibile effettuare dibattiti molto "serrati" tra un numero ristretto di utenti evitando frequenti cambi d'immagine.
Secondo una caratteristica peculiare ed innovativa del trovato, sistema prevede l'abilitazione audio dell'intero gruppo di discussione e la gestione separata ed indipendente del segnale video. In questo caso sullo schermo vengono visualizzati, simultaneamente, soltanto gli appartenenti a questo ristretto numero di persone.
E' utile notare che, usando i CODEC, è possibile effettuare il controllo remoto delle telecamere delle postazioni PU. Ciò significa che la regia è in grado di inquadrare e/o di ingrandire particolari, a propria discrezione, inviando opportuni comandi che verranno eseguiti dalla telecamera posizionata nella sede dell'utente.
In casi particolari, è infine possibile prevedere dei collegamenti tra la sala regia DR e gli utenti PU mediante linee esclusivamente satellitari.
Il trovato può anche essere utilizzato in altri campi di applicazione, quali: conferenze, formazione ed aggiornamento, vendita, pubblicità, consulenza, turismo ed altri ancora.
A questo punto, occorre evidenziare che le tipologie d'impianto delle sedi remote, il collegamento e le specifiche dei protocolli di comunicazione qui riportate sono soltanto alcuni dei possibili interfacciamenti effettuabili e perciò devono essere considerate "semplici esempi".
Infatti, considerando la vastità delle combinazioni identificabili in funzione della tipologia di impianti remoti (PC multimediali, sistemi di videoconferenza, apparecchiature TV, sistemi mobili di telefonia cellulare GSM, GPRS, UMTS, ecc.); di reti di trasmissione utilizzabili (reti telefoniche, reti radio, reti satellitari, reti trasmissione dati ecc.); e di possibili protocolli di comunicazione (TCP/IP, H.261 - H.320 - G.711 - G.722, ecc. relativi ad audio e video per sistemi di videoconferenza, MPEG per trasmissioni satellitari e via cavo ecc),- risulterebbe impossibile riportare la totalità delle configurazioni realizzabili. Si è scelto, quindi, di riportare nelle figure allegate la presenza di CODEC generici utili alla codifica/decodifica del segnale da/verso utente remoto fisso o mobile, non considerando le singole e specifiche caratteristiche tecniche.
Concludendo, l'architettura di sistema non deve essere identificata soltanto come sala regia multimediale, ma come innovativa modalità di gestione di un sistema di multivideocomunicazione viste le indiscutibili caratteristiche migliorative apportate alla gestione integrata di detti sistemi.
La presente invenzione è stata descritta ed illustrata secondo una sua preferita forma realizzativa, ma si intende che qualunque tecnico esperto del ramo potrà apportarvi modifiche e/o sostituzioni equivalenti senza peraltro esulare dall'ambito di protezione della presente privativa industriale.

Claims (31)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la realizzazione e la gestione di trasmissioni e/o videoconferenze tra una pluralità di postazioni utente (PU) adatte a ricevere e trasmettere segnali audio-video e posti a qualunque distanza, usando qualunque protocollo di comunicazione e qualsiasi canale trasmissivo, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - collegamento di una sala regia (DR) ad una pluralità di postazioni (PU), remote e/o locali, dove ha avuto origine un segnale (AV) di tipo audio video,· - conversione del segnale audiovisivo (AV) di ogni postazione (PU), prima del suo trasferimento dal luogo in cui viene generato a quello in cui si trova la sala regia (DR), per adeguarlo al tipo di connessione e trasmissione utilizzati; - riconversione del segnale (AV) ricevuto in formato audio video prima del suo ingresso nella sala regia (DR); - selezione del o dei segnali da utilizzare e da reinviare, rispettivamente, agli utenti e/o ai conferenzieri e al relatore o ai relatori per mezzo di una matrice audio-video di ingresso (MV1); — aggiunta dei contributi e degli effetti audio e/o visivi necessari, nonché di titoli, colonne sonore, commenti, immagini, grafici, ecc. mediante mixer video (MIX) o computer avente funzioni analoghe; - selezione dei segnali audio video (AV) trattati e loro invio alle diverse postazioni remote (PU), in funzione del ruolo che gli utenti rivestono in quel momento (spettatori o relatori).
  2. 2. Procedimento di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che mentre gli utenti e/o i conferenzieri ricevono il segnale audio video del relatore, quest'ultimo riceve un segnale audio video diverso, selezionato dalla sala regia (DR).
  3. 3. Procedimento di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il relatore riceve una carrellata dei partecipanti (PU), o di alcuni di essi, mediante l'uso di un dispositivo di selezione mirata o ciclica (SR) che preleva, dai segnali (AV) in arrivo dalle varie postazioni (PU) degli utenti e/o dei conferenzieri, il segnale o i segnali desiderati e li inoltra alla matrice audio-video in uscita (MV2) per il successivo invio al relatore; detti segnali (AV) essendo combinabili simultaneamente .
  4. 4. Procedimento di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il relatore ha sul proprio video un grafico che sta commentando ai partecipanti, i quali ricevono detto grafico in sovrapposizione o in un riquadro sull'immagine del relatore stesso o viceversa.
  5. 5. Procedimento di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto prevede di inviare il segnale audio (A), proveniente dal relatore, ad una sala interpreti (I) nella quale si effettua la traduzione simultanea nelle lingue richieste dai conferenzieri; il segnale che viene inviato a ciascun conferenziere essendo quindi composto dal segnale video (Vi, V2/ ..., Vn) selezionato per lui, al quale è stato associato il segnale audio adeguato (Ai, A2, ..., An), cioè corrispondente alla traduzione richiesta dall'utente.
  6. 6. Procedimento di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che più utenti possono ricevere lo stesso segnale audio video (AV).
  7. 7. Procedimento di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prevede la registrazione, a scopo di archivio o altro, del segnale audio video così come viene visto dagli utenti e/o dai conferenzieri, ovvero con i contributi audiovisivi e gli effetti televisivi che sono stati aggiunti, mediante un apposito videoregistratore (VD2) che riceve il segnale in uscita da un mixer video (MIX) o computer avente analoghe funzioni.
  8. 8. Apparato per la realizzazione e la gestione di videoconferenze tra una pluralità di utenti posti a qualunque distanza e che utilizzano qualunque protocollo di comunicazione e qualsiasi canale trasmissivo, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di postazioni-utente (PU), remote e/o locali, di tipo multimediale e interattivo, collegate ad una sala regia (DR) che scambia con esse un segnale (AV) di tipo audiovisivo analogico e/o digitale.
  9. 9. Apparato di cui alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto segnale (AV) contiene una serie di informazioni relative alla conferenza e al relatore o ai relatori che di volta in volta hanno la parola, nonché altre informazioni audiovisive ausiliarie.
  10. 10. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che dette postazioni utente (PU) comprendono mezzi di input/output audio visivo; la trasmissione del segnale tra dette postazioni e la sala regia, e viceversa, avvenendo indifferentemente tramite linee telefoniche analogiche (rete telefonica generale eventualmente integrata con opportune reti per la trasmissione dati -ATM o FR- per il raggiungimento di velocità xDSL e/o SDH) oppure digitali di tipo ISDN, impianti di trasmissione satellitare, reti per la trasmissione dati (LAN, WAN compresa Internet), reti di telefonia mobile GSM, GPRS, UMTS, ecc.
  11. 11. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che dette postazioni remote (PU) sono dotate di dispositivi di conversione analogica/digitale del segnale audiovisivo (AV), che viene poi inviato alla sala regia (DR) utilizzando opportuni protocolli di comunicazione in funzione del tipo di collegamento effettuato.
  12. 12 . Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che la sala regia (DR) riceve simultaneamente, da tutti gli utenti (PU), i rispettivi segnali (AV), li trasforma in segnali audio visivi mediante dispositivi di conversione e li visualizza singolarmente su una serie di monitor; detti segnali (AV) venendo poi canalizzati in una matrice audio-video (MV1) che consente di inviare al mixer video (MIX) soltanto i segnali del relatore o dei relatori in modo che vengano visti da tutti gli altri conferenzieri, con eventuali effetti di dissolvenza di immagini o altro.
  13. 13. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che i segnali (AV) selezionati mediante la matrice audio-video (MV1) vengono inviati in un mixer video (MIX), o computer con analoghe funzioni, atto a consentire 1'interiaccia con una serie di attrezzature quali computer (PC), videoregistratori (VD1), telecamere, titolatrici (T), impianti audio, ecc.; detto mixer video (MIX) consentendo di aggiungere, sovrapporre, miscelare i segnali provenienti dagli utenti con una serie di contributi audiovisivi quali titoli, sottotitoli, sigle, brani audio o colonne sonore, dissolvenze audio video, diapositive e/o grafici visualizzandoli a tutto schermo o in una parte soltanto.
  14. 14. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che consente di visualizzare il nome del relatore che sta parlando in un dato momento, di effettuare dei sormonti di immagine, di applicare degli effetti speciali e/o qualsiasi altro contributo audiovisivo che renda l'evento più versatile e adattabile alle esigenze del momento; essendo ulteriormente possibile sovrapporre, affiancare o creare degli effetti tra l'immagine del relatore e dei filmati di supporto alla sua esposizione, o dei grafici che lui stesso sta creando e/o modificando in quel momento, ecc.
  15. 15. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che il segnale audio video (AV) elaborato dal mixer video (MIX), o da un computer con analoghe funzioni, viene inviato ad una seconda matrice audio-video (MV2), o analogo dispositivo di smistamento del segnale audiovisivo, che permette l'invio del segnale, verso i singoli utenti (PU), siano essi remoti o locali.
  16. 16. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che i due dispositivi di commutazione in entrata ed in uscita dalla sala regia (MV1, MV2) forniscono, tramite detta pluralità di dispositivi di conversione, una completa compatibilità tra sistemi di videocomunicazione differenti, consentendo così la trasmissione tra realtà tecnologiche proprie di apparati finora incompatibili .
  17. 17. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che il segnale audio (A) viene prelevato prima che raggiunga la matrice audio-video di uscita (MV2), perché venga effettuata una traduzione simultanea da uno o più interpreti nella o nelle lingue di uno o più utenti (PU) che ne abbiano la necessità.
  18. 18. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che il segnale audio (A) che viene inviato ad una sala interpreti (I) per la traduzione, viene successivamente associato, in tempo reale, al segnale video (V) in uscita dalla seconda matrice audio-video (MV2), in modo che la o le traduzioni vengano rispettivamente ascoltate da tutti e soli gli utenti che ne fanno richiesta.
  19. 19. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che il segnale audio video (AV) elaborato dal mixer video (MIX), o da un computer con analoghe funzioni, viene inviato ad un videoregistratore e/o VideoServer (VD2) che registra la videoconferenza
  20. 20. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che la regia (DR) può intervenire in qualsiasi momento sostituendo il segnale audio video (AV) che viene inviato ad uno o più conferenzieri (PU), remoti e/o locali, con il proprio segnale audio video (AVR), effettuando una comunicazione di tipo "intercom" mentre gli utenti non interessati continuano a seguire la videoconferenza senza alcun disturbo o interferenza.
  21. 21. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che il segnale (AV) che viene elaborato dalla sala regia (DR) è di tipo audio video: pertanto i segnali in ingresso da essa che non sono audio video devono essere trasformati prima del loro utilizzo ed eventualmente ritrasformati al momento del loro invio ai conferenzieri remoti in forma analogica o digitale; dette conversioni in ingresso ed in uscita dalla sala regia dipendendo dai sistemi utilizzati e dalle modalità di collegamento, analogiche o digitali, con i singoli utenti remoti, che possono avvenire mediante i mezzi ed i canali di comunicazione che l'utente ritiene più opportuni.
  22. 22. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che tutti i partecipanti all'evento ricevono il segnale audiovisivo, selezionato dalla regia, della persona che sta parlando, mentre sullo schermo del relatore che sta parlando viene visualizzato il conferenziere al quale sta rispondendo direttamente o con il quale intende discutere, oppure, in maniera ciclica, tutti i partecipanti alla conferenza (singolarmente o a gruppi); a questo scopo essendo previsto lo sdoppiamento di tutti i segnali (AV) di ingresso.
  23. 23. Apparato di cui alla rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che detta selezione del segnale inviato al relatore è ottenuta mediante una matrice video e un dispositivo di visualizzazione ciclica, con possibilità di combinazione simultanea di più sorgenti audiovisive, pilotati da un programmatore -timer o da un computer; il segnale risultante venendo inviato, a discrezione della regia, soltanto al relatore, e/o ad alcuni particolari utenti, tramite la matrice video di uscita (MV2).
  24. 24. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che il regista può selezionare, ad esempio seguendo una scaletta o altro, lo speaker di turno che verrà visualizzato da tutti gli altri conferenzieri e/o spettatori (PU).
  25. 25. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che mantenendo attivo il canale audio di tutti o di parte dei conferenzieri (PU), consente di visualizzare automaticamente, tramite finestre o spot, i partecipanti che intervengono temporaneamente e brevemente.
  26. 26. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che, tramite collegamenti opportuni (aggregati o dedicati) tra la sala regia ed un Provider Internet, è possibile trasmettere il segnale audiovisivo (AV) della videoconferenza, proveniente dalla matrice audiovideo in uscita (MV2), a qualsiasi utente Internet.
  27. 27. Apparato di cui alla rivendicazione 26, caratterizzato dal fatto che, tramite una "chat" o gruppo di discussione appropriato, i singoli utenti possono fare domande, portare esempi, partecipare in maniera attiva al dibattito; un moderatore, tramite un computer (PCM) collegato via Internet alla medesima "chat", potendo visualizzare sul proprio monitor tutte le comunicazioni degli utenti finali o spettatori e valutare, quindi, se rivolgerle ad uno dei relatori che potrà rispondere attraverso i medesimi canali e modalità.
  28. 28. Apparato di cui alla rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che se il moderatore, invece, riterrà opportuno far intervenire personalmente un utente Internet (UI), la sala regia (DR) è in grado di effettuare un imprevisto ma possibile collegamento (AV-UI) trasformando l'utente Internet (UI) da "spettatore" in "attore", offrendogli la possibilità di entrare a far parte della videoconferenza con le stesse caratteristiche degli altri partecipanti già collegati, a patto che esso abbia un hardware sufficiente al collegamento multimediale .
  29. 29. Apparato di cui alle rivendicazioni da 8 in poi, caratterizzato dal fatto che, nel caso di connessione tramite Internet, il collegamento tra utente remoto e provider può avvenire, oltre che mediante la normale linea telefonica commutata o ISDN, anche tramite un sistema misto di gestione del segnale dove le richieste dell'utente vengono trasmesse al provider per via telefonica, mentre la ricezione del segnale audio video relativo alla videoconferenza o dei dati richiesti può avvenire tramite trasmissione satellitare, incrementando drasticamente la qualità e la velocità di ricezione indipendentemente dal traffico in rete e dalla quantità di utenti collegati in quel momento; essendo ulteriormente possibile effettuare la trasmissione e lo scambio di files di dati di qualunque tipo in maniera assolutamente compatibile con qualunque tipo di computer o sistema informatico.
  30. 30. Apparato di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette postazioni remote o locali (PU) possono anche comprendere una telecamera ed un microfono e/o una sala regia mobile atti ad inviare il segnale audiovisivo, proveniente da un avvenimento, manifestazione, eventi sportivi o altro, alla sala regia (DR) che ne farà l'uso più opportuno.
  31. 31. Apparato di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la gestione dei collegamenti tra le singole postazioni, remote o locali, e la sala regia può avvenire tramite le normali procedure di collegamento note, che possono essere a mezzo di gestore della rete telefonica, mediante chiamate dirette, rete Internet, rete satellitare, linee dedicate, reti di computer, reti di telefonia mobile, ecc.
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