ITRE980006A1 - Chiusura di sicurezza per contenitori in genere, tipicamente recipienti per prodotti pericolosi o nocivi. - Google Patents

Chiusura di sicurezza per contenitori in genere, tipicamente recipienti per prodotti pericolosi o nocivi.

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ITRE980006A1
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IT
Italy
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containers
container
ring
closure
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Inventor
Sergio Loschi
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Femm S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D45/00Clamping or other pressure-applying devices for securing or retaining closure members
    • B65D45/32Clamping or other pressure-applying devices for securing or retaining closure members for applying radial or radial and axial pressure, e.g. contractible bands encircling closure member
    • B65D45/34Clamping or other pressure-applying devices for securing or retaining closure members for applying radial or radial and axial pressure, e.g. contractible bands encircling closure member lever-operated

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Closures For Containers (AREA)

Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo: "CHIUSURA DI SICUREZZA PER CONTENITORI IN GENERE, TIPICAMENTE RECIPIENTI PER PRODOTTI PERICOLOSI O NOCIVI",
Il presente trovato si riferisce, in modo del tutto generale, alla chiusura di contenitori e recipienti metallici, come secchi, bidoni, fustini e simili, e, più in particolare, esso attiene alla chiusura di recipienti metallici atti a contenere prodotti pericolosi, nocivi e/o inquinanti, quali acidi, vernici, diluenti e simili.
In modo più specifico il trovato concerne un dispositivo di chiusura il quale è atto a garantire il corretto e sicuro aggrappaggio dei rispettivi coperchi su siffatti recipienti e contenitori metallici, la cui imboccatura presenta un ingrossamento circonferenziale sporgente ottenuto per risvoltamento verso l'esterno del rispettivo bordo superiore.
Come è noto, per ovviare ai danni derivanti da intempestivi spargimenti o fuoriuscite di detti prodotti pericolosi o nocivi dai rispettivi contenitori durante al movimentazione ed il trasporto degli stessi, moltissimi stati hanno promulgato leggi secondo le quali i coperchi devono assicurare la chiusura dei rispettivi contenitori anche quando questi ultimi vengono assoggettati ad urti e/o deformazioni .
Inoltre, in parecchi stati sono previste normative piuttosto severe, secondo le quali un recipiente contenente simili prodotti deve assicurare la tenuta anche quando il medesimo recipiente viene fatto cadere, pieno, da una altezza anche superiore ad un metro, e con qualsivoglia inclinazione del proprio asse longitudinale rispetto alla verticale.
Per vincolare reciprocamente il coperchio e il contenitore di simili recipienti metallici, attualmente si conoscono due sistemi: uno che prevede l'utilizzo di un anello aperto cui è stabilmente associato un dispositivo snodato di serraggio, e l'altro che impiega un anello chiuso dotato di una zona a rottura prestabilita.
Secondo il detto primo sistema noto, il rispettivo anello aperto presenta una sezione trasversale conformata a canale, le cui pareti laterali sono atte ad impegnarsi sopra il bordo periferico del coperchio, e sotto il bordo marginale del risvolto superiore del recipiente, rispettivamente, in guisa da stringere fortemente tra loro il detto coperchio e il detto risvolto quando il rispettivo dispositivo snodato di serraggio è in configurazione di blocco.
Il su delineato sistema noto ha evidenziato diversi problemi che vengono richiamati qui appresso.
In primo luogo il detto sistema di chiusura ad anello aperto si è dimostrato insoddisfacente per il fatto di richiedere diverse operazioni di chiusura e apertura del dispositivo snodato di serraggio prima che il recipiente pieno venga immesso nella rete commerciale.
Infatti, visto che per un agevole e ordinato trasporto dei recipienti completi vuoti verso i luoghi di produzione e confezionamento di detti prodotti pericolosi o nocivi, i rispettivi contenitori vengono accatastati infilandoli reciprocamente l'uno nell'altro, ed i rispettivi coperchi vengono impilati a parte assieme ai proprii anelli, questi ultimi devono essere associati ai coperchi, il che viene effettuato a mano, con tutto quello che ciò comporta in termini di tempo e costi, dal momento che i numerosi tentativi effettuati per automatizzare la detta operazione non hanno ancora portato ad alcunché di positivo.
Inoltre occorre aprire e chiudere, sempre a mano, il detto dispositivo snodato di serraggio, quando il coperchio deve essere agganciato al contenitore al termine del riempimento. Oltre a ciò il detto dispositivo snodato di serraggio si è dimostrato costruttivamente complesso, quindi anche relativamente molto costoso.
In particolare esso comprende:
- un primo elemento di fissaggio che è destinato ad essere saldato ad una estremità dell'anello aperto,
- un secondo elemento di fissaggio che è destinato ad essere saldato alla estremità contrapposta dello stesso anello aperto,
- una biella che ad una estremità è articolata ad uno di detti elementi di fissaggio, ed
- una leva di azionamento che ad una estremità è articolata all'altro di detti elementi di fissaggio, che in un punto intermedio porta imperniata l'altra estremità di detta biella, e che all'estremità contrapposta rende disponibile la branca di azionamento del dispositivo snodato di serraggio.
Conformemente al secondo sistema noto più sopra menzionato, il rispettivo anello chiuso comprende un corpo metallico sostanzialmente cilindrico e a spessore sottile che presenta un bordo circonferenziale risvoltato verso l'interno, ed un bordo circonferenziale piatto contrapposto, e che è atto ad essere infilato alla sommità di un contenitore in guisa che detto bordo risvoltato trova appoggio contro il margine periferico del coperchio, mentre detto bordo piatto sopravanza l'ingrossamento esterno previsto alla sommità del detto contenitore, ed è atto ad essere ripiegato sotto e contro il detto ingrossamento.
Inoltre, come già detto l'anello chiuso è dotato di una zona a frattura prestabilita, e per ulteriori particolarità costruttive dello stesso si rimanda al Brevetto Italiano per Invenzione Industriale No. 1237573.
Il detto anello chiuso è capace di superare le prove di tenuta conformi alle leggi vigenti in materia, in particolare è in grado di resistere alla detta prova di caduta libera, però presenta il grave inconveniente di non poter essere riutilizzato per chiudere di nuovo il rispettivo contenitore una volta che lo stesso è stato aperto .
Ciò ovviamente non ha rilevanza nel caso in cui viene utilizzato tutto il prodotto ivi contenuto, mentre quando il prodotto viene utilizzato solo in parte, come sovente accade, è costantemente presente il pericolo di intempestive furiuscite e spargimenti, con tutto quello che ciò può comportare .
Pertanto nel settore specifico è profondamente sentita l'esigenza di mezzi di chiusura che da un lato siano in grado di ottemperare alle normative vigenti in materia, e dall'altro garantiscano la chiusura a tenuta di siffatti recipienti metallici anche dopo la loro apertura.
Lo scopo principale del presente trovato è appunto quello di ottemperare alla detta esigenza nel contesto di una semplice e razionale soluzione costruttiva.
Secondo il trovato detto scopo viene conseguito grazie ad una chiusura di sicurezza così come individuata nelle rivendicazioni .
In particolare la chiusura di sicurezza conforme al trovato è del tipo comprendente un corpo metallico conformato ad anello chiuso, e dotato di una zona a rottura prestabilita, e prevede, disposte a cavallo di detta zona a rottura prestabilita, due sedi di impegno cui è amovibilmente associato un gruppo di blocco che è atto ad assicurare il serraggio del corpo anulare metallico una volta che la zona a rottura prestabilita è stata lacerata.
Grazie ai mezzi delineati vengono raggiunti gli scopi tutti del trovato in quanto viene garantita la chiusura a tenuta del rispettivo recipiente sia quando l'anello è integro, sia quando lo stesso è stato spaccato, con conseguente eliminazione del pericolo di spargimenti del prodotto non utilizzato ancora presente nel recipiente aperto.
Altri vantaggi derivanti dalla previsione del detto gruppo amovibile di blocco consistono nel fatto, come risulterà evidente nel seguito, che il detto gruppo non ostacola in alcun modo le operazioni di aggraffaggio dell'anello al rispettivo contenitore, e nel fatto che il medesimo gruppo non crea problemi di trasporto del contenitore vuoto.
Per meglio comprendere le caratteristiche e i pregi costruttivi del trovato, qui di seguito viene fatto riferimento alle figure delle allegate tavole disegni che ne illustrano, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, un particolare e preferita forma di realizzazione .
La FIG. 1 è una vista prospettica esplosa che mostra il trovato impostato al di sopra di un contenitore con relativo coperchio, dove il gruppo di blocco è dissociato dal rispettivo anello chiuso.
La FIG. 2 è la sezione II-II di FIG. 1 in scala ingrandita, dove il gruppo di blocco è associato all'anello integro (o spaccato) aggraffato (o aggrappato) al contenitore.
La FIG. 3 è la sezione III-III di FIG. 2 in scala minore, dove l'anello è mostrato spaccato ma ancora aggrappato al contenitore grazie al serraggio operato dal gruppo di blocco.
Dalle citate figure, vedi in particolare la FIG. 1, si rilevano un contenitore 1 metallico di forma sostanzialmente cilindrica, un sovrastante coperchio 2 metallico di forma discoidale, ed un anello 3 metallico circolare che è corredato del gruppo di blocco indicato con 4.
La bocca del contenitore 1 presenta un usuale ingrossamento 10 sporgente, ottenuto per risvoltamento verso l'esterno del proprio bordo circonf erenziale superiore, contro cui è destinato a trovare appoggio il coperchio 2 onde impedire la fuoriuscita del prodotto 5 (v. FIG. 2), ad esempio in forma di diluente, vernice o acido.
L'anello 3 è conformato a guisa di collare, è ottenuto a partire da un nastro metallico di lunghezza e larghezza opportune, e presenta le estremità 30 contrapposte reciprocamente sovrapposte, e mutuamente collegate mediante le punzonature indicate con 31.
Lo stesso anello 3 presenta una usuale sezione trasversale conformata a squadro, dove l'ala superiore di detta sagoma a squadro è costituita da un bordo 32 risvoltato verso l'interno, e quella inferiore è costituita da un mantello 33 discendente sostanzialmente cilindrico.
Il medesimo anello 3 è dotato di due usuali linee 34 trasversali ravvicinate di rottura prestabilita, ed il tratto di anello 3 che è compreso tra dette due linee 34 presenta un altrettanto usuale passaggio 35 per il ricevimento di un attrezzo, come la punta di un cacciavite, con cui si provvede a rompere l'anello 3 quando si desidera impiegare il prodotto 5.
Quando il contenitore 1 è stato riempito, su di esso vengono impostati il detto coperchio 2 e il detto anello 3, con il bordo inferiore del mantello 33 di quest'ultimo che sopravanza le generatrici inferiori dell'ingrossamento 10 come è mostrato con linee a tratto e punto in FIG. 2.
In seguito il detto mantello 33 viene risvoltato, in modo di per sè usuale, sotto e contro il detto ingrossamento, cosicché l'anello 3 risulta aggraffato al contenitore per ivi saldamente trattenere il coperchio 2 (vedi posizione ripiegata del mantello segnata con linee continue in FIG.2). Quando si vuole utilizzare il prodotto 5, l'anello 3 viene spaccato in corrispondenza delle linee 34, in guisa che lo stesso viene ad avere l'interruzione che in FIG. 3 è indicata con 340.
Conformemente al trovato è possibile richiudere a tenuta il contenitore anche dopo la rottura dell'anello 3, ad esempio quando il prodotto 5 è stato utilizzato solo in parte, e ciò grazie ai mezzi che vengono descritti qui appresso.
Come è ben illustrato, all'esterno della zona asportabile definita dalle linee 34 di rottura prestabilita sono previste due aperture 6 che fungono da sedi di aggancio per il gruppo di blocco 4.
In particolare le dette aperture 6 hanno la forma di fori circolari in guisa da evitare zone di intaglio ove potrebbero inescarsi rotture quando il recipiente è soggetto a sollecitazioni o urti.
Con dette aperture 6 sono atte ad impegnarsi le estremità ricurve di due uncini 40 e 41 che sono articolati ad una leva 42 di bloccaggio e sbloccaggio ben illustrata nelle FIGG. 1 e 3.
In particolare l'uncino 41 è di forma retta ed è articolato in 43 ad una estremità di detta leva 42, mentre l'uncino 40 è conformato a squadro ed è articolato alla medesima leva 42 in un punto 44 intermedio di quest'ultima, la cui parte rimanente costituisce la branca di afferraggio e azionamento del gruppo 4.
Una volta che gli uncini 40, 41 sono stati agganciati alle aperture 6 come è indicato dalle frecce segnate in FIG. 1, la leva 42 viene oscillata verso il contenitore 1 in guisa da porre in tensione l'anello 3 precedentemente spaccato, ed ivi stabilmente trattenerlo per il fatto che l'articolazione 44 si dispone sottocentro rispetto all'articolazione 43 (v. FIG. 3).
I pregi e i vantaggi del trovato sono chiaramente comprensibili da quanto precede e dall'esame delle figure allegate.
S'intende che l'invenzione non è limitata a quanto illustrato e descritto, ma la stessa ricomprende tutti gli equivalenti tecnici del trovato, così come le loro combinazioni, se attuate nel contesto delle rivendicazioni che seguono.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Chiusura di sicurezza per l'aggrappaggio dei rispettivi coperchi (2) su contenitori (1) dotati di un ingrossamento (10) esterno che è posto ad avvolgere la loro imboccatura, comprendente un corpo (3) metallico conformato ad anello chiuso, e dotato di una zona (34, 35) a rottura prestabilita, caratterizzata per il fatto che a cavallo di detta zona a rottura prestabilita sono previste due sedi (6) di impegno cui è amovibilmente associato un gruppo (4) di blocco che è atto ad assicurare il serraggio del detto corpo (3) anulare una volta che la detta zona a rottura prestabilita è stata lacerata.
  2. 2. Chiusura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che dette due sedi di impegno sono costituite da due aperture passanti.
  3. 3. Chiusura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata per il fatto che dette aperture passanti consistono in fori circolari.
  4. 4. Chiusura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che detto gruppo di blocco comprende due uncini (40) e (41) che ad una estremità sono atti ad agganciarsi alle dette sedi di impegno, mentre all'altra estremità sono articolate a due punti terminali distinti di una leva (42) di azionamento.
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