ITRA20130019A1 - Impianto di pulizia per sanitari - Google Patents

Impianto di pulizia per sanitari

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ITRA20130019A1
ITRA20130019A1 IT000019A ITRA20130019A ITRA20130019A1 IT RA20130019 A1 ITRA20130019 A1 IT RA20130019A1 IT 000019 A IT000019 A IT 000019A IT RA20130019 A ITRA20130019 A IT RA20130019A IT RA20130019 A1 ITRA20130019 A1 IT RA20130019A1
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Mauro Lazzarini
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03DWATER-CLOSETS OR URINALS WITH FLUSHING DEVICES; FLUSHING VALVES THEREFOR
    • E03D9/00Sanitary or other accessories for lavatories ; Devices for cleaning or disinfecting the toilet room or the toilet bowl; Devices for eliminating smells
    • E03D9/002Automatic cleaning devices
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47KSANITARY EQUIPMENT NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; TOILET ACCESSORIES
    • A47K13/00Seats or covers for all kinds of closets
    • A47K13/24Parts or details not covered in, or of interest apart from, groups A47K13/02 - A47K13/22, e.g. devices imparting a swinging or vibrating motion to the seats
    • A47K13/30Seats having provisions for heating, deodorising or the like, e.g. ventilating, noise-damping or cleaning devices
    • A47K13/302Seats with cleaning devices

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Description

PIANTO DI PULIZIA PER SANITARI
RIASSUNTO
SANITARIO (3) PRESENTANTE UN RISPETTIVO VANO (8) INTERNO PER LO SCARICO DI RIFIUTI ORGANICI L’IMPIANTO (1 COMPRENDENDO UN DISPOSITIVO DI EROGAZIONE (10) DI UN FLUIDO PULENTE DETERMINATO PREDISPOSTO PER ESSERE ACCOPPIABILE AD UN CIRCUITO IDRAULICO DI ALIMENTAZIONE DEL FLUIDO PULENTE DETERMINATO AD ELEVATA PRESSIONE UN DISPOSITIVO DI AZIONAMENTO (60) DEL DISPOSITIVO DI EROGAZIONE (10) ATTO, IN USO, AD ORIENTARE LA DIREZIONE DI EROGAZIONE DEL FLUIDO PULENTE; IL DISPOSITIVO DI AZIONAMENTO (60) COMPRENDONO ALMENO UN'UNITÀ DI AZIONAMENTO (61 PROVVISTA DI UN RISPETTIVO MANOVELLISMO DI SPINTA (63) AGENTE LUNGO UNA DIREZIONE DI AZIONAMENTO DETERMINATA ED ATTO, IN USO, AD ORIENTARE IN MODO DETERMINATO UN ORGANO DI EROGAZIONE (15) ASSOCIATO AL DISPOSITIVO DI EROGAZIONE (10).
Testo allegato alla domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo
“IMPIANTO DI PULIZIA PER SANITARI”
La presente invenzione è relativa ad un impianto di pulizia. In particolare, la presente invenzione è relativa ad un impianto di pulizia comprendente un dispositivo idraulico. Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce ad un impianto di pulizia comprendente un dispositivo idraulico predisposto per pulire e sanificare un sanitario.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
Nell’ambito della pulizia e sanificazione dei sanitari è noto impiegare, oltre agli ordinari impianti di scarico idraulico finalizzati alla rimozione di feci e rifiuti, anche dei dispositivi di erogazione di un flusso d’acqua o di altro fluido pulente ad elevata pressione. Tali dispositivi sono progettati per rimuovere i residui più tenaci di feci ed altri materiali organici che tendono a permanere sulla superficie interna del sanitario e la cui rimozione richiede normalmente all’utente di operare una frizione meccanica mediante appositi organi a spazzola. In particolare, tali dispositivi comprendono normalmente un organo di erogazione che può essere portato dal coperchio del sanitario o alloggiato in una porzione recessa del sanitario stesso e che è provvisto di uno o più ugelli per l’emissione del fluido pulente ad elevata pressione. Più in dettaglio, tale organo di erogazione può essere orientabile in modo tale da permettere di indirizzare in modo mirato e selettivo il flusso di fluido pulente.
Un esempio di un dispositivo di erogazione secondo l’arte nota è descritto nella domanda di brevetto WO2008/099365 che presenta una pluralità di forme di attuazione distinte di un organo di erogazione portato girevole e/o basculante da un coperchio che è atto a chiudere il rispettivo sanitario in modo sostanzialmente ermetico durante delle operazioni di pulizia. Tuttavia, il documento WO’365 si limita a precisare che è possibile variare la direzione del flusso pulente erogato senza descrivere nel dettaglio un gruppo di azionamento che permetta una corretta e precisa orientazione dell’organo di erogazione e quindi del flusso di fluido pulente.
Un ulteriore esempio di un dispositivo di erogazione di fluido pulente ad elevata pressione è reperibile nella domanda di brevetto WO2010/134008 che descrive un dispositivo di pulizia provvisto di un organo di erogazione conformato similmente ad una asta provvista di un’estremità flessibile che porta un rispettivo ugello di erogazione. Tale organo di erogazione è portato dal coperchio basculabile del sanitario ed è predisposto per ruotare di 360° rispetto ad un asse sostanzialmente verticale in modo tale il flusso di fluido pulente possa spazzare perifericamente la superficie interna del sanitario. Contrariamente a WO’365, WO’008 precisa che la rotazione dell’organo di erogazione è ottenuta mediante un ordinario motore elettrico collegato all’organo di erogazione stesso attraverso una trasmissione ad ingranaggio. D’altra parte è opportuno notare che la soluzione secondo WO’008 presenta dei limiti ed, in particolare, l’organo di erogazione non presenta una mobilità/orientabilità sufficiente a permettere che il rispettivo flusso di fluido pulente sia atto a spazzare l’intera superficie interna del sanitario ed in particolare la rispettiva bocca di scarico.
Pertanto, in considerazione della situazione sopra descritta, il problema di spazzare in modo selettivo la superficie interna di un sanitario mediante un flusso di fluido pulente ad elevata pressione risulta attualmente risolto in modo insoddisfacente e rappresenta quindi una sfida interessante per la richiedente che si è data l’obbiettivo di sviluppare un impianto di pulizia per sanitari atto a limitare e possibilmente superare gli inconvenienti tipici del sopra illustrato stato dell’arte.
In particolare, sarebbe auspicabile disporre di un impianto di pulizia per sanitari atto a garantire un’efficace rimozione dei residui organici più tenaci e che sia quindi atto a definire un nuovo standard di igiene nella progettazione di bagni e sanitari di installazione domestica e/o per uso pubblico.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione è relativa ad un impianto di pulizia. In particolare, la presente invenzione è relativa ad un impianto di pulizia comprendente un dispositivo idraulico. Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce ad un impianto di pulizia comprendente un dispositivo idraulico predisposto per pulire e sanificare un sanitario.
Scopo della presente invenzione è realizzare un impianto di pulizia che permetta di risolvere gli inconvenienti sopra illustrati, e che sia atto a soddisfare un insieme di esigenze allo stato dei fatti ancora senza risposta; quindi, atto a rappresentare una nuova ed originale fonte di interesse economico, in grado di modificare l’attuale mercato dei sanitari.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un impianto di pulizia, le cui caratteristiche principali verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono.
Ulteriore scopo della presente invenzione è realizzare un sanitario dotato di un rispettivo impianto di pulizia che permetta di risolvere gli inconvenienti sopra illustrati. Secondo la presente invenzione viene realizzato un sanitario, le cui caratteristiche principali verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono. BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’impianto di pulizia e del sanitario secondo la presente invenzione appariranno più chiari dalla descrizione seguente, esposta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, nelle quali parti identiche o corrispondenti del dispositivo stesso sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare:
- la figura 1 è una vista prospettica schematica di un sanitario secondo la presente invenzione illustrato in una prima configurazione operativa;
- la figura 2 illustra in scala ingrandita, parte in vista parte in sezione, un particolare estratto dalla figura 1.
- la figura 3 illustra il particolare di figura 2 osservato da un diverso punto di vista;
- la figura 4 illustra in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza un particolare della figura 2; e - la figura 5 illustra una seconda preferita forma di attuazione della figura 2.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE INVENZIONE
Nella figura 1, con 3 è indicato, nel suo complesso un sanitario comprendente un vaso 4 che delimita un rispettivo vano 8 interno ed è provvisto di una bocca di scarico 5 per l'evacuazione di rifiuti organici umani, in particolare urina e feci. Il vaso 4 è preferibilmente delimitato superiormente da una porzione anulare a sbalzo di tipo noto che presenta larghezza sufficiente per supportare una seduta 9 anulare, normalmente di forma geometricamente simile ala porzione anulare a sbalzo.
Il sanitario 3 comprende inoltre un organo di chiusura 100, preferibilmente incernierato al vaso 4 e/o alla seduta 9 anulare per risultare basculabile, e comprendente una lastra 104 che è conformata geometricamente in modo simile al vano 8 ed è dimensionata per chiuderlo per sovrapposizione. Con particolare riferimento alle figure 2 e 3, l’organo di chiusura 100 comprende un coperchio 109 che delimita perifericamente la lastra 104 e che, unitamente alla lastra 104 stessa, definisce una camera 110 interna, preferibilmente a tenuta stagna. All’interno di tale camera 110 interna è alloggiato un dispositivo di erogazione 10 predisposto, quando l’organo 100 si trova nella rispettiva posizione di chiusura, per erogare dell’acqua o dell’altro fluido pulente determinato ad elevata pressione all’interno del vano 8 e, preferibilmente, in direzione della regione che circonda la bocca di scarico 5. Tale dispositivo di erogazione 10 comprende un organo di erogazione 15 portato dalla lastra 104 in modo sostanzialmente articolato e presentante una rispettiva porzione alloggiata all’interno di un foro 105 passante ricavato nella lastra 104 stessa. Con particolare riferimento alla figura 4, che ne illustra una preferita forma di attuazione, l’organo di erogazione 15 comprende un corpo assialsimmetrico cavo, preferibilmente un cannotto, che per praticità verrà indicato con lo stesso numero di riferimento 15, e che è provvisto di una testa di erogazione 15’ presentante almeno un rispettivo ugello 16. Preferibilmente, la testa di erogazione 15’ è dotata di una pluralità di ugelli 16 che, senza limitare la portata generale della presente invenzione, potranno essere realizzati secondo canoni noti, ad esempio a feritoia o presentare dei fori dotati di una rispettiva svasatura conica in uscita. Il corpo 15 presenta inoltre un tratto intermedio 15’’, dotato di un rispettivo rigonfiamento di forma sostanzialmente sferica, ed una porzione di estremità 15’’’ disposta da banda opposta alla testa di erogazione 15’ e presentante diametro esterno maggiorato rispetto al tratto intermedio 15’’ in modo da supportare solidalmente un organo 18 anulare. Tale organo 18 anulare presenta estensione longitudinale limitata ed un diametro esterno ulteriormente maggiorato rispetto a quello della porzione di estremità 15’’’. È opportuno notare che, essendo solidale con la porzione di estremità 15’’’, l’organo 18 anulare può essere interpretato esso stesso come una porzione di estremità dell’organo di erogazione 15. Inoltre, come verrà spiegato meglio in seguito, l’organo 18 anulare è predisposto per accoppiare in modo noto, ad esempio mediante un ordinario raccordo 101 filettato, con un condotto 103 di alimentazione del fluido pulente che andrà emesso attraverso l’organo di erogazione 15.
Con particolare riferimento alla figura 3, il foro 105 ricavato nella lastra 104 presenta una superficie laterale concava conformata in modo tale da definire una sede sferica per accoppiare sostanzialmente di forma con il rigonfiamento del tratto intermedio 15’’ in modo tale da accoppiare in modo sostanzialmente sferico l’organo di erogazione 15 alla lastra 104 e quindi all’organo di chiusura 100. In questo modo, l’organo di erogazione 15 risulta atto a ruotare liberamente attorno ad almeno un primo ed secondo assi di rotazione X e Y reciprocamente perpendicolari e complanari alla lastra 104. In questo modo, quando l’organo di chiusura 100 si trova nella rispettiva posizione operativa di chiusura, l’asse longitudinale L dell’organo di erogazione 15, e quindi il flusso di fluido pulente erogato da ogni ugello 16, risulterà atto ad essere liberamente orientato all’interno di una porzione conica del vano 8 presentante il rispettivo vertice sostanzialmente in corrispondenza del centro geometrico del foro 105. Più in dettaglio, l’organo 18 anulare è dimensionato in modo tale da andare in battuta contro la lastra 104 per essere atto, in uso, a definire un fine-corsa per di ogni rotazione dell’organo di erogazione 15 attorno al primo e/o secondo asse di rotazione X/Y.
A questo punto, con particolar riferimento alla figura 2, risulta opportuno notare che la camera 110 interna all’organo di chiusura 100 alloggia anche un gruppo di azionamento 60 atto, in uso, ad orientare l’organo di erogazione 15 secondo una direzione definibile sostanzialmente a piacere. Tale gruppo di azionamento comprende preferibilmente, ma non limitatamente due unità di azionamento 61, ognuna delle quali è provvista di un rispettivo attuatore 62 di tipo noto, ad esempio un motore elettrico passo-passo, collegato all’organo 18 anulare mediante una rispettiva trasmissione meccanica 63. Tale trasmissione 63 potrà preferibilmente, ma non limitatamente comprendere un manovellismo di spinta dotato di una manovella 64 accoppiata all’albero motore dell’attuatore 62 ed una biella 65 le cui estremità sono rispettivamente incernierate alla manovella 64 e ad un riscontro sferico 66 portato rigidamente dall’organo 18. In questo modo, ad ogni movimentazione di una biella 65 lungo una direzione di azionamento determinata, corrisponderà una rotazione dell’organo di erogazione attorno ad un asse di rotazione trasversale a tale direzione di azionamento. A questo punto, con particolare riferimento alla figura 2, risulta opportuno notare che le due unità di azionamento 61 sono indipendenti l’una dall’altra e predisposte in modo da agire sull’organo di erogazione 15 lungo due direzioni di azionamento reciprocamente trasversali in modo tale che il gruppo di azionamento 60 risulti atto, in uso, ad orientare sostanzialmente a piacere l’organo di erogazione 15 mediante delle rotazione determinate attorno ai primo e secondo assi di rotazione X e Y perpendicolari e complanari. Pertanto, per quanto sopra descritto, la direzioni di azionamento di ogni manovellismo a spinta 63 risulta parallela, e quindi sostanzialmente corrispondente, ad un rispettivo primo o secondo asse di rotazione X o Y.
Con riferimento alla figura 1, al dispositivo di erogazione 10 del fluido pulente è associato un dispositivo di controllo 20 provvisto di un'unità di controllo 21 elettronica preferibilmente di tipo programmabile ed equipaggiata con una rispettiva memoria, nota e non illustrata, in cui sono registrati i dati ed i programmi informatici necessari per la gestione delle funzionalità dell’impianto stesso. In particolare, l’unità di controllo 21 è collegata a d ogni unità di azionamento 62 mediante delle connessioni elettriche di tipo noto, e quindi non illustrate, per comandare delle movimentazioni dell’organo di erogazione 15 secondo un programma informatico prestabilito. Ad esempio, l’unità di controllo 21 può essere programmata per movimentare di moto alternato l’organo di erogazione 15 in modo tale che, in uso, il flusso di fluido pulente emesso spazzi una porzione determinata della superficie che delimita il vano 8, preferibilmente la porzione che circonda la bocca di scarico 5 che è la regione di tale superficie in cui più facilmente permangono residui di rifiuti organici. In altre parole, alternando delle piccole rotazioni a passo discreto dell’organo di erogazione 15 attorno al primo asse di rotazione X con delle rotazioni di tale organo di erogazione 15 di moto alternato, per l’intera estensione della rispettiva corsa angolare, attorno al secondo asse di rotazione y perpendicolare al primo asse di rotazione X è possibile far eseguire al flusso di liquido pulente erogato dall’impianto 1 di pulizia una scansione completa di una porzione determinata della superficie che delimita il vano 8. A tale riguardo risulta utile evidenziare che nell’ambito della presente documento brevettuale il verbo “spazzare” sarà impiegato con il significato di eseguire una scansione di una superficie determinata mediante lo spostamento di un flusso di fluido pulente determinato. In alternativa, secondo una variante non illustrata dell’impianto 1 secondo la presente invenzione, il dispositivo di comando 20 potrebbe comprendere almeno un sensore 25, ad esempio un sensore ad infrarossi, disposto stabilmente all’interno del vano 8 o portato dall’organo di chiusura 100 basculabile e atto, in uso, a rilevare la posizione all’interno del vano 8 di residui di natura organica che permangono sulla superficie interna del vaso 4. Inoltre, sempre secondo tale variante non illustrata, l’unità di controllo 21 potrebbe essere programmata in modo tale da individuare la posizione di residui organici da rimuovere mediante il sensore 25 ed orientare l’organo di erogazione 15 affinché il rispettivo flusso di fluido pulente ad elevata pressione sia indirizzato sostanzialmente verso tali residui organici. Più in dettaglio l’unità di controllo 21 potrebbe essere programmata per far eseguire al flusso di fluido pulente una scansione di una porzione della superficie interna del vaso 4 incentrata sulla posizione dei residui organici individuata dal sensore 25.
È opportuno notare che il dispositivo di comando 20 potrà essere indifferentemente alimentato elettricamente da una batteria o da una rete esterna di alimentazione, ad esempio un’ordinaria rete di alimentazione elettrica domestica, senza con questo limitare la portata generale della presente invenzione.
Per quanto sopra descritto risulta evidente che l’insieme del dispositivo di erogazione 10, del dispositivo di azionamento 60 e del dispositivo di controllo 20 può essere interpretato come un impianto 1 di pulizia associabile ad un sanitario 3 ed impiegabile, in uso, per erogare un flusso di fluido pulente ad elevata pressione per massimizzare la pulizia della superficie interna del sanitario 3 stesso. A questo punto risulta importante notare che l’impianto 1 di pulizia sopra descritto è predisposto per essere associato ad un dispositivo idraulico 100’ atto, in uso, ad alimentare al detto dispositivo di erogazione 10 un flusso di un liquido pulente determinato ad elevata pressione. Tale dispositivo idraulico di alimentazione del fluido pulente esula dal contenuto della presente invenzione e potrà essere realizzato in un modo qualsiasi, anche noto, senza con questo limitare la portata generale della presente invenzione. Ad esempio, il dispositivo idraulico 100’ di alimentazione del fluido pulente potrà essere realizzato secondo la domanda di brevetto italiana n. RA-2013-A-000006 di cui la presente invenzione rappresenta un’evoluzione ed i cui insegnamenti si considerano integrati per incorporazione nel presente testo brevettuale. In questo caso, il dispositivo di controllo 20 sopra descritto potrà essere associato o coincidere con il dispositivo di controllo descritto nella domanda di brevetto RA-2013-A-000006 ed essere quindi atto, in uso, anche a controllare la durata e l’intensità dell’erogazione del fluido pulente.
L’uso dell’impianto 1 è facilmente comprensibile da quanto sopra descritto e non richiede ulteriori spiegazioni.
Risulta infine chiaro che all’impianto 1 sopra descritto possono essere apportate modifiche e varianti variazioni senza per questo uscire dall’ambito protettivo della presente invenzione. Ad esempio, con riferimento alla figura 5, la lastra 104 potrebbe presentare dimensioni minori ed essere completamente alloggiata all’interno dell’organo di chiusura 100 che, in tale variante, risulta prodotto dall’accoppiamento di una calotta 107 inferiore e del coperchio 109. In particolare, in tale variante la lastra 104 è solidalmente accoppiata con almeno la calotta 107 inferiore la quale presenta un rispettivo foro 105’ allineato con il foro 105 della lastra 104. Più in dettaglio le unità di azionamento 62 potranno essere accoppiate a morsa alla lastra 104 mediante de rispettive staffe di ritenuta di tipo noto rese solidali alla lastra 104 mediante dei rispettivi accoppiamenti di tipo noto, ad esempio degli accoppiamenti filettati. Sempre secondo la presente variante, l’organo di erogazione 15, invece di essere accoppiato in modo articolato alla lastra 104 è portato in modo orientabile dal raccordo 101 del dispositivo idraulico 100’ di alimentazione del fluido pulente.
Alla luce di quanto sopra descritto risulta evidente che la presenza di un gruppo di azionamento 60 di tipo elettromeccanico all’interno dell’impianto 1 permette di orientare in modo selettivo l’organo di erogazione 15 e permette quindi di indirizzare il flusso di liquido pulente nella direzione in cui si trovano i residui organici più tenaci che si desiderano rimuovere con particolare cura per prevenire la diffusione di germi e batteri all’interno del sanitario 3. Inoltre, mediante il gruppo di controllo 20 è possibile automatizzare delle procedure di pulizia atta a pulire con particolare cura la regione della bocca di scarico 5 o ogni ulteriore porzione della superficie interna della tazza 4 in cui tendono a permanere dei residui organici che, al contrario di desidera rimuovere.
Pertanto, l’impianto 1 di pulizia permette di risolvere il problema tecnico sopra evidenziato, permette cioè di rendere disponibile un impianto di pulizia per sanitari atto a garantire un’efficace rimozione dei residui organici più tenaci.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto (1) di pulizia per un sanitario (3) presentante un rispettivo vano (8) interno per lo scarico di rifiuti organici; il detto impianto (1) comprendendo mezzi di erogazione (10) di un fluido pulente determinato predisposti per essere accoppiabili a mezzi di alimentazione ad elevata pressione di detto fluido pulente determinato; mezzi di azionamento (60) di detti mezzi di erogazione (10) atti, in uso, ad orientare la direzione di erogazione di detto fluido pulente; caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di azionamento (60) comprendono almeno un'unità di azionamento (61) provvista di un rispettivo manovellismo di spinta (63) agente lungo una direzione di azionamento (X, Y) determinata ed atto, in uso, ad orientare in modo determinato un organo di erogazione (15) associato ai detti mezzi di erogazione (10).
  2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di azionamento (60) comprendono due dette unità di azionamento (61) agenti lungo due rispettive dette direzioni di azionamento (X,Y) determinate reciprocamente trasversali.
  3. 3. Impianto secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che ogni detta unità di azionamento (61) comprende un attuatore (62) rotativo, una manovella (64) portata girevole dal detto attuatore (62) ed una biella (65) presentante una prima estremità incernierata alla detta manovella (64) ed una seconda estremità incernierata al detto organo di erogazione (15).
  4. 4. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto organo di erogazione (15) è associato a dei mezzi di chiusura (100) del detto vano (8) del detto sanitario (3).
  5. 5. Impianto secondo la rivendicazione 4, caratterizzato da fatto che i detti mezzi di chiusura (100) comprendono un organo di chiusura (100) basculabile per il detto sanitario (3); il detto organo di erogazione (15) essendo almeno parzialmente alloggiato all'interno del detto organo di chiusura (100).
  6. 6. Impianto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il detto organo di erogazione (15) è accoppiato in modo sostanzialmente articolato con il detto organo di chiusura (100).
  7. 7. Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che al detto organo di erogazione (15) presenta una rispettiva porzione di estremità (15''', 18) di dimensione trasversale maggiorata atta, in uso, a fungere da battuta per delle rotazioni del detto organo di erogazione (15) rispetto al detto organo di chiusura (100).
  8. 8. Impianto secondo le rivendicazioni 3 e 4 o secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-7, caratterizzato dal fatto che il detto organo di chiusura (100) comprende una lastra (104) rigida che supporta ogni detto attuatore (62).
  9. 9. Impianto secondo la rivendicazione 7 o secondo le rivendicazioni 7 e 8, caratterizzato dal fatto che ogni detta seconda estremità della detta biella (65) è incernierata ad un rispettivo riscontro (66) portato rigidamente dalla detta porzione di estremità (18) del detto organo di erogazione (15).
  10. 10. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di controllo (20) elettronici dei detti mezzi di azionamento (60).
  11. 11. Impianto secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di controllo (20) elettronici sono programmati per variare in modo sostanzialmente continuo l’orientazione del detto organo di erogazione (15) in modo tale da spazzare, in uso, con un flusso di detto liquido pulente determinato una regione determinata della superficie che delimita il detto vano (8).
  12. 12. Impianto secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi sensori (25) associati ai detti mezzi di controllo (20) elettronici ed atti, in uso, a rilevare dei residui organici disposti sulla superficie che delimita il detto vano (8); i detti mezzi di controllo (20) elettronici essendo programmati per variare in modo sostanzialmente continuo l’orientazione del detto organo di erogazione (15) in modo tale da spazzare, in uso, con un flusso di detto liquido pulente almeno una regione determinata della detta superficie dove i detti mezzi sensori (25) hanno rilevato la presenza dei detti residui organici.
  13. 13. Sanitario (3) dotato di una tazza (4) che delimita lateralmente un rispettivo vano (8) interno per lo scarico di rifiuti organici; e di un impianto (1) di pulizia di detto vano (8) provvisto di rispettivi mezzi di erogazione (10) di un fluido pulente determinato; caratterizzato dal fatto che il detto impianto (1) di pulizia è secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  14. 14. Sanitario secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di alimentazione (100’) ad elevata pressione di detto fluido pulente determinato ai detti mezzi di erogazione (10).
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