ITRA20120026A1

ITRA20120026A1 - Attrezzo ginnico.

Info

Publication number: ITRA20120026A1
Application number: IT000026A
Authority: IT
Inventors: Roberto Gentilini
Original assignee: Roberto Gentilini
Priority date: 2012-12-20
Filing date: 2012-12-20
Publication date: 2014-06-21

Description

“ATTREZZO GINNICO”

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un attrezzo con cui eseguire esercizi ginnici finalizzati principalmente allo sviluppo dei muscoli pettorali, ovvero i muscoli che ricoprono la regione anteriore e quella laterale del torace.

E' bene precisare che già esistono macchine per il potenziamento dei muscoli pettorali ma queste, essendo particolarmente ingombranti ed anche pesanti, sono reperibili soltanto nelle palestre, dove è possibile riservare loro postazioni fisse e spazi adeguati.

Tralasciando di esporre in questa sede i benefici derivanti da una costante attività fisica e la conseguente necessità d’impegnare in qualche modo anche la muscolatura della parte alta del corpo in quanto noi tutti, sportivi e non, già usiamo sufficientemente almeno le gambe, lo scopo principale dei presente trovato è quello di consentire che chiunque possa avere l'opportunità di esercitare le braccia ed i muscoli pettorali senza dovere recarsi in palestra ma, più semplicemente, frequentando per altri motivi uno stabilimento balneare, una piscina, la terrazza di un albergo, uno stabilimento termale od una qualsiasi altra attività solitamente attrezzata per il relax dei propri ospiti.

Infatti, per raggiungere tale scopo, il titolare ed inventore della domanda di brevetto in esame ha ritenuto opportuno, per ovvii motivi pratici ed anche economici, avvalersi dello schienale di un lettino da spiaggia o di un sedile, magari già presente laddove eseguire gli esercizi ginnici e sul quale applicare all’occorrenza il nuovo attrezzo senza peraltro precludere e neppure limitare la funzione originale del lettino o del sedile momentaneamente utilizzato.

E' facile quindi immaginare che il cliente di una qualsiasi delle attività sopra menzionate possa ritenere opportuno approfittare dell’attrezzo che trova ripiegato dietro lo schienale de! lettino da spiaggia o della sediarelax scelti inizialmente per riposare e decida di interrompere il proprio riposo eseguendo esercizi ginnici che, anche quando non impegnativi, possono risultare comunque utili per saggiare le proprie condizioni fisiche e magari valutare l’opportunità di un ritorno in palestra.

Per meglio descrivere l'attrezzo in oggetto sono state allegate sette tavole di disegno dove, a solo titolo indicativo e non limitativo, sono rappresentate:

- la FIG. 1 , che mostra la vista laterale di un lettino da spiaggia al cui schienale è applicato un attrezzo ginnico realizzato secondo il trovato e già disposto in assetto d'impiego;

- le FIGG. 2 e 3 che, attraverso la vista posteriore dello schienale e la sezione XX, mostrano l’attrezzo nell'assetto d’impiego della FIG. 1 ; - le FIGG. 4 e 5 che, attraverso la vista posteriore dello schienale e la sezione XX, mostrano l’attrezzo ginnico durante il suo utilizzo;

- le FIGG. 6 e 7 che, attraverso la vista posteriore dello schienale e la sezione XX, mostrano l’attrezzo ginnico quando, a fine utilizzo, è retratto dietro lo schienale;

- le FIGG. 8 e 9, che mostrano la vista dall'alto e la sezione YY di uno dei due gruppi di articolazione e fissaggio dell’attrezzo ginnico;

- le FIGG. 10 e 11, che mostrano, ingrandite, una vista in elevazione e la sezione ZZ di uno dei due gruppi di articolazione dell’attrezzo ginnico; - la FIG. 12, che mostra il disegno esploso dell’attrezzo ginnico delle figure precedenti.

Dai disegni allegati si evince che il nuovo attrezzo comprende essenzialmente due gruppi di articolazione A, tra loro simmetrici, scorrevoli lungo la barra rigida 1 sulla quale fermarli, agendo sulla vite 20, dopo avere agganciato con gli stessi i longheroni 100 dello schienale del lettino da spiaggia o del sedile dietro il quale disporre il tutto.

Infatti sulla barra rigida 1, così fissata orizzontalmente dietro lo schienale, è impegnata scorrevolmente una coppia di cursori 2 aventi ciascuno due staffe: una prima staffa 3 associata ad uno strato di gomma 4 laddove deve agganciare il longherone 100 dello schienale; una seconda staffa formata saldando a sporgere dal cursore 2 una coppia di piastre 5, forate e parallele, tra le quali frapporre, coassialmente ai loro fori e prima di inserire il maniglione 8, il cannotto 6 e le due bronzine 7 che, realizzate in teflon o altro materiale antifrizione, sono sagomate per rivestire i fori delle piastre 5 e per poggiare in battuta, contro le loro facce interne, onde agevolare sia le rotazioni del maniglione 8 e sia quelle del cannotto 6 quando l'inserimento del perno trasversale 9 lo rende solidale al primo.

Ciò in quanto dal cannotto 6 si protende, perpendicolarmente all'asse di rotazione, una coppia di settori circolari 10 ai quali è frapposto un ulteriore settore circolare 13 che, di raggio inferiore per formare coi primi una sorta di gola in cui accogliere la fune 14, è anche intercambiabile con altri di raggio diverso per aumentare o ridurre la trazione delle molle 15 che le funi 14, tese tra dette molle ed i settori circolari dei due gruppi di articolazione A dell’attrezzo, consentono alle molle di accumulare e dissipare energia semplicemente alternando il senso di rotazione dei due maniglioni 8 e dei settori circolari ad essi solidali.

Pertanto, in uno dei due lati rettilinei dì ogni coppia di settori 10 è situato l’attacco 11 al quale fissare la fune 14 da tendere mentre dall’altro lato rettilineo degli stessi due settori 10 sporge un gommino 12 per attutire gli urti del loro ritorno contro la barra 1.

Non è escluso che l'intercambiabilità dei settori circolari 13 possa essere integrata o sostituita dalla presenza di tenditori a doppia vite che, già noti in quanto normalmente usati per i fili degli stenditoi, vengono disposti tra le funi 14 e le molle 15 per consentire di aumentare o ridurre rapidamente e senza attrezzi la tensione delle molle suddette.

Come già accennato in precedenza, l'inserimento del perno trasversale 9 rende solidale ciascuno dei due maniglioni 8 al cannotto 6 nel quale è innestato ed ai settori circolari 10 e 13 che, fissati al cannotto, sono collegati alle molle 15 dalle funi 14.

Pertanto, poiché una rotazione di 180° consente di portare i maniglioni 8 dall’assetto disteso o di impiego della TAV. 2 a quello retratto della TAV.

4 e viceversa, per ottenere tali passaggi senza interferire sulle molle 15 basta estrarre momentaneamente i suddetti perni trasversali 9 per reinserirli, nelle stesse sedi dei cannotti 6 e dei maniglioni 8, soltanto dopo la rotazione di 180° di questi ultimi.

Inoltre ciascuno dei due maniglioni 8 sporge al di sopra del proprio gruppo di articolazione per potervi inserire e fermare, con il perno trasversale 19, il collarino di ritegno 18 poggiante sulla bronzina superiore 7 del gruppo di articolazione sottostante e destinato ad impedire che l’estrazione del perno 9 possa determinare lo sfilamento accidentale del suddetto maniglione nel mentre questo viene ruotato semplicemente per passarlo dall'assetto retratto a quello disteso o viceversa.

Al fine di evitare che durante l'utilizzo degli attrezzi qualcuno, soprattutto un bambino, possa trovarsi a diretto contatto delle molle 15 e delle spire in contrazione, il trovato prevede che tali molle siano coperte da guaine protettive 17, in gomma o plastica, lunghe almeno quanto le stesse molle durante la distensione massima prevista.

L’accoppiamento molla-guaina è assicurato, anche in caso di rottura delle funi 14, semplicemente fissando tra loro i due elementi in un punto intermedio.

Per far ciò, secondo la soluzione raffigurata nei disegni, le due metà di un mezzo a vite 16 vengono inserite trasversalmente al centro della guaina cilindrica ed avvitate tra loro dopo avervi agganciato due molle identiche 15 già fissate ciascuna ad una delle funi 14 con cui collegarle ai due gruppi di articolazione dell'attrezzo.

Al mantenimento dell'attrezzo sullo schienale provvedono sia le staffe gommate 3-4 accostate ai longheroni 100 e sia le due bretelle 21 ottenute da altrettante piattine metalliche piegate a S per essere appese al traverso 101 dello schienale e per sostenere la barra rigida 1 mediante due perni od altri mezzi equivalenti 23 inseriti e fermati nei fori di regolazione 22 delle due bretelle 21.

Ovviamente basta rovesciare o invertire sulla barra rigida 1 i cursori 2 completi di piastre 5 e di staffe 3 perché queste ultime possano agganciare i longheroni del iettino dall’esterno invece che dall’interno del telaio a cui appartengono.

Ciò è indispensabile soprattutto quando i longheroni da agganciare non sono quelli dello schienale ma altri lungo i quali è fissato il telo del lettino. Inoltre, qualora l’interasse dei longheroni contro i quali fermare la barra rigida 1 fosse diverso da quello necessario per i gruppi di articolazione A, le piastre forate 5 di questi ultimi sarebbero fissate su cursori diversi da quelli recanti le staffe gommate 3-4 con le quali agganciare i suddetti longheroni.

E’ ovvio che, ferme restando le caratteristiche di massima illustrate e descritte, non sono escluse ulteriori modifiche e varianti comunque comprese nel presente ambito brevettale e che potrebbero anche riguardare l’eventuale sostituzione delle molle d’acciaio 15 con altri organi elastici equivalenti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Attrezzo ginnico, del tipo comprendente mezzi da impugnare e muovere in contrasto ad organi elastici allo scopo di sviluppare i muscoli pettorali, caratterizzato dal fatto che i mezzi da impugnare o maniglioni (8), da ruotare in contrasto ad una o più molle (15) o ad altri mezzi equivalenti, sono imperniati in altrettanti gruppi di articolazione (A), tra loro simmetrici, sostenuti da una barra rigida (1) disposta orizzontalmente dietro lo schienale di un lettino da spiaggia o di altra struttura analoga ed ivi mantenuta agganciandone i due longheroni (100) con almeno una coppia di staffe (3), preferibilmente ricoperte da uno strato di gomma (4), associate a cursori (2) da posizionare e fermare a tale scopo lungo la suddetta barra rigida (1).
2) Attrezzo ginnico, come alla rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che ciascuno dei due gruppi di articolazione (A) comprende un cursore (2) dal quale si protendono due piastre (5), forate e parallele, alle quali sono frapposti, coassialmente ai loro fori, il cannotto (6) e le bronzine antifrizione (7) nei quali inserire quella porzione di maniglione (8) fungente da perno di rotazione per lo stesso maniglione ed anche per il cannotto (6) quando l'inserimento del perno trasversale (9) lo rende solidale al primo a cui trasmettere le sollecitazioni delle molle (15) alle quali il manicotto è collegato dalla fune (14).
3) Attrezzo ginnico, come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che, così come l'inserimento dei perni trasversali (9) rende solidale ciascuno dei due maniglioni (8) al rispettivo cannotto (6), allo stesso modo l'estrazione temporanea degli stessi perni (9) consente quelle rotazioni di 180° con cui portare i maniglioni (8) dall'assetto disteso o d’impiego a quello retratto dietro lo schienale e viceversa, senza coinvolgere i cannotti (6) e le molle (15) ad essi collegate.
4) Attrezzo ginnico, come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che in ciascuno dei due maniglioni (8), nella porzione sporgente al di sopra del gruppo di articolazione (A) nel quale è imperniato, un perno trasversale (19) mantiene inserito il collarino di ritegno (18) che, poggiando sulla bronzina superiore (7) del gruppo di articolazione, impedisce lo sfilamento accidentale del proprio maniglione quando questo, per passare dall’assetto retratto all’assetto d’impiego e viceversa, viene temporaneamente svincolato dal proprio cannotto (6) e dalle molle (15) estraendo il perno trasversale (9).
5) Attrezzo ginnico, come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che da ciascuno dei cannotti (6) si protendono, perpendicolarmente all’asse di rotazione, due settori circolari (10) ai quali è frapposto un settore circolare (13), di raggio inferiore, formante coi primi una gola atta ad accogliere la fune (14) tesa tra la terna di settori circolari e le molle (15) da porre in trazione.
6) Attrezzo ginnico, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dai fatto che il settore circolare intermedio (13) è intercambiabile con altri di raggio diverso per aumentare o ridurre la sollecitazione delle molle (15).
7) Attrezzo ginnico, come ad una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che due tenditori a doppia vite, di tipo noto e normalmente utilizzati per i fili degli stenditoi, vengono inseriti tra le funi (14) e le molle (15) per consentire di aumentare o ridurre rapidamente e senza attrezzi la tensione delle molle suddette.
8) Attrezzo ginnico, come alla rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che, onde evitare che qualcuno, durante l’utilizzo dell'attrezzo, possa trovarsi a contatto delle spire dell’organo elastico in contrazione, questo è composto da due molle elicoidali cilindriche (15) che, collegate ciascuna da una fune (14) ad uno dei due gruppi di articolazione (A) dell’attrezzo, sono agganciate entrambe ad un mezzo a vite (16) fermato trasversalmente in una guaina protettiva (17) contenente le suddette molle.
9) Attrezzo ginnico, come ad una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che i cursori (2), recanti le staffe (3) con cui fissare l’attrezzo alla struttura di sostegno, sono disgiunti da quelle recanti gruppi di articolazione (A) per rendere questi ultimi indipendenti dall’interasse dei primi ai quali consentire anche l’aggancio dei longheroni della suddetta struttura sia dall’interno come dall’esterno del telaio di appartenenza.
10) Attrezzo ginnico, come alla rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che al mantenimento dell’attrezzo dietro lo schienale di un lettino da spiaggia o di altra struttura idonea concorre, insieme alle staffe (3) che agganciano i longheroni (100), almeno una bretella (21) che, realizzata da una piattina metallica piegata ad S, viene agganciata al traverso (101) dello schienale e sostiene la barra rigida (1) con un perno od altro mezzo (23) inserito e fermato nei fori di regolazione (22) di detta bretella.