ITRA20080050A1 - Dispositivo massaggiatore - Google Patents

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ITRA20080050A1
ITRA20080050A1 IT000050A ITRA20080050A ITRA20080050A1 IT RA20080050 A1 ITRA20080050 A1 IT RA20080050A1 IT 000050 A IT000050 A IT 000050A IT RA20080050 A ITRA20080050 A IT RA20080050A IT RA20080050 A1 ITRA20080050 A1 IT RA20080050A1
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longitudinal
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IT000050A
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Antonio Cascini
Pasquale Daniela De
Davide Roncuzzi
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Antonio Cascini
Pasquale Daniela De
Davide Roncuzzi
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Description

Testo allegato alla domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
"DISPOSITIVO MASSAGGIATORE"
La presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo massaggiatore di tipo indossabile. In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo massaggiatore di tipo indossabile da un utente e validamente impiegabile per trattare una zona muscolare nell'intorno del rachide cervicale e dorsale di un utente. Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo massaggiatore di tipo indossabile, validamente impiegabile per trattare una zona muscolare nell'intorno del rachide cervicale e dorsale di un utente e comprendente un gruppo predisposto per esercitare, in uso, un'azione assimilabile ad una digitopressione locale.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
Nel settore dei dispositivi per il trattamento delle contratture muscolari che possono colpire la muscolatura nell'intorno del rachide cervicale sono note delle apparecchiature di tipo fisso, provviste di gruppi massaggienti incorporati all'interno di schienali di poltrone o che possono essere applicate in modo rigido o amovibile ad un lettino o alla porzione superiore dello schienale di un sedile. Tralasciando volutamente di considerare dispositivi di tipo fisso per la necessità di impiegarli da stesi o da seduti, e comunque in contesti domestici o similari sono noti dei dispositivi per il trattamento del dolore cervicale di tipo indossabile, conformati similmente a dei collari che abbracciano completamente la zona del collo e presentano altezze di varia estensione in relazione alle prestazioni per i quali sono stati concepiti, che risultano pertanto di più pratico impiego. Generalmente, tra queste apparecchiature la maggior parte à ̈ atta ad erogare calore, il cui effetto à ̈ di sciogliere la contrattura muscolare a cui à ̈ associato il dolore. In altri casi, all'erogazione di calore può essere associata un'azione di movimentazione per mimare il movimento delle dita di un fisioterapista. Si fa riferimento in particolare agli insegnamenti riscontrabili in alcuni documenti brevettuali di cui si elencano di seguito quelli ritenuti maggiormente significativi. In particolare, il brevetto EP 0784968 fornisce insegnamenti per costruire un dispositivo gonfiabile per il trattamento della colonna vertebrale. Si tratta di un dispositivo provvisto di una porzione sostanzialmente cilindrica conformata per abbracciare il collo perifericamente e provvista di una pluralità di lacci impiegabili per aprirla lateralmente in modo da regolarne una pressione anulare. Tale porzione sostanzialmente cilindrica à ̈ provvista di una pluralità di elementi gonfiabili ed à ̈ delimitata superiormente da una sorta di gorgiera atta a supportare il capo e inferiormente da una base sagomata per appoggiare al petto e alle spalle, in modo tale da essere atta ad esercitare una azione di trazione sul collo dell'utente. Tale dispositivo à ̈ provvisto di un'unità definita elettroterapica e collegabile in modo sostanzialmente aderente alla zona da trattare per fornire calore. Il brevetto US 5.916.185 descrive un dispositivo per esercitare la trazione del tratto cervicale attraverso l'impiego di un organo gonfiabile sagomato a U per abbracciare posteriormente e lateralmente il collo di un utente e provvisto di una fascia che abbraccia il capo dell'utente all'altezza della fronte per essere trattenuto tra le rispettive spalle e la nuca durante l'applicazione di cicli di trazione del collo. L'applicazione della trazione si esercita attraverso una pompa pneumatica che potrà anche essere manuale, secondo gli insegnamenti forniti. Nella domanda di brevetto US 2005/0059909 viene descritto un collare prodotto in schiuma o in gomma sagomato a U e provvisto di cinghioli per applicarlo a collo di un utente in modo sostanzialmente combaciante. Tale dispositivo integra posteriormente un'unità di riscaldamento ed un'unità massaggiante provvista di un corpo eccentrico posto in rotazione da un motore alimentato elettricamente. Il riscaldamento e la vibrazione vengono quindi erogati nella stessa regione del collo. Come à ̈ noto, mentre l'applicazione di calore nella zona cervicale à ̈ ammessa e produce solo effetti benefici, diverso à ̈ il caso del massaggio cervicale, che deve essere eseguito da uno specialista per non porre a rischio l'incolumità del paziente. Di certo tali osservazioni sono note al titolare di tale domanda di brevetto che, per evitare causare il danneggiamento del rachide dei propri utenti provvederà a fornire massaggi di blanda entità, a cui sono associate azioni assolutamente blande e come tali sostanzialmente inefficaci.
Per quanto sopra descritto, il problema di trattare la muscolatura nell'intorno del rachide cervicale in modo appropriato attraverso un dispositivo indossabile à ̈ risolto in modo insoddisfacente secondo gli insegnamenti della letteratura brevettuale del settore e rappresenta una sfida interessante per la richiedente, che potrebbe modificare radicalmente e ampliare il mercato di tali prodotti .
In considerazione della situazione sopra descritta sarebbe auspicabile disporre di un dispositivo massaggiatore che, oltre a limitare e possibilmente superare gl'inconvenienti tipici del sopra illustrato stato dell'arte nota, definisca un nuovo standard per tali prodotti.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo massaggiatore di tipo indossabile. In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo massaggiatore di tipo indossabile da un utente e validamente impiegabile per trattare una zona muscolare nell'intorno del rachide dorsale e cervicale di un utente. Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo massaggiatore di tipo indossabile, validamente impiegabile per trattare una zona muscolare nell'intorno del rachide dorsale e cervicale di un utente e comprendente un gruppo predisposto per esercitare, in uso, un'azione assimilabile ad una digitopressione locale.
Scopo della presente invenzione à ̈ realizzare un dispositivo massaggiatore che permetta di risolvere gli inconvenienti sopra illustrati, che sia atto a soddisfare un insieme di esigenze ancora senza risposta e a rappresentare una nuova ed originale fonte di interesse economico, in grado di modificare l'attuale mercato dei dispositivi massaggiatori portatili ed indossabili.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un dispositivo massaggiatore, le cui caratteristiche principali verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del dispositivo massaggiatore secondo la presente invenzione appariranno più chiari dalla descrizione seguente, esposta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano almeno un esempio di attuazione non limitativo, nelle quali parti identiche o corrispondenti del dispositivo stesso sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare :
- la figura 1 à ̈ una vista frontale di una preferita forma di attuazione di un dispositivo massaggiatore secondo la presente invenzione illustrato con un proprio gruppo funzionale impiegato per attuare due diverse modalità operative ;
- la figura 2 Ã ̈ una vista posteriore della figura la); - la figura 3 Ã ̈ una variante della figura la) con parti in sezione e parti asportate per chiarezza;
- la figura 4 Ã ̈ una vista in elevazione laterale della figura lb);
- la figura 5 Ã ̈ una vista frontale in scala ingrandita di un particolare estratto dalla figura 3;
la figura 6 Ã ̈ una prima vista esplosa in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza di un particolare estratto dalla figura 3; e
- la figura 7 Ã ̈ una seconda vista esplosa in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza del particolare estratto dalla figura 3 illustrato nella figura 6.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE INVENZIONE
Nella figura 1, con 1 à ̈ indicato, nel suo complesso un dispositivo massaggiatore validamente impiegabile per trattare una zona muscolare nell'intorno del rachide dorsale e cervicale di un utente, in particolare in soggetti affetti da cervicalgie muscolo-tensive. Tale dispositivo 1 comprende un guscio 42 allungato sostanzialmente rigido, delimitato longitudinalmente nella figura 1 da una prima porzione 43 longitudinale superiore e da una seconda porzione 44 longitudinale inferiore. In particolare, tale prima porzione 43 à ̈ conformata per accoppiare in modo sostanzialmente combaciante con il collo di un utente, in posizione sottostante una rispettiva regione occipitale, mentre la seconda porzione 44 à ̈ sostanzialmente piana. Il guscio 42 à ̈ conformato per essere portatile ed indossabile da un utente e, a questo proposito à ̈ delimitato lateralmente da due porzioni laterali 45, ciascuna delle quali si estende a partire dalla prima porzione 43 longitudinale, à ̈ concava ed incurvata per ricoprire, in uso, una spalla di un utente in modo sostanzialmente combaciante, così da sorreggere il guscio 42 e trattenerlo in posizione durante le fasi preparatorie che precedono e seguono l'uso del dispositivo 1, come risulterà più chiaro dalla presente descrizione. Tale guscio 42, inoltre, à ̈ rivestito internamente da un rivestimento 46, indicato nelle sole figure 1 e 4 per praticità, e supporta un'unità operativa 20, disposta al disotto del rivestimento 46. Tale unità operativa 20 comprende un'unità massaggiente 23, predisposta per esercitare, in uso, un'azione assimilabile ad una digitopressione locale in una zona/regione RS infra-scapolare, a lato del rachide dorsale, ed un'azione riscaldante in due zone FPZ, disposte simmetricamente a fianco della colonna vertebrale in corrispondenza del rachide cervicale ed esattamente sui muscoli trapezi superiori. Solo incidentalmente può essere opportuno osservare che la scelta di combinare l'azione del massaggio e l'applicazione di calore nelle cervicalgie muscolo tensive ha la funzione di contenere meccanicamente l'afflusso sanguigno, per ridurre l'infiammazione muscolare e, rispettivamente, stimolare la produzione di endorfine attraverso l'incremento di temperatura.
Per praticità, tali zone sono state illustrate nella figura 2, in cui il dispositivo 1 à ̈ stato rappresentato attraverso una linea tratteggiata, per evidenziare che il rispettivo profilo esterno à ̈ stato tracciato per delimitare ampiamente in uso le zone sopra indicate. Il dispositivo 1 comprende un'unità di aggancio 30 atta a cooperare con il guscio 42 e con l'unità operativa 20, in modo tale da mantenere quest'ultima stabilmente a contatto con la regione infra-scapolare RS di un utente quando, in uso, l'unità operativa 20 à ̈ in funzione.
Per facilitare la comprensione della descrizione della presente invenzione, nel guscio 42 sono state individuate delle zone 10 e 12 localizzate in posizioni determinate per coprire, in uso, rispettivamente le zone FPZ e RS del corpo di un utente. In particolare, due zone 10 sono disposte lateralmente alla prima porzione 43 e una zona 12 Ã ̈ localizzata centralmente, in posizione sostanzialmente intermedia tra la prima porzione 43 e la seconda porzione 44.
Secondo le figure 3 e 4, l'unità di aggancio 30 comprende almeno un organo di trattenuta 32 predisposto per essere affacciabile ad una delle zone 12 e quindi per prendere contatto, in uso, con una zona pettorale di un utente ed esercitare un'azione di contrasto dell'azione dell'unità massaggiente 23 di digitopressione locale, in modo tale da mantenere l'unità massaggiente 23 stabilmente a contatto con la regione muscolare posteriore dell'utente, localizzata tra delle rispettive regioni scapolari, in particolare in corrispondenza delle zone comprendenti i muscoli elevatori scapolari, i romboidei ed i trapezi. Il dispositivo 1 comprende un'unità di regolazione 40 che comprende il guscio 42 ed à ̈ predisposta per cooperare con l'organo di trattenuta 32 al fine di variare a piacere, in uso, un'intensità dell'azione di digitopressione esercitabile dall'unità massaggiente 23 tra le regioni scapolari. Senza limitare la portata della presente invenzione, ogni organo di trattenuta 32 presenta forma sostanzialmente circolare e comprende un proprio disco 320 rigido a cui à ̈ associata, dalla parte del guscio 42, un'imbottitura 322 atta a rendere più soffice il contatto con la zona pettorale di chi impiega il dispositivo massaggiente 1.
Il guscio 42 supporta l'organo di trattenuta 32 in posizione sostanzialmente intermedia tra la prima porzione 43 longitudinale e la seconda porzione 44 longitudinale in modo tale che, in uso, l'organo di trattenuta 32 sia atto ad agire similmente ad un fulcro per il guscio 42 e quindi quest'ultimo sia assimilabile ad una leva delimitata dalla prima porzione 43 longitudinale e dalla seconda porzione 44 longitudinale. Conseguentemente, il guscio 42 equivale ad una leva provvista di due bracci 47 e 48 disposti da banda opposta rispetto all'organo 32 di trattenuta. Ciò permette, in uso, di modulare a piacere un'intensità della digitopressione locale esercitabile dall'unità massaggiante 23 attraverso un'azione di spinta, o di leva, applicabile alla prima porzione 43 dal capo di un utente, attraverso la rispettiva regione occipitale, per trasferire tale azione alla seconda porzione 44 da banda opposta all'organo di trattenuta 32, tra le scapole dello stesso utente. Per quanto sopra descritto, l'organo di trattenuta 32 à ̈ un organo che permette di modulare un'intensità del massaggio esercitabile fra le scapole di un utente per mezzo dell'unità massaggiante 23 portato dal guscio 42 dalla parte della seconda porzione 44 longitudinale attraverso un movimento del capo esercitato sulla prima porzione 43 del guscio 42 stesso. Pertanto, il valore della spinta esercitabile dal capo sulla prima porzione 43 à ̈ legata alla spinta applicata dall'unità massaggiante 23 alla zona 12 che ricopre, in uso, la zona RS da massaggiare secondo un rapporto dimensionale tra i bracci 47 e 48 della leva costituita dal guscio 42. Quindi, il guscio 42 à ̈ interpretabile come un organo modulatore dell'azione massaggiante esercitabile attraverso l'unità massaggiante 23 nella rispettiva zona RS di applicazione.
Con riferimento alle figure 2 e 4, si noterà che la prima porzione 43 à ̈ conformata per accoppiare, in uso, in modo sostanzialmente combaciante la zona posteriore FPZ prossima al rachide cervicale superiore di un utente e la seconda porzione 44 longitudinale à ̈ conformata per impegnare in modo sostanzialmente combaciante con una regione infra-scapolare RS.
Con riferimento alle figure 3-5, l'unità massaggiante 23 comprende una coppia di corpi 230 interfaccia ciascuno dei quali à ̈ conformato a C ed à ̈ supportato dal guscio 42 in modo noto e non illustrato tra la zona 12 e la prima porzione 43. Pertanto, ciascun corpo 230 si estende lateralmente a partire dalla zona 12 fino a coprire, in uso, la spalle di un utente e i due corpi 230 si estendono lungo due rispettive direzioni D' e D'' inclinate simmetricamente rispetto ad un piano mediano M longitudinale del guscio 42. Si noti che ciascuna direzione D' e D'' à ̈ stata tracciata per risultare disposta, in uso, tra la colonna vertebrale e una delle spalle di un utente, e quindi per delimitare lateralmente la zona RS. Ogni corpo 230 interfaccia à ̈ delimitato longitudinalmente da una porzione di estremità 231, in corrispondenza della rispettiva porzione laterale 45 del guscio 42, e presenta forma incurvata e concava verso la seconda porzione 44 longitudinale per appoggiare sulle spalle di un utente in modo sostanzialmente coniugato, come varrà meglio chiarito in seguito. Ogni corpo 230 interfaccia à ̈ provvisto centralmente, in particolare in affaccio alla zona 12, di un organo allungato 232 sostanzialmente cilindrico che à ̈ supportato dal guscio 42 in modo noto parallelamente ad una rispettiva direzione D' o D''con una eccentricità E per deformare il rivestimento 46 ciclicamente e, in uso, interagire ciclicamente a lato della zona RS di un utente. Pertanto, il contatto tra il mantello dell'organo allungato 232 e la corrispondente zona RS di un utente sarà pulsante e localizzato su tutta l'estensione dell'organo allungato 232 che risulterà per questo equivalente ad un'unica camma estesa longitudinalmente. Si deve notare che il senso della rotazione dell'organo allungato dovrà essere definito in modo tale da rallentare l'afflusso sanguigno alla regione FPZ a causa dell'effetto chimico termico indotto dalle resistenze alla circolazione. Pertanto, i due organi allungati 232 dovranno ruotare in senso opposto e, in particolare, l'organo allungato 232 disposto a destra nella figura 2 dovrà ruotare in senso anti-orario per un osservatore che guardi dal basso, mentre l'organo allungato 232 disposto dalla parte sinistra nella stessa figura 2 dovrà ruotare in senso orario per lo stesso osservatore.
L'unità massaggiante 23 comprende almeno un motoriduttore 236 per ciascun corpo 230 interfaccia. Ogni motoriduttore 236 à ̈ provvisto di un albero motore 2360, coassiale all'organo allungato 232 e collegato rigidamente a quest'ultimo per azionarlo di moto rotatorio assiale e produrre un effetto similare ad una digitopressione pulsante nella corrispondente regione scapolare RS attraverso l'eccentricità dell'organo allungato 232. Con riferimento particolare alla figura 3, i due corpi 230 interfaccia sono inclinati fra loro sostanzialmente a V di un angolo a compreso tra 50° e 70° rispetto al piano mediano M per delimitare lateralmente la zona 12 ed interagire, in uso, con le porzioni laterali della zona RS infra-scapolare di un utente, evitando interazioni con i corpi vertebrali per ragioni chiare ad ogni esperto del ramo. Tale angolo a potrà assumere ampiezza approssimante 60° per praticità, senza per questo limitare la portata della presente invenzione.
L'unità massaggiente 23 à ̈ delimitata da banda opposta alle porzioni di estremità 231, e quindi inferiormente nella figura 4, da un'unità di alimentazione 50 elettrica collegata comprendente una batteria 52 ricaricabile: la batteria 52 à ̈ collegata elettricamente a ciascun motoriduttore 236 per fornire alimentazione elettrica ed à ̈ alloggiata internamente ad un contenitore 54 allungato in modo tale da svolgere un'azione di bilanciamento della prima porzione 43, da evitare di caricare eccessivamente la muscolatura dolente da trattare e da agevolare l'operazione di variare la pressione sulla zona mediana attraverso l'azione della parte inferiore del capo. Tale contenitore 54 collega i due corpi 230 interfaccia fra loro dalla parte dei motoriduttori 236, ed à ̈ portato dai corpi 230 interfaccia in modo liberamente girevole per seguire la conformazione fisica della schiena di un utente a dispositivo 1 indossato.
II guscio 42 presenta un primo asse 340 di fulcro associato ad almeno una delle porzioni laterali 45. L'unità di aggancio 30 comprende un gruppo di accoppiamento 34 disposto tra ogni organo di trattenuta 32 ed il guscio 42 per collegarli fra loro in modo angolarmente girevole attorno al primo asse 340 di fulcro. Con particolare riferimento alle figure 6 e 7, il gruppo di accoppiamento 34 à ̈ provvisto di un organo di accoppiamento 343 conformato sostanzialmente a U, collegato rigidamente al guscio 42 e supportante l'organo di trattenuta 32 in modo girevole attorno all'asse 340. Il gruppo 34 comprende, inoltre, un arpionismo 342, il quale à ̈ predisposto per bloccare selettivamente in rotazione l'organo di trattenuta 32 rispetto al guscio 42. A questo proposito, l'arpionismo 342 à ̈ conformato per poter ruotare l'organo di trattenuta 32 con la pressione di una mano a partire dalla propria posizione di riposo visibile nelle figure Ib) e 4 fino a portare la rispettiva imbottitura 322 a contatto con il petto di un utente nella propria posizione operativa visibile nelle figure la) e 3 e per essere selettivamente dìsinseribile a scatto da quest'ultima come risulterà maggiormente comprensibile dalla descrizione che segue. In tale posizione operativa visibile figure la) e 3 l'organo di trattenuta 32 potrà esercitare validamente la propria azione di contrasto della spinta posteriore esercitata dall'organo 232 e di fulcro rispetto ai bracci 47 e 48 del guscio 42. Pertanto, l'arpionismo 342 comprende un cannotto 345 disposto tra due sporgenze 343' dell'organo di accoppiamento 343 e quindi portato coassiale all'asse 340 da un albero 323. Tale cannotto 345 supporta l'organo di trattenuta 32 attraverso il rispettivo disco rigido 320 in modo sostanzialmente libero girevolmente e presenta una faccia 346 trasversale al primo asse 340 di fulcro e presentante una pluralità di recessi 347 frontali disposti radialmente attorno al primo asse 340. L'arpionismo 342 comprende, inoltre, un perno 348 parallelo al primo asse 340 di fulcro alloggiato all'interno di un foro 321 passante di una delle sporgenze 343' e provvisto di una testa 349 sagomata per alloggiare in ciascun recesso 347 in modo sostanzialmente coniugato .
L'unità di bloccaggio 343 comprende, inoltre, una leva 341 disposta trasversalmente al primo asse 340 di fulcro e portata girevole attorno ad un asse 344, che à ̈ appunto trasversale all'asse 340. La leva 341, inoltre, à ̈ accoppiata in modo girevole al perno 348 per azionarlo longitudinalmente da e verso una posizione d'impegno di ogni recesso 347 correntemente affacciato alla testa 349 del perno 348 in modo tale da sbloccare selettivamente in rotazione il cannotto 345 e permettere di ruotare ai recessi 347 per posizionare l'organo di trattenuta 32 con una inclinazione determinata rispetto al guscio 42, al fine di regolare a piacere un'intensità dell'azione di digitopressione esercitabile dall'unità massaggiante 23 tra le regioni scapolari sulla base di quanto sopra descritto .
Sempre con riferimento alle figure 6 e 7, l'arpionismo 342 comprende una molla 350 portata in parallelo al perno 348 per contrastare, in uso, un'estrazione da un recesso 347; la leva 341 Ã ̈ delimitata assialmente da banda opposta al perno 348 da un bottone 352 di azionamento atto a fungere da interfaccia utente per comandare l'estrazione della testa 349 del perno 348 dal rispettivo recesso 347.
II dispositivo 1 comprende, inoltre, un'unità di riscaldamento 60 disposta trasversalmente tra le due porzioni laterali 45 e longitudinalmente tra la prima porzione 43 longitudinale e la zona 12, quindi in posizione confinante con l'unità massaggiante 23 per fornire, in uso, calore a temperatura determinata dalle zone 10 e quindi nell'intorno delle zone posteriori FPZ di un utente. Con particolare riferimento alla figura YY, l'unità di riscaldamento 60 comprende una griglia 62 ad alta resistenza elettrica per ciascun corpo 230 interfaccia a monte di ciascuna porzione di estremità 231; ogni griglia 62 à ̈ collegata in modo noto e non illustrato alla batteria 52 per erogare del calore per effetto Joule e riscaldare una le regioni muscolari FPZ. Il dispositivo 1 comprende, inoltre, un interruttore 238, visibile nella sola figura ZZ, portato dal guscio 42 predisposto per commutare il collegamento elettrico tra la batteria 52 e i motoriduttori 236 tra una condizione di sosta ad una condizione di funzionamento e così pure per avviare o sospendere l'erogazione di calore da parte delle griglie 62. Naturalmente, tale interruttore 238 permetterà di variare a piacere la velocità di rotazione dell'albero 2360 ed il flusso di calore prodotto dalle griglie 62 in base alle esigenze dell'utente o in condizioni di carica ridotta della batteria 52. È opportuno precisare che per praticità i collegamenti elettrici tra la batteria 52 ed i motoriduttori 236, tra la batteria 52 stessa e le griglie 62 non sono stati tracciati nelle tavole allegate. L'unico collegamento che à ̈ stato illustrato à ̈ quello tra la batteria 52 e l'interruttore 238.
L'uso del dispositivo massaggiatore 1 à ̈ facilmente comprensibile alla luce di quanto sopra descritto e non richiede ulteriori spiegazioni. Tuttavia, si ritiene opportuno precisare che la separazione delle funzioni massaggiante e riscaldante e la particolare conformazione del guscio 42 che contiene al proprio interno le unità deputate a svolgere tali funzioni sulle zone colpite dalla contrattura muscolare e dal dolore ad essa correlato rappresenti un contributo determinante che rende valida la presente invenzione pur nella rispettiva semplicità. Questo fattore non deve trarre in inganno, nel senso che, seppure possa apparire strano, il dispositivo massaggiatore 1 presenta per la prima volta una struttura elettromeccanica concepita per seguire puntualmente le esigenze degli utenti colpiti da cervicalgie muscolo-tensive sulla base della corretta applicazione di conoscenze derivate dallo studio della fisiologia umana. Inoltre, l'identificazione delle due direzioni per gli organi allungati 232 e 232' consente di mantenere l'unità massaggiante 23 nella regione infrascapolare di utenti di un'estesa varietà di taglie; ciò rende il dispositivo 1 impiegabile da persone di taglie diverse di ottenere gli stessi benefici.
Risulta infine chiaro che al dispositivo massaggiatore 1 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione.
Ad esempio, in alternativa a quanto sopra descritto, l'organo allungato 232 può essere validamente sostituito da un organo allungato 232', conformato per essere portato coassiale all'asse del motoriduttore 236 e provvisto di una pluralità di sporgenze radiali 234 sfasate fra loro in modo determinato per simulare una digitopressione mobile lungo la rispettiva direzione D' o D''. La distribuzione delle sporgenze radiali 234, che potrebbero anche essere continue ed essere attuate attraverso un profilo sostanzialmente elicoidale noto e non illustrato, potrebbe interessare solo una porzione angolare dell'organo allungato 232' di estensione inferiore a 360°. In questo modo sarebbe possibile impiegare l'organo allungato 232' per esercitare, in uso, l'effetto di una digitopressione che avanza da un punto determinato ad un altro e poi riprende dallo stesso punto determinato, mantenendo costantemente un'unica direzione di propagazione/avanzamento lungo la direzione D' o D''. Nel caso in cui lo si ritenesse opportuno, si potrebbe anche modificare il guscio 42 in modo tale da rendere possibile l'installazione di organi allungati di forma determinata, per produrre effetti massaggianti di tipo diverso. In questo caso si potrebbero predisporre degli innesti ad aggancio rapido per accoppiare ogni organo allungato 232/232' ad un corrispondente albero 2360 del motoriduttore 236 o un organo allungato di forma diversa, in base alle esigenze dell'utente.
In base a quanto sopra descritto, risulta facilmente comprensibile che ogni versione del dispositivo massaggiatore 1 sopra descritta risulta validamente impiegabile per trattare in modo combinato una zona muscolare nell'intorno del rachide cervicale e dorsale di utenti di taglia diversa con un'azione riscaldante ed un'azione assimilabile ad una digitopressione locale di entità modulabile in uso a piacere, in modo particolarmente nuovo ed originale.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo massaggiatore (1) provvisto di un'unità operativa (20) comprendente una rispettiva unità massaggiante (23) predisposta per esercitare, in uso, un'azione assimilabile ad una digitopressione; mezzi di aggancio (30) essendo previsti per mantenere la detta unità operativa (20) stabilmente a contatto con una prima zona muscolare (RS) posteriore di un utente localizzata tra delle rispettive regioni scapolari; caratterizzato dal fatto di comprendere dei mezzi a leva (40) atti, in uso, a modulare l'azione della detta unità massaggiante (23) sulla detta prima regione muscolare (RS) attraverso un movimento del capo.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi a leva (40) comprendono un guscio (42) allungato sostanzialmente rigido delimitato longitudinalmente da una prima porzione (43) longitudinale, da una seconda porzione (44) longitudinale e supportante i detti mezzi di aggancio (30), contenente la detta unità operativa (20) e conformato per essere portatile ed indossabile da un utente.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di aggancio (30) comprendono almeno un organo di trattenuta (32) predisposto per contrastare la detta dìgitopressione locale in una posizione sostanzialmente pettorale; un'unità di regolazione (40) essendo prevista per cooperare con il detto organo di trattenuta (32) al fine di variare a piacere, in uso, un'intensità della detta azione di dìgitopressione esercitabile dalla detta unità massaggiente (23) tra le dette regioni scapolari.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la detta unità di regolazione (40) comprende il detto guscio (42) allungato; quest'ultimo supportando il detto organo di trattenuta (32) in posizione sostanzialmente intermedia tra le dette prima porzione (43) longitudinale e seconda porzione (44) longitudinale in modo tale che, in uso, il detto organo di trattenuta (32) sia atto ad agire similmente ad un fulcro con dei bracci di una leva rispetto alle dette prima porzione (43) longitudinale e seconda porzione (44) longitudinale, in modo tale da permettere, in uso, di modulare a piacere un'intensità della detta dìgitopressione locale esercitabile dalla detta unità massaggiante (23) attraverso un'azione di leva della detta prima porzione (43)/della detta seconda porzione (44) rispetto al detto organo di trattenuta (32).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il detto guscio (42) presenta una zona centrale (12) e una coppia di zone laterali (10) disposte tra la detta prima porzione (43) longitudinale e la detta zona centrale (12); ogni detta zona laterale (10) essendo conformata per accoppiare, in uso, in modo sostanzialmente combaciante con la detta seconda zona muscolare (FPZ) posteriore prossima al rachide cervicale superiore di un utente; la detta zona centrale (12) essendo conformata per accoppiare con la detta prima zona (RS) muscolare del detto utente.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che la detta seconda porzione (44) delimita un'unità massaggiante (23) provvista di una coppia di bracci (47, 48) inclinati simmetricamente rispetto ad un piano mediano (M) longitudinale del detto guscio (42) lungo due rispettive direzioni (D<f>, D''), ciascuna delle quali essendo orientata per essere disposta, in uso, tra una colonna vertebrale e una delle spalle di un utente.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ogni detto braccio (47)(48) à ̈ provvisto di un organo allungato (232) (232') supportato dal detto guscio (42) in modo liberamente girevole assialmente e conformato per produrre un effetto pulsante distribuito longitudinalmente in modo determinato; la detta unità massaggiante (23) comprendendo almeno un motoriduttore (236) collegato assialmente al detto organo allungato (232) (232') per azionarlo di moto rotatorio assiale e produrre nella corrispondente detta regione scapolare (RS) un effetto similare ad una digitopressione attraverso ciascuna detta sporgenza radiale (234).
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6 o 7, caratterizzato dal fatto che le dette due direzioni (D')(D'') sono inclinate fra loro sostanzialmente a V di un angolo (a) compreso tra 50° e 70° in modo tale che ogni detto organo allungato (232) (232') interagisca, in uso, con una rispettiva detta zona scapolare (RS).
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6 o 7, caratterizzato dal fatto che le dette due direzioni (D')(D'') sono inclinate fra loro sostanzialmente a V di un angolo (a) approssimante 60° in modo tale che ogni detto organo allungato (232) (232') interagisca, in uso, con una rispettiva detta zona scapolare (RS).
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7-9, caratterizzato dal fatto che il detto organo allungato (232) comprende un cilindro eccentrico (232), o un cilindro provvisto di una pluralità di sporgenze radiali (234) sfasate fra loro in modo determinato, per simulare una digitopressione mobile longitudinalmente.
  11. 11. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2-10, caratterizzato dal fatto che il detto guscio (42) comprende un primo asse di fulcro {340) in posizione intermedia tra le dette prima e seconda porzioni (43)(44) longitudinali; i detti mezzi di aggancio (30) comprendendo un gruppo di accoppiamento (34) disposto tra ogni detto organo di trattenuta (32) ed il detto guscio (42) per collegarli fra loro in modo angolarmente girevole attorno al detto primo asse di fulcro (340); il detto gruppo di accoppiamento (34) essendo provvisto di un arpionismo (342) predisposto per bloccare selettivamente in rotazione il detto organo di trattenuta (32) ed il detto guscio (42) conformato per essere azionabile a spinta e disinseribile a scatto.
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il detto arpionismo (342) comprende un asse (344) portato dal detto guscio (42) in modo sostanzialmente fisso ed un cannotto (345) supportante il detto organo di trattenuta (32) ed accoppiato coassialmente al detto asse (344) in modo sostanzialmente libero girevolmente; il detto cannotto (345) presentando una faccia (346) trasversale al detto primo asse (340) di fulcro e presentante una pluralità di recessi (347) frontali; il detto arpionismo (342) comprendendo un organo di accoppiamento (343) portato dal detto guscio (42) in modo sostanzialmente fisso rispetto al detto asse (344) e provvista di una sede (321) per un perno (348} parallelo al detto primo asse (340) di fulcro e provvisto di una testa (349) sagomata per alloggiare in ciascun detto recesso (347) in modo sostanzialmente coniugato .
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che il detto arpionismo (342) comprende una leva (341) disposta trasversalmente al detto primo asse (340) di fulcro e portata girevole dal detto asse (344); la detta leva (341) essendo, inoltre, accoppiata in modo girevole al detto perno (348) per azionarlo longitudinalmente da e verso una posizione d'impegno di un detto recesso (347) in modo tale da sbloccare selettivamente in rotazione il detto cannotto (345) per orientare il detto organo di trattenuta (32) in modo determinato rispetto al detto guscio (42), al fine di regolare a piacere un'intensità della detta azione di digitopressione esercitabile dalla detta unità massaggiante (23) tra le dette regioni scapolari (RS).
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che il detto arpionismo (342) comprende una molla (350) portata in parallelo al detto perno (348) per contrastare, in uso, un'estrazione della detta testa (349) da un detto recesso (347); un bottone (352) essendo portato dalla detta leva (341) da banda opposta al detto perno (348) per facilitarne un rispettivo azionamento.
  15. 15. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 2-13, caratterizzato dal fatto di comprendere un'unità di riscaldamento (60) disposta tra la detta prima porzione (43) longitudinale e la detta seconda porzione (44) longitudinale per fornire, in uso, calore a temperatura determinata nell'intorno della detta seconda zona (FPZ) muscolare posteriore.
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che la detta unità di riscaldamento (60) comprende almeno una griglia (62) impiegabile per erogare del calore per effetto Joule.
  17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che il detto guscio (42) presenta un proprio piano mediano (M) longitudinale, che si estende tra le dette prima porzione (43) e seconda porzione (44) longitudinali, rispetto al quale à ̈ conformato in modo sostanzialmente simmetrico; la detta unità di riscaldamento comprendendo una coppia di dette griglie (62) disposte in modo sostanzialmente simmetrico rispetto al detto piano mediano (M).
  18. 18. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 8-15, caratterizzato dal fatto che il detto guscio (42) contiene un'unità di alimentazione (50) elettrica comprendente una batteria (52) ricaricabile; la detta batteria (52) essendo collegata elettricamente a ciascun detto motoriduttore (236); un interruttore (238) essendo portato dal detto guscio (42) per commutare un collegamento elettrico tra la detta batteria (52) ed ogni detto motoriduttore (236) per determinarne selettivamente una condizione di sosta o una condizione di funzionamento e/o per regolare a piacere una erogazione di calore da parte delle dette griglie (62).
  19. 19. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2-16, caratterizzato dal fatto che il detto guscio (42) Ã ̈ delimitato lateralmente da due porzioni laterali (45), ciascuna delle quali estendendosi a partire dalla detta prima porzione (43) longitudinale ed essendo incurvata per ricoprire, in uso, una spalla di un utente in modo sostanzialmente combaciante; ogni detta porzione (45) laterale incorporando almeno una detta griglia (62) per erogare calore nella corrispondente detta prima porzione (10) per riscaldare una regione muscolare disposta tra la detta prima zona posteriore (FPZ).
  20. 20. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 16-18, caratterizzato dal fatto che la detta unità massaggiante (23) comprende una coppia di corpi (230) interfaccia ciascuno dei quali à ̈ supportato dal detto guscio (42), à ̈ conformato a C e si estende lateralmente lungo le dette due direzioni (D')(D'') a partire dalla zona centrale (12) fino alla corrispondente detta zona laterale (10) per coprire, in uso, la spalle di un utente; ogni detto corpo (230) interfaccia essendo delimitato longitudinalmente da una porzione di estremità (231) e, dalla parte della detta zona centrale (12) da un contenitore (54) allungato contenente la detta batteria (52) e portato da banda opposta per esigenze di bilanciamento e facilitare l'azione di modulare la pressione sulla detta prima regione muscolare (RS) e l'azione della detta unità massaggiente (23).
  21. 21. Dispositivo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che il detto contenitore (54) Ã ̈ collegato al detto corpo (230) interfaccia a cerniera, in modo liberamente girevole per seguire la conformazione fisica della schiena del detto utente,
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