ITPR20120006A1 - Dispositivo di generazione di potenza motrice - Google Patents

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ITPR20120006A1
ITPR20120006A1 IT000006A ITPR20120006A ITPR20120006A1 IT PR20120006 A1 ITPR20120006 A1 IT PR20120006A1 IT 000006 A IT000006 A IT 000006A IT PR20120006 A ITPR20120006 A IT PR20120006A IT PR20120006 A1 ITPR20120006 A1 IT PR20120006A1
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valve
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fluid
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IT000006A
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Giovanni Sicurello
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Giovanni Sicurello
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F01MACHINES OR ENGINES IN GENERAL; ENGINE PLANTS IN GENERAL; STEAM ENGINES
    • F01NGAS-FLOW SILENCERS OR EXHAUST APPARATUS FOR MACHINES OR ENGINES IN GENERAL; GAS-FLOW SILENCERS OR EXHAUST APPARATUS FOR INTERNAL COMBUSTION ENGINES
    • F01N5/00Exhaust or silencing apparatus combined or associated with devices profiting from exhaust energy
    • F01N5/02Exhaust or silencing apparatus combined or associated with devices profiting from exhaust energy the devices using heat
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F01MACHINES OR ENGINES IN GENERAL; ENGINE PLANTS IN GENERAL; STEAM ENGINES
    • F01KSTEAM ENGINE PLANTS; STEAM ACCUMULATORS; ENGINE PLANTS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; ENGINES USING SPECIAL WORKING FLUIDS OR CYCLES
    • F01K5/00Plants characterised by use of means for storing steam in an alkali to increase steam pressure, e.g. of Honigmann or Koenemann type
    • F01K5/02Plants characterised by use of means for storing steam in an alkali to increase steam pressure, e.g. of Honigmann or Koenemann type used in regenerative installation
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F02COMBUSTION ENGINES; HOT-GAS OR COMBUSTION-PRODUCT ENGINE PLANTS
    • F02GHOT GAS OR COMBUSTION-PRODUCT POSITIVE-DISPLACEMENT ENGINE PLANTS; USE OF WASTE HEAT OF COMBUSTION ENGINES; NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F02G5/00Profiting from waste heat of combustion engines, not otherwise provided for
    • F02G5/02Profiting from waste heat of exhaust gases
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y02TECHNOLOGIES OR APPLICATIONS FOR MITIGATION OR ADAPTATION AGAINST CLIMATE CHANGE
    • Y02TCLIMATE CHANGE MITIGATION TECHNOLOGIES RELATED TO TRANSPORTATION
    • Y02T10/00Road transport of goods or passengers
    • Y02T10/10Internal combustion engine [ICE] based vehicles
    • Y02T10/12Improving ICE efficiencies

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
"Dispositivo di generazione di potenza motrice"
La presente invenzione ha per oggetto un apparato di generazione di potenza motrice.
E' ben noto l'utilizzo di motori a combustione interna per la propulsione di un veicolo. I motori a combustione interna destinano almeno parte dell'energia meccanica messa a disposizione dall'albero motore per generare energia elettrica (da utilizzarsi ad esempio per il funzionamento dei servizi ausiliari del veicolo).
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un apparato di generazione di potenza motrice che consenta di migliorare il rendimento.
Ulteriore scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un apparato in grado di ridurre le emissioni inquinanti.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un apparato, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un apparato secondo la presente invenzione, come esemplificato nella illustrazione schematica di figura 1.
Nella unita figura con il numero di riferimento 1 si è indicato un apparato di generazione di potenza motrice. Tale apparato 1 comprende una camera 2 di combustione. Tipicamente tale camera 2 di combustione è definita dallo spazio individuato dalla combinazione di un cilindro 20 e un pistone 21 che scorre al suo interno. Nella camera 2 di combustione un combustibile interagisce con comburente per movimentare il pistone 21. L'interazione tra combustibile e comburente tipicamente è innescata da una scintilla indotta da una candela (ad esempio nei motori a benzina) o da un incremento di pressione indotto dal pistone (ad esempio nei motori diesel).
Opportunamente l'apparato 1 comprende un condotto 3 di evacuazione di gas di scarico dalla camera 2 di combustione. I gas di scarico sono generati dalla combustione di combustibile e comburente nella camera 2 di combustione. I gas di scarico sono ad elevata temperatura.
L'apparato 1 comprende primi mezzi 5 di conversione in energia meccanica di calore messo a disposizione dai gas di scarico transitanti in detto condotto 3 di evacuazione. Vantaggiosamente l'apparato 1 comprende inoltre secondi mezzi 502 di conversione che trasformano in energia elettrica l'energia meccanica generata dai primi mezzi 5 di conversione.
I primi mezzi 5 di conversione comprendono almeno una prima zona 4 di riscaldamento (e opportunamente di incremento di pressione) di un fluido operativo. Tipicamente il fluido operativo è un fluido gassoso. La prima zona 4 è in comunicazione termica con il condotto 3 di evacuazione. Dunque il condotto 3 di evacuazione e i gas di scarico caldi in esso transitanti definiscono mezzi di riscaldamento e di incremento della pressione del fluido operativo presente nella prima zona 4. La prima zona 4 potrebbe essere tubolare. La prima zona 4 è una zona di accumulo del fluido operativo.
Vantaggiosamente la prima zona 4 è almeno in parte interna al condotto 3 di evacuazione. In una soluzione alternativa la prima zona 4 si avvolge almeno in parte attorno al condotto 3 di evacuazione. La prima zona 4 preferibilmente è sagomata come una serpentina.
Tali accorgimenti consentono di incrementare lo scambio termico dai gas di scarico transitanti nel condotto 3 di evacuazione al fluido operativo posto nella prima zona 4.
I primi mezzi 5 di conversione comprendono un attuatore 51 meccanico movimentato da un flusso di detto fluido operativo. Nella soluzione preferita 1'attuatore 51 meccanico è una turbina 510. Opportunamente la turbina 510 comprende una girante rotante attorno ad un asse di rotazione. Il fluido operativo investendo pale della turbina pone la turbina 510 stessa in rotazione.
In una soluzione alternativa non illustrata detto attuatore 51 meccanico comprende un pistone mobile lungo una propria corsa; l'attuatore 51 meccanico comprende in tal caso un ingranaggio che aziona un albero motore. Ad esempio tale ingranaggio potrebbe comprendere una cremagliera che può spostarsi insieme al pistone e che ingrana con una ruota dentata posta sull'albero motore. Il flusso del fluido operativo investendo il pistone determina quindi lo spostamento del pistone e dunque la rotazione dell'albero motore (generando energia meccanica).
I primi mezzi 5 di conversione comprendono mezzi 52 di collegamento fluidodinamico di detta prima zona 4 e di detto attuatore 51 meccanico. I mezzi 52 di collegamento fluidodinamico comprendono un condotto. Il fluido operativo viene trasferito dalla prima zona 4 all'attuatore 51 meccanico attraverso detto condotto. In una prima configurazione la prima zona 4 è isolata fluidodinamicamente rispetto all'esterno; in una seconda configurazione la prima zona 4 è in comunicazione fluida con l'attuatore 51 meccanico. Vantaggiosamente il riscaldamento e l'incremento di pressione del fluido operativo nella prima zona 4 avviene quando quest'ultima è nella prima configurazione.
I primi mezzi 5 di conversione comprendono una prima valvola 53. La prima valvola 53 permette l'uscita del fluido operativo da detta prima zona 4 e può assumere una configurazione di apertura e una configurazione di chiusura. Nella configurazione di apertura la prima valvola 53 pone in comunicazione fluida la prima zona 4 e almeno una parte dei mezzi 52 di collegamento fluidodinamico. Opportunamente nella prima configurazione della prima valvola 53 si ha una comunicazione fluida tra la prima zona 4 e detto attuatore 51 meccanico (tipicamente una turbina). Nella configurazione di chiusura la prima valvola 53 impedisce di essere attraversata dal fluido operativo posto nella prima zona 4.
La prima valvola 53 assume la configurazione di apertura per valori di pressioni interni alla prima zona 4 maggiori o uguali ad un primo valore predeterminato.
L'apparato 1 comprende inoltre mezzi di regolazione di detto primo valore predeterminato.
L'incremento di pressione del fluido operativo che determina l'apertura della prima valvola 53 è dato dal trasferimento di calore dai gas di scarico transitanti nel condotto 3 di evacuazione al fluido operativo.
I mezzi 52 di collegamento fluidodinamico si ricollegano in uscita a detta prima zona 4 per permettere il ritorno del fluido operativo nella prima zona 4; detto attuatore 51 meccanico è posto lungo i mezzi 52 di collegamento fluidodinamico .
Opportunamente i primi mezzi 5 di conversione comprendono una valvola 54 di ingresso in detta prima zona 4 del fluido operativo posto in detti mezzi 52 di collegamento fluidodinamico.
Opportunamente i mezzi 5 di conversione comprendono mezzi di apertura di detta valvola 54 di ingresso, detti mezzi di apertura attivandosi dopo la apertura della prima valvola 53. Una uscita del fluido operativo è accompagnata, con leggero ritardo, da un ingresso del fluido operativo nella zona 4 per poter ripetere il ciclo. Come accennato in precedenza la prima zona 4 è una zona che può essere chiusa o aperta all'occorrenza, ad esempio agendo sulla prima valvola 53 o sulla valvola 54 di ingresso. Quando la prima zona 4 è chiusa essa permette un incremento di pressione al fluido operativo in essa contenuto, detto incremento di pressione essendo dettato dal calore proveniente dai gas di scarico transitanti nel condotto 3 di evacuazione. Quando la prima zona 4 è aperta essa permette la fuoriuscita del fluido operativo in pressione e vantaggiosamente anche l'ingresso di parte del fluido operativo (per compensare la fuoriuscita dello stesso).
Opportunamente i primi mezzi 5 di conversione comprendono una seconda zona 40 di riscaldamento e di incremento di pressione del fluido operativo; la seconda zona 40 è in comunicazione termica con detto condotto 3 di evacuazione. Opportunamente la seconda zona 40 è almeno in parte interna al condotto 3 di evacuazione o si avvolge attorno al condotto 3 di evacuazione. Più in generale quanto descritto con riferimento alla prima zona 4 può essere ripetuto con riferimento alla seconda zona 40. I primi mezzi 5 di conversione comprendono una seconda valvola 55 che permette l'uscita del fluido operativo dalla seconda zona 40. Opportunamente il fluido operativo presente nella seconda zona 40 è il medesimo fluido operativo presente nella prima zona 4, ma potrebbe anche essere differente. La seconda valvola 55 può assumere:
-una configurazione di apertura in cui pone in comunicazione fluida la prima zona 4 e i mezzi 52 di collegamento fluidodinamico;
-una configurazione di chiusura in cui impedisce di essere attraversata dal fluido operativo posto nella seconda zona 40.
La seconda valvola 55 assume la configurazione di apertura per valori di pressione interni alla seconda zona 40 maggiori o uguali ad un secondo valore predeterminato diverso da detto primo valore predeterminato .
Nella configurazione di chiusura la seconda valvola 55 impedisce di essere attraversata dal fluido operativo posto nella seconda zona 40.
I mezzi 52 di collegamento fluidodinamico si ricollegano in uscita a detta seconda zona 40 per permettere il ritorno del fluido operativo nella seconda zona 40.
Opportunamente i mezzi 5 di conversione comprendono una valvola 540 di ingresso in detta seconda zona 40 del fluido operativo che è posto in detti mezzi 52 di collegamento fluidodinamico.
Opportunamente l'apertura di detta valvola 540 di ingresso nella seconda zona avviene dopo la apertura della seconda valvola 55.
Infatti il fluido operativo in uscita da detta seconda zona 40, dopo aver ceduto energia all'attuatore 51 meccanico, ritorna ad essere intrappolato nuovamente in detta seconda zona 4 per poter ripetere il ciclo.
Opportunamente sono presenti una pluralità di accumulatori del fluido operativo dotati di una valvola che viene aperta al raggiungimento di una predeterminata pressione. Tarando opportunamente le pressioni di apertura dei vari accumulatori si riesce a fare in modo che la fuoriuscita del fluido operativo dai vari accumulatori sia distribuita nel tempo e non avvenga sempre in contemporanea.
I secondi mezzi 502 di conversione comprendono un generatore 6 elettrico azionato da detto attuatore 51 meccanico.
Vantaggiosamente l'apparato 1 comprende un accumulatore 60 di energia elettrica operativamente associato al generatore 6. Tale accumulatore permette quindi di immagazzinare energia elettrica prodotta per consentirne l'impiego nel momento del bisogno.
L'apparato 1 comprende:
-mezzi 8 rotanti di trasmissione che trasferiscono il moto dall'attuatore 51 meccanico (in particolare la turbina 510) al generatore 6 elettrico; detti mezzi 8 rotanti di trasmissione comprendono un primo albero 81 in uscita dall'attuatore 51 meccanico e un secondo albero 82 in ingresso al generatore 6;
-mezzi 80 di stabilizzazione della velocità di rotazione del secondo albero 82.
I mezzi 80 di stabilizzazione sono interposti tra il primo e il secondo albero 81, 82.
Opportunamente i mezzi 80 di stabilizzazione comprendono un cambio che regolarizza la velocità di rotazione del secondo albero 82 variando la coppia trasmessa (tale accorgimento permette un miglior funzionamento del generatore 6). In una particolare soluzione costruttiva i mezzi 8 rotanti di trasmissione possono comprendere volani che aumentano l'inerzia e che migliorano la stabilizzazione della velocità di rotazione del secondo albero 82.
Oggetto della presente invenzione è altresì un veicolo comprendente un apparato 1 di generazione di potenza motrice presentante una o più delle caratteristiche sopraindicate. Opportunamente l'apparato 1 comprende un motore a combustione interna che comprende la camera di combustione.
I mezzi 5 di conversione potrebbero essere almeno in parte integrati nel motore oppure potrebbero essere esterni al motore.
Oggetto della presente invenzione è un metodo di produzione di energia meccanica utilizzante un apparato 1 presentante una o più delle caratteristiche descritte in precedenza. In particolare il metodo prevede di riscaldare il fluido operativo presente nella prima zona 4 mediante i gas di scarico transitanti nel condotto 3 di evacuazione. Ciò determina un incremento di pressione del fluido operativo intrappolato nella prima zona 4. Opportunamente la fase di riscaldare il fluido avviene con la prima zona 4 chiusa per intrappolare al suo interno almeno una parte del fluido operativo. Il metodo prevede inoltre la fase di aprire la prima valvola 53 al superamento di una pressione predeterminata nella prima zona 4. Ciò genera un flusso di detto fluido operativo, detto fluido investendo e ponendo in movimento l'attuatore 51 meccanico per generare energia meccanica. Opportunamente l'energia meccanica così generata viene convertita in energia elettrica attraverso il generatore 6 elettrico. L'energia elettrica prodotta dal generatore può quindi essere reindirizzata all'accumulatore 60 per alimentare uno o più motori elettrici o servizi ausiliari.
L'invenzione così concepita permette di conseguire molteplici vantaggi.
Infatti essa consente di ottimizzare l'energia generata da un motore a combustione interna, permettendo di recuperare l'energia termica dei gas di combustione, energia che normalmente è persa.
L'invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo che la caratterizza. Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Apparato di generazione di potenza motrice comprendente: i)una camera (2) di combustione; ii)un condotto (3) di evacuazione di gas di scarico dalla camera (2) di combustione; iii) primi mezzi (5) di conversione in energia meccanica di calore messo a disposizione dai gas di scarico transitanti in detto condotto (3) di evacuazione, detti primi mezzi (5) di conversione comprendendo: -almeno una prima zona (4) di riscaldamento e di incremento della pressione di un fluido operativo, detta prima zona (4) essendo in comunicazione termica con detto condotto (3) di evacuazione; -un attuatore (51) meccanico movimentato da un flusso di detto fluido operativo; -mezzi (52) di collegamento fluidodinamico di detta prima zona (4) e di detto attuatore (51) meccanico. 2.Apparato secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i primi mezzi (5) di conversione comprendono una prima valvola (53) che permette l'uscita del fluido operativo da detta prima zona (4) e che può assumere una configurazione di apertura e una configurazione di chiusura; nella configurazione di apertura la prima valvola (53) ponendo in comunicazione fluida la prima zona (4) e i mezzi (52) di collegamento fluidodinamico, nella configurazione di chiusura la prima valvola (53) impedendo di essere attraversata dal fluido operativo posto nella prima zona (4). 3.Apparato secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la prima valvola (53) è una valvola di uscita del fluido operativo dalla prima zona (4); detta prima valvola (53) assumendo detta configurazione di apertura per valori di pressioni all'interno della prima zona (4) maggiori o uguali ad un primo valore predeterminato. 4. Apparato secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione di detto primo valore predeterminato. 5. Apparato secondo la rivendicazione 2 o 3 o 4, caratterizzato dal fatto che i primi mezzi (5) di conversione comprendono: i) una seconda zona (40) di almeno parziale contenimento del fluido operativo e in comunicazione termica con detto condotto (3) di evacuazione; ii)una seconda valvola (55) che permette l'uscita del fluido operativo dalla seconda zona (40), detta seconda valvola (55) potendo assumere: -una configurazione di apertura in cui pone in comunicazione fluida la prima zona (4) e i mezzi (52) di collegamento fluidodinamico; -una configurazione di chiusura in cui impedisce di essere attraversata dal fluido operativo posto nella seconda zona (40); la seconda valvola (55) assumendo la configurazione di apertura per valori di pressione interni alla seconda zona (40) maggiori o uguali ad un secondo valore predeterminato diverso da detto primo valore predeterminato . 6. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che i primi mezzi (5) di conversione comprendono: - una valvola (54) di ingresso in detta prima zona (4) del fluido operativo posto in detti mezzi (52) di collegamento fluidodinamico; - mezzi di apertura di detta valvola (54) di ingresso, detti mezzi di apertura attivandosi dopo la apertura della prima valvola (53). 7. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi (52) di collegamento fluidodinamico si ricollegano in uscita a detta prima zona (4) per permettere il ritorno del fluido operativo nella prima zona (4); detto attuatore (51) meccanico essendo posto lungo detti mezzi (52) di collegamento fluidodinamico. 8. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere: -un generatore (6) elettrico azionato da detto attuatore (51) meccanico; -un accumulatore (60) di energia elettrica operativamente associato al generatore (6). 9. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima zona (4) è almeno in parte interna al condotto (3) di evacuazione oppure si avvolge attorno al condotto (3) di evacuazione. 10.Metodo di produzione di energia meccanica utilizzante un apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: -chiudere detta prima zona (4) intrappolando al suo interno almeno una parte del fluido operativo; -riscaldare il fluido operativo intrappolato nella prima zona (4) mediante i gas di scarico transitanti nel condotto (3) di evacuazione, ciò determinando un incremento di pressione del fluido operativo intrappolato nella prima zona (4); -aprire la prima valvola (53) al superamento di una pressione predeterminata nella prima zona (4) generando un flusso di detto fluido operativo, detto flusso investendo e ponendo in movimento l'attuatore 51 meccanico per generare energia meccanica.
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