ITPN960044U1

ITPN960044U1 - Ammortizzatore per macchine lavatrici, in particolare macchine lavabiancheria automatiche

Info

Publication number: ITPN960044U1
Application number: IT96PN000044U
Authority: IT
Inventors: Luca Fornasari
Original assignee: R & D S
Priority date: 1996-11-18
Filing date: 1996-11-18
Publication date: 1998-05-18
Also published as: ES1038687U; TR199701389A2; SK152197A3; SI9700297A; GR2002023Y; RU8366U1; HUP9702067A3; BR9705494A; CA2219955A1; IT241574Y1; ES1038687Y; HUP9702067A2; HU9702067D0; AR009424A1; PL323093A1; MX9708732A; DE29720092U1

Description

Descrizione del modello d’utilità industriale intitolato :

“AMMORTIZZATORE PER MACCHINE LAVATRICI, IN PARTICOLARE MACCHINE LAVABIANCHERIA DOMESTICHE “

Il trovato si riferisce ad un ammortizzatore per macchine lavatrici, ed in particolare per macchine lavabiancheria domestiche, atto a sostenere i gruppi lavanti di tali macchine ed a smorzare efficacemente le sollecitazioni meccaniche prodotte durante il funzionamento delle macchine considerate. Dalla domanda di brevetto per invenzione industriale n. BL93A000029, depositata il 16.12. 1993 dalla stessa Richiedente, è noto un ammortizzatore costituito da un involucro tubolare e da un’asta inseribile e scorrevole alternativamente entro tale involucro tubolare, provvista di mezzi di frizione cooperanti con l’involucro tubolare per attrito, onde realizzare azioni frenanti atte a smorzare le sollecitazioni meccaniche, e caratterizzato dal fatto che l’involucro tubolare ed i mezzi di frizione sono realizzati amovibili e, nelle loro zone di reciproco contatto d’attrito, sono provvisti di profili di forma poligonale con lati di numero e di forma uguali fra loro, in modo che i lati corrispondenti di detto involucro tubolare e di detti mezzi di frizione coincidano fra loro in qualsiasi condizione operativa, di riposo o di lavoro, dell’ammortizzatore, detti mezzi di frizione essendo associati con mezzi elastici atti a mantenerli sempre a contatto d’attrito contro detto involucro tubolare. Nell 'ammortizzatore specificato, inoltre, tale involucro tubolare comprende un primo ed un secondo semiguscio metallico separato, identici e simmetrici fra loro, provvisti di bordi rettilinei appiattiti atti a venire reciprocamente adattati ed uniti mediante saldatura a resistenza, definendo così una cavità interna per l’inserimento e lo scorrimento di detta asta in cui il rimo ed il secondo semiguscio sono costituiti ciascuno da un corpo rettilineo allungato col profilo di forma poligonale, con lati di grandezze uguali o diverse, estendetesi da un’estremità aperta in cui l’asta viene inserita entro detta cavità interna, ad un’estremità chiusa atta a venire fissata alla macchina lavatrice. Il presente trovato si propone lo scopo di realizzare un ammortizzatore dello stesso genere sopra citato, migliorandone la struttura in modo da renderlo più robusto e pratico nell’uso.

Questo ammortizzatore è realizzato con le caratteristiche sostanzialmente descritte, con particolare riferimento alle allegate rivendicazioni del presente brevetto.

Il trovato verrà meglio compreso dalla seguente descrizione, a solo titolo esemplificativo e non limitativo, e con riferimento agli uniti disegni, in cui :

- la fig. 1 mostra una vista frontale dell 'ammortizzatore conforme al trovato, in una prima forma di realizzazione ;

- la fig. 2 mostra una vista laterale dell 'ammortizzatore della fig. 1 , sezionato lungo la linea A-A ;

- la fig. 3 mostra una vista laterale di una semiparte dell 'ammortizzato re della fig. 1 , sezionato lungo la linea B-B ;

- la fig. 4 mostra una vista frontale dell’ ammortizzatore conforme al trovato, in una seconda forma di realizzazione ;

- la fig. 5 mostra una vista laterale di una semiparte dell 'ammortizzatore della fig. 4, sezionato lungo la linea C-C ;

- la fig. 6 mostra una vista laterale di una porzione deU’ammortizzatore della fig. 4, sezionato lungo la linea D-D ;

- le fig. 7 e 8 mostrano in vista prospettica Γ ammortizzato re della fig. 4, spostato in due posizioni operative diverse ;

- la fig. 9 mostra una vista prospettica esplosa dell’ ammortizzatore della fig. 4.

Nelle figure specificate, viene illustrato sostanzialmente un ammortizzatore per macchine lavatrici, ed in particolare per macchine lavabiancheria domestiche, atto a sostenere i gruppi lavanti di tali macchine ed a smorzare le sollecitazioni meccaniche prodotte durante la rotazione del cesto delle macchine stesse alle rispettive velocità di lavaggio e di centrifugazione. Questo ammortizzatore è realizzato con le stesse caratteristiche costruttive principali di quello descritto nella domanda di brevetto per invenzione n. BL93A000029, depositata il 16.12. 1993 dalla stessa Richiedente, alla quale viene pertanto fatto riferimento per una migliore comprensione dello stesso.

Con riferimento alla fig. 1, in cui viene mostrato Γ ammortizzatore conforme al trovato in una sua prima forma di realizzazione, si nota quindi che anche in questo caso esso è costituito sostanzialmente da un involucro tubolare 10 di forma allungata, internamente cavo, formato da due semigusci metallici 11 e 12, separati ed uniti fra loro, nonché da un’asta 13 in materia plastica, inseribile e scorrevole alternativamente entro tale involucro tubolare 10 e provvista di almeno un pattino di frizione 14 (vedi fig. 9) in idoneo materiale antifrizione, composto da due placchette allungate 15 e 16 adattabili e scorrevoli nella cavità interna longitudinale dell’involucro tubolare, onde esercitare un’azione frenante mediante sfregamento contro la corrispondente superficie di detta cavità interna, atta a smorzare le oscillazioni del gruppo vasca-cesto durante il funzionamento della macchina.

Per assicurare il montaggio in posizione dell’ ammortizzatore, le rispettive estremità libere dell’involucro tubolare 10 e dell’asta 13 sono, provviste di un corrispondente foro passante 17 e 18, in cui vengono infilate due relative boccole in gomma 19, 20 e 21, 22, concentriche fra loro (vedi fig. 9), per il passaggio di un corrispondente perno d’articolazione (non mostrato) che viene rispettivamente fissato al basamento ed al gruppo vasca-cesto della macchina (entrambi non mostrati).

Come visibile particolarmente dalle fig. 2 e 9, le boccole 19, 20 e 21, 22 sono realizzate rispettivamente in gomma ed in metallo e sono dimensionate per accoppiarsi fra loro e per venire poi montate nel corrispondente foro passante, e ciascuna di esse è composta da due semipezzi identici contraddistinti coi relativi riferimenti numerici 19’, 19”, 20’, 20” e 2Γ, 21 ”, 22’, 22”, che vengono montati e smontati reciprocamente facilmente e rapidamente senza l’uso di utensili.

Inoltre, come visibile nuovamente dalla fig. 1, i semigusci 11 e 12 sono sagomati lungo i loro bordi rettilinei longitudinali contigui, atti a venire uniti fra loro, con una rispettiva serie di denti sporgenti radiali 23, 24 e di intagli 25, 26, realizzati in posizioni reciprocamente sfalsate e tali da permettere l’accoppiamento per incastro ed aggraffatura dei denti e degli intagli di un semiguscio con gli intagli ed i denti dell’altro semiguscio, in modo che le zone di giunzione di tali denti ed intagli risultino perfettamente continue ed allineate fra loro.

L’unione dei semigusci così realizzata permette di assicurare un’elevata stabilità dimensionale e robustezza meccanica nonché un’ efficace sicurezza di assiemaggio dei semigusci stessi, che sarebbe difficile da ottenere nel caso di saldatura elettrica o graffatura di tipo tradizionale dei due semigusci sagomati a maschio e femmina.

Ulteriori vantaggi di questa soluzione consistono nel fatto di poter disporre di un unico stampo per realizzare ogni semiguscio, anziché di due stampi diversi come nel caso di semigusci a maschio e femmina, e nel fatto di richiedere un’attrezzatura d’aggraffatura meno onerosa di una saldatrice elettrica e del relativo dispositivo di controllo.

Riferendosi ancora alla fig. 1, si nota che in uno dei semigusci dell’involucro tubolare 10, nel presente caso nel semiguscio 1 1, è ricavata almeno una bugna 27 leggermente rientrante nella cavità interna dell’ammortizzatore, ed interagente con l’asta scorrevole 13 in modo da permettere l’inserimento con un leggero sforzo di quest’ultima entro detta cavità interna e da impedire lo sfilamento accidentale di tale asta dall’involucro tubolare 10 durante il funzionamento della macchina. Questa caratteristica costruttiva del presente ammortizzatore assicura inoltre che esso possa venire smontato solo esercitando uno sforzo maggiore e prestabilito, tale da vincere l’azione d’impegno della bugna 27 contro l’asta 13, ed impedendo con ciò smontaggi accidentali e scorretti dello stesso durante il suo assiemaggio nella macchina.

Con riferimento alla fig. 4, in cui viene mostrato Γ ammortizzatore conforme al trovato in una sua seconda forma di realizzazione, si nota che esso è realizzato con le stesse caratteristiche precedentemente descritte, ed è inoltre provvisto di diverse impronte 28 e 29 in almeno uno dei semigusci, in questo caso del semiguscio 11, le quali sono ricavate per stampaggio del materiale metallico dei semigusci e sono leggermente rientranti nella cavità interna dell’involucro tubolare 10 nel modo e per lo scopo di seguito descritti.

Come visibile nella fig. 6, le impronte sono sagomate leggermente inclinate rispetto all’asta 13, ed in particolare le due impronte 28 sono inclinate leggermente convergenti fra loro dalla mezzeria del semiguscio 1 1 verso l’estremità libera 30 dello stesso, provvista delle boccole 19, 20, definendo così delle corrispondenti superfici inclinate 31, mentre le restanti due impronte 29 sono sagomate leggermente convergenti fra loro in senso opposto al precedente, cioè dalla mezzeria del semiguscio 11 verso l’altra estremità di quest’ ultimo in cui è inserita l’asta 13, definendo così delle corrispondenti superfici inclinate 32, dette superfici inclinate 31 e 32 interagendo col pattino di frizione 14 dell’asta 13 durante lo scorrimento di quest’ultima entro detto involucro tubolare 10, in modo da produrre delle azioni frenanti d’intensità variabile, che sono crescenti quando l’asta scorre in corrispondenza delle superfici 31 e 32 rispettivamente nel senso F o G, e decrescenti quando tale asta scorre nel senso rispettivamente opposto.

Tali azioni frenanti d’intensità variabile sono proporzionali all’intensità delle sollecitazioni meccaniche e servono a migliorare la capacità smorzante dell 'ammortizzatore.

Esaminando ora le fig. 7 e 8, si nota il presente ammortizzatore rispettivamente nella condizione in cui l’asta 13 opportunamente sagomata è estratta ed inserita rispetto all’involucro tubolare 10, mentre nella fig. 9 si notano le diverse parti componenti dell’ammortizzatore stesso, ed in particolare si nota anche che le placchette 15 e 16 del pattino di frizione 14 vengono fissate mediante elementi elastici (non mostrati) contro la superficie esterna dell’estremità non vincolata 33 dell’asta 13, che viene introdotta nella cavità interna dell’involucro tubolare 10, e l’accoppiamento delle placchette sull’asta viene facilitato dalla presenza di dentini 34 realizzati in rilievo da tale superficie esterna, che s’impegnano contro le corrispondenti superfici delle placchette stesse.

L’ammortizzatore così realizzato, risulta pertanto composto da svariate parti componenti facilmente montabili e smontabili reciprocamente senza l’uso di utensili, permettendo quindi la separazione dei materiali di diverso genere ed il conseguente riciclaggio degli stessi in conformità alle apposite norme esistenti in materia.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Ammortizzatore per macchine lavatrici, in particolare macchine lavabiancheria domestiche, comprendente un involucro tubolare di forma allungata, internamente cavo, formato da un primo ed un secondo semiguscio metallico reciprocamente uniti lungo i loro bordi longitudinali contigui, nonché un’asta scorrevole provvista di almeno un pattino di frizione in materiale antifrizione, sagomata con profilo di forma poligonale con lati di numero e di forma uguali a quelli di detti primo e secondo semiguscio e cooperanti con la cavità interna definita tra questi ultimi, detti involucro tubolare ed asta essendo provvisti alle loro rispettive estremità libere di almeno un foro passante, munito di mezzi di sostegno per il rispettivo perno d’articolazione per il fissaggio degli stessi tra il basamento ed il gruppo vasca-cesto della macchina, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo semiguscio (11, 12) sono sagomati, lungo i loro bordi rettilinei longitudinali contigui, con una rispettiva serie di denti sporgenti radiali (23, 24) e di intagli (25, 26), sfalsati fra loro per permettere l’accoppiamento per incastro ed aggraffatura dei denti e degli intagli di un semiguscio con gli intagli ed i denti dell’altro semiguscio, nonché sono provvisti di mezzi d’arresto (27) interagenti con detta asta (13) per impedire Io sfilamento accidentale della stessa da detta cavità interna.
2. Ammortizzatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi d’arresto sono costituiti da almeno una bugna (27) leggermente rientrante entro detta cavità interna.
3. Ammortizzatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno uno dì detti semigusci (11) è provvisto di impronte (28, 29), ricavate per stampaggio e leggermente rientranti entro detta cavità interna, definenti corrispondenti superfici inclinate (31, 32) con sensi d’inclinazione diversi, interagenti con detto pattino di frizione (14) per produrre azioni frenanti d’intensità variabile durante lo scorrimento di detta asta (13) nei suoi due sensi di scorrimento opposti entro detto involucro tubolare (10).
4. Ammortizzatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto pattino di frizione (14) è fissato contro detta asta (13) mediante dentini (34) in rilievo sull’asta stessa.